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Celebrazione penitenziale - Avvento 2004 - Gruppo Agesci Roma2
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Canto iniziale
L'unico maestro
Le mie mani, con le tue
possono fare meraviglie,
possono stringere, perdonare
e costruire cattedrali.
Possono dare da mangiare
e far fiorire una preghiera.
Perché Tu, solo Tu,
solo Tu sei il mio Maestro e insegnami
ad amare come hai fatto Tu con me
se lo vuoi
io lo grido a tutto il mondo che Tu sei,
l'unico Maestro sei per me.
I miei piedi, con i tuoi,
possono fare strade nuove
possono correre, riposare,
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Celebrante
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Invocazioni
sentirsi a casa in questo modo.
Possono mettere radici
e passo passo camminare.
Questi occhi, con i tuoi,
potran vedere meraviglie,
potranno piangere, luccicare,
guardare oltre ogni frontiera.
Potranno amare piu di ieri,
se sanno insieme a te sognare.
Tu sei il corpo, noi le membra,
noi siamo un'unica preghiera,
Tu sei il Maestro, noi i testimoni,
della parola del Vangelo.
Possiamo vivere felici,
in questa chiesa che rinasce.
Signore, che ti sei fatto uomo per salvarci, abbi pieta di noi.
Signore pietà.
Cristo, che conosci e comprendi la nostra debolezza, abbi pietà di noi.
Cristo pietà.
Signore, che intercedi per noi presso il Padre, abbi pietà di noi.
Signore, pietà.
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Lettura
Dal Salmo 138:
Signore, tu mi scruti e mi conosci;
mi siedo o mi alzo e tu lo sai.
Da lontano conosci i miei progetti:
ti accorgi se cammino o se mi fermo,
ti è noto ogni mio passo.
Non ho ancora aperto bocca
e già sai quel che voglio dire.
Mi sei alle spalle, mi stai di fronte;
metti la mano su di me!
Come andare lontano da te,
come sfuggire al tuo sguardo?
Salgo in cielo, e tu sei là;
scendo nel mondo dei morti, e là ti trovo.
Prendo il volo verso l’aurora
o mi poso all’altro estremo del mare:
anche là mi guida la tua mano,
là mi afferrà la tua destra.
Dico alle tenebre: “Fatemi sparire”,
e alla luce intorno a me: “Diventa notte!”;
ma nemmeno le tenebre per te sono oscure
e la notte è chiara come il giorno:
tenebre e luce per te sono uguali.
Al mio risveglio mi trovo ancora con te.
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Lettura
Dalla Prima lettera di san Paolo ai corinzi:
Se parlo le lingue degli uomini e anche quelle degli
angeli,
ma non ho amore,
sono un metallo che rimbomba, uno strumento che
suona a vuoto.
Se ho il dono d'essere profeta
e di conoscere tutti i misteri,
se possiedo tutta la scienza e anche una fede da
smuovere i monti,
ma non ho amore,
io non sono niente.
Se do ai poveri tutti i miei averi,
se offro il mio corpo alle fiamme,
ma non ho amore
non mi serve a nulla.
Chi ama
è paziente e generoso.
Chi ama
non è invidioso,
non si vanta,
non si gonfia di orgoglio.
Chi ama
è rispettoso, non cerca il proprio interesse,
non cede alla collera
dimentica i torti.
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Chi ama non gode dell'ingiustizia,
la verità è la sua gioia.
Chi ama
tutto scusa, di tutti ha fiducia, tutto sopporta,
mai perde la speranza.
L’amore non tramonta mai:
cesserà il dono delle lingue,
la profezia passerà,
finirà il dono della scienza.
La scienza è imperfetta, la profezia è limitata, ma
verrà ciò che è perfetto ed esse svaniranno.
Quando ero bambino
parlavo da bambino,
come un bambino
pensavo e ragionavo.
Da quando sono un uomo
ho smesso di agire così.
Ora la nostra visione è confusa, come in un antico
specchio; ma un giorno saremo faccia a faccia dinanzi
a Dio. Ora lo conosco solo in parte, ma un giorno lo
conoscerò come lui mi conosce.
Ecco dunque le tre cose che contano: fede, speranza,
amore.
Ma più grande di tutte è l’amore.
