IL FENOMENO DEL BULLISMO. UNA MOSTRA E UN CONVEGNO ORGANIZZATI DALLA REGIONE E DALLA PROVINCIA DI BERGAMO Da alcuni anni oggetto di ricerca e di studio da parte degli psicologi dello sviluppo, il fenomeno del bullismo tra minori ha iniziato ad essere al centro dell’attenzione anche dei mezzi di comunicazione di massa. Episodi di violenza, di prepotenza, di prevaricazione tra adolescenti e spesso anche tra bambini vengono riportati con frequenza crescente dai media, generando preoccupazione tra i genitori e gli operatori educativi e rimandando spesso l’immagine di una generazione giovanile “in disagio”. Nelle scuole, nei gruppi i bulli ci sono sempre stati, c’è sempre stato chi si divertiva a provocare, a tormentare, a picchiare i compagni. Sembra però che oggi siamo di fronte a qualcosa di diverso. All’interno di una situazione culturale nella quale le norme non sono più assodate e i trasgressori facilmente individuabili è più difficile intervenire perché occorre trovare regole nuove, adeguate ad un modello educativo in cui centrale è l’elemento affettivo. Ma che cosa è il bullismo? E che cosa lo distingue da altri fenomeni quali le baby gang, la microcriminalità minorile, la delinquenza o il vandalismo…? Per una definizione chiara e sintetica del bullismo si possono usare le espressioni che sono state introdotte in un noto questionario di rilevazione del fenomeno utilizzato ampiamente anche in Italia: “Diciamo che un ragazzo subisce delle prepotenze quando un altro ragazzo, o un gruppo di ragazzi, gli dicono cose cattive e spiacevoli. E’ sempre prepotenza quando un ragazzo riceve colpi, pugni, calci e minacce, quando viene rinchiuso in una stanza, riceve bigliettini con offese e parolacce, quando nessuno gli rivolge mai la parola e altre cose di questo genere. Questi fatti capitano spesso e chi subisce non riesce a difendersi. Si tratta sempre di prepotenze quando un ragazzo viene preso in giro ripetutamente e con cattiveria. Non si tratta di prepotenze quando due ragazzi, all’incirca della stessa forza, litigano tra loro o fanno la lotta (Menesini e Giannetti “Il questionario sulle prepotenze per la popolazione italiana” in A. Fonzi, Il bullismo in Italia, Firenze, Giunti). Nel bullismo quindi, due sono gli elementi caratterizzanti: il fatto che esista un’asimmetria tra le figure coinvolte, per semplificare un “forte” e un “debole”, e il ripetersi delle prepotenze nel tempo, quindi non singoli episodi ma atti che si ripresentano continuamente e consolidano lo schema complementare vittima-prepotente. I comportamenti “bulli” possono assumere forme diverse( attacchi fisici, insulti, maldicenze, esclusioni…), dipendono dall’età dei ragazzi (con l’età diminuisce l’aggressività fisica ed aumentano le molestie indirette) e dal genere (maschi o da femmine esprimono in modo diverso le prepotenze), e trovano nel gruppo il loro terreno di azione (il bullo non agisce isolato ma si avvale di compagni che partecipano direttamente o da spettatori all’azione di sopraffazione). Fenomeno diffuso, spesso sommerso (spesso le vittime non denunciano la situazione, prigioniere della propria incapacità a far fronte alle prepotenze), il bullismo chiede attenzione e riflessione al fine di individuare strategie educative e preventive per migliorare i processi di crescita di chi subisce ma anche di chi esercita la violenza. Per questo motivo, in occasione del decennale della firma della Convenzione Onu per i diritti dei bambini la Regione Lombardia Assessorato alla Famiglia e alla Solidarietà Sociale e la Provincia di Bergamo Settore Politiche Sociali - in collaborazione con l’Ufficio Scolastico provinciale di Bergamo, il Comune di Seriate, la Cooperativa