Corradi Fabio – Matricola 132657 – lezione del 10/11/2000 – ore 10,30 - 12,30 ESERCIZI SUI GAS PERFETTI ESERCIZIO 1 Problema della miscelazione di due gas diversi in uno scatolone adiabatico 1 aria 2 aria Figura 1.1 – Stato iniziale Lo scatolone adiabatico ha pareti coibentate e quindi la trasformazione termodinamica avviene senza scambio di calore tra l’interno e l’esterno del recipiente. Lo stato iniziale presenta il volume interno dello scatolone suddiviso in due da un setto, rimuovibile dall’esterno mediante spine, che separa due gas (aria) aventi stati fisici diversi noti: Unità di misura mc. °C BAR Volume Temperatura Pressione 1 1 100 1 2 2 200 10 Togliendo le spine che reggono il setto interno i gas si mescolano, dopo uno stato intermedio di disordine, otteniamo uno stato finale del quale conosciamo il volume V3 = mc. 3 Voglio conoscere la pressione P3 e la temperatura T3 dello stato finale 3 Figura 2.1 – stato finale Lezione del 10/11/2000 ore 10.30 – 12.30 Uso l’equazione del 1° principio della Termodinamica Ufin Uin Q L - (1) Vale a dire che l’entalpia finale meno l’entalpia iniziale deve essere uguale allla quantità di calore scambiato meno il lavoro, ma poiché: la miscelazione è in recipiente coibentato quindi adiabatica (senza scambio di calore con l’esterno) il recipiente è rigido con volume costante il lavoro è nullo quindi annullandosi Q-L l’equazione diventa Ufin Uin 0 (2) quindi (3) Ufin Uin ma piochè l’entalpia interna è nelle grandezze estensive (non in quelle specifiche) come la massa M 3 Cv t 3 M 1 Cv t 1 M 2 Cv t 2 (4) divido tutto per Cv e ottengo: t3 M 1 t1 M 2 t 2 M1 M 2 (è una media pesata e ponderata) (5) per trovare le masse si utilizza la Legge dei Gas perfetti nella sua forma estensiva p V M R t (6) da cui M sapendo che : p1 1BAR 100.000 Pascal maria 29 Kg Kmol t = temperatura assoluta in Kelvin dalla (7) M1 p1 V 1 100.000 1 0,934 Kg R t 1 8314 373 29 -2- p V Rt (7) Lezione del 10/11/2000 ore 10.30 – 12.30 M2 p2 V 2 1000 . .000 2 14,746Kg 8314 R t2 473 29 sommandoli si ottiene M 3 M 1 M 2 15,68Kg sostituendo alla (5) si ottiene M 1 t 1 M 2 t 2 0,934 100 14,746 200 194 C M1 M 2 15,68 (si trova una media pesata delle masse) t3 avendo trovato la temperatura e la massa dalla (6) si ottiene la pressione 814 15 , 66 273 194 M 3 R t3 29 p3 V 3 M 3 R V 3 p3 699832 V3 3 Pa 7 BAR poiché ogni 100.000 = 1 BAR (Pascal) Oss.- la pressione finale è maggiore della media delle pressioni iniziali Alla prova d’esame può presentarsi un’esecizio simile ma può ad esepio essere richiesto uno degli stati iniziali dando come noto lo stato finale. N.B. - Per facilitare il calcolo l’entalpia u Cv t è meglio utilizzare i °C. ESERCIZIO 2 Si propone ora un’esercizio simile al precedente ma con gas diversi: Problema della miscelazione di due gas diversi in uno scatolone adiabatico 1=O2 2=N2 Figura 1.2 stato iniziale e finale La massa molare di O2 mO 2 32 Kg Kmol -3- Lezione del 10/11/2000 ore 10.30 – 12.30 La massa molare di N 2 