federfarma
federazione nazionale unitaria
dei titolari di farmacia italiani
Roma,
10 aprile 2012
Uff.-Prot.n° US SM 6037/144/F7/PE
Oggetto:
Selezione rassegna stampa 24-30 marzo 2012
Federfarma propone una selezione ed un commento dei principali articoli di interesse della
categoria pubblicati dal 24 al 30 marzo 2012.
Pensione obbligatoria a 65 anni: una norma assurda
Un editoriale a firma Vittorio Feltri definisce ‘incredibile’ la misura che impone al titolare di
farmacia di smettere di esercitare la professione dopo i 65 anni di età. La norma è in palese
contraddizione con la riforma che ha innalzato l’età pensionabile a 67 anni per arrivare,
gradualmente, a 70 anni. “Il provvedimento in questione – si legge nell’articolo – non solo è
insensato, quindi illogico, ma segna una svolta pericolosa nelle professioni di qualsiasi tipo”. Se
infatti il titolare di farmacia a 65 anni non è più ritenuto in grado di svolgere il proprio lavoro,
perché uomini e donne over 65 dovrebbero fare il presidente del Consiglio, il ministro, o il Capo
dello Stato? (Il Giornale – 26 marzo 2012)
Sull’argomento il quotidiano Libero (24 marzo 2012) scrive: “il governo del merito e della
concorrenza sancisce con lo strumento del diritto la data di scadenza delle facoltà fisico-psichiche
degli appartenenti a una singola categoria professionale”. “Non capisco questo accanimento nei
nostri confronti – commenta il presidente di Federfarma Annarosa Racca – come possono dirci che
a 65 anni non siamo più in grado di fare il nostro mestiere, e soprattutto come possono chiederci di
fare un passo indietro nel momento in cui si parla di innalzare l’età pensionabile per tutti?”.
Il Corriere della Sera (27 marzo 2012) spiega i nodi posti dall’interpretazione ministeriale del
comma 17: ‘Non viene fatta distinzione, nella circolare del ministero della Salute, tra società di
farmacisti che possono permettersi il cambiamento, e piccole imprese rurali dove oltre al titolare
lavora un solo magazziniere. Pensiamo, ad esempio, ai piccoli centri in campagna o montagna”.
“La legge rischia di provocare enormi disagi alla cittadinanza servita dalle farmacie gestite da una
sola persona” afferma un avviso a tutta pagina di Federfarma Lazio, che rilancia l’invito al ministro
della Salute a rivalutare con urgenza la norma sul pensionamento dei titolari di farmacia (Il
Messaggero – 29 marzo 2012).
Liberalizzazioni: l’attività di Federfarma
La stampa ha dedicato ampio spazio alle notizie inerenti lo stato di agitazione proclamato dalla
categoria per protestare contro il parere ministeriale sulle modalità di applicazione dell’articolo 11 e
in particolare del comma 17, relativo al pensionamento del titolare di farmacia. In una lunga
intervista rilasciata a Quotidiano Sanità (23 marzo 2012) il presidente di Federfarma Annarosa
Racca ha spiegato punto per punto le ragioni della protesta che prevedeva un giorno di chiusura
giovedì 29 marzo, mentre in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore Sanità (29 marzo 2012) spiegava
perché Federfarma ha diffidato le Regioni dal dare seguito alle interpretazioni ministeriali
sull’applicazione della norma. Il Corriere della Sera (28 marzo 2012) parla invece della sospensione
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della protesta delle farmacie, che il 29 marzo sono rimaste regolarmente aperte: la decisione di non
osservare il giorno di chiusura è stata adottata dall’Assemblea Nazionale tenutasi a Roma il 27
marzo, in seguito anche alla notizia che il ministro della Salute è “disponibile a trovare una
soluzione e trovare i margini per riformulare la norma”. “Accettiamo volentieri il segnale e la
volontà di dialogo – ha commentato il presidente di Federfarma Annarosa Racca – ma dobbiamo
risolvere sul serio perché si tratta di problemi cruciali”.
Farmaci sicuri in farmacia
“I farmaci vanno prescritti dai medici e vanno acquistati in farmacia proprio perché in farmacia c’è
un farmacista che ha una professionalità e si assume una precisa responsabilità tutte le volte che
consegna un farmaco ad un paziente”. Così il farmacologo Silvio Garattini commenta i recenti
episodi di decessi legati all’assunzione di prodotti acquistate on line (Il Messaggero – 26 marzo
2012).
Il direttore del reparto anticontraffazione dell’Aifa, Guido di Giorgio, sottolinea in un’intervista che
“nelle farmacie tradizionali non si troverà mai un farmaco contraffatto o adulterato” perché “la
filiera dei controlli è stringente e funziona” (Il Mattino – 27 marzo 2012)
Il ministro della Salute ricorda, in un’intervista, che in Italia la vendita on line di farmaci è vietata e
che, grazie ai controlli, nel nostro paese abbiamo la percentuale di medicinali contraffatti più bassa
d’Europa (La Stampa – 27 marzo 2012).
