Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile
Servizio Previsione e Prevenzione dei Rischi
EDILIZIA SCOLASTICA E RISCHI TERRITORIALI
OGGETTO:
U.A.S.
Indirizzo:
Comune:
Distretto:
Provincia:
Squadra:
Data:
Relazione Scuola Sel_Cappuccini_CHEE03602P
DD_Statale_Guardiagrele_ CHEE03600L
Via Cappuccini 1
Guardiagrele
09
Chieti
TL057--12/05/2003
PREMESSA
Nell'ambito del progetto pilota denominato "Edilizia scolastica e rischi territoriali" il team TL057 ha effettuato n° 1
sopralluogo presso il complesso scolastico sito nel Comune di Guardiagrele (Ch), In Via Farina 1 in data
05/06/2003. La scuola in oggetto condivide il sopracitato complesso scolastico con la scuola materna del
capoluogo e la scuola media.
IL COMPLESSO SCOLASTICO
descrizione:
La scuola oggetto di rilievo, di proprietà comunale, è composta da n° 4 unità edilizie denominate per convenzione
con le lettere maiuscole dell’ alfabeto.
La forma globale dell’edificio è inscrivibile globalmente in un rettangolo, munito di corte interna.
L’analisi distributiva è caratterizzata dalla presenza in tutte le unità edilizie che costituiscono il complesso (ad
esclusione dell’unità edilizia D), di un corridoio presente in tutti i livelli per la distribuzione funzionale alle aule.
Il complesso presenta uniformità in riferimento alle unità geometriche primitive che la compongono in planimetria,
ma in elevazione i corpi di fabbrica non presentano la stessa altezza conseguentemente le masse non risultano
simmetriche, né ben distribuite rispetto agli assi di simmetria generali dell’intero complesso.
E’ presente una scala di sicurezza esterna in acciaio realizzata di recente nella corte interna del complesso, insieme
ad un vano ascensore realizzato in aderenza all’unità edilizia A.
L’edificio costruito nella sua porzione originaria (unità edilizia A) prima degli anni ‘70 è stato oggetto di diversi
ampliamenti, il primo dopo il 1974 con la realizzazione dell’ala Sud-Ovest attualmente utilizzata come scuola
materna, dei locali di servizio alla cucina e della cucina (unità edilizia B), a cui ha fatto seguito in un breve lasso di
tempo la costruzione della nuova palestra (unità edilizia C). Infine l’ultimo intervento è stato quello di chiusura della
corte interna mediante l’ala Nord-Est in cui attualmente è presente l’ingresso su Via Farina (unità edilizia D).
Considerando la notevole dimensione dell’edificio, l’elevato numero di unità amministrative presenti e la complessa
articolazione costruttiva, si è ritenuto utile effettuare per questioni di praticità, l’ analisi e le singole valutazioni per
unità edilizie.
La superficie coperta dell’edificio si sviluppa nel seguente modo:
complessivamente la superficie calpestabile lorda di tutto l’edificio su tutti i piani è pari a circa mq 4800.
Il piano interrato presenta una superficie coperta di circa 222 mq con 4 vani;
il piano terra presenta una superficie coperta di circa 1900 mq con 33 vani;
il primo piano presenta una superficie coperta di circa mq 1050 con 19 vani;
il piano secondo presenta una superficie coperta di circa mq 850 con 16 vani; infine
il terzo ed ultimo piano presenta una superficie coperta di circa mq. 780 con 15 vani.
L’unità edilizia A presenta una superficie coperta a piano terra di circa mq 525 circa;
l’unità edilizia B presenta una superficie coperta a piano terra di circa mq 780 circa;
l’unità edilizia C presenta una superficie coperta a piano terra di circa mq 280 circa;
l’unità edilizia D presenta una superficie coperta a piano terra di circa mq 255 circa.
Analisi dettagliata per piano:
Piano terra:
Al piano terra dell’unità edilizia A sono ubicate parte della scuola elementare e parte della scuola media;
al piano terra dell’unità edilizia B sono ubicate solo le aule della scuola materna, la cucina con i relativi locali di
servizio.
Al piano terra dell’unità edilizia C si trova la sola palestra ufficialmente di competenza della scuola media.
Al piano terra dell’unità edilizia D si trovano i locali di ingresso di Via Farina e alcune aule della scuola media.
Piano primo:
Al piano primo dell’unità edilizia A si trovano solo aule della scuola elementare.
Al piano primo dell’unità edilizia B si trovano solamente aule della scuola elementare, più una palestra
non
praticabile.
Al piano primo dell’unità edilizia C c’è sempre palestra.
