LA SCUOLA PRIMARIA SPECIALE “DON GNOCCHI”

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LA SCUOLA PRIMARIA SPECIALE “DON GNOCCHI”
VIA GOZZADINI 7 – MILANO
PREMESSA
La scuola elementare Speciale Statale Don Gnocchi opera in regime di convenzione
con la Fondazione “Don Carlo Gnocchi”.
Tale convenzione è stata rinnovata in data 08/02/05.
La scuola speciale accoglie quegli alunni che, dal compimento del sesto anno d’età, a
causa della gravità della loro situazione clinica, non riescono a trovare una risposta
esauriente al loro diritto all’istruzione ed all’educazione in un normale contesto di
integrazione.
Infatti le gravi patologie del Sistema Nervoso, in età evolutiva, configurano situazioni
cliniche complesse con disabilità multiple che richiedono interventi sanitari ed
educativi articolati e continuativi che non sempre possono essere garantiti dalla
frequenza a Servizi Sanitari ambulatoriali e alla Scuola.
Gli interventi, sanitario-assistenziali, educativi e riabilitativi dovranno quindi essere
integrati in una presa in carico interdisciplinare intesa, non solo come disponibilità di
competenze sanitarie specialistiche, ma soprattutto come possibilità di costruire un
progetto globale esteso al contesto familiare e sociale configurando l’operare
congiunto di due realtà diverse, la scuola e l’istituto di riabilitazione per offrire al
bambino in difficoltà e alla sua famiglia l’intervento più appropriato.
Compiti:
La Fondazione Don C. Gnocchi si impegna a:
*Valutare l’idoneità dei bambini le cui famiglie presentano domanda di iscrizione, ai
percorsi proposti dalla scuola in Fondazione, in base alle caratteristiche dei bambini
stessi sia dal punto di vista riabilitativo che educativo – didattico
*Stilare, nelle figure degli specialisti, una volta accolta la domanda, il progetto
terapeutico riabilitativo che dovrà integrarsi al progetto educativo, nella prospettiva
di promuovere la massima evoluzione globale potenziale possibile del bambino.
*Supervisionare le attività, gli strumenti e le posture affinché siano coerenti con il
Progetto riabilitativo
*Tutelare il benessere fisico dei bambini mediante l’intervento delle figure sanitarie,
riabilitative, educative e assistenziali in sinergia con gli insegnanti e nel rispetto di
quanto prescritto dal progetto riabilitativo, tradotto concretamente nel Piano
Educativo Individualizzato in coerenza e nel rispetto delle speciali caratteristiche del
singolo bambino
*Offrire l’accesso dei bambini a programmi educativi speciali con l’obiettivo di
garantire l’adesione a percorsi educativi e riabilitativi innovativi mediante attività in
laboratori appositamente attrezzati e aggiornati periodicamente
*Fornire un supporto alle famiglie nell’individuare un orientamento del progetto di
vita del bambino, creando supporti e connessioni all’inserimento nella realtà sociale.
(nella persona di medici, psicologo, assistente sociale, educatore).
La scuola primaria si impegna a:
*Raccogliere informazioni sugli alunni di nuovo inserimento in collaborazione con la
Fondazione Don Gnocchi
*Creare, offrire un ambiente il più possibile rispondente ai diversi bisogni dell’utenza
*Stendere il Piano Educativo Individualizzato tenendo conto del Progetto Terapeutico
Riabilitativo indicato dagli specialisti della Fondazione nella prospettiva di
promuovere la massima evoluzione globale di ogni alunno
*Offrire interventi individualizzati e di gruppo per rispondere alle esigenze di
apprendimento di ogni singolo alunno attraverso diverse occasioni educative: progetti
specifici, integrati e non, attività di laboratorio, classi aperte
*Condividere con la famiglia il contenuto dei PEI
*Informare la famiglia sull’andamento del percorso educativo
*Favorire momenti d’incontro per la famiglia
*Fornire alle agenzie educative tutta la documentazione relativa all’iter educativo
degli alunni dimissionari che accoglieranno
*Partecipare e promuovere corsi di aggiornamento su tematiche specifiche
Definisce
• Gli impegni verso l’utenza partendo dall’individuazione dei bisogni;
• L’organizzazione della scuola;
• Le scelte educative;
• I criteri di utilizzazione delle risorse;
• La collaborazione con le realtà sociali e culturali interne alla struttura della
Fondazione Don Gnocchi ed esterne esistenti sul territorio.
