COGNOME_______________________NOME_______________CLASSE_______DATA______ VERIFICA DI SISTEMI 1. Come si può definire un sistema? a. insieme di organi, meccanismi, elementi strutturali interagenti e correlati, destinato ad utilizzazioni tecniche; b. nella sua accezione più generica è un insieme di entità connesse tra di loro tramite reciproche relazioni visibili o definite dal suo osservatore; c. ogni disciplina ha i suoi propri sistemi, sia a scopo funzionale, che a scopo strutturale/organizzativo; 2. In termini generali che disciplina si può associare a questi tipi di sistemi ? a. Sistema di equazioni _______________________ b. Sistema di disequazioni _______________________ c. Sistema (fisica) _______________________ d. Sistema dinamico _______________________ e. Sistema economico _______________________ f. Sistema elettorale _______________________ g. Sistema geocentrico _______________________ h. Sistema informativo _______________________ i. Sistema informatico _______________________ j. Sistema morale (teologia) _______________________ k. Sistema Monetario Europeo _______________________ l. Sistema nervoso _______________________ m. Sistema operativo _______________________ n. Sistema politico _______________________ o. Sistema parlamentare _______________________ p. Sistema solare _______________________ q. Sistema termodinamico _______________________ r. Sistema intelligente _______________________ 3. Cosa rappresentano lo stato e le variabili di stato di un sistema? a. La dinamica del sistema e le componenti del sistema che non accumulano; b. La configurazione del sistema e le grandezze fisiche che lo definiscono; c. L’Energia e l’analisi sintetica dei metodi dei sistemi di controllo; 4. A cosa sono associate le variabili di stato di un sistema? a. a tutte le possibili posizioni e velocità di ogni punto materiale; b. ai componenti del sistema che accumulano (e restituiscono) energia; c. a tante dimensioni quanti sono i gradi di libertà del sistema; 5. Cos’è l’evoluzione di un sistema, in generale? a. è la variazione nel tempo delle variabili di stato, dunque una successione di stati; b. può essere rappresentata da una curva nello spazio delle fasi; c. la sua evoluzione appare nello spazio delle fasi come una successione di punti; 6. In riferimento agli schemi a blocchi, su cosa si basano gli algoritmi per determinare la funzione di trasferimento? a. in contesti matematici (fin dalle origini) e soprattutto informatici (più recentemente) e sistemistica, sulla ricetta numerica; b. Su un algoritmo che potrebbe essere, quindi, il procedimento per il calcolo della funzione di trasferimento dei dati acquisiti; c. Sull’algebra di Mason per cui l’uscita è data dal prodotto della funzione di trasferimento che definisce il blocco e dall’ingresso; con questo algoritmo è possibile determinare la f.d.t. di uno schema a blocchi anche retroazionato (feedback); 7. Cosa rappresentano le variabili di ingresso? a. grandezze su cui è possibile intervenire per modificare lo stato del sistema; b. grandezze su cui non è possibile intervenire per modificare lo stato del sistema; 1 COGNOME_______________________NOME_______________CLASSE_______DATA______ 8. Cosa rappresentano le variabili di uscita? a. grandezze i cui valori definiscono lo stato del sistema e che dipendono dagli ingressi; b. grandezze i cui valori definiscono lo stato del sistema e non dipendono dagli ingressi; 9. Che cos’è il modello matematico di un sistema? a. insieme di relazioni matematiche che legano le variabili di uscita; b. insieme di relazioni matematiche che legano le variabili di stato consentendo di stabilire l’evoluzione del sistema; 10. Quando un sistema si dice lineare? a. è un sistema in cui vale il principio di sovrapposizione degli effetti. Un’uscita dovuta all’azione contemporanea di più ingressi è la somma algebrica delle uscite dovute ai singoli ingressi agenti singolarmente; b. I parametri che caratterizzano il sistema sono costanti e, nelle relazioni, le variabili di stato compaiono con esponente unitario e non sono moltiplicate tra loro; 11. Cosa rappresenta l’evoluzione libera del sistema? a. è l’evoluzione che il sistema subisce quando, in un certo istante, sono annullati tutti gli ingressi. E’ dovuta all’energia immagazzinata nel sistema in quell’istante; b. è