Legge Regionale n. 7 dell`11/2/2010 relativa a

ATTI DELLA REGIONE
LEGGI REGIONALI
Legge regionale 9 febbraio 2010 n. 4.
“Norme in materia di beni e attività culturali”.
Il Consiglio - Assemblea legislativa regionale
ha approvato
Il Presidente della Giunta regionale promulga
la seguente legge regionale:
INDICE
CAPO I
Oggetto e finalità
Art. 1 - Oggetto e finalità
Art. 2 - Valorizzazione dei beni culturali
Art. 3 - Promozione delle attività culturali
CAPO II
Funzioni della Regione e degli enti locali
Art. 4 - Funzioni della Regione
Art. 5 - Funzioni degli enti locali
Art. 6 - Strumenti della programmazione
Art. 7 - Piano regionale per i beni e le attività culturali
Art. 8 - Programma operativo
Art. 9 - Osservatorio regionale per la cultura
Art. 10 - Cooperazione istituzionale e forme di consultazione
Art. 11 - Progetti di interesse regionale e locale
CAPO III
Interventi per le attività culturali
Art. 12 - Sostegno alle istituzioni culturali di rilievo regionale
Art. 13 - Sostegno all’editoria culturale
Art. 14 - Sostegno al volontariato culturale
CAPO IV
Istituti e luoghi della cultura
Art. 15 - Valorizzazione degli istituti e luoghi della cultura
Art. 16 - Sistema unitario di valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura
Art. 17 - Sistema bibliotecario
Art. 18 - Standard regionali di qualità
Art. 19 - Fondazione Marche Musei
Art. 20 - Sistema informativo regionale della cultura
CAPO V
Distretto culturale e sostegno al lavoro in campo culturale
Art. 21 - Distretto culturale delle Marche
Art. 22 - Sostegno al lavoro in campo culturale
CAPO VI
Norme finanziarie
Art. 23 - Fondo unico per i beni e le attività culturali
Art. 24 - Disposizioni finanziarie
CAPO VII
Disposizioni transitorie e finali
Art. 25 - Norme transitorie e finali
Art. 26 - Abrogazioni
CAPO I
Oggetto e finalità
Art. 1
(Oggetto e finalità)
1. Ai fini di cui all’articolo 5, comma 3, dello Statuto, la presente legge detta norme in materia di beni e attività culturali ai
sensi degli articoli 117 e 118 della Costituzione e nel rispetto delle disposizioni del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.
42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137), di seguito nominato
Codice.
2. La Regione e gli enti locali promuovono la valorizzazione del patrimonio culturale marchigiano e lo sviluppo delle
attività culturali nel proprio territorio, quale fattore di crescita civile, sociale ed economica della collettività. In particolare,
la Regione:
a) promuove la qualificazione di musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici e complessi monumentali di cui
all’articolo 101 del Codice, nonché la loro funzione educativa e sociale;
b) incentiva e sostiene la progettualità integrata a livello territoriale, all’interno di processi che valorizzano la
corresponsabilità anche finanziaria dei soggetti coinvolti;
c) promuove le forme di aggregazione, anche tra soggetti diversi e integrazione tra beni e attività culturali, finalizzate alla
sostenibilità economica delle gestioni e alla qualità dei servizi;
d) promuove la realizzazione di progetti e azioni favorendone il radicamento nelle aree meno servite, al fine di una
equilibrata distribuzione nel territorio regionale;
e) sostiene le espressioni della creatività e del talento, in particolare delle nuove generazioni;
f) favorisce il concorso dell’associazionismo e del volontariato culturale;
g) sostiene lo sviluppo dell’imprenditoria culturale;
h) promuove lo sviluppo della multiculturalità e del dialogo tra culture;
i) promuove il coordinamento e l’integrazione delle politiche di governo del territorio e di tutela del paesaggio con le
iniziative e gli interventi sui beni culturali.
3. La Regione riconosce particolare rilevanza ai beni culturali di interesse religioso di cui all’articolo 9 del Codice,
promuovendo apposite intese con i soggetti ivi indicati per la valorizzazione dei medesimi beni.
Art. 2
(Valorizzazione dei beni culturali)
1. La Regione promuove ai sensi dell’articolo 6 del Codice la valorizzazione dei beni culturali favorendo in particolare:
a) la conoscenza e la fruizione pubblica dei beni culturali;
b) l’attività di catalogazione, riproduzioni e pubblicazioni;
c) la realizzazione di convegni, seminari, ricerche, studi e ogni altra iniziativa scientifica, culturale, informativa e di
approfondimento;
d) l’attuazione di iniziative volte a caratterizzare gli istituti e i luoghi della cultura, indicati all’articolo 101 del Codice, come
centri di azione culturale e sociale, anche al fine di valorizzare la memoria e di rafforzare l’identità, la coesione civile, la
creatività e le produzioni culturali;
e) lo sviluppo della fruibilità degli istituti e luoghi della cultura, promuovendone il più ampio accesso al patrimonio esposto
e non esposto, l’utilizzo prioritario per lo svolgimento di attività culturali, l’accessibilità da parte di tutti gli utenti, con
particolare attenzione alle persone diversamente abili;
f) la promozione degli ecomusei;
g) la diffusione della conoscenza dei beni culturali nelle scuole di ogni ordine e grado, anche in collaborazione con le
Università, le Accademie di belle arti, i Conservatori di musica, gli Istituti di ricerca, studio e documentazione operanti in
ambito regionale o extraregionale;
h) la realizzazione di attività divulgative e didattiche, nonché di attività formative rivolte al personale;
i) l’organizzazione di mostre e di eventi culturali connessi a beni o a interventi sugli stessi, accompagnati dall’uso di
adeguati strumenti esplicativi e informativi;
j) l’organizzazione di itinerari culturali e turistici, che promuovano valori ed identità dei territori in cui il bene o l’istituto si
colloca, con particolare attenzione all’artigianato artistico ed alle produzioni di qualità;
k) il miglioramento delle condizioni conservative dei beni e del loro contesto, incluso l’adeguamento alle norme di
sicurezza ed accessibilità.
Art. 3
(Promozione delle attività culturali)
1. La Regione promuove le attività e le iniziative rivolte a formare e diffondere espressioni della cultura e dell’arte,
finalizzate in particolare:
a) a sostenere la creatività nelle sue varie forme;
b) alla conoscenza e alla promozione dell’arte e dell’architettura anche contemporanee;
c) a creare o potenziare servizi di informazione e documentazione che favoriscano il libero accesso alla conoscenza e alla
cultura;
d) alla promozione dell’immagine delle Marche anche tramite strumenti informativi, progetti di innovazione tecnologica,
strategie di marketing culturale e attività di formazione;
e) alla rievocazione della tradizione e del costume marchigiani e alla valorizzazione della storia, dell’identità della Regione,
con particolare attenzione alle ricorrenze e ai personaggi illustri;
f) alla creazione e incentivazione di centri ed associazioni culturali, favorendone la più ampia diffusione nel territorio
regionale e la loro collaborazione;
g) al sostegno di iniziative editoriali;
h) a organizzare mostre, convegni, seminari, attività informative e didattiche, festival multidisciplinari, itinerari di visita dei
siti celebri e dei luoghi dell’arte, della storia e della letteratura;
i) a sostenere le attività di sviluppo della pubblica lettura svolte da biblioteche e mediateche.
CAPO II
Funzioni della Regione e degli enti locali
Art. 4
(Funzioni della Regione)
1. La Regione svolge in materia di valorizzazione dei beni culturali le funzioni di programmazione, indirizzo, progettazione
e monitoraggio previste dalla presente legge.
2. La Regione svolge le attività di tutela dei beni culturali previste dal Codice, promuovendo, in particolare, la conclusione
di intese con gli organi statali competenti per la conservazione programmata del patrimonio culturale, la protezione, la
manutenzione, il recupero, il restauro e la prevenzione dei rischi.
3. La Regione esercita, altresì, funzioni di tutela su manoscritti, autografi, carteggi, documenti, incunaboli, raccolte librarie,
libri, stampe ed incisioni non appartenenti allo Stato.
4. Le funzioni di cui al comma 3 sono esercitate attraverso:
a) l’individuazione dei beni librari oggetto di tutela;
b) la segnalazione per la dichiarazione di interesse culturale di cui all’articolo 13 del Codice;
c) gli interventi di manutenzione, conservazione e restauro sulla base di metodologie definite d’intesa con gli organi statali
competenti;
d) l’esercizio della prelazione;
e) le procedure di autorizzazione al prestito per mostre ed esposizioni.
Art. 5
(Funzioni degli enti locali)
1. Gli enti locali provvedono alla conservazione, valorizzazione dei beni e dei siti di cui hanno la titolarità o la disponibilità
in base alla normativa vigente e incentivano, anche in forma integrata, le attività e i servizi degli istituti e dei luoghi della
cultura situati nel proprio territorio.
2. Le Province, in particolare:
a) promuovono e realizzano progetti di interesse locale di cui al comma 3 dell’articolo 11, nonché partecipano con attività di
coordinamento e sostegno alla loro formazione;
b) individuano i progetti di interesse locale trasmessi dai Comuni da ammettere a finanziamento e, sulla base dei criteri e
delle modalità fissate nel piano regionale di cui all’articolo 7, erogano i relativi contributi, previa verifica di conformità da
parte della Regione.
3. I Comuni, in particolare:
a) curano la progettazione e l’attuazione dei progetti di cui al comma 3 dell’articolo 11 di loro iniziativa;
b) coordinano i progetti di cui al comma 3 dell’articolo 11 presentati da altri soggetti pubblici e da soggetti privati;
c) individuano e trasmettono alla Provincia i progetti di cui alle lettere a) e b), secondo criteri e modalità fissati dal piano
regionale di cui all’articolo 7.
Art. 6
(Strumenti della programmazione)
1. Sono strumenti della programmazione nel settore delle attività e dei beni culturali:
a) il piano regionale per i beni e le attività culturali di cui all’articolo 7;
b) il programma operativo annuale di cui all’articolo 8;
c) le intese e gli accordi con soggetti pubblici o privati di cui all’articolo 10.
2. I piani e i programmi generali o settoriali regionali diversi da quelli indicati al comma 1 individuano, per quanto di
competenza, gli interventi attuativi della presente legge.
Art. 7
(Piano regionale per i beni e le attività culturali)
1. Il piano regionale per i beni e le attività culturali definisce, in coerenza con le finalità indicate dal capo I, le linee
strategiche della politica culturale regionale.
2. Il piano contiene in particolare:
a) il quadro conoscitivo, l’analisi del fabbisogno, dei punti di forza e delle eventuali criticità;
b) gli obiettivi di politica culturale e le relative strategie generali di intervento;
c) le linee di intervento inerenti l’esercizio delle funzioni assegnate alla competenza regionale da norme statali e regionali;
d) gli indirizzi per i progetti di interesse regionale di cui all’articolo 11 da realizzare nel triennio di validità del piano stesso;
e) gli indirizzi per la presentazione delle proposte dei progetti di cui all’articolo 11;
f) gli indicatori per le verifiche di efficienza, efficacia delle politiche e degli interventi;
g) i criteri, i tempi e le modalità per la presentazione dei progetti di cui all’articolo 11;
h) gli indirizzi per lo sviluppo del sistema unitario di valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura di cui al capo IV,
nonché del distretto culturale di cui al capo V.
3. Il piano ha validità triennale ed è approvato dall’Assemblea legislativa regionale con le modalità della legge di
programmazione regionale. Il piano resta in ogni caso in vigore fino all’approvazione del nuovo.
4. Il piano può essere aggiornato dall’Assemblea legislativa regionale in tutto o in parte anche prima della scadenza, ove si
renda necessario sulla base dell’evolversi delle esigenze di settore.
5. La Giunta regionale presenta annualmente all’Assemblea un rapporto sullo stato di attuazione del piano, anche
avvalendosi dell’Osservatorio di cui all’articolo 9 e sulla base dei dati forniti dal sistema informativo regionale della cultura
di cui all’articolo 20.
Art. 8
(Programma operativo)
1. Il programma operativo annuale individua le priorità e le azioni attuative degli obiettivi del piano di cui all’articolo 7,
tenendo conto della pianificazione regionale indicata al comma 2 dell’articolo 6 e delle intese stipulate ai sensi dell’articolo
10.
2. Il programma operativo contiene in particolare:
a) il riparto delle risorse da destinare:
1) alla Regione per le funzioni di sua competenza e per i progetti di cui all’articolo 11;
2) alle Province per i progetti locali di cui all’articolo 11;
b) la misura percentuale minima relativa al concorso finanziario degli enti locali e degli altri soggetti beneficiari, pubblici e
privati, coinvolti nella realizzazione dei progetti e degli interventi;
c) i criteri e le modalità per la valutazione dei progetti, nonché per l’erogazione alle Province delle risorse spettanti.
3. Il programma operativo annuale determina la misura percentuale minima del fondo unico per la cultura da destinare alle
funzioni di tutela di cui all’articolo 4, al raggiungimento degli standard di cui all’articolo 18, al sistema unitario di
valorizzazione di cui all’articolo 16 e agli interventi di cui al capo III.
4. Il programma operativo annuale è approvato dalla Giunta regionale, sentita la competente Commissione assembleare,
entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di approvazione del bilancio.
Art. 9
(Osservatorio regionale per la cultura)
1. E’ istituito, presso la struttura regionale competente in materia, l’Osservatorio regionale per la cultura avente in
particolare i seguenti compiti:
a) monitorare la spesa destinata alla cultura dei soggetti pubblici e privati;
b) svolgere rilevazioni, ricerche e analisi di settore;
c) valutare gli effetti delle politiche culturali con particolare attenzione a documentarne l’impatto economico ed
occupazionale;
d) collaborare alla formazione del piano regionale di cui all’articolo 7 e alla programmazione delle attività della Regione.
2. Per l’espletamento dei propri compiti l’Osservatorio si avvale del sistema informativo regionale di cui all’articolo 20.
3. La Giunta regionale può istituire borse di studio e borse lavoro per le attività dell’osservatorio al fine di facilitare la
collaborazione con università e centri di ricerca, nonché la formazione di giovani laureati nei settori di competenza.
4. La Giunta regionale determina, sentita la competente commissione assembleare, la composizione e le modalità di
funzionamento dell’Osservatorio, comprensive dell’eventuale gettone di presenza omnicomprensivo da corrispondere ad
eventuali esperti esterni di comprovata e riconosciuta esperienza e professionalità.
Art. 10
(Cooperazione istituzionale
e forme di consultazione)
1. La Giunta regionale può stipulare intese o accordi con soggetti pubblici o privati per l’attuazione degli interventi previsti
dalla presente legge anche in esecuzione della pianificazione di cui all’articolo 7.
2. Dell’avvio delle procedure relative agli accordi di programma quadro e intese interistituzionali di programma è data
tempestiva comunicazione all’Assemblea legislativa regionale, se non indicate nel piano regionale per la cultura e nel
programma operativo annuale.
3. Inoltre, la Giunta regionale:
a) promuove forme di consultazione e coordinamento con lo Stato, le istituzioni universitarie, di ricerca e di cultura, la
direzione scolastica regionale e le autonomie scolastiche anche al fine di individuare gli ambiti di collaborazione, i progetti
di comune interesse, di armonizzare gli interventi e di ottimizzare l’uso delle risorse;
b) promuove forme permanenti di concertazione con le fondazioni bancarie di cui all’articolo 121 del Codice al fine di
raccordare ed ottimizzare la programmazione delle risorse.
4. In relazione ai beni culturali di interesse religioso di cui all’articolo 9 del Codice e per la promozione delle attività
culturali ad essi connesse, la Regione coopera con la Conferenza episcopale marchigiana, nonché con le autorità delle altre
confessioni religiose, ricorrendo a specifiche intese finalizzate ad individuare adeguate forme di valorizzazione, nel rispetto
della peculiare funzione di tali beni, anche attraverso l’istituzione di commissioni paritetiche per la definizione dei relativi
programmi e progetti.
Art. 11
(Progetti di interesse regionale e locale)
1. I progetti di interesse regionale, annuali e pluriennali, riguardano attività direttamente funzionali a interessi o obiettivi di
livello regionale e, in particolare, progetti:
a) di valorizzazione delle eccellenze regionali e dell’immagine complessiva della Regione;
b) di studio e ricerca funzionali allo sviluppo delle politiche regionali di cui alla presente legge;
c) di carattere innovativo in grado di produrre servizi, esperienze, metodologie e modelli disseminabili ed esportabili;
d) finalizzati alla riduzione degli squilibri sociali e territoriali;
e) che interessano una pluralità di soggetti istituzionali o che investano porzioni significative del territorio regionale.
2. La Giunta regionale direttamente realizza i progetti di cui al comma 1, o finanzia quelli presentati dagli enti locali e da
altri soggetti pubblici e privati, sulla base del programma operativo di cui all’articolo 8.
3. I progetti di interesse locale sono espressione della programmazione territoriale e sono predisposti dagli enti locali, da
altri soggetti pubblici e privati, sulla base delle disposizioni del piano regionale di cui all’articolo 7.
CAPO III
Interventi per le attività culturali
Art. 12
(Sostegno alle istituzioni culturali
di rilievo regionale)
1. La Regione promuove, sostiene e valorizza, anche mediante la concessione di contributi, l’attività e il patrimonio
culturale degli enti, istituti, fondazioni e associazioni che svolgono, con continuità e con elevato livello scientifico, attività
culturali, educative ed artistiche.
2. E’ istituito, presso la struttura regionale competente in materia di cultura, l’elenco delle istituzioni culturali di rilievo
regionale di cui al comma 1.
3. La Giunta regionale, sentita la competente Commissione assembleare, determina i criteri e le modalità per l’iscrizione e
l’aggiornamento dell’elenco di cui al comma 2, nonché quelli per la sua pubblicazione.
4. L’elenco è aggiornato annualmente mediante verifiche sulla permanenza dei requisiti degli iscritti.
Art. 13
(Sostegno all’editoria culturale)
1. Nell’ambito dei progetti di cui all’articolo 11, la Regione sostiene iniziative realizzate da soggetti pubblici e privati
finalizzate in particolare a:
a) la pubblicazione di volumi di interesse regionale, rivolti alla conoscenza, alla promozione e alla valorizzazione del
patrimonio storico, politico e culturale delle Marche;
b) il sostegno della creatività nel settore della scrittura;
c) l’organizzazione di incontri tra autori, operatori culturali ed editori, anche per la presentazione di produzioni librarie di
interesse culturale per le Marche;
d) i progetti per lo sviluppo dell’editoria elettronica e multimediale;
e) la partecipazione a fiere e appuntamenti espositivi nazionali ed internazionali.
2. La Giunta regionale dispone l’acquisto di volumi, riviste e collane di rilevante interesse culturale per le Marche, da
destinare a dotazione delle biblioteche di cui all’articolo 15.
3. Presso l’Assemblea legislativa regionale è istituito l’Archivio della produzione editoriale regionale, ai sensi della legge
15 aprile 2004, n. 106 (Norme relative al deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all’uso pubblico).
L’Assemblea e la Giunta regionale collaborano per garantire il funzionamento dell’Archivio anche al fine di conservare la
memoria della cultura e della vita sociale delle Marche e realizzare servizi bibliografici collegati alla produzione editoriale
contemporanea.
Art. 14
(Sostegno al volontariato culturale)
1. Nell’ambito dei principi di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266 (Legge quadro sul volontariato) e ai sensi della
normativa regionale vigente, la Regione promuove e incentiva lo sviluppo del volontariato che persegue finalità di carattere
culturale, favorendone l’apporto originale e complementare all’intervento pubblico.
2. La Regione e gli enti locali possono stipulare convenzioni con le associazioni di volontariato iscritte nel registro regionale
di cui alla l.r. 13 aprile 1995, n. 48 (Disciplina del volontariato) finalizzate anche allo sviluppo della cittadinanza attiva delle
persone anziane, fatto salvo il mantenimento in capo al personale degli istituti culturali dei compiti e delle funzioni tecnicoprofessionali.
CAPO IV
Istituti e luoghi della cultura
Art. 15
(Valorizzazione degli istituti
e luoghi della cultura)
1. La Regione promuove gli istituti e i luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del Codice, nonché gli altri luoghi di
particolare valore storico-culturale, favorendo la conservazione del patrimonio culturale e il raggiungimento degli standard
di cui all’articolo 18.
2. In particolare la Regione sostiene:
a) musei, siti e beni di rilevanza monumentale, artistica e archeologica, nonché raccolte d’interesse artistico, storico,
tecnico-scientifico, archeologico, paleontologico, etnoantropologico e naturalistico;
b) biblioteche, fototeche, fonoteche, videoteche, mediateche, centri polifunzionali di pubblica lettura e multimedialità;
c) archivi storici, centri di documentazione, raccolte e fondi documentari di interesse storico-culturale.
Art. 16
(Sistema unitario di valorizzazione
degli istituti e dei luoghi della cultura)
1. La Regione organizza servizi unitari a supporto degli istituti e dei luoghi della cultura, in particolare per la catalogazione
del patrimonio, la comunicazione e l’informazione.
2. La Regione, al fine di garantire la sostenibilità delle gestioni e lo sviluppo complessivo degli istituti e luoghi della cultura,
incentiva la formazione di sistemi e reti territoriali o tematiche volte a:
a) assicurare che siano garantiti, ai sensi dell’articolo 114 del Codice, i livelli minimi qualitativi e quantitativi delle
dotazioni e delle prestazioni occorrenti per la valorizzazione del patrimonio culturale, nonché per la funzionalità, la qualità e
la redditività dei servizi;
b) incentivare la continua e progressiva qualificazione dei servizi erogati e del personale;
c) sviluppare e valorizzare le relazioni tra istituti e luoghi della cultura e territorio di riferimento;
d) incentivare e sostenere forme di aggregazione e cooperazione, anche temporanee, finalizzate al raggiungimento di
economie di gestione e allo sviluppo di servizi integrati di qualità;
e) promuovere l’innovazione dei servizi erogati, anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie.
Art. 17
(Sistema bibliotecario)
1. Fermo restando quanto previsto al comma 2 dell’articolo 16, la Regione, in particolare:
a) assicura la realizzazione di una rete integrata di strutture e servizi bibliotecari;
b) promuove lo sviluppo del Sistema bibliotecario nazionale (SBN) nel territorio regionale sostenendo l’adesione di nuove
biblioteche e l’implementazione di nuovi servizi;
c) definisce i criteri per coordinare l’informazione bibliografica con particolare riguardo alle procedure di catalogazione, in
collegamento con le Province, i sistemi bibliotecari, archivistici e informativi, le università, le altre Regioni e gli istituti
centrali del Ministero per i beni e le attività culturali.
Art. 18
(Standard regionali di qualità)
1. La Giunta regionale, con proprio regolamento, al fine di favorire la valorizzazione del patrimonio culturale contenuto
negli istituti e luoghi della cultura, determina:
a) gli standard regionali inerenti i livelli quantitativi e qualitativi dei servizi forniti dalle singole strutture di cui all’articolo
15 o da reti di istituti e luoghi della cultura;
b) le procedure e le modalità per l’autovalutazione delle strutture e delle reti di cui alla lettera a);
c) le modalità di verifica periodica del rispetto degli standard regionali;
d) i criteri e le modalità di adeguamento agli standard indicati alla lettera a) da parte delle reti, degli istituti e luoghi della
cultura esistenti che ne fanno richiesta.
2. Il regolamento di cui al comma 1 è approvato sentita la competente Commissione assembleare.
Art. 19
(Fondazione Marche Musei)
1. La Regione promuove la costituzione di una Fondazione denominata “Marche Musei”.
2. La Fondazione ha lo scopo di promuovere, sostenere, coordinare e valorizzare i musei e le altre strutture culturali e
monumentali di eccellenza del territorio regionale.
3. La Fondazione provvede inoltre alla gestione dei musei e delle altre strutture indicate al comma 2 acquisiti a qualsiasi
titolo o ad essa temporaneamente affidati.
4. Per le finalità di cui ai commi 2 e 3, la Fondazione può partecipare ad altre Fondazioni o associazioni che operano nel
campo culturale e dello spettacolo.
5. L’Assemblea legislativa regionale, su proposta della Giunta, approva lo statuto della Fondazione di cui al comma 1; la
Giunta regionale ed il Presidente della Giunta, nell’ambito delle rispettive competenze, compiono gli atti necessari per la
costituzione, il riconoscimento ed il funzionamento della Fondazione.
6. La Regione contribuisce alla dotazione patrimoniale della Fondazione di cui al comma 1 e concede alla stessa un
contributo annuale, determinato nell’ambito del programma operativo di cui all’articolo 8.
Art. 20
(Sistema informativo regionale della cultura)
1. La Regione organizza e gestisce il sistema informativo regionale della cultura.
2. Il sistema informativo regionale è articolato per ambiti tematici e fornisce una conoscenza complessiva ed aggiornata
degli aspetti patrimoniali, gestionali e dei servizi resi all’utenza.