LE RISORSE UMANE
INTERNE
• Insegnanti di classe
• Gruppi di progetto
• Commissioni
• Funzioni Strumentali
• Responsabili di plesso
• Collaboratori della Dirigente Scolastica
ESTERNE
• 3 Educatori della Fondazione
• 12 Assistenti della Fondazione
• Terapisti della Fondazione
• 2 Esperti esterni
• 17 Educatori esterni (assistenti alla comunicazione)
• 3 Neuropsichiatra
• 2 Fisiatra della Fondazione
• 1 Psicologo della Fondazione
• 1 Psicologo per lo sportello d’ascolto
• 1 Assistente Sociale della Fondazione
LE RISORSE ECONOMICHE
• Fondo dell’Istituzione Scolastica
• Finanziamenti Progetti
• Fondi Comunali per il Diritto allo Studio
• Fondi raccolti dai genitori
• Fondi dello Snodo H (zona 6 e 7)
RISORSE DEL TERRITORIO
• Servizi per l’infanzia
• Centri Socio Educativi per Handicap
• Fondazione Don Carlo Gnocchi
• Enti per l’Informatica applicata all’Handicap
• CEFOS interno alla Fondazione per la formazione del personale docente a
progetti didattici applicati all’informatica
• SIVA consulenza ausili
• ASPHI
• ANASTASIS
• ERIKSON
• RCM rete civica milanese di scuola per il progetto in atto “Scopri il Tesoro”
• Istituto dei Ciechi
• Amministrazione Comunale e Cooperative in appalto
• Piscine Comunali
• Prescuola/Giochi serali
• Scuola Natura
• Trasporto alunni A.T.M.
• Ufficio Scolastico Regionale
• Regione
• Provincia
• Centro Benedetta D’Intino
Il nostro principio guida
L’investimento di tutte le risorse umane e strutturali disponibili per erogare un
servizio educativo adeguato alle esigenze degli alunni
L’assolvimento dell’obbligo scolastico costituisce il presupposto formale ma
secondario dell’iscrizione di un bambino a questa scuola; quello sostanziale e
primario che determina la presa in carico da parte della Fondazione prima ancora
dell’ingresso a scuola, è il diritto ad un percorso riabilitativo, educativo, didattico
volto al maggior sviluppo possibile delle potenzialità di ciascun bambino.
Sulla base della diagnosi e di quanto le figure mediche e psicologiche individuano
come il percorso riabilitativo specifico per ciascun bambino, viene declinato il Piano
Educativo Individualizzato che deve assumere le caratteristiche di un PROGETTO
INTEGRATO dove tutti gli interventi di tipo didattico, riabilitativo, educativo,
sociale trovano la loro collocazione ed un significato rispetto al senso globale del
progetto.
Piano Educativo Individualizzato
- costituisce il documento di riferimento che sintetizza e specifica:
- le caratteristiche clinico-funzionali del bambino
- i bisogni fondamentali
- gli obiettivi
- gli interventi predisposti
- le modalità di verifica
In questa prospettiva il PROGETTO INTEGRATO
COSTITUISCE il documento di sintesi rispetto a tutti gli elementi precedentemente
raccolti
COSTITUISCE il luogo dove la parcellizzazione ritrova il senso dell’unità, della
persona reale che deve essere sempre presente ad impedire di disperdersi in dettagli,
anche importanti, ma che appartengono pur sempre ad una parzialità che deve essere
riconsiderata in prospettiva solistica
La FAMIGLIA è il dato imprescindibile da cui partire per poter garantire al progetto
delle basi salde
L’alleanza con la famiglia conferisce alla progettualità maggior efficacia, anche se
non sempre è immediatamente possibile, e anzi nella maggior parte dei casi occorre
un impegnativo e lungo percorso per raggiungere una fiducia di base tra operatori e
familiari.
Un progetto che si ponga “a prescindere dalla famiglia” è qualche volta necessario
laddove la famiglia dia chiari segnali di non sostenere il peso di una gestione
impegnativa quale quella di una persona disabile, segnali che possono manifestarsi
sia mediante atteggiamenti aggressivi anche nei confronti dell’istituzione che
mediante atteggiamenti di palese carenza di accudimento o di latitanza di fronte alle
richieste di collaborazione.
