AMICI DELLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI PISA (amicibup

AMICI DELLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI
PISA
(amicibup.wordpress.com)
CRONISTORIA
25 maggio 2012: BUP a rischio chiusura
FONTE: Il Tirreno, Gianluca Campanella, «Lesioni al Palazzo della Sapienza».
«Da tempo [...] la biblioteca al primo piano mostra qualche crepa e perde calcinacci». Dopo le
recenti scosse di terremoto [20 maggio in Emilia] e dopo che in Sapienza sono caduti diversi pezzi
d'intonaco, l'Ufficio responsabile della sicurezza dell'Univ. di Pisa ha chiamato i Vigili del Fuoco
per un sopralluogo; il comandante dei Vigili farà una riunione operativa con alcuni tecnici
dell'Università per decidere sull'agibilità».
La sentenza dei Vigili: «l'intero palazzo della sapienza ha bisogno di manutenzione; nessun allarme
immediato» Allegato 1: Lesioni
[ http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2012/05/25SIT5154.PDF ]
26 maggio 2012: Sapienza, «situazione certamente critica, ma non di allarme immediato».
FONTE: Il Tirreno, Gianluca Campanella.
«Per gli esperti non ci sono rischi immediati, ma i lavori sono urgenti»
Allegato 2: Il Tirreno 26.05
http://intranews.sns.it/intranews/20120526/SIQ6177.PDF
29 maggio 2012: Chiusura del Palazzo della Sapienza. Ordinanza del Sindaco di Pisa.
FONTE: Bollettino Unipi;
Nell'Ordinanza si rende noto, per sommi capi, il rapporto del commando dei Vigili del Fuoco,
intervenuto il 24 maggio [cfr. supra la notizia del 25 maggio de Il Tirreno], «a seguito di
segnalazione scritta avente per oggetto "verifica di vulnerabilità sismica...", da parte del Rettore
dell'Università, per la verifica dell'edificio» in cui, dopo l'ispezione ("a vista"), si comunica la
necessità di «attuare, senza ritardo, ulteriori e più approfondite verifiche in grado di accertare la
compatibilità tra le strutture dell'edificio e i carichi attualmente effettivamente presenti».
In base a questa valutazione dei Vigili, il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, ha firmato
un'ordinanza che dichiara non utilizzabile il palazzo della Sapienza e ordina di effettuare gli idonei
interventi e «di presentare, entro e non oltre 10 (dieci) giorni dalla notifica della presente ordinanza,
all’Ufficio Protezione Civile una dichiarazione scritta, a firma di tecnico abilitato all’esercizio della
professione, attestante l’eliminazione di ogni e qualsiasi pericolo per la pubblica e privata
incolumità».
31 maggio 2012: Sapienza pericolante.
FONTE: Pisa notizie, «Sapienza, pronto il piano per garantire le attività».
Nella conferenza stampa del Rettore Augello viene annunciata la Conferenza dei Servizi del 4
giugno, convocata dal Rettore per individuare la nuova sede della Biblioteca. Si parla apertamente
della nuova sede per la BUP in una delle caserme dismesse (che da anni fanno parte dell'Accordo di
Programma fra il Ministero della Difesa e il Comune per la trasformazione delle strutture della
Bechi Luserna, dell'Artale e della Curtatone) e per questo sarà presente alla conferenza anche il
rappresentante del Ministero della Difesa. Il Rettore ha nominato l'Unità di crisi dell'Ateneo per
garantire le attività didattiche e ribadisce: «È stato il giorno più triste da quando sono rettore, perché
1
la chiusura del Palazzo della Sapienza, con la Biblioteca Universitaria e la Facoltà di
Giurisprudenza, è una gravissima perdita per tutta la comunità pisana, accademica e non [..], ma la
situazione del Palazzo ci preoccupava da diverso tempo, perché allarmanti erano i pareri forniti dai
nostri esperti». Si dice che l'eccessivo carico dei volumi della BUP sembra essere alla base dei
problemi strutturali dell'intero Palazzo. Il rettore, insieme al prorettore per l'Edilizia, Sandro Paci, e
al professor Walter Salvatore, l'esperto di Tecnica delle costruzioni, che nell'ultimo anno e mezzo
era stato incaricato di svolgere un'indagine estesa sulle condizioni strutturali della Sapienza, ha
quindi fatto il punto sulle prime iniziative adottate e sui progetti a medio termine. Del patrimonio
librario di 3.500 volumi delle biblioteche della facoltà di Giurisprudenza è stato individuato un
nucleo di 500 libri funzionali alla didattica (quelli più utilizzati per esami, tesi e dottorati) che sarà
messo a disposizione in uno spazio di consultazione, prestito e studio in via di individuazione. Il
resto sarà trasferito all'archivio storico dell'Ateneo di Montacchiello e sarà reso disponibile tramite
servizio di staffetta. Si parla della necessità di trasferire anche le opere d'arte presenti
all'interno della Sapienza - in maggioranza tele e incisioni - che, dopo la catalogazione eseguita
dalla professoressa Lucia Tomasi Tongiorgi, saranno trasferite a Palazzo Lanfranchi [N.B. non si
dice se siano le opere d'arte presenti nella Biblioteca, e quindi della proprietà del MIBAC o
dell'Università!]. L'obiettivo prioritario, a detta del Rettore, è quello di rendere il prima possibile il
Palazzo libero dalle cause di criticità individuate durante il sopralluogo dei Vigili del Fuoco e cioè
liberare i locali della Biblioteca Universitaria, i cui 600.000 volumi sono collocati su 2.000 metri
quadrati e su circa 15 chilometri lineari di scaffalatura. «Soltanto a quel punto si potranno definire
meglio le linee di intervento per la messa in sicurezza e il recupero dell'edificio» [fra le virgolette
sono riportate le parole del Rettore].
Il 29 maggio i 37 lavoratori della BUP abbandonano la sede e vengono alloggiati negli uffici della
Soprintendenza al Palazzo Reale.
1 giugno 2012: Summit a Firenze. Occorre svuotare la Biblioteca Universitaria di Pisa.
FONTE: La Nazione, Eleonora Mancini, «Biblioteca, sale l'angoscia. "Il rischio? Scomparire"».
Nella riunione del giorno precedente, a Firenze, nella direzione regionale dei Beni culturali, a cui ha
partecipato la direttrice A. Pesante, si è parlato dello sgombero dei 600 mila volumi. I lavoratori,
che nel Palazzo Reale si organizzano per garantire i servizi minimi agli utenti BUP, sottolineano
che inscatolare i libri ancor prima di individuare la loro destinazione vuol dire preparare il terreno
alla dispersione della Biblioteca e del suo personale (che ha redatto un documento, in cui dichiara di
essere pronto a svolgere il proprio lavoro presso la Domus Galileiana).
Inizia, on-line, la raccolta delle firme a sostegno della petizione promossa da Prosperi, Settis,
Iacono, Marcocci: «Salvare il Palazzo della Sapienza a Pisa, senza spostare la Biblioteca
Universitaria».
FONTE: La Repubblica. Firenze, cronaca.
2 giugno 2012: La Repubblica (edizione nazionale) dà notizia dell'appello che si sta diffondendo in
rete, rilevando che fra i promotori c'è «la paura [...] che il terremoto e la chiusura temporanea del
Palazzo della Sapienza possano diventare un assist per spostare la grande biblioteca universitaria in
periferia».
In attesa della conferenza dei servizi, fissata per il 4 giugno al Rettorato, parte un'altra petizione,
promossa da Carlo Alberto Girotto, per fermare lo spostamento della Biblioteca (senza criteri né
sedi idonee per collocarvi l'intero patrimonio librario).
4 giugno 2012: Conferenza dei servizi.
FONTE: Pisanotizie, 5.06.2012.