(Prima Lettera di S.Paolo ai Corinzi 13,1-13)
Canto
Come la pioggia e la neve
Come la pioggia e la neve
scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare
e far germogliare la terra,
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così ogni mia parola non ritornerà a me
senza operare quanto desidero,
senza aver compiuto ciò per cui l'avevo mandata,
ogni mia parola, ogni mia parola.
(2 volte)
Lettura
Dal Vangelo di Matteo:
Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: "Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?". Egli
rispose: "Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i
comandamenti". Ed egli chiese: "Quali?" Gesù rispose: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non
testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso". Il giovane gli disse: "Ho
sempre osservato tutte queste cose; Che mi manca ancora?" Gli disse Gesù: "Se vuoi essere perfetto, và, vendi
quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi". Udito questo, il giovane se ne
andò triste; poiché aveva molte ricchezze. (Mt 19, 16-22)
(Due minuti di silenzio)
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Tempo per le confessioni
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Signore, perdonami per…
Scrivi su un foglietto di carta tutte quelle cose che vorresti farti perdonare
dal Signore. Poi piega il foglio e mettilo nella cesta
davanti all'altare prima di
andare a confessarti. (I fogli verrano bruciati senza
aprirli)
Confessioni individuali e raccoglimento
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Canto
Stella polare
Ho bisogno d'incontrarti nel mio cuore
di trovare Te di stare insieme a Te.
Unico riferimento del mio andare,
unica ragione Tu, unico sostegno Tu.
Al centro del mio cuore ci sei solo Tu.
Anche il cielo gira intorno e non ha pace
ma c'è un punto fermo è quella stella là,
la stella polare è fissa ed è la sola,
la stella polare Tu, la stella sicura Tu,
al centro del mio cuore ci sei solo Tu.
in funzione di Te.
E poi non importa il "come" il "dove" il "se".
Che tu splenda sempre al centro del mio cuore,
il significato allora sarai Tu.
Quello che farò sarà soltanto amore.
Unico sostegno Tu, la stella polare Tu,
al centro del mio cuore ci sei solo Tu.
Tutto ruota intorno a Te,
in funzione di Te.
E poi non importa il "come" il "dove" il "se".
Tutto ruota intorno a Te,
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Lettura
Dalla lettera di San Giacomo:
Fratelli, voi che avete la fede in Gesù Cristo, nostro Signore glorioso, dovete comportarvi allo stesso modo con
tutti, senza ingiuste preferenze. Facciamo un esempio: un uomo ricco viene a una delle vostre riunioni, con anelli
d’oro e abiti di lusso; e alla stessa riunione viene anche uno che è povero e vestito male.
Voi vi mostrate pieni di premure per quello che è vestito bene e dite: “Siediti qui, al posto d’onore”. Al povero,
invece, dite: “Tu rimani in piedi”, oppure “siedi in terra, qui, accanto al mio sgabello”. Se voi vi comportate così,
non è forse chiaro che fate delle differenze tra l’uno e l’altro e che ormai giudicate con criteri malvagi?
Ascoltate, fratelli carissimi: Dio ha scelto quelli che agli occhi del mondo sono poveri, per farli diventare ricchi
nella fede e dar loro quel regno che egli ha promesso agli uomini che lo amano.
Una cosa è certa: se voi rispettate la legge del regno di Dio così come la presenta la Bibbia: Ama il tuo prossimo
come te stesso, voi agite bene.
(Gc 2,1-5.8)
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Preghiera
Signore, insegnaci
Signore, insegnaci
a non amare soltanto noi stessi,
a non amare soltanto i nostri,
a non amare soltanto
quelli che amiamo già.
Signore, insegnaci
a pensare agli altri,
ad amare in primo luogo
quelli che nessuno ama.
Signore, donaci di soffrire
della sofferenza degli altri.
Facci la grazia di capire
che ad ogni istante,
mentre noi viviamo
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una vita felice e beata,
milioni di uomini e donne,
che sono pure tuoi figli
e nostri fratelli,
muoiono di fame,
senza aver meritato
di morire di fame,
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muoiono di freddo,
senza aver meritato
di morire di freddo.
Signore, aiuta
tutti i poveri del mondo.