Al piano primo dell’unità edilizia D sono presenti solo aule della scuola media.
Piano secondo:
Al piano secondo dell’unità edilizia A si trovano solo aule della scuola media.
Al piano secondo dell’unità edilizia B si trovano solamente aule della scuola elementare.
Al piano secondo dell’unità edilizia C è presente la copertura piana della palestra.
Al piano secondo dell’unità edilizia D sono presenti solo aule della scuola media.
Piano terzo:
Al piano terzo dell’unità edilizia A si trova solo un aula della scuola media ed inoltre è presente la Presidenza della
scuola media, la segreteria, gli uffici, gli archivi cartacei, e la sala professori.
Al piano terzo dell’unità edilizia B c’è la copertura a tetto della unità edile.
Al piano terzo dell’unità edilizia C non c’è niente.
Al piano terzo dell’unità edilizia D sono presenti solo aule della scuola media.
Analisi approssimata dell’utilizzo per piano e per unità edilizia:
Unità edilizia A
Complessivamente il blocco A ovvero la porzione originaria presenta la seguente distribuzione delle aule per piano:
Piano terra
2 stanze utilizzate dalla SEL con circa 41 studenti e 2 docenti 2 assistenti scolastici
1 dalla SME con circa 21 studenti 1 docente e 1 assistente scolastico
3 ad uso promiscuo (mensa) SMA e SEL (utilizzate solo nelle ore pasti)
Piano primo
5 aule utilizzate dalla SEL per circa 100 studenti, 4 docenti e 3 assistenti scolastici
1 aula biblioteca (utilizzata in orari fissi) non quantizzabile
Piano secondo
6 aule SME per complessivi 138 alunni, 7 docenti e 4 assistenti scolastici
Piano terzo:
1 aule SME con 4 alunni portatori di handicap, 2 docenti e 1 assistente scolastico
6 aule della Presidenza occupate da un minimo di 8 a un massimo
straordinario nella sala professori di 70 unità (tutti i docenti).
Complessivamente l’unità edilizia A ospita:
della SME 163 alunni 10 o (66) docenti e 6 di altro personale per un totale di 179 unità
(tra parentesi sono indicati i docenti complessivi possibili nella sala professori);
della SEL 155 alunni 18 docenti e 5 di altro personale per un totale di 178 unità.
Complessivamente 318 alunni, 28 docenti 11 di altro personale + 4 alunni H e 2 docenti di sostegno,
per un totale di 353 unità + (76 docenti numero massimo nella sala professori)
Unità edilizia B
Il blocco B presenta la presente distribuzione:
Piano terra: tutto utilizzato come SMA
5 aule per circa 71 alunni complessivi, 9 docenti 5 tra assistenti e altri.
1 cucina con dispensa e ripostiglio occupanti un massimo di 8 unità.
1 dormitorio ad uso temporaneo (71 alunni)
1 aula per attività collettive e mensa ad uso prevalente(71 alunni)
1 biblioteca non quantizzabile
1 dispensa
1 cucina
1 ripostiglio e locali di servizio
Piano primo: 1 aula SEL con 21 studenti, 3 docenti e 1 altro personale
e una Palestra (momentaneamente chiusa).
Piano secondo 1 aula SME con 21 alunni, 1 docente e 1 altro personale.
Piano terzo tetto
Complessivamente l’unità edilizia B ospita:
della SMA 71 alunni, 9 docenti e 13 unità di altro personale, per un totale di 93 unità;
della SEL 21 alunni, 3 docenti e 1 altro personale, per un totale di 25 unità;
della SME 21 alunni, 1 docente e 1 altro personale, per un totale di 23 unità;
Complessivamente 113 alunni, 13 docenti, 15 di altro personale + 1 alunni H e 2 docenti di sostegno,
per un totale di 144 unità
Unità edilizia C
L’unità edilizia C ospita esclusivamente su due livelli la palestra, e gli spogliatoi sono al piano terra.
Nella condizione ordinaria la palestra occupa 30 unità più due docenti.
Unità edilizia D
L’unità edilizia D presenta la seguente distribuzione di aule:
Piano terra: 1 ingresso e due aule della SME, di cui una per portatori di handicap, per complessivi 20 alunni e 3
docenti e 1 altro personale.
Piano primo: 3 aule della SME per 53 alunni, 3 docenti, e 1 altro.
Piano secondo: 1 aula Personal Computer della SME e 1 laboratorio artistico SME ad uso temporaneo non
quantizzabili.
Piano terzo: 3 aule SME, 50 alunni, 3 docenti e 2 di altri.
