federfarma federazione nazionale unitaria dei titolari di farmacia italiani Roma, 16 gennaio 2013 Uff.-Prot.n° URI.ML/704/24/F7/PE Oggetto: Libro blu della farmacia europea. ALLE ASSOCIAZIONI PROVINCIALI ALLE UNIONI REGIONALI Il PGEU, la nostra Associazione europea dei farmacisti, ha approvato all’unanimità, nel corso dell’Assemblea Generale dello scorso Novembre, il Libro Blu della farmacia europea ora disponibile anche nella traduzione italiana condivisa da Federfarma e Fofi, le due Associazioni italiane membre del PGEU. Il Libro Blu è il primo tentativo, fatto a livello di farmacisti europei, di fornire un contributo della categoria al crescente dibattito su quale può essere il nuovo ruolo della farmacia in un contesto di razionalizzazione delle risorse economiche e di contestuale ricerca delle soluzioni più efficienti in grado di “deflazionare” il crescente carico di lavoro che grava sulle strutture sanitarie pubbliche. Tale documento rappresenta il concreto tentativo di evidenziare le eccellenze che la rete delle farmacie private può mettere a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale. Con il Libro Blu i farmacisti europei si rivolgono ad Amministratori pubblici nazionali e locali, decisori politici, colleghi di altre professioni sanitarie e cittadini, con il preciso obiettivo di offrire un’idea di farmacia che sia in grado di affrontare le sfide attuali e future in un’ottica di piena integrazione con il sistema sanitario pubblico. Il Libro Blu evidenzia quattro distinti settori all’interno dei quali la farmacia è già fortemente impegnata a garantire ai pazienti i propri servizi professionali, ma dove, comunque, sono possibili ulteriori miglioramenti. Garantire la sicurezza dei medicinali e l’accesso al farmaco. Migliorare i risultati del trattamento dei singoli pazienti. Agire per la tutela della salute pubblica. Contribuire all’efficienza del sistema. Garantire la sicurezza dei medicinali e l’accesso al farmaco. Sono incluse in questo capitolo attività fondamentali quali l’approvvigionamento e la corretta conservazione dello stock della farmacia, la garanzia della perfetta qualità del farmaco dispensato al paziente, l’attività di preparazione galenica, la possibilità di fornire farmaci in situazioni di emergenza anche senza l’obbligatoria ricetta medica e, infine, la peculiare attività di consiglio che distingue la dispensazione del farmaco dalla semplice fornitura di un bene. Non manca la parte prospettica, ovvero quella che esamina i miglioramenti che si possono apportare a tali attività, tenendo presente sia l’evoluzione tecnologica che le specifiche problematiche presentatesi di recente. La prima sfida da raccogliere è certamente quella di garantire l’integrità della filiera in un momento come quello attuale; i nostri esercizi devono divenire al più presto una barriera invalicabile al business miliardario della contraffazione. Non meno importante la richiesta che i farmaci innovativi siano sempre disponibili nelle farmacie in modo da garantire il facile accesso alla Via Emanuele Filiberto, 190 - 00185 ROMA Tel. (06) 70380.1 - Telefax (06) 70476587 - e-mail:[email protected] Cod. Fisc. 01976520583 popolazione. L’ultima rivendicazione è quella di assicurare costantemente i farmaci a domicilio dei soggetti più fragili, garantendo loro il prezioso valore aggiunto del consiglio professionale del farmacista. Migliorare i risultati del trattamento dei singoli pazienti. Nella seconda parte il Libro Blu tende, invece, a spostare l’attenzione sulle genuine attività di pharmaceutical care - ovvero il supporto professionale che il farmacista può garantire al paziente per ottimizzare l’efficienza del trattamento farmacologico - che hanno preso piede in Europa a partire dagli anni ’90 del secolo scorso. Sono incluse in questo capitolo le attività di consiglio su corretto utilizzo, effetti collaterali ed interazioni tra farmaci, oltre alla