Canto «Disse un giorno il Cristo» (QV n

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LETTURA BIBLICA
Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce: su
coloro che abitavano una terra tenebrosa, risplendette una luce.
(…) Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato donato un figlio.
Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato
Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe
della pace. Grande sarà il Suo dominio e la pace non avrà fine sul
trono di Davide e sul regno, che Egli viene a consolidare e a
rafforzare con il diritto e la giustizia (Isaia 9:1.5-6)
Canto «Tu al centro del mio cuore» (QG p. 12)
TESTO PER LA PREDICAZIONE
C’erano in quella regione dei pastori che pernottavano nei
campi e vegliavano di notte sul loro gregge. Un messaggero
del Signore si presentò loro e un proposito del Signore li
avvolse di luce e si impaurirono molto.
E disse loro il messaggero: «Non abbiate paura! Ecco, infatti,
vi reco un lieto annuncio, una grande gioia che sarà per tutto il
popolo: è stato generato per voi, oggi, un salvatore, che è
messia, Signore, nella città di Davide» (Luca 2:8-11)
Interludio
Preghiere Spontanee (Padre Nostro cantato)
Raccolta delle offerte (SIA AMBA)
BENEDIZIONE (Salmo 1:2-3)
Benedetto l'uomo e benedetta la donna
Il cui diletto è nell’insegnamento del Signore
E che sul Suo insegnamento meditano giorno e notte
Saranno come albero piantato lungo i corsi d’acqua
Che darà frutto a suo tempo
Chiesa valdese di Trapani e Marsala
LITURGIA PER IL CULTO PUBBLICO DI NATALE 2010
«È stato generato per voi, oggi, un salvatore, che è messia, Signore »
(Luca 2:11)
ACCOGLIENZA E LODE
Preludio - Saluto (JON SOBRINO)
«Cristo non deve diventare l’alibi per l’indifferenza di fronte
alla miseria della realtà e, meno ancora, la sua giustificazione
religiosa (…) Il ritorno al Gesù della storia avviene perché, nel
nome di Cristo, non sia possibile accettare e meno ancora
giustificare la coesistenza di miseria della realtà e fede
cristiana. Detto positivamente: perché la storia della salvezza
sia salvezza nella storia»
(Da: Jesús en America latina, Sal Terrae, Santander, 1982, pp.
101-102 -traduzione mia-)
Invocazione – Salmo 69:17
«L’anima mia magnifica il Signore ed esulta il mio spirito in
Dio, mio salvatore, perché ha guardato all’umiltà della Sua
serva» (Luca 1:47-48)
Padre, se mai questa preghiera giunga
Al Tuo silenzio
Accoglila
Ché tutta la mia vita perduta
In essa piange
E s’io degna non sono
Per la grandezza del ben che invoco
Fammi degna, Padre
(Ada Negri)
Canto «Dammi un cuore, Signor» (Qg p. 2)
Confessione di peccato (Salmo 127:1)
«Se il Signore non costruisce la casa, invano vi si affaticano i
costruttori»
Nada te turbe (Canto n. 117 QV)
Quante volte, Padre, ci affatichiamo inutilmente a costruire spazi
nei quali Tu, poi, non prendi dimora: luoghi troppo pieni di noi, di
quelle preoccupazioni costanti che finiscono per saturarci e per
rendere aride emozioni e relazioni
Nada te turbe (Canto n. 117 QV)
Tu invece, o Dio, non ci chiedi altro se non di lasciare che sia Tu a
mettere radici in noi, ad intessere la nostra intimità con trame
nuove, come già, sapiente vasaia, facesti un giorno nei grembi di
chi, come Te, fu madre
Nada te turbe (Canto n. 117 QV)
Insegnaci, o Dio, a gettare in Te le nostre fondamenta, perché
possano crescere solide le pareti del nostro cuore, provviste di
finestre da cui attingere la Tua luce e di porte capaci di spalancarsi
per accogliere l’altro, così come di socchiudersi dolcemente per
custodire parole, sguardi e silenzi. Amen
Annuncio del perdono (Isaia 54:10)
«Anche se i monti si spostassero ed i colli vacillassero, non si
allontanerebbe da te il Mio amore»
Tu, o Padre, sei tutto fuorché un Dio dell’imparzialità: prendi
posizione, manifesti la Tua vicinanza a tutti quanti attraversano la
vita col solo fardello di una muta disperazione. Allora anche noi,
quando sentiamo lo sconforto invaderci l’anima, viviamo di
questa Tua promessa di vicinanza, di questa intima certezza che,
qualunque cosa possa accadere, non ci abbandona mai quel Tuo
Amore di cui, eterni viandanti, andiamo in cerca. Amen
Inno n. 186
Confessione di fede (Conferenza Cristiana dell’Asia, 1986)
Crediamo nel Dio dell’Amore, che ci invita a respingere tutti
gli idoli e che ricerca una comunione profonda con l’umanità
Crediamo in un Dio a noi vicino, presente nella vita di questo
mondo, di cui condivide le speranze e patisce i dolori
Crediamo in un Dio che si identifica con i poveri e con gli
oppressi, un Dio che ha compassione e il cui cuore soffre e
gioisce insieme con i nostri. Amen
Inno n. 207
ASCOLTO DELLA PAROLA
Padre, in questo giorno in cui ci stringiamo intorno all’ascolto
della Tua Parola per ricordare come essa si fece carne e
sangue, storia e volto, Ti chiediamo orecchie attente e cuori
capaci di accoglienza ed intelligenza. Fa’ che il lieto annunzio
che ci chiami a portare a quegli ultimi che hai stabiliti eredi
del Tuo Regno attraversi i nostri cammini e trovi pronte le
nostre labbra. Donaci l’umiltà di coloro in cui Tu, da sempre,
riponi la Tua fiducia: rendi semplice il nostro parlare ed
autentico il nostro agire, ristorandoli alla fonte di quelle
Scritture alle quali vuoi che ci dissetiamo. Amen
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