Porte seriali e parallele Il computer deve comunicare i dati che elabora. Ad esempio, se il risultato di una elaborazione deve essere stampato, i dati relativi vengono inviati alla stampante. L'uscita di questi dati avviene attraverso alcuni connettori esterni presenti nella parte retrostante del computer. Come si potrà verificare dai dati tecnici descritti nel manuale del computer, sono presenti almeno una porta seriale ed almeno una porta parallela. A queste porte vengono collegati tutti i dispositivi accessori, con i quali è necessario uno scambio di dati in entrambe le direzioni. La differenza fra questi tipi di connettori va al di là delle loro semplici dimensioni e dalla quantità di piedini presenti, e riguarda il modo in cui i dati vengono trasmessi da e per le periferiche. Gli impulsi di dati sono formati da singoli bit, ma l'unità minima significativa è il byte, cioè otto bit. Nella porta seriale, i dati che vengono trasmessi alla periferica sono inviati un bit alla volta: i bit viaggiano in serie, l'uno dopo l'altro sullo stesso filo. Per trasmettere un byte, sono necessari otto invii. Nella porta parallela, i dati che vengono inviati alla periferica sono trasmessi un byte alla volta: i bit viaggiano insieme, parallelamente su otto fili. Per trasmettere un byte è necessario un solo invio. La porta seriale consente il transito dei dati in entrambe le direzioni, sia dal computer alla periferica che dalla periferica al computer. L'utilizzazione principale di questa porta avviene nel caso di collegamenti con periferiche attive, come mouse, modem, scanner, penne ottiche. Molto spesso il connettore della porta seriale ha 9 punti di contatto, in altri casi 25: uno serve per i bit in trasmissione, uno per i dati in arrivo, uno è per il collegamento a terra, gli altri per lo scambio di particolari segnali fra le periferiche ed il computer. Questi segnali riguardano, ad esempio, lo stato di "pronto a ricevere" della periferica o del computer e quello di "richiesta di invio". Questi connettori sono spesso identificati con la sigla "RS232C". A volte la porta seriale viene utilizzata per il collegamento di alcune stampanti e dei plotter, anche se il traffico dei dati è in un senso solo. Il traffico dei dati attraverso la porta seriale può avvenire a diverse velocità e con diverse sequenze di bit. In particolare, poiché spesso lo scambio dei dati avviene a distanza di qualche metro, è necessario prevedere anche lo scambio di alcuni segnali di controllo che permettano di verificare che i bit ricevuti siano uguali a quelli trasmessi. L'interferenza di macchinari elettrici, come monitor, computer o stampanti, potrebbe danneggiare il flusso dei bit durante il loro viaggio lungo il cavo. La velocità di trasmissione, la struttura dei pacchetti di bit inviati ed il tipo di controllo effettuato, determinano il protocollo usato nella trasmissione dei dati. I diversi protocolli sono stabiliti internazionalmente. La porta parallela consente il transito in una sola direzione: dal computer alla periferica. Viene quindi usata quasi esclusivamente per il collegamento con le stampanti. I connettori della porta seriale hanno 25 oppure 36 punti di contatto, otto dei quali per l'invio dei dati e gli altri per l'invio e lo scambio di segnali. Anche se non può ricevere dati, la porta parallela può ricevere segnalazioni dalla periferica, come il segnale di "occupato" o quello di "carta esaurita". I connettori della porta parallela sono spesso identificati con la scritta "Centronics". La porta parallela consente una maggiore velocità di trasmissione, in quanto ciascun byte viene trasmesso in una sola volta. Per questo è preferibile nell'uso con dispositivi lenti, come le stampanti. La trasmissione parallela non consente però un controllo sulla identità fra i dati trasmessi e quelli ricevuti. Quindi, pur consentendo una maggiore velocità, permette solo collegamenti a breve distanza. La trasmissione parallela non ha protocolli. La porta seriale consente anche il collegamento fra computer, sia direttamente tramite un cavo, che a lunghe distanze, tramite modem. In entrambi i casi è molto importante stabilire in precedenza il protocollo di trasmissione da entrambe le parti. In particolare, la trasmissione dei dati può variare in velocità da 96.000 bit al secondo nella comunicazione diretta fra due computer, a 300 bit per secondo quando si tratta di computer distanti e la comunicazione è effettuata tramite linea telefonica. La comunicazione più frequente, tramite modem, avviene a 2'400 oppure a 1'200 bit per secondo. Slot Sulla scheda madre sono presenti alcuni connettori, chiamati slot, in numero vario da modello a modello, otto nella maggior parte dei casi. In questi connettori è possibile inserire schede con impieghi particolari. Nei primi modelli di personal vi venivano inserite la scheda per il video, la scheda per il disk drive, quella per la porta seriale, quella per la porta parallela, quella