Programma_trasf_IPAB_approvato1 - Delibere

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Associazione Intercomunale
Dei Comuni di
Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera
PROGRAMMA DELLE
TRASFORMAZIONI
AZIENDALI
ai sensi della L.R. 2/2003 e delle conseguenti
Delibere della Giunta Regionale Emilia Romagna
1.
Premessa
1. Il presente programma per la creazione di una Azienda per i Servizi alle Persone (ASP) che
comprende anche la trasformazione delle IPAB che operano nel territorio dei Comuni di
Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera è redatto ai sensi di quanto richiesto dalla
L.R. 2/2003 e dalle conseguenti delibere di attuazione adottate dalla Giunta Regionale, con
particolare riferimento alla delibera 284/2005.
2. Il presente programma inoltre sviluppa gli indirizzi programmatici già allegati ai Piani
Sociali di Zona, approvati dai Consigli comunali dei Comuni appartenenti al distretto con i
seguenti atti: Comune di Carpi D.C.C. n°che sinteticamente indicano quanto segue:
Ipab interessate alla trasformazione
Sul territorio del distretto costituito dai Comuni di Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e
Soliera, operano le seguenti IPAB:



IPAB FONDAZIONE PALTRINIERI
IPAB FONDAZIONE MARCHI ROSSI
IPAB CASA PROTETTA ROBERTO ROSSI
A seguito dell’acquisizione delle deliberazioni dei Consigli d’Amministrazione delle tre
IPAB sopraindicate riguardo la trasmissione dei dati ed i parametri previsti dalla legge
regionale per definire la posizione di ciascuno IPAB rispetto alla trasformazione in ASP, si
constata che:
Trasforma
zione in
ASP
Obbligo
di fusione
Valore del
patrimonio
utenti
Spese
correnti
Utenza
Area
Prevalente
di
intervento
Territorio
Di
intervento
IPAB
Criterio
spesa
Criterio
patrimoni
o
Criteri
Rispetto
dei criteri
(§§)
Fondazione
(*) Paltrinieri
Scuola
Carpi
358.454,25
536.275,59
84 Sì
No
Sì
(*)
(*)
IPAB casa
protetta
Anziani
Novi di 1.373.520,74
526.930,00
72 Sì
No
Sì
Sì
Sì
Roberto
Modena
(°)
Rossi
IPAB
Fondazione
Anziani
Carpi
4.325.389,74 1.678.685,15 188 Sì
Sì
Sì
Sì
No
Marchi
(^)
Rossi
(§§) I dati riportati in tabella si riferiscono al 31.12.2004 (come richiesto dalla legge regionale in materia)
(*) Richiesta di depubblicazione in persona giuridica di diritto privato essendo ente di ispirazione
religiosa ed in possesso dei requisiti previsti del DPCM 16 febbraio 1990.
(°) di cui 40 residenziali, 5 semiresidenziali e 27 pasti a domicilio
(^) di cui 172 residenziali e 16 semiresidenziali
2
-
l’IPAB FONDAZIONE PALTRINIERI, operante nel settore scolastico nel Comune di
Carpi, con deliberazione del proprio Consiglio d’Amministrazione dell’08/04/2005,
richiedeva alla Regione Emilia Romagna la sua depubblicazione in persona giuridica di
diritto privato, avendo essa i requisiti previsti dal DPCM del 16 febbraio 1990 e nello
specifico, l’ispirazione religiosa e la gestione con personale religioso della propria
attività.La stessa Ipab in data 14 Ottobre 2005, con delibera n°1/15 del proprio consiglio di
amministrazione, ha inoltrato istanza alla Regione Emilia romagna per la sua
depubblicizzazione e l’ iscrizione dell’ ente nel registro delle persone giuridiche private con
decorrenza 1° gennaio 2006, allegando bozza dello statuto ed il parere del Sindaco di Carpi
espresso con atto prot. 57879 del 30 Novembre 2005
-
L’IPAB CASA PROTETTA ROBERTO ROSSI, operante nel settore anziani nel Comune di
Novi di Modena, con deliberazione del 13/04/05 del proprio Consiglio d’Amministrazione,
certificava i propri dati di gestione da cui emerge che essa, rispetto ai parametri previsti
dalle norme di trasformazione regionale:
-
-
deve intraprendere il percorso di trasformazione in ASP;
deve fondersi con eventuali altre IPAB impegnate nel processo di trasformazione in
ASP presenti nello stesso distretto, non avendo i parametri gestionali previsti dalle
norme regionali sufficienti per affrontare autonomamente il processo di
trasformazione
l’IPAB FONDAZIONE MARCHI ROSSI, che opera nel settore anziani nel Comune di
Carpi, con deliberazione del proprio Consiglio d’Amministrazione dell’08/04/2005,
certificava i propri dati di gestione, da cui emerge che essa, rispetto ai parametri di
trasformazione regionale
-
deve intraprendere il percorso di trasformazione in ASP;
potrebbe effettuare la trasformazione in ASP senza fondersi con eventuali altre IPAB
del distretto, essendo in possesso dei parametri gestionali, sufficienti per affrontare il
processo di trasformazione in autonomia.