mN 2 28 Kg Kmol Dati: O2 V 1 1mc. p1 1BAR t 1 100 C N2 V 2 2mc. p2 2 BAR t 2 200 C Incognite p 3 , V 3 , composizione (Nitrox) Poiché è un misto di azoto e ossigeno quindi se è il 21% è aria, mentre se la percentuale è maggiore la composizione è arricchita, se invece è minore di tale percentuale è impoverita Calcolando le due masse iniziali ottengo le composizioni dalla (7) p1 V 1 100.000 1 M1 1,03Kg R1 t 1 8314 373 32 Oss. –pur avendo le stesse caratteristiche dell’esercizio precedente la massa è più grande p2 V 2 200.000 2 2,85Kg (massa azoto) R 2 t 2 8314 473 28 da cui si ottiene sommando M2 M 3 M 1 M 2 3,88Kg le FRAZIONI MASSICHE (g) 1,03 gO 2 26,54% IN MASSA 3,88 2,85 gN 2 37,43% IN MASSA 3,88 normalmente con miscugli di gas non si fa il rapporto di masse, dando le percentuali si deve sempre specificare se sono : in massa, in volume, ecc. per evitare confusione. Si procede ora al calcolo del numero di moli M 1 1,03 nO 2 0,03218 Kmol (ossigeno) uAo 2 32 M 2 2,85 nN 2 0,10178 Kmol (azoto) uAN 2 28 sommando questi valori con il precente si trova il N° di moli totali si procede ora a calcolare le frazioni molari (come le fr. Massiche) ntot nO2 nN 2 0134 . Kmol -4- Lezione del 10/11/2000 ore 10.30 – 12.30 FRAZIONI MOLARI (X) no2 0,03218 XO 2 24.01% ntot 0,134 nO 2 0,10178 XN 2 75,99% ntot 0,134 è un’aria respirabile leggermente arricchita di ossigeno si procede nel calcolo dell’energia interna dalla (3) Ufin Uin (4) M 3 Cv 3 t 3 M 1 Cv1 t 1 M 2 Cv 2 t 2 si ricerca ora i valori specifici di ossigeno e azoto all’interno della miscela il rapporto 1,41 (assunto qui) 8314 R R (8) ma poiché R Cv M in moli 1 0,41 si ottiene 8314 J Cv 1 32 634 0,41 KgK 8314 J Cv 2 28 724 0,41 KgK 8314 se il volume finale fosse aria (21%) allora varrebbe la seguente Cv 3 25 0,41 si esegue invece in questo caso il calcolo preciso: M 1 Cv 1 M 2 Cv 2 1,03 634 2,85 724 J Cv 3 700 M3 3,88 KgK M 1 M 2 si calcola ora la temperatura M 1Cv1t 1 M 2 Cv 2 t 2 1,03 724 100 2,85 724 200 t3 176 C 3,88 700 M 1 Cv1 M 2 Cv 2 M 3 Cv 3 uso la (6) per calcolare la pressione finale p3 V 3 M 3 R 3 V 3 da cui M 3 R3 t 3 p3 (10) V3 -5- Lezione del 10/11/2000 ore 10.30 – 12.30 anche per ottenere R3, essendo una miscela, uso la media pesata 1,03 M 1 R1 M 2 R2 M3 utilizzando la (10) ottengo R3 p3 8314 8314 2,85 32 28 287 J 3,88 KgK 3,88 287 273 176 166.600 Pa 1,67 BAR (pressione finale) 3 ESERCIZIO 3 – POMPA DA BICICLETTA Il volume di aria in 1 per effetto del pistone defluisce in V2 V2 V1 Figura 1.3 – V 1 V 2 esercitando lavoro sul pistone TA= Temperatura atmosferica = 20°C PA= 1 BAR Figura 2.3 – schematizzazione della pompa da bicicletta Situazione iniziale VA=3 mc. V 0 1 mc. V 1 2 mc. Situazione finale VB=1 mc. temperatura finale tB ? pB ? Pressione finale Lavoro fatto netto LN ? Si chiede: -6- Lezione del 10/11/2000 ore 10.30 – 12.30 adiab. 