Piano di studi personalizzato per l’allievo Vladislav Ivanij (latino e storia)
L’allievo, provvisto di licenza media italiana, non ha inizialmente dichiarato, nemmeno su
sollecitazione, il livello del proprio deficit linguistico, di cui evidentemente era, e probabilmente è
in parte ancora, inconsapevole.
Dal momento che la lingua della comunicazione è fluente, e il ragazzo si è mostrato fin da subito
poco partecipe, ho avuto inizialmente qualche difficoltà ad attribuire alle carenze linguistiche il
cattivo esito delle prime prove. Dopo qualche settimana, tuttavia, tutto il consiglio di classe era
consapevole del fatto che lo studente mancasse di una “lingua per lo studio”.
In latino e italiano Vladislav è stato seguito da due tirocinanti (Valentina Dalla Vista da gennaio a
marzo, e Andrea Gagliano in aprile e maggio) e da una studentessa tutor un’ora alla settimana. Io
mi sono resa disponibile per un’ora alla settimana da marzo alla fine dell’anno, ma dopo che lo
studente non si è presentato per due volte su tre senza avvertirmi, ho ritirato la disponibilità.
Latino
Per lo studente, vista la difficoltà di seguire agevolmente tante materie, secondo quanto stabilito
dall’accordo quadro per l’accoglienza degli studenti non italofoni, ho stabilito i seguenti obiettivi
minimi:
competenze:
- saper riconoscere il legame tra forma e funzione
- sapere visualizzare la rete delle dipendenze all’interno della frase semplice
conoscenze:
- Verbo: le quattro coniugazioni regolari e i verbi in –io: indicativo, sistema del presente
(presente, imperfetto e futuro); infinito presente.
- Il verbo sum (indicativo sistema del presente e infinito presente)
- Nome: funzione dei singoli casi semplici
- Prima declinazione
- Seconda declinazione, comprensiva dei nomi neutri
- Aggettivo: gli aggettivi della prima classe
- Concordanza tra aggettivo e nome
- I più frequenti connettori coordinanti
Nonostante il programma fosse estremamente ridotto, lo studente non ha conseguito una
conoscenza sufficiente degli argomenti trattati.
Storia
Per quanto riguarda storia, il programma, nelle sue linee generali, è stato lo stesso del resto della
classe, ma le prove somministrate all’allievo e le domende nelle interrogazioni orali sono state
tarate secondo gli obiettivi minimi (conoscenza dei fenomeni storici nelle loro linee essenziali),
escludendo lo studio delle fonti.
Ho fornito all’allievo un volume di percorsi facilitati sul quale prepararsi (Cioffi, Cristofori, Come
leggere Correva l’anno).
Nonostante le richieste siano state minime, lo studente, a parte un argomento, che l’ha
evidentemente appassionato (le guerre persiane), non ha mai studiato la lezione, risultando
impreparato ad ogni prova.
L’insegnante
Benedetta Nanni
Bologna, giugno 2012