3. In particolare, il sistema informativo regionale:
a) è conformato in modo da raccogliere e da utilizzare i dati rilevanti per la completa caratterizzazione del bene culturale e
della sua condizione complessiva;
b) rileva i dati attinenti le risorse esistenti per una corretta misurazione dei servizi, della loro qualità e della loro efficacia ed
efficienza, nonché per la formulazione di rilevazioni statistiche e di attività permanenti di monitoraggio;
c) valorizza le risorse conoscitive già esistenti sul territorio, favorendo forme di collaborazione, di coordinamento, di
reciproca informazione con lo Stato, con gli enti locali, con le università e con le istituzioni di cultura e di ricerca, con i
soggetti privati interessati;
d) promuove l’integrazione dei sistemi informativi e delle banche dati esistenti, e contribuisce all’implementazione dei
sistemi informativi previsti a livello nazionale.
4. Gli enti pubblici e privati, gli istituti culturali e di ricerca collaborano all’implementazione ed all’aggiornamento dei dati,
nel rispetto di protocolli e standard regionali.
5. La Giunta regionale determina le modalità per il funzionamento del sistema informativo.
CAPO V
Distretto culturale e sostegno al lavoro
in campo culturale
Art. 21
(Distretto culturale delle Marche)
1. E’ istituito il Distretto culturale delle Marche, quale sistema territoriale di relazioni tra soggetti pubblici e privati, volto a
sviluppare le potenzialità del territorio regionale in ambito culturale, a garantire il governo integrato delle dinamiche del
settore e a sostenere programmi di sviluppo locali.
2. Il Distretto culturale comprende l’intero territorio regionale.
3. Possono aderire al Distretto culturale:
a) le imprese operanti in ambito culturale o ad esso connesso;
b) gli istituti e i luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del Codice;
c) gli enti e le organizzazioni, pubbliche e private, che erogano servizi culturali e alla cultura;
d) il sistema dell’alta formazione universitaria riconducibile al settore dei beni culturali e della cultura in genere.
4. Il Distretto culturale è finalizzato a:
a) dare visibilità all’intero comparto cultura, promuovendolo anche a livello internazionale;
b) sostenere la crescita economica del settore, lo sviluppo delle professionalità, della qualità dei servizi, di nuovi segmenti di
offerta culturale e turistica;
c) promuovere le forme di aggregazione anche tra soggetti diversi, tra beni e attività produttive e culturali;
d) sostenere l’indotto, la costituzione di filiere orizzontali e verticali;
e) favorire l’integrazione tra pubblico e privato, tra la ricerca, la formazione e il mondo del lavoro;
f) sostenere la libera aggregazione tra i soggetti per favorirne la competitività.
5. L’adesione al Distretto culturale è a carattere volontario, ed è attuata secondo criteri, modalità e procedure individuate
dalla Giunta Regionale.
Art. 22
(Sostegno al lavoro in campo culturale)
1. E’ istituita, presso la struttura regionale competente in materia, la banca dati regionale delle professioni per i beni e le
attività culturali in cui vengono iscritti i soggetti che lo richiedono.
2. La Giunta regionale determina i criteri per l’inserimento nella banca dati regionale delle professioni di cui al comma 1.
3. L’iscrizione nella banca dati non è condizione necessaria per lo svolgimento delle attività sul territorio regionale, ma ha
esclusivamente fine conoscitivo ed informativo.
4. I piani e i programmi previsti dalla normativa vigente in materia di formazione e politiche attive del lavoro, individuano,
per quanto di competenza, interventi a sostegno della formazione e lavoro in campo culturale.
CAPO VI
Norme finanziarie
Art. 23
(Fondo unico per i beni e le attività culturali)
1. E’ istituito, a decorrere dall’anno 2011, il fondo unico per i beni e le attività culturali finalizzato agli interventi di cui alla
presente legge.
2. Il fondo è alimentato dalle risorse comunitarie, statali e regionali destinate al settore, nonché da eventuali risorse conferite
alla Regione da altre istituzioni o enti pubblici e privati.
3. Le modalità di riparto del fondo sono stabilite dal programma operativo di cui all’articolo 8, nel rispetto delle disposizioni
del piano di cui all’articolo 7.
Art. 24
(Disposizioni finanziarie)
1. Per l’anno 2010, per il finanziamento degli atti adottati ai sensi dell’articolo 25 si provvede mediante impegno delle
risorse iscritte nelle UPB per le specifiche leggi regionali indicate all’articolo 26.
2. Alla realizzazione degli interventi previsti dalla presente legge, a decorrere dall’anno 2011, si provvede mediante le
risorse del fondo unico di cui all’articolo 23.
3. Il fondo unico è determinato annualmente, nella sua componente regionale, con legge finanziaria nel rispetto degli
equilibri di bilancio. Le ulteriori risorse derivanti da assegnazioni comunitarie, statali o da contributi di terzi possono essere
iscritte con successivi atti.
4. Le somme occorrenti per il pagamento delle spese autorizzate dal comma 1 sono iscritte, a decorrere dall’anno 2011, a
carico dei capitoli che la Giunta regionale istituisce ai fini della gestione nel Programma operativo annuale (POA) nelle
Unità previsionali di base (UPB):
a) fondo unico per i beni e le attività culturali - corrente;
b) fondo unico per i beni e le attività culturali - investimento.
CAPO VII
Disposizioni transitorie e finali
Art. 25
(Norme transitorie e finali)
1. Fino alla data di esecutività del piano di cui all’articolo 7 continuano ad applicarsi le leggi regionali abrogate dall’articolo
26 e i relativi provvedimenti attuativi.
2. Sono iscritti d’ufficio all’elenco di cui all’articolo 12, comma 2, gli organismi culturali già iscritti nel registro regionale di
cui alla l.r. 27 gennaio 1993, n. 7 (Norme per il riconoscimento e l’erogazione di contributi a enti, istituti, fondazioni e
associazioni culturali di rilevante interesse regionale) o che usufruiscono di contributi regionali ai sensi delle altre norme
abrogate dalla presente legge.
3. I contributi previsti dalla presente legge sono concessi nel rispetto degli articoli 87 e 88 del Trattato CEE.
4. Per quanto non previsto si applicano le norme del Codice.
Art. 26
(Abrogazioni)
1. Sono abrogate le seguenti disposizioni:
a) l.r. 30 dicembre 1974, n. 53 (Tutela e valorizzazione dei beni culturali);
b) l.r. 22 maggio 1975, n. 44 (Modifiche alla l.r. 30 dicembre 1974, n. 53 concernente “Tutela e valorizzazione dei beni
culturali”);
c) l.r. 1° settembre 1979, n. 28 (Rifinanziamento della legge regionale 30.12.1974, n. 53 e successive modificazioni
concernente tutela e valorizzazione dei beni culturali);
d) l.r. 13 luglio 1981, n. 16 (Promozione delle attività culturali);
e) l.r. 24 luglio 1981, n. 19 (Decennale dello Statuto della Regione Marche);
f) l.r. 16 dicembre 1981, n. 39 (Contributo annuale all’associazione “Giustizia e Costituzione - Associazione di studi
giuridici e costituzionali Emilio Alessandrini”);
g) l.r. 24 gennaio 1983, n. 5 (Disciplina per il trasferimento dei beni e del personale dei centri di servizi culturali);
h) l.r. 25 gennaio 1983, n. 6 (Norme per il funzionamento del Centro regionale per i beni culturali);
i) l.r. 10 dicembre 1987, n. 39 (Norme in materia di biblioteche di enti locali o di interesse locale);
j) l.r. 7 giugno 1988, n. 20 (Iniziative rivolte alla conoscenza ed alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale che
testimonia l’insediamento dei Piceni nelle Marche);
k) l.r. 3 luglio 1989, n. 13 (Modifica della l.r. 30 dicembre 1974, n. 53 concernente “Tutela e valorizzazione dei beni
culturali”);
l) l.r. 27 aprile 1990, n. 51 (Iniziative culturali di particolare interesse regionale);
m) l.r. 4 settembre 1992, n. 43 (Promozione dell’immagine delle Marche e qualificazione dell’immagine turistico-culturale);
n) l.r. 5 settembre 1992, n. 45 (Finanziamento dei programmi annuali di catalogazione dei beni culturali);
o) l.r. 27 gennaio 1993, n. 7 (Norme per il riconoscimento e l’erogazione di contributi a enti, istituti, fondazioni e
associazioni culturali di rilevante interesse regionale);
p) l.r. 28 aprile 1994, n. 16 (Norme per la salvaguardia e valorizzazione del sistema archeologico regionale);
q) l.r. 12 aprile 1995, n. 38 (Interventi regionali a favore dell’area archeologica del Colle Guasco di Ancona);
r) l.r. 28 maggio 1996, n. 17 (Celebrazioni del secondo centenario della nascita di Giacomo Leopardi);
s) l.r. 2 settembre 1996, n. 40 (Iniziative per la celebrazione delle ricorrenze della istituzione della Repubblica e della
promulgazione della Costituzione);
t) l.r. 9 gennaio 1997, n. 1 (Celebrazione del XXV anniversario dello Statuto della regione Marche);
u) l.r. 30 luglio 1997, n. 46 (Interventi della Regione per il grande Giubileo del 2000);
v) l’articolo 3 della l.r. 6 agosto 1997, n. 51 (Norme per il sostegno dell’informazione e dell’editoria locale);
w) l.r. 29 dicembre 1997, n. 75 (Disciplina degli atti e delle procedure della programmazione e degli interventi finanziari
regionali nei settori delle attività e dei beni culturali);
x) l.r. 24 marzo 1998, n. 6 (Nuove norme in materia di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale delle Marche
e di organizzazione in sistema del museo diffuso);
y) l.r. 28 ottobre 1999, n. 29 (Modifica alla l.r. 30 luglio 1997, n. 46 concernente “Interventi della Regione per il grande
Giubileo del 2000”);
z) l.r. 31 dicembre 1999, n. 38 (Norme per la promozione, la ricerca, l’acquisizione dei beni mobili di notevole interesse
storico-artistico);
aa) l.r. 10 gennaio 2000, n. 1 (Modifiche ed integrazioni alla l.r. 27 gennaio 1993, n. 7 concernente “Norme per il
riconoscimento e l’erogazione di contributi a enti, istituti, fondazioni e associazioni culturali di rilevante interesse
regionale”);
bb) l.r. 13 marzo 2001, n. 7 (Modifica dell’articolo 5 della legge regionale 29 dicembre 1997, n. 75 “Disciplina degli atti e
delle procedure della programmazione e degli interventi finanziari regionali nei settori delle attività e dei beni culturali);
cc) articolo 32 della l.r. 23 aprile 2002, n. 6 (Provvedimento generale di rifinanziamento e modifica di leggi regionali per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - Legge finanziaria 2002);
dd) l.r. 24 luglio 2002, n. 13 (Celebrazione del cinquantesimo anniversario della morte di Maria Montessori);
ee) commi 1, 2 e 3 dell’articolo 5 della l.r. 12 maggio 2003, n. 7 (Soppressione del comitato regionale di controllo e
delegificazione in materia di organismi regionali, semplificazione del sistema normativo regionale e modificazioni di leggi
regionali);
ff) l.r. 1° febbraio 2005, n. 4 (Celebrazione del V centenario dell’Università di Urbino);
gg) l.r. 15 dicembre 2006, n. 17 (Ricorrenza del V centenario della nascita di Annibal Caro);
hh) l.r. 15 dicembre 2006, n. 18 (Celebrazione del IV centenario della morte di Guidobaldo del Monte).
La presente legge è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla
osservare come Legge della Regione Marche.
Data ad Ancona, addì 9 Febbraio 2010.
IL PRESIDENTE
(Gian Mario Spacca)
AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DELLA LEGGE REGIONALE 28 LUGLIO 2003, N. 17, IL TESTO DELLA LEGGE
REGIONALE VIENE PUBBLICATO CON L’AGGIUNTA DELLE NOTE.
IN APPENDICE ALLA LEGGE REGIONALE, AI SOLI FINI INFORMATIVI, SONO ALTRESÌ PUBBLICATI:
a) LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE;
b) LA STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE.
NOTE
Note all’art. 1, comma 1
- Il testo del comma 3, dell’articolo 5 dello Statuto della Regione Marche è il seguente:
“Art. 5 - (Salute, ambiente e cultura) - Omissis.
3. Promuove le attività culturali, salvaguarda e valorizza il patrimonio storico, artistico e archeologico, favorendone la
conservazione, la conoscenza, l’utilizzazione e la fruizione pubblica.
Omissis.”.
- Il testo degli articoli 117 e 118 della Costituzione è il seguente:
“Art. 117 - La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli
derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.
Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:
a) politica estera e rapporti internazionali dello Stato; rapporti dello Stato con l’Unione europea; diritto di asilo e condizione
giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea;
b) immigrazione;
c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose;
d) difesa e Forze armate; sicurezza dello Stato; armi, munizioni ed esplosivi;
e) moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della concorrenza; sistema valutario; sistema tributario e contabile
dello Stato; perequazione delle risorse finanziarie;
f) organi dello Stato e relative leggi elettorali; referendum statali; elezione del Parlamento europeo;
g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali;
h) ordine pubblico e sicurezza, ad esclusione della polizia amministrativa locale;
i) cittadinanza, stato civile e anagrafi;
l) giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustizia amministrativa;
m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su
tutto il territorio nazionale;
n) norme generali sull’istruzione;
o) previdenza sociale;
p) legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane;
q) dogane, protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale;
r) pesi, misure e determinazione del tempo; coordinamento informativo statistico e informatico dei dati
dell’amministrazione statale, regionale e locale; opere dell’ingegno;
s) tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali.
Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: rapporti internazionali e con l’Unione europea delle Regioni;
commercio con l’estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con
esclusione della istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno
all’innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo
del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione;
produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia; previdenza complementare e integrativa; armonizzazione dei
bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e
ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere
regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale. Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle
Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello
Stato.
Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello
Stato.
Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, nelle materie di loro competenza, partecipano alle decisioni
dirette alla formazione degli atti normativi comunitari e provvedono all’attuazione e all’esecuzione degli accordi
internazionali e degli atti dell’Unione europea, nel rispetto delle norme di procedura stabilite da legge dello Stato, che
disciplina le modalità di esercizio del potere sostitutivo in caso di inadempienza.
La potestà regolamentare spetta allo Stato nelle materie di legislazione esclusiva, salva delega alle Regioni. La potestà
regolamentare spetta alle Regioni in ogni altra materia. I Comuni, le Province e le Città metropolitane hanno potestà
regolamentare in ordine alla disciplina dell’organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro attribuite.
Le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale,
culturale ed economica e promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive.
La legge regionale ratifica le intese della Regione con altre Regioni per il migliore esercizio delle proprie funzioni, anche
con individuazione di organi comuni.
Nelle materie di sua competenza la Regione può concludere accordi con Stati e intese con enti territoriali interni ad altro
Stato, nei casi e con le forme disciplinati da leggi dello Stato.”.
“Art. 118 - Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l’esercizio unitario, siano
conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed
adeguatezza.
I Comuni, le Province e le Città metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con
legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze.
La legge statale disciplina forme di coordinamento fra Stato e Regioni nelle materie di cui alle lettere b) e h) del secondo
comma dell’articolo 117, e disciplina inoltre forme di intesa e coordinamento nella materia della tutela dei beni culturali.
Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati,
per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.”
Nota all’art. 1, comma 2, lett. a)
Il testo dell’articolo 101 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 41 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10
della legge 6 luglio 2002, n. 137) è il seguente:
“Art. 101 - (Istituti e luoghi della cultura) - 1. Ai fini del presente codice sono istituti e luoghi della cultura i musei, le
biblioteche e gli archivi, le aree e i parchi archeologici, i complessi monumentali.
2. Si intende per:
a) «museo», una struttura permanente che acquisisce, cataloga, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di
educazione e di studio;
b) «biblioteca», una struttura permanente che raccoglie, cataloga e conserva un insieme organizzato di libri, materiali e
informazioni, comunque editi o pubblicati su qualunque supporto, e ne assicura la consultazione al fine di promuovere la
lettura e lo studio;
c) «archivio», una struttura permanente che raccoglie, inventaria e conserva documenti originali di interesse storico e ne
assicura la consultazione per finalità di studio e di ricerca.
d) «area archeologica», un sito caratterizzato dalla presenza di resti di natura fossile o di manufatti o strutture preistorici o di
età antica;
e) «parco archeologico», un ambito territoriale caratterizzato da importanti evidenze archeologiche e dalla compresenza di
valori storici, paesaggistici o ambientali, attrezzato come museo all’aperto;
f) «complesso monumentale», un insieme formato da una pluralità di fabbricati edificati anche in epoche diverse, che con il
tempo hanno acquisito, come insieme, una autonoma rilevanza artistica, storica o etnoantropologica.
3. Gli istituti ed i luoghi di cui al comma 1 che appartengono a soggetti pubblici sono destinati alla pubblica fruizione ed
espletano un servizio pubblico.
4. Le strutture espositive e di consultazione nonché i luoghi di cui al comma 1 che appartengono a soggetti privati e sono
aperti al pubblico espletano un servizio privato di utilità sociale.”.
Nota all’art. 1, comma 3
Il testo dell’articolo 9 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 41 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10
della legge 6 luglio 2002, n. 137) è il seguente:
“Art. 9 - (Beni culturali di interesse religioso) - 1. Per i beni culturali di interesse religioso appartenenti ad enti ed istituzioni
della Chiesa cattolica o di altre confessioni religiose, il Ministero e, per quanto di competenza, le regioni provvedono,
relativamente alle esigenze di culto, d’accordo con le rispettive autorità.
2. Si osservano, altresì, le disposizioni stabilite dalle intese concluse ai sensi dell’articolo 12 dell’Accordo di modificazione
del Concordato lateranense firmato il 18 febbraio 1984, ratificato e reso esecutivo con legge 25 marzo 1985, n. 121, ovvero
dalle leggi emanate sulla base delle intese sottoscritte con le confessioni religiose diverse dalla cattolica, ai sensi
dell’articolo 8, comma 3, della Costituzione.”.
Nota all’art. 2, comma 1
Il testo dell’articolo 6 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 41 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10
della legge 6 luglio 2002, n. 137) è il seguente:
“Art. 6 - (Valorizzazione del patrimonio culturale) - 1. La valorizzazione consiste nell’esercizio delle funzioni e nella
disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di
utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, anche da parte delle persone diversamente abili, al fine di
promuovere lo sviluppo della cultura. Essa comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione
del patrimonio culturale. In riferimento al paesaggio, la valorizzazione comprende altresì la riqualificazione degli immobili
e delle aree sottoposti a tutela compromessi o degradati, ovvero la realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti ed
integrati.
2. La valorizzazione è attuata in forme compatibili con la tutela e tali da non pregiudicarne le esigenze.
3. La Repubblica favorisce e sostiene la partecipazione dei soggetti privati, singoli o associati, alla valorizzazione del
patrimonio culturale.”.
Nota all’art. 2, comma 1, lett. c)
Per il testo dell’articolo 101 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 41 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi
dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137) vedi nella nota all’art. 1, comma 2, lett. a)
Nota all’art. 4, comma 4, lett. b)
Il testo dell’articolo 13 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 41 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10
della legge 6 luglio 2002, n. 137) è il seguente:
“Art. 13 - (Dichiarazione dell’interesse culturale) - 1. La dichiarazione accerta la sussistenza, nella cosa che ne forma
oggetto, dell’interesse richiesto dall’articolo 10, comma 3.
2. La dichiarazione non è richiesta per i beni di cui all’articolo 10, comma 2. Tali beni rimangono sottoposti a tutela anche
qualora i soggetti cui essi appartengono mutino in qualunque modo la loro natura giuridica.”.
Nota all’art. 10, comma 3, lett. b)
Il testo dell’articolo 121 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 41 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10
della legge 6 luglio 2002, n. 137) è il seguente:
“Art. 121 - (Accordi con le fondazioni bancarie) - 1. Il Ministero, le regioni e gli altri enti pubblici territoriali, ciascuno nel
proprio ambito, possono stipulare, anche congiuntamente, protocolli di intesa con le fondazioni conferenti di cui alle
disposizioni in materia di ristrutturazione e disciplina del gruppo creditizio, che statutariamente perseguano scopi di utilità
sociale nel settore dell’arte e delle attività e beni culturali, al fine di coordinare gli interventi di valorizzazione sul
patrimonio culturale e, in tale contesto, garantire l’equilibrato impiego delle risorse finanziarie messe a disposizione. La
parte pubblica può concorrere, con proprie risorse finanziarie, per garantire il perseguimento degli obiettivi dei protocolli di
intesa.”.
Nota all’art. 10, comma 4
Per il testo dell’articolo 9 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 41 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo
10 della legge 6 luglio 2002, n. 137) vedi nella nota all’art. 1, comma 3.
Nota all’art. 15, comma 1
Per il testo dell’articolo 101 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 41 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi
dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137) vedi nella nota all’art. 1, comma 2, lett. a).
Nota all’art. 16, comma 2, lett. a)
Il testo dell’articolo 114 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 41 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10
della legge 6 luglio 2002, n. 137) è il seguente:
“Art. 114 - (Livelli di qualità della valorizzazione) - 1. Il Ministero, le regioni e gli altri enti pubblici territoriali, anche con
il concorso delle università, fissano i livelli minimi uniformi di qualità delle attività di valorizzazione su beni di pertinenza
pubblica e ne curano l’aggiornamento periodico.
2. I livelli di cui al comma 1 sono adottati con decreto del Ministro previa intesa in sede di Conferenza unificata.
3. I soggetti che, ai sensi dell’articolo 115, hanno la gestione delle attività di valorizzazione sono tenuti ad assicurare il
rispetto dei livelli adottati.”.
Nota all’art. 20, comma 3, lett. b)
Per il testo dell’articolo 101 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 41 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi
dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137) vedi nella nota all’art. 1, comma 2, lett. a).
Nota all’art. 25, comma 3
Il testo degli articoli 87 e 88 del Trattato che istituisce la Comunità europea è il seguente:
“Art. 87 - 1. Salvo deroghe contemplate dal presente trattato, sono incompatibili con il mercato comune, nella misura in cui
incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma
che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza.
2. Sono compatibili con il mercato comune:
a) gli aiuti a carattere sociale concessi ai singoli consumatori, a condizione che siano accordati senza discriminazioni
determinate dall’origine dei prodotti,
b) gli aiuti destinati a ovviare ai danni arrecati dalle calamità naturali oppure da altri eventi eccezionali,
c) gli aiuti concessi all’economia di determinate regioni della Repubblica federale di Germania che risentono della divisione
della Germania, nella misura in cui sono necessari a compensare gli svantaggi economici provocati da tale divisione.
3. Possono considerarsi compatibili con il mercato comune:
a) gli aiuti destinati a favorire lo sviluppo economico delle regioni ove il tenore di vita sia anormalmente basso, oppure si
abbia una grave forma di sottoccupazione,
b) gli aiuti destinati a promuovere la realizzazione di un importante progetto di comune interesse europeo oppure a porre
rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro,
c) gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche, sempre che non alterino le
condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse,
d) gli aiuti destinati a promuovere la cultura e la conservazione del patrimonio, quando non alterino le condizioni degli
scambi e della concorrenza nella Comunità in misura contraria all’interesse comune,
e) le altre categorie di aiuti, determinate con decisione del Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata su proposta
della Commissione.”.
“Art. 88 - 1. La Commissione procede con gli Stati membri all’esame permanente dei regimi di aiuti esistenti in questi Stati.
Essa propone a questi ultimi le opportune misure richieste dal graduale sviluppo o dal funzionamento del mercato comune.
2. Qualora la Commissione, dopo aver intimato agli interessati di presentare le loro osservazioni, constati che un aiuto
concesso da uno Stato, o mediante fondi statali, non è compatibile con il mercato comune a norma dell’articolo 87, oppure
che tale aiuto è attuato in modo abusivo, decide che lo Stato interessato deve sopprimerlo o modificarlo nel termine da essa
fissato.
Qualora lo Stato in causa non si conformi a tale decisione entro il termine stabilito, la Commissione o qualsiasi altro Stato
interessato può adire direttamente la Corte di giustizia, in deroga agli articoli 226 e 227.
A richiesta di uno Stato membro, il Consiglio, deliberando all’unanimità, può decidere che un aiuto, istituito o da istituirsi
da parte di questo Stato, deve considerarsi compatibile con il mercato comune, in deroga alle disposizioni dell’articolo 87 o
ai regolamenti di cui all’articolo 89, quando circostanze eccezionali giustifichino tale decisione. Qualora la Commissione
abbia iniziato, nei riguardi di tale aiuto, la procedura prevista dal presente paragrafo, primo comma, la richiesta dello Stato
interessato rivolta al Consiglio avrà per effetto di sospendere tale procedura fino a quando il Consiglio non si sia
pronunciato al riguardo.
Tuttavia, se il Consiglio non si è pronunciato entro tre mesi dalla data della richiesta, la Commissione delibera.
3. Alla Commissione sono comunicati, in tempo utile perché presenti le sue osservazioni, i progetti diretti a istituire o
modificare aiuti. Se ritiene che un progetto non sia compatibile con il mercato comune a norma dell’articolo 87, la
Commissione inizia senza indugio la procedura prevista dal paragrafo precedente. Lo Stato membro interessato non può
dare esecuzione alle misure progettate prima che tale procedura abbia condotto a una decisione finale.”.
a) NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE:
• Proposta di legge a iniziativa della Giunta regionale n. 259 del 4 agosto 2008;
• Parere della II Commissione assembleare permanente in data 12 gennaio 2010;
• Relazione della I Commissione assembleare permanente in data 7 gennaio 2010;
• Deliberazione legislativa approvata dall’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 26 gennaio 2010, n. 166.
b) STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE:
SERVIZIO BENI E ATTIVITÀ CULTURALI.
