ASSOCIAZIONE DIAKONIA ONLUS Ufficio Diocesano per la Cultura Caritas Vicentina “L’ALTRO maestro” …apprendere dalle relazioni interpersonali PER – CORSO FORMATIVO per Operatori, Docenti, Professionisti, Amministratori pubblici , Imprenditori in ambito sociale, sociosanitario, educativo, giuridico, socio politico, produttivo Premessa Chiunque con diverse responsabilità, operi, in ambito sociale, socio sanitario, educativo, giuridico, politico, produttivo ecc. si trova spesso a contatto con altre persone umane ed è continuamente esposto alla difficoltà di gestire le relazioni interpersonali. Ciò comporta un duplice rischio: sul versante più soggettivo quello dell’ ipercoinvolgimento che nel tempo porta a situazioni di burn out o della distanziazione come difesa da una situazione vissuta come ansiogena e/o pericolosa, sul versante intersoggettivo quello di ridurre la relazione a rapporto meramente funzionale in cui l’altro viene incontrato solo come un “mezzo” rispetto a dei risultati calcolati, attesi e da ottimizzare, perdendo di vista il carattere di “fine” dell’altra persona per cui l’altro esige rispetto e cura, nello stesso tempo in cui diventa qualcuno da cui si riceve. In tutto questo è in gioco la valenza etica della relazione professionale e lavorativa: nell’epoca della crisi delle evidenze etiche, oltre ogni deriva moralistico/moraleggiante, essa non si sviluppa come un’etica fatta di norme astratte e a priori, ma si accredita come istanza di senso e comandamento che si generano nel cuore stesso della vita relazionale ove ciascuno è necessariamente coinvolto e sempre colui che riceve e che dà. In questa dimensione etica della relazionalità ne va della sua stessa “riuscita” nel senso che il riconoscimento e l’accoglienza rispettosa dell’altro e della “chiamata” che egli è, suscitano la “libertà” e la “responsabilità” di ciascuno di noi1. Parlare di tale valenza/dimensione etica delle relazioni, anche di quelle apparentemente solo “produttive”, significa cogliere ciò che riguarda l’identità profonda di ogni relazione umana, della sua ottimizzazione e della sua capacità produttiva. Nel proporre questa questione decisiva non partiamo da zero: nella nostra tradizione culturale, originata da un interessante intreccio tra linee di pensiero laiche e religiose, troviamo alcuni nuclei ispirativi che opportunamente ri-pensati sono generatori di senso anche per l’ oggi con tutte le complessità e differenze che abitano il tempo della globalizzazione e dell’intercultura. Basti pensare al criterio del “bene comune” già operante nel mondo greco e medioevale; o all’antica “regola aurea” ripresa dalla tradizione biblica (“non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”) e al “comandamento nuovo” di Gesù Cristo (“ama il prossimo tuo come te stesso”) il quale è insieme un comandamento per l’uomo di fede e la manifestazione – universalmente valida – di un elemento costitutivo della struttura antropologica fondamentale; o ancora all’indicazione etica espressa da Immanuel Kant al culmine dell’epoca moderna: 1 Sulla qualità etica della relazione interpersonale cfr. E. LEVINAS, Totalità e infinito; circa il tema della responsabilità si veda H. JONAS, Il principio responsabilità. 1 “Agisci in modo da trattare l’umanità, tanto nella tua persona come nella persona di ogni altro sempre nello stesso tempo come un fine e mai unicamente come un mezzo”2; per finire nella già citata etica dell’alterità levinassiana o nelle implicanze della teoria habermasiana dell’agire comunicativo. Ai nostri giorni emerge sempre più un bisogno di “apprendere relazioni dalle relazioni”. Questo progetto formativo vuole contribuire ad approfondire e arricchire il curriculum formativo di operatori, professionisti, amministratori pubblici , imprenditori ecc. offrendo alcuni elementi per acquisire una capacità di vivere le relazioni in modo più profondo, andando oltre una loro valorizzazione solo funzionale o utilitaristica e riscoprendole nella loro intrinseca valenza. La capacità di una relazionalità virtuosa richiede la consapevolezza che, a prescindere dai ruoli che assumiamo, nessuno di noi è autosufficiente ed implica la crescita di una cultura che contrasti la “tendenza” diffusa oggi a vivere le relazioni intersoggettive, anche quelle più profonde, nel segno dell’impossessamento, della