(Raoul Follereau)
Canto
Il tesoro
Stretto fra il cielo e la terra,
sotto gli artigli di un drago
nelle parole che dico al vicino,
questo tesoro dov'è?
E quando lo trovi colora le strade,
ti fa cantare forte perché
un tesoro nel campo,
un tesoro nel cielo,
puoi costruire ciò che non c'è…
Un tesoro nel campo, un tesoro nel cielo
chi lo cerca lo trova però…
Un tesoro nascosto in un vaso di creta
se lo trovi poi dammene un po’.
Sotto un castagno a dormire
dietro quel muro laggiù in uno sguardo
un po’ turbato,
questo tesoro dov'è?
Ti fa parlare le lingue del mondo,
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capire tutti i cuori perché
un tesoro nel campo, un tesoro nel cielo,
puoi costruire ciò che non c'è.
In un cortile assolato,
oppure in mezzo ai bambù
in quel castell oscuro ed arcigno,
questo tesoro dov'è?
Dà mani forti per stringerne altre,
per render vere e vive le idee
un tesoro nel campo, un tesoro nel cielo,
puoi costruire ciò che non c'è.
Sepolto in mezzo alla storia,
chissà se brilla, chissà
sarà un segreto grande davvero,
certo è nascosto ma c'è
e quando si trova spargiamolo intorno
per monti, mari,
valli e città.
Lettura
Lodi di Dio Altissimo
Tu sei santo, Signore Iddio unico, che fai cose stupende.
Tu sei forte. Tu sei grande. Tu sei l’Altissimo. Tu sei il Re Onnipotente. Tu sei il Padre santo, Re del cielo
e della terra.
Tu sei trino e uno, Signore Iddio degli dèi. Tu sei il bene, tutto il bene, il sommo bene, Signore Iddio vivo e vero.
Tu sei amore, carità. Tu sei sapienza. Tu sei umiltà. Tu sei pazienza. Tu sei bellezza. Tu sei sicurezza.
Tu sei la pace. Tu sei gaudio e letizia. Tu sei la nostra speranza. Tu sei giustizia. Tu sei temperanza. Tu sei ogni
nostra ricchezza.
Tu sei bellezza. Tu sei mitezza. Tu sei il protettore. Tu sei il custode e il difensore nostro. Tu sei fortezza.
Tu sei rifugio.
Tu sei la nostra speranza. Tu sei la nostra fede. Tu sei la nostra carità. Tu sei la nostra vita eterna, grande e
ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.
San
Francesco d’Assisi
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Preghiera
Tu, Signore, il più grande amico
Amico di tutti noi,
amico di un’amicizia eterna,
tu vuoi, Signore,
ch’io cerchi il tuo volto
fra la folla che mi gira intorno,
mi spinge, mi soffoca, mi assale.
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Non è una cosa facile.
Eppure è questo il modo
per dirti la mia amicizia:
stringo una mano callosa
ed è la tua;
sorrido a un volto accigliato
ed è il tuo;
e tu, Signore, sei
quest’uomo puzzolente,
questa donna volgare,
questo tizio presuntuoso,
questo noioso scocciatore,
questo bimbo che piange,
questo vecchio pieno di manie,
questo giovane irritante.
“Non sono venuto per i giusti”
tu hai detto.
Ed io non andrò dai giusti:
è facile averli amici.
E’ quest’amicizia difficile
che tu hai vissuto
e che vuoi da me:
quella che costa,
quella che fa soffrire,
quella che pian piano ti svuota,
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scomoda, pesante, amara.
Tu, Signore, sei un amico difficile.
Ma più difficili ancora
sono i tuoi amici più cari.
Chi piange m’infastidisce.
Chi soffre mi rende inquieto.
Chi sbaglia e poi sbaglia ancora
vorrei prenderlo a sberle.
E invece
su ogni miseria,
su ogni gemito, debolezza, pena,
su ogni fame, dolore, lotta,
su ogni male, ogni orrore, ogni grido,
io devo far scendere me tutto intero,
per dirti, Signore, che ti amo davvero.
E’ difficile quanto mi chiedi, Signore.
Vieni tu nel mio cuore
per insegnarmi il sorriso,
la cordialità, il soccorso concreto,
e per guidare tu la mia mano
a stringere tutte le mani
che si agitano nel mondo
in cerca di un po’ d’amore.