Indirizzi per lo sviluppo del programma di trasformazione delle IPAB e la creazione di
una ASP
Si prevede la costituzione di una sola ASP Distrettuale che si formerà dalla fusione
dell’IPAB Casa Protetta Roberto Rossi operante presso il Comune di Novi e la IPAB
Fondazione Marchi Rossi che opera a Carpi, (avendo la IPAB Fondazione Paltrinieri
optato per la trasformazione in Persona Giuridica di diritto privato secondo i requisiti
previsti dalla norma) e dal conferimento della gestione di strutture, e servizi sociali da parte
dei Comuni del Distretto Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera.
Non si adottano pertanto deroghe all’indirizzo normativo indicato dalla L.R. 2/2003 che
prevede quale situazione ottimale, la costituzione di Aziende che abbiano ambito territoriale
coincidente con la zona socio sanitaria costituita dal Distretto. Inoltre tutte le IPAB che
operano sul territorio distrettuale saranno coinvolte nel processo di costituzione della ASP,
fatta eccezione per la Ipab Fondazione Paltrinieri che ha richiesto la sua
depubblicizzazione.
3
I dettagli organizzativi, gestionali ed economici della ASP che si costituirà a seguito del
processo di trasformazione delle IPAB e di conferimento dei servizi e del patrimonio dei
Comuni del Distretto, terrà conto della vocazione prevalentemente orientata alla gestione
dei servizi agli anziani delle IPAB interessate al processo di trasformazione, senza che tale
attuale caratteristica costituisca un vincolo per assegnare alla nuova ASP la gestione di
ulteriori servizi sociali da parte dei Comuni del Distretto.
3. Ai sensi di quanto previsto dalle norme regionali, il seguente programma fornisce le
indicazioni alle istituzioni interessate alla trasformazione sopra indicate, per la coerente
formulazione e lo sviluppo del Piano di Trasformazione Aziendale e dello statuto della
costituenda azienda.
2.
Finalità della Costituenda Azienda
1. L’Azienda, che sarà il risultato dell’attuazione del Piano di Trasformazione Aziendale che,
ai sensi e nei tempi previsti dalle norme Regionali, sarà sviluppato in coerenza con i
contenuti del presente Programma, avrà finalità prevalentemente orientate alla gestione di
servizi sociali comunali rivolti agli anziani ed in genere orientati alle persone non
autosufficienti o alla gestione di altri servizi che i Comuni le affideranno. In particolare, nel
medio periodo la costituenda ASP assumerà la gestione dei seguenti servizi a rilevanza
economica:








Servizi Residenziali Anziani
Servizi Semiresidenziali Anziani
Comunità Alloggio Anziani
Assistenza Domiciliare Anziani
Servizi Residenziali Handicap
Servizi Semiresidenziali Handicap
Trasporti Anziani ed Handicap
Fornitura Pasti a Domicilio
All’ atto della sua costituzione l’Azienda assumerà la gestione dei servizi rivolti agli
Anziani, per aggiungervi, a seguito del proprio consolidamento organizzativo, anche la
gestione di tutti i servizi rivolti all’ handicap.
La titolarità dei Servizi sociali affidati in gestione all’azienda è dei Comuni o delle forme
associate che essi costituiranno, che manterranno, così come più avanti definito, la
definizione della tipologia, dei livelli di qualità e dell’ampiezza della risposta ai bisogni e
manterranno l’esercizio delle funzioni di accesso e della determinazione delle rette dei
servizi affidati in gestione all’Azienda.
2. La Gestione dei servizi alle Persone affidati dai Comuni all’Azienda, avviene nel rispetto
degli indirizzi fondamentali forniti dai Comuni alla futura Azienda descritti nei seguenti
documenti:
-
DISCIPLINARI DEI SERVIZI che definiscono i criteri e le modalità gestionali ed i
livelli qualitativi che l’Azienda deve adottare e mantenere per i servizi affidatele in
gestione
4
-
DISCIPLINARI DEI COSTI in cui sono definiti la struttura dei costi e dei ricavi di
ciascun servizio ed i criteri per la determinazione dei corrispettivi che i Comuni
riconoscono all’Azienda per le diverse tipologie di servizi affidatele in gestione
-
DISCIPLINARI PER LA DESTINAZIONE E L’IMPIEGO DELLE STRUTTURE
E LA GESTIONE DEL PATRIMONIO in cui sono definite le condizioni con cui
l’Azienda gestirà e manterrà efficiente gli immobili, le attrezzature e gli impianti e, più
in generale tutto il patrimonio in dotazione o in uso, necessari alla gestione dei servizi
affidatele.
I DISCIPLINARI sopraindicati saranno approvati dall’Assemblea dell’Azienda e
sviluppati sulla base degli indirizzi definiti in tal senso dai Comuni o dalle forme associate
da essi costituite, titolari dei servizi affidati in gestione all’Azienda.
