La mitezza L'autocontrollo delle parole, degli atteggiamenti esteriori e interiori, la prontezza al perdono, la pau-ra di far del male, di violentare la libertà altrui: quando tutto questo si vede o almeno lo si desidera fortemente, c'è lo Spirito. Il dominio di sé La padronanza degli istinti, la capacità a comandarsi, il dominio dei pensieri, degli atti e delle parole, la capacità di dominare la volontà in tutte le cose, dirigerla al bene, sviarla dal male, sorvegliarla nei pericoli, frenarla nelle illusioni: tutto questo è pre-senza dello Spirito. Quali frutti nascono dal dono della Fortezza? Riesco a cogliere tali frutti? I frutti che nascono dai doni dello Spirito sono preziosi per le nostre Comunità? Quali sono i “tuoi frutti” che doni ai tuoi amici, genitori, conoscenti… alla Società? Ogni frutto dovrà essere scritto sul retro della mela. Pensate ad un momento di animazione (15 min) in cui si presenti Madre Teresa e il dono della Fortezza. La lettura del brano degli Atti degli Apostoli ci descrive la primitiva comunità cristiana, quella nata dalla Pentecoste e dall'annunzio degli Apostoli di Gesù Signore. E’ la conclusione logica della Pentecoste: "Erano assidui nella preghiera, nell'insegnamento degli Apostoli, nella frazione del pane, nell'amore fraterno, nella gioia..." e il brano evangelico ha come confermato con la parola stessa di Gesù l'importanza di questo essere uniti, di formare una comunità. Lui è venuto nel mondo, perché nel mondo nascesse un riflesso della Trinità: "... come io e te o Padre siamo una stessa cosa, che anche loro siano una cosa sola". La Chiesa è Comunità perché deve essere il segno, il riflesso della Trinità; è una comunità d'amore. di Padre Raniero Cantalamessa Il Santo Spirito ci invita a riscoprire le nostre comunità. La pace Porta con sé sette doni. È la gioia composta che viene da Dio: ho sovente questa serenità di fondo che mi fa sentire amico di Dio? Sono vigilante per non perdere questa serenità che viene da Dio? Quando commento qualche sbaglio o peccato, avverto la differenza che c'è tra la pace di Dio e la soddisfazione di me stesso? Sento che Dio è contento di me? Non per noi stessi bensì per darci l’opportunità di donarci completamente per la comunità. Ci invita a riscoprire la donazione completa alla Comunità. La venuta dello Spirito ci chiama, ciascuno secondo propri talenti, ad essere testimoni così come gli apostoli “escono furori” e vanno ad annunciare il Vangelo. Fortezza “Tra questi doni dello Spirito ce n'è uno sul quale desidero soffermarmi stamane: il dono della fortezza. Nel nostro tempo molti esaltano la forza fisica, giungendo ad approvare anche le manifestazioni estreme della violenza. In realtà, l'uomo fa ogni giorno l'esperienza della propria debolezza, specialmente nel campo spirituale e morale, cedendo agli impulsi delle interne passioni e alle pressioni che su di lui esercita l'ambiente circostante. Proprio per resistere a queste molteplici spinte è necessaria la virtù della fortezza, che è una delle quattro virtù cardinali sulle quali poggia tutto l'edificio della vita morale: la fortezza è la virtù di chi non scende a compromessi nell'adempimento del proprio dovere.” Beato Giovanni Paolo II Abbiamo testimoni del nostro tempo? Una testimone che ha fatto suo il dono della FORTEZZA è sicuramente Madre Teresa la quale, anche in condizioni avverse, ha creduto fortemente in Dio e la sua opera ha avuto delle ricadute enormi sulla Comunità. Il frutto dello Spirito è... L'amore Sto amando? la mia attenzione è quasi sempre incentrata su me o sugli altri? mi vergogna il sentirmi egoista? sento rimorso quando parlo male degli altri? quando penso male? sento un peso se non perdono? La gioia Sono un ottimista o un pessimista? provo sovente la gioia intensa di Dio in me? mi fa pena vedere per-sone nella tristezza? lotto per portare gioia nel mio ambiente? so distinguere la gioia di Dio da quella del mondo? La pazienza So dominare i miei impulsi? lotto per accettare i li-miti degli altri? sento il bisogno di ricominciare sempre? accetto me stesso? so ridere dietro me stes-so, le mie pretese, le mie impazienze? La benevolenza È probabilmente la «volontà di bene» la lotta per essere buoni, comprensivi, aperti, generosi. Una lotta che non finisce mai: siamo sempre terra da conquista: ma lottiamo! lottiamo contro le nostre asprezze! lottiamo contro le nostre meschinità! non accettia-mo i nostri egoismi! ci vergognamo del nostro or-goglio, abbiamo orrore delle nostre piccinerie e cat-tiverie: se c'è tutto questo lo Spirito palpita in noi, è ben vivo in noi. La bontà Essere gente col cuore buono, pronto a perdonare sempre, desiderosi di mai far del male, pronti a cam-biare il male col bene, generosi nel giudicare, desi-derosi del bene altrui, vergognàti quando spunta l'ombra dell'invidia, contenti solo quando si ama tutti e si è amati da tutti: se c'è questo o se c'è il desiderio di questo o la nostalgia di questo, c'è lo Spirito in azione. La fedeltà Fedeltà a Dio, fedeltà ai fratelli, fedeltà ai doveri, fedeltà agli impegni, fedeltà alle promesse, fedeltà ai doni di Dio. Fedeli all'amore, fedeli al sacrificio, fedeli a ogni parola data. Fedeli a Gesù Cristo e al suo Vangelo. Fedeli ai poveri. Fedeli alla Chiesa: se lo avvertiamo siamo ancorati allo Spirito. Ringraziamolo che è vero e operante in noi.