2
Dall'incontro non emerge alcuna soluzione concreta. Accantonata l'ipotesi della sede provvisoria
nelle caserme dismesse, la conferenza si conclude con il proposito di nominare un gruppo di lavoro.
6 giugno 2012: L'idea di fondare l'Associazione degli Amici della Biblioteca Universitaria di
Pisa.
Si tiene la riunione dei primi firmatari della seconda petizione pro-BUP, Andrea Bocchi, Carlo
Alberto Girotto, Eliana Carrara e Anna Siekiera. Durante l'incontro si propone di costituire
un'associazione che possa seguire le vicende della Biblioteca Universitaria di Pisa e contribuire,
creando un movimento di opinione, alla salvaguardia del patrimonio librario, messo in pericolo sia
dalla chiusura sia delle proposte non del tutto coerenti né ponderate sulla sua futura collocazione.
Adriano Prosperi accetta di assumere la presidenza della costituenda Associazione e anche
Giuseppe Marcocci, promotore insieme a Prosperi della prima petizione, aderisce al gruppo dei
SOCI FONDATORI di quella che si chiamerà Associazione degli Amici della Biblioteca
Universitaria di Pisa.
7 giugno 2012: Interpellanza parlamentare di Paolo Fontanelli.
FONTE: Atti camera, INTERPELLANZA URGENTE 2/01532, destinatario MIBAC, firmano 18
deputati PD.
Nello stesso giorno le civette dei giornali pisani annunciano: «Biblioteca Universitaria
nell'ex Deposito delle Poste»
FONTE: Pisanotizie del 7.06.2012, Chiara Martina.
I giornali locali informano che durante la Conferenza dei servizi (del 4 giugno) sarebbe stata
prospettata l'ipotesi di un trasferimento temporaneo dei volumi all'ex deposito delle Poste di via
Corridoni. Tale soluzione viene ritenuta non praticabile dalla direttrice della Biblioteca, dottoressa
Alessandra Pesante. I giornali ricordano che il palazzo rimase allagato nel 1991 e l'alluvione causò
anche una vittima.
Il Consiglio Comunale vota all'unanimità la mozione pro BUP.
FONTE: Il Tirreno, 9 giugno, Gianluca Campanella.
La mozione, che nasce dopo il question time presentato dal capogruppo di Sel, Carlo Scaramuzzino,
è un appello ai ministri Profumo e Ornaghi, al rettore Augello e al sindaco Filippeschi, affinché «la
storica sede sia riaperta prima possibile, mantenendo al suo interno le funzioni storiche connesse
con le attività della facoltà di giurisprudenza e della biblioteca universitaria».
8 giugno 2012: i primi incontri della costituenda l'Associazione degli Amici della Biblioteca
Universitaria
Dopo l'incontro di alcuni Soci Fondatori con il personale della BUP, presso i locali della
Soprintendenza, la costituenda l'Associazione degli Amici della Biblioteca Universitaria di Pisa
emette un comunicato. Allegato 3: Relazione 8 giugno.
13 giugno: Senato Accademico.
FONTI: Il Tirreno, Gianluca Campanella, «Le voci diverse dentro l'Università» 19.06.2012.
Pisainforma.it del 16.06.2012.
Soltanto a distanza di qualche giorno la stampa locale riporterà un breve resoconto della seduta e
della delibera del Senato del 13 giugno, diffusa 15 giugno. Il protagonista della giornata è il Preside
di Giurisprudenza Ripepe, il quale spinge per una presa forte dell'Ateneo in merito alla collocazione
della BUP, come sottolinea Il Tirreno. Altri giornali riportano sia la presa di posizione dell'Ateneo
(in 5 punti) sia la delibera del Senato, in polemica con le istituzioni, con il MIBAC in primis. Si
insiste quindi sulla necessità dello sgombero dell'edificio, perché, si legge al punto 4 del
comunicato, «fino a quando non sarà completato il trasferimento dei volumi di tale Biblioteca, non
sarà possibile procedere con gli ulteriori e necessari accertamenti sullo stato dell’edificio e, di
3
conseguenza, non sarà programmabile un piano di intervento, dettagliato nelle modalità e nelle
tempistiche di svolgimento».
15 giugno 2012: Si costituisce, con una scrittura privata, l'Associazione degli Amici della
Biblioteca Universitaria di Pisa, che il 2 luglio eleggerà suo Presidente, prof. Adriano Prosperi, e
convaliderà l'Atto Costitutivo davanti al dott. Francesco Gambini, Notaro in Pisa. Il Presidente e i
Soci Fondatori in quell'occasione sottoscriveranno lo statuto dell'Associazione ABUP.
La lettera dei sindacati alla Direzione Regionale dei beni culturali.
FONTE: Pisanotizie.
Dopo la richiesta da parte dei sindacati dell'apertura di un tavolo permanente, in merito soprattutto
alla sede provvisoria per garantire i servizi essenziali, non recepita dalla Direzione Regionale del
MIBAC, parte la raccolta firme dei lavoratori in piazza Dante. Si attende, inoltre, la risposta del
ministro Ornaghi alla interpellanza parlamentre dei deputati Pd toscani.
16 giugno 2012: Scontro tra l'Ateneo e il MIBAC.
FONTE: Pisanotizie.
Il sottosegretario del Mibac, Roberto Cecchi, rispondendo all’interpellanza del Pd rilancia come
soluzione transitoria il palazzo delle poste in via Corridoni e afferma: “Il Ministero è dell'avviso che
la biblioteca universitaria debba rimanere nel palazzo della Sapienza, o, in alternativa, nelle
immediate vicinanze nel centro di Pisa”. Il Senato Accademico approva un documento di natura
opposta: “Irrealistica l’ipotesi del ritorno in Sapienza”. Critiche dell'Ateneo pisano alla “mancanza
di tempestività e incisività dell’azione delle altre istituzioni”.
19 giugno 2012: I giornali annunciano la nascita dell'Associazione ABUP e danno notizia del
sito, amicibup.wordpress.com.
FONTI: Pisanotizie del 19.06.2012, Ciccio Auletta, «Nasce l'Associazione degli Amici della
Biblioteca Universitaria»
[http://www.pisanotizie.it/news/news_20120618_nasce_associazione_amici_biblioteca_universitari
a_pisa_chiusura_sapienza.html];
La Nazione del 19.06.2012, Guglielmo Vezzosi, «Sapienza, tutti vogliono l'ex Cassa come "sede",
ma l'ipotesi di usare l'edificio storico di "Carpisa" è poco praticabile. Nasce il Comitato».
23 giugno 2012: Le tre petizioni, partite dopo la chiusura della BUP, raggiungono 3000 firme.
FONTE: Pisanotizie 23.06.2012
25 giugno 2012: Tavolo tecnico della conferenza dei servizi, tenutosi al Rettorato, cui non sono
stati ammessi né i rappresentanti sindacali né quelli dell’Associazione ABUP.
FONTI: Pisanotizie e La Nazione del 27.06.12; Il Tirreno del 26.06.12 e del 27.06.12
Durante l'incontro è emersa, come possibile soluzione per la futura sede della BUP la cosiddetta exIntendenza di Finanza di Piazza Carrara, individuata dall'Ufficio del Demanio. Lo stabile ha
comunque bisogno di costosi e lunghi lavori di ristrutturazione. Tuttavia, si è parlato della
possibilità di aprire in quell'edificio un punto provvisorio per l'attività di prestito e consultazione.
28 giugno 2012: Assemblea dei lavoratori della Biblioteca Universitaria di Pisa (Palazzo
Reale), in presenza del coordinatore nazionale CGIL per i rapporti con il MIBAC, Funzione
Pubblica, Claudio Meloni. Partecipano anche i rappresentanti dell' Associazione ABUP.