Occorre però tenere presente che, anche laddove la famiglia non gestisca più
direttamente il congiunto disabile, è auspicabile una presa in carico come tutela e
assunzione di responsabilità nelle decisioni più importanti.
L’utenza di Via Gozzadini - scuola speciale
La scuola accoglie, come da convenzione n.70 alunni di età compresa tra i sei e i
diciotto anni residenti nel territorio del comune di Milano e della provincia di
cittadinanza italiana e straniera.
Negli ultimi anni si è visto un incremento della presenza di alunni stranieri pari al
10% della popolazione scolastica.
Per ogni alunno il tipo di rapporto educativo viene individuato dall’equipè medicopsico- pedagogica ed autorizzato dal Centro Servizi Amministrativi (C.S.A.).
La permanenza nella scuola elementare è regolamentata dalla legislazione vigente
che prevede la possibile frequenza sino al compimento del diciottesimo anno d’età
(legge 104 del 05/02/1992).
I bambini presentano principalmente esiti di cerebropatia congenita o, più raramente,
quadri secondari a patologie del sistema nervoso insorte in epoca post-natale.
La pluridisabilità derivante da tali situazioni cliniche si configura tipicamente in due
gruppi di sintomi:
Grave compromissione dello sviluppo psichico con:
- ritardo mentale da grave a profondo
- disturbi del comportamento (instabilità, oppositività auto ed eteroaggressività)
- alterazioni della comunicazione, sia per il grave deficit intellettivo sia per specifica
- mancanza delle capacità di interazione
La presa in carico globale del bambino deve fondarsi sull’analisi dei bisogni, sulla
valutazione delle risorse intrinseche e sull’individuazione degli obiettivi da
perseguire e degli strumenti da mettere in atto.
L’analisi porta ad individuare due gruppi di problemi per i quali la risposta è
possibile solo con l’integrazione dei diversi ambiti di intervento riabilitativo ed
educativo.
BISOGNI DERIVANTI DALLA GRAVE COMPROMISSIONE MOTORIA E
SENSORIALE
- Necessità di potenziamento e mantenimento delle competenze senso-motorie
- Controllo della patologia ortopedica secondaria
- Supporto della funzione cardio-respiratoria
- Compenso alle difficoltà di assunzione e deglutizione del cibo
STRATEGIE DI INTERVENTO
- Interventi medico-riabilitativi specifici
- Uso di ausili per il controllo posturale, gli spostamenti nell’ambiente
- Le autonomie personali
- Strategie per sollecitare gli analizzatori sensoriali
- Modalità di accudimento e stimolazione supportate tecnicamente e condivise
BISOGNI DERIVANTI DALLA GRAVE COMPROMISSIONE COGNITIVORELAZIONALE
- Necessità di mediazione per la decodifica e l’integrazione degli stimoli
- Potenziamento delle competenze comunicative
- Sviluppo di modalità relazionali armoniche
- Controllo dei disturbi del comportamento (isolamento, auto-etero-aggressività,
iperattività,
stereotipie)
STRATEGIE DI INTERVENO
- Strutturazione di ambienti e spazi idonei
- Interventi di Comunicazione Aumentativa-Alternativa
- Adozione di metodologie psico-educative
- Occasioni mediate di partecipazione sociale
- Interventi medico-psicologici e riabilitativi specifici
I LABORATORI
I laboratori, creati dai bisogni di ogni bambino, sono la risposta operativa al progetto
integrato inteso come diritto ad un percorso riabilitativo, educativo, didattico volto al
maggior sviluppo possibile delle potenzialità di ciascun bambino. Esso costituisce il
documento di sintesi rispetto a tutti gli elementi precedentemente raccolti, il luogo
dove la parcellizzazione ritrova il senso dell’unità, della persona reale che deve essere
sempre presente ad impedire di disperdersi in dettagli, anche importanti, ma che
appartengono pur sempre ad una parzialità che deve essere riconsiderata in
prospettiva olistica. I laboratori nella loro realizzazione interessano in particolar
modo tre macro-ambiti: il movimento con laboratori di motoria bassa e media, calcio
e danza; l’espressività con particolare riferimento alla comunicazione attraverso
attività di CAA anche con l’uso del programma NAVIGABILE, all’ambito
scientifico con il laboratorio di giardinaggio, esperimenti di scienze e tre livelli di
pittura; l’emotività con attività teatrali, il laboratorio di Computer Game e Wii.
