IT IT Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

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COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 30.5.2012
COM(2012) 312 final
Raccomandazione di
RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO
sul programma nazionale di riforma 2012 della Finlandia
e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità della Finlandia
2012-2015
{SWD(2012) 312 final}
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Raccomandazione di
RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO
sul programma nazionale di riforma 2012 della Finlandia
e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità della Finlandia
2012-2015
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 121, paragrafo
2, e l’articolo 148, paragrafo 4,
visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento
della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento
delle politiche economiche1, in particolare l’articolo 5, paragrafo 2,
visto il regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16
novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici2, in
particolare l’articolo 6, paragrafo 1,
vista la raccomandazione della Commissione europea3,
viste le risoluzioni del Parlamento europeo4,
viste le conclusioni del Consiglio europeo,
visto il parere del comitato per l’occupazione,
sentito il comitato economico e finanziario,
considerando quanto segue:
(1)
Il 26 marzo 2010 il Consiglio europeo ha approvato la proposta della Commissione
europea di avviare “Europa 2020”, una nuova strategia per l’occupazione e la crescita
basata su un maggiore coordinamento delle politiche economiche e incentrata sui
settori chiave in cui occorre intervenire per rafforzare il potenziale di crescita
sostenibile e di competitività dell’Europa.
(2)
Il Consiglio ha adottato, il 13 luglio 2010, una raccomandazione sugli orientamenti di
massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell’Unione (2010-2014) e,
1
GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.
GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25.
COM(2012) 312 final.
P7_TA(2012)0048 e P7_TA(2012)0047.
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il 21 ottobre 2010, una decisione sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri
a favore dell’occupazione5, che insieme formano gli “orientamenti integrati”. Gli Stati
membri sono stati invitati a tener conto degli orientamenti integrati nelle politiche
nazionali in materia economica e di occupazione.
(3)
Il 12 luglio 2011 il Consiglio ha adottato una raccomandazione sul programma
nazionale di riforma 2011 della Finlandia e ha formulato il suo parere sul programma
di stabilità aggiornato della Finlandia, 2011-2014.
(4)
Il 23 novembre 2011 la Commissione ha adottato la seconda Analisi annuale della
crescita, segnando l’inizio del secondo semestre europeo di coordinamento integrato
ed ex-ante delle politiche, che è parte integrante della strategia Europa 2020. Sulla
base del regolamento (UE) n. 1176/2011, la Commissione ha adottato, il 14 febbraio
2012, la relazione sul meccanismo di allerta6, in cui annovera la Finlandia tra gli Stati
membri che avrebbero fatto oggetto di un'ulteriore analisi approfondita.
(5)
Il 2 marzo 2012 il Consiglio europeo ha approvato le priorità per garantire la stabilità
finanziaria, il risanamento di bilancio e le azioni a favore della crescita. Esso ha
sottolineato la necessità di portare avanti un risanamento di bilancio differenziato e
favorevole alla crescita, ripristinare la normale erogazione di prestiti all'economia,
promuovere la crescita e la competitività, lottare contro la disoccupazione e le
conseguenze sociali della crisi e modernizzare la pubblica amministrazione.
(6)
Il 2 marzo 2012 il Consiglio europeo ha inoltre invitato gli Stati membri che
partecipano al patto Euro Plus a presentare i loro impegni in tempo utile perché
possano essere inseriti nei rispettivi programmi di stabilità o di convergenza e nei
programmi nazionali di riforma.
(7)
Il 19 aprile 2012 la Finlandia ha presentato il suo programma di stabilità, relativo al
periodo 2012-2015, e il suo programma nazionale di riforma 2012. I due programmi
sono stati valutati contemporaneamente onde tener conto dei reciproci collegamenti
interni. A norma dell’articolo 5 del regolamento (UE) n. 1176/2011 la Commissione
ha anche svolto un esame approfondito per verificare se la Finlandia presentasse
squilibri macroeconomici. Nel suo esame approfondito7 la Commissione ha concluso
che la Finlandia presenta uno squilibrio, anche se non eccessivo.