FONTE: Pisanotizie del 2.07.12
Lettera aperta dell’Associazione ABUP al Ministro dei Beni e delle Attvità Culturali
Culturali, Lorenzo Ornaghi.
4
FONTE: Corriere della Sera del 28.06.12, Marco Gasperetti, «Esposto per la biblioteca di Pisa»; Il
Tirreno del 28.06.12, Gianluca Campanella «"I libri restino tutti in Sapienza, ora e dopo". Lettera al
Ministro dei Beni culturali Ornaghi dell'associazione Amici della Biblioteca Universitaria di Pisa»;
Allegato 4: Il Tirreno del 28.06.12
[ http://amicibup.files.wordpress.com/2012/06/tirreno_28giugno2012.pdf ]
9 luglio 2012: Nessuna risposta dalle istituzioni alla Lettera aperta dell’Ing. Carlo Alberto
Bianchi (del 05/07/2012) di cui parla La Nazione nell'articolo di Davide Bruschi, «"La biblioteca
non va spostata, sia Giurisprudenza a traslocare". Sapienza sigillata, un nuovo appello per il
sindaco».
10 luglio 2012: Su iniziativa di Benedetti (Pdl) si vota la mozione bipartisan in Regione: «La
giunta si attivi presso il governo per definire interventi rapidi».
11 luglio 2012: Il comunicato stampa della RSU della Biblioteca Universitaria di Pisa e della FPCGIL. La RSU della Biblioteca Universitaria e la FP-CGIL chiedono una risposta certa sugli spazi
disponibili per riaprire il servizio all'utenza. [Allegato 5: RSU_BUP]
14 luglio 2012: L'intervento del Presidente ABUP, Adriano Prosperi (rivista Left)
«Sul portale sbarrato dell’antico Palazzo della Sapienza di Pisa si legge dal 29 maggio il testo di
un’ordinanza che ne stabilisce la chiusura a tempo indeterminato. C’è bisogno urgente di lavori di
consolidamento rimandati troppo a lungo. Una antica biblioteca coi suoi 600.000 volumi, deposito
di eredità e lasciti dei secoli scorsi integrati coi magri acquisti consentiti da dotazioni inadeguate,
entra in una notte che si annuncia lunga e gravida di pericoli . Quella parola - “Sapienza” - non è un
vanto retorico. In questi luoghi si sono formati alcuni premi Nobel italiani. Giosue Carducci a
Enrico Fermi a Carlo Rubbia vi furono studenti, come quelle decine di migliaia di giovani che oggi
si fermano a commentare preoccupati l’avviso della chiusura. Ebbene, questo non è un evento
eccezionale: è solo uno dei tanti segni della crisi profonda che attanaglia oggi il mondo degli studi e
della ricerca in Italia, Una crisi alla quale il governo risponde con una parola non nuova: tagli»
Continua [cfr. amicibup.wordpress.com]
17 luglio 2012: Il capogruppo di Sel, Scaramuzzino, scrive a Sindaco e Rettore perché si riunisca la
Conferenza "Università - Territorio"
FONTE: Pisanotizie del 17.07.12
19 luglio 2012: Riunione a Roma presso il Ministro Ornaghi
FONTI: La Nazione del 20.07.12, Eleonora Mancini, «La biblioteca resterà in Sapienza»; Il Tirreno
del 19.07.12.
Dopo l'incontro con il Sindaco e il Rettore, il Ministro ribadisce che la BUP rimarrà in Sapienza,
ma aggiunge che per fare i lavori occorre svuotare l'edificio e trovare, quindi, la sede idonea per i
600 mila volumi.
26 luglio 2012: Il Consiglio regionale vota all’unanimità una mozione bipartisan
Di concerto con il Comune di Pisa e l'Università di Pisa si chiede al governo di definire gli
interventi rapidi nell'edificio della Sapienza.
FONTE: Il Tirreno del 26.07.12
9 agosto 2012: La proposta di trasferimento della Biblioteca al convento dei Cappuccini a S.
Giusto
FONTE: La Nazione del 09.08.12, Guglielmo Vezzosi, «I volumi della Sapienza traslocano ai
Cappuccini»
5
Arriva la notizia che il Mibac ha individuato la sede idonea per ospitare tutti i libri della BUP. Si
affitteranno gli spazi del convento dei Cappuccini, dietro la Stazione ferroviaria, e si procederà,
dopo il Ferragosto, all'inscatolamento dei libri e alla rimozione immediata di TUTTI i volumi dalla
Sapienza. Si capisce subito che questo è il momento decisivo per la sopravvivenza della BUP,
perché, precisa il giornalista de La Nazione, «UNA PARTE del personale potrà essere reimpiegata
nel futuro servizio in San Giusto, ma altri — è emerso sempre nella riunione — sarebbero destinati
alla direzione archivistica del Ministero a Firenze. Mentre si è appreso che alcuni addetti avrebbero
già fatto domanda di trasferimento in altre direzioni della pubblica amministrazione. RESTANO da
capire i tempi dell’avvio del servizio ai Cappuccini e gli interventi che si renderanno necessari per
allestire questa nuova sede della biblioteca. Il complesso religioso di San Giusto è molto vasto e
dispone di numerose strutture e annessi immersi nel verde, tra i quali anche un pensionato
universitario. Proprio in questi mesi l’Ordine, nell’ambito di una riorganizzazione della propria
presenza in Toscana, aveva anche valutato la possibilità di chiudere definitivamente la sede di Pisa.
Ci sono state petizioni e raccolte di firme dei parrocchiani».
Arrivano immediate sia la replica dei lavoratori della BUP sia la presa di posizione del Presidente
ABUP, Adriano Prosperi [La Repubblica di Firenze, Allegato 6]
16 agosto 2012: Risposta del Sindaco Filippeschi ad Adriano Prosperi che lamentava il silenzio
da parte del Comune ad una proposta dell'incontro per valutare la decisione del trasferimento ai
Cappuccini (fortemente criticata dagli ABUP, preoccupati per la decisione affrettata che avrebbe
comportato spese e soprattutto metterebbe il patrimonio librario in pessime condizioni). Il sindaco:
"Come ho spiegato alla direttrice della Biblioteca Alessandra Pesante che mi aveva rivolto
quell'invito, firmando per prima la lettera insieme a Adriano Prosperi, l'incontro non si è potuto fare
perché non era possibile la presenza del Rettore Augello a fine luglio, non per altri motivi. Dunque
non c'è stato nessun 'silenzio' e mi risulta che la Direttrice abbia riferito a Prosperi la mia risposta,
data anche per conto del Rettore, prima che pubblicasse il suo intervento [...]. Non capisco dunque
l'animosità verso 'l'amministrazione' - aggiunge - è davvero ingiustificata (non si capisce perché
proprio il Comune dovrebbe rispondere di un 'disservizio' per un sevizio che non gli appartiene e
che non gli può appartenere)". FONTE: Pisanotizie del 16.08.12, «Filippeschi risponde a Prosperi
sulla biblioteca universitaria: "Il Comune ha fatto la sua parte"».
26 agosto 2012: Presa di posizione a favore della BUP del Movimento Pisa 5 Stelle
FONTE: Pisanotizie del 26.08.12.
29-31 agosto 2012: Una nuova proposta per i libri della BUP.
FONTE: Il Tirreno del 29.08.12, Gianluca Campanella, «Sapienza, i libri vanno nel caveau».
Accantonata l'idea del trasferimento ai Cappuccini (infatti, il MIBAC avrebbe dovuto sobbarcarsi
una spesa per l'affitto vincolato per 30 anni), si profila lo spostamento dei 20 mila volumi più
preziosi nel caveau del Museo di S. Matteo (l'edificio di proprietà del MIBAC).
3 settembre 2012: Lettera aperta al Ministro Ornaghi da parte dell’Associazione ABUP, a più
di tre mesi dalla chiusura della BUP [Allegato 7]
4 settembre 2012: il MIBAC scrive al Rettore Augello.
