Etica e scienza, i giovani la pensano così Ritengono l`embrione un

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Etica e scienza, i giovani la pensano così
Ritengono l’embrione un essere vivente, lamentano che il progresso materiale non sia
accompagnato da quello morale, credono nell’autoregolamentazione della ricerca. Sono le idee dei
giovani europei, espresse attraverso un sondaggio del Ceris-Cnr. Ragazzi, scienziati e filosofi ne
parleranno lunedì 13 presso la sede dell’Ente
L’embrione umano? Per il 38% dei ragazzi è un essere vivente degno di rispetto, il 27% lo ritiene
‘uno di noi’ ai primi stadi, il 17% pensa sia una sostanza vivente, il 14% invece un grumo di cellule
in espansione. La clonazione terapeutica? Per il 61% è una operazione che dà vita ad un embrione
per ottenere cellule staminali, per il 13% vuol dire creare e distruggere un embrione clonato a fini di
studio, mentre il 16% non sa rispondere.
Sono domande di grande attualità, che sollevano problemi morali ed etici, alle quali sono stati
chiamati a rispondere, attraverso un’indagine dell’Istituto di ricerca sull’impresa e lo sviluppo
(Ceris) del Consiglio nazionale delle ricerche, circa 200 studenti dai 16 ai 18 anni, appartenenti a 10
scuole italiane ed europee di Roma. Alcuni risultati di questo sondaggio, effettuato nell’ambito del
progetto europeo di “Public understandig of science”, saranno presentati nel convegno: “Leder.
Alterum non ledere? Responsabilità e futuro della scienza”, che si terrà il 13 marzo a Roma, alle ore
9.00, presso l’aula Convegni del Cnr in piazzale Aldo Moro. Genetica e nuovi farmaci, fecondità e
tecnologie, ambiente e sviluppo, sono gli argomenti che verranno discussi da scienziati e filosofi e
con studenti e rappresentanti delle istituzioni.
Esperienza scientifica ed etica, secondo i ragazzi, non dovrebbero essere in contraddizione. Il 68%
ritiene che il progresso morale dell’umanità sia rimasto indietro rispetto alle conquiste scientifiche e
materiali. Il 32% sostiene che la scienza non deve essere condizionata dal potere politico ed
economico, per il 21% non deve avere ‘limiti’ né, per il 10%, interferenze. Il sapere, in generale, è
concepito come un work in progress che non può avere confini (27%): tuttavia gli scienziati devono
darsi delle regole, anche se autonomamente (10%). A stabilire gli indirizzi della ricerca scientifica,
secondo i ragazzi, devono essere prima di tutti gli scienziati e l’accademia (93%), poi le
organizzazioni internazionali (83%), l’opinione pubblica (55%), mentre per il 29% devono decidere
proprio i politici, le istituzioni o le forze economiche (26%).
“Dalle risposte emerge che i giovani hanno un’idea astratta della scienza e dei suoi rapporti con
l’etica e che i canali di informazione non sono sufficienti a stimolare una riflessione su queste
tematiche”, spiega Rosalia Azzaro del Ceris-Cnr, coordinatrice del progetto. “Quest’iniziativa
intende proprio favorire una maggiore consapevolezza, nel contesto culturale europeo, degli aspetti
scientifici ed etici legati all’innovazione e allo sviluppo”. Sui farmaci biotecnologici, per esempio,
solo il 42% dichiara di conoscerne i benefici, contro il 50% che li ignora e l’8% che ne ha
un’opinione negativa.
Dal sondaggio emerge che è Internet la fonte di informazione scientifica più usata dai ragazzi
(15%), seguita dalla TV e dalla scuola, entrambe con il 14%. Le riviste di divulgazione scientifica
Ufficio stampa Cnr
Sandra Fiore
tel. 06/4993.3789
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Capo ufficio stampa
Marco Ferrazzoli
tel. 06/4993.3383, cell. 320/4328820
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piazzale Aldo Moro 7 – 00185 Roma
occupano il 10%, mentre i libri il 9%, alla pari con amici e famiglia. La stampa quotidiana si attesta
all’8%, seguita da radio (7%), musei e biblioteche (5%). Questi ultimi, insieme con la stampa
quotidiana, secondo gli studenti dovrebbero essere potenziati come canali di informazione
scientifica.
Roma, 10 marzo, 2006
La scheda
Chi: Istituto di ricerca sull’impresa e lo sviluppo (Ceris) del Cnr, Roma
Che cosa: Convegno “Leder. Alterum non ledere? Futuro e responsabilità della scienza”
Dove: aula Convegni del Cnr, piazzale Aldo Moro, 7, Roma
Quando: 13 marzo, ore 9.00
Per informazioni: dr.ssa Rosalia Azzaro, Istituto di ricerca sull’impresa e lo sviluppo (Ceris) del
Cnr, Roma, tel. 06/49937854, e mail: [email protected]
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