fruizione, dell’utilitarismo (anche professionale). Assicurare il rispetto all’altra persona nella relazione, non è una operazione semplice, richiede un’ottica ed una formazione non puntiforme, seppur specialistica, bensì più globale ed alimentata, confrontata e nutrita nel tempo. Esige una formazione che richiami quadri concettuali che hanno il loro riferimento in concetti di tipo antropologico – filosofico – psicosociologico. DESCRIZIONE DEL PROGETTO FORMATIVO: Si propone un per-corso (fare strada insieme) di sviluppo e formazione, per persone motivate ad approfondire la tematica della relazione interpersonale, ad acquisire maggior consapevolezza e capacità di lettura delle modalità comunicative conseguendo un miglioramento qualitativo sia a livello personale che nell’ambito lavorativo. Con questa formazione s’intende evidenziare l’attenzione a tutte le persone con cui entriamo in relazione, in particolare agli “ultimi” – altri maestri –, ai bisogni che generano sofferenza, emarginazione, alle radici profonde della povertà - intesa nei suoi diversi e complessi aspetti – interpretati non esclusivamente come sintomi patologici ma come richiesta di inter-azione, di relazione autentica, di reciprocità. La possibilità di riflettere e fare esperienze concrete di relazioni di prossimità, sperimentando relazioni con persone, anche in situazione di “fatica”, farà scoprire l’Altro non solo utente, cliente, collaboratore , malato, oggetto di relazioni, ma, bensì, soggetto di relazioni, portatore di valori, risorse e dignità… e per questo Maestro. In tale prospettiva il territorio e le persone diventano attori di una necessaria e dinamica promozione della persona3, vista in una prospettiva etica e multidimensionale. OBIETTIVO GENERALE: Il per - corso formativo si propone di far cogliere, all’interno di un processo di empowerment, la centralità della persona nelle relazioni, persona considerata sempre e comunque come risorsa da conoscere, scoprire , valorizzare. OBIETTIVI SPECIFICI: 1. scoprire risorse inedite nostre e delle persone con cui interagiamo anche mettendosi in gioco 2. migliorare la motivazione per il lavoro 3. acquisire uno stile di apertura e ricerca nella relazione con l’altro, riconoscendone risorse e valori 4. fornire strumenti ai partecipanti per riconoscere emozioni /sentimenti ed imparare a gestirli 5. individuare strategie comunicative e metodi di organizzazione del lavoro, propri e dei collaboratori, orientati alla promozione della persona 2 3 Fondazione della Metafisica dei costumi, IV. Ibidem. 2 STRUTTURA MODULARE DEL PERCORSO E METODOLOGIA Il per-Corso Formativo vuole coniugare gli aspetti teorici proposti con metodologie di tipo interattivo e partecipato, laboratori, con gli aspetti legati alle esperienze di tirocinio e professionali Il percorso formativo, ha una struttura modulare: una parte introduttiva, di base (Modulo A e B), ed una parte a scelta (Modulo C) in funzione dei propri obiettivi professionali. 1. Modulo A, introduttivo di base, ( partecipazione a 4 incontri d’aula a cadenza quindicinale, tra gennaio e marzo 2008) , da integrare con Modulo B 2. Modulo B, tirocinio, differenziato in due percorsi (S(*) e P(**)) rispetto al target di riferimento, 3. Modulo C di approfondimento “dentro le professioni”, percorso più mirato rispetto agli ambiti professionali. (*) S: sensibilizzazione (**): P professionalizzante Modulo base 53 ore di impegno nel percorso S 113 ore di impegno nel percorso P : a. lezioni teoriche (totale di 20 ore), 4 lezioni di 5ore, indicativamente a cadenza quindicinale, b. laboratori di approfondimento ,partecipazione ad almeno n° 2 laboratori , a scelta, di 4 ore, indicativamente a cadenza quindicinale , alternati agli incontri teorici. c. tirocinio pratico all’interno dei servizi - segno della Caritas o di altri servizi del territorio. In base agli obiettivi dei partecipanti sono previste, a scelta, due modalità di tirocinio : tirocinio di sensibilizzazione, percorso S, di almeno 20 ore, più indicato per amministratori – dirigenti – imprenditori - professionisti, distribuite nell’arco di qualche mese; tirocinio di professionalizzazione, percorso P, di 80 ore, più indicato per docenti, operatori-professionisti, e volontari che hanno un rapporto diretto con l’utenza, distribuite nell’arco di max 4-5 mesi; d. incontro di rielaborazione e