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ROMA - LA FAVOLA DEGLI ALBORI
ROMA - LA FAVOLA DEGLI ALBORI
Romolo fondò Roma, solo dopo si accorse che erano solo maschi, con un po' di fortuna, "culo" in questo caso,
non c'era bisogno di avere femmine tra i coglioni , ma poi pensò senza bambini fra 70 anni moriremo tutti e la
città da me fondata si sfonderà da sola. E poi senza donne , quando ci incazziamo con chi ce la prendiamo ? Fu
così che pensarono al topo delle sabine, o meglio alla topa delle sabine, poi riflettendo che un roditore vale l'altro
mutarono il topo in ratto, così non si "scanta più nessuno" pensarono. Remo che fondò la prima zecca romana,
si stampò soldi pure per lui, così nacquero i castelli romani e sentendosi ricco buttò il remo e si fece un motoscafo
col quale andava a Fregene e posti anche più lontani. Sembra che una domenica sia andato ad Anzio e forse sì
ritrovò nel mezzo di una battaglia ed affondò e di luì non se ne seppe più nulla ecco perché la città di Remola
non fu fondata. I Re di Roma furono 7, ma quello che durò di meno fu Numa Pompilio che significa Re per un
pelo; mancando le novità ebbero la stessa idea di Mussolini; facciamo l'impero! Mussolini si accontentò di fare
Vittorio Emanuele imperatore dei beduini etiopi. L'impero romano invece si estese a tutto il mondo allora
conosciuto. I romani inventarono il fascio littorio. Mussolini se ne innamorò e fece un fascio di fesserie e così
nacque il fascismo.
Ricordiamo ora la storia di alcuni imperatori romani, racconterò solo le cose sconosciute ai più, perché anche in
quel tempo c'era il segreto di stato.
Volendo fare la vampa di San Giuseppe ad un imperatore gli si abbruciò mezza Roma; siccome "la parte
abbruciata addiventò nivura" lo chiamarono Nerone. Chi ne soffrì di più fu la Lupa già vecchia ma arzilla, che
per tre giorni, come Panella, non mangiò, poi "vinciu u pitittu", come poi disse Dante l'alighiero che quando
parlava si capiva lui solo, perché l'italiano lo inventò lui, ma era un masculu veru, perché gli addivintava duru
mentre saliva e scendeva le scale degli altri, a noi, gente qualunque, salendo e scendendo scale ci si arritira la
qualunque, un altro imperatore aveva un cavallo che sì chiamava Camillo e non potendolo sposare lo fece
senatore, ne fu costretto perché preso per la gola, dovette sostituire un senatore che si era dimesso per uno
scandalo con un transessuale e sennò sarebbe caduto il governo che doveva dare l'autorizzazione a procedere
contro burrasconi.
Fu una cosa da cani per questo fu chiamato Canigola, col tempo divenuto Caligola.
Ai nostri tempi un principe ereditario conobbe una Camilla, che di cavallo aveva solo il viso, non potendola fare
senatrice, in Inghilterra il senato non c'è, la sposò. Anche Onassis sposò la Callas "laria come na botta " e per
quanto ricchissimo non potendo sostenere i costi delle piedicure, bisognava tagliare i calli ogni ora giorno e
notte. Per quanto ricchissimo non potendo più sostenere te spese la cambiò con la vedova Kennedy, costava
meno e non poteva più dare problemi: "culla viduvanza nun guncia chiù a panza e sunnu già sazie ri tutti li cosi
e rumpinu chiù picca" il morto è come gli animali in via di estinzione: infatti si dice il caro estinto: caro, perché
i funerali costano assai ed estinto perché si spera che un altro come lui non nasca mai più.
Anche se ufficialmente si restituisce alla terra un uomo di sani principi ed incommensurabili virtù, lavoratore
instancabile marito fedele, dedito alla famiglia che lascia tra i familiari e gli amici un vuoto incolmabile, così si
diventa quando si muore.
Poi ad i funerali tutti si accorgono che l'unica che piange e soffre è la segretaria.
Per riprendere il nostro discorso principale, caduta Roma venne il medio evo e per capire come finì basta chiudere
le altre dita e distendere solo il medio, dopo i secoli bui del medio evo, non c'era la luce elettrica e ci si
accontentava del "lupicuvio delle candele" seguì l'illuminismo e San Benedetto; la prima impressione e che si
accendevano i lumini a San benedetto; invece molti studiosi cercando la pietra filosofale che avrebbe trasformato
il piombo in oro cominciarono a mescolare fra di loro tutte le sostanze conosciute col risultato di aprire la via al
progresso, se si formava un esplosivo saltavano in aria, si formava un veleno morivano avvelenati.
Se pensavano di aver prodotto un medicinale lo provavano sul primo malato che capitava, se guariva bene, se
moriva pazienza, però prima lo facevano confessare e comunicare almeno salvavano l'anima che era più
importante. Poi abbiamo scoperto tutte le cose che arabi e cinesi avevano scoperto centinaia o migliaia di anni
prima. Corrente elettrica, stampa, polvere da sparo, bussola, sestante, ecc.
Fine
Post date: 2016-09-05 14:47:04
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