Complessivamente l’ unità edilizia D ospita:
della SME 123 alunni, 9 docenti, 4 altro personale, 2 altri
7 alunni H e 2 docenti di sostegno,
per un totale di 147 unità.
Utenza complessiva per unità amministrativa:
Complessivamente abbiamo nella SME di Via Farina 391 utenti:
296+11 H alunni
20+50 docenti (numero complessivo docenti della DD nella sala riunioni)
10 bidelli
2 assistenti materiali
2 altri.
Complessivamente abbiamo nella SEL di via Cappuccini 179 utenti:
149+6 H alunni
15+3 docenti
2 bidelli
2 assistenti materiali
2 altri.
Complessivamente abbiamo nella SMA di via Cappuccini 84 utenti:
70+1 H alunni
7+2 docenti
2 bidelli
2 altri
Complessivamente l’edificio ha un utenza fissa di 654 unità, più il personale della cucina e della segreteria, per circa
670 unità.
Il complesso ha un’ altezza alla gronda minima di mt 4.00 e una massima di mt 14.50.
La copertura è a terrazza con guaina impermeabile o lastre in lamiera.
Non sono note le diverse modalità tecniche nell’esecuzione delle singole porzioni di fabbricato, in quanto il materiale
documentale fornito è privo di disegni tecnici al riguardo. La sola ispezione visiva senza metodiche di rilevazione
strumentale, non consente la valutazione dello stato di fatto o la stima del grado conservativo.
Dette unità edilizie si configurano all’interno del complesso scolastico come porzioni di edificio unite in aderenza
senza giunto tecnico a norma.
L’unità edilizia A edificata nel 1968 rappresenta la prima costruzione del complesso, è stata oggetto di alcune
revisioni nella distribuzione interna nell’ambito dei lavori di
ampliamento e per l’inserimento degli impianti
tecnologici. Essa presenta n° 4 piani abitabili, si sviluppa per un’ altezza media interpiano di 3.6 m, ed una
superficie coperta a piano terra di 525 mq. Presenta una terrazza raggiungibile mediante scala esterna situata sull’
ultimo piano; è priva di sottotetto e di piani seminterrati. La struttura verticale di questa unità edilizia risulta
essere del tipo con telaio in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti sono con struttura portante in latero-cemento
gettato in opera con travetti prefabbricati, con cordoli in c.a. a tutti i livelli. La copertura è dal punto di vista
tipologico piana con struttura portante in laterocemento gettato in opera con travetti prefabbricati e cordoli in c.a.
L’unità edilizia B edificata nel 1974, è stata oggetto di qualche revisione nella distribuzione interna ma non nelle
strutture. Questa presenta
n° 3 piani abitabili, si sviluppa per un’altezza media interpiano di 3.6 m, ed una
superficie coperta complessiva di 780 mq. Non è noto se sia presente un ridotto sottotetto probabilmente non
praticabile, è presente un piano seminterrato, utilizzato originariamente come centrale termica ed attualmente non
utilizzato. La struttura verticale di questa unità edilizia risulta essere del tipo con telaio in calcestruzzo armato. Gli
orizzontamenti sono con struttura portante in latero-cemento gettato in opera con travetti prefabbricati, con
cordoli in c.a. a tutti i livelli. La copertura è dal punto di vista tipologico a falde
con struttura portante in
laterocemento gettato in opera e travetti prefabbricati con cordoli in c.a..
L’unità edilizia C edificata nel 1976, non è stata mai oggetto di revisione nella strutture. Presenta oggi n° 1 piani
abitabili, si sviluppa per un’altezza media interpiano di 7.0 m, ed una superficie coperta complessiva di 380 mq. E’
priva di sottotetto e piani seminterrati. La struttura verticale di questa unità edilizia risulta essere del tipo con
telaio in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti sono con struttura portante in calcestruzzo prefabbricato, con
cordoli in c.a. a tutti i livelli. La copertura è dal punto di vista tipologico piana con struttura portante in
calcestruzzo prefabbricato.
L’unità edilizia D edificata nel 1983, non è stata mai oggetto di revisione nella strutture. Questa presenta oggi n°
4 piani abitabili, questa si sviluppa per un altezza media interpiano di 3.6m, ed una superficie coperta complessiva
di 255 mq; è priva di sottotetto e piani seminterrati. La struttura verticale di questa unità edilizia risulta essere del
tipo con telaio in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti sono con struttura portante il latero-cemento gettato in
opera con travetti prefabbricati, con cordoli in c.a. a tutti i livelli. La copertura è dal punto di vista tipologico piana
con struttura portante in laterocemento gettato in opera con travetti prefabbricati, e cordoli in c.a..