FONTE: Pisanotizie del 11.09.2012
Si cita dall'articolo di Chiara Martina, «Biblioteca Universitaria, il Mibac scrive al Rettore: “Sia
l'Ateneo a fare le perizie. Non ci sono soldi per una sede alternativa”»:
«Ma la vera novità è stata rappresentata dalla lettera che il Direttore generale dello stesso Ministero,
Rossana Rummo, ha inviato il 4 settembre scorso al rettore Massimo Augello e che, di fatto,
metterebbe fine allo stallo che si è creato dopo l'ordinanza di chiusura del palazzo della Sapienza
per problemi di staticità. "L'Università di Pisa svolga le indagini tecniche necessarie per procedere
6
ai lavori di messa in sicurezza della Biblioteca universitaria", si legge nella missiva. Nel documento
si parla però anche dell'individuazione di una nuova sede della Biblioteca e si riferisce che dopo il
no alle sedi dei Cappuccini e della Banca d'Italia, la nuova collocazione definitiva individuata dal
Ministero dei Beni culturali è quella dell'edificio dell'ex intendenza di Finanza giudicata la "più
adatta, sia per gli spazi disponibili che per la sua ubicazione" ma per la quale serviranno lavori di
adeguamento statico "stimati in circa 10 milioni di euro"».
7 settembre 2012: Intervista al Rettore Augello.
FONTE: Il Tirreno del 7 settembre 2012, Paolo Toccafondi, «La biblioteca resterà in Sapienza, ma
non tutti i libri».
Nell'intervista, il Rettore considera lodevole che ci siano mobilitazioni e attenzione a favore della
Biblioteca (come quella di Adriano Prosperi), ma aggiunge: "Bisogna però che gli appellanti non
pretendano di sostituirsi agli ingengeri strutturisti. I quali dicono che lì i 600 mila volumi non ci
possono stare. Io la biblioteca l'ho frequentata a lungo e ho visto le soffitte stipate di libri
all'inverosimile e il pavimento avvallato".
18 settembre 2012: il Mibac invia i tecnici.
FONTE: La Nazione del 18.09.12.
Prima di affrontare un costoso trasloco, il MIBAC si rende disponibile a contribuire alle indagini e
alle verifiche sulla staticità dell'edificio.
20 settembre 2012: Documento dei lavoratori della Bup dopo l'Assemblea.
I lavoratori chiedono di essere informati su tutti i procedimenti, auspicando la presenza della
vicediretrice BUP Marseglia durante le perizie condotte dai tecnici dell'Università e del Ministero
25 settembre 2012: L'intervento di Rifondazione Comunista a favore di un’assemblea pubblica
per la Sapienza e la sua Biblioteca.
FONTE: Pisanotizie del 25.09.2012
Nella nota firmata e diffusa dal coordinatore cittadino PRC, Federico Oliveri, si precisa che
«Nessuna vera perizia strutturale, primo passo per poter prendere decisioni in modo razionale, è
stata ancora fatta. Si è ritenuto a torto di dover procedere al trasferimento di tutto il patrimonio
librario come premessa per la messa in sicurezza del Palazzo. La ricerca di possibili sedi, transitorie
o definitive, per la biblioteca universitaria ha dato finora esito negativo, nonostante la città abbia
numerosi edifici di proprietà pubblica di adeguate dimensioni, alcuni dei quali però vincolati ad
improbabili piani di vendita».
26 settembre 2012: La conferenza "Comune, Università, Territorio"
FONTE: Pisanotizie del 26.09.2012, Chiara Martina, «Chiusura Sapienza, si è svolta la Conferenza
Università Territorio in attesa della perizia definitiva».
Il sindaco Filippeschi ha riferito in Consiglio Comunale sugli esiti dell'incontro, in cui è stata
recepita la difficoltà espressa dal MIBAC sul trasferimento dei volumi in una nuova sede e
sull'eccezionale spesa per le ristrutturazioni di un edificio destinato alla BUP; il sindaco ha inoltre
parlato «di un incontro che nei giorni scorsi si è svolto tra il primo cittadino, il rettore
dell'Università Massimo Augello e il Presidente dell'associazione Amici della Biblioteca
Universitaria Adriano Prosperi dopo che negli scorsi mesi non erano mancate le polemiche sulla
gestione dell'intera vicenda».
27-29 settembre 2012: Nuovo incontro al Ministero: ma non ne sorge niente di nuovo, perché si
ritorna al piano originario dello sgombero dei libri.
Fonte: La Nazione del 27.09.12, si cita dall'articolo di Eleonora Mancini, «Biblioteca, il futuro
7
passa dalla Capitale. Filippeschi & Augello vanno in missione. Università, stamani il summit al
ministero. Poi a ottobre l'assemblea cittadina»:
«Il rettore e il sindaco porterano al Ministero le richieste di una comunità estesa. Si chiederanno le
certezze sulla possibilità che la Biblioteca rimanga all'interno della Sapienza, e, in caso contrario, si
punterà a intovolare il percorso verso una sede definitiva e una provvisoria».
E dopo l'incontro romano arriva l'annuncio.
FONTE: Pisanotizie del 28.09.12
Dopo l'incontro al MIBAC si parla di nuovo di portare via i libri per fare una perizia. E si riparla di
una sede provvisoria. «La volontà del rettore e di tutti i presenti (cioè della dott. Rossana Rummo
del Mibac, del Sindaco Filippeschi, del direttore regionale per i beni culturali della Toscana Isabella
Lapi e dei rappresentanti dell'Agenzia del Demanio) è di mantenere un nucleo rappresentativo del
materiale bibliografico della Biblioteca Universitaria presso l'edificio della Sapienza, nel rispetto
delle prescrizioni che emergeranno dalla perizia di vulnerabilità sismica».
La reazione dell'Associazione alla notizia è affidata al portavoce e vice-presidente degli ABUP,
Giuseppe Marcocci: «La situazione non ci appare chiara. Perché i volumi devono essere spostati per
effettuare le perizie? Anche il solo trasloco alla sede provvisoria sarebbe pernicioso. La biblioteca
non ha un catalogo completo esterno in cui sono censiti i libri dei fondi più antichi e di grande
valore economico — ribadisce Marcocci — quello che c'è è incompleto». Lo studioso aggiunge:
«Su quali basi si auspica in Sapienza il mantenimento di un nucleo storico della Bup? E su quali
basi si pianifica la spropositata spesa di 10 milioni di euro per l'Intendenza di Finanza i cui
problemi statici sono conclamati, al contrario di quelli ancora da verificare della Sapienza».
Animato soltanto da appassionato zelo sul futuro della Bup, si domanda: «E se, visti i tempi,
verranno a mancare i fondi per l'Intendenza di Finanza? La Bup rischia di restare negli scatoloni.
Quali garanzie vere abbiamo in questa politica dei piccoli passi?»
FONTE: La Nazione del 29.09.2012
3 ottobre 2012: Nuovo appello dell’Associazione ABUP In Italia viene chiusa una biblioteca al
mese
[http://amicibup.files.wordpress.com/2012/10/3ottobre2012-si-chiude-una-biblioteca-al-mese1.pdf]
4 ottobre 2012: Sit-in dei lavoratori della BUP.
FONTE: La Nazione del 05.10.12, Eleonora Mancini, «Sapienza, ultimatum al ministero. Il
documento della commissione Università Territorio diretto a Roma»
I lavoratori portano lo striscione davanti al Comune "Riapriamo la struttura". Nell'intervista fatta
dalla Mancini ai lavoratori della BUP (Citi, Leccese, Tozzi) e al Bocchi (Tesoriere degli ABUP) si
parla parla della Biblioteca come di un bene pubblico che rischia di essere smantellato; vengono
anche citate le parole del Presidente ABUP, Adriano Prosperi, che chiede "una netta presa di
posizione sulla volontà di potenziare la Biblioteca e di non disarticolarla".