fondamentale opera di informazione in caso di sostituzione generica. Si evidenzia il ruolo sostanziale della professione nel garantire la sicurezza della salute del paziente, collaborando con il medico di base. Viene fatta risaltare l’importanza del farmacista nella gestione dei malati cronici, in considerazione del fatto che la farmacia è la struttura sanitaria maggiormente frequentata da tali pazienti. Le opportunità future che la categoria vuole cogliere s’intrecciano, in questo caso, soprattutto con i cambiamenti che ci derivano dall’innovazione tecnologica. Assurge, pertanto, a notevole importanza la possibilità che il farmacista acceda pienamente al fascicolo sanitario elettronico del paziente,“ … al fine di poter valutare tutte le rilevanti informazioni al momento del controllo della terapia …”. Non meno importante l’impegno nella continuità assistenziale tra ospedale e territorio, attività ancora poco diffusa in Europa. Agire per la tutela della salute pubblica. In questa parte del documento l’attività professionale è analizzata con l’angolo visuale della mission di salute pubblica, missione derivata dalla centralità della farmacia nel contesto sanitario e dalla capillarità sul territorio. All’interno di tale filone s’innesta anche la partecipazione a campagne di prevenzione e promozione sanitaria. Parimenti fondamentale il ruolo di partecipazione attiva allo screening sanitario e all’individuazione precoce di patologie tristemente diffuse. Sembra quasi un obbligo per la categoria la futura partecipazione alla creazione e allo sviluppo di sistemi di sanità elettronica (e-health). Non solo tecnologia però, in quanto è facilmente ipotizzabile (ed in alcuni Paesi, come la Svizzera, l’Irlanda, il Regno Unito e il Portogallo tale ipotesi è già realtà) un diretto coinvolgimento nelle campagne nazionali di somministrazione dei vaccini, sia autonomamente che in collaborazione con gli infermieri. Contribuire all’efficienza del sistema. Nella quarta ed ultima parte del documento il Libro Blu esplora l’effettivo valore aggiunto che le farmacie attualmente forniscono al sistema sanitario, un valore che è spesso disconosciuto o dato semplicemente per acquisito senza che se ne comprenda appieno il reale contributo all’efficienza complessiva del sistema sanitario. Si inseriscono a pieno titolo, in tale importantissimo ambito, le consulenze professionali gratuite date quotidianamente ai pazienti; l’essere divenuti costante punto di riferimento per i soggetti più vulnerabili; la fornitura d’informazioni indipendenti sui farmaci, senza alcuna distorsione commerciale o conflitto d’interessi; il ruolo di fondamentale collaborazione nelle politiche pubbliche di contenimento della spesa attraverso la promozione dell’uso dei generici; la completa integrazione, infine, all’interno del servizio farmaceutico pubblico grazie anche alla funzione di finanziamento anticipato del farmaco ai pazienti e di centro di tariffazione gratuita per il sistema pubblico. Nella conclusione c’è la Visione della categoria, la piena disponibilità ad accettare cambiamento ed opportunità che nascono anche nei momenti di crisi e di difficoltà. Ciò è tuttavia possibile soltanto grazie al mantenimento di alcuni punti fermi, primo fra tutti la salvaguardia dell’indipendenza professionale del farmacista, vero snodo essenziale per lo sviluppo futuro della nostra professione. “Al fine di affrontare le sfide presenti e future, noi vogliamo creare un modello in cui i servizi offerti nelle farmacie … da professionisti sanitari qualificati e totalmente indipendenti … tutelino i singoli pazienti, la salute pubblica ed il sistema sanitario.” Cordiali saluti. IL SEGRETARIO Dott. Alfonso MISASI IL PRESIDENTE Dr.ssa Annarosa RACCA Questa circolare viene resa disponibile anche per le farmacie sul sito internet www.federfarma.it contemporaneamente all’inoltro tramite e-mail alle organizzazioni territoriali.