5 B 4,5 4 1,5m c 3,5 2m c 2,5m c 3 A 2,5 2 1,5 1 0,5 0 V0 1m c 1,5m c 2m c 2,5m c 3m c Ipotizzando che tutto sia isolato termicamente si considera la trasformazione adiabatica, poichè avviene in modo molto rapido, in quanto il gas che esce dalla pompa non ha il tempo sufficiente per trasmettere il calore Si ricercano ora le coordinate p V cos t perchè adiabatica pA V 1,41 A pB V 1,41B 1, 41 1, 41 VA pB pA 1BAR 3 4,7 BAR VB conoscendo il V e p finali si calcola ora la massa, usando la (7) pA VA 100.000 3 M 3,57 Kg 8314 R tA 293 29 a 20°C si calcola ora la temperatura in B usando la (6) pB VB M R tB pB VB 4700 1 tB 459,9 K = 186,9 °C M R 3,57 8314 29 utilizzando il 1° principo della termodinamica u2 u1 Q L non avendo scambio di calore con l’esterno poiché considerato adiabatico u2 u1 L quindi L u1 u2 M Cv t 1 t 2 3,57 713 186,9 20 424.800 J si trova nelle tabelle -7- Lezione del 10/11/2000 ore 10.30 – 12.30 questo non è il lavoro netto svolto dall’uomo poiché è comprensivo anche della pressione esterna esercitata dall’aria, quindi: adiab. 5 B 4,5 4 1,5m c 3,5 2m c 2,5m c 3 A 2,5 2 1,5 1 0,5 0 V0 1m c 1,5m c 2m c 2,5m c 3m c questa porzione di lavoro è svolta dalla spinta dell’aria LN L pa V 2 V 1 424.800 100.000 3 1 224.800 J lavoro netto fatto dall’uomo Oss.- esaminando un altro esempio simile al suesposto ma con una pompa diversa dalla precedente avente una condotta di sola entrata di aria dotata di valvola e una condotta di uscita dell’aria in questo caso si ha: Aria Figura 2.4 -8- Lezione del 10/11/2000 ore 10.30 – 12.30 adiab. lavoro svolto dall’aria l’area del ciclo dell’aria rappresenta il precorso che si svolge : quando si tira il pistone l’aria entra dal condotto giallo, mentre quando il pistone viene spinto la valvola posta sul condotto giallo si chiude e l’aria esce dal condotto verde. ESERCIZIO 5 Q=10.000 J Figura 1.5 – stato iniziale L’esercizio si svolge apportando calore Q ad un contenitore simile ad una pentola con coperchio a stantuffo in modo tale che lo stesso possa scorrere all’interno del vano della pentola stessa (sistema aperto), viene sopra rappresentato (figura 1.5) lo stato iniziale: apportando calore la pressione interna aumenta e fa alzare lo stantuffo di una quantità che viene indicata con Z dati: p1 3 BAR V1 0,3 mc T1 20 °C -9- Lezione del 10/11/2000 ore 10.30 – 12.30 3 1 2 2,5 2 1,5 1 0,5 0 la parte del grafico inferiore a 1 BAR rappresenta il lavoro svolto dall’aria si vuole conoscere: il volume finale (V2), la temperatura finale (t2), e l’aumento dell’energia potenziale ( Ep ) Ep P g Z (11) Kg Ep M g Z (12) L pV 2 V 1 p0V 2 V 1 (13) deve essere presa in considerazione solo l’area superiore a P0= 1 BAR a pressione costante (14) Q M Cp t 2 t 1 nota la temperatura e la pressione si può calcolare il volume M R t2 (15) V2 p2 p1 V 1 300.000 0,3 90.000 M1 1,07 Kg 8314 R t1 84 . 000 293 29 dalla (14) si ottiene: -10- Lezione del 10/11/2000 ore 10.30 – 12.30 t 2 t 1 Q 10.000 13,11 t 2 13,11 20 33,11 C M Cp 1,07 713 p2 p1 3BAR dalla (15) si ottiene 8314 1,07 293 29 V2 29,96mc 3000 dalla (13) si trova il lavoro L 3 29,96 0,3 129,96 0,3 59,32 J Z -11-