socializzazione delle esperienze di tirocinio (5 ore) Modulo di approfondimento 61 ore di impegno nel percorso S 121 ore di impegno nel percorso P : a) lezioni teoriche (totale di 20 ore), 4 lezioni di approfondimento specifiche rispetto all’ambito professionale, di 5 ore , indicativamente a cadenza quindicinale, b) lavori di gruppo di approfondimento, n° 4 incontri, di 4 ore, indicativamente a cadenza quindicinale , alternati agli incontri teorici. c) tirocinio pratico all’interno dei servizi - segno della Caritas o di altri servizi del territorio. Come per il corso base , secondo gli obiettivi dei partecipanti sono previste, a scelta, due modalità di tirocinio : tirocinio di sensibilizzazione , percorso S, di 20 ore, più indicato per amministratori – dirigenti – imprenditori - professionisti, distribuite nell’arco di qualche mese; tirocinio di professionalizzazione, percorso P, di 80 ore, indicato per operatoriprofessionisti, e volontari che hanno un rapporto diretto con l’utenza, o persone motivate ad approfondire le tematiche proposte con ulteriori esperienze, distribuite nell’arco di max 4-5 mesi; d) incontro di rielaborazione e socializzazione delle esperienze di tirocinio (5 ore) 3 Sintesi moduli ed impegni orari Modulo base A Modulo B Percorso S Modulo B Percorso P Modulo C Percorso S Modulo C Percorso P Ore di aula Ore di Ore lezioni teoriche laboratorio, o tirocinio lavoro di gruppo 20 8 (2 laboratori a scelta tra quelli proposti) 20 20 20 16 (4 lavori gruppo) 16 (4 lavori gruppo) di Rielaborazione totale tirocinio 5 53 80 5 113 20 5 61 80 5 121 di di A conclusione dei moduli A,B,C è possibile scegliere tra più possibilità per proseguire il lavoro, che si ricorda è in prevalenza un lavoro su sé stessi: Concludere il percorso Partecipare a dei gruppi tematici di confronto periodici Mettersi a disposizione come volontari nei servizi/segno della Caritas o altri servizi del territorio Costituire forme di tipo associativo Altro (eventuali ulteriori proposte che emergeranno dai partecipanti) CONTENUTI MODULO BASE 1° lezione: Le relazioni interpersonali nelle professioni: fenomenologia, problemi e prospettive. Laboratorio 1: Itinerari di consapevolezza attraverso l’arte : “L’Io astratto” 2° lezione: L’uomo è un animale ingegnoso? L’identità umana come identità aperta e relazionale. Laboratorio 2: Itinerari di consapevolezza con l’aiuto della psicologia:“L’animale in città” 3° lezione: Latenze affettive nella relazione professionale. Laboratorio 3: Itinerari di consapevolezza con l’aiuto della psicologia (role playing)). 4°lezione: La dimensione etica delle relazioni professionali: il principio di responsabilità, tra competenza, efficacia, rispetto dell’altro e prossimità. 4 Laboratorio 4: Itinerari di consapevolezza, L’empowerment come processo che include nuovi valori e modalità comportamentali nella relazione individuo - comunità sociale. Contenuti Moduli di approfondimento caratterizzante: Area scuola 1° incontro : Quale educazione in un modo complesso e pieno di incertezze? 2° incontro : lavoro di gruppo 3° incontro: L’apprendimento tra responsabilità e libertà 4° incontro: lavoro di gruppo 5° incontro: Cogliere il mondo dell’altro 6° incontro: lavoro di gruppo 7° incontro: Ruolo delle agenzie educative nella costruzione dell’autostima 8° incontro: lavoro di gruppo Area socio-sanitaria 1° incontro : Curare ed aver cura: tra empatia ed empowerment 2° incontro : lavoro di gruppo 3° incontro : Centralità della persona nelle relazioni di aiuto 4° incontro: lavoro di gruppo 5° incontro: La cura di sé come condizione di ascolto dell’altro 6° incontro: lavoro di gruppo 7° incontro: Coinvolgimento e distanza nei contesti socio sanitari 8° incontro: lavoro di gruppo Area giuridica 1° incontro : Avvocatura e magistratura tra ordinamento e deontologia 2° incontro : lavoro di gruppo 3° incontro: Il diritto di famiglia tra principi e nuove problematiche 4° incontro: lavoro di gruppo 5° incontro: Un approccio diverso della litigiosità e del contenzioso, sperimentare nuovi strumenti: la conciliazione 6° incontro: lavoro di gruppo 7° incontro: Condizioni, ambiti, campi di applicazione della mediazione penale (per minori ed adulti) 8° incontro: lavoro di gruppo Area socio-politica 1° incontro : Interpretare i “bisogni” e dare risposte tra bene comune e personalismi 2° incontro : lavoro di gruppo 3° incontro: Modelli di governabilità ed enti locali: quale spazio alla partecipazione? 