Legge regionale 9 febbraio 2010 n. 5.
“Valorizzazione dei luoghi della memoria storica risorgimentale relativi alla battaglia di Tolentino e
Castelfidardo e divulgazione dei relativi fatti storici”.
Il Consiglio - Assemblea legislativa regionale
ha approvato;
Il Presidente della Giunta regionale promulga
la seguente legge regionale:
Art. 1
(Finalità)
1. La Regione promuove la valorizzazione dei luoghi della memoria storica risorgimentale relativi alla battaglia di Tolentino
del 2 e 3 maggio 1815 e alla battaglia di Castelfidardo del 18 settembre 1860, sostenendo interventi di conservazione del
patrimonio immobiliare, monumentale, architettonico e paesaggistico afferente le battaglie suddette, nonché la ricostruzione
e divulgazione dei relativi fatti storici.
Art. 2
(Contributi regionali)
1. La Regione eroga contributi per progetti presentati da enti locali volti in particolare a:
a) realizzare itinerari didattico-informativi e turistici relativi agli eventi storici indicati all’articolo 1;
b) creare aree attrezzate per lo studio e lo sviluppo delle conoscenze storiche e socio-culturali relative al risorgimento nelle
Marche;
c) realizzare manifestazioni storico culturali, programmi educativi, convegni, rievocazioni, pubblicazioni, mostre
fotografiche, volte a promuovere la conoscenza e la valorizzazione degli eventi storici indicati all’articolo 1 o relativi al
risorgimento nelle Marche;
d) pianificare visite guidate nei luoghi indicati all’articolo 1 a sostegno sia della domanda di turismo culturale sia di
approcci specialistici, accademici e scolastici;
e) recuperare reperti, resti ossei, armi e beni appartenuti ai protagonisti delle vicende storiche indicate all’articolo 1,
promuovendone il restauro, la conservazione e la valorizzazione;
f) diffondere la memoria degli eventi storici relativi alle battaglie indicate all’articolo 1;
g) conservare il patrimonio indicato all’articolo 1.
2. I contributi di cui al comma 1 sono erogati secondi criteri e modalità stabiliti dalla Giunta regionale, sentita la competente
Commissione assembleare, assicurando priorità di finanziamento a progetti presentati da Comuni associati in collaborazione
con altri soggetti pubblici o privati che operano nelle materie disciplinate dalla presente legge.
3. La deliberazione di cui al comma 2 è approvata entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge finanziaria
annuale regionale, tenendo conto della delimitazione di cui all’articolo 3.
Art. 3
(Delimitazione delle aree interessate)
1. La Regione individua nel piano paesaggistico ambientale le aree da sottoporre alle specifiche misure di salvaguardia
previste dalla normativa vigente volte ad assicurare la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico, immobiliare,
monumentale e paesaggistico indicato all’articolo 1.
Art. 4
(Norme transitorie e finali)
1. Fino alla delimitazione di cui all’articolo 3, le aree territoriali interessate dagli avvenimenti indicati all’articolo 1 sono
individuate dalla Giunta regionale sulla base della documentazione storica esistente, sentiti gli enti locali interessati, gli
istituiti, le associazioni e le fondazioni operanti nelle materie disciplinate dalla presente legge.
Art. 5
(Disposizioni finanziarie)
1. Per gli interventi previsti dalla presente legge è autorizzata per l’anno 2010 la spesa di euro 10.000,00.
2. Per gli anni successivi l’entità delle spese sarà stabilita con le rispettive leggi finanziarie nel rispetto degli equilibri di
bilancio.
3. Per l’anno 2010, alla copertura delle spese di cui al comma 1, si provvede mediante impiego di quota parte delle somme
iscritte a carico dell’UPB 2.08.04 dello stato di previsione della spesa del bilancio per l’anno 2010.
4. Le somme occorrenti per il pagamento delle spese di cui al comma 1 sono iscritte per l’anno 2010 nella UPB 5.31.03 a
carico del capitolo che la Giunta regionale istituisce ai fini della gestione del Programma operativo annuale (POA).
La presente legge è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla
osservare come Legge della Regione Marche.
Data ad Ancona, addì 09 Febbraio 2010.
IL PRESIDENTE
(Gian Mario Spacca)
AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DELLA LEGGE REGIONALE 28 LUGLIO 2003, N. 17 IN APPENDICE ALLA LEGGE
REGIONALE, AI SOLI FINI INFORMATIVI, SONO PUBBLICATI:
a) LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE;
b) LA STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE.
a) NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE:
• Proposta di legge a iniziativa del Consigliere Massi n. 305 del 13 febbraio 2009;
• Proposta di legge a iniziativa dei Consiglieri Comi, Badiali n. 307 del 17 febbraio 2009;
• Relazione della I Commissione assembleare permanente in data 20 gennaio 2010;
• Deliberazione legislativa approvata dall’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 26 gennaio 2010, n. 166.
b) STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE:
SERVIZIO INTERNAZIONALIZZAZIONE, TURI- SMO E COMMERCIO.
Legge regionale 11 febbraio 2010 n. 6.
“Interventi regionali in favore dell’associazione marchigiana rievocazioni storiche”.
Il Consiglio - Assemblea legislativa regionale
ha approvato;
Il Presidente della Giunta regionale promulga
la seguente legge regionale:
Art. 1
(Finalità)
1. La Regione, al fine di salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico-culturale e folkloristico delle Marche, riconosce il
valore delle più significative manifestazioni storico-rievocative organizzate nelle Marche, sostenendo la loro diffusione e
conoscenza.
Art. 2
(Contributi regionali)
1. Per le finalità di cui all’articolo 1, la Regione eroga contributi all’Associazione marchigiana rievocazioni storiche
(AMRS) a cui aderiscono gli organismi che realizzano le principali rievocazioni storiche nelle varie località marchigiane.
2. I contributi sono erogati per le seguenti attività ed iniziative:
a) supporto per lo svolgimento delle manifestazioni, secondo criteri di metodo e qualità storico-artistiche anche organizzate
dagli organismi aderenti;
b) valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale dei diversi territori regionali;
c) coordinamento dei soggetti promotori delle manifestazioni storico-rievocative;
d) attività di studio, documentazione e ricerca delle fonti storiche, valorizzando la memoria locale e la conoscenza delle
tradizioni regionali.
Art. 3
(Modalità di erogazione dei contributi)
1. I contributi di cui all’articolo 2 sono concessi secondo criteri e modalità stabilite dalla Giunta regionale, sentita la
competente Commissione assembleare, assicurando il coordinamento con le politiche di settore della Regione, in particolare
per quanto concerne il calendario degli eventi, nonché la promozione del turismo culturale.
2. In ogni caso i contributi di cui al comma 1 non sono cumulabili con altri finanziamenti regionali erogati all’Associazione.
Art. 4
(Norma finanziaria)
1. Per gli interventi previsti dalla presente legge, l’entità della spesa, a decorrere dall’anno 2011, è stabilita con le rispettive
leggi finanziarie nel rispetto degli equilibri di bilancio.
2. Le somme occorrenti al pagamento delle spese di cui al comma 1 sono iscritte a decorrere dall’anno 2011 nell’UPB
5.31.01 a carico del capitolo che la Giunta regionale istituisce ai fini della gestione nel Programma operativo annuale
(POA).
La presente legge è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla
osservare come Legge della Regione Marche.
Data ad Ancona, addì 11 Febbraio 2010.
IL PRESIDENTE
(Gian Mario Spacca)
AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DELLA LEGGE REGIONALE 28 LUGLIO 2003, N. 17 IN APPENDICE ALLA LEGGE
REGIONALE, AI SOLI FINI INFORMATIVI, SONO PUBBLICATI:
a) LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE;
b) LA STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE.
a) NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE:
• Proposta di legge a iniziativa dei Consiglieri Giannotti, Capponi, Brini, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Santori, Tiberi n. 194
del 26 ottobre 2007;
• Proposta di legge a iniziativa dei Consiglieri Giannotti, Brini, Capponi, Ciriaci, Lippi, Cesaroni, Bugaro, Tiberi n. 311 del
10 marzo 2009;
• Parere della II Commissione assembleare permanente in data 26 gennaio 2010;
• Relazione della I Commissione assembleare permanente in data 20 gennaio 2010;
• Deliberazione legislativa approvata dall’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 2 febbraio 2010, n. 167.
b) STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE:
SERVIZIO INTERNAZIONALIZZAZIONE, CUL- TURA, TURISMO E COMMERCIO.
Legge regionale 11 febbraio 2010 n. 7.
“Norme per l’attuazione delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo”.
Il Consiglio - Assemblea legislativa regionale
ha approvato;
Il Presidente della Giunta regionale promulga
la seguente legge regionale:
Art. 1
(Oggetto)
1. La presente legge disciplina l’esercizio delle funzioni amministrative relative alla gestione del demanio marittimo
conferite alle Regioni ai sensi dell’articolo 105 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e
compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59),
in conformità alle disposizioni del Codice della navigazione, del relativo Regolamento di esecuzione e del decreto legge 5
ottobre 1993, n. 400 (Disposizioni per la determinazione dei canoni relativi a concessioni demaniali marittime), convertito
con modificazioni dalla legge 4 dicembre 1993, n. 494, nonché nel rispetto dei principi di concorrenza, di libertà dì
stabilimento, di garanzia dell’esercizio, dello sviluppo e valorizzazione delle attività imprenditoriali e di tutela degli
investimenti.
Art. 2
(Funzioni della Regione)
1. Sono di competenza della Regione le funzioni di:
a) programmazione, pianificazione ed indirizzo generale;
b) raccolta, catalogazione dei dati e informazioni sull’uso del demanio marittimo;
c) formazione del catasto del demanio marittimo.
2. La Regione, in particolare, adotta il piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo di cui alla legge regionale 14
luglio 2004, n. 15 (Disciplina delle funzioni in materia di difesa della costa) e, con le modalità previste nel piano medesimo,
effettua la verifica di conformità dei piani comunali di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a), della presente legge.
3. La Regione può svolgere le funzioni di cui al comma 1, lettere b) e c), anche mediante strutture regionali decentrate da
istituire, entro un anno dall’entrata in vigore della presente legge, presso i Comuni di Fano, Senigallia, Civitanova Marche,
Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto, nonché stipulare convenzioni con soggetti pubblici o privati individuati in
base alla specifica qualificata competenza nel settore del demanio marittimo.
Art. 3
(Funzioni dei Comuni)
1. I Comuni esercitano, in particolare, le funzioni amministrative concernenti:
a) l’adozione del piano particolareggiato di spiaggia redatto nel rispetto delle disposizioni contenute nel piano di cui
all’articolo 2, comma 2;
b) il rilascio, il rinnovo, la modificazione e la revoca delle concessioni dei beni del demanio marittimo, già delegate ai sensi
dell’articolo 31 della legge regionale 17 maggio 1999, n. 10 (Riordino delle funzioni amministrative della Regione e degli
enti locali nei settori dello sviluppo economico ed attività produttive, del territorio, ambiente e infrastrutture, dei servizi alla
persona e alla comunità, nonché dell’ordinamento ed organizzazione amministrativa);
c) il rilascio, la modifica, il rinnovo e la revoca delle concessioni e dei nulla-osta per l’esercizio del commercio nelle aree
demaniali marittime e la definizione delle modalità e condizioni per l’accesso alle aree predette;
d) il rilascio, la modifica, il rinnovo, la decadenza o la revoca di autorizzazioni sull’arenile.
2. I Comuni curano, altresì, l’aggiornamento dell’elenco delle concessioni di propria competenza e comunicano i dati alla
Regione.
3. I Comuni possono svolgere le funzioni di cui al comma 1 anche avvalendosi delle strutture di cui al comma 3
dell’articolo 2.
Art. 4
(Disciplina concessioni demaniali)
1. Ai sensi dell’articolo 03, comma 4 bis, del d.l. 400/1993, i Comuni, su richiesta del concessionario, possono estendere la
durata della concessione fino ad un massimo di venti anni, in ragione dell’entità e della rilevanza economica delle opere
realizzate e da realizzare, in conformità al piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo vigente.
2. Con deliberazione della Giunta regionale, sulla base dell’intesa Stato-Regioni ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della
legge 5 giugno 2003, n. 131 (Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18
ottobre 2001, n. 3), sentita la competente Commissione assembleare e il Consiglio delle Autonomie locali, sono stabiliti i
criteri per il rilascio delle concessioni demaniali con finalità turistico-ricreative, nonché le modalità per il loro rinnovo.
Art. 5
(Norme transitorie)
1. Nelle more della revisione della normativa vigente in materia di demanio marittimo, la categoria di riferimento per la
classificazione delle aree demaniali a finalità turistico-ricreative è da intendersi la B, ai sensi dell’articolo 03, comma 1,
lettera a), numero 2) del d.l. 400/1993.
2. Fino all’adozione della deliberazione di cui all’articolo 4, comma 2 continuano ad applicarsi gli indirizzi e i criteri per
l’esercizio delle funzioni amministrative, stabiliti con la deliberazione della Giunta regionale 17 ottobre 2000, n. 2167.
La presente legge è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla
osservare come Legge della Regione Marche.
Data ad Ancona, addì 11 Febbraio 2010.
IL PRESIDENTE
(Gian Mario Spacca)
AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DELLA LEGGE REGIONALE 28 LUGLIO 2003, N. 17, IL TESTO DELLA LEGGE
REGIONALE VIENE PUBBLICATO CON L’AGGIUNTA DELLE NOTE.
IN APPENDICE ALLA LEGGE REGIONALE, AI SOLI FINI INFORMATIVI, SONO ALTRESÌ PUBBLICATI:
a) LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE;
b) LA STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE.
NOTE
Nota all’art. 1, comma 1
Il testo dell’articolo 105 del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle
regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59 ) è il seguente:
“Art. 105 - (Funzioni conferite alle regioni e agli enti locali) - 1. Sono conferite alle regioni e agli enti locali tutte le
funzioni non espressamente indicate negli articoli del presente capo e non attribuite alle autorità portuali dalla legge 28
gennaio 1994, n. 84, e successive modificazioni e integrazioni.
2. Tra le funzioni di cui al comma 1 sono, in particolare, conferite alle regioni le funzioni relative:
a) al rilascio dell’autorizzazione all’uso in servizio di linea degli autobus destinati al servizio di noleggio con conducente,
relativamente alle autolinee di propria competenza;
b) al rifornimento idrico delle isole;
c) all’estimo navale;
d) alla disciplina della navigazione interna;
e) alla programmazione, pianificazione, progettazione ed esecuzione degli interventi di costruzione, bonifica e
manutenzione dei porti di rilievo regionale e interregionale delle opere edilizie a servizio dell’attività portuale;
f) al conferimento di concessioni per l’installazione e l’esercizio di impianti lungo le autostrade ed i raccordi autostradali;
g) alla gestione del sistema idroviario padano-veneto;
h) al rilascio di concessioni per la gestione delle infrastrutture ferroviarie di interesse regionale;
i) alla programmazione degli interporti e delle intermodalità con esclusione di quelli indicati alla lettera g) del comma 1
dell’articolo 104 del presente decreto legislativo;
l) al rilascio di concessioni di beni del demanio della navigazione interna, del demanio marittimo e di zone del mare
territoriale per finalità diverse da quelle di approvvigionamento di fonti di energia; tale conferimento non opera nei porti
finalizzati alla difesa militare ed alla sicurezza dello Stato, nei porti di rilevanza economica internazionale e nazionale,
nonché nelle aree di preminente interesse nazionale individuate con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21
dicembre 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 136 del 12 giugno 1996, e successive modificazioni. Nei porti di
rilevanza economica regionale ed interregionale il conferimento decorre dal 1° gennaio 2002.
3. Sono attribuite alle province, ai sensi del comma 2 dell’articolo 4 della legge 15 marzo 1997, n. 59 , le funzioni relative:
a) alla autorizzazione e vigilanza tecnica sull’attività svolta dalle autoscuole e dalle scuole nautiche;
b) al riconoscimento dei consorzi di scuole per conducenti di veicoli a motore;
c) agli esami per il riconoscimento dell’idoneità degli insegnanti e istruttori di autoscuola;
d) al rilascio di autorizzazione alle imprese di autoriparazione per l’esecuzione delle revisioni e al controllo amministrativo
sulle imprese autorizzate;
e) al controllo sull’osservanza delle tariffe obbligatorie a forcella nel settore dell’autotrasporto di cose per conto terzi;
f) al rilascio di licenze per l’autotrasporto di merci per conto proprio;
g) agli esami per il conseguimento dei titoli professionali di autotrasportatore di merci per conto terzi e di autotrasporto di
persone su strada e dell’idoneità ad attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto su strada;
h) alla tenuta degli albi provinciali, quali articolazioni dell’albo nazionale degli autotrasportatori.
4. Sono, inoltre, delegate alle regioni ai sensi del comma 2 dell’articolo 4 della legge 15 marzo 1997, n. 59, le funzioni
relative alle deroghe alle distanze legali per costruire manufatti entro la fascia di rispetto delle linee e infrastrutture di
trasporto, escluse le strade e le autostrade.
5. In materia di trasporto pubblico locale, le regioni e gli enti locali conservano le funzioni ad essi conferite o delegate dagli
articoli 5, 6 e 7 del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422.
6. Per lo svolgimento di compiti conferiti in materia di diporto nautico e pesca marittima le regioni e gli enti locali si
avvalgono degli uffici delle capitanerie di porto.
7. L’attività di escavazione dei fondali dei porti è svolta dalle autorità portuali o, in mancanza, è conferita alle regioni. Alla
predetta attività si provvede mediante affidamento a soggetti privati scelti attraverso procedura di gara pubblica.”.
Nota all’art. 3, comma 1, lett. b)
Il testo dell’articolo 31 della l.r. 17 maggio 1999, n. 10 (Riordino delle funzioni amministrative della Regione e degli Enti
locali nei settori dello sviluppo economico ed attività produttive, del territorio, ambiente e infrastrutture, dei servizi alla
persona e alla comunità, nonché dell’ordinamento ed organizzazione amministrativa) è il seguente:
“Art. 31 - (Funzioni dei comuni) - 1. Sono delegate ai comuni le funzioni amministrative concernenti il rilascio di
concessioni di beni del demanio marittimo e di concessioni relative a zone del mare territoriale per finalità turistiche e
ricreative.”.
Nota all’art. 4, comma 1
Il testo del comma 4 bis, dell’articolo 03 del d.l. 5 ottobre 1993, n. 400 (Disposizioni per la determinazione dei canoni
relativi a concessioni demaniali marittime), convertito con modificazioni dalla l. 4 dicembre 1993, n. 494, è il seguente:
“Art. 03 - Omissis.
4 bis. Ferme restando le disposizioni di cui all’articolo 01, comma 2, le concessioni di cui al presente articolo possono avere
durata superiore a sei anni e comunque non superiore a venti anni in ragione dell’entità e della rilevanza economica delle
opere da realizzare e sulla base dei piani di utilizzazione delle aree del demanio marittimo predisposti dalle regioni.”.
Nota all’art. 4, comma 2
Il testo del comma 6, dell’articolo 8 del legge 5 giugno 2003, n. 131 (Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento
della Repubblica alla L.Cost. 18 ottobre 2001, n. 3) è il seguente:
“Art. 8 - (Attuazione dell’articolo 120 della Costituzione sul potere sostitutivo) - Omissis.
6. Il Governo può promuovere la stipula di intese in sede di Conferenza Stato-Regioni o di Conferenza unificata, dirette a
favorire l’armonizzazione delle rispettive legislazioni o il raggiungimento di posizioni unitarie o il conseguimento di
obiettivi comuni; in tale caso è esclusa l’applicazione dei commi 3 e 4 dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997,
n. 281. Nelle materie di cui all’articolo 117, terzo e quarto comma, della Costituzione non possono essere adottati gli atti di
indirizzo e di coordinamento di cui all’articolo 8 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e all’articolo 4 del decreto legislativo 31
marzo 1998, n. 112.”.
Nota all’art. 5, comma 1
Il testo della lettera a), del comma 1, dell’articolo 03 del d.l. 5 ottobre 1993, n. 400 (Disposizioni per la determinazione dei
canoni relativi a concessioni demaniali marittime), convertito con modificazioni dalla l. 4 dicembre 1993, n. 494, è il
seguente:
“Art. 03. 1. I canoni annui per concessioni rilasciate o rinnovate con finalità turistico-ricreative di aree, pertinenze demaniali
marittime e specchi acquei per i quali si applicano le disposizioni relative alle utilizzazioni del demanio marittimo sono
determinati nel rispetto dei seguenti criteri:
a) classificazione, a decorrere dal 1° gennaio 2007, delle aree, manufatti, pertinenze e specchi acquei nelle seguenti
categorie:
1) categoria A: aree, manufatti, pertinenze e specchi acquei, o parti di essi, concessi per utilizzazioni ad uso pubblico ad alta
valenza turistica;
2) categoria B: aree, manufatti, pertinenze e specchi acquei, o parti di essi, concessi per utilizzazione ad uso pubblico a
normale valenza turistica. L’accertamento dei requisiti di alta e normale valenza turistica è riservato alle regioni competenti
per territorio con proprio provvedimento. Nelle more dell’emanazione di detto provvedimento la categoria di riferimento è
da intendersi la B. Una quota pari al 10 per cento delle maggiori entrate annue rispetto alle previsioni di bilancio derivanti
dall’utilizzo delle aree, pertinenze e specchi acquei inseriti nella categoria A è devoluta alle regioni competenti per
territorio;
Omissis.”.
a) NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE:
• Proposta di legge a iniziativa della Giunta regionale n. 358 del 30 dicembre 2009;
• Parere espresso dalla I Commissione assembleare permanente in data 26 gennaio 2010;
• Relazione della II Commissione assembleare permanente in data 26 gennaio 2010;
• Deliberazione legislativa approvata dall’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 2 febbraio 2010, n. 167.
b) STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE:
SERVIZIO INTERNAZIONALIZZAZIONE, CUL- TURA, TURISMO E COMMERCIO.
Legge regionale 11 febbraio 2010 n. 8.
“Disposizioni contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”.
Il consiglio - Assemblea legislativa regionale
ha approvato;
Il Presidente della Giunta regionale ha approvato
la seguente legge regionale:
Art. 1
(Finalità)
1. La Regione promuove, nell’ambito delle sue competenze, in attuazione dell’articolo 3 dello Statuto regionale, il
superamento delle condizioni di discriminazione fondate sull’orientamento sessuale e sulla identità di genere, al fine di
consentire il pieno sviluppo della persona umana e l’uguaglianza dei cittadini.
2. La Regione garantisce l’accesso a parità di condizioni agli interventi ricompresi nelle materie di competenza legislativa
regionale, senza alcuna discriminazione determinata dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere.
3. La Regione dà concreta attuazione ai principi e alle finalità della presente legge, in raccordo con le istituzioni di parità
regionali, promuovendo la collaborazione con gli enti locali e il dialogo con le parti sociali e con l’associazionismo.
Art. 2
(Formazione, informazione e lavoro)
1. La Regione, le Province e le Aziende del servizio sanitario regionale, nell’ambito delle proprie competenze, promuovono
iniziative di formazione e aggiornamento professionale sulle specifiche problematiche sanitarie e sociali dell’omosessualità
e sulle migliori modalità di intervento degli operatori pubblici in contatto con le vittime di discriminazione o di reati legati
all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
2. Le Aziende del servizio sanitario regionale assicurano adeguati interventi di informazione, consulenza e sostegno agli
utenti avvalendosi del personale formato ai sensi del comma 1.
3. La Regione promuove politiche attive del lavoro volte ad evitare l’esposizione al rischio di esclusione sociale per motivi
legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
Art. 3
(Informazione e comunicazione)
1. La Regione promuove e sostiene iniziative volte a sviluppare la conoscenza del fenomeno della discriminazione fondata
sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere nei settori della salute, delle politiche sociali, dell’istruzione e
formazione professionale e delle politiche attive del lavoro. In particolare la Regione promuove campagne di
comunicazione per accrescere l’attenzione sulle tematiche disciplinate dalla presente legge e per fornire alle persone
interessate le informazioni necessarie per la tutela dei propri diritti.
2. Il Comitato regionale per le comunicazioni (CORECOM) di cui alla legge regionale 27 marzo 2001, n. 8, nell’ambito
delle sue funzioni, formula proposte alla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e ai concessionari privati in
merito alle programmazioni radiofoniche e televisive, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della
discriminazione derivante dai diversi orientamenti sessuali o dall’identità di genere.
3. Il CORECOM effettua rilevazioni periodiche sui contenuti della programmazione televisiva e radiofonica regionale e
locale eventualmente discriminatori rispetto alla pari dignità riconosciuta ai diversi orientamenti sessuali o identità di genere
della persona.
Art. 4
(Tutela non giurisdizionale dei diritti)
1. Nei limiti e secondo le modalità stabiliti dalla l.r. 28 luglio 2008, n. 23 (Autorità di garanzia per il rispetto dei diritti di
adulti e bambini - Ombudsman regionale) le vittime di discriminazione legate all’orientamento sessuale e all’identità di
genere, anche sottoposte a misure restrittive della libertà personale, possono rivolgersi all’Autorità di cui alla l.r. 23/2008
per la tutela non giurisdizionale dei propri diritti.