All’interno del complesso scolastico si svolgono esclusivamente funzioni attinenti alle attività didattiche della scuola
in oggetto, della scuola elementare e della scuola materna. Il numero di utenti contenuti nell’arco della giornata
tipo all’interno del complesso stesso è di n° 654 tra studenti personale docente personale non docente più
eventuali altri non quantizzabili, di cui n° 391 riferibili alla scuola media, e n° 179 riferibili alla scuola elementare e
n° 84 relativi alla scuola materna.
CRITICITA’
Al momento del sopralluogo sulla struttura portante visibile relativa all’unità edilizia A si è rilevato un quadro
fessurativo minore del 5%, mentre sulle componenti il quadro fessurativo riscontrato risuta essere esteso per circa il
20%, e un livello massimo del danno valutato di media entità per quanto riguarda le componenti e la struttura.
Per quanto concerne l’unità edilizia B si e rilevata sulla struttura portante visibile un quadro fessurativo minore del
3%, mentre sulle componenti il quadro fessurativo riscontrato risulta essere esteso per circa il 15%, e un livello
massimo del danno valutato di media entità per quanto riguarda le componenti e la struttura.
Nell’ unità edilizia C non si è rilevato alcun quadro fessurativo sulle strutture portanti visibili e sulle componenti, e
un livello massimo del danno valutato di bassa entità per quanto riguarda le componenti e la struttura.
Infine nell’ unità edilizia D si è rilevato un quadro fessurativo esteso per circa il 10% sulle strutture portanti visibili,
mentre sulle componenti il quadro fessurativo risulta essere esteso a l 20%, e un livello massimo di danno di media
entità per quanto riguarda le componenti e la struttura.
Si consiglia pertanto di tenere sotto attento controllo il quadro fessurativo riportato negli appositi allegati (modello
scheda lesione) per evidenziare eventuali evoluzioni del quadro stesso.
Sulla base della documentazione fornita dall’ufficio tecnico comunale e dalle indagini svolte non
si evidenziano
criticità immediate riguardanti le unità edilizie afferenti il complesso scolastico, per quanto riguarda gli indicatori
diretti dei rischi e, nel particolare il fabbricato non ha subito interventi di emergenza, non sono intervenute
trasformazioni che hanno dato luogo a importanti incrementi di carico e riduzioni di resistenza sulle strutture, non
sono intervenuti incrementi significativi dei sovraccarichi di esercizio o variazioni di destinazione d’uso, non sono stati
realizzati, ristrutturati locali in sotterraneo né sono state eseguite opere di scavo.
Gli arredi posti all’interno dei locali e nei percorsi interni (scaffalature, librerie, archivi, pareti attrezzate, ecc,) non
sono stabilmente ancorati alle pareti, ma sono generalmente di altezza minore a mt 1.50 salvo qualche eccezione.
Si rileva, però, la presenza di perforazioni e tagli negli intradossi delle travi a piano terra, che potrebbero
rappresentare punti di labilità della struttura.
Inoltre sono presenti elementi architettonici non strutturali incombenti e male ammorsati, in particolare il cornicione
dell’ultimo piano dell’unità edilizia D.
Non si evidenziano, invece, criticità per quello che riguarda gli altri indicatori diretti dei rischi così come individuate
nel dettaglio nelle schede di rilievo.
Quadro fessurativo
Unità edilizia A
La presente unità edilizia rappresenta la porzione di fabbricato più antica.
Sono presenti lesioni capillari orizzontali e/o verticali in prossimità dei punti di incontro tra pareti esterne e tramezzi
interni, o sui solai/soffitti dei locali, generalmente determinate da ritiri per differenti coefficienti di dilatazione termica
o per cause diverse.
Nei punti di incontro con l’unità edilizia B sono presenti lesioni interne ed esterne determinate dall’ assestamento
differenziale delle due masse dei due corpi di fabbrica in aderenza.
Nel piano terra sono stati inseriti impianti tecnologici successivamente alla costruzione, e a tale proposito, per
consentire il mantenimento delle quote e pendenze tecniche delle tubazioni degli impianti, sono stati effettuati alcuni
tagli o perforazioni negli intradossi delle travi per permettere il passaggio delle condotte con le loro pendenze di
progetto. Non è stato possibile determinare se il taglio delle travi abbia interessato anche i tondini di armamento
dell’intradosso delle stesse.
Al piano primo si sono riscontrate solo lesioni capillari pressoché regolari in varie aule.
Al piano secondo si è rilevata una sola lesione di un qualche interesse verticale sulla parete ovest del bagno donne,
attualmente in ristrutturazione per tutta l’altezza della stanza, interessante anche il rivestimento delle piastrelle, ma
di cui risulta difficile la valutazione della causa che l’ ha determinata.