l’evoluzione del sistema che non interessa il dominio del tempo; 12. Cosa rappresenta l’evoluzione forzata del sistema? a. è l’evoluzione che il sistema subisce sotto l’azione di uno o più ingressi a partire da uno stato iniziale nullo, cioè senza energie accumulate; 13. Cosa rappresenta il regime stazionario di un sistema? a. è uno stato del sistema descritto dalla costanza delle sue caratteristiche nel tempo (o molto lentamente variabili). Si può dire vale la proprietà di spostamento nel tempo dell'effetto con la causa; 14. Cosa rappresenta il transitorio di un sistema? a. è il periodo di tempo in i parametri descrittivi del sistema si modificano rapidamente per passare da un regime stazionario ad un altro; b. è il periodo di tempo che determina il regime dinamico di un sistema; 15. Cosa rappresenta il regime dinamico di un sistema? a. è il funzionamento di un sistema in cui i parametri descrittivi cambiano continuamente, in un “transitorio permanente”; b. è il funzionamento di un sistema in cui i parametri descrittivi non cambiano; 16. Cosa si intende per controllo del sistema? a. procedimento realizzato intervenendo sugli ingressi per far assumere alle uscite il valore desiderato entro i limiti d’errore stabiliti; b. procedimento realizzato per cancellare completamente gli errori a regime; 17. Cosa si intende per controllo automatico del sistema? a. controllo che avviene con l’intervento dell’operatore umano; b. controllo che avviene senza l’intervento dell’operatore umano; 18. Cosa si intende per regolazione del sistema? a. è una regolazione non condizionata dalla misura dell’uscita; b. è un regolazione condizionata dalla misura dell’uscita; 19. Cosa si intende per regolazione automatica del sistema? a. regolazione che avviene senza l’intervento dell’operatore; b. regolazione che avviene con l’intervento dell’operatore; 20. Cos’è un sensore? a. è il componente sensibile alla grandezza che descrive l’uscita; b. è il componente sensibile alla grandezza che descrive l’ ingresso; 21. Cos’è un trasduttore? a. è il componente che misura l’uscita trasformandola in un segnale elettrico; b. è il componente che misura l’ingresso trasformandolo in un segnale elettrico; 2 COGNOME_______________________NOME_______________CLASSE_______DATA______ 22. Cos’è un comando? a. è il componente che misura l’uscita trasformandola in un segnale elettrico; b. è il controllo che non si basa sulla grandezza di uscita; 23. Cos’è un attuatore? a. è il componente che misura l’uscita trasformandola in un segnale elettrico; b. dispositivo, parte del sistema, che modifica le uscite in base ad un comando 24. Cos’è un convertitore statico? a. è il componente che misura l’uscita trasformandola in un segnale elettrico; b. insieme di componenti elettronici che riceve energia dalla rete di distribuzione e la adatta alle esigenze dell’attuatore sia come tensione che come frequenza; 25. Come si può descrivere un sistema di controllo in anello aperto? a. Con ingressi dove l’azione del controllo non tien conto dell’effettiva uscita; b. Con ingressi dove l’azione del controllo tien conto dell’effettiva uscita; 26. Come si può descrivere un sistema di controllo retroazionato in anello chiuso? a. Feedforward control system; b. Feedback control system; 27. Perché conviene utilizzare la trasformata di Lapalce per un sistema? a. Perché permette di risolvere equazioni algebriche, invece che equazioni integrodifferenziali che legano i parametri del circuito; b. Perché non permette di risolvere equazioni integro-differenziali; 28. Cosa rappresenta l’antitrasformata di Laplace per un sistema? a. Il ritorno alla soluzione nel dominio del tempo; b. La soluzione nel dominio di Laplace; 29. Cosa sono i poli e gli zeri di una funzione di trasferimento? a. sono, rispettivamente, le radici dei polinomi in s che costituiscono il denominatore ed il numeratore della funzione di trasferimento; b. sono, semplicemente, delle radici di polinomi 30. Come si può descrivere il di Dirac? a. Come un segnale rappresentato da un rettangolo 1/H in altezza e di base H, al tendere di H a zero; b. Come un segnale rappresentato da un rettangolo 1/H in altezza e di base H, al tendere di H a infinito; 31. determinare le funzioni di trasferimento per i seguenti schemi a blocchi: X B e T J e Y C b V F b H S e R r P p A Q K 3