Dal dentista in Ungheria, dolore e danni Bolzanina curata da un falso medico: per rimediare serviranno quasi 13 mila eurodi Mario Bertoldi BOLZANO. Se qualche conoscente vi ha mai proposto un «viaggio della convenienza» all'estero, ed in particolare in Ungheria, per poter curare i vostri denti risparmiando rispetto ai costi preventivati in Italia, pensateci bene prima di accettare. E' il consiglio che potrebbe darvi una signora di 59 anni che sta pagando molto caro l'atto di fiducia dimostrata di fronte alla proposta di un falso dentista che le aveva fatto conoscere un amico perfettamente in buona fede. La vicenda, che ha avuto ripercussioni pesanti sotto il profilo clinico e quello economico, è finita al vaglio della Procura della Repubblica di Bolzano a seguito della denuncia presentata dalla parte lesa. L'inchiesta è nelle mani del sostituto procuratore Axel Bisignano che ha aperto un fascicolo a carico di un intermediario austriaco. Quest'ultimo si presentò alla signora bolzanina come dentista con una certa esperienza nonostante non avesse in realtà alcuna qualifica professionale in tal senso. Il procedimento giudiziario è stato avviato con l'accusa di esercizio abusivo della professione medica. I fatti risalgono a qualche mese fa. La signora, che aveva problemi con i denti, ottenne una indicazione in perfetta buona fede da un proprio amico durante una scampagnata sul Renon. L'uomo (che aveva provato di persona le cure di ambulatorio dentistico ungherese ed era rimasto soddisfatto) le preannunciò che le avrebbe fatto conoscere la persona giusta: un dentista in grado di garantirle un trattamento clinicamente di qualità a prezzi molto contenuti. Qualche settimana dopo, il contatto avvenne effettivamente. Alla donna fu fatto conoscere un fantomatico dentista di Salisburgo che sottopose la paziente ad una primva verifica prospettando un intervento risolutore con sostituzione di quattro protesi dentarie con un preventivo di spesa di 2600 euro. A parole l'uomo (che si presentò come «professor Heinz») fornì le più ampie assicurazioni sulla preparazione professionale dell'ambulatorio dentistico che avrebbe svolto il lavoro in Ungheria. Fu così che la signora bolzanina (spaventata dai preventivi decisamente più alti ottenuti da alcuni dentisti altoatesini) decise di accettare l'offerta. Fu accompagnata dalla famiglia in Ungheria e lì iniziò il suo calvario. L'intervento venne pianificato in due giorni. Alla signora vennero sostituite le protesi, le furono limati alcuni denti perfettamente sani, fu sottoposta anche ad alcuni interventi molto dolorosi per l'applicazione dei nuovi «ponti» che probabilmente non erano stati calcolati perfettamente a misura. Fu in quella occasione, tra il resto, che la paziente bolzanina si rese conto della limitata strumentazione professionale di cui l'ambulatorio era dotato. Alla fine dell'intervento vi fu anche la sorpresa del conto: invece di 2600 euro la donna fu costretta a sborsare 4880 euro. Il viaggio di ritorno non fu piacevole perchè prima di raggiungere Bolzano la donna fu colta da dolori molto forti ad una mandibola. Fu costretta prima a rivolgersi all'ospedale, poi ad uno dei dentisti «veri» di Bolzano. Risultato: spesa immediata di mille euro per eliminare provvisoriamente la causa del dolore e preventivo di 12.700 euro per eliminare il mezzo disastro compiuto in Ungheria. Il «professor Heinz», per ottenere dalla paziente il ritiro della querela, ha risarcito 4 mila euro. 14 aprile 2012