3. La gestione dei Servizi affidati all’Azienda consiste nell’impiego efficiente delle risorse
umane, strumentali e finanziarie di cui l’azienda è dotata per il raggiungimento dei livelli
qualitativi dei servizi definiti come indirizzi nei DISCIPLINARI sopra indicati e nel
rispetto degli obiettivi di gestione indicati nei CONTRATTI di SERVIZIO conseguenti,
stipulati fra Azienda e Comuni.
3.
Gestione dei Servizi
1. I Comuni, o le forme associate che essi danno origine in materia sono titolari, così come
previsto dalle norme, della formulazione e dello sviluppo dei Piani Sociali distrettuali in cui
sono definiti le tipologie ed il livello dei servizi e degli interventi alla persona da attuare.
2. Negli atti di pianificazione ed indirizzo di competenza dei Comuni o delle istituzioni
preposte dalle norme, saranno indicati anche i servizi che verranno affidati in gestione
all’Azienda.
3. Per ciascuno dei servizi affidati all’Azienda, saranno definiti dai Comuni o dalle forme
associate che essi daranno origine in materia, i livelli qualitativi, le modalità di erogazione, i
livelli di assistenza, le modalità di verifica e controllo della qualità e di rapporto con l’utenza
e tutto quanto altro sia da indicare all’Azienda perché si corrisponda ai livelli di servizio
attesi e programmati negli atti di Pianificazione Zonali.
Questi indirizzi andranno a costituire il DISCIPLINARE DEI SERVIZI che l’azienda
svilupperà conseguentemente ed adotterà con atto deliberativo della propria Assemblea.
4. I Comuni, o le forme associate che essi daranno origine in materia, in accordo con i propri
regolamenti, definiscono i criteri e le modalità con cui si costituiscono le graduatorie di
accesso ai servizi, raccolgono le domande, valutano i casi e le condizioni dei richiedenti ed
approvano le graduatorie dei richiedenti che risultano avere il diritto di accesso ai servizi
affidati in gestione all’Azienda.
5. I Comuni, le forme associate che essi daranno origine, o gli altri organismi/istituzioni
competenti, sulla base delle graduatorie attive, avviano gli utenti ai servizi affidati
all’Azienda e ne determinano le rette. L’inserimento degli utenti presso i servizi affidati
5
all’Azienda, avviene secondo modalità e criteri definiti nel DISCIPLINARE DEI
SERVIZI, che tengono conto e cercano di coniugare le necessità di assistenza degli utenti
con l’ottimizzazione della risposta alle loro condizioni personali e relazionali.
6. L’Azienda organizza la gestione dei servizi ed essa affidati, secondo modalità, tali da
garantire la resa qualitativa per essi definita nel DISCIPLINARE DEI SERVIZI e nei
conseguenti CONTRATTI DI SERVIZIO stipulati con i Comuni o con le loro forme
associate competenti in materia.
Il Sistema di gestione adottato si pone i seguenti obiettivi:
-
-
-
una forte flessibilità e adattabilità alle diverse condizioni dei bisogni di ogni singolo
utente ai cambiamenti che tali bisogni possono avere durante la permanenza dell’utente
quale beneficiario dei servizi dell’Azienda
Una elevata reattività, intesa come tempestività di risposte alle dinamiche delle
condizioni degli utenti
Una continuità di azione del servizio, che deve essere in grado di gestire il più possibile
al proprio interno l’intera gamma dei bisogni dell’utente
Una forte continuità degli operatori, sul piano del contenuto degli interventi e, in
particolare, delle relazioni con gli utenti, per garantire loro una condizione di agio e di
sicurezza fondamentale rispetto al benessere dell’utente
Una specializzazione profonda, a presidio degli specifici bisogni degli utenti
Una intensa e sistematica integrazione professionale ed operativa fra tutte le figure
professionali che interagiscono con l’utente, per recuperare, sul piano del raccordo
interdisciplinare, unitarietà della persona e per incrementare il grado di flessibilità e di
reattività della struttura.
7. L’Azienda, con il fine di raggiungere gli obiettivi generali di servizio sopra indicati e quelli
più nello specifico previsti nei DISCIPLINARI DEI SERVIZI, svolge le seguenti
funzioni:
-
definizione dei piani, programmi e progetti di lavoro relativi a tutte le aree professionali
chiamate ad intervenire nella gestione dei servizi affidati.
-
Applicazione di strumenti e metodologie che consentano di documentare l’evoluzione
del bisogno di ogni singolo e di tutta la comunità che usufruisce dei servizi affidati, al
fine di progettare interventi e nuove condizioni di vita quale risposta ai nuovi bisogni.
-
Aggregazione degli apporti delle diverse aree professionali attraverso l’adozione di
strutture e modalità organizzative a tale fine progettate, per soddisfare con flessibilità e
tempestività i bisogni degli utenti e raggiungere i livelli qualitativi previsti dai
DISCIPLINARI DEI SERVIZI.
-
Organizzare la presenza delle diverse aree professionali previste nell’arco temporale
giornaliero, settimanale e periodico con il fine di soddisfare la continuità dell’azione nei
confronti degli utenti e dei loro bisogni.