Per la loro realizzazione sono impegnate diverse figure professionali della scuola e
della Fondazione.
LE CLASSI APERTE
All’interno di ogni Unità sulla base dei bisogni dell’utenza, vengono programmate
attività di classi aperte. Le attività, utili per il raggiungimento degli obiettivi contenuti
nei PEI di ogni alunno, sono rivolte a gruppi omogenei di alunni.
I PROGETTI
1—PROGETTO “CAA - Comunicazione Aumentativi e Alternativa”per
l’incremento della comunicazione in soggetti con difficoltà nella produzione verbale
di messaggi—Referente: Dott.ssa Paola Meroni
2—PROGETTO “TIFLOPEDAGOGICO”in collaborazione con l’Istituto dei
Ciechi di Milano e la Provincia—Referente: Scilla Garavelli
3—PROGETTO “LAVORIAMO INSIEME” esperienze di lavoro cooperativo
degli alunni della scuola con ragazzi di altri settori educativi della Fondazione—
Referente: Maria Antonietta Coppola
4—PROGETTO “INCONTRIAMOCI A SCUOLA” esperienze educativodidattiche degli alunni della scuola con ragazzi dei due plessi costituenti il Circolo
Didattico—Referente: Claudia Nattino
5—PROGETTO “MAMMA E PAPA’, GIOCATE CON NOI?” esperienze
educativo-didattiche degli alunni della scuola con la propria famiglia—Referente:
Claudia Nattino
6—PROGETTO “IL MIO AMICO CAVALLO” esperienze educativo didattiche
legate alla riabilitazione equestre—Referente: Anna Maria Giglioni
7—PROGETTO “STANZA MAGICA” stimolazioni sensoriali in ambiente
strutturato—Referente Paola Falchetti
8—UN CANE PER AMICO esperienze legate alla Pet Therapy—Referente Tiziana
Santagostino
LE ATTIVITA’ EXTRA CURRICOLARI
• PISCINA – INIZIATIVA ACQUANCH’IO
• SCUOLA NATURA
• VISITE D’AMBIENTE
• GITE SCOLASTICHE
L’ACCOGLIENZA E LA CONTINUITA’ EDUCATIVA
Percorso di accompagnamento all’ingresso in scuola rivolto all’alunno e alla
famiglia. Prevede incontriformali (colloqui con famiglie e scuole di provenieza) e
momenti di gioco di gruppo.
LA PROGRAMMAZIONE DELLA SCUOLA SPECIALE
Agli alunni iscritti viene garantito il soddisfacimento dell'obbligo scolastico e sulla
base di progetti formativi vengono sviluppati interventi globali e compositi nella
convinzione che riabilitazione- scuola e terapia concorrono alla cura ed al benessere
dei nostri alunni.
Il presupposto basilare del progetto educativo- didattico- formativo è che esso non
debba essere frammentato in una molteplicità di progetti, ma integrato in un progetto
unitario (progetto integrato).
E' prevista la realizzazione di una mappa dei bisogni degli alunni quale strumento di
valutazione degli aspetti di cui tenere conto per commisurare adeguatamente
interventi personalizzati.
ORGANIZZAZIONE ATTIVITÀ DIDATTICA DELLA SCUOLA SPECIALE
La scuola è organizzata in gruppi classe secondo il criterio dell’eterogeneità.
Durante la giornata scolastica gli alunni sono impegnati in attività di laboratorio,
individualizzate e di gruppo.
Vengono anche proposte attività che coinvolgono alunni di varie classi secondo
specifici progetti.
Tali attività vengono individuate sulla base di un Piano Educativo Integrato, che tiene
conto dei bisogni, delle competenze e delle abilità emergenti di ciascun alunno.
Per tutto quanto attiene ai rapporti con la Fondazione si fa riferimento all’art. 2 della
Convenzione
LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA SPECIALE
Gli insegnanti redigono, all’inizio dell’anno scolastico per ogni alunno un Piano
Educativo Individualizzato, stabilendo gli obiettivi che si intendono raggiungere.
Bimestralmente vengono poi effettuate la programmazione e la verifica degli obiettivi
intermedi mediante riunioni di Interclasse.
Con scadenza quadrimestrale viene consegnato alla famiglia degli alunni un
Documento di Valutazione.
La consegna di tale documento è occasione di colloquio individuale con i genitori
degli alunni.
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