8 ottobre 2012: L’Agenzia del Demanio concede il Palazzo San Matteo per l’allestimento della
sede temporanea della Biblioteca.
FONTE: Il Tirreno dell'8.09.12.
Sulla stampa locale si rende noto che i relativi costi di adeguamento funzionale saranno a carico del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
9 ottobre 2012: Un nuovo comunicato dei lavoratori della BUP.
11 ottobre 2012: Consiglio Comunale. La mozione del consigliere Scaramuzzino di Sel (che
nell'intervista nomina gli Amici BUP).
FONTE: servizio video del Comune di Pisa.
8
Il documento, votato all'unanimità, redatto allo scopo di definire il futuro della BUP («c'è bisogno
di capire quale sia il progetto per la Sapienza»), contiene la richiesta al Governo di contribuire alle
eventuali spese del consolidamento della Sapienza oppure del trasferimento della BUP in una sede
idonea (si accenna alla proposta della futura sede nell'edificio l'ex Intendenza di Finanza).
24 ottobre 2012: Si è insediata la commissione tecnica (MIBAC e UNIPI) per effettuare la
perizia. Toni trionfalistici sulle pagine dei giornali locali.
FONTE: La Nazione del 24.10.12, Eleonora Mancini, «Una task-force in azione per la perizia. Il
rettore: "Ora lasciamoli operare in pace"»
25 ottobre 2012: L'esperto del MIBAC Paolo Iannelli dopo il sopralluogo è già ritornato a Roma.
FONTE: La Nazione del 25.10.12
Le piante e le planimetrie della Sapienza saranno recapitate al tecnico del MIBAC a Roma.
6 novembre 2012: Finanziamento straordinario anche per la BUP
FONTE: La Nazione del 06.11.12.
Il Consiglio Superiore dei beni culturali ha deliberato un piano straordinario in favore delle
biblioteche pubbliche (importo complessivo di 6.602.820 Euro). Fra le sedi interessate dal
finanziamento rientra anche la BUP.
17 dicembre 2012: Amici della Biblioteca Universitaria ripropongono la questione della BUP.
FONTE: La Nazione del 17.12.12, «Sapienza sigillata, un ritardo tira l'altro»
[Allegato 8]
9 gennaio 2013: La chiusura della Biblioteca Universitaria di Pisa è uno dei simboli della
decadenza dell’Italia secondo il più importante quotidiano svizzero Neue Zuercher Zeitung.
10-11 gennaio 2013: BUP a San Matteo, annuncio del MIBAC.
FONTE: Ansa , GOnews del 10.01.12; Il Tirreno dell'11.01.12
Rossana Rummo, direttore generale delle biblioteche e degli archivi del ministero dei Beni culturali,
a margine della presentazione delle iniziative di rilancio della Domus Mazziniana di Pisa, ha
annunciato che "entro il prossimo anno accademico potrà riprendere la funzionalità della biblioteca
universitaria della Sapienza nei locali temporanei del Museo di San Matteo". Si parla degli ulteriori
studi e delle verifiche da parte della commissione tecnica.
27 gennaio 2013: È colpa della Biblioteca Universitaria se il Palazzo della Sapienza ha problemi
strutturali
FONTE: Il Tirreno 27.01.2013
Lo evidenzia il prorettore all'edilizia Sandro Paci: «Poi c'è l' altra biblioteca, quella che si chiama
"Universitaria" ma è sotto la responsabilità del Mibac [...] quella che con il peso dei suoi 600 mila
volumi ha determinato la crisi strutturale alla Sapienza e per la quale la comunità scientifica si sta
mobilitando».
29 gennaio 2013: 2 milioni per la Sapienza, dal MIUR e dall'Università, «Svolta dopo la
protesta dei ristoratori» precisano i giornali.
FONTE: Il Tirreno 29.01.2013
Si afferma da parte dell'Università che lo sforzo finanziario maggiore dovrebbe invece gravare sul
MIBAC, proprietario della BUP, che (si ripete con insistenza) con il peso dei suoi 600 mila volumi
ha determinato la crisi strutturale alla Sapienza.
9
9 febbraio 2013: Un'iniziativa degli ABUP, promossa insieme all'AIB, all'Assolettori Biblioteca
Nazionale di Firenze e ai Bibliotecari resistenti, “Emergenza biblioteche: il caso toscano”,
Firenze, Accademia del Disegno, 9 febbraio 2013.
Uno dei principali interventi è quello del Presidente ABUP Adriano Prosperi, dedicato al caso BUP;
in seguito Prosperi concede un'intervista, sempre sulla BUP, all'inviata della Rai Regione Toscana
[cfr. il filmato nel sito amicibup.wordpress.com]
12 marzo 2013: Un nuovo appello ABUP per la Biblioteca Universitaria di Pisa, SALVIAMO
l’Italia Bene Comune. SALVIAMO LA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI PISA [Allegato 9]
Claudio Meloni, responsabile nazionale per i rapporti con il MIBAC, Funzione Pubblica CGIL,
inserisce l'appello nel sito del Sindacato e il ministro Ornaghi risponde (20 marzo), assicurando il
Sindacato e l'Associazione che la Biblioteca rimarrà nell'«attuale storica sede [ossia il Palazzo della
Sapienza] al termine degli interventi che si renderanno necessari a conclusione dei rilievi tecnici e
architettonici, iniziati il 23 u.s. a cura dell’Università e con la collaborazione dei tecnici del
Ministero».
20 marzo 2013: Sapienza, il palazzo ora “pende” verso la Banca
FONTE: Il Tirreno del 20.03.13 intervista al Rettore Augello
E i soldi per la ristrutturazione gli ha dati MIUR (che non c'entra niente) — dice il rettore Augello
— e non MIBAC, quando il peso dei 600 mila volumi della BUP [di proprietà di quel ministero] ha
determinato la crisi strutturale alla Sapienza.
25 marzo 2013: viene resa pubblica la lettera del Ministro Ornaghi in merito alle sorti della BUP.
I lavoratori della Biblioteca Universitaria di Pisa hanno stilato un proprio documento in merito
alla lettera del ministro Ornaghi, e anche la FP CGIL ha risposto con un comunicato il 26 marzo.
27 marzo 2013. Il ministro Ornaghi risponde ai lavoratori della Biblioteca Universitaria di
Pisa.
FONTE: Il Tirreno del 27.03.13, Gianluca Campanella, «La vittoria dei guardiani della biblioteca.
Il ministro scrive per ringraziare l'operato dei dipendenti e conferma: "La sede resta qui, è anche
merito vostro"» [Allegato 10]
6 aprile 2013. La prima assemblea Ordinaria dei Soci degli Amici della Biblioteca Universitaria di
Pisa.
Il nuovo Presidente, o meglio la nuova Presidente eletta è Chiara Frugoni, già prof.ssa all'Università
Tor Vergata.
Alla fine dell’Assemblea del 6 aprile 2013 i soci presenti hanno votato il seguente comunicato
stampa.
L’Associazione degli Amici della Biblioteca Universitaria di Pisa registra con la più grave
preoccupazione il fatto che, nel silenzio delle istituzioni cittadine e degli organi accademici, si sta
procedendo verso la realizzazione di un piano di delocalizzazione dei libri della BUP in assenza di
una vera relazione tecnica sullo stato dell’edificio e sugli eventuali lavori di consolidamento; si
sottolinea in particolare che in mancanza di una solida relazione tecnica la spesa prevista per i locali
di S. Matteo appare priva di senso e rischia di depauperare i fondi stanziati per la Biblioteca.