Art. 5
(Attuazione degli interventi)
1. I piani e i programmi previsti dalla normativa vigente in materia sanitaria e sociale o concernenti le politiche attive del
lavoro, l’istruzione, la cultura e la formazione professionale individuano, per quanto di competenza, gli interventi attuativi
della presente legge e promuovono azioni positive volte a contrastare i fenomeni di discriminazione legati all’orientamento
sessuale e all’identità di genere.
2. Anche in esecuzione degli indirizzi contenuti nella pianificazione indicata al comma 1, la Regione concede contributi per
l’attuazione delle iniziative di aggiornamento professionale previste al comma 1 dell’articolo 2 e per le iniziative indicate al
comma 1 dell’articolo 3.
3. I contributi di cui al comma 2 sono concessi secondo criteri e modalità stabiliti dalla Giunta regionale.
4. La deliberazione di cui al comma 3 è adottata, sentite la competente Commissione assembleare e le associazioni
rappresentative dei diversi orientamenti sessuali e dell’identità di genere operanti nelle Marche, entro novanta giorni dalla
data di entrata in vigore della legge finanziaria regionale annuale.
Art. 6
(Norma finanziaria)
1. Per l’attuazione degli interventi previsti dalla presente legge l’entità della spesa sarà stabilita a decorrere dall’anno 2011
con le rispettive leggi finanziarie, nel rispetto degli equilibri di bilancio.
2. Le somme occorrenti per il pagamento delle spese di cui al comma 1 sono iscritte nella UPB 5.30.07 del bilancio di
previsione per l’anno 2011 e successivi, a carico dei capitoli che la Giunta regionale istituisce ai fini della gestione del
Programma operativo annuale (POA).
La presente legge è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla
osservare come Legge della Regione Marche.
Data ad Ancona, addì 11 febbraio 2010.
IL PRESIDENTE
(Gian Mario Spacca)
AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DELLA LEGGE REGIONALE 28 LUGLIO 2003, N. 17, IL TESTO DELLA LEGGE
REGIONALE VIENE PUBBLICATO CON L’AGGIUNTA DELLE NOTE .
IN APPENDICE ALLA LEGGE REGIONALE, AI SOLI FINI INFORMATIVI, SONO ALTRESÌ PUBBLICATI:
a) LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE;
b) LA STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE.
NOTE
Nota all’art. 1, comma 1
Il testo dell’articolo 3 dello Statuto della Regione Marche è il seguente:
“Art. 3 - (Uguaglianza e differenza di genere) - 1. La Regione promuove, nell’ambito delle sue attribuzioni, tutte le
iniziative idonee a realizzare il pieno sviluppo della persona e l’uguaglianza dei cittadini, ripudia ogni forma di
discriminazione e dedica particolare attenzione ai giovani e alle persone in condizioni di disagio.
2. La Regione valorizza la differenza di genere in ogni campo ed attività operando al fine di garantire condizioni di effettiva
parità a donne e uomini. Le leggi regionali garantiscono parità di accesso a donne e uomini alle cariche elettive e negli enti,
negli organi e in tutti gli incarichi di nomina del Consiglio - Assemblea legislativa e della Giunta.”
a) NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE:
• Proposta di legge a iniziativa dei Bucciarelli, Altomeni n. 225 dell’ 21 febbraio 2008;
• Parere della II Commissione assembleare permanente in data 26 gennaio 2010;
• Relazione della V Commissione assembleare permanente in data 19 gennaio 2010;
• Deliberazione legislativa approvata dall’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 2 febbraio 2010, n. 167.
b) STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE:
SERVIZIO POLITICHE SOCIALI.
MOZIONI, RISOLUZIONI E ORDINI DEL GIORNO DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA
REGIONALE
Assemblea legislativa delle Marche.
Estratto del processo verbale n. 166 del 26/01/2010: • Mozione n. 359 “Sospensione dell’adeguamento
agli studi di settore” • Mozione n. 398; “Tagli ai finanziamenti per i corsi professionalizzanti della terza
area degli istituti professionali”; • Mozione n. 399 “Crisi economica ed occupazionale ditta Bora S.r.l.
con sede Maiolati Spontini”.
omissis
Il Presidente passa alla trattazione del punto iscritto all’ordine del giorno, su decisione dell’Assemblea, che reca:
• MOZIONE N. 399 dei consiglieri Mammoli, Cesaroni e Binci “Crisi economica ed occupazionale ditta Bora s.r.l. con
sede Maiolati Spontini”.
Nessuno avendo chiesto di intervenire, il Presidente la pone in votazione. L’Assemblea legislativa approva
all’unanimità la mozione n. 399, nel testo che segue:
“L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE,
TENUTO CONTO dell’attuale grave crisi economica ed occupazionale delle Marche;
CONSIDERATO che la ditta Bora s.r.l. con sede a Maiolati Spontini ed operante nel settore meccanico, è attualmente
sottoposta alla procedura di concordato preventivo con scadenza 1° febbraio 2010, nonostante l’Azienda continui ad operare
in piena attività sulla base di nuove e consolidate commesse e mantenga buoni rapporti con i fornitori;
TENUTO CONTO che la grave situazione economico-finanziaria che investe la ditta Bora s.r.l. potrebbe ripercuotersi
sull’attuale livello occupazionale delle 124 unità di personale considerata l’eventuale apertura della procedura fallimentare;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a promuovere ogni iniziativa opportuna per risolvere la crisi finanziaria della ditta in questione che potrebbe mettere a
rischio l’attuale livello occupazionale formato da 124 unità di persone”.
omissis
Il Presidente passa alla trattazione del punto iscritto all’ordine del giorno che reca:
• MOZIONE N. 398 del consigliere Brandom “Tagli ai finanziamenti per i corsi professionalizzanti della terza area
degli istituti professionali”.
omissis
Conclusa la discussione generale, il Presidente la pone in votazione con i relativi emendamenti rispettivamente a firma dei
consiglieri Mollaroli e Romagnoli e dell’Assessore Benatti (che lo illustra). L’Assemblea legislativa approva
all’unanimità la mozione n. 398, emendata, nel testo che segue:
“L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE,
VENUTA a conoscenza che
- il Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca, con nota del 20 ottobre 2009, diramata ai dirigenti degli istituti
scolastici della Regione Marche solo in data 14 gennaio 2010, ha formalmente comunicato, a decorrere dall’anno scolastico
2009/2010, la sospensione dei trasferimenti delle risorse ministeriali destinate ai percorsi dell’area professionalizzante,
cosiddetta “terza area”, degli istituti professionali;
- con la stessa nota veniva altresì comunicato che, in attesa dell’avvio dei nuovi ordinamenti degli istituti professionali, i
predetti corsi andavano attuati nell’ambito dei finanziamenti riguardanti le iniziative di “alternanza scuola-lavoro” nei limiti
delle risorse destinate a tale scopo;
RILEVATO che
- per quanto ad oggi desunto, i finanziamenti riguardanti le iniziative di “alternanza scuola-lavoro” sono di gran lunga
insufficienti a garantire il normale svolgimento dei percorsi professionalizzanti di “terza area”;
- alla data odierna tali corsi sono stati già avviati dai singoli istituti con le forme, le modalità e le previsioni di spesa
sostanzialmente allineati a quelli degli anni precedenti;
- tale situazione comporta il concreto rischio della soppressione dei percorsi già avviati con le inevitabili conseguenze:
1) di compromettere i percorsi curriculari obbligatori per gli studenti delle classi quarte e quinte degli istituti professionali
per l’ammissione stessa agli esami di maturità;
2) di intaccare e compromettere le forte relazioni che i percorsi professionalizzanti consentivano di istaurare con la realtà
imprenditoriale e del mondo del lavoro locali con ricadute negative sugli attuali livelli di inserimento lavorativo dei neo
diplomati;
ESPRIME totale contrarietà per questo ulteriore taglio al sistema dell’istruzione pubblica e per le modalità con le quali
esso è stato operato e solidarietà agli studenti e agli insegnanti che già in questi giorni hanno assunto iniziative di protesta
sulla questione;
CHIEDE AL GOVERNO E AL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE
di ripristinare immediatamente le risorse necessarie a consentire il proseguimento di questi percorsi professionalizzanti
almeno per gli anni scolastici 2009/2010 - 2010/2011;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
- a farsi portavoce presso il Governo nazionale e in sede di Conferenza “Stato Regioni e Province autonome” di tale grave
problematica al fine di individuare in tempi rapidi le soluzioni più opportune e ad attivare un tavolo con le Amministrazioni
provinciali al fine di concordare, previa una verifica delle necessità degli istituti professionali operanti sul territorio
regionale, gli interventi necessari a garantire una rapida e certa ripresa delle attività tecnico-pratiche di cui sopra;
- a risolvere altresì il problema dell’obbligo scolastico anche nella formazione professionale così come indicato nell’ordine
del giorno approvato il 15 dicembre 2009 per gli anni scolastici 2009/2010 e 2010/2011;
TRASMETTE
la presente mozione al Ministro e al Direttore generale del Ministero dell’istruzione, università e ricerca, al Direttore
dell’Ufficio scolastico regionale, ai Presidenti e agli Assessori all’istruzione delle cinque Province marchigiane, alle
Organizzazioni sindacali e imprenditoriali del territorio regionale e per conoscenza ai Dirigenti degli istituti professionali
operativi nella regione.”
omissis
Il Presidente passa alla trattazione del punto iscritto all’ordine del giorno che reca:
• MOZIONE N. 359 del consigliere Viventi “Sospensione dell’adeguamento agli studi di settore”.
Nessuno avendo chiesto di intervenire, il Presidente la pone in votazione con il relativo emendamento a firma del
consigliere Viventi. L’Assemblea legislativa approva la mozione n. 359, emendata, nel testo che segue:
L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE,
PREMESSO che
- gli studi di settore, di cui all’articolo 62 bis del d.l. 30 agosto 1993, n. 331 convertito con modificazione dalla legge 29
ottobre 1993, n. 427, costituiscono il risultato di un processo di analisi economica e di valutazione delle modalità di
funzionamento delle piccole e medie imprese ovvero degli esercenti attività di lavoro autonomo, analizzate nell’ambiente in
cui esse vivono ed operano;
- la finalità di tale strumento consiste nell’individuazione della capacità produttiva dell’azienda cioè di realizzare ricavi in
un ottica di accertamento fiscale, tenuto conto dei prodotti, dei processi produttivi, delle risorse disponibili, dei vincoli
operativi, dei mercati oltre che del territorio in cui l’operatore è ubicato;
- nella pratica: le Agenzie delle entrate richiedono alle aziende, che si adeguano agli studi di settore, il versamento di una
quantità di imposte determinato, non secondo i risultati di bilancio, ma su una base imponibile prederminata per quel
settore; in caso contrario coloro i quali non si adeguano sono oggetto a verifica fiscale;
- negli ultimi tempi dalle associazioni di categoria e dalla stampa specializzata sono state sollevate critiche e perplessità
sulla validità di tale sistema specialmente in un periodo di recessione come quello attuale;
- anche la Corte di Cassazione si è pronunciata in maniera contraria al sistema della presunzione del reddito, asserendo che,
per rendere efficace l’accertamento a mezzo studi, occorrerebbero altri elementi soprattutto nella fase del contradditorio;
- persino il Direttore delle Entrate, proprio nei giorni scorsi, ha sottolineato la rigidità espressa dagli studi ritenendoli
fisiologicamente incapaci da soli ad individuare in maniera credibile la capacità contributiva di un soggetto;
CONSIDERATO che perdurando lo stato di crisi economico-finanziaria ed alla luce di quanto sopra esposto è necessario
concedere tempo alle aziende per effettuare una verifica interna delle condizioni di impresa, cosa che non potrà effettuarsi
prima del prossimo autunno;
IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
a mettere in atto tutte le misure necessarie e ad adoperarsi, intervenendo anche a livello di Governo nazionale, affinché
venga disposta una sospensione dell’adeguamento fino al 31 dicembre 2010, prevedendo comunque la possibilità, per
coloro che lo vorranno, di adeguarsi entro tale data senza sanzioni ed interessi”.
DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE
Deliberazione n. 138 dell’1/02/2010.
LR 17/2008 - Adesione della Regione Marche alla Fondazione Duca Roberto Ferretti di Castelferretto,
con sede a Castelfidardo.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1. di aderire in qualità di Socio, ai sensi della L.R. n. 17 del 26/06/2008 “Adesione della Regione ad enti, fondazioni,
associazioni, comitati ed altri organismi” e con le modalità fissate dalla D.G.R. n. 1494/2008 “Approvazione dei criteri e
delle modalità di applicazione della L.R. n. 17/2008”, alla Fondazione Roberto Ferretti di Castelferretto, con sede a
Castelfidardo;
2. di dare atto che formano parte integrante e sostanziale della presente delibera: copia dell’atto costitutivo (all. A) e copia
dello statuto (all. B);
3. La quota associativa annua è fissata in E 19.470,03 e il relativo onere finanziario fa carico al Capitolo 10202801
denominato “Adesione alla Fondazione Duca Roberto Ferretti di Castelferretto con sede a Castelfidardo” istituito nello stato
di previsione della spesa per il 2010;
4. di dare atto che l’obbligo relativo al versamento della quota sociale, per gli anni successivi, è garantito dallo stanziamento
che verrà stabilito con legge di approvazione del bilancio.
Deliberazione n. 195 del 09/02/2010.
Art. 6 comma 2 e 3 della L.R. 22 dicembre 2009, n. 31 - Variazione compensativa al Programma
Operativo Annuale 2010 approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 2191 del 21 dicembre
2009 e sue successive modificazioni ed integrazioni - Spese di personale importo E 291.400,00.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1. Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa:
SPESA
UPB 20701
Descrizione Stipendi, retribuzioni, indennità e rimborsi - Corrente
Importo + E 291.400,00
UPB 10314
Descrizione Fondo regionale per le spese elettorali - Corrente
Importo - E 291.400,00
2. Di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010 - DGR n. 2191 del 21/12/2009 e sue successive
modificazioni ed integrazioni - la variazione compensativa in termini di competenza e di cassa ai capitoli di spesa, come di
seguito riportato.
SPESA
UPB 20701
Capitolo 20701126
Descrizione Spese per retribuzioni lorde al personale finanziate con risorse proprie - CNI/SIOPE/06
Importo variazione in aumento + E 170.000,00
UPB 20701
Capitolo 20701127
Descrizione Spese per contributi effettivi a carico dell’ente finanziate con risorse proprie - CNI/SIOPE/06
Importo variazione in aumento + E 38.550,00
UPB 20701
Capitolo 20701129
Descrizione Altre spese per il personale finanziate con risorse proprie (missioni, personale comandato, ecc.) -
CNI/SIOPE/06
Importo variazione in aumento + E 25.000,00
UPB 20701
Capitolo 20701130
Descrizione Spese per il pagamento dell’imposta IRAP sulle prestazioni di lavoro finanziate con risorse proprie CNI/SIOPE/06
Importo variazione in aumento + E 17.850,00
UPB 20701
Capitolo 20701152 Capitolo di nuova istituzione
Descrizione Somministrazione di lavoro a tempo determinato per le elezioni regionali - CNI/2010
Importo variazione in aumento + E 40.000,00
UPB 10314
Capitolo 10314101
Descrizione Fondo regionale per le spese elettorali - Quota corrente - CNI/09
Importo variazione in riduzione - E 291.400,00
Totale importo variazione in aumento + E 291.400,00
Totale importo variazione in riduzione - E 291.400,00
3. Di trasmettere copia del presente atto, all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul BUR entro 15 giorni ai sensi dell’art. 29, comma 8 e dell’art. 9 comma 4 della LR.
11/12/2001, n. 31.
Deliberazione n. 196 del 09/02/2010.
Art. 6 comma 2 della l.r. 22 dicembre 2009, n. 31 - Variazione compensativa al Programma Operativo
Annuale 2010 approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 2191 del 21 dicembre 2009 e sue
successive modificazioni ed integrazioni - Spese di personale importo E 75.366,54.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa:
SPESA
UPB 20701
Descrizione Stipendi, retribuzioni, indennità e rimborsi - Corrente
Importo + E 75.366,54
UPB 20704
Descrizione Formazione del personale regionale - Corrente
Importo - E 75.000,00
UPB 32003
Descrizione Pari Opportunità - Corrente
Importo - E 281,54
UPB 53007
Descrizione Tutela sociale e diritti di cittadinanza - Corrente
Importo - E 85,00
2. Di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010 - DGR n. 2191 del 21/12/2009 e sue successive
modificazioni ed integrazioni - la variazione compensativa in termini di competenza e di cassa ai capitoli di spesa, come di
seguito riportato
SPESA
UPB 20701
Capitolo 20701121
Descrizione Spese per manodopera a tempo determinato - CNI/04
Importo variazione in aumento + E 259,48
UPB 20701
Capitolo 20701126
Descrizione Spese per retribuzioni lorde al personale finanziate con risorse proprie - CNI/SIOPE/06
Importo variazione in aumento + E 50.000,00
UPB 20701
Capitolo 20701127
Descrizione Spese per contributi effettivi a carico dell’ente finanziate con risorse proprie - CNI/SIOPE/06
Importo variazione in aumento + E 12.000,00
UPB 20701
Capitolo 20701130
Descrizione Spese per il pagamento dell’imposta IRAP sulle prestazioni di lavoro finanziate con risorse proprie CNI/SIOPE/06
Importo variazione in aumento + E 13.107,06
UPB 20704
Capitolo 20704101
Descrizione Spese per organizzazione e attuazione corsi perfezionamento, formazione o aggiornamento personale e
partecipazione a corsi indetti da Enti, Istituti e Ammin. varie e per azioni a favore lavoratori dipendenti della Regione Spesa obbligatoria
Importo variazione in riduzione - E 75.000,00
UPB 32003
Capitolo 32003106
Descrizione Spese per la realizzazione progetti di azioni positive per la piena realizzazione di pari opportunità in particolare
per la rimozione di ostacoli sul lavoro, sulla formazione ed al sostegno di sistemi di conciliazione di vita e di lavoro CNI/05
Importo variazione in riduzione - E 281,54
UPB 53007
Capitolo 53007134
Descrizione Contributi ai comuni per intervento di assistenza economica penitenziaria e post penitenziaria - CNI/03
Importo variazione in riduzione - E 85,00
Totale importo variazione in aumento + E 75.366,54
Totale importo variazione in riduzione - E 75.366,54
3. Di trasmettere copia del presente atto, all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul BUR entro 15 giorni ai sensi dell’art. 29, comma 8 e dell’art. 9 comma 4 della L.R.
11/12/2001, n. 31.
Deliberazione n. 197 del 09/02/2010.
Art. 6 della L.R. 22/12/2009, n. 31 - Reiscrizione nel Bilancio di Previsione per l’anno 2010 di economie
relative a stanziamenti aventi specifica destinazione e modificazioni tecniche al Programma Operativo
Annuale per l’anno 2010. E 254.858,91.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1. di apportare al bilancio di previsione per l’anno 2010 le variazioni in termini di competenza e di cassa per complessivi E
254.858,91 come di seguito indicato:
UPB 20805
Denominazione Fondo di riserva di cassa - Art. 22 L.R. 31/2001
Variazione stanziamento cassa - 254.858,91
UPB 53007
Denominazione Tutela sociale e diritti di cittadinanza - Corrente
Variazione stanziamento competenza + 254.858,91
Variazione stanziamento cassa + 254.858,91
Totale variazione stanziamento competenza + 254.858,91
Totale variazione stanziamento cassa 0
2. di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010, approvato con DGR 2191 del 21/12/2009, e successive
modificazioni ed integrazioni, le variazioni in termini di competenza e di cassa come di seguito indicato:
UPB 20805
Capitolo 20805101
Denominazione Fondo di riserva per sopperire ad eventuali deficienze degli stanziamenti di cassa
Variazione stanziamento cassa - 254.858,91
UPB 53007
Capitolo 53007114
Denominazione Spese per le politiche per la famiglia - quota parte del fondo nazionale - **CFR 20109017 - CNI/08
Variazione stanziamento competenza + 55.000,00
Variazione stanziamento cassa + 55.000,00
UPB 53007
Capitolo 53007140
Denominazione Spese per lo svolgimento di attività di comunicazione istituzionale e di formazione in materia di servizio
civile nazionale art. 4 comma 2 d.lgs 5/04/02 n. 77 - **CFR 20109014 - CNI/03
Variazione stanziamento competenza + 199.858,91
Variazione stanziamento cassa + 199.858,91
Totale variazione stanziamento competenza + 254.858,91
Totale variazione stanziamento cassa 0
3. di trasmettere copia del presente atto, all’Assemblea Legislativa regionale entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul BUR entro 15 giorni ai sensi dell’art. 6, comma 1, della L.R. 22/12/2009, n. 31.
Deliberazione n. 198 del 09/02/2010.
Art. 6 della L.R. 22/12/2009, n. 31 - Reiscrizione nel Bilancio di Previsione per l’anno 2010 di economie
relative a stanziamenti aventi specifica destinazione. E 764.000,66.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1. di apportare al bilancio di previsione per l’anno 2010 le variazioni in termini di competenza e di cassa per complessivi E
764.000,66 come di seguito indicato:
UPB 20805
Denominazione Fondo di riserva di cassa - Art. 22 L.R. 31/2001
Variazione stanziamento cassa - 764.000,66
UPB 52803
Denominazione Formazione e progetti speciali regionali/nazionali - Corrente
Variazione stanziamento competenza + 103.870,48
Variazione stanziamento cassa + 103.870,48
UPB 52805
Denominazione Prevenzione, strutture, interventi di veterinaria pubblica - Corrente
Variazione stanziamento competenza + 504.524,40
Variazione stanziamento cassa + 504.524,40
UPB 52814
Denominazione Formazione e progetti speciali regionali/nazionali - Corrente
Variazione stanziamento competenza + 155.605,78
Variazione stanziamento cassa + 155.605,78
Totale variazione stanziamento competenza + 764.000,66
Totale variazione stanziamento cassa 0
2. di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010, approvato con DGR 2191 del 21/12/2009, e successive
modificazioni ed integrazioni, le variazioni in termini di competenza e di cassa come di seguito indicato:
UPB 20805
Capitolo 20805101
Denominazione Fondo di riserva per sopperire ad eventuali deficienze degli stanziamenti di cassa
Variazione stanziamento cassa - 764.000,66
UPB 52803
Capitolo 52803176
Denominazione Spese per il potenziamento delle attività informatiche concernenti le ispezioni ed i controlli veterinari e di
sicurezza alimentare - ***CFR 30102005/E - CNI/SIOPE/06
Variazione stanziamento competenza + 103.870,48
Variazione stanziamento cassa + 103.870,48
UPB 52805
Capitolo 52805101
Denominazione Interventi per la tutela degli animali di affezione e per la prevenzione del randagismo - **CFR 20108086/E
Variazione stanziamento competenza +2.502,18
Variazione stanziamento cassa +2.502,18
UPB 52805
Capitolo 52805105
Denominazione Spese per il funzionamento e la gestione della banca dati dell’anagrafe bovina regionale - 20108024/E
Variazione stanziamento competenza + 96.548,06
Variazione stanziamento cassa + 96.548,06
UPB 52805
Capitolo 52805106
Denominazione Spese per indennizzi al proprietari di animali affetti da malattia di Newcastle - ***CFR20108023/E
Variazione stanziamento competenza + 131.927,03
Variazione stanziamento cassa + 131.927,03
UPB 52805
Capitolo 52805123
Denominazione Interventi per la tutela degli animali di affezione e per la prevenzione del randagismo - Acquisto di beni e
servizi -***CFR 20108086/E - CNI/SIOPE/06
Variazione stanziamento competenza + 68.822,46
Variazione stanziamento cassa + 68.822,46
UPB 52805
Capitolo 52805125
Denominazione Spese per l’attuazione della legge 4 luglio 2005, n. 123 - norme per la protezione dei soggetti malati di
Celiachia - ***CFR 20118007 - CNI/07
Variazione stanziamento competenza + 130.957,70
Variazione stanziamento cassa + 130.957,70
UPB 52805
Capitolo 52805127
Denominazione Spese per attività di controllo delle malattie animali e per la sanità pubblica veterinaria - **CFR 20108117
- CNI/09
Variazione stanziamento competenza + 73.766,97
Variazione stanziamento cassa + 73.766,97
UPB 52814
Capitolo 52814103
Denominazione Spese per il potenziamento delle attività informatiche e per l’acquisto di beni e servizi inerenti il
potenziamento delle attività dei controlli e delle ispezioni - ***CFR 30102005/E - CNI/SIOPE/06
Variazione stanziamento competenza + 155.605,78
Variazione stanziamento cassa + 155.605,78
Totale variazione stanziamento competenza + 764.000,66
Totale variazione stanziamento cassa 0
3. di trasmettere copia del presente atto, all’Assemblea Legislativa regionale entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul BUR entro 15 giorni ai sensi dell’art. 6, comma 1, della L.R. 22/12/2009, n. 31.
Deliberazione n. 199 del 09/02/2010.