-
Curare le modalità con cui si svolge il rapporto con i parenti degli utenti, favorendo
l’instaurarsi di relazioni basate sulla piena fiducia.
-
Verificare le necessità di sviluppo ed adeguamento delle diverse aree professionali
previste, coordinando fra loro le attività di formazione e l’aggiornamento continuo e
6
permanente delle professionalità attraverso l’integrazione dei momenti formativi del
personale con l’intervento di specialisti esterni.
-
Individuare i punti di riferimento aziendali preposti ad attuare le azioni correttive
suggerite o richieste dai Comuni, dalle forme associate che essi danno origine o dagli
organismi/istituzioni, a cui partecipano anche rappresentanti degli utenti, preposti al
controllo dei livelli di qualità della gestione sviluppata dall’Azienda , o ad attuare gli
adeguamenti al DISCIPLINARE DEI SERVIZI che si ritenessero necessari per
fronteggiare nuove esigenze di servizio.
-
Promuovere il coinvolgimento di soggetti terzi, della solidarietà dei cittadini e delle
attività di volontariato, quali risorse che concorrono al raggiungimento degli obiettivi
generali di servizio e di assistenza che l’ azienda si prefigge.
-
Garantire il corretto e puntuale funzionamento del sistema contabile e del sistema di
rilevazione e rendicontazione dei costi di gestione con il fine di garantire la corretta
gestione del sistema economico,finanziario e fiscale dell’Azienda e con il fine di
consentire l’imputazione dei costi secondo quanto previsto nel DISCIPLINARE DEI
COSTI.
-
Garantire il corretto e puntuale funzionamento del sistema di gestione del patrimonio
dell’Azienda, secondo quanto previsto dal DISCIPLINARE PER LA
DESTINAZIONE E L’IMPIEGO DELLE STRUTTURE E LA GESTIONE DEL
PATRIMONIO.
8. Qualora il modello organizzativo adottato dall’Azienda preveda l’intervento di soggetti terzi
nella fornitura di prestazioni e servizi che concorrono allo svolgimento delle funzioni e dei
processi necessari per erogare le prestazioni di servizio agli utenti, i capitolati di fornitura
dovranno essere conseguenti ai DISCIPLINARI adottati ed i soggetti terzi dovranno essere
inclusi nelle fasi di programmazione e nella realizzazione concreta degli interventi
predisposti per l’attuazione omogenea dell’assistenza agli utenti dell’Azienda.
4.
Funzionamento dell’Azienda
1. L’azienda basa il proprio funzionamento di tre grandi sistemi che cooperano nell’assumere
decisioni e nel controllo sulle attività aziendali con il fine di rispondere ai bisogni degli
utenti secondo gli indirizzi ricevuti dai Comuni o dalle istituzioni titolari di tali servizi:
-
Sistema degli Organi di Governo
-
Sistema delle funzioni di Gestione
-
Sistema dei Controlli interni
2. I tre sistemi operano con le dovute autonomie e competenze, nell’ambito del principio di
separazione fra funzioni di indirizzo, funzioni di gestione e di controllo.
7
5.
Organi di Governo dell’Azienda
1. Sono organi di governo dell’Azienda:
-
l’Assemblea dei Soci
-
Il Presidente
-
Il Consiglio d’Amministrazione
2. L’Assemblea dei Soci
-
definisce gli indirizzi generali di gestione dell’Azienda, adottandoli ed indicandoli nei
DISCIPLINARI DEI SERVIZI, DEI COSTI E PER LA DESTINAZIONE E
L’IMPIEGO DELLE STRUTTURE E LA GESTIONE DEL PATRIMONIO.
-
Nomina e revoca i componenti del Consiglio d’Amministrazione
-
Nomina due dei tre Revisori che compongono il Collegio dei Revisori
-
Approva, su proposta del Consiglio di Amministrazione il piano economico-finanziario
programmatico, il bilancio triennale di previsione, il bilancio economico preventivo
d’esercizio, gli stati di attuazione del bilancio preventivo ed il bilancio consuntivo
-
Approva il piano degli investimenti pluriennale ed il programma preventivo delle opere
e degli investimenti d’esercizio
-
Delibera i regolamenti di funzionamento dell’Azienda
-
Delibera l’ammissione di nuovi soci
-
Delibera le modifiche statutarie da sottoporre all’approvazione della Regione
-
Delibera sulle convenzioni da istituire con altri soggetti pubblici e privati
-
Delibera sulla partecipazione della società in istituzioni, aziende, società di capitali o
sull’affidamento di servizi a terzi mediante convenzioni
-
Delibera sulla contrazione di mutui o finanziamenti e l’eventuale emissione di prestiti
obbligazionari
-
Delibera sulla nomina e la designazione di propri rappresentanti presso enti, aziende,
istituzioni
-
Delibera la trasformazione del patrimonio da indisponibile a disponibile
-
Delibera su tutte le operazioni immobiliari, mobiliari o su acquisti, appalti, concessioni
che non siano espressamente previsti negli atti di programmazione e previsione già
approvati dall’Assemblea e che non rientrino nell’ordinaria amministrazione affidate al
8
Consiglio di amministrazione o alle funzioni di gestione, in accordo con quanto previsto
dalle norme in materia.