Il piano terzo è quello che presenta il quadro fessurativo più interessante.
Sono presenti diverse lesioni verticali nei locali bagno, in corrispondenza degli spigoli e sulle pareti, per tutta l’altezza
del locale di un’ampiezza fino a 2 mm.
Inoltre sono presenti lesioni capillari o più ampie, nei locali prossimi alla Presidenza come la segreteria.
Quest’ ultima infatti presenta il quadro fessurativo più ampio come larghezza, con lesioni orizzontali nella mezzeria
del soffitto, in prossimità dei punti di incontro tra solaio/soffitto e tramezzi laterali, a ridosso delle finestre, e della
porta di accesso. Inoltre il personale della segreteria ha comunicato che, a seguito dell’ultimo evento sismico, alcune
di queste si sono leggermente allungate e allargate.
Ci sono inoltre diverse infiltrazioni di acqua sia in questa stanza che nella stanza dei professori.
Sono presenti lesioni sulle linee di aderenza tra tramezzi divisori e strutture portanti delle aule utilizzate come
archivio cartaceo di presidenza e segreteria, comunque di modesta entità, anche se maggiormente ricorrenti rispetto
agli altri piani.
Unità edilizia B
L’ unità edilizia B rappresenta il primo ampliamento all’ edificio originario (Unità edilizia A), ove si evidenziano
pochissime lesioni capillari.
Si rilevano comunque notevoli lesioni sia interne che esterne in prossimità del piano di aderenza tra l’ unità edilizia A
e l’unità edilizia B, realizzato forse con giunto tecnico anche se non visibile dall’esterno.
(Si rileva infatti che sul piano di aderenza tra le due costruzioni è presente una cospicua massa muraria divisoria,
sicuramente di dimensioni superiori agli standard costruttivi e alle altre pareti perimetrali delle due costruzioni, tale
da indurre alla considerazione che al loro interno sia comunque presente uno spazio, non visibile dall’esterno).
Tale caratteristica tecnica ha determinato nel tempo l’abbassamento differenziale tra le parti e le relative fratture sia
all’interno che all’esterno.
Il quadro fessurativo è il seguente:
- Il piano terra presenta le già segnalate lesioni di giunto dalle diverse parti.
- In alcune aule i pavimenti a seguito dei precedenti lavori non risultano essere perfettamente a filo, in quanto sono
presenti disconnesioni tra le piastrelle con diverse altezze.
- Le lesioni in prossimità della porta di servizio del locale cucina, sono causate molto probabilmente dalle azioni di
trazione indotte al muro dal considerevole peso della porta in ferro, e dalla continua energica percussione contro il
controtelaio della stessa, che ha determinato il quadro fessurativo riscontrato.
- Al piano primo,
si e rilevata prevalentemente l’infiltrazione di acqua nel solaio/soffitto della vecchia palestra,
attualmente non utilizzata, per quanto comunicato, per motivi di salubrità.
- La prima rampa di scale discendente, adiacente la palestra (chiusa), al passaggio di numerosi studenti presenta
una inflessione maggiore del consueto.
-Inoltre si documenta la presenza di rivestimento in mattoni con spigoli vivi, nei punti in cui le
dell’impianto termico presentano degli angoli retti al livello del pavimento, potenzialmente
tubazioni
pericolosi in caso di
caduta dei bambini, e inoltre la presenza di distacchi delle prese elettriche dal muro.
Unità edilizia C
La palestra (nuova) rappresenta la totalità dell’unità edilizia C costruita successivamente, indipendente dall’unità
edilizia B.
Il quadro fessurativo di questo blocco è ottimo sia internamente che esternamente; il locale palestra non individua
alcun tipo di lesione, oltre quelle minime presenti esternamente sui piani di aderenza con l’unità edilizia D.
Unità edilizia D
L’unità edilizia D rappresenta l’ultima porzione di fabbricato edificata. Che è stata realizzata chiudendo la corte
sull’ultimo lato aperto.
Ai suoi lati presenta in aderenza da un lato la palestra e, dall’ altro, la porzione di fabbricato individuato come unità
edilizia A. In prossimità del giunto con il blocco C (palestra) esternamente è visibile una lesione minima sulla linea
nell’angolo di incontro tra i due corpi di fabbrica.
Dal lato della unità edilizia A l’ edificio è stato connesso con giunto tecnico.
Tale giunto ha determinato internamente il quadro fessurativo più consistente forse per assestamento differenziale
tra le differenti masse delle porzioni di edificio.