L’Associazione ABUP ritiene che le ragioni della permanenza della Biblioteca nel Palazzo della
Sapienza attengano alla identità e alla vita civile della città e dell’Università; chiede pertanto ai
cittadini e alle forze sociali e politiche che l’occasione della scelte da compiere con le prossime
elezioni amministrative venga colta per riflettere adeguatamente sui destini del palazzo della
Sapienza e della Biblioteca come BENE COMUNE, alla cui sorte sono interessate sia la città di
Pisa sia la comunità internazionale degli studi; un bene che deve essere non solo tutelato ma
10
potenziato e rivitalizzato.
18 maggio 2013. Assemblea Pubblica organizzata dagli Amici della Biblioteca Universitaria di Pisa
(Pisa, Palazzo Matteucci).
1 luglio 2013: [Appello degli ABUP] «Chiediamo a tutti coloro che hanno pubblicato propri lavori
su manoscritti o volumi conservati nella Biblioteca Universitaria di Pisa, se vogliono, di inviare
([email protected]) un pdf dei loro articoli così che siano postati sulla pagina di Amicibup su
Academia.edu: è un bel modo, crediamo, di tener viva una biblioteca chiusa da oltre un anno»
21 luglio 2013: Il 18 luglio in Consiglio Comunale si è brevemente discusso della questione
Sapienza, e qui di seguito riportiamo le parole del capogruppo PD, Dott. Ferdinando De Negri, del
partito che sostiene il Sindaco Marco Filippeschi, che il 29 maggio 2012 con l’Ordinanza del
Sindaco (http://www.unipi.it/ateneo/interne/ordinanzasapienza.pdf) ha disposto la chiusura della
Sapienza, richiedendo entro 10 giorni la perizia al proprietario dell’edificio il Magnifico Rettore
dell’Università di Pisa. Trascriviamo il passaggio centrale dell’intervento del capogruppo PD dalla
registrazione
del
Consiglio
Comunale,
18
luglio,
3:44:05,
disponibile
su
http://www.comune.pisa.it/it/seduta-consiglio/11316/Seduta-consiliare-del-18-luglio-2013.html:
«Il problema della Sapienza è un problema dell’Università su cui la Giunta e il Consiglio non hanno
alcuna giurisdizione. [...] Chiedere che il consiglio si occupi del problema della Biblioteca della
Sapienza credo che sia improprio».
Ecco il nostro commento apparso sul sito http://amicibup.wordpress.com/il-punto/.
«Il Comune è parte in causa non solo in virtù dell’ordinanza, che non sarebbe difficile derubricare a
necessità amministrativa in un momento di urgenza. Il fatto è che il Comune e i partiti che
esprimono la maggioranza non si sono mai adoperati per sollecitare la riapertura della più
importante biblioteca cittadina. Si tratta di un servizio che alla città di Pisa non costa niente (la
Biblioteca è proprietà del MIBAC) e porta un milione di euro l’anno solo di stipendi dei 35
dipendenti, per non parlare dell’indotto (vedi alla voce commercianti) e delle migliaia di utenti.
Quindi, i rappresentanti di una città che esprime ben tre università e vive dell’indotto del pubblico
impiego devono tenere a mente che un’azienda con 35 occupati in centro ha delle evidenti
implicazioni economiche, nel presente e tanto più in prospettiva. Pisa città del sapere può privarsi in
questo modo, per pura ignavia, di uno sbocco occupazionale naturale per un laureato in lettere? Può
privarsi della biblioteca storica più importante da Genova a Roma, togliendo ai cittadini pisani un
servizio pubblico regolato dalla legge e pagato dallo Stato? Chi ha deciso la chiusura di quella
biblioteca è responsabile dei costi in pura perdita e dei disagi per ogni giorno che passa. La Giunta e
i Consiglieri che fanno finta di non vedere sono responsabili politicamente di quello che non fanno.
Se non ricordiamo male (http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2012/05/29/news/presidio-deilavoratori-e-delle-autorita-contro-67-esuberi-a-camp-darby-1.5173803) il sindaco e mezza giunta
sono andati a manifestare davanti a Camp Darby per difendere una ventina di posti di lavoro:
evidentemente hanno più fiducia nelle loro possibilità di far cambiare idea all’esercito americano
che nella propria capacità di costruire un futuro per la Biblioteca Universitaria di Pisa»
8 settembre 2013: si pubblica la lettera che il Professor Paolo Cristofolini ha inviato a “Il Tirreno”
dopo l'annuncio da parte dell'assessore alla cultura del Comune di Pisa, Dario Danti, della
candidatura della città alla CAPITALE DELLA CULTURA:
“Ma quale capitale con la Sapienza chiusa?”
Trovo semplicemente sconcertante che l’Amministrazione comunale si dia tanto da fare perché
Pisa sia riconosciuta come capitale della cultura, mentre da più di un anno, senza che si intravveda
una via di soluzione, la Biblioteca universitaria rimane chiusa e con essa tutto il palazzo della
Sapienza, sotto il pretesto sempre meno plausibile e comprensibile del rischio sismico. I tesori di
una biblioteca sono, è vero, tesori nascosti, come manoscritti, incunabuli, opere rare, cui accedono
11
non le masse dei turisti, ma minoranze di studiosi; ma chi ne ha qualche esperienza può
testimoniare che la nostra Biblioteca è, di tesori del genere, straordinariamente ricca, e che la sua
prolungata chiusura comporta una interruzione grave per gli studi umanistici e per le ricerche
storiche. Quali che siano le complicazioni, i giuochi di interessi, le mire sconosciute a causa delle
quali le amministrazioni, da quella cittadina a quella universitaria, vanno prolungando a tempo
indefinito una situazione così incredibile, una cosa credo di poter dire, semplicemente e
rapidamente: lasciamo perdere la capitale della cultura, questa è roba da capitale dell’ignoranza.
1 ottobre 2013: Il Tirreno pubblica la notizia dell'imminente passaggio della BUP dal Ministero dei
Beni culturali e ambientali al Ministero dell'istruzione, quindi all'Università di Pisa, guidata dal
Rettore che in un anno non ha depositato la perizia sullo stato della Sapienza, ordinata dal sindaco
per giustificare la chiusura dell'edificio, e che soltanto due mesi prima ha contribuito allo
smantellamento della bilioteca universitaria di geografia in v. San Giuseppe [ALLEGATO 12]:
http://www.lanazione.it/pisa/cronaca/2013/07/17/920871-libri-discarica-ateneo.shtml
La risposta degli ABUP non si fa attendere e nei giorni che seguono La Nazione pubblica le
dichiarazioni della presidente Chiara Frugoni [ALLEGATI 13 e 14]
17 ottobre 2013: Interrogazione del senatore Maurizio Romani (M5stelle) sulla questione della
Biblioteca Universitaria di Pisa.
18 ottobre 2013: Inaugurazione dell'Anno Accademico alla Scuola Normale Superiore di Pisa, e il
sit-in promosso dall'Associazione ABUP a sostegno della Biblioteca Universitaria di Pisa e contyro
l'ipotesi di passaggio del petrimonio librario all'Università di Pisa. Arrivano i ministri M.C.
Carrozza (MIUR) e Bray (MIBACT) che si fermano per parlare con Chiara Frugoni, presidente
dell'Associazione Amici della Biblioteca Universitaria di Pisa, e con Adriano Prosperi il primo
presidente dell'Associazione, nonché uno dei soci fondatori. Il ministro Bray (MIBACT) parla di un
bene prezioso che non sarà regalato.