-
Delibera gli assetti organizzativi generali delle funzioni di gestione e di controllo
dell’Azienda
Per l’ approvazione delle delibere inerenti gli indirizzi generali da indicare nei
DISCIPLINARI dell’ Azienda, i piani programmatici pluriennali, la nomina e la revoca dei
consiglieri d’ amministrazione, le modifiche statutarie, l’ ammissione di nuovi soci ed il
proprio regolamento, l’ assemblea si esprime con maggioranze qualificate determinate sia
dalla maggioranza delle quote, calcolate sulla base dei conferimenti di patrimoni e servizi
come più avanti indicato, che dalla maggioranza degli enti territoriali partecipanti all’
assemblea. Qualora tale quorum di maggioranza non sia raggiunto alla prima votazione, l’
argomento viene sospeso e riposto all’ ordine del giorno di una successiva assemblea da
convocare entro 15 giorni di calendario. Qualora, sullo stesso ordine del giorno rinviato, in
questa seconda assemblea non si raggiungesse il quorum di maggioranza richiesto come
sopra indicato, si procederà a deliberare considerando il quorum di maggioranza calcolato
considerando le sole quote di partecipazione all’ Assemblea. Per tutti gli altri adempimenti,
le delibere sono assunte a maggioranza delle quote di partecipazione all’ Assemblea.
3. Composizione dell’Assemblea dei Soci
L’Assemblea dei Soci è composta dai rappresentanti degli Enti pubblici territoriali che
conferiscono all’Azienda la gestione di attività assistenziali e beni patrimoniali, comprese le
attività già gestite ed i beni patrimoniali delle istituzioni (IPAB) al momento della
trasformazione.
Nella prima costituzione dell’Azienda conferiscono patrimonio:
-
l’IPAB Fondazione Marchi Rossi di Carpi
l’IPAB Roberto Rossi di Novi di Modena
il Comune di Carpi
il Comune di Soliera
il Comune di Campogalliano
Conferiscono servizi tutti i Comuni e le istituzioni interessate nella trasformazione, che sono
titolari di tali servizi all’atto del loro conferimento all’Azienda.
L’entità del patrimonio conferito all’Azienda risultato della trasformazione da parte di
ciascun soggetto è determinata:

Dal valore di perizia di tali beni immobili, oppure, in alternativa, applicando una
rivalutazione del 5% al valore catastale degli immobili e moltiplicando per 75 il
valore dominicale dei terreni e rivalutando questo prodotto del 25%

I beni mobili sono valutati al loro valore di acquisto depurato del relativo fondo di
ammortamento.

Le attività finanziarie sono valutate al valore di acquisto per i titoli di stato e a
valore corrente se si tratta di titoli quotati, mentre le disponibilità liquide sono
valutate solo se il loro ammontare è relativo a dismissioni immobiliari.
9

Le disponibilità liquide (depositi bancari, cassa), sono considerate, quando siano di
entità significativa rispetto al conferimento

Le operazioni di indebitamento a lungo termine, saranno considerate solo se esse si
riferiscono direttamente a lavori effettuati sul patrimonio immobiliare oggetto di
valutazione, computate sulla base del piano di ammortamento (entità del capitale
ancora da restituire)

Per il ripiano di eventuali altri disavanzi il Comune sede dell’ IPAB propone un
piano di rientro pluriennale, anche finanziato mediante dismissione immobiliare del
patrimonio dell’ IPAB ( in questo caso, ai fini di determinare la quota di
rappresentanza in assemblea, il conferimento di patrimonio da parte del Comune e
dell’ IPAB, sarà valutato defalcando il valore corrispondente al disavanzo da
ricoprire)

Il patrimonio conferito dalle IPAB interessate dal processo di trasformazione è
attribuito al Comune in cui l’IPAB risiede ed opera.
L’entità del valore dei servizi conferiti è determinata:

dalla spesa corrente al netto delle spese afferenti la gestione del patrimonio,
corrispondente ai servizi conferiti. Il valore così determinato è attribuito ai comuni
che conferiscono i servizi . Le spese correnti dei servizi conferiti dalle IPAB sono
attribuite al Comune in cui l’ IPAB risiede ed opera.
La rappresentanza degli enti pubblici territoriali nell’assemblea è commisurata ai valori di
patrimonio e servizi conferiti calcolati con i criteri sopra indicati.
Sempre ai sensi delle norme regionali in materia, le quote dei Comuni devono rappresentare
all’interno dell’Assemblea la maggioranza assoluta.
Per la determinazione dei rapporti e delle quote di partecipazione reciproci degli enti
territoriali all’ interno della loro rappresentanza complessiva in assemblea, si adotta il valore
dei conferimenti di ciascun comune rispetto al totale dei conferimenti all’ ASP, computati
quale somma dei propri conferimenti diretti in patrimonio e servizi e del patrimonio e dei
servizi delle IPAB che risiedono ed operano sul proprio territorio interessate al processo di
trasformazione. I rapporti reciproci di partecipazione fra gli enti territoriali sono definiti in
apposita convenzione.