Esternamente, a causa del giunto, non è possibile individuare eventuali quadri fessurativi esistenti, che invece sono
presenti internamente, già ispezionati a seguito dell’ultimo terremoto dai tecnici comunali.
Il quadro fessurativo riscontrato è il seguente:
- al piano terra sono presenti alcune lesioni orizzontali sui solai/soffitti in direzione della tessitura del telaio stesso,
come nella stanza che mette in comunicazione l’ unità edilizia A con l’ unità edilizia D.
- sono presenti lesioni sulla parete dov’è presente la porta di ingresso principale, determinate molto probabilmente
dal cinematismo e dalla trazione della pesante pensilina di ingresso, che risulta essersi disconnessa dalla struttura
principale dell’unità edilizia D, a seguito dell’ultimo terremoto, la quale ha inoltre determinato alcune altre lesioni
intorno alla stessa.
I piani primo e secondo non presentano lesioni di interesse, se non alcune capillari diffuse.
Il piano terzo presenta invece alcune modeste lesioni nei punti di incontro tra unità edilizia A e unità edilizia D,
alcune sulle pareti, già ispezionate dai tecnici del comune.
Alcune sui pilastri, di discreta larghezza (circa 2 mm), e lunghezza ma di considerevole importanza considerando che
si trovano su elementi portanti in c.a. Se ne ignora la causa.
I presenti quadri fessurativi sono già noti ai tecnici comunali.
Valutazioni sul quadro fessurativo generale esterno:
- nei luoghi di aderenza tra i diversi corpi del complesso in cui non sia presente un giunto tecnico, sono in alcuni casi
visibili numerose lesioni determinate dall’ assestamento differenziale degli edifici tra
loro sia all’ interno che
all’esterno.
- nei luoghi in cui invece sia presente un giunto tecnico sono presenti lesioni capillari o piccole, prevalentemente
nella parte interna.
Sono presenti diverse lesioni esterne sulle pareti, nell’angolo in prossimità dell’ingresso di Via Farina come da
distacco della tamponatura dal telaio strutturale.
Vi sono varie lesioni verticali discendenti al di sotto degli spigoli delle soglie esterne, di tutte le finestre sui vari piani
al di sotto della Presidenza, la cui ispezione e controllo attento non è stato possibile a causa della elevata posizione
delle stesse.
Il quadro fessurativo delle principali lesioni è legato ai cinematismi di assestamento delle porzioni di edificio costruite
in aderenza, in periodi diversi e con masse diverse.
Considerazioni:
Alla sola ispezione visiva senza controlli strumentali o di disegni di dettaglio tecnico risulta assai difficile esprimere
valutazioni di assoluta certezza sullo stato di fatto della costruzione.
Considerando l’età del complesso, le tecniche utilizzate nella realizzazione delle parti che compongono il complesso,
si ritiene che esso possa svolgere egregiamente alla sua funzione strutturale in condizione statica.
Non è noto se la struttura sia stata armata per resistere ad azioni dinamiche.
La grandezza della costruzione induce a non valutare superficialmente le poche lesioni significative riscontrate.
Si segnalano tuttavia alcune criticità minori:
- si rileva la presenza di una notevole massa fisica costituita dall’archivio cartaceo generale della Presidenza
posizionato al piano più alto dello stabile.
Sullo stesso piano dell’archivio sono state individuate con maggiore frequenza lesioni capillari sulle pareti e a ridosso
della struttura portante.
E in tutti i piani inferiori in corrispondenza di tali archivi sono presenti lesioni verticali discendenti esterne in
prossimità delle soglie delle finestre.
Si ritiene a tal proposito che, se pur tali carichi non rappresentino un elevato sovraccarico accidentale alla struttura,
in base ai dimensionamenti di progetto considerati in condizione statica, la loro più congeniale posizione sia nei piani
più bassi, così da ridurre le masse in elevazione soggette ad accelerazioni e a momenti di forze aggiuntivi a quelli di
esercizio, indotte dalle azioni sismiche.
- Sono presenti nel parapetto delimitante il tetto nella parte interna della corte numerosi distacchi dell’intonaco di
rivestimento; si ritiene a tal proposito utile una valutazione dello stato di aderenza delle parti di intonaco al margine
delle parti già cadute per la verifica statica.
- Risulterebbe estremamente utile il controllo dei fori e dei tagli effettuati sugli intradossi delle travi a piano terra,
per il passaggio delle condotte degli impianti tecnologici, e la verifica dello stato conservativo dei tondini di
armamento.
- Il controllo e la sistemazione della pensilina sull’accesso di Via Farina attualmente dissestata e puntellata alla
meglio
- Il controllo e la sistemazione dove necessario degli impianti elettrici.