Art. 6 comma 1 lettera a) della L.R. 22 dicembre 2009, n. 31 - Reiscrizione nel Bilancio di Previsione per
l’anno 2010 di economie accertate relative a stanziamenti aventi specifica destinazione - E
4.314.857,87 - Modifica al Programma Operativo Annuale 2010 approvato con deliberazione della
Giunta regionale n. 2191 del 21 Dicembre 2009.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le variazioni in termini di competenza e di cassa di cui all’allegata
TABELLA A;
2) Di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010 le variazioni di cui all’allegata TABELLA B;
3) Di modificare il Programma Operativo Annuale 2010 approvato con deliberazione di Giunta regionale n. 2191 del 21
dicembre 2009, come riportato nella TABELLA C;
4) Di trasmettere copia del presente atto all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro 15 giorni ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della l.r.
22/12/2009, n. 31.
Deliberazione n. 200 del 09/02/2010.
Art. 26 della L.R. 22/12/2009, n. 32 - Iscrizione nel Bilancio di Previsione per l’anno 2009 di entrate
derivanti da assegnazioni da parte della Regione Emilia Romagna per l’attuazione del progetto
“Sviluppo di un sistema di sorveglianza nazionale della febbre chikungunya” e relativi impieghi. E
35.000,00.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1. di apportare al bilancio di previsione per l’anno 2010 le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa:
UPB entrata 20108
Descrizione UPB Trasferimenti per Sanità
Importo variazione + 35.000,00
UPB spesa 52801
Descrizione UPB Finanziamento dei macrolivelli di assistenza sanitaria - Corrente
Importo variazione + 35.000,00
2. di apportare alla DGR 2191 del 21 dicembre 2009 (POA 2010), e successive modificazioni ed integrazioni, le seguenti
modifiche, istituendo i seguenti capitoli con lo stanziamento di competenza e di cassa come di seguito indicato:
ENTRATA
UPB 20108
Capitolo 20108124 capitolo di nuova istituzione
Descrizione Assegnazione di Fondi dalla Regione Emilia Romagna per la attuazione del Progetto “Sviluppo di un sistema
di sorveglianza nazionale della Febbre Chikungunya” - **CFR CAP 52801157 - CNI/10
Importo variazione + 35.000,00
SPESA
UPB 52801
Capitolo 52801157 capitolo di nuova istituzione
Descrizione Spese per la attuazione del Progetto “Sviluppo di un sistema di sorveglianza nazionale della Febbre
Chikungunya” - **CFR CAP 20108124 - CNI/10
Importo variazione + 35.000,00
3. di trasmettere copia del presente atto, all’Assemblea legislativa regionale entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul BUR entro 15 giorni ai sensi dell’art. 29, comma 8 e dell’art. 9 comma 4 della L.R.
11/12/2001, n. 31.
Deliberazione n. 201 del 09/02/2010.
Art. 29 comma 1 della LR 31/2001 - Art. 26 comma 1 della LR 32/2009 - Iscrizione nel Bilancio di
Previsione per l’anno 2010 di entrate derivanti da assegnazione di fondi dallo stato vincolati a scopi
specifici e delle relative spese - E 3.612.157,88.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa:
ENTRATA
UPB 4 03 05
Descrizione Trasferimenti per “opere pubbliche e protezione civile”
Importo + 3.612.157,88
SPESA
UPB 5 28 08
Descrizione Strutture e attrezzature sanitarie - Investimento
Importo + 3.612.157,88
2) Di modificare la DGR 2191 del 21 dicembre 2009 e successive modificazioni ed integrazioni concernente l’approvazione
del Programma Operativo Annuale per l’anno 2010, nei termini sotto indicati:
ENTRATA
UPB 4 03 05
Capitolo 40305033
Descrizione Assegnazione di fondi da parte dello stato per programma di realizzazione di strutture per l’attività libero professionale intramuraria - D.Lgs 254/2000 - **CFR 52808202 - CNI/09
Importo + 3.612.157,88
SPESA
UPB 5 28 08
Capitolo 52808202
Descrizione Realizzazione strutture sanitarie per esercizio libera professione intramuraria - D.Lgs 254/2000 -**CFR
40305033 - CNI/0
Importo + 3.612.157,88
3) Di trasmettere copia del presente atto all’Assemblea Legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro 15 giorni ai sensi dell’articolo 29, comma 8 e
dell’articolo 9, comma 4 della LR 11/12/2001, n. 31.
Deliberazione n. 202 del 09/02/2010.
Art. 29 comma 1 della L.R. 31/2001 - Art. 26 comma 1 della l.r. 32/2009 - Iscrizione nel Bilancio di
Previsione per l’anno 2010 di entrate derivanti da assegnazione di fondi da parte dello Stato vincolati a
scopi specifici e delle relative spese - E 29.507.966,06.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa:
ENTRATA
UPB 20106
Descrizione Trasferimenti per “trasporti”
Importo + 28.213.782,17
UPB 40305
Descrizione Trasferimenti per “opere pubbliche e protezione civile”
Importo + 1.294.183,89
SPESA
UPB 42701
Descrizione Trasporto pubblico locale - Corrente
Importo + 28.213.782,17
UPB 42604
Descrizione Edilizia residenziale - Investimento
Importo + 1.294.183,89
2) Di modificare la DGR 2191 del 21 dicembre 2009 e successive modificazioni concernente l’approvazione del
Programma Operativo Annuale per l’anno 2010, nei termini sotto indicati:
ENTRATA
UPB 20106
Capitolo 20106005
Descrizione Assegnazione statale per il trasporto pubblico locale ferroviario - **CFR 42701803/S e 42701804/S
Importo + 28.213.782,17
UPB 40305
Capitolo 40305123
Descrizione Assegnazione di fondi a destinazione vincolata per l’attuazione del piano nazionale di edilizia abitativa interventi di cui all’art. 1 c. 1 lett. f) dell’allegato elenco al DPCM 16/07/09 - ** CFR 42604244 - CNI/10
Importo + 1.294.183,89
SPESA
UPB 42701
Capitolo 42701803
Descrizione Spese per il servizio ferroviario regionale - Funzione trasferita ex DPCM - **CFR 20106005/E
Importo + 28.198.546,69
UPB 42701
Capitolo 42701804
Descrizione Spese di funzionamento, incluse spese di personale, e per servizi integrativi per il trasporto pubblico locale
ferroviario - **CFR 20106005/E
Importo + 15.235,48
UPB 42604
Capitolo 42604244
Descrizione Spese per la realizzazione del piano nazionale di edilizia abitativa - Interventi di cui all’art. 1, c. 1 lett. f)
dell’allegato al DPCM 16/07/09 ** CFR 40305123- CNI/10
Importo + 1.294.183,89
3) Di trasmettere copia del presente atto all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro 15 giorni ai sensi dell’articolo 29, comma 8 e
dell’articolo 9, comma 4 della l.r. 11/12/2001, n. 31.
Deliberazione n. 207 del 09/02/2010.
Art. 6 comma 1 lettera a) della L.R. 22 dicembre 2009, n. 31 - Reiscrizione nel Bilancio di Previsione per
l’anno 2010 di economie accertate relative a stanziamenti aventi specifica destinazione - E
16.379.209,39.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le variazioni in termini di competenza e di cassa di cui all’allegata
TABELLA A;
2) Di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010 le variazioni di cui all’allegata TABELLA B;
3) Di trasmettere copia del presente atto all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro 15 giorni ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della l.r.
22/12/2009, n. 31.
Deliberazione n. 208 del 09/02/2010.
Art. 6 comma 1 lettera a) della L.R. 22 dicembre 2009, n. 31 - Reiscrizione nel Bilancio di Previsione per
l’anno 2010 di economie accertate relative a stanziamenti aventi specifica destinazione - E
12.920.867,81.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le variazioni in termini di competenza e di cassa di cui all’allegata
TABELLA A;
2) Di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010 le variazioni di cui all’allegata TABELLA B;
3) Di trasmettere copia del presente atto all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro 15 giorni ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della l.r.
22/12/2009, n. 31.
Deliberazione n. 209 del 09/02/2010.
Art. 6, comma 1, lett. c, della L.R. 22 dicembre 2009, n. 31 - Attuazione del decentramento
amministrativo: “Variazione agli stanziamenti di UPB di spesa nel Bilancio di Previsione per l’anno
2010, conseguente al riordino delle funzioni amministrative tra lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali”. E
1.000.000,00.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa:
UPB 42204
Descrizione UPB Piani di bacino, difesa costiera, risanamento aree ad elevato rischio idrogeologico, porti - Investimento
Importo variazione - 1.000.000,00
UPB 10602
Descrizione UPB Esercizio delle funzioni conferite - Investimento
Importo variazione + 1.000.000,00
2) Di modificare la DGR 2191 del 21 dicembre 2009 e successive modificazioni concernente l’approvazione del
Programma Operativo Annuale per l’anno 2010, nei termini sotto indicati:
UPB 42204
Capitolo 42204404
Descrizione capitolo Manutenzione, riparazione e illuminazione dei porti, manutenzione e riparazione delle opere edilizie,
delle attività tecnico amministrative e di pulizia, escavazione dei porti di 2’ categoria dalla seconda alla quarta classe degli
approdi turistici
importo variazione - 1.000.000,00
UPB 10602
Capitolo 10602403
Descrizione capitolo Fondo unico per il decentramento da trasferire ai comuni - Quota capitale
importo variazione + 1.000.000,00
Totale importo variazione 0,00
3) Di trasmettere copia del presente atto all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro 15 giorni ai sensi dell’articolo 29, comma 8 e
dell’articolo 9, comma 4 della L.R. 11/12/2001, n. 31.
Deliberazione n. 210 del 09/02/2010.
Art. 29 comma 1 della L.R. 31/2001 - Art. 26 comma 2 della L.R. 32/2009 - Iscrizione nel Bilancio di
Previsione per l’anno 2010 di entrate derivanti da assegnazione di fondi da parte di soggetti terzi
vincolati a scopi specifici e delle relative spese - E 87.500,00.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa:
ENTRATA
UPB 20301
Descrizione Trasferimenti correnti da altri Soggetti
Importo + E 27.000,00
UPB 40501
Descrizione Trasferimenti in conto capitale da altri soggetti
Importo + E 60.500,00
Totale importo + E 87.500,00
SPESA
UPB 31001
Descrizione Forestazione e bonifica - Corrente
Importo + E 27.000,00
UPB 31002
Descrizione Forestazione e bonifica - Investimento
Importo + E 60.500,00
Totale importo + E 87.500,00
2) Di modificare la DGR 2191 del 21 dicembre 2009 e successive modificazioni concernente l’approvazione del
Programma Operativo Annuale per l’anno 2010, nei termini sotto indicati:
ENTRATA
UPB 20301
Capitolo 20301030 Capitolo di nuova istituzione
Descrizione Assegnazione di fondi dalla Comunità Montana Amiata Val d’Orcia per la realizzazione del progetto “Life +
Resilfor” - Quota UE **CFR 31001603-31001604 - CNI/2010
Importo + E 27.000,00
UPB 40501
Capitolo 40501009 Capitolo di nuova istituzione
Descrizione Assegnazione di fondi dalla Comunità Montana Amiata Val d’Orcia per la realizzazione del progetto “Life +
Resilfor” - Quota UE **CFR 31002706 - 31002707 - CNI/2010
Importo + E 60.500,00
Totale importo + E 87.500,00
SPESA
UPB 31001
Capitolo 31001603 Capitolo di nuova istituzione
Descrizione Spese per l’attuazione del progetto“Life + Resilfor” - Azione A1 **CFR 20301030 - CNI/2010
Importo + E 15.000,00
UPB 31001
Capitolo 31001604 Capitolo di nuova istituzione
Descrizione Spese per l’attuazione del progetto “Life + Resilfor” - Azione D3 e E1 - **CFR 20301030 - CNI/2010
Importo + E 12.000,00
UPB 31002
Capitolo 31002706 Capitolo di nuova istituzione
Descrizione Spese per l’attuazione del progetto “Life + Resilfor” - Azione C1 - **CFR 40501009 - CNI/2010
Importo + E 36.000,00
UPB 31002
Capitolo 31002707 Capitolo di nuova istituzione
Descrizione Spese per l’attuazione del progetto “Life + Resilfor” - Azione C4 - **CFR 40501009 - CNI/2010
Importo + E 24.500,00
Totale importo 87.500,00
3) Di trasmettere copia del presente atto all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro 15 giorni ai sensi dell’articolo 29, comma 8 e
dell’articolo 9, comma 4 della l.r. 11/12/2001, n. 31.
Deliberazione n. 211 del 09/02/2010.
Art. 22 della l.r. n. 31 dell’11 dicembre 2001 - Prelevamento dal Fondo di riserva di cassa per
l’integrazione dello stanziamento di cassa ai capitoli di spesa del Bilancio 2010 - E 1.107.238,00.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le seguenti variazioni in termini di cassa:
Stato di previsione della spesa
UPB 2.08.05
Descrizione Fondo di riserva di cassa - Art. 22 L.R. 31/01
Importo in diminuzione - 1.107.238,00
UPB 3.09.07
Descrizione Miglioramento produzioni agrarie - Corrente
Importo in aumento + 1.107.238,00
Totale importo in aumento + 1.107.238,00
Totale importo in diminuzione - 1.107.238,00
2) Di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010 - DGR n. 2191 del 21/12/2009 e sue successive
modificazioni ed integrazioni - la variazione, come di seguito indicato, dello stanziamento di cassa dei seguenti capitoli di
spesa:
Stato di previsione della spesa
UPB 2.08.05
Capitolo 20805 101
Descrizione Fondo di riserva per sopperire ad eventuali deficienze degli stanziamenti di cassa (Art. 22 L.R. 11/12/2001, n.
31)
Importo in diminuzione - 1.107.238,00
UPB 3.09.07
Capitolo 30907140
Descrizione Spese per l’aggiornamento dello schedario vitivinicolo, tenuta albo vigneti ed elenco vigne - ***CFR
20103027 - CNI/06
Importo in aumento + 144.000,00
UPB 3.09.07
Capitolo 30907145
Descrizione Spese per l’attività in convenzione con i CAA - DLgs 165/99 - **CFR 20103027 - CNI/08
Importo in aumento + 963.238,00
Totale importo in aumento + 1.107.238,00
Totale importo in diminuzione - 1.107.238,00
3) Di trasmettere copia del presente atto all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro quindici giorni ai sensi dell’articolo 29, comma 8 e
dell’articolo 9, comma 4 della l.r. 11/12/2001, n. 31.
Deliberazione n. 212 del 09/02/2010.
Autorizzazione al ricorso all’anticipazione di cassa presso il Tesoriere regionale per l’anno 2010 e
conseguenti variazioni di bilancio. Articolo 32, commi 1 e 2 della legge regionale 11 dicembre 2001, n.
31.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
• di autorizzare la P.F. Ragioneria al ricorso ad anticipazioni di cassa, con il tesoriere regionale Banca delle Marche SpA,
fino all’importo massimo di E 300.000.000,00, al solo scopo di fronteggiare temporanee deficienze di cassa ed assicurare il
puntuale pagamento delle spese cui l’Amministrazione è tenuta a far fronte;
• di dare atto che l’importo di E 300.000.000,00 è contenuto entro il limite dei 2/12 delle entrate iscritte al Titolo I° del
Bilancio di previsione per l’anno 2010 ai sensi dell’art. 32, comma 1 della Legge regionale 11 dicembre 2001, n. 31;
• di prendere atto che sulla presente anticipazione saranno applicate le condizioni previste dal contratto di tesoreria:
- tasso di interesse: stabilito da convenzione, con tasso 401 millesimi di punto in diminuzione base di riferimento Euribor,
sulle somme effettivamente utilizzate;
- il tesoriere è autorizzato a liquidare ed addebitare alla scadenza di ogni trimestre gli interessi passivi di volta in volta
maturati sulle somme effettivamente anticipate;
• di autorizzare il proprio Tesoriere ad accreditare sul conto corrente di tesoreria, ogni qualvolta esso presenti insufficienti
disponibilità di cassa, le somme occorrenti per pagare tutti gli ordinativi di pagamento emessi dall’amministrazione ed ad
addebitare sul conto di tesoreria le somme destinate al rimborso dell’anticipazione, anche in assenza delle corrispondenti
reversali di incasso e ordinativi di pagamento che saranno emessi a copertura delle operazioni anzidette;
• il dirigente della Posizione di Funzione Ragioneria è autorizzato a contabilizzare con proprio decreto gli utilizzi di cassa e
le relative restituzioni;
• di apportare al bilancio di previsione per l’anno 2010 le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa
Stato di previsione dell’entrata
UPB 50202
Descrizione Anticipazioni di cassa
Importo 300.000.000,00
Stato di previsione della spesa
UPB 20808
Descrizione Rimborsi - corrente
Importo 300.000.000,00
• di modificare il Programma Operativo Annuale per l’anno 2010 variando lo stanziamento di competenza e di cassa dei
seguenti capitoli:
Stato di previsione dell’entrata
UPB 50202003
Descrizione Anticipazioni ordinarie di cassa (art. 32 L.R. 31/2001) - CNI/04
Importo 300.000.000,00
Stato di previsione della spesa
UPB 20808118
Descrizione Rimborso anticipazioni ordinarie di cassa (art. 32 L.R. 31/2001) - CNI/04
Importo 300.000.000,00
• di trasmettere la presente deliberazione al Consiglio Regionale, entro 5 giorni dalla sua adozione.
Deliberazione n. 213 del 09/02/2010.
Art. 29, della L.R. 11 dicembre 2001, n. 31 e art. 27 della L.R. 22/12/2009, n. 32: Variazione
compensativa al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010. E 250.000,00.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1. di apportare al bilancio di previsione per l’anno 2010 le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa:
UPB spesa 52815
Descrizione UPB Finanziamento dei macrolivelli di assistenza sanitaria - Corrente
Importo variazione + 250.000,00
UPB spesa 52819
Descrizione UPB Fondo per il finanziamento del servizio sanitario regionale - Corrente
Importo variazione - 250.000,00
2. di apportare, ai fini della gestione, al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010, approvato con DGR 2191 del 21
dicembre 2009, e successive modificazioni ed integrazioni, le variazioni in termini di competenza e di cassa come di seguito
indicato, provvedendo alla istituzione dei nuovi capitoli ove previsto, per un totale complessivo di E 250.000,00:
UPB 52815
Capitolo 52815195 Capitolo di nuova istituzione
Descrizione Spese per il concorso di idee a livello europeo per la realizzazione delle nuove strutture Ospedale di Fermo ed
Ospedale “Salesi” di Ancona, comprese le spese generali
Variazione competenza + 250.000,00
Variazione cassa + 250.000,00
UPB 52819
Capitolo 52819101
Descrizione Fondo regionale per il finanziamento del Servizio Sanitario regionale - LR 18/2009, Art 35, Comma 2 - **CFR
30401041 - CNI/09
Variazione competenza - 250.000,00
Variazione cassa - 250.000,00
3. di trasmettere copia del presente atto, al Consiglio Regionale entro dieci giorni dalla sua adozione e di disporne la
pubblicazione sul BUR entro 15 giorni ai sensi dell’art. 29, comma 8 e dell’art. 9 comma 4 della L.R. 11/12/2001, n. 31.
Deliberazione n. 214 del 09/02/2010.
Art. 6 comma 1 lettera A) della L.R. 22 dicembre 2009, n. 31 - Reiscrizione nel Bilancio di previsione per
l’anno 2010 di economie relative a stanziamenti aventi specifica destinazione. Euro 15.515.684,07.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa:
UPB 20805 Totale
Descrizione Fondo di riserva di cassa - Art. 22 L.R. 31/01
Stanziamento competenza Stanziamento cassa - 8.734.785,51
UPB 42203 Totale
Descrizione Piani di bacino, difesa costiera, risanamento aree ad elevato rischio idrogeologico, porti - Corrente
Stanziamento competenza 235.893,26
Stanziamento cassa 235.893,26
UPB 42204 Totale
Descrizione Piani di bacino, difesa costiera, risanamento aree ad elevato rischio idrogeologico, porti - Investimento
Stanziamento competenza 15.195.166,34
Stanziamento cassa 8.414.267,78
UPB 42602 Totale
Descrizione Lavori pubblici - Investimento
Stanziamento competenza 84.624,47
Stanziamento cassa 84.624,47
Totale complessivo stanziamento competenza 15.515.684,07
Totale complessivo stanziamento cassa 2) Di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010 le variazioni intermini di competenza e di cassa di cui
all’allegata Tabella A;
3) Di trasmettere copia del presente atto all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro 15 giorni ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della l.r.
22/12/2009, n. 31.
Deliberazione n. 215 del 09/02/2010.
Art. 6 comma 1 lettera a) della LR n. 31/2009 - Reiscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2010
di economie accertate relative a stanziamenti aventi specifica destinazione - euro 70.000,00.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1. Di apportare al bilancio di previsione per l’anno 2010 le variazioni in termini di competenza e di cassa di cui all’allegata
TABELLA A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
2. Di apportare, ai fini della gestione, alla DGR 2191 del 21 dicembre 2009 (POA 2010), e sue successive modificazioni ed
integrazioni, le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa di cui all’allegata TABELLA B, parte integrante e
sostanziale del presente provvedimento;
3. Di trasmettere copia del presente atto, all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul BUR entro quindici giorni, ai sensi dell’ar. 6, comma 1, della LR 22 dicembre 2009, n. 31.
DECRETI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Decreto n. 12 del 27/01/2010.
L.R. 20/03 Art. 28 – Commissione Provinciale per l’Artigianato di Fermo sostituzione componente.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
1. Di provvedere alla sostituzione dei componenti della Commissione Provinciale per l’Artigianato di Ascoli come di
seguito riportato:
Signor Pasquale De Angelis con la signora Stefania Fiscaletti;
Signor Andrea Fusco con il signor Luca Capponi
2. Di pubblicare il presente decreto sul BUR Marche ai sensi della L.R. 28 luglio 2003 n. 17
Luogo di emissione Ancona
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Dott. Gian Mario Spacca)
Decreto n. 13 del 28/01/2010.
Commissione Tributaria Provinciale di Ancona. Contenzioso in materia tributaria: tassa automobilistica.
Costituzione in giudizio della Regione Marche. Affidamento incarico all’Avv. Lucilla di Ianni.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di costituirsi in giudizio e resistere - ai sensi della DGR n. 651 del 30.05.2005 - nel ricorso notificato in data 16.10.2009,
proposto avanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Ancona, in materia di tasse automobilistiche, dalla persona
indicata nel documento istruttorio, per le motivazioni ivi espresse;
• di affidare l’incarico di rappresentanza e difesa della Regione Marche all’Avv. Lucilla DI IANNI dell’Avvocatura
regionale, conferendole ogni più opportuna facoltà al riguardo;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio in Ancona, Via Giannelli, n. 36, presso la sede
dell’Avvocatura regionale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 14 del 28/01/2010.
Giudice di Pace di Amandola. Atto di citazione in materia di risarcimento danni da fauna selvatica.
Costituzione in giudizio della Regione Marche ex DGR N. 650/2005. Affidamento incarico Avv. Marco
Maria Fesce.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di costituirsi nel giudizio promosso avanti il Giudice di Pace di Amandola dalla persona indicata nel documento
istruttorio, con atto di citazione pervenuto in data 21/12/2009, ai sensi della DGR n. 650 del 30.05.2005;
• di conferire il relativo incarico all’Avv. Marco Maria FESCE dell’Avvocatura regionale, conferendogli ogni più opportuna
facoltà al riguardo ivi compresa la proposizione di domande nuove, riconvenzionali e di provvedere alla chiamata in causa
di terzi;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio presso lo Studio Legale dell’Avv. Tiziano
PELLICCIONI, Via del Trivio, n. 1 - Ascoli Piceno.
L’onere derivante dal presente atto, per quanto concerne la prestazione dell’Avv. Tiziano Pelliccioni fa carico al capitolo
10313101 del Bilancio 2010, approvato con L.R. n. 32/2009, vista la DGR n. 2191 del 21/12/2009 di adozione del P.O.A.
L’impegno sarà assunto all’atto della liquidazione poiché non è preventivamente quantificabile l’esatto ammontare,
determinabile soltanto al termine del giudizio dietro presentazione da parte del professionista di nota spese, che verrà
liquidata con apposito decreto dirigenziale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 15 del 28/01/2010.
Giudice di Pace di Montegiorgio. Contenzioso in materia di risarcimento danni causati dalla fauna
selvatica. DGR N. 650/2005 - Costituzione in giudizio. Affidamento incarico all’Avv. Marco Maria Fesce.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di costituirsi e resistere, ai sensi della DGR n. 650 del 30.05.2005, nel giudizio introdotto avanti il Giudice di Pace di
MONTEGIORGIO dalla persona indicata nel documento istruttorio, con atto di citazione pervenuto in data 22/01/2010;
• di affidare l’incarico professionale di rappresentare e difendere la Regione Marche all’Avv. Marco Maria FESCE
dell’Avvocatura regionale, conferendogli ogni più opportuna facoltà al riguardo, ivi compresa la proposizione di domande
nuove, riconvenzionali e di provvedere alla chiamata in causa di terzi;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio presso lo presso lo Studio Legale di Porto San Giorgio
(Fermo) dell’Avv. Sabrina CIARROCCHI, in Via Simonetti, n. 70.
L’onere derivante dal presente atto, per quanto concerne la prestazione dell’Avv. Sabrina CIARROCCHI fa carico al
capitolo 10313101 del Bilancio 2010, approvato con L.R. 32/2009, vista la DGR n. 2191 del 21/12/2009 di approvazione
del P.O.A./2010.