Ai sensi delle norme e delle conseguenti direttive regionali, all’Assemblea dell’Azienda
partecipano anche gli altri componenti di nomina non comunale previsti nella composizione
dei Consigli di amministrazione delle IPAB coinvolte nel processo di trasformazione. La loro
partecipazione all’ Assemblea non rappresenta quote dell’ ASP e lo Statuto definisce pertanto
il loro ruolo in ambito assembleare.
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4. Il Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione è l’organo che predispone i programmi e le azioni necessarie
per attuare gli indirizzi di gestione definiti dall’Assemblea dei Soci e nei CONTRATTI DI
SERVIZIO in essere con i Comuni in particolare sono atti fondamentali del Consiglio di
Amministrazione:
-
-
-
la proposta all’Assemblea del piano economico finanziario programmatico, del bilancio
triennale di previsione e del bilancio economico preventivo di esercizio,
la proposta all’Assemblea del piano degli investimenti pluriennali ed il programma
annuale delle opere e degli investimenti,
la rendicontazione periodica all’Assemblea dello stato di attuazione dei programmi
previsti per l’esercizio e dei bilanci economici finanziari correlati (almeno due stati di
attuazione in corso d’esercizio al 30 giugno ed al 30 ottobre di ogni esercizio, presentati
non oltre 40 giorni dopo la data di riferimento),
delibera il piano esecutivo di gestione in cui sono contenuti gli obiettivi da raggiungere e
le attività da predisporre per corrispondere i risultati di gestione con quanto approvato
dall’assemblea nel bilancio preventivo di esercizio, nei bilanci pluriennali e nel piano
economico finanziario programmatico. Il Piano Esecutivo di gestione contiene gli
obiettivi da assegnare al Direttore,
propone all’Assemblea eventuali modifiche statutarie,
delibera sugli assetti organizzativi sulla base degli indirizzi generali di organizzazione
indicati dall’Assemblea, adottando le opportune norme regolamentari in materia,
nomina il Presidente dell’Azienda fra i suoi componenti,
nomina il Direttore,
adotta il proprio regolamento di funzionamento.
5. Composizione del Consiglio di Amministrazione
-
Il Consiglio di Amministrazione è composto da 5 membri compreso il presidente,
E’ nominato dall’Assemblea dei soci,
I Consiglieri di Amministrazione durano in carico 5 anni e sono rinominabili,
Il Consiglio di Amministrazione resta in carica fino alla approvazione del bilancio
consuntivo relativo all’ultimo esercizio contabile completo del suo mandato.
6. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
-
-
Il presidente rappresenta il riferimento unitario dell’attività dell’Azienda e ne garantisce
la continuità gestionale, nonché la rispondenza con le finalità statutarie e gli indirizzi
definiti dall’Assemblea dei soci.
È nominato dal Consiglio di Amministrazione nel suo seno, nella seduta di
insediamento,
Convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione
Partecipa senza diritto di voto all’Assemblea dei soci,
È il legale rappresentante dell’Azienda verso terzi ed in giudizio, con facoltà di nominare
avvocati ad lites et ad negozia determinandone le attribuzioni,
Svolge attività di impulso e coordinamento dell’Azienda, sorvegliandone il buon
funzionamento amministrativo,
Cura e mantiene rapporti con le pubbliche amministrazioni e con le autorità.
11
6.
Funzioni di gestione
1.
Costituiscono le funzioni di gestione
-
2.
il Direttore
i responsabili dei servizi in cui si articola l’organizzazione dell’Azienda
il controllo di gestione
Il Direttore
Il Direttore è nominato dal Consiglio di Amministrazione. Ad esso spettano i compiti e le
responsabilità che il regolamento di organizzazione affida a tale funzione, provvedendo ad
attuare gli obiettivi che il Consiglio di Amministrazione e, più in generale, che gli organi di
governo hanno definito, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza. Compete in
particolare al Direttore:
-
-
La predisposizione dei piani di attuazione degli obiettivi e provvede a dare esecuzione
alle deliberazioni del Presidente e del Consiglio di Amministrazione,
E’ a capo delle strutture gestionale ed operativa dell’Azienda attraverso il coordinamento
di tutti i responsabili dei servizi in cui si articola l’organizzazione dell’Azienda i quali vi
rispondo nell’esercizio delle funzioni a loro assegnate,
E’ a capo del personale dipendente dell’Azienda,
Coadiuva il Presidente nella predisposizione del documento programmatico e del
bilancio annuale e poliennale, del bilancio d’esercizio e degli stati di attuazione e le
relative relazioni sull’attività svolta ed i risultati conseguiti.
L’incarico di direttore è conferito a tempo determinato fra i dipendenti dell’Azienda o a persona
esterna all’Azienda, a seguito di comprovata esperienza e competenza gestionale nei settori di
attività in cui opera l’Azienda o in Enti che hanno come finalità l’erogazione di servizi alle
persone.