(8)
Sulla base della valutazione del programma di stabilità a norma dell'articolo 5,
paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1466/97, il Consiglio è del parere che lo scenario
macroeconomico su cui si fondano le proiezioni di bilancio del programma sia
plausibile per il periodo 2012-2013 e che la crescita del PIL prevista nel programma è
in linea con le previsioni di primavera 2012 della Commissione. Le proiezioni sono
realistiche anche per il 2014 e 2015 poiché indicano una crescita del PIL
sostanzialmente inferiore a quella riscontrata prima delle crisi e inferiore a quella del
periodo di ripresa 2010-2011. Il principale obiettivo di bilancio del programma di
stabilità 2012 della Finlandia consiste nella riduzione del disavanzo
dell'amministrazione centrale mediante la limitazione delle spese e l'aumento delle
entrate. Poiché il bilancio dell'amministrazione centrale costituisce la fonte principale
5
Decisione 2012/238/UE del Consiglio, del 26 aprile 2012.
COM(2012) 68 final.
SWD(2012) 154 final.
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del disavanzo pubblico, il miglioramento della sua situazione contribuirà all'equilibrio
del bilancio pubblico. L'obiettivo di bilancio a medio termine di un avanzo pari allo
0,5% del PIL in termini strutturali rispecchia adeguatamente i requisiti del patto di
stabilità e crescita. Sulla base del saldo di bilancio strutturale (ricalcolato) 8, risulta che
la Finlandia ha rispettato l'obiettivo a medio termine nel 2011 ma che se ne
discosterebbe marginalmente nel periodo 2012-2015. Il tasso di crescita della spesa
statale, che tiene conto delle misure discrezionali relative alle entrate, rispetta il
parametro di riferimento per la spesa stabilito dal patto di stabilità e crescita in tutti gli
anni tranne il 2015. Il programma si prefigge l'equilibrio del bilancio pubblico entro il
2015 e la realizzazione di un avanzo a partire dal 2016. Il rapporto debito/PIL è
nettamente al di sotto del 60% del PIL e secondo il programma il livello del debito
raggiungerà il suo massimo nel 2014 avvicinandosi al 52% per poi cominciare a
decrescere. Le finanze pubbliche della Finlandia evidenziano ancora un notevole
divario di sostenibilità, derivante principalmente da un indice di dipendenza in rapido
peggioramento a causa dell'invecchiamento demografico. È necessario monitorare
costantemente il divario di sostenibilità delle finanze pubbliche e adeguare di
conseguenza i provvedimenti. Il quadro di bilancio finlandese è ancorato ai tetti di
spesa pluriennali, ma questi per ora non si applicano al settore municipale.
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(9)
Nell'ultimo decennio la produttività dei servizi pubblici è andata calando. Le autorità
finlandesi hanno già messo in atto diverse riforme per risolvere la problematica, ma
l'attuazione è stata lenta, soprattutto a livello di enti locali. Inoltre, sono in corso una
riforma municipale su scala nazionale e un programma per la produttività
dell'amministrazione centrale. Altri incrementi di produttività e risparmi di costi
potrebbero essere realizzati promuovendo una maggiore concorrenza nei settori dei
servizi pubblici e privati protetti, mediante l'ulteriore deregolamentazione del mercato
del prodotto e del lavoro.
(10)
Nell'ultimo anno, il governo finlandese ha introdotto nuove misure per ridurre la
disoccupazione giovanile e quella a lungo termine, tra cui un programma pilota per la
riduzione della disoccupazione a lungo termine e la prestazione di una garanzia sociale
per i giovani. Si tratta di misure pertinenti e ambiziose, che tuttavia occorre ora attuare
con un'attenzione particolare al miglioramento delle qualifiche dei gruppi destinatari e
della loro posizione sul mercato del lavoro. Alla luce delle evoluzioni demografiche, è
importante aumentare il tasso di occupazione dei lavoratori più anziani per garantire
finanze pubbliche sostenibili e rispondere alla futura domanda di manodopera.