L’impegno sarà assunto all’atto della liquidazione poiché non è preventivamente quantificabile l’esatto ammontare,
determinabile soltanto al termine del giudizio dietro presentazione da parte del professionista di nota spese, che verrà
liquidata con apposito decreto dirigenziale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 16 del 28/01/2010.
Giudice di Pace di Montegiorgio. Contenzioso in materia di risarcimento danni causati dalla fauna
selvatica. DGR N. 650/2005 - Costituzione in giudizio. Affidamento incarico all’Avv. Marco Maria Fesce.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di costituirsi e resistere, ai sensi della DGR n. 650 del 30.05.2005, nel giudizio introdotto avanti il Giudice di Pace di
MONTEGIORGIO dalla persona indicata nel documento istruttorio, con atto di citazione pervenuto in data 22/01/2010;
• di affidare l’incarico professionale di rappresentare e difendere la Regione Marche all’Avv. Marco Maria FESCE
dell’Avvocatura regionale, conferendogli ogni più opportuna facoltà al riguardo, ivi compresa la proposizione di domande
nuove, riconvenzionali e di provvedere alla chiamata in causa di terzi;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio presso lo presso lo Studio Legale di Porto San Giorgio
(Fermo) dell’Avv. Sabrina CIARROCCHI, in Via Simonetti, n. 70.
L’onere derivante dal presente atto, per quanto concerne la prestazione dell’Avv. Sabrina Ciarrocchi fa carico al capitolo
10313101 del Bilancio 2010, approvato con L.R. 32/2009, vista la DGR n. 2191 del 21/12/2009 di approvazione del
P.O.A./2010.
L’impegno sarà assunto all’atto della liquidazione poiché non è preventivamente quantificabile l’esatto ammontare,
determinabile soltanto al termine del giudizio dietro presentazione da parte del professionista di nota spese, che verrà
liquidata con apposito decreto dirigenziale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 17 del 28/01/2010.
Giudice di Pace di Montegiorgio. Contenzioso in materia di risarcimento danni causati dalla fauna
selvatica. DGR N. 650/2005 - Costituzione in giudizio. Affidamento incarico all’Avv. Marco Maria Fesce.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di costituirsi e resistere, ai sensi della DGR n. 650 del 30.05.2005, nel giudizio introdotto avanti il Giudice di Pace di
MONTEGIORGIO dalla persona indicata nel documento istruttorio, con atto di citazione pervenuto in data 18/01/2010;
• di affidare l’incarico professionale di rappresentare e difendere la Regione Marche all’Avv. Marco Maria FESCE
dell’Avvocatura regionale, conferendogli ogni più opportuna facoltà al riguardo, ivi compresa la proposizione di domande
nuove, riconvenzionali e di provvedere alla chiamata in causa di terzi;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio presso lo presso lo Studio Legale di Porto San Giorgio
(Fermo) dell’Avv. Sabrina CIARROCCHI, in Via Simonetti, n. 70.
L’onere derivante dal presente atto, per quanto concerne la prestazione dell’Avv. Sabrina CIARROCCHI fa carico al
capitolo 10313101 del Bilancio 2010, approvato con L.R. 32/2009, vista la DGR n. 2191 del 21/12/2009 di approvazione
del P.O.A./2010.
L’impegno sarà assunto all’atto della liquidazione poiché non è preventivamente quantificabile l’esatto ammontare,
determinabile soltanto al termine del giudizio dietro presentazione da parte del professionista di nota spese, che verrà
liquidata con apposito decreto dirigenziale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
Gian Mario Spacca
Decreto n. 18 del 28/01/2010.
Giudice di Pace di Fabriano. Contenzioso in materia di risarcimento danni causati dalla fauna selvatica.
DGR N. 650/2005 - Costituzione in giudizio. Affidamento incarico all’Avv. Marco Maria Fesce.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di costituirsi e resistere, ai sensi della DGR n. 650 del 30.05.2005, nel giudizio introdotto avanti il Giudice di Pace di
FABRIANO dalla persona indicata nel documento istruttorio, con atto di citazione pervenuto in data 20/01/2010;
• di affidare l’incarico professionale di rappresentare e difendere la Regione Marche all’Avv. Marco Maria FESCE
dell’Avvocatura regionale, conferendogli ogni più opportuna facoltà al riguardo, ivi compresa la proposizione di domande
nuove, riconvenzionali e di provvedere alla chiamata in causa di terzi;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio presso lo Studio Legale dell’Avv. Maurizio Benvenuto
- Via G. Miliani, n. 44 - 60044 Fabriano.
L’onere derivante dal presente atto, per quanto concerne la prestazione dell’Avv. Maurizio Benvenuto fa carico al capitolo
10313101 del Bilancio 2010, approvato con L.R. 32/2009, vista la DGR n. 2191 del 21/12/2009 di approvazione del
P.O.A./2010.
L’impegno sarà assunto all’atto della liquidazione poiché non è preventivamente quantificabile l’esatto ammontare,
determinabile soltanto al termine del giudizio dietro presentazione da parte del professionista di nota spese, che verrà
liquidata con apposito decreto dirigenziale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 19 del 28/01/2010.
Giudice di Pace di Fabriano. Contenzioso in materia di risarcimento danni causati dalla fauna selvatica.
DGR N. 650/2005 - Costituzione in giudizio. Affidamento incarico all’Avv. Marco Maria Fesce.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di costituirsi e resistere, ai sensi della DGR n. 650 del 30.05.2005, nel giudizio introdotto avanti il Giudice di Pace di
FABRIANO dalla persona indicata nel documento istruttorio, con atto di citazione pervenuto in data 11/01/2010;
• di affidare l’incarico professionale di rappresentare e difendere la Regione Marche all’Avv. Marco Maria FESCE
dell’Avvocatura regionale, conferendogli ogni più opportuna facoltà al riguardo, ivi compresa la proposizione di domande
nuove, riconvenzionali e di provvedere alla chiamata in causa di terzi;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio presso lo Studio Legale dell’Avv. Maurizio Benvenuto
- Via G. Miliani, n. 44 - 60044 Fabriano.
L’onere derivante dal presente atto, per quanto concerne la prestazione dell’Avv. Maurizio Benvenuto fa carico al capitolo
10313101 del Bilancio 2010, approvato con L.R. 32/2009, vista la DGR n. 2191 del 21/12/2009 di approvazione del
P.O.A./2010.
L’impegno sarà assunto all’atto della liquidazione poiché non è preventivamente quantificabile l’esatto ammontare,
determinabile soltanto al termine del giudizio dietro presentazione da parte del professionista di nota spese, che verrà
liquidata con apposito decreto dirigenziale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 20 del 28/01/2010.
Giudice di Pace di Fabriano. Contenzioso in materia di risarcimento danni causati dalla fauna selvatica.
DGR N. 650/2005 - Costituzione in giudizio. Affidamento incarico all’Avv. Marco Maria Fesce.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di costituirsi e resistere, ai sensi della DGR n. 650 del 30.05.2005, nel giudizio introdotto avanti il Giudice di Pace di
FABRIANO dalla persona indicata nel documento istruttorio, con atto di citazione pervenuto in data 5/01/2010;
• di affidare l’incarico professionale di rappresentare e difendere la Regione Marche all’Avv. Marco Maria FESCE
dell’Avvocatura regionale, conferendogli ogni più opportuna facoltà al riguardo, ivi compresa la proposizione di domande
nuove, riconvenzionali e di provvedere alla chiamata in causa di terzi;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio presso lo Studio Legale dell’Avv. Maurizio Benvenuto
- Via G. Miliani, n. 44 - 60044 Fabriano.
L’onere derivante dal presente atto, per quanto concerne la prestazione dell’Avv. Maurizio Benvenuto fa carico al capitolo
10313101 del Bilancio 2010, approvato con L.R. 32/2009, vista la DGR n. 2191 del 21/12/2009 di approvazione del
P.O.A./2010.
L’impegno sarà assunto all’atto della liquidazione poiché non è preventivamente quantificabile l’esatto ammontare,
determinabile soltanto al termine del giudizio dietro presentazione da parte del professionista di nota spese, che verrà
liquidata con apposito decreto dirigenziale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 21 del 28/01/2010.
Giudice di Pace di Camerino. Atto di citazione in materia di risarcimento danni da fauna selvatica.
Costituzione in giudizio della Regione Marche ex DGR N. 650/2005. Affidamento incarico Avv. Marco
Maria Fesce.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di costituirsi nel giudizio promosso avanti il Giudice di Pace di CAMERINO dalle persone indicate nel documento
istruttorio, con atto di citazione pervenuto in data 18/01/2010, ai sensi della DGR n. 650 del 30.05.2005;
• di conferire l’incarico professionale all’Avv. Marco Maria FESCE dell’Avvocatura regionale, conferendogli ogni più
opportuna facoltà al riguardo ivi compresa la proposizione di domande nuove, riconvenzionali e di provvedere alla chiamata
in causa di terzi;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio in San Severino Marche, presso lo Studio Legale
dell’Avv. Stefano PACIARONI, Viale Eustachio, n. 11.
L’onere derivante dal presente atto, per quanto concerne la prestazione dell’Avv. Stefano Paciaroni fa carico al capitolo
10313101 del Bilancio 2010, approvato con L.R. n. 32/2009, vista la DGR n. 2191 del 21/12/09 di approvazione del
P.O.A./2010.
L’impegno sarà assunto all’atto della liquidazione poiché non è preventivamente quantificabile l’esatto ammontare,
determinabile soltanto al termine del giudizio dietro presentazione da parte del professionista di nota spese, che verrà
liquidata con apposito decreto dirigenziale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 22 del 28/01/2010.
Giudice di Pace di Pesaro. Contenzioso in materia di risarcimento danni causati dalla fauna selvatica.
DGR N. 650/2005 - Costituzione in giudizio. Affidamento incarico all’Avv. Marco Maria Fesce.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di costituirsi e resistere nel giudizio introdotto avanti il Giudice di Pace di Pesaro, con atto di citazione pervenuto in data
30/12/2009, dalla persona indicata nel documento istruttorio, per le motivazioni ivi contenute, ai sensi della DGR n. 650 del
30.05.2005;
• di conferire il relativo incarico all’Avv. Marco Maria FESCE dell’Avvocatura regionale, conferendogli ogni più opportuna
facoltà al riguardo, ivi compresa la proposizione di domande nuove, riconvenzionali e di provvedere alla chiamata in causa
di terzi;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio presso lo Studio Legale dell’Avv. Maria Isabella
Torriani - Via Branca, n. 116 – 61100 Pesaro.
L’onere derivante dal presente atto, per quanto concerne la prestazione dell’Avv. Maria Isabella Torriani fa carico al
capitolo 10313101 Bilancio 2010, approvato con L.R. n. 32/2009, vista la DGR n. 2191 del 21/12/2009 di adozione del
P.O.A.
L’impegno sarà assunto all’atto della liquidazione poiché non è preventivamente quantificabile l’esatto ammontare,
determinabile al termine del giudizio dietro presentazione da parte del professionista di nota spese, che verrà liquidata con
apposito decreto dirigenziale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 23 del 28/01/2010.
Tribunale di Ancona – Sez. Dist. di Fabriano. Contenzioso in materia di risarcimento danni causati dalla
fauna selvatica. DGR N. 650/2005 - Costituzione in giudizio. Affidamento incarico all’Avv. Marco Maria
Fesce.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di costituirsi e resistere, ai sensi della DGR n. 650 del 30.05.2005, nel giudizio introdotto avanti il TRIBUNALE DI
ANCONA – SEZ. DISTACCATA DI FABRIANO dalla persona indicata nel documento istruttorio, con atto di citazione
pervenuto in data 5/01/2010;
• di affidare l’incarico professionale di rappresentare e difendere la Regione Marche all’Avv. Marco Maria FESCE
dell’Avvocatura regionale, conferendogli ogni più opportuna facoltà al riguardo, ivi compresa la proposizione di domande
nuove, riconvenzionali e di provvedere alla chiamata in causa di terzi;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio presso lo Studio Legale dell’Avv. Maurizio Benvenuto
- Via G. Miliani, n. 44 - 60044 Fabriano.
L’onere derivante dal presente atto, per quanto concerne la prestazione dell’Avv. Maurizio Benvenuto fa carico al capitolo
10313101 del Bilancio 2010, approvato con L.R. n. 32/2009, vista la DGR n. 2191 del 21/12/2009 di adozione del P.O.A.
L’impegno sarà assunto all’atto della liquidazione poiché non è preventivamente quantificabile l’esatto ammontare,
determinabile soltanto al termine del giudizio dietro presentazione da parte del professionista di nota spese, che verrà
liquidata con apposito decreto dirigenziale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 24 del 28/01/2010.
Giudice di Pace di Camerino. Atto di citazione in materia di risarcimento danni da fauna selvatica.
Costituzione in giudizio della Regione Marche ex DGR N. 650/2005. Affidamento incarico Avv. Marco
Maria Fesce.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di costituirsi nel giudizio promosso avanti il Giudice di Pace di CAMERINO dalla persona indicata nel documento
istruttorio, con atto di citazione pervenuto in data 21/01/2010, ai sensi della DGR n. 650 del 30.05.2005;
• di conferire l’incarico professionale all’Avv. Marco Maria FESCE dell’Avvocatura regionale, conferendogli ogni più
opportuna facoltà al riguardo ivi compresa la proposizione di domande nuove, riconvenzionali e di provvedere alla chiamata
in causa di terzi;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio in San Severino Marche, presso lo Studio Legale
dell’Avv. Stefano PACIARONI, Viale Eustachio, n. 11.
L’onere derivante dal presente atto, per quanto concerne la prestazione dell’Avv. Stefano Paciaroni fa carico al capitolo
10313101 del Bilancio 2010, approvato con L.R. n. 32/2009, vista la DGR n. 2191 del 21/12/09 di approvazione del
P.O.A./2010.
L’impegno sarà assunto all’atto della liquidazione poiché non è preventivamente quantificabile l’esatto ammontare,
determinabile soltanto al termine del giudizio dietro presentazione da parte del professionista di nota spese, che verrà
liquidata con apposito decreto dirigenziale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 33 del 05/02/2010.
L.R. 20/03 Art. 29 – Commissione Regionale per l’Artigianato sostituzione componente.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
1. Di provvedere alla sostituzione del componente della Commissione Regionale per l’Artigianato Giancarlo Vitali con
Massimo Jacucci per i motivi riportati nel documento istruttorio
2. Di pubblicare il presente decreto sul BUR Marche ai sensi della L.R. 28 luglio 2003 n. 17
Luogo di emissione Ancona
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Dott. Gian Mario Spacca)
Decreto n. 34 del 08/02/2010.
Concorso della Regione nelle attività connesse agli interventi di soccorso alla popolazione della
Repubblica di Haiti colpite dagli eventi sismici del 12 gennaio 2010. Art. 7 della L.R. 32/2001.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
- La Regione concorre agli interventi connessi con le attività di soccorso alla popolazione della Repubblica di Haiti colpita
dall’evento sismico del 12 gennaio 2010, come richiesto dal Capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per il
tramite dell’Ufficio Volontariato con nota EMEHAITI 163 del 29.01.2010, mediante l’invio di tende, materiale
elettromedicale e logistico, funzionari e volontari per il supporto nelle attività connesse alla gestione dell’ospedale e delle
cucine da campo già allestite nonché del montaggio delle strutture campali nei luoghi colpiti dall’evento.
- Il Direttore del Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la protezione civile, il dirigente della P.F. Attività
generali di protezione civile e il dirigente della P.F. Attività tecniche di protezione civile sono incaricati di svolgere tutte le
attività necessarie al regolare svolgimento della missione, nonché per garantire la possibilità di fronteggiare sempre possibili
future emergenze, di quelle relative al reintegro, con procedure d’urgenza dei materiali inviati e di quelle connesse alla
rendicontazione degli oneri sostenuti.
- I dirigenti delle strutture regionali sono incaricati di implementare la collaborazione già fornita al sistema regionale di
protezione civile per consentire la migliore attuazione di tutte le attività necessarie, compresa l’erogazione a titolo gratuito
delle prestazioni sanitarie profilattiche a favore delle unità istituzionali e volontaristiche inviate in loco.
- Il personale del Sistema regionale di protezione civile è espressamente autorizzato ad effettuare le missioni, anche
all’estero, necessarie per l’attuazione delle attività necessarie.
- Al personale regionale assegnato al Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la protezione civile, compreso
quello assunto a termine, impiegato per le attività connesse con l’organizzazione e lo svolgimento del soccorso spetta
dall’adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 gennaio 2010 fino a che non venga dichiarata la
chiusura delle attività connesse all’evento stesso, ivi compreso il reintegro del materiale inviato e la rendicontazione degli
oneri sostenuti, il trattamento di cui al decreto presidenziale n. 107 del 22.05.2008; il medesimo trattamento spetta al
personale regionale assegnato ad altri servizi regionali, il cui impiego venga ritenuto necessario e formalmente richiesto dal
direttore del Dipartimento stesso.
- Il personale assunto ai sensi della L. 61/98, che opera nella struttura di protezione civile partecipa alle attività connesse
con l’organizzazione ed il regolare svolgimento dell’evento.
- Per le finalità di cui al presente decreto è autorizzata la deroga alle leggi ed alle disposizioni regionali strettamente
connesse con gli interventi necessari per consentire il regolare svolgimento dell’evento, ed in particolare:
a) Legge regionale 5 novembre 1992, n. 49, concernente “Norme sui procedimenti contrattuali regionali” e successive
integrazioni e modificazioni;
b) Regolamento 13 gennaio 2009 n. 1, così come modificato dal regolamento regionale n. 7 del 18.11.2009, concernente
“Acquisizione in economia di beni e servizi e funzionamento della cassa economale”.
Gli oneri derivanti dall’attuazione del presente decreto, con esclusione di quelli relativi alla retribuzione del personale, il cui
importo complessivo necessario è stimato approssimativamente in E 100.000,00, vengano fronteggiati come segue:
1. per il personale regionale con le risorse già trasferite alla P.F. Organizzazione ed amministrazione del personale dal
capitolo 10401103 ai capitolo 20701126, 2070127, 20701129 e 20701130 con Deliberazione di Giunta Regionale n. 103 del
25.01.2010 e stimate in E 20.000,00;
2. per il personale titolare di Alta Professionalità e Posizioni Organizzative con le risorse già trasferite alla P.F.
Organizzazione ed amministrazione del personale dal capitolo 10403106 ai capitolo 20701130, 2070131, 20701134 e
20701135 con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1352 del 07.09.2009 e stimate in E 15.000,00;
3. per il volontariato, relativamente ai rimborsi connessi alla applicazione degli art. 9 e 10 del D.P.R. 194/2001, con le
disponibilità del capitolo 10403105 bilancio 2010, in relazione all’accertamento di entrata n. 1676 del capitolo 20105014
bilancio 2007 e stimate in E 65.000,00;
I relativi impegni di spesa sono adottati con separati successivi atti del direttore del Dipartimento per le Politiche Integrate
di Sicurezza e per la Protezione Civile, anche congiuntamente con i dirigenti delle P.F. “Attività Generali di Protezione
Civile”, “Attività tecniche di protezione civile”, “Provveditorato Economato e Contratti” e “Organizzazione ed
amministrazione del Personale”.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
DECRETI DEI DIRIGENTI REGIONALI
SERVIZIO AGRICOLTURA, FORESTAZIONE E PESCA
Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Competitività e Sviluppo dell’Impresa
Agricola n. 14 del 28/01/2010.
Reg. CE 1234/07 - DGR n. 165 del 05.03.2007. Approvazione bando di accesso ai benefici previsti dal
“Programma regionale di miglioramento della produzione e commercializzazione del miele per la
campagna apistica 2009/2010”.
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
omissis
DECRETA
• di approvare il bando di accesso ai benefici previsti dal “Programma regionale di miglioramento della produzione e
commercializzazione del miele per la campagna apistica 2009-2010”, riportato in allegato, che costituisce parte integrante e
sostanziale al presente atto, predisposto sulla base degli indirizzi e dei criteri stabiliti dalla DGR n. 165 del 05.03.2007,
adottata ai fini della attuazione del Reg. Ce 1234/07;
• che dal presente decreto non deriva né può derivare un impegno di spesa a carico del bilancio regionale, in quanto la
delibera CIPE del 19/02/99 stabilisce che il cofinanziamento italiano è a carico del Fondo di rotazione della Legge 183/87.
L’erogazione del contributo pubblico è effettuata dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, in qualità di Organismo
pagatore riconosciuto dalla U.E.
• di pubblicare il presente atto sul BUR per estratto;
IL DIRIGENTE
(Dott. Roberto Luciani)
SERVIZIO INDUSTRIA, ARTIGIANATO ED ENERGIA
Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Innovazione Ricerca Distretto tecnologico e
Competitività dei Settori produttivi n. 451 del 17/12/2009.
POR Marche 2007/2013: “Promozione dell’innovazione dei processi aziendali” - Settore moda – codice
1.2.1.05.02 - Bando 2009 - Approvazione graduatoria.
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
omissis
DECRETA
1) di approvare la graduatoria dei progetti ammissibili a finanziamento di cui all’allegato 1 presentati dalle micro, piccole,
medie e grandi imprese per usufruire dei contributi previsti dall’intervento “POR MARCHE 2007-2013: Promozione
dell’innovazione dei processi aziendali - Settore moda”, secondo i criteri, le modalità e in base alla copertura finanziaria
stabilita nel Bando 2009 approvato con DDPF n. 158IRE_11 del 02/07/2009;
2) di concedere i contributi per un importo complessivo di E 4.500.000,00 sulla base della copertura finanziaria di cui al
DDPF n. 158IRE_11 del 02/07/2009, alle imprese indicate nella graduatoria di cui all’allegato 1 contrassegnate dalla
dicitura nella colonna “AMMISSIBILITÀ” di “AMMESSA E FINANZIATA” tenendo conto della riserva del 30%, pari a
E 1.350.000,00, per i progetti presentati dalle imprese Artigiane. All’impresa SMART TRADE SPA, P.IVA 01729940443
C.da Callarella, 240, 62028 SARNANO (MC), posizionatesi al 25° posto della graduatoria generale, e all’impresa ELIZA
DI VENEZIA SRL, P.IVA 01816160442 Via della calzatura, 4 63018 PORTO SANT’ELPIDIO (FM), posizionatasi al
107° posto, viene concessa una quota parte del contributo spettante, stante l’esaurimento delle risorse stanziate. La quota
restante potrà essere finanziata attraverso l’utilizzo di eventuali economie di gestione derivanti da revoche, rinunce, minori
rendicontazioni o sopraggiunte disponibilità a valere sulle risorse comunitarie, statali e regionali;
3) di stabilire che i progetti presentati dalle imprese indicate nell’allegato 1, contrassegnate dalla dicitura nella colonna
“AMMISSIBILITÀ” di “AMMESSA”, pur essendo ammissibili, non vengono finanziati con il presente atto, in base alle
disponibilità finanziarie di cui al citato decreto (DDPF n. 158IRE_11 del 02/07/2009), ma potranno essere finanziati
attraverso l’utilizzo di eventuali economie di gestione derivanti da revoche, rinunce, minori rendicontazioni o sopraggiunte
disponibilità a valere sulle risorse comunitarie, statali e regionali;
4) di dare atto delle decisioni assunte in merito ad alcune situazioni particolari emerse nel corso dell’istruttoria non previste
nella stesura del bando, al fine di garantire la massima trasparenza e equità di trattamento tra le imprese partecipanti, così
come esplicitato nel documento istruttorio che fa parte integrante del presente atto;
5) di escludere dai benefici previsti dal bando di accesso le imprese indicate nell’allegato 2 per le motivazioni specificate a
margine di ciascuna;
6) di provvedere con successivi atti alla liquidazione dei contributi con le modalità e nei termini previsti dal suddetto bando
di accesso ai benefici;
7) di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche, ai sensi dell’art. 4 della L.R. 28 luglio 2003,
n. 17.
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
(Dott.ssa Patrizia Sopranzi)
ELENCO AGENZIE DI VIAGGIO E TURISMO DELLA REGIONE MARCHE - ANNO 2009
Giunta Regionale Marche - Servizio Internazionalizzazione, Cultura, Turismo e Commercio P.F. Turismo e Promozione.
Elenco Agenzie di viaggio e turismo della Provincia Marche - Anno 2009.
ELENCO ASSOCIAZIONI PRO LOCO DELLA REGIONE MARCHE ANNO 2009
Giunta Regionale Marche - Servizio Internazionalizzazione, Cultura, Turismo e Commercio P.F. Turismo e Promozione.
Elenco Associazioni Pro Loco della Regione Marche - Anno 2009.
ATTI DI ENTI LOCALI E DI ALTRI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI
Provincia di Ancona.
OP.C.M. n. 3548/2006. D.C.D. 39/C.D.A./2007 - Allegato B - Lavori di adeguamento idraulico del fosso
San Valentino in località San Biagio di Osimo e realizzazione del by-pass dell’opera di presa in località
Molinaccio di Osimo - 1° lotto opere idrauliche - 2° lotto opere stradali - revoca deposito presso la cassa
depositi e prestiti dell’indennità di esproprio non accettata dalla ditta 1 (Srl Immobiliare Agricola
Montetorto) - Pagamento indennità di esproprio accettata nelle more dell’emanazione del decreto di
esproprio.
