Scheda realizzata da Barbara Bertolini e Rita Frattolillo Domenico BARANELLI Nasce a Bonefro nel 1895. Partecipa alla prima guerra mondiale, e subito dopo frequenta lo studio di Vincenzo Gemito a Napoli. Nel 1926, dopo aver organizzato una mostra individuale, lascia la città partenopea - che considera di orizzonti artistici troppo legati alla tradizione - per stabilirsi a Milano, dove inizia la sua attiva partecipazione alle più importanti rassegne di pittura contemporanea. Nel '32 si trasferisce a Siena, città in cui rimarrà fino alla morte. È presente con sue opere alla Biennale di Venezia del '36 e del '48, alla Quadriennale romana del '52. Tra le personali più significative si ricordano quelle tenute a Milano nel '33 e nel '47, quelle fiorentine, tra cui una a palazzo Strozzi nel '52, e quella alla Bussola di Torino nel '56. Nella abbondantissima bibliografia che lo riguarda spiccano i nomi di Leonida Repaci, Ferdinando Russo, Sergio Solmi e Piero Calamandrei. Nel 1929 Carlo Carrà ha affermato: “va riconosciuto a Domenico Baranelli il grande merito, fra tanti altri, di aver svincolato la nostra pittura di paesaggio dalla sudditanza straniera e rotto definitivamente alcuni schemi che da tanto tempo pesavano sulla nostra tradizione”. Le opere di B. si trovano, oltre che in collezioni private italiane e straniere, alla Galleria d'arte moderna di Firenze e di Milano, nelle sale del Comune di Napoli e di Siena, nella Galleria del Comune di Ferrara, in alcune banche, nell'Istituto storico della Resistenza di Firenze, nella raccolta pubblica di grafica italiana contemporanea presso il Gabinetto di disegni e stampe dell'Istituto di storia dell'arte dell'Università di Pisa. Muore a Siena nel 1987. Opere di Domenico Baranelli – in preparazione - Bibliografia su Domenico Baranelli – in preparazione - 2005 Barbara Bertolini, Rita Frattolillo. Tutti i diritti riservati. E’ vietata qualsiasi riproduzione, anche parziale, non autorizzata dalle autrici nonché la traduzione delle schede