L'aumento della speranza di vita è stato più rapido di quanto previsto all'atto della
riforma pensionistica del 2005 e quindi col tempo l'attuale fascia in cui si situa l'età
pensionabile prevista dalla vigente normativa potrebbe risultare insufficiente. Nel suo
programma il governo si è impegnato a innalzare l'età pensionabile effettiva a 62,4
anni entro il 2025. Nel marzo 2012 le parti sociali hanno concordato diverse misure di
allungamento della vita lavorativa. Il governo si è impegnato a realizzare una riforma
pensionistica entro il 1° gennaio 2017. Occorre ora concentrarsi sull'attuazione della
linea di azione concordata nel breve periodo.
(11)
In Finlandia gli ostacoli normativi nel settore dei servizi sono tuttora restrittivi e la
concentrazione del mercato è elevata non soltanto nel commercio al dettaglio, ma
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Saldo di bilancio corretto per il ciclo al netto delle misure temporanee e una tantum, ricalcolato dai
servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nel programma, secondo la
metodologia concordata.
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anche in alcuni comparti produttivi. Nel settore del commercio al dettaglio di prodotti
alimentari la Finlandia presenta il più elevato livello di concentrazione del mercato e i
prezzi sono tra i più alti in Europa. Le ammende previste dalla normativa sulla
concorrenza sono da sempre modeste in Finlandia, tanto da sollevare la questione del
loro effetto deterrente. Nell'ambito della concorrenza si segnalano alcuni sviluppi,
quali una nuova legge nazionale in materia e una nuova legge in materia di
pianificazione del territorio ed edilizia. Il governo si è inoltre impegnato ad avviare un
nuovo programma di promozione della concorrenza, che dovrebbe essere portato
avanti senza indugio al fine di rafforzare ulteriormente il quadro della concorrenza nei
mercati dei beni e dei servizi.
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(12)
In Finlandia si assiste a un ristagno dell'aumento di produttività e negli ultimi anni le
imprese esportatrici finlandesi hanno perso quote sui mercati esteri. I costi del lavoro
per unità di prodotto sono aumentati, tranne nel settore manifatturiero. Alcuni settori
attualmente dominanti, in particolare l'elettronica e la carta, sembrano aver raggiunto il
picco di crescita e in generale la quota del PIL rappresentata dall'industria
manifatturiera è in calo. La Finlandia sta esportando beni intermedi e d'investimento
principalmente verso economie mature a crescita lenta e i suoi prodotti sono presenti
in misura limitata nelle economie in via di sviluppo. Occorre che l'economia
finlandese si diversifichi maggiormente in termini tanto di imprese quanto di mercati
di esportazione al fine di costituire in futuro una molteplicità di forti esportatori.
Nonostante i considerevoli risultati conseguiti in passato dalla Finlandia in materia di
R&S e di innovazione, senza un significativo aumento del numero di imprese
innovative a forte crescita la Finlandia rischia di perdere la sua posizione di leader
nella classifica UE dell'innovazione. A tal fine, è necessario incentivare l'innovazione,
facilitare la trasformazione dei risultati della R&S in prodotti commercializzabili e
promuovere la penetrazione in mercati d'esportazione in rapida crescita. Sul breve
periodo, sarà inoltre fondamentale sfruttare e divulgare il vasto know-how in materia
di TIC anche in altri settori finlandesi, compreso il settore pubblico. Per quanto
riguarda la crescita delle retribuzioni, l'accordo salariale a tre del 2011 apre la strada
ad aumenti salariali modesti nel 2012 e 2013, che dovrebbero migliorare la posizione
relativa della Finlandia rispetto ai suoi principali partner commerciali.
(13)
La Finlandia ha assunto una serie di impegni nel quadro del patto Euro Plus. Tali
impegni, presentati nel 2011, mirano a migliorare la competitività, il tasso di
occupazione e la sostenibilità delle finanze pubbliche, a rafforzare la stabilità
finanziaria e ad assicurare il coordinamento fiscale. La Commissione ha valutato
l’attuazione degli impegni assunti nel quadro del patto Euro Plus. I risultati di tale
valutazione sono stati presi in considerazione nelle raccomandazioni.