- Il controllo mediante metodiche strumentali della rampa di scale nell’unità edilizia D, e della sua lesione
determinata da quanto comunicato dal personale della scuola dall’ultimo evento sismico.
- Il controllo più accurato del quadro fessurativo dei locali in prossimità della Presidenza.
Infine considerando la complessa articolazione dell’edificio e la sua disomogeneità tra le parti, si ritiene utile oltre che
una valutazione mediante analisi dinamica della struttura, di un controllo tecnico mediante metodiche strumentali
dello stato conservativo delle strutture in c.a. dell’intero complesso a piano terra, in particolar modo in quelle dove a
seguito dell’ultimo evento sismico si siano verificati nuovi quadri fessurativi, non presenti precedentemente.
Si segnala inoltre che di recente è stata realizzata la scala di emergenza esterna per tutto l’edificio posizionata
all’interno della corte dello stesso.
La corte presenta una sola porta di accesso di larghezza ridottissima, non a norma, che mette in comunicazione
l’ atrio di Via Cappuccini con la corte.
Tale uscita risulta chiaramente del tutto insufficiente per assorbire il deflusso di una porzione considerevole delle
646 unità minime presenti sui tre piani stabilmente.
A tale riguardo si mette in evidenza che sarebbe utile sostituire la presente porta, con una molto più grande fornita
di infisso antipanico, per garantire un migliore deflusso della scolaresca.
E che sarebbe all’evenienza utile sostituire la finestra del piano terra del corpo scale, prospiciente la corte interna,
dell’unità edilizia D, con un ampia porta antipanico, così da mettere in comunicazione o relazione funzionale, la corte
anche con l’atrio e ingresso di Via Farina per raddoppiare le vie di esodo.
Se eventualmente non fosse sufficiente, si potrebbe effettuare una terza via di esodo sostituendo la finestra sulla
corte interna, in corrispondenza della porta di servizio della cucina, con una porta, e sostituire la pesante porta di
servizio della cucina con una antipanico, così da triplicare le vie di esodo.
IL SITO
descrizione:
L’area su cui sorge il complesso scolastico, con estensione di circa 2600 mq , si trova nella prima periferia del
capoluogo di Guardiagrele in una zona urbanizzata. Essa ha, dal punto di vista morfologico, una configurazione di
versante.
L’edificio è posizionato nella prima periferia del centro storico di Guardigrele, in prossimità dell’ospedale vecchio e del
convento dei Cappuccini.
La scuola è situata tra Via Cappuccini e Via Farina, sugli altri due lati sono presenti i terrazzamenti con i muri di
contenimento in c.a.. L’area di pertinenza è fornita di due accessi veicolari sufficientemente ampi e due pedonali.
L’intera superficie dell’area di pertinenza della scuola risulta essere asfaltata.
Sono presenti parcheggi prevalentemente verso Via Cappuccini, percorribile sia a piedi che con un autoveicolo.
Tuttavia il perfetto giro dello stabile con un mezzo meccanico di notevoli dimensioni
effettuabile, a causa del restringimento in prossimità
non risulta facilmente
dell’angolo Nord-Ovest della costruzione nei pressi di Via
Farina.
L’accesso all’area è diretto senza alcun impedimento a mezzi meccanici di soccorso direttamente dalla strada;
l’ingresso all’ area è consentito mediante ampi cancelli carrabili uno largo 9.20 m. su Via Cappuccini, l’altro largo
4.10m su Via Farina. Gli accessi all’area di pertinenza sono agevoli anche a mezzi meccanici di soccorso di notevole
dimensione.
Si segnala la presenza delle due strade di accesso alla scuola con discreta pendenza.
criticità:
Sulla base della documentazione fornita dall’ ufficio tecnico comunale e dalle indagini svolte non si evidenziano
criticità immediate per quanto concerne gli indicatori indiretti e diretti dei rischi dell’area ove sorge il complesso
scolastico, nelle vicinanze del complesso scolastico non si sono verificate modificazioni del fondo stradale, non sono
stati effettuati scavi, né demoliti fabbricati o ultimate nuove costruzioni negli ultimi cinque anni; non esistono infine
sorgenti di potenziali inquinanti di origine chimica o biologica.
Non si rilevano criticità serie legate al sito.
Si documentano, a titolo conoscitivo, la presenza del considerevole dislivello presente sul lato Nord della scuola
delimitato dalla balaustra metallica, dove sono anche presenti numerosi alberi di alto fusto, con rami anche a
modesta altezza, e la presenza nell’area di pertinenza lato Nord-Est delle cabine del metano.