La durata in carico del Direttore non può superare quello del Consiglio di Amministrazione che
lo ha nominato.
Il Direttore può essere riconfermato.
3.
I responsabili dei Servizi in cui si articola l’organizzazione
L’organizzazione dell’Azienda si articola in Servizi o Settori al cui capo vi è un Responsabile a
cui spetta la direzione degli uffici e delle funzioni assegnate secondo quanto previsto dalle
norme, dai regolamenti e dallo statuto e dalle disposizioni organizzative emesse dagli organi di
governo e dal Direttore.
Ai responsabili dei servizi è affidata la responsabilità del raggiungimento degli obiettivi ad essi
assegnati dal Piano esecutivo di Gestione, l’attuazione dei conseguenti piani d’Azione
predisposti dal Direttore e l’adozione degli atti e dei provvedimenti amministrativi e gestionali
conseguenti.
12
4.
Il Controllo di gestione
- A supporto del Direttore opera una funzione finalizzata al Controllo di Gestione che
sopperisce alle necessità di rendicontazione del Direttore stesso, e, più in generale degli
organi di governo e al sistema dei controlli interni.
- Il Controllo di gestione in ossequio al principio di rendicontazione e trasparenza
dell’Azienda verso i soci e verso la comunità di riferimento, cura la stesura del bilancio
sociale e dei bilanci specifici e di qualsiasi altra rendicontazione necessaria per rendere
comprensibile ed accessibile ai soci e ai cittadini dei Comuni soci, l’esito della propria
azione amministrativa e gestionale.
- La funzione del Controllo di Gestione può essere svolta dal servizio Finanza, Bilancio e
Contabilità dell’ Azienda.
7.
I Controlli Interni e gli Organi di Revisione
1. Costituiscono il Sistema dei Controlli Interni dell’Azienda l’organizzazione delle
seguenti funzioni di controllo:
-
Controllo Strategico
La legittimità, regolarità contabile ed amministrativa
Il controllo dell’efficacia e dell’efficienza della gestione e dell’azione amministrativa
La valutazione della qualità dei servizi rispetto alle carte dei servizi
La valutazione dei risultati conseguiti dai responsabili dei servizi o dei settori rispetto
agli obiettivi loro assegnati
Il sistema dei controlli interni è organizzato attraverso diversi organismi e soggetti
dell’organizzazione che operano in modo integrato fra loro, che, ad eccezione di quanto
diversamente previsto dalle leggi, non agiscono attraverso controlli preventivi, né hanno
poteri sanzionatori, bensì rendicontano e riferiscono l’esito dei controlli a loro attribuiti agli
organi di governo competenti (Assemblea, Presidente, Consiglio di Amministrazione) e al
Direttore.
2. Il Controllo Strategico
Il controllo Strategico ha l’obiettivo di verificare l’effettiva attuazione degli indirizzi e delle
direttive e degli altri atti di indirizzo adottati dagli organi di governo e della valutazione ed
identificazione degli eventuali fattori ostativi e delle azioni correttive possibili.
Tale controllo è esercitato dall’Assemblea dei soci o da una commissione costituita in
proprio seno, attraverso i documenti di rendicontazione necessari e attraverso gli stati di
attuazione dei programmi e dei bilanci preventivi, presentati dal Presidente, in conformità
con quanto definito nello specifico dall’Assemblea stessa.
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3. Il controllo di legittimità, regolarità e correttezza dell’azione Amministrativa e
contabile
Tali controlli sono esercitati dai seguenti organismi:
-
Collegio dei Revisori Contabili
Collegio per la revisione Amministrativa
Il Collegio dei Revisori esercita il controllo sulla regolarità e vigila sulla correttezza della
gestione economico-finanziaria dell’Azienda ed è nominato ai sensi di quanto previsto dalla
Regione in tal senso: 3 componenti di cui 2 nominati dall’Assemblea ed uno, con il ruolo di
presidente, nominato dalla Regione.
Il Collegio per la revisione Amministrativa ha la funzione di effettuare il controllo di
legittimità, regolarità e correttezza amministrativa degli atti e delle azioni adottati
dall’Azienda.
E’ costituito da tre membri nominati dall’Assemblea fra i Segretari o i Direttori Generali
degli enti territoriali pubblici soci dell’Azienda, oppure le stesse funzioni possono essere
assegnate dall’Assemblea, al Collegio dei Revisori contabili.
4. Il Controllo dell’efficacia e dell’efficienza di gestione e dell’azione amministrativa è
esercitata dagli organi di Governo e dalle funzioni di gestione sulla base delle
rendicontazione delle funzioni di Controllo di gestione prima descritte.
5. La valutazione della qualità dei servizi
I servizi che l’Azienda eroga direttamente o tramite terzi prevedono modalità gestionali ed
organismi che promuovono il miglioramenti della loro qualità e garantiscono la
partecipazione degli utenti alla definizione degli standard qualitativi, alla identificazione
delle cause di eventuali non conformità rispetto agli standard e alla predisposizione di
eventuali azioni correttive.