per il disco rigido. Nei personal recenti gran parte di queste schede, o meglio, i loro componenti sono incorporati nella scheda madre e quindi gli slot sono stati ridotti di numero o sono stati lasciati liberi per altri usi. Del resto oggi sarebbe improponibile commercializzare un computer non dotato di disco rigido e di floppy disk, mentre la miniaturizzazione portata dall'avanzamento della tecnologia ha consentito di inserire i componenti di queste schede già sulla scheda madre. Ciò rende il computer più economico e più efficiente. Riduce inoltre le possibilità di acquisti di schede inadatte al computer ed evita le complicate procedure di installazione. Il bus dei dati Le schede incorporate nella scheda madre e quelle inserite negli slot, che si tratti di quella video, un modem su scheda, o di una scheda per la connessione in rete, hanno uno scambio di dati con il computer. Il percorso con il quale avviene questo scambio viene chiamato bus dei dati, ed il modo nel quale lo scambio avviene può seguire diversi standard. I più comuni, in ambiente DOS, sono: - ISA, Industrial Standard Architecture, nata con i computer IBM di tipo AT, con microprocessore 80286; - MCA, Micro Channel Architecture, standard per i computer IBM della serie PS/2; - EISA, Extended Industrial Standard Architecture, adottata da molti computer DOS compatibili. Poiché tutto il traffico di segnali, all'interno della scheda madre, è temporizzato dal clock, anche questo scambio di dati fra scheda madre e schede negli slot avrebbe dovuto essere sincronizzato. In realtà non è così. Il fatto è che le velocità dei clock nei personal variano moltissimo, come abbiamo visto. Ad esempio, si passa dai 4,77MHz, agli 8MHz, ai 12MHz, per salire ai 16MHz, ai 20MHz ed ai 33MHz. Tuttavia la gran parte delle schede esistenti non potrebbe funzionare alle velocità più elevate, senza contare la tendenza di molti utilizzatori di personale che, cambiando computer, vogliono conservare l'uso delle schede acquistate e non essere costretti a buttarle via. Ecco quindi che i costruttori delle schede madri hanno dovuto inserire un processore che funziona da filtro fra la velocità del clock e quella effettiva di scambio di dati con le schede. Lo standard ISA, ancora usato nella maggior parte dei computer attualmente in commercio, ha una velocità di soli 8MHz. Il che vuol dire che lo scambio di dati fra la scheda madre e tutte le periferiche collegate tramite una scheda inserita in uno slot o integrata (scheda video, interfaccia per i dischi, scheda di rete) avviene ad 8MHz anche se la velocità dichiarata per il computer è di 33MHz. In realtà quella è la velocità del microprocessore e del clock principale, ma non quella effettiva dei dati. Il bus EISA ha una velocità di 33MHz e quello MCA ancora superiore, ma sono ancora usati su una piccola percentuale di computer, anche per la carenza ed il costo delle schede che ne seguono le caratteristiche. Lo standard EISA permette anche di utilizzare, oltre alle schede apposite, anche quelle con bus ISA. Oltre alla scheda video, a quella di interfaccia per i dischi ed a quella di rete, negli slot possono essere inserite schede per i più svariati impieghi: - elaborazione multimediale, che può ricevere e produrre un segnale video inviabile alle normali apparecchiature televisive, come televisori, videoregistratori, banchi di mixaggio; o che può ricevere, tramite un sintonizzatore, le immagini trasmesse dalle ordinarie stazioni televisive; - elaborazione fotografica, con il trasporto su pellicola per diapositiva delle immagini del video e, viceversa, per la registrazione sul computer di immagini riprese con le moderne macchine fotografiche a dischetto magnetico; - ricezione satellitare, in grado di sintonizzarsi, tramite una antenna, sulle trasmissioni provenienti dai satelliti di rilevamento meteorologico; - compressione dei dati, per la registrazione di documenti in forma compattata, permettendo al disco rigido di contenere più dati di quanto sarebbe possibile. La scheda si occupa di compattare in fase di registrazione e di scompattare in fase di lettura da disco, comportando un piccolo ritardo in tutte le operazioni; - accelerazione della capacità elaborative, con schede che contengano microprocessori più veloci che si sostituiscano a quello del computer o che lo affianchino nei suoi compiti; - elaborazione musicale, grazie alla quale è possibile gestire strumentazione musicale MIDI, eseguendo musica sugli strumenti, registrandola su dischetto od elaborandola sul computer. E' anche possibile, tramite un microfono, digitalizzare suoni di qualsiasi tipo, musica, voce; - strumentazione di laboratorio per ogni scopo scientifico. Il computer può cosi guidare e ricevere dati da molte apparecchiature di analisi; - lavorazione industriale, come guida e controllo di macchinari robotizzati; - riconoscimento della voce, per il riconoscimento dei comandi impartiti tramite espressioni vocali.