Non sono state fornite dal municipio documentazioni relative alla situazione geomorfologica e litologica dell’area della
scuola.
Arch. Giancamillo Laureti
Dati di Vulnerabilità
Unità Edilizia
A
B
C
D
Indice di
Vulnerabilità
Strutturale
(VS)
MA
MA
MA
MA
Classe di
danno
(Da)
B1
B2
A9
C2
Indice di
Vulnerabilità
di Area
(VA)
8
8
8
8
Indice di
Rischio
Sismico
(IRS)
.36E+00
.11E+00
.27E-01
.13E+00
Probabilità
di collasso
annuo (Pca)
.12E-02
.12E-02
.12E-02
.12E-02
Frazione di
utenti
esposti
(Ue)
0.69
0.63
0.66
0.79
Danno
presunto
(D95)
0.27
0.27
0.27
0.27
Note esplicative
L’indice di vulnerabilità strutturale (Vs) descrive la propensione dell’edificio a subire danni in occasione di
un terremoto. Negli edifici con struttura portante in muratura varia da 0 a 100. Se è minore di 20 la vulnerabilità
è bassa (B); se è maggiore di 80 la vulnerabilità è alta (A); tra 40 e 60 è media (M). Per gli edifici con struttura
portante in c.a la vulnerabilità strutturale è indicata direttamente con una lettera corrispondente al livello: alto
(A), medio-alto (MA), medio (M), medio-basso (MB), basso (B).. Essendo valutato solo sulla base di
caratteristiche intrinseche della struttura, è necessario correlarlo all’intensità del terremoto atteso nel sito per
avere informazioni sulla reale possibilità che i danni avvengano: a vulnerabilità alta, per esempio, può
corrispondere un rischio basso se l’edificio sorge in un sito con terremoti attesi di bassa intensità. Il parametro
D95 quantifica il danno presunto per effetto di un terremoto atteso nel sito con periodo di ritorno di 95 anni.
Valore nullo di D95 significa assenza di danno; valore pari a 1 significa crollo completo. Il periodo di ritorno
considerato qui è quello utilizzato per le verifiche allo stato limite di danno nella normativa vigente.
Il parametro Classe di Danno (Da) è una sintetica descrizione dell’attuale consistenza e diffusione del
danneggiamento nell’edificio. La lettera A indica nessun danno. Le lettere B, C, D ed E corrispondono
rispettivamente a danno lieve, medio, grave e gravissimo. La lettera F indica danno totale. Il numero che segue
la lettera indica l’estensione in termini percentuali: 0 indica estensione massima del 10%, 1 estensione massima
del 20% e così via fino a 8 che indica estensione massima del 90%. Il numero 9 indica estensione superiore al
90%. Per esempio, la sigla C2 indica un danno medio per una estensione massima del 30%.
L’indice di vulnerabilità di area (Va) tiene conto delle condizioni ambientali del sito dove sorge la scuola.
Varia da 0 a 100. Se è minore di 10 la vulnerabilità è bassa; se è compreso tra 10 e 19 la vulnerabilità è media;
se maggior o uguale a 20 sono richiesti accertamenti più approfonditi. Questo indice attualmente non è
correlabile all’intensità del terremoto atteso nel sito.
L’indice di rischio sismico (Irs) è il prodotto della probabilità di collasso annuo e del numero di vittime attese.
La probabilità di collasso annuo (Pca) può essere vista come frazione di una famiglia di edifici tutti identici
che crolla ogni anno per effetto del terremoto atteso nel sito. Oppure, l’inverso della probabilità rappresenta il
numero di anni durante i quali l’edificio riesce a sopravvivere senza crolli provocati dai terremoti attesi. Il numero
di vittime attese è un parametro che dipende dal tipo di utenti che occupano l’edificio e dal percorsi che questi
devono fare per salvarsi da un crollo. Si tratta quindi di un parametro indipendente dalle prestazioni sismiche
dell’edificio che evidenzia il numero di utenti oggettivamente deboli (bambini e disabili); il percorso è qui
semplicemente descritto dal numero di piani dell’edificio e dalla larghezza della strada prospiciente.
In tabella è riportato il numero di utenti totale (Nut), la frazione di utenti esposti (Ue)(rapporto tra numero di
vittime attese e Nut) ed il rischio sismico complessivo. L’indice di rischio definito in questo modo ha un valore
convenzionale; malgrado ciò, può essere considerato un utile strumento per definire graduatorie, la cui validità è
certificata dalla considerazione esplicita dei principali fattori di rischio sismico e dall’omogeneità di valutazione
degli stessi.