27 ottobre 2013: Intervento degli Amici Bup in merito al comunicato di Sel Pisa Città del
23/10/2013
ABUP ricordano al partito che esprime l'Assessore alla Cultura al Comune di Pisa che:
il MIBACT aveva già finanziato e realizzato importanti lavori di adeguamento dei locali
della BUP più di dieci anni fa (porte blindate, sistema d’allarme antincendio e anti-intrusione,
abbattimento delle barriere architettoniche), con una spesa ingente e tutta documentata;
per la Biblioteca Universitaria di Pisa sono stati stanziati lo scorso anno e a più riprese
finanziamenti tanto dal MIBACT che dal MIUR, per una cifra totale che rasenta i due milioni di
euro, come abbiamo più volte ricordato.
Ci chiediamo allora:
tali finanziamenti sono effettivamente giunti nella disponibilità del proprietario dell’immobile?
E se sì, sono già stati spesi e in che modo?
In definitiva, se l’Ateneo non ha fondi sufficienti per la manutenzione di tutti gli edifici e
quindi ha bisogno di finanziamenti per ristrutturare la Sapienza, con quali risorse pensa di accollarsi
il fardello della manutenzione ordinaria della BUP e del suo Personale? Abbiamo citato più volte il
caso della Biblioteca Universitaria di Bologna: passata nel 2001 all’Alma Mater bolognese, oggi
manca di finanziamenti per gli aggiornamenti bibliografici.
9 novembre 2013
Intervista alla Presidente ABUP che lamenta "Una perizia infinita" mentre la Biblioteca
Universitaria soffre, soffrono i suoi libri antichi.
http://amicibup.files.wordpress.com/2013/11/tirreno_9novembre2013.pdf
12
13 novembre 2013
Al seguente indirizzo (http://www.comune.pisa.it/it/default/12663/Seduta-Consiliare-del-12novembre-2013.html) si trova il file audio scaricabile, ove al minuto 17 ha inizio l’interpellanza
presentata da Ciccio Auletta sulla Biblioteca Universitaria di Pisa, cui fanno seguito la risposta (si
fa per dire) dell’assessore Dario Danti e gli interventi di Raffaele Latrofa, di Valeria Antoni, di
Giovanni Garzella e di Simonetta Ghezzani.
16 novembre 2013, dopo la risposta sui giornali assai sgarbata dell'Assessore alla Cultura del
Comune di Pisa
(http://amicibup.files.wordpress.com/2013/11/tirreno_pisa16novembre2013001.pdf),
alla presidente Chiara Frugoni, che aveva criticato la sua noncuranza delle sorti della BUP:
"Registriamo sorpresi il primo intervento dell'assessore alla cultura del Comune di Pisa, Dario
Danti, sulla questione della Biblioteca Universitaria. Che della Biblioteca non parla, se non per dire
che deve essere ceduta all'Università; non dice perché, non dice con che fondi, non dice con che
fini. Non dice nulla, però si lamenta di avere poco spazio per (non) dire e usa quello che ha per
lamentarsi di essere stato trattato male dalla nostra Presidente Chiara Frugoni (e peggio,
aggiungiamo noi, in Consiglio comunale). A noi dispiace, anche perché l'assessore Danti, forte
del prestigio connesso alla candidatura pisana come capitale della Cultura, è ormai l'unico a
sostenere la cessione della BUP all'Università, bocciata concordemente da tre ministri. Vogliamo
quindi offrirgli tutto lo spazio che possiamo: scriva sul nostro sito amicibup.wordpress.com tutto il
suo pensiero sulla questione. Scriva come la Biblioteca trarrebbe nuovo stimolo da un passaggio di
proprietà, dica quante risorse metta sul piatto l'Università e quali supporti verrebbero dal Comune
(quello che mantiene l'ordinanza di chiusura), chiarisca quali vantaggi trarrebbe la comunità pisana
da questa soluzione. Non abbia timore di esser prolisso nell'esprimere, per la prima volta da
diciassette mesi, una posizione ufficiale del Comune sulla sua propria ordinanza. Dica cose
concrete. Sarà una bella novità.
Per Amici della Biblioteca Universitaria di Pisa, Andrea Bocchi
19 novembre 2013
La Lettera aperta del nostro socio Carlo Alberto Girotto, "Sapienza chiusa", il Tirreno:
http://intranews.sns.it/intranews/20131119/SB22176.PDF
26 novembre 2013
Si diffonde la notizia dei giri di droga nottetempo nell'edificio della Sapienza, chiusa per l'ordinanza
del Sindaco 29 maggio 2013 e posta sotto la tutela del proprietario, il Magnifico Rettore
dell'università di Pisa: "Droga e ingressi clandestini in Sapienza. Giri choc nel Palazzo chiuso
da un anno" (Eleonora Mancini Dupont, La Nazione) [Allegato 11]
27 novembre 2013
Lettera aperta al Tirreno degli Amici della Biblioteca Universitaria di Pisa: "Interpretando
(liberamente) Victor Hugo: se chiudete una biblioteca, aprite una prigione (o almeno uno
slum per lo spaccio)" [Allegato 12]
http://daddi-livorno.blogautore.repubblica.it/2013/11/27/intrerpretando-victor-hugo-se-chiudeteuna-biblioteca-aprite-una-prigione/
16 dicembre 2013
Il giorno dell'Assemblea pubblica al teatro Rossi organizzata dalla nostra Associazione, su “La
Repubblica”, compare l'articolo del nostro primo Presidente e Socio fondatore, Adriano Prosperi "In
Italia i roghi dei libri si fanno senza fiamme:
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2013/12/16SIB1119.PDF
13
E in scia all'assemblea, un articolo a firma i Giovanni Bruno e Federico Giusti che induce a
riflettere a un anno e mezzo dalla chiusura di uno dei più importanti edifici storici di Pisa:
http://intranews.sns.it/intranews/20131220/SB25343.PDF
20 dicembre 2013
Al Ministero dei Beni culturali, ambientali e del turismo si è svolta la riunione in presenza di due
ministri (Bray e Carrozza), della direttrice BUP, dott.ssa Angela Marseglia, direttori generali del
MIBACT, la presidente ABUP, prof.ssa Chiara Frugoni, l'Assessore alla Cultura del Comune di
Pisa, ing. Iannella del Mibact, durante la quale il rettore dell'UNIPI, Massimo Augello ha presentato
la perizia sullo stato dell'edificio della Sapienza.
Il comunicato stampa dell'ABUP dopo l'incontro romano: « Dobbiamo poi osservare che il
Rettore Augello non ha ritenuto di dover pubblicare prima di questa riunione la perizia sull’edificio
della Sapienza, di cui l’ordinanza sindacale di chiusura lo aveva investito; va ricordato che in
ragione dei ritardi di questa perizia la Biblioteca è rimasta chiusa per diciannove mesi.
Secondo gli esiti della riunione la riapertura della Biblioteca nella sua sede storica, obiettivo primo
della nostra azione, è il punto centrale della strategia di recupero dell’immobile e sarà oggetto di un
cronoprogramma da elaborare in una prossima riunione, prevista nel mese di gennaio.
Il Palazzo della Sapienza è antico ed estremamente grande e ha rivelato varie criticità, anche se non
drammatiche, e avrà bisogno di una serie di concatenati interventi: per esempio, alleggerire di un
poco il carico librario e intervenire massicciamente per quanto riguarda i porticati, il ballatoio e
l’aula magna nuova. Le dislocazioni provvisorie di una parte del patrimonio librario, finalizzate
all’alleggerimento dei carichi strutturali, potranno appoggiarsi sui locali del San Matteo,
attualmente sotto restauro (ma i lavori sono in via di conclusione).
In accordo con i nostri migliori auspici, la perizia così faticosamente portata a termine è stata in
questa riunione il quadro di una strategia che è, nel senso più ampio, di politica culturale. Come ha
opportunamente sottolineato il Ministro Bray, la riapertura e la rivitalizzazione della Biblioteca è un
evento importante non solo per studiosi e studenti, ma per tutta la città.
La nostra Associazione auspica vivamente che si possano superare i silenzi e le incomprensioni che
si sono registrate in passato e che si possano realizzare gli obiettivi stabiliti nella riunione odierna».