(14)
Nel contesto del semestre europeo la Commissione ha effettuato un'analisi completa
della politica economica della Finlandia, ha valutato il programma di stabilità e il
programma di riforma nazionale e ha presentato un esame approfondito. La
Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della
sostenibilità della politica di bilancio e della politica socioeconomica della Finlandia,
ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti UE, alla luce
dell'esigenza di rafforzare la governance economica dell'Unione europea nel suo
insieme, offrendo un contributo a livello UE per le future decisioni nazionali. Le
raccomandazioni che propone nell’ambito del semestre europeo sono riportate nei
successivi punti da 1 a 5.
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(15)
Alla luce della valutazione di cui sopra, il Consiglio ha esaminato il programma di
stabilità della Finlandia e il suo parere9 trova riscontro, in particolare, nella
raccomandazione di cui al seguente punto 1.
(16)
Alla luce dei risultati dell’esame approfondito della Commissione e della citata
valutazione, il Consiglio ha esaminato il programma nazionale di riforma della
Finlandia per il 2012 e il programma di stabilità della Finlandia. Le sue
raccomandazioni a norma dell’articolo 6 del regolamento (UE) n. 1176/2011 sono
riportate, in particolare, nella raccomandazione di cui al seguente punto 5,
RACCOMANDA che la Finlandia adotti provvedimenti nel periodo 2012-2013 al fine di:
1.
mantenere una solida situazione di bilancio nel 2012 e oltre rettificando eventuali
deviazioni dall'obiettivo di bilancio a medio termine che garantisce la sostenibilità a
lungo termine delle finanze pubbliche; a tal fine, rafforzare e attuare rigorosamente la
strategia di bilancio, con il sostegno di misure sufficientemente specifiche, per il
2013 e gli anni successivi, compreso il rispetto del parametro di riferimento per la
spesa; continuare a svolgere valutazioni annuali dell'entità del divario di sostenibilità
connesso all'invecchiamento demografico e adeguare entrate e spese pubbliche in
funzione degli obiettivi e delle esigenze di lungo periodo; integrare meglio il settore
degli enti locali nel regime di tetti di spesa pluriennali;
2.
adottare ulteriori misure per realizzare incrementi di produttività e risparmi di costi
nella prestazione di servizi pubblici, tra cui modifiche strutturali riforme
amministrative territoriali che accrescano l'efficienza, anche al fine di raccogliere le
sfide derivanti dall’invecchiamento demografico;
3.
dare piena attuazione alle misure in corso per il miglioramento della posizione dei
giovani e dei disoccupati a lungo termine sul mercato del lavoro, con un'attenzione
particolare allo sviluppo delle qualifiche; adottare ulteriori provvedimenti per
aumentare il tasso di occupazione dei lavoratori più anziani, anche riducendo le
finestre per l'uscita anticipata dal mondo del lavoro; adottare provvedimenti per
innalzare l'età pensionabile prevista dalla vigente normativa in linea con l'aumento
della speranza di vita;
4.
continuare a migliorare la concorrenza sui mercati dei beni e dei servizi, in
particolare nel settore del commercio al dettaglio, garantendo l'effettiva attuazione
della nuova legge sulla concorrenza e del nuovo programma per la promozione di
una sana concorrenza; continuare ad aprire alla concorrenza il settore degli appalti
municipali di servizi e a garantire la neutralità dal punto di vista della concorrenza tra
imprese private e pubbliche; prendere ulteriori provvedimenti per garantire un
sufficiente effetto deterrente delle ammende previste dalla normativa sulla
concorrenza;
5.
per rafforzare l'aumento della produttività e la competitività esterna, proseguire
l'impegno per la diversificazione della struttura imprenditoriale, in particolare
accelerando l'introduzione delle misure previste per allargare la base per
l'innovazione e allo stesso tempo continuando ad allineare l'andamento dei salari e
della produttività.
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A norma dell'articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio.
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Fatto a Bruxelles, il
Per il Consiglio
Il presidente
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