“S-cambiando s`impara“ - Esperienze, ricerche e

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“S-cambiando s’impara“ - Esperienze, ricerche e strumenti per una scuola inclusiva
Cremona, 10 aprile 2014
Tecnica creativa e Intercultura
Riflessioni sul concetto di metodo nella didattica orchestrale
prof. Tatiana Caselli
Quando oggi si parla di metodo spesso si immagina una serie di pubblicazioni di esercizi o studi composti da
qualche didatta; più raramente si pensa al termine metodo nel suo originario significato: ‘via (hodós) che conduce
oltre (metá)’. Il nodo principale, però, che simili scelte didattiche non sciolgono, consiste nella tendenza generale
a far accostare i bambini alla musica già in veste di esecutori. Quando un bambino legge ed esegue un brano
scritto, pur semplice che sia, è già un esecutore.
A differenza di quello che avviene, ad esempio, per il linguaggio dove si comincia a scrivere e a leggere quando la
lingua è, nel complesso, interiorizzata e quindi si fa un lavoro di riconoscimento, nel metodo 'tradizionale' di
insegnamento della musica (che è un linguaggio anch’essa) si rovescia spesso questo sistema, ponendo di fronte
all’allievo, da subito, delle note. Il messaggio che viene inevitabilmente percepito è che la la musica è nei segni, non
oltre i segni.
Saltando il procedimento principale di interiorizzazione dell’elemento sonoro (suono interiore o immagine
interiore del suono) e i suoi 'tratti esteriori caratterizzanti' (ritmo, altezza, durata, timbro, intensità…) l’attività
dell’allievo si riduce, fin da subito, ad un procedimento razionale e meccanico di esecuzione; frequente e spesso
inevitabile, se l’attività di apprendimento non è affiancata da un continuo lavoro di imitazione del gesto del
docente e di integrazione con un linguaggio ricco di immagini, è l’immagine del bambino la cui fisicità nell’atto
del suonare richiama quella di una ‘marionetta’.
La Tecnica creativa è un metodo didattico fondato su una peculiare considerazione di suono, segno e gesto: il
suono, da elemento astratto e lontano da sé, diviene concreta immagine e personale e, unendosi ad una qualità, si
definisce come sonorità; il segno (la nota sul pentagramma) da elemento 'da razionalizzare', diviene espressivo
della qualità acquisita dal suono in una scrittura figurativa; il gesto diviene tale: l'azione che manifesta il contenuto
interiorizzato del suono di cui il movimento è il mezzo.
Il laboratorio tratterà principalmente della Tecnica creativa per strumenti ad arco; tuttavia le riflessioni sul
concetto di metodo e le peculiarità tecniche-strumentali attualmente sperimentate dall'insegnante non vogliono
presentarsi come collezione di soluzioni immobili ma, principalmente, stimolo per la ricerca di soluzioni in fieri;
l'ascoltatore -che non osserva solo con occhio tecnico-strumentale- potrà pertanto intuire il risvolto dei contenuti
esposti in relazione a qualsiasi strumento musicale.
Durante il laboratorio verranno mostrati alcuni video inerenti al metodo di lavoro che l'insegnante adotta con
l'orchestra giovanile Archistorti di Reggio Emilia (orchestra de Il Sistema – cori e orchestre giovanili e infantili) dove
la lezione collettiva e le peculiarità della Tecnica creativa rappresentano principalmente il mezzo per il
conseguimento di obiettivi comuni in un contesto multiculturale.
Tatiana Caselli
Ha conseguito con Lode il Diploma Accademico di II livello presso l'Istituto Musicale Mascagni di Livorno
esibendosi in una performance col M° Angelo Bartoletti e discutendo la Tesi GESTO didattica e interpretazione,
antroposofia della Tecnica creativa. In tale tesi espone il metodo che adotta da qualche anno nell'insegnamento
della pratica propedeutica strumentale e orchestrale - che prende il nome di Tecnica creativa dall'originario
metodo didattico del suo principale Maestro di viola Claudio Valenti - e si mettono in luce le analogie con molti
aspetti della pedagogia e della concezione dell'Arte espresse dall'antroposofia di Rudolf Steiner.
Ha svolto attività di insegnamento presso numerose Istituzioni Musicali tra cui gli Istituti Musicali Boccherini di
Lucca, Mascagni di Livorno, Peri di Reggio Emilia come docente di Propedeutica di viola e di violino.
Attualmente è docente e responsabile artistico de Gli Archistorti, orchestra giovanile che fa parte del progetto
nazionale IL SISTEMA-cori e orchestre giovanili e infantili e della Children Orchestra, orchestra giovanile dell'Istituto
Musicale Boccherini di Lucca dove svolge anche l'attività di insegnamento di Propedeutica di viola.
Affianca all'attività di insegnamento la composizione musicale e l'elaborazione di performance scenico-musicali.
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