4° incontro: lavoro di gruppo 5° incontro: Rispetto e tolleranza per una società più coesa 6° incontro: lavoro di gruppo 7° incontro: Etica e responsabilità nella gestione della “cosa Pubblica” 5 8° incontro: lavoro di gruppo Area imprenditoriale 1° incontro : I sentimenti nelle organizzazioni : da vincoli a risorse 2° incontro : lavoro di gruppo 3° incontro: Il capitale umano : quale investimento? 4° incontro: lavoro di gruppo 5° incontro: La responsabilità sociale delle imprese 6° incontro: lavoro di gruppo 7° incontro: Sviluppo e sostenibilità 8° incontro: lavoro di gruppo AREE E REFERENTI Il percorso sperimentale, data la “disomogeneità” dei destinatari, prevede un referente per ognuna delle seguenti aree: 1. area scuola (docenti, educatori, dirigenti scolastici) 2. area socio-sanitaria (medici, psicologi, ass.sociali, educatori socio-sanitari, di Aziende ULSS, Comuni, Cooperative, associazionismo..) 3. area socio-politica (politici ed amministratori pubblici: Sindaci, Assessori, …) 4. area giuridica (avvocati, magistrati) 5. area imprenditoria /area decisionale ( dirigenti enti pubblici, responsabili di servizio, imprenditori, etc..) TEMPI Il corso base inizia nel mese di gennaio 2008 e termina nel mese di agosto 2008 e si svolgerà di sabato mattina dalle 9,00 alle 13,00 Il corso professionalizzante inizia nel mese di settembre 2008e termina nel mese di gennaio 2009 VERIFICHE Durante tutto il percorso vi sarà una supervisione in itinere da parte dei referenti del corso E’ prevista una verifica finale del percorso formativo attraverso la stesura di un elaborato scritto o la redazione di un progetto ed un questionario di gradimento. Per i partecipanti che lo richiedano è previsto un test di valutazione finale che consente il riconoscimento formativo e l’attribuzione di crediti, previsti nella formazione permanente di varie professioni, previo accreditamento del corso da parte di ordini professionali e/o ECM per le professioni sanitarie. AMBITO TERRITORIALE: Diocesi Vicentina (non esclusiva) SOGGETTO TITOLARE: - NOME: Associazione DIAKONIA onlus – Caritas Diocesana Vicentina Ragione Sociale: associazione di volontariato ONLUS Indirizzo: C.trà Torretti n° 38, 36100 Vicenza; Tel. e fax: 0444/506075 6 Email: [email protected] Referente: Dott.ssa Maria Giacobbo, presidente dell’Associazione SOGGETTO GESTORE: - NOME: Associazione DIAKONIA onlus – Caritas Diocesana Vicentina Ragione Sociale: associazione riconosciuta ONLUS Indirizzo: C.trà Torretti n° 38, 36100 Vicenza; Tel. 0444/506075 fax 0444 304990 Email: [email protected] Referente: dott.ssa Maria Giacobbo, presidente dell’Associazione DESTINATARI PRINCIPALI: l’offerta formativa è rivolta a personale in possesso di laurea, (o titolo post scuola superiore triennale anche regionale o laurea triennale) impegnato o motivato ad accrescere il proprio patrimonio formativo professionale. L’ammissione al corso prevede un preventivo colloquio individuale motivazionale. Possono essere ammessi dei frequentatori, persone in formazione, a giudizio della direzione e dei referenti del progetto del soggetto gestore. N° PREVISTO: la partecipazione è limitata ad un numero max di 50 persone, ed il corso verrà attivato solo se si raggiunge un numero minimo di 25 iscritti. Verranno formati dei gruppi di lavoro, per aree omogenee. Nel caso in cui non si raggiunga un numero minimo di almeno 5 persone per area i partecipanti potranno scegliere l’area più affine al loro lavoro, studio, interesse. REFERENTI PER IL PROGETTO: Per L’associazione Diakonia onlus – Caritas Vicentina, direttore/coordinatore generale del Corso: referenti di area: Possibili relatori: Italo De Sandre (docente Universitario Padova) Massimo Cacciari (sindaco e docente universitario Venezia) Franca Olivetti Manoukian psicosociologa , (presidente APS di Milano) Vanna Iori (docente università di Parma- Piacenza) Danilo Bano?? (docente Universitario Venezia) Charmet Pietropolli ?(psichiatra) Savino Pezzotta Possibili conduttori dei laboratori e dei lavori di gruppo Mastrovita Franco Solvetti Alberto Spolaor Andrea Fasolo (psichiatra) Bono (imprenditori) Cervellin (scuola) Crestani Dario (giudice in pensione) Fontanella Giuliana – Berlato Sella Giuseppe (politici) 5 luglio 2007 7 8