L’Azienda assume impegni di qualità nei confronti degli utenti adottando Carte dei Servizi,
ove sono indicati gli standard qualitativi che si impegna a mantenere, coerentemente con
quanto contenuto nei DISCIPLINARE DEI SERVIZI e nei CONTRATTI DI SERVIZIO.
L’Azienda è dotata di una funzione qualità che opera a supporto del Direttore che cura
l’implementazione e lo sviluppo del proprio sistema qualità e produce la rendicontazione
annuale sulla qualità dei servizi, in cui vengono riportati gli esiti delle indagini di
soddisfazione degli utenti effettuate e di tutti i risultati ottenuti in materia di sviluppo e
miglioramento della qualità.
La stessa funzione coordina le attività di coinvolgimento degli utenti nel miglioramento
della qualità e produce tutte le rendicontazioni e le indagini di qualità richieste dagli organi
di Governo e dal Direttore Generale.
6. La valutazione dei risultati conseguiti dai responsabili dei servizi o dei settori rispetto
agli obiettivi assegnati
Il piano degli obiettivi contenuti nel Piano esecutivo di gestione ed i piani d’azione
approvati dal Direttore, costituiscono la base, insieme alla valutazione del comportamento
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organizzativo, per la valutazione dell’azione e dei risultati conseguiti dai Responsabili dei
settori e dei servizi in cui è articolata l’organizzazione dell’Azienda.
Il Consiglio d’Amministrazione valuta annualmente tali risultati per determinare le
conseguenti azioni premianti previste dal sistema di incentivazione predisposto per le
funzioni di responsabilità dell’Azienda.
8.
Dimensione Economica
1. La determinazione preventiva del Conto Economico annuale dell’ASP che segue, fa
riferimento ai soli servizi anziani attualmente erogati nel territorio distrettuale, indicati nel
presente Programma come area di servizi che la nuova Azienda dovrà assumere all’ atto
dell’ avviamento delle attività. I dati sono stati ricavati consolidando i dati di previsione
annuale dei 6 Enti coinvolti (Comune di Campogalliano, Comune di Carpi, Comune di
Novi, Comune di Soliera, Ipab di Carpi e Ipab di Novi) relativamente ai servizi sociali
rivolti agli anziani (Strutture residenziali, semiresidenziali e Assistenza Domiciliare). Per il
Comune di Soliera è stato preso a riferimento l’anno 2007, per tenere conto
dell’ampliamento di 20 posti del servizio di Casa Protetta già programmato per l’anno in
corso; per gli altri Enti sono stati raccolti i valori dei bilanci di previsione 2006, in parte
corretti in funzione delle variate condizioni ad oggi.
i valori economici di ammortamento del patrimonio immobiliare e mobiliare: considerata la
disomogeneità di calcolo di questa voce economica nei diversi Enti, sono stati adottati dei
valori standard di ammortamento annuale per ogni tipologia di struttura, e si sono ricondotti
ad essi i valori registrati dalle singole realtà, se inferiori (400.727 €);
L’ equilibrio economico dell’ ASP è ottenuto con un trasferimento annuale da parte dei
quattro enti territoriali interessati pari a 2.451.679Euro.
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Tabella1: Conto Economico complessivo
CLASSE
RICAVI CORRENTI RICAVI DEI SERVIZI
Totale RICAVI DEI
SERVIZI
RICAVI VARI
Sottoclasse
DA ENTI
DA UTENTI
RIMBORSI
VARI
Totale RICAVI VARI
Totale RICAVI CORRENTI
COSTI CORRENTI 01 PERSONALE
MISSIONI
ORGANI ISTITUZIONALI
PASTI
PERSONALE
AMMINISTRATIVO
PERSONALE
ASSISTENZIALE
Totale 01 PERSONALE
02 BENI
MAT. IGIENICO E
FARMACI
PASTI
PERSONALE
ASSISTENZIALE
VARI ACQUISTI DI BENI
Totale 02 BENI
03 SERVIZI
ASSICURAZIONI
CARB. E
MANUT.AUTOMEZZI
CONSULENZE
GESTIONE SERVIZI
MANUTENZIONI
PASTI
PERSONALE
ASSISTENZIALE
PULIZIE
UTENZE
VARI SERVIZI
Totale 03 SERVIZI
04 USO BENI DI TERZI affitti, canoni, etc.
07 IMPOSTE E TASSE imposte e tasse
09 AMMORTAMENTI
Ammort. immobili e mobili
11 FONDO DI RISERVA accantonamenti
Totale COSTI CORRENTI
Totale
4.718.084,37
4.775.267,70
9.493.352,07
2.467.679,14
39.443,65
2.507.122,79
12.000.474,87
1.507,20
85.890,95
102.071,39
396.930,77
4.498.968,37
5.085.368,68
195.164,56
88.315,75
2.446,51
101.851,05
387.777,87
33.448,94
24.970,00
52.715,51
3.012.741,18
186.064,90
858.137,64
299.837,00
791.838,86
327.627,00
163.956,87
5.751.337,90
15.000,00
12.851,43
725.577,00
22.561,99
12.000.474,87
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