Sociale ABCittà di Milano, il Consorzio Solco Bergamo promuovono una rilevante iniziativa sul tema. Tale iniziativa si articola in: una MOSTRA INTERATTIVA dal titolo “BULLI E BULLE. Né vittime né prepotenti” aperta presso la Biblioteca Comunale di Seriate dal 15 ottobre al 18 novembre 2001 un CONVEGNO dal titolo “BULLISMO. PENSIERI E STRATEGIE” che si terrà GIOVEDÌ 8 NOVEMBRE 2001 presso l’UNA Hotel di Bergamo Via Borgo Palazzo 154 Bergamo. A CHI E’ RIVOLTA LA MOSTRA La mostra è rivolta alle classi IV e V elementari e I e II medie, a gruppi di ragazzi fra i 9 e i 13 anni, a famiglie. La visita alla mostra dura circa un'ora e mezza e, per chi fosse interessato c’è in aggiunta la possibilità di assistere alla proiezione di un film inerente al tema delle relazioni tra ragazzi. La mostra e il film possono essere fruiti al mattino o al pomeriggio dal lunedì al venerdì dalle classi, il sabato e la domenica dai gruppi e dalle famiglie. La visita viene effettuata a piccoli gruppi e facilitata da una guida per i ragazzi di autovalutazione, che potrà costituire materiale per sviluppare ulteriormente il tema. Per gli insegnanti e gli educatori si segnala che i soggetti promotori mettono a disposizione, oltre all’evento descritto e agli animatori, un momento formativo propedeutico (3 ore), materiale e documentazione scientifica specifica sul tema in oggetto. L’intera offerta è gratuita. Per organizzare il calendario delle visite è necessario prenotare la partecipazione rivolgendosi al Consorzio Solco Bergamo, via Reich, 49 Torre Boldone, tel. 035/362660-fax 035/362953, e-mail: [email protected] I TEMI DEL CONVEGNO Il Convegno - rivolto ai dirigenti scolastici e agli insegnanti, agli operatori socio-educativii, agli amministratori, si genitori, agli allenatori sportivi, agli operatori della pastorale giovanile, ai cittadini – ha l’obiettivo di aiutare gli adulti a sviluppare una riflessione attenta sui comportamenti prepotenti e ad individuare una strategia condivisa sul piano preventivo. Il Convegno, il primo su questo argomento organizzato nel nostro territorio, dopo i saluti delle autorità (Presidente della Provincia, Prefetto e Sindaco di Seriate) e l’apertura dei lavori (Assessore ai servizi Sociali della provincia, Assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale della regione e Provveditore) prevede: una relazione di inquadramento sul fenomeno della Prof.ssa Ersilia Menesini, docente di Psicologia dello Sviluppo dell’Università di Firenze che ha partecipato fin dall’inizio, insieme ad Ada Fonzi, allo studio del fenomeno del bullismo nel nostro paese; una tavola rotonda coordinata da Ettore Ongis, Direttore de “L’Eco di Bergamo”con tre contributi tematici (Bullismo e scuola con Daniele Novara del Centro Psicopedagogico di educazione alla Pace di Piacenza, Bullismo e sport con un Rappresentante dell’Atalanta Calcio, Bullismo e luoghi di aggregazione con Luigi Regoliosi docente di Psicologia Speciale all’Università Cattolica di Brescia) che verranno ripresi nelle sessioni parallele del pomeriggio. la proiezione di un video realizzato durante la mostra; alcune iniziative collaterali: uno stand di libri, la proiezione di video, l’esposizione di materiali su iniziative e servizi a favore dei minori. Moderatore della giornata sarà il Dirigente del Settore Politiche Sociali della Provincia dott. Gherardi. La scheda di iscrizione al Convegno deve essere fatta pervenire, possibilmente entro il 24 ottobre, al Settore Politiche Sociali della Provincia di Bergamo nella nuova sede di via Camozzi 95 a Bergamo tel. 035/387684-387661 fax 035/387695 e-mail: [email protected] www.provincia.bergamo.it – link:politiche sociali; www.legge285.bergamo.it