(W. Michelly)
Canto
Preghiera di S. Damiano
Ogni uomo semplice
porta in cuore un sogno
con amore ed umiltà potrà costruirlo.
Se davvero tu saprai vivere umilmente
più felice tu sarai anche senza niente.
Rit. Se vorrai ogni giorno
con il tuo sudore
una pietra dopo l’altra
in alto arriverai.
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Nella vita semplice
troverai la strada
che la calma donerà al tuo cuore puro.
E le gioie semplici sono le più belle
sono quelle che alla fine sono le più grandi.
Rit. Dai e dai ogni giorno
con il tuo sudore
una pietra dopo l’altra
in alto arriverai.
Preghiera
Preghiera semplice
Oh Signore, fa di me un istrumento della tua pace:
Dove è odio, fa ch’io porti l’Amore.
Dove è offesa, ch’io porti il Perdono.
Dove è discordia, ch’io porti l’Unione.
Dove è dubbio, ch’io porti la Fede.
Dove è errore, ch’io porti la Verità.
Dove è disperazione, ch’io porti la Speranza.
Dove è tristezza, ch’io porti la Gioia.
(Terminate le confessioni)
Dove sono le tenebre, ch’io porti la Luce.
Oh Maestro, fa ch’io non cerchi tanto:
Ad essere consolato, quanto a consolare.
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare.
Poiché: Si è: Dando, che si riceve:
Perdonando che si è perdonati:
Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.
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Lettura (Tutti)
Preghiera del giovane, pellegrino del nostro tempo
Signore, io non ce la faccio a seguirti!
Guardami: non possiedo scarponi; come posso iniziare il cammino, senza rischiare che i miei passi
vacillino sul terreno tortuoso?
Basta la preghiera – mi hai detto – vera forza per iniziare il viaggio nella vita verso Te.
Ma Signore, non ho nemmeno un bastone: come mi sosterrò e mi difenderò durante il lungo e faticoso
viaggio?
Sia per te l’eucarestia – mi hai detto – sostegno e nutrimento dell’andare, forza e vigore nel cammino.
Signore, non possiedo neanche una borraccia; dove potrò dissetarmi per rinvigorire il mio corpo?
Accostati a Me – mi hai risposto – alla gioia della Confessione con il Padre e così riassaporerai la forza della vita
nuova.
Ma…dove trovare la mappa per decidere dove andare e per scegliere la strada da percorrere, la bussola per
tenere sempre presente la meta da raggiungere?
La Bibbia – mi hai ricordato – è ciò che cerchi: ti illuminerà la strada per il Regno e ti indicherà la meta.
Signore, quante cose per il viaggio…dove posso trovare una bisaccia per contenere tutto il necessario da
portare con me?
Sii sempre nella Chiesa – è stata la Tua risposta – che io ho voluto perché voi siate pellegrini che camminano in
comunione e nell’unità.
Signore, fammi cammminare accanto a Te!
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Orazione e benedizione
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Canto finale
Il Signore della danza
Danza allor ovunque tu sarai
sono il Signore della danza sai
e ti condurrò dovunque tu vorrai
e per sempre nell'anima tu danzerai.
Danzai al mattino quando tutto cominciò
nel sole e nella luna il mio spirito danzò
son sceso dal cielo per portar la verità
e perciò chi mi segue sempre danzerà.
Danzai allora per gli scribi e i farisei
ma erano incapaci e non sapevano imparar
quando ai pescatori io chiesi di danzar
subito impararono e si misero a danzar.
Di sabato volevano impedirmi di danzar
ad uno zoppo a vivere a sorridere a danzar
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poi mi inchiodarono al legno di una croce
ma no non riuscirono a togliermi la voce.
Il cielo si oscurò quando danzai di venerdì
ma è difficile danzar così
nella tomba pensano più non danzerà
ma io son la danza che mai finirà.
Sì sono vivo e continuo a danzar
a soffrire, morire e ogni giorno risuscitar,
se vivrai in me, io vivrò in te
ed allora vieni e danza insieme a me!
Se mi presti il tuo corpo io danzerò in te
perché la gioia è gioire in te,
quassù nel cielo non si suda più
ma io voglio stancarmi e scendo ancora giù.