TRA IL GRANDE FIUME E LA MUSICA di Gianni Leani ROSITA, DALLA MAGNA GRECIA AL GRANDE FIUME Crotone, l’antica Kroton, è città famosa fin dalla antichità quando era una perla della Magna Grecia. La sua storia si incrocia con la leggenda e passa da Ercole ad Alcinoo arrivando, ma questa è storia e non leggenda, alla valenza dei suoi uomini, a partire dall’eroe olimpico Milone. Al tempo dei giochi olimpici, quelli veri, quelli di allora, mito di De Coubertin, si usava dire : “ Ultimo dei crotoniati, primo dei greci” tanto era il valore atletico e sportivo di quegli abitanti. Fin dalla sua fondazione, tra il 718 ed il 710 a.c.,Crotone era famosa anche per la bellezza delle sue donne. Ed è qui che è nata Rosita. Qualcuno dirà che era inutile prenderla così alla larga. Può essere. Specialmente se guardi Rosita ancora prima di sentirla cantare. La sua è una bellezza proprio da Magna Grecia che, per di più, si è perfezionata con la sua venuta, da quando aveva 5 anni, in terra emiliana, prima a Bedonia e, poi, a Roccabianca. Terra baciata dal sole e dalla nebbia, dove il fiume confeziona ed unisce caratteri e natura. Mica male per essere il mondo. Rosita passa al canto professionale dopo i primi anni di studio. La contabilità e la ragioneria lei le ha trasferite sul pentagramma e questa è stata una scelta della quale i suoi fans non finiranno mai di ringraziarla. Perché Rosita va ascoltata e, poi, ascoltata ancora. Quando ti porge “ The power of love” vedi in lei la passione che la lega, da sempre, a Cèline Dionne. Quando intona il tema del film “ Ghost” ti pare che quel film non possa essere nato che da lei. Non è così, ovviamente. Ma è facile confondersi quando lei ti fa immergere nella sua voce. Oggi il suo legame con Claudio Bonelli ha ancora arricchito le sue già notevoli capacità artistiche. Lui, il Claudio, sa arrangiare ogni musica legandola alla capacità interpretativa, alla voce ed alla sensibilità artistica di Rosita. Lui sa cosa va bene per lei e lo sa trasformare da ipotesi in realtà. D’altra parte le capacità di Claudio Bonelli come musicista e pianista sono note a tutti. In questo periodo Rosita sta studiando una sua versione dell’Ave Maria mentre Claudio sta adattando alla sua voce alcune canzoni di Massimo Ranieri. Ma se qualcuno pensa che Rosita si fermi qui, si sbaglia. Lei, insieme a personaggi di rilievo del calibro di Gene Gnocchi oppure della giovane Juliana, valletta di Teo Mammuccari, ed altri ancora, fa la testimonial della Fidas che è una associazione di donatori del sangue. Una ragazza, che è ancora seduta sui suoi 25 anni, riesce a fare tutte queste cose perché lei è anche tutte queste cose. Va cercata, la nostra Rosita, nei luoghi dove il complesso di Claudio Bonelli la porta. Va ascoltata perché lei si esprime così. L’ultima volta che ho parlato con lei mi ha detto, mentre mi salutava, che lei si esprime meglio con il suo canto che con il suo parlare. E mentre spostavo lo sguardo ormai abbagliato da quel suo sorriso che non la abbandona mai, mi è venuto da pensare : “ E’ vero Rosita, è proprio vero, anche se tu sai parlare molto bene”. Figuratevi un po’. Gianni Leani