Varie
Rapine in farmacia. Nel 2011 a Genova le farmacie hanno subito nove rapine a mano armato e 12
furti con scasso. Per far fronte soprattutto al pericolo rapine, il presidente di Federfarma Genova
Giuseppe Castello ha siglato un protocollo d’intesa con il prefetto grazie al quale sarà possibile, in
caso di necessità, “un’interazione diretta fra gli apparati di video allarme installati nelle farmacie e
le sale delle centrali operative delle forze di polizia”. (Corriere Mercantile – 27 marzo 2012)
(ndr.: l’iniziativa si inscrive nell’ambito dell’accordo sulla sicurezza in farmacia siglato da
Federfarma Nazionale e il ministero dell’Interno nel 2010)
App “In Lombardia”. È disponibile dal 30 marzo l’App della Regione Lombardia che, come
spiega l’assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari, permette agli utenti di
accedere direttamente da IPad e IPhone a diversi servizi, anche sanitari come la geolocalizzazione
delle farmacie. Grazie ai dati forniti da Federfarma Lombardia, il sistema permette di individuare la
farmacia aperta in quel momento più vicina al luogo in cui ci si trova (La Voce di Mantova – 30
marzo 2012).
Federfarma Trieste e Federfarma Gorizia hanno siglato con le Aziende per i servizi sanitari
(Ass) Triestina e Isontina un accordo sulla distribuzione per conto di alcune categorie di farmaci.
L’intesa permette di sfruttare a favore dei cittadini la presenza capillare delle farmacie sul territorio
(Il Piccolo Gorizia – 30 marzo 2012).
C’è sempre una farmacia aperta vicino a te. Una pagina a firma di Federfarma Roma illustra ai
lettori quali garanzie di affidabilità e tutela della salute garantiscano ai cittadini le farmacie, di
giorno e di notte, con i prodotti forniti, i servizi e la consulenza professionale (Il Tempo – 30 marzo
2012).
Falsi psicologi. L’ordine degli psicologi della Lombardia ha presentato una campagna
‘anticontraffazione’ per contrastare l’abusivismo professionale. Le farmacie collaborano
distribuendo un opuscolo che, attraverso una storia illustrata, spiega la differenza tra un vero e un
falso professionista. Contestualmente l’ordine degli psicologi ha avviato una collaborazione con i
Nas di Milano (Italia Oggi – 28 marzo 2012).
Liberalizzazione orari di apertura. Il Sole 24 Ore Sanità (29 marzo 2012) spiega perché la norma
della legge sulle liberalizzazioni che liberalizza i turni e gli orari delle farmacie non può avere
applicazione immediata ma necessita di un intervento delle Regioni in materia.
Farmaci generici. Il dl liberalizzazioni appena convertito in legge incentiva l’uso dei farmaci
generici: il medico, al momento della prescrizione, deve informare il paziente dell’eventuale
presenza in commercio di medicinali equivalenti. Se sulla ricetta il medico indica la dicitura ‘non
sostituibile’, il farmacista dovrà consegnare il farmaco segnato dal medico. Altrimenti il farmacista
consegnerà il farmaco equivalente meno costoso. Il cittadino può comunque ottenere il medicinale
di marca pagando la differenza di prezzo (Il Sole 24 Ore – 26 marzo 2012).
Esponenti di Cosa Nostra e del Clan dei Casalesi stanno “investendo nel settore delle farmacie,
rastrellando punti vendita e licenze in Sicilia e in Campania.” Sul fenomeno, iniziato una decina di
anni fa, sta indagando la Direzione distrettuale antimafia di Napoli (Il Mattino – 26 marzo 2012).
L’attività editoriale dell’Aifa – osserva Il Sole 24 Ore Sanità (29 marzo 2012) - è sospesa dal
2009 e “ciò non trova una spiegazione in ambito normativo”. È però possibile, prosegue l’articolo,
che “qualcuno pensi che medici e farmacisti preferiscono oggi avere a che fare solo con
l’informazione delle Aziende farmaceutiche o che il ruolo dell’informazione sui farmaci dell’Aifa
può essere declinato esclusivamente attraverso strumenti quali schede tecniche e foglietti
illustrativi, oppure campagne pubblicitarie rivolte al grande pubblico”. Sarebbe interessante sapere,
conclude l’articolo, “se e come questa nuova strategia produce consenso e fiducia negli operatori
sanitari sull’attività di informazione dell’Aifa per il corretto utilizzo dei medicinali”.
In soccorso del pronto soccorso. La Gran Bretagna – osserva Ignazio Marino, membro della
Commissione igiene e sanità e Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia
e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale – ha approvato da poco una riforma in cui la sanità
del territorio diventa centrale rispetto agli ospedali, l’organizzazione verrà gestita a livello locale,
dai medici di famiglia assieme ad assemblee di cittadini e sarà ridotta l’invadenza della politica
nell’amministrazione sanitaria. Un drastico cambio di rotta proprio nel Paese che per primo, nel
1942, aveva immaginato un servizio sanitario nazionale accessibile a tutti.- In Italia la medicina di
urgenza assorbe metà dei fondi per la sanità e viene utilizzata anche per lievi malori. Serve una
trasformazione urgente: per salvare il pronto soccorso non bisogna investire sul pronto soccorso
bensì sulla sanità territoriale (L’Espresso – 30 marzo 2012).
Il presidente di Confcooperative Lazio e del Consorzio sociale per l’Assistenza Primaria (CAP),
Carlo Mitra, spiega in un’intervista che tale consorzio, da poco costituito, si propone di sviluppare
l’assistenza primaria domiciliare e di territorio mettendo in sinergia cooperative di medici di
famiglia, di farmacisti, di laboratori di analisi (Il Tempo – 30 marzo 2012).
Cordiali saluti.
IL SEGRETARIO
Dott. Alfonso MISASI
IL PRESIDENTE
Dott.ssa Annarosa RACCA