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
omissis
DECRETA
1) la revoca, per le motivazioni espresse in narrativa, e che si intendono qui integralmente riportate, del decreto del Direttore
del Dipartimento II n. 324 del 01/12/2009 con il quale è stato autorizzato il deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti della
somma complessiva di E 341,94 al netto delle maggiorazioni di cui all’art. 45 del DPR. 327/2001 e s.m. e dell’indennità
dovuta ai sensi dell’art. 50 del D.P.R. 327/2001 e s.m. a titolo di indennità di esproprio spettante alla Ditta “Immobiliare
Agricola Montetorto srl”;
2) il pagamento diretto dell’indennità di esproprio accettata dal proprietario dell’immobile strumentale alla realizzazione dei
lavori di adeguamento idraulico del Fosso San Valentino in località San Biagio di Osimo e realizzazione del by-pass
dell’opera di presa in località Molinaccio di Osimo - 1° lotto opere idrauliche - 2° lotto opere stradali, aggiornata in
relazione all’estensione effettiva dell’area da acquisire e alle maggiorazioni di legge come in dettaglio di seguito indicato:
DITTA 1
IMMOBILIARE AGRICOLA MONTETORTO S.R.L
con sede legale in Roma - Via Quintiliano 10
C.F. 05190080589
quota di proprietà 1000/1000
Immobili da espropriare
Comune di Osimo
Catasto Terreni
Aree agricole
1° lotto opere idrauliche (intervento by-pass loc. Molinaccio)
Fg. 43 mapp. 385 (ex 2) mq. 280. mapp. 387 (ex 3) mq, 30. mapp. 388 (ex 3) mq. 135, mapp. 390 (ex 4) mq. 160
indennità definitive
E 645,43 di cui:
E 418,66 indennità base
E 209,33 maggiorazione per cessione bonaria ex art. 4, comma 2, lett. c)
E 17,44 indennità di occupazione ex art. 50. comma 1,
2° lotto opere stradali (intervento IMT)
Fg. 17 mapp. 537 (ex 98) mq. 35
Fg. 43 mapp, 392 (ex 24) mq. 84
Indennità definitive
E 330,23 di cui:
E 214.20 indennità base
E 107,10 maggiorazione per cessione bonaria ex art. 45 comma 2, lett. c)
E 8,93 indennità di occupazione ex art. 50, comma
Totale indennità definitiva (1° e 2° lotto)
E 975,66
3) di pubblicare un estratto del presente Atto nel Bollettino Ufficiale della. Regione Marche;
4) di subordinare l’esecutività del presente Atto all’avvenirsi delle seguenti condizioni:
- decorso del termine di trenta giorni dalla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche;
- assenza di opposizioni di terzi;
5) di imputare la spesa di complessivi E 975,66 (Euro novecentosettantacinque//66) così come segue, vista l’apposita
autorizzazione del Dirigente del Settore I del Dipartimento III rilasciata con rescritto in data 13/01/2010;
- E 645,43 (Euro seicentoquarantacinque//43) all’intervento 2017100, Cap. 2740/5, residuo n. 4154/08, sub-impegno n.
300/09 es. finanziario 2009:
- E 330,23 (Euro trecentotrenta//23) all’intervento 2017100, Cap. 2740/5, residuo n. 4154/08 - sub impegno n. 570/09 es.
finanziario 2009.
Ancona, lì 5 Febbraio 2010
LA RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(Dott.ssa Maria Teresa De Marco)
IL DIRETTORE
(Dott. Ing. Paolo Manarini)
Provincia di Ancona.
O.P.C.M. n. 3548/2006. D.C.D. 39/C.D.A/2007 - Allegato B - Lavori di adeguamento idraulico del fosso
San Valentino in località San Biagio di Osimo e realizzazione del by-pass dell’opera di presa in località
Molinaccio di Osimo - 2° lotto opere stradali - Pagamento indennità di esproprio accettata dal
proprietario espropriando - Ditta 2 (Gallina Giuseppe).
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
omissis
DECRETA
1) il pagamento diretto dell’indennità di esproprio accettata dal proprietario dell’immobile strumentale alla realizzazione dei
lavori di adeguamento idraulico del Fosso San Valentino in località San Biagio di Osimo e realizzazione del by-pass
dell’opera di presa in località Molinaccio di Osimo - 2° lotto opere stradali, aggiornata in religione all’estensione effettiva
dell’area da acquisire e alle maggiorazioni di legge, come in dettaglio di seguito indicato:
DITTA 2
Gallina Giuseppe - proprietà per 1000/1000 c.f. GLLGPP37S30G157I
Immobili da espropriare
Comune di Osimo
Catasto Fabbricati
Foglio 32, mapp. 405 (ex 204) mq. 70
Area edificabile
Indennità definitive
E 1.997,92 di cui:
E 1.750,00 indennità base
E 175,00 maggiorazione per cessione bonaria ex art. 45, comma 2, lett. a)
E 72,92 indennità di occupazione ex art. 50, comma 1.
2) di pubblicare un estratto del presente Atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche;
3) di subordinare l’esecutività del presente Atto all’avverarsi delle seguenti condizioni:
- decorso del termine di trenta giorni dalla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche;
- assenza di opposizioni di terzi;
4) di imputate la suddetta spesa di complessivi E 1.997,92 (Euro millenovecentonovantasette//92) all’intervento 2017100,
Cap. 2740/5, residuo n. 4154/08, sub-impegno n. 570/09 es. finanziario 2009, vista l’apposita autorizzazione del Dirigente
del Settore I del Dipartimento III rilasciata con rescritto in data 13/01/2010.
Ancona, lì 5 Febbraio 2010
IL DIRETTORE
(Dott. Ing. Paolo Manarini)
LA RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(Dott.ssa Maria Teresa De Marco)
Provincia di Ascoli Piceno.
Determinazione del Dirigente del Servizio Viabilità - Infrastrutture n. 18 del 14 gennaio 2010. D.P.R. n.
495/1992 e D. Lgs. n. 285/1992 - Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno - sdemanializzazione e
declassificazione di un tratto della S.P. n. 22 “Cossignano-Carassai-Valdaso”, ubicato nel territorio del
Comune di Carassai, da acquisire al patrimonio disponibile dell’Ente.
IL DIRIGENTE
Omissis
DETERMINA
1. DI DECLASSIFICARE, sdemanializzare e quindi trasferire al patrimonio disponibile dell’Ente, le aree distinte
catastalmente al foglio 20 del Comune di Carassai con le particelle n. 435 di mq. 185, e 436 di mq. 400 ed al foglio 5 con la
particella 490 di mq. 80;
2. che il presente atto, verrà pubblicato per estratto nel Bollettino Regionale ai sensi dell’art. 4, 3° comma del regolamento
regionale 16 agosto 1994, n. 36 e verrà trasmesso, entro un mese dalla pubblicazione, al Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti - Ispettorato Generale per la Circolazione e Sicurezza Stradale di Roma, per la registrazione nell’archivio
nazionale delle strade di cui all’art. 226 del codice, ai sensi degli art. 2 e 3, comma 4, del D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495;
3. che il presene atto avrà efficacia dall’inizio del secondo mese successivo a quello della sua pubblicazione nel BUR, ai
sensi degli art. 2 e 3, comma 7 e 5, del D.P.R. n. 495/1992.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
(Dott. Ing. Paolo Tartaglini)
Provincia di Macerata.
Determinazione dirigenziale n. 34 - 12° Settore Del 26-01-2010 - D.lgs. 152/2006 art. 20, L.R. 7/2004
art. 6 - Procedura di verifica di assoggettabilità alla VIA. Progetto: realizzazione di una Stazione Radio
Base per telefonia cellulare Vodafone Omnitel denominata “Trodica 3-MC-1714 B” su infrastruttura per
telecomunicazioni preesistente di proprietà Telecom Italia S.p.A. situata nel Comune di Morrovalle in loc.
Trodica - Via Dante km 12,9. Proponenti: Vodafone Omnitel N.V. e Telecom Italia S.p.A. - Esclusione
dalla procedura di VIA.
IL DIRIGENTE
omissis
DETERMINA
1. DI ESCLUDERE DALLA PROCEDURA DI VIA di cui all’art. 9 della L.R. 7/2004 il progetto presentato
congiuntamente dalle Società Vodafone Omnitel N.V. e Telecom Italia S.p.A., relativo alla realizzazione di una Stazione
Radio Base per telefonia cellulare Vodafone Omnitel denominata “TRODICA 3-MC-1714 B” su un’infrastruttura per
telecomunicazioni preesistente di proprietà Telecom Italia S.p.A. situata nel Comune di Morrovalle in loc. Trodica - Via
Dante Km 12,9;
2. DI DARE ATTO che il presente provvedimento è emesso senza pregiudizio degli eventuali diritti dei terzi e fatti salvi i
vincoli urbanistici;
3. DI DARE ATTO che il presente provvedimento non esonera dall’acquisizione dei provvedimenti di competenza delle
altre autorità, previsti dalle disposizioni vigenti, per l’esercizio dell’attività in oggetto;
4. DI DISPORRE che il presente provvedimento venga notificato al rappresentante legale protempore della società
Vodafone Omnitel N.V. e della società Telecom Italia S.p.A.;
5. DI DISPORRE che il presente provvedimento venga trasmesso a tutti i soggetti cui è stato comunicato l’avvio del
procedimento;
6. DI DISPORRE che il presente provvedimento venga pubblicato per estratto sul B.U.R. della Regione Marche;
7. DI INVITARE il Comune:
- ad esercitare il potere di vigilanza di cui all’art. 18 della L.R. 7/2004;
- a verificare la rispondenza del progetto alle norme che regolano l’edificazione nell’ambito del territorio comunale e a
quanto disposto dalla L.R. 25 novembre 2001 n. 25;
8. DI DARE ATTO che il presente atto per sua natura non comporta impegno di spesa;
9. DI DARE ATTO, infine che, contro il presente provvedimento è ammesso ricorso al T.A.R. entro 60 giorni o, in
alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
Macerata, lì 26 Gennaio 2010
IL DIRIGENTE DEL SETTORE
(Graziella Gattafoni)
Allegato A)
Elenco degli elaborati progettuali presentati
PROGETTO ORIGINARIO PERVENUTO IN DATA 21/05/2009:
• Relazione di Verifica;
• Fascicolo 1/2 contenente:
V1) Relazione tecnico urbanistica
V2) Progetto architettonico
V3) Documentazione fotografica
V4) Nomine Progettista e/o Direttore dei lavori
• Fascicolo 2/2 contenente:
G1) Scheda tecnica dell’impianto
G2) Diagrammi angolari di irradiazioni
G3) Indirizzo completo
G4) Dichiarazione n-plexing
G5) Planimetrie ante e post operam (scala 1:500)
G6) Mappe del territorio circostante
G7) Planimetria con indicazione delle abitazioni presenti
G8) Mappe catastali
G9) Planimetria generale con curve di livello
G10) Valutazione esposizione ai campi elettromagnetici
G11) Modalità di simulazione numerica
G12) Supporto informatico
INTEGRAZIONE VOLONTARIA AL PROGETTO PERVENUTA IN DATA 21/01/2010:
• Analisi di Impatto Elettromagnetico congiunta (revisione del 15/01/2010).
Provincia di Pesaro e Urbino.
Determinazione n. 164 del 27/01/2010 - T.U. 1775/33 - D.Lgs. 275/93 e Legge 36/94 - Legge
regionale 9/06/2006, n. 5. Ditta: Mazzoli Luigi. Domanda in data 18/09/2008 per concessione
pluriennale deliberazione d’acqua ad uso irriguo dal torrente Tarugo sito in Comune di Fossombrone Loc. “Isola di Fano”.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO 4.4
omissis
DETERMINA
1. Di approvare, come approva, i termini di scadenza e le altre condizioni, obblighi ed oneri stabiliti nel disciplinare n. 720
del 28/10/2009.
2. di concedere, come concede, salvo i diritti di terzi, alla Ditta Mazzoli Luigi di derivare acqua dal torrente Tarugo, in
territorio del Comune di Fossombrone, località Isola di Fano, nella misura di moduli 0,008 (lt/sec. 0,8) per uso irriguo con
l’obbligo di installare sulle bocche di presa idonei misuratori di portata.
3. Di accordare, come accorda, la concessione per anni 15 successivi e continui dalla data di emissione della presente
determinazione, subordinatamente all’osservanza delle condizioni contenute nel citato disciplinare, verso il pagamento del
canone annuo di E. 3,52 (Euro tre/52) a favore della Provincia di Pesaro e Urbino - Riscos. Canoni Demanio Idrico - conto
corrente postale n. 97082655.
4. Di stabilire che la Ditta concessionaria è tenuta all’osservanza delle eventuali future variazioni del canone annuo che si
venissero a verificare in virtù di nuovi provvedimenti legislativi, nonché quanto previsto dai commi 5 e 6 dell’Art. 22 del
Decreto Lgs. n. 152/99 cosi come modificato ed integrato dal Decreto Lgs. n. 258/2000.
5. Di inviare l’originale della presente determinazione all’Ufficio delibere e determinazioni.
6. Di inviare copia conforme all’originale della presente determinazione alla Ditta concessionaria e copia agli altri soggetti
come è previsto dalle norme vigenti.
7. Di pubblicare la presente determinazione per estratto sul B.U.R.M.
8. Il responsabile del procedimento, ai sensi dell’Art. 5 della Legge 7/08/1990, n. 241, è la Sig.ra PARUCCINI Giuliana e
che gli atti concernenti la presente determinazione possono essere visionati presso il Servizio 4.4. Acque Pubbliche Rischio Idraulico e Sismico.
9. Dalla presente determinazione non deriva, né può comunque derivare un impegno di spesa a carico dell’Amministrazione
Provinciale di Pesaro e Urbino.
10. Di rappresentare, ai sensi dell’Art. 3, comma 4, della Legge 241/90 che la presente determinazione può essere
impugnata dinanzi al TAR entro 60 giorni con ricorso giurisdizionale oppure entro 120 giorni con ricorso straordinario
amministrativo al Capo dello Stato.
IL DIRIGENTE SERVIZIO 4.4
(Arch. Stefano Gattoni)
Comune di Ascoli Piceno.
Estratto del decreto di esproprio degli immobili necessari, in attuazione del Contratto di Quartiere II, alla
realizzazione di un nuovo edificio di n. 27 alloggi di edilizia residenziale pubblica in località Monticelli,
zona Casa Cantoniera.
IL DIRIGENTE
Per ogni effetto di legge, rende noto che, mediante decreto di esproprio n. 1 del 01/02/2010, è stata disposta
l’espropriazione, a favore del Comune di Ascoli Piceno, degli immobili di seguito descritti occorrenti per la realizzazione
dell’opera in oggetto citata:
Catasto Terreni del Comune di Ascoli Piceno, fg. n. 81, mappale n. 113 di mq. 1.720
Ditta proprietaria: Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali usuaria, Demanio dello Stato proprietario.
Valore dell’area: E 70.000,00
Riduzione del 25% pari ad E 17.500,00, ai sensi dell’art. 37 del D.P.R. 08/06/2001, 2001, n. 327 così come modificato
dall’art. 2, commi 89 e 90, della Legge 24/12/2007, n. 244
Indennità di esproprio: E 52.500,00.
L’esecuzione del decreto di esproprio avverrà, in data 18/02/2010, mediante l’immissione nel possesso degli immobili da
parte dei tecnici comunali allo scopo incaricati, contestualmente alla quale verrà redatto il relativo verbale nonché lo stato di
consistenza degli immobili stessi; il verbale d’immissione nel possesso e lo stato di consistenza verranno redatti in
contraddittorio con la ditta espropriata o, nel caso di sua assenza o rifiuto, con la presenza di almeno due testimoni che non
siano dipendenti del beneficiario dell’espropriazione. A dette operazioni possono partecipare i titolari di diritti reali o
personali sul bene.
Il decreto verrà notificato alla ditta proprietaria, affisso all’Albo Pretorio del Comune e pubblicato per estratto nel Bollettino
Ufficiale della Regione Marche. L’opposizione del terzo è proponibile entro i successivi trenta giorni dalla data di
pubblicazione sul B.U.R. Decorso tale termine in assenza di impugnazioni, anche per il terzo l’indennità resta fissata nella
somma depositata.
Il decreto verrà trascritto presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari nonché volturato al Catasto a cura e spese del
Comune di Ascoli Piceno; dopo la trascrizione tutti i diritti relativi ai beni espropriati possono essere fatti valere unicamente
sull’indennità.
Avverso il presente provvedimento può essere opposto ricorso al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro 60
gg. dalla sua notifica o presa conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg. sempre dalla sua
notifica o presa conoscenza.
IL DIRIGENTE
(Dott. Ing. Vincenzo Ballatori)
Comune di Cagli.
Deliberazione del Consiglio comunale n. 83 del 29.12.2009, inerente: “Piano regolatore generale (P.R.G.)
in adeguamento al P.P.A.R. approvato definitivamente con atto di C.P. n. 149/02 del 25.11.2002 Variante alle Tavole 2/Z “Cagli - S. Lazzaro” e 17/Z “Poggio di Acquaviva - Carini”. Approvazione
definitiva.
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
DELIBERA
l. di APPROVARE definitivamente, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 2 - 8° comma della L.R. n. 19/2001, la variante al
P.R.G. - Tavola n. 2/Z “Cagli - San Lazzaro” e Tavola 17/Z “Poggio di Acquaviva - Carini” - in conformità al parere
espresso dalla Giunta Provinciale con deliberazione n. 405/2009 del 20.11.2009, composta dai seguenti elaborati:
- Tavola 2/Z “Cagli - San Lazzaro - Piano Regolatore Generale - VARIANTE;
- Tavola 17/Z “Poggio di Acquaviva - Carini” - Piano Regolatore Generale - VARIANTE;
2. di trasmettere il presente atto, ai sensi dell’art. 2 - comma 9, della L.R. n. 19/2001, alla competente Giunta Provinciale,
nonché ai sensi dell’art. 40 2/bis della L.R. n. 34/1992 alla Regione Marche per la sua pubblicazione nel B.U.R.
Comune di Camerino.
Determinazione n. 141 / Serv. Man. del 25.11.2009 - Sdemanializzazione di un relitto stradale in loc.
Cignano.
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
omissis
DETERMINA
1) Di dare atto che il relitto stradale in premessa citato ubicato in Camerino loc. Cignano ed individuato nell’allegata
planimetria colorato in rosso non risulta essere classificato quale strada “comunale” o “vicinale d’uso pubblico” né vi è di
fatto l’uso pubblico pertanto non necessita di dichiarazione di declassificazione;
2) Di decretare la sdemanializzazione di detto tratto trasferendolo al patrimonio disponibile ed autorizzando il richiedente a
procedere alla redazione di apposito frazionamento da eseguire a cura e spese dello stesso;
3) Di prendere atto che il richiedente realizzerà un nuovo tracciato stradale parallelo all’attuale in sostituzione del
sopracitato oggetto di sdemanializzazione;
4) Di pubblicare il presente atto all’albo pretorio comunale e per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche ai
sensi dell’art. 4 co. 2 lett. d) della L.R. Marche n. 17/03;
5) Di trasmettere, ai sensi dell’art. 3 co. 4 del reg. di esecuzione e di attuazione del nuovo C.d.S approvato con D.P.R.
405/92 e ss.mm.ii., entro un mese dalla pubblicazione, il presente provvedimento, all’Ispettorato generale per la circolazione
e la sicurezza stradale presso il Ministero delle Infrastrutture, ai sensi dell’art. 226 del C.d.S.,
6) Di stabilire che il presente provvedimento avrà efficacia dall’inizio del secondo mese successivo a quello della sua
pubblicazione del BUR, ai sensi dell’art. 3 co. 5 del reg. di esecuzione e di attuazione del nuovo C.d.S. approvato con
D.P.R. 495/92 e ss.mm.ii.,
7) Dare atto che dal presente atto non deriva, né può derivare impegno di spesa a carico del bilancio comunale;
Camerino, lì 1 Dicembre 2009
IL RESPONSABILE DEL SETTORE
(Arch. Forconi Maurizio)
Comune di Jesi.
Statuto dell’Azienda pubblica dei Servizi alla Persona denominata “ASP Ambito 9” con sede in Jesi.
STATUTO
TITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1
Costituzione dell’Azienda pubblica dei Servizi alla Persona
È costituita, ai sensi dell’art. 10 della Legge Regionale n. 5 del 26 febbraio 2008 “Riordino delle istituzioni pubbliche di
assistenza e beneficenza (IPAB) e disciplina delle aziende pubbliche di servizi alla persona”, allo scopo di conseguire le
finalità previste negli atti deliberativi adottati dai soggetti aderenti, l’Azienda pubblica dei servizi alla persona denominata
ASP AMBITO 9.
AZIENDA PUBBLICA DEI SERVIZI ALLA PERSONA
Art. 2
Natura giuridica dell’Azienda pubblica dei Servizi alla Persona
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona è dotata di personalità giuridica di diritto pubblico senza fini di lucro, di
autonomia statutaria, gestionale, patrimoniale, contabile e finanziaria.
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona svolge la propria attività secondo i principi e i criteri di buon andamento,
imparzialità, efficienza, efficacia ed economicità.
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona, nell’ambito della propria autonomia, adotta tutti gli atti, anche di diritto privato,
funzionali al perseguimento dei propri fini ed all’assolvimento degli impegni assunti in sede di programmazione regionale
socio-sanitaria e territoriale nell’ottica di una organizzazione a rete dei servizi.
Nell’Azienda pubblica dei servizi alla persona possono entrare a far parte altri Comuni, Unioni dei Comuni, Comunità
montane e altri soggetti pubblici e privati se titolari della gestione dei servizi socio assistenziali, previo parere favorevole
dell’Assemblea dell’azienda a maggioranza qualificata dell’80% (ottantapercento) delle quote di partecipazione, purché
siano presenti i rappresentanti di almeno la metà più uno dei soggetti partecipanti.
Art. 3
Sede dell’Azienda pubblica dei Servizi alla Persona
La sede legale dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona è fissata nel Comune di Jesi con possibilità di convocazione
dell’Assemblea e dell’Organo amministrativo nelle sedi dei soggetti partecipanti.
Con deliberazione dell’Assemblea possono essere istituite sedi operative in località diverse.
L’ubicazione dei servizi e degli uffici che fanno capo all’Azienda pubblica dei servizi alla persona può essere dislocata in
sedi diverse in relazione ad esigenze funzionali di gestione e di distribuzione dell’offerta di servizi sul territorio dei soggetti
proprietari.
Art. 4
Scopo e finalità
Scopo dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona è l’esercizio di funzioni socio-assistenziali, socio sanitarie integrate e più in generale - la gestione dei servizi alla persona a prevalente carattere sociale, in relazione alle attività di competenza
istituzionale dei soggetti partecipanti , ivi compresi interventi di formazione e orientamento concernenti le attività
dell’azienda o aventi finalità di promozione sociale dei cittadini del territorio.
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona ispira ed orienta la propria attività al rispetto delle finalità e dei principi indicati
nella Legge Regionale n. 5 del 2008, ed in particolare i servizi istituzionali sono diffusi ed erogati nei confronti di tutta la
popolazione residente nel territorio dei soggetti partecipanti e sono prevalentemente orientati alle fasce deboli della
cittadinanza nelle seguenti aree d’intervento:
1. Anziani
2. Disagio
3. Disabili
4. Minori e Famiglia
Il suddetto elenco è puramente indicativo, in quanto gli organi dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona hanno facoltà
di articolare l’organizzazione dei servizi secondo criteri di classificazione anche diversi da quelli indicati, sia allo scopo di
riconfigurare lo schema d’offerta di prestazioni in rapporto a principi di ottimizzazione produttiva, sia per tener conto del
mutare delle condizioni di bisogno della cittadinanza e della natura stessa della nozione di bisogno socio assistenziale.
Variazioni nella definizione delle fasce d’utenza possono inoltre essere giustificate da fenomeni attinenti la sfera del
dinamismo demografico.
Con deliberazione dell’Assemblea sono dettagliatamente determinate, all’interno delle suindicate aree, le funzioni socioassistenziali, i servizi e le attività conferite.
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona può inoltre svolgere, in misura non prevalente, la propria attività a favore di
soggetti pubblici o privati che operano in campo sociale ed assistenziale, nonché fornire specifici servizi socio-assistenziali
aggiuntivi.