28 dicembre 2013: Al fine di fornire un’informazione corretta e documentata sulla vicenda della
Biblioteca (e permettere così a chiunque di valutare la congruenza della perizia con gli annunci
anticipati nei mesi passati e la fondatezza della stessa ordinanza di chiusura), crediamo doveroso
allegare la parte conclusiva della perizia relativa al Palazzo della Sapienza (riportata anche sul
sito dell’Università di Pisa:
http://www.unipi.it/media/k2/attachments/conclusioni_Sapienza.pdf):
http://amicibup.files.wordpress.com/2013/12/conclusioni_sapienza.pdf
24 gennaio 2014 Ministro del MIBACT, Bray nomina (con D.M.) «una Commissione di studio con
il compito di approfondire le problematiche connesse alla riapertura della Biblioteca Universitaria
di Pisa nel palazzo della Sapienza»: si tratta di un gruppo di lavoro di studiosi e esperti che include
la presidente AmiciBUP, la prof.ssa Chiara Frugoni [Allegato 13: Decreto ministeriale. G.U.]
6 febbraio 2014 in Consiglio Comunale di Pisa si è discussa la mozione presentata dalla Città in
Comune- Rifondazione, alla quale si è aggiunta quella del M5S e di “Adesso@noi Pisa”, tutti i
gruppi di minoranza: è stata richiesta la rimozione dell'ORDINANZA del SINDACO, che il 29
maggio 2012 mise in atto la chiusura della Sapienza (dove si trova la BUP, il dipartimento di
Giurispridenza e due AULE di rappresentanza dell'Univ. di Pisa). Comune di Pisa, Seduta
consiliare del 6 febbraio 2014: Argomento n. 01 – QUALE FUTURO PER LA BIBLIOTECA
UNIVERSITARIA DI PISA – PRESENTATO DAI CONS. AULETTA E RICCI
(UNACITTA’INCOMUNE-PRC) IN DATA 19/11/2013 – ID 954754
14
http://www.comune.pisa.it/it/default/13752/Seduta-consiliare-del-6-febbraio-2014.html
Tutte le opposizioni hanno messo in evidenza un dato: la perizia, presentata dal Rettore
dell'Università di Pisa al MIBAC il 20 dicembre, aveva accertato che non ci sono danni strutturali
dovuti al peso dei libri della suddetta biblioteca e che con un alleggerimento del carico sui solai
(spostando 60mila volumi), con il riordino del materiale e dopo i lavori di manutenzione, si può
RIAPRIRE la Biblioteca; - invece gli interventi strutturali sull'edificio vanno fatti nell'Aula Nuova e
nel dipartimento di Giurisprudenza, ormai vuoto, che non influiranno sulla biblioteca se non
marginalmente. Si può, infatti, entrare nei locali BUP da un'altra parte (lato Piazza Dante), oppure
fare un corridoio nel cortile interno: come del resto era stato stabilito nello stesso incontro a Roma,
al MIBAC. La discussione è durata due ore e mezzo. La mozione è stata respinta dalla maggioranza
(PD e SEL astenutosi; e del SEL è l'assessore alla cultura Dario Danti, che rispondeva).
Il Sindaco
Filippeschi ha parlato per 10 minuti, prospettando una parziale riapertura dell'edificio della
Sapienza in cui si trova la BUP, ma senza indicare alcun termine preciso, e fra l'altro ha detto che
tutelerà l'amministrazione comunale dagli attacchi di alcuni intellettuali noti, che distorcono la
realtà sulla chiusura della BUP. La maggioranza (o meglio soltanto il PD) ha presentato la propria
mozione, con alcune inesattezze, che nel giornale del comune (vedi il link) viene sbandierata come
una proposta di riapertura parziale, senza indicazione però di una data. Questa mozione è passata
con i voti del PD e del PDL, l'astensione della Città in Comune-Rif , del SEL e di "Adesso noi
Pisa"; ha votato contro il M5S.
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2014/02/07SI85151.PDF
http://www.gonews.it/20
14/pd-e-forza-italia-insieme-sapienza-patrimonio-dellintera-citta-riapertura-con-la-massimavelocita/#.UvStSM5ppCp
8 febbraio 2014, al Palazzo Reale di Pisa, si è tenuta una giornata organizzata dagli AmiciBUP a
favore delle Biblioteche e degli Archivi pubblici. Ecco il link ai giornali che riassumono l'intervento
del prof. Salvatore Settis dedicato soprattutto alla Biblioteca Universitaria e alla sua proposta di
destinare l'INTERO palazzo della Sapienza alla Biblioteca Universitaria, la quale soffre della
mancanza di spazi e deve togliere il materiale librario dai solai (come già detto nella perizia):
http://comune.pisa.waypress.eu/RassegnaStampa/LeggiArticolo.aspx?codice=SI81119.TIF&subcod
=20140210&numPag=3&tipo=GIF
19 febbraio 2014, sul Tirreno, Cronaca di Pisa, viene pubblicato l'articolo, in cui i rappresentanti
del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa lamentano il mancato interesse per la
loro sede in Sapienza, serrata dal maggio 2012, e avanzano delle accuse verso chi ha soltanto
sollevato il problema della chiusura della Biblioteca Universitaria, senza curarsi della sorte della
Biblioteca Giuridica, svuotata subito dopo l'ordinanza del Sindaco del 29 maggio 2012
[ALLEGATO 14]
20 febbraio 2014, la risposta della Prof.ssa Chiara Frugoni, Presidente degli Amici della
Biblioteca Universitaria di Pisa, all’articolo, offensivo nei toni, e menzognero nei contenuti,
apparso sul “Tirreno”:
«Dice un articolo del Tirreno di ieri che l’Associazione degli Amici della Biblioteca Universitaria
(detta affettuosamente lobby) costringe al silenzio sulla questione Sapienza studenti, ricercatori e
perfino professori. Tutti anonimi (in effetti, sarebbe diffamazione). E deve essere così, perché solo
ieri il dipartimento di Giurisprudenza ha protestato per lo spostamento della Biblioteca Giuridica a
Montacchiello. Parlano dopo due anni di silenzio. Perché la biblioteca è stata spostata? Perché
nessuno, due anni fa, ha protestato? Però non si capisce bene: la Sapienza è chiusa per Ordinanza
del Sindaco, su indicazione del Rettore che ha segnalato rischi di crollo ai Vigili del Fuoco. La
Biblioteca Giuridica è del Dipartimento di Giurisprudenza, che nella persona del suo Preside
dichiarava il 5.9.2012: “trovo singolare questa levata di scudi, assieme alla tesi di chi ci spiega che
15
le verifiche statiche possono essere fatte con gli scaffali pieni fino al soffitto. I nostri 120mila libri
sono stati portati altrove e non capisco tanta contrarietà al trasferimento dei 600mila volumi della
biblioteca universitaria: fino a che stanno lì, non potranno essere consultati”. Gli spazi di
Giurisprudenza sono gestiti dal Rettore, che il 20.3.2013 si gloriava del trasferimento: “l’Università
è stata efficiente: ha reso disponibili altrove (non chiusi in un magazzino) i suoi 120mila libri” (non
catalogati). Allora rimettiamo le cose a posto. Il Sindaco, e non si vede chi altro, è responsabile
della durata delle sue Ordinanze. Il Rettore, e non si vede chi altro, è responsabile della gestione
degli spazi dell’Università. Il Dipartimento di Giurisprudenza plaudiva allo spostamento che ora
depreca. A noi, la lobby, rivolgetevi solo per le cose che ci competono: cercare di fare sì che
studiosi e studenti (non solo di giurisprudenza e con un tardivo ripensamento dopo due anni)
studino e lavorino come succede in tutte le città universitarie».
16