L’esercizio delle funzioni e la gestione dei servizi e delle attività sono finalizzati ai seguenti obiettivi:
a) Definizione di tutti gli atti di attuazione di servizi e di interventi di natura socio-assistenziale previste da normativa dello
Stato e della Regione, con particolare riferimento agli atti programmatori previsti e definiti dalla legge 328/2000 – Piani di
Zona;
b) Rafforzamento della capacità di intervento dei soggetti partecipanti, attraverso la creazione di un nuovo soggetto gestore
con piena autonomia giuridica e gestionale, ancorché collocato in posizione servente rispetto ai soggetti partecipanti;
c) Strutturazione di una Rete Locale Integrata di servizi, con razionalizzazione su base territoriale della erogazione;
d) Sviluppo di un approccio orientato all’ottimizzazione del rapporto tra costi e benefici degli interventi socio assistenziali e
socio sanitari integrati;
e) Accrescimento delle possibilità di investimento nel settore dei servizi alla persona;
f) Sviluppo di approcci specialistici integrati, volti a realizzare economie di gestione e miglioramenti nella qualità degli
interventi;
g) Determinazione di meccanismi di funzionamento “orientati al soddisfacimento dei bisogni”, che enfatizzano la centralità
del soggetto-utente dei servizi ed incentivano lo sviluppo degli interventi nei confronti di nuovi bisogni sociali;
h) Approfondimento dei processi di integrazione e cooperazione tra servizi sociali ed altri servizi quali i servizi educativi, i
servizi per le politiche attive del lavoro, la politica abitativa e in generale i servizi volti a favorire lo sviluppo locale;
i) Mantenimento, sviluppo e qualificazione dell’integrazione socio-sanitaria in un’ottica di servizio globale alla persona, con
particolare riferimento alle fasce più marginali;
j) Consolidamento dell’integrazione territoriale a livello intercomunale, per evitare duplicazioni, ottimizzare risorse
finanziarie ed umane e pervenire ad una omogenea diffusione dei servizi e delle attività, con particolare riferimento ai
Comuni di minore dimensione demografica;
k) Sviluppo dell’informazione e della partecipazione attiva alla realizzazione degli interventi da parte degli utenti e delle
loro associazioni;
l) Attivazione e consolidamento delle forme di equa contribuzione da parte degli utenti alle spese gestionali dei singoli
servizi;
m) Sviluppo di sinergie con il Terzo Settore, sia nella gestione che nella progettazione degli interventi anche sperimentando
nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato.
Gli enti aderenti possono conferire ulteriori funzioni e servizi di propria competenza, integrando eventualmente il presente
Statuto, qualora ritengano opportuno gestire tali funzioni e servizi a livello sovracomunale.
Per il migliore svolgimento di ulteriori attività e funzioni, l’azienda pubblica dei servizi alla persona provvede ad articolare
la propria organizzazione in apposite aree, costituite sulla base del principio della omogeneità e della coerenza funzionale in
rapporto alle caratteristiche delle attività svolte.
Al momento dell’attivazione di ciascuna delle aree di cui al presente articolo, con atto successivo, l’Assemblea determina le
finalità e gli obiettivi specifici di ciascuna di esse e le particolari modalità di gestione e finanziamento delle attività.
Art. 5
Servizi aggiuntivi
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona può erogare servizi attinenti allo scopo per cui è stata costituita, aggiuntivi
rispetto a quelli previsti all’art. 4 in favore dei soggetti partecipanti su richiesta dei soggetti stessi.
I relativi oneri sono a carico dei soggetti richiedenti.
Art. 6
Contratti di servizio
Le modalità di erogazione dei servizi conferiti all’Azienda pubblica dei servizi alla persona dai soggetti partecipanti soci
dell’Azienda sono regolate da contratti di servizio, che oltre a rispettare quanto indicato dagli standard regionali di
riferimento, sono congruenti con quanto definito dall’Assemblea.
Art. 7
Soci dell’Azienda pubblica
dei Servizi alla Persona
Sono soci dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona gli Enti pubblici territoriali, facenti parte dell’Ambito Territoriale
Sociale IX che aderiranno alla convenzione.
I soci stipulano tra loro una convenzione nella quale sono definite:
a) le quote da ciascuno rappresentate ed il criterio di partecipazione al voto assembleare;
b) gli indirizzi generali per la definizione e la stipula dei contratti di servizio;
c) la destinazione del personale trasferito all’Azienda pubblica dei servizi alla persona da parte dei soci in caso di recesso
del singolo socio o in caso di scioglimento dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona;
d) eventuali criteri di assunzione delle perdite di gestione dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona, qualora esse non
siano coperte con appositi piani di rientro;
e) quant’altro sia ritenuto utile a disciplinare i rapporti tra i soci e non sia definito dal presente Statuto.
Art. 8
Capitale di dotazione
All’atto della costituzione i soggetti soci provvedono al conferimento delle quote di loro competenza, stabilite in base alla
popolazione residente alla data del 31.12.2008, per un ammontare complessivo di euro 50.000,00 (cinquantamila).
Art. 9
Durata dell’Azienda pubblica dei Servizi alla Persona ed estinzione
- Durata
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona ha durata indeterminata.
Ogni quinquennio l’Assemblea effettuerà la verifica dei presupposti che hanno determinato la costituzione dell’Azienda
pubblica dei servizi alla persona.
- Estinzione dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona
Il recesso della maggioranza dei soci, (una delle possibili cause di estinzione dell’Azienda prevista dalla L.R. 5/08), previo
il primo triennio, determina l’impossibilità di attuare i propri scopi e costituisce causa di estinzione a norma dell’art. 18
comma 2 della L.R. 26 febbraio 2008 n. 5 e successive modificazioni.
In caso di estinzione dell’Azienda, i soci restano obbligati per gli impegni assunti rispetto all’anno in corso, oltre che per le
deliberazioni con effetto pluriennale.
In caso di estinzione dell’Azienda il patrimonio e le eventuali passività saranno ripartite tra i soci seguendo le disposizioni
di cui al citato art. 18 comma 5 della L.R. 5/2008 e dell’art. 11 del Regolamento attuativo regionale tenendo conto delle
quote di partecipazione come stabilite dall’apposita convenzione ed in modo tale che, ove possibile, a ciascuno di essi
vengano assegnati i beni immobili e le strutture ubicate sul suo territorio con i relativi beni mobili ed attrezzature in
dotazione.
Gli oneri diretti ed indotti inerenti la liquidazione sono a carico dei soci.
La delibera di estinzione viene trasmessa alla Regione.
Art. 10
Recesso
I1 recesso del socio è comunicato all’Assemblea che ne prende atto, con preavviso di almeno quattro mesi rispetto alla
scadenza dell’esercizio finanziario ed è efficace dal 1° gennaio dell’anno successivo.
La facoltà di recesso si potrà esercitare solo dopo tre anni dalla costituzione dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona.
In ogni caso, ai soci viene fatta salva la possibilità di recedere prima dei tre anni dalla costituzione nel caso di affidamento
del loro servizio socio-assistenziale ad Enti sovraccomunali quali Unioni di Comuni o Comunità montane che subentrano
nell’Azienda pubblica dei servizi alla persona.
I soci approvano la modifica dello Statuto e della convenzione.
Nel caso di recesso di un singolo socio si provvede alla liquidazione della quota di capitale spettante in rapporto alle sue
quote di partecipazione, come stabilite da apposita convenzione, prendendo come riferimento l’anno di comunicazione del
recesso.
L’Assemblea, con decisione da assumersi a maggioranza qualificata come prevista dall’art. 2 comma 4, dovrà esprimersi
sull’eventuale liquidazione della quota ovvero sulla possibilità di assegnare i beni immobili a suo tempo conferiti
all’Azienda pubblica dei servizi alla persona, fino a concorrenza della quota stessa al netto della quota parte di competenze
di eventuali perdite iscritte a bilancio al momento del recesso.
Il socio che recede rimane obbligato per gli impegni assunti rispetto all’anno in corso.
Art. 11
Ammissioni di nuovi soci
Nel caso di specie, l’Assemblea delibera apposita proposta in merito all’accoglimento o meno della richiesta di adesione.
L’ammissione di nuovi soci comporta la ridefinizione delle quote di partecipazione stabilite nella convenzione.
Art. 12
Adozione e modifica dello Statuto
Lo Statuto è approvato dalla Regione a norma dell’art. 10, comma 3 della legge regionale n. 5 del 2008.
Le modifiche statutarie sono votate dall’Assemblea a maggioranza qualificata dell’80% (ottantapercento) delle quote di
partecipazione, purché siano presenti i rappresentanti di almeno la metà più uno dei soci e sono sottoposte all’approvazione
della Regione.
TITOLO II
ORGANI DELL’AZIENDA PUBBLICA DEI SERVIZI ALLA PERSONA
Art. 13
Organi dell’Azienda pubblica dei Servizi alla Persona
Sono organi dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona:
a) l’Assemblea dei soci;
b) il Presidente dell’Assemblea dei Soci;
c) il Consiglio di amministrazione;
d) il Presidente del Consiglio di amministrazione;
e) il Revisore unico, come da deroga all’art. 9 comma 3 della legge regionale.
CAPO I
L’ASSEMBLEA DEI SOCI DELL’AZIENDA PUBBLICA DEI SERVIZI ALLA PERSONA
Art. 14
Composizione
L’Assemblea dei Soci è composta dai rappresentanti dei soggetti soci nelle persone del Sindaco (o del rappresentante legale
nel caso di soggetti di altra natura) o di un suo delegato di ciascuno dei Soci Enti pubblici territoriali di cui al precedente
articolo 7.
La delega è conferita per iscritto e comunicata al Presidente dell’Assemblea e può avere carattere permanente.
Il delegato sostituisce a tutti gli effetti il Sindaco o il rappresentante legale.
I componenti dell’Assemblea permangono in carica sino a quando il Sindaco, in caso di socio ente pubblico territoriale, o di
rappresentante legale, in caso di soggetto di altra natura, rimane in carica.
Ciascun soggetto associato partecipa all’Azienda pubblica dei servizi alla persona con responsabilità pari alla sua quota di
partecipazione e il voto plurimo come fissati nella convenzione di cui all’art. 7 dello Statuto.
Art. 15
Competenze
L’Assemblea dei Soci è l’organo di indirizzo e di controllo politico e amministrativo.
L’Assemblea dei Soci:
• nomina e revoca il Presidente ed il Vice Presidente dell’Assemblea;
• nomina e revoca l’Organo amministrativo;
• approva, su proposta del Consiglio di amministrazione, a maggioranza qualificata dell’80% (ottanta per cento) delle quote
di partecipazione, purché siano presenti i rappresentanti di almeno la metà più uno dei soci, lo Statuto dell’Azienda pubblica
dei servizi alla persona e le sue successive modificazioni. Tali modifiche devono essere successivamente approvate dai
Consigli dei soggetti soci;
• definisce gli indirizzi generali dell’Azienda, su proposta dell’organo amministrativo;
• approva il piano programmatico, il bilancio pluriennale di previsione, il bilancio economico preventivo annuale, il bilancio
consuntivo su proposta dell’organo amministrativo;
• delibera l’eventuale fusione dell’Azienda pubblica dei servizi e l’eventuale proposta di estinzione della stessa, nel rispetto
di quanto stabilito dall’art. 18 della L.R. 26.02.2008 n. 5 e successive modificazioni;
• delibera l’ammissione di nuovi soci;
• adotta il proprio Regolamento di funzionamento.
Art. 16
Strumenti di indirizzo per le politiche sociali
Al fine di orientare l’attività dell’Organo amministrativo e della Direzione tecnica aziendale, l’Assemblea definisce
periodicamente le linee di indirizzo delle politiche sociali a cui l’Azienda pubblica dei servizi alla persona deve attenersi
nell’espletamento delle proprie attività gestionali.
La successiva programmazione tecnica e gli atti conseguenti di competenza dell’Organo amministrativo debbono quindi
manifestare coerenza con gli obiettivi strategici esplicitati nelle suddette linee di indirizzo.
Art. 17
Funzionamento
L’Assemblea è convocata e presieduta dal Presidente che formula l’ordine del giorno.
L’avviso di convocazione, con l’indicazione dell’ordine del giorno, del luogo, della data e dell’ora della seduta, è notificato
o trasmesso via fax o via e-mail alla sede dell’Ente socio almeno:
• 5 gg. prima dell’adunanza, nel caso di convocazione ordinaria;
• 3 gg. prima dell’adunanza, nel caso di convocazione straordinaria;
• 24 ore prima dell’adunanza, nel caso di convocazione d’urgenza.
L’Assemblea si riunisce in sessione ordinaria per l’approvazione del bilancio preventivo e del bilancio consuntivo della
gestione e negli altri casi stabiliti dallo Statuto.
L’Assemblea si riunisce altresì in sessione straordinaria su iniziativa del suo Presidente, ovvero su richiesta di almeno un
quinto delle quote di partecipazione o su richiesta del Presidente del Consiglio di amministratore. In questi casi la seduta
deve aver luogo entro 30 giorni dal deposito della domanda che deve contenere gli argomenti da trattare, i quali devono
rientrare nelle competenze dell’Assemblea.
L’Assemblea dei Soci, in prima convocazione, è validamente costituita con l’intervento di tanti componenti che
rappresentino almeno l’80% (ottantapercento) delle quote di partecipazione, purché siano presenti i rappresentanti di almeno
la metà più uno dei Soci.
In caso di seduta infruttuosa di prima convocazione, l’Assemblea dei Soci può deliberare in seconda convocazione sugli
stessi oggetti che avrebbero dovuto essere trattati nella prima.
L’Assemblea in seconda convocazione risulta validamente costituita purché gli enti presenti rappresentino almeno il 50%
(cinquantapercento) delle quote di partecipazione e purché siano presenti i rappresentanti di almeno sette soci.
Concorrono a determinare la validità delle adunanze i componenti che sono tenuti ad astenersi, anche se escono dalla sala.
Non concorrono invece a determinare la validità delle adunanze i componenti che escono dalla sala prima della votazione.
Il quorum relativo alla validità dell’adunanza è verificato all’atto della votazione su ogni singolo argomento.
Le sedute dell’Assemblea sono pubbliche, salvo quando vengano trattate questioni riguardanti persone che richiedano la
tutela del diritto di riservatezza.
Alle sedute all’Assemblea deve partecipare il Direttore o un suo delegato il quale cura la redazione dei relativi verbali.
Presso la segreteria dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona devono essere depositati gli atti relativi all’ordine del
giorno, a disposizione dei componenti dell’Assemblea, almeno 24 ore prima, non comprendendo i giorni festivi.
Art. 18
Deliberazioni
Le deliberazioni sono approvate con il voto favorevole della maggioranza delle quote di partecipazione dei soci presenti,
purché costituiscano almeno la metà più uno dei soci presenti, salvo maggioranze speciali previste espressamente dalle leggi
o dallo Statuto.
Le deliberazioni sono assunte di regola con votazione a scrutinio palese, fatte salve le ipotesi di deliberazioni concernenti
persone, quando venga esercitata una facoltà discrezionale fondata sull’apprezzamento delle qualità soggettive di una
persona e sulla valutazione dell’attività da questi svolta.
Nelle votazioni segrete, a ciascun componente l’Assemblea saranno consegnate le schede di votazione in proporzione alle
sue quote di partecipazione come determinate dalla convenzione di cui all’art. 7 dello Statuto, nonché da eventuali
provvedimenti d’aggiornamento, assunti dagli organi competenti.
CAPO II
PRESIDENTE E VICE PRESIDENTE
Art. 19
Presidente e Vice Presidente dell’Assemblea
Il Presidente viene eletto, a voto palese, dalla Assemblea nel suo seno con il voto favorevole di almeno l’80%
(ottantapercento) delle quote di partecipazione, purché siano presenti i rappresentanti di almeno la metà più uno dei Soci e
dura per tutta la durata del suo mandato.
Con le stesse modalità di cui al primo comma del presente articolo viene eletto il Vice Presidente.
Il Presidente esercita le funzioni che gli sono attribuite dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti.
Il Presidente dell’Assemblea esercita in particolare le seguenti attribuzioni:
• rappresenta e convoca l’Assemblea;
• stabilisce l’ordine del giorno;
• presiede le adunanze, firma le deliberazioni e vigila sulla trasmissione delle stesse ai Soci;
• compie gli atti che gli sono demandati dalla Legge, dallo Statuto, dai regolamenti o dalle deliberazioni.
Il Presidente è sostituito, in caso di assenza o di impedimento, dal Vice Presidente.
Art. 20
Indennità e rimborso spese
Ai componenti l’Assemblea spetta il rimborso delle spese sostenute connesse all’espletamento della carica.
CAPO III
ORGANO AMMINISTRATIVO
Art. 21
Composizione e durata in carica
L’Organo amministrativo è composto da un Consiglio di amministrazione ed è eletto per un quinquennio dalla Assemblea
dei Soci.
Il Consiglio di amministrazione si compone da 3 (tre) a 5 (cinque) consiglieri, compresi il Presidente ed il Vice Presidente
dell’Azienda.
Tre membri compreso il Presidente, qualora il volume delle attività e dei servizi erogati e la consistenza del patrimonio
mobiliare ed immobiliare siano inferiori rispettivamente ad euro 1.200.000,00 (unmilioneduecentomila) ed a euro
1.000.000,00 (unmilione).
Fino al massimo di cinque membri qualora vengano superati i limiti di cui al punto precedente.
I componenti dell’Organo di amministrazione vengono scelti tra persone in possesso di specifica e qualificata competenza
tecnica ed amministrativa, per studi compiuti, per funzioni svolte presso aziende pubbliche o private, per uffici pubblici
ricoperti. L’atto di nomina viene assunto sulla scorta di idoneo curriculum, conservato agli atti dell’Azienda pubblica dei
servizi alla persona.
L’elezione dei componenti dell’Organo amministrativo avviene a scrutinio palese ed a maggioranza qualificata dell’80%
(ottantapercento) delle quote di partecipazione, purché siano presenti i rappresentanti di almeno la metà più uno dei soci.
I componenti dell’Organo amministrativo devono essere in possesso, per la durata del mandato, di tutti i requisiti di
eleggibilità e compatibilità come stabilito dall’art. 12 della L.R. 26.02.2008 n. 5 e successive modificazioni.
I componenti dell’Organo amministrativo durano in carica cinque anni e sono rieleggibili una sola volta, e comunque
durano in carica fino all’insediamento dei loro successori.
I componenti dell’Organo amministrativo che non intervengano senza giustificato motivo a tre sedute consecutive sono
dichiarati decaduti.
La decadenza è pronunciata dall’Assemblea dei Soci.
Art. 22
Revoca
I componenti dell’Organo amministrativo possono essere revocati a seguito di presentazione di una mozione di sfiducia
motivata, proposta da almeno il 30% (trentapercento) delle quote di partecipazione come determinate dalla convenzione di
cui all’art. 7 dello Statuto, purché siano presenti i rappresentanti di almeno la metà più uno dei soci ed approvata dalla
Assemblea con la maggioranza qualificata dell’80% (ottantapercento).
Nella stessa seduta l’Assemblea nomina i nuovi componenti dell’Organo amministrativo o provvede alla sostituzione dei
singoli componenti.
Art. 23
Competenze
L’Organo amministrativo, in attuazione degli indirizzi espressi dall’Assemblea e per il conseguimento dei fini statutari
dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona, compie tutti gli atti che non siano riservati dalla Legge o dallo Statuto ad altri
organi.
In particolare:
• propone all’Assemblea dei soci il piano programmatico comprendente un contratto di servizi che disciplini i rapporti tra
socio e Azienda pubblica dei servizi alla persona unitamente ad una relazione che esprima le valutazioni di efficacia
dell’azione condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti;
• nomina e revoca l’Organo di revisione;
• determina, nel rispetto dei criteri previsti dalla normativa regionale vigente, le indennità spettanti all’Organo di revisione;
• propone all’Assemblea il bilancio pluriennale di previsione;
• propone all’Assemblea il bilancio economico annuale di previsione ed il bilancio consuntivo;
• propone all’Assemblea il piano programmatico;
• approva l’inventario del patrimonio mobiliare ed immobiliare, le trasformazioni del patrimonio da indisponibile a
disponibile, nonché le alienazioni del patrimonio disponibile;
• approva l’assunzione di mutui a medio e lungo termine ai quali l’Azienda pubblica dei servizi alla persona possa far fronte
con mezzi propri, stabilendo il piano finanziario;
• approva la carta dei servizi;
• propone i programmi socio-assistenziali (Piano Sociale di Ambito) ed i criteri per la loro attuazione, nonché gli atti che
comportano impegni di spesa pluriennali, esclusi quelli relativi alla somministrazione e fornitura di beni e servizi di
carattere continuativo, il bilancio annuale e pluriennale e le relative variazioni, l’assestamento ed il rendiconto;
• delibera il piano esecutivo di gestione in cui sono contenuti gli obiettivi da raggiungere e le attività da predisporre per
corrispondere i risultati di gestione con quanto approvato dall’Assemblea nel bilancio preventivo di esercizio, nei bilanci
pluriennali e nel piano economico finanziario programmatico. Il piano esecutivo di gestione contiene gli obiettivi da
assegnare al Direttore;
• delibera le convenzioni che regolano i rapporti con altri soggetti pubblici e privati;
• propone all’Assemblea eventuali modifiche statutarie;
• adotta i regolamenti ivi compresi quelli di organizzazione e di contabilità;
• nomina il Presidente e il Vice Presidente dell’Azienda fra i suoi componenti;
• nomina il Direttore;
• adotta il proprio regolamento di funzionamento;
• propone all’Assemblea dei soci il piano di rientro ogni qual volta si determini una perdita di esercizio; nell’eventualità in
cui il piano di rientro non consenta la copertura delle perdite, le stesse saranno assunte pro-quota dai soci e ripartite fra i soci
pubblici secondo quanto indicato nella convenzione di cui all’art. 7 dello Statuto;
• propone all’Assemblea questioni di particolare importanza o gravità attinenti l’attività dell’Organo amministrativo che
necessitano del parere consultivo dei Soci;
• approva gli accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali;
• approva gli accordi con l’ASUR per la gestione della attività a rilievo sanitario e per l’integrazione tra servizi sociali e
sanitari;
• adotta, in via d’urgenza, le deliberazioni relative a variazioni di bilancio da sottoporre a ratifica da parte dell’Assemblea
nei successivi sessanta giorni a pena di decadenza;
• delibera intorno alle azioni da esperire e sostenere in giudizio di qualsiasi grado, nonché ai ricorsi amministrativi e
giurisdizionali ed agli arbitrati;
• adotta tutti gli atti necessari per l’attuazione delle deliberazioni dell’Assemblea;
• riferisce annualmente all’Assemblea sulla propria attività.
Art. 24
Funzionamento
L’attività dell’Organo amministrativo è collegiale.
Le sedute non sono aperte al pubblico.
Il Consiglio di amministrazione è convocato dal Presidente, ovvero su richiesta di due Consiglieri. Le deliberazioni del
Consiglio di amministrazione sono valide se è presente la maggioranza dei componenti e se adottate a maggioranza dei
presenti.
Esse vengono sottoscritte dal Presidente del Consiglio.
Alle sedute dell’Organo amministrativo partecipa il Direttore con funzione consultiva e con diritto di fare inserire a verbale
le proprie dichiarazioni.
Su base annua l’Organo amministrativo è tenuto a svolgere una relazione sull’attività dell’Azienda pubblica dei servizi alla
persona ed a trasmetterla ai Soci i quali la dovranno trasmettere ai rispettivi Consigli.
CAPO IV
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Art. 25
Competenze
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è il Presidente dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona con funzioni di
rappresentanza legale.
È l’organo di raccordo tra l’Assemblea dei Soci e l’Organo Amministrativo e coordina l’attività di indirizzo espressa dalla
Assemblea dei Soci con quella di governo e di amministrazione ed assicura l’unità delle attività sociali dell’Azienda
pubblica dei servizi alla persona.
Il Presidente dell’Organo amministrativo, in particolare:
- dispone l’istruzione degli affari di competenza dell’Organo amministrativo;
- convoca e presiede l’Organo amministrativo fissando l’ordine delle discussioni;
- può conferire incarichi ai singoli componenti dell’Organo amministrativo;
- sovrintende all’esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea e dell’Organo amministrativo. Sulla base degli indirizzi
stabiliti dall’Assemblea dei Soci, provvede alla nomina, alla designazione ed alla revoca dei rappresentanti dell’Azienda
pubblica dei servizi alla persona presso Enti, Aziende ed Istituzioni.
Il Presidente dell’Organo amministrativo ha diritto, e se richiesto l’obbligo, di assistere alle sedute dell’Assemblea.
Ogni volta che lo richiede deve essere sentito dall’Assemblea.
Art. 26
Vice Presidente
Il Presidente è sostituito nelle sue funzioni, in caso di assenza o impedimento, dal Vice Presidente, nominato dall’Organo
amministrativo al suo interno.
CAPO V
IL DIRETTORE
Art. 27
Nomina e incompatibilità
L’Organo amministrativo nomina un Direttore dotato della necessaria esperienza professionale e tecnica in relazione alle
dimensioni e all’attività dell’Azienda e all’entità del patrimonio gestito e ne comunica la nomina ed i criteri seguiti
all’Assemblea.
Il Direttore è responsabile della gestione e del raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Organo amministrativo e ad esso
competono tutti i poteri non riconducibili alla funzione di indirizzo, programmazione e verifica dei risultati riservati
all’Assemblea dei Soci e all’Organo amministrativo.
Il rapporto di lavoro del Direttore è regolato da un contratto di lavoro di diritto privato a tempo determinato di durata non
inferiore a tre anni e non superiore a cinque anni. L’incarico è rinnovabile.
L’incarico è incompatibile con ogni attività di lavoro subordinato o autonomo e l’accettazione del medesimo comporta per i
lavoratori dipendenti, ove previsto dai rispettivi ordinamenti, il collocamento in aspettativa senza assegni e il diritto alla
conservazione del posto. In tal caso il regolamento di organizzazione dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona
determina il compenso spettante al Direttore.
In caso di impedimento o assenza del Direttore, le funzioni vengono esercitate su proposta dell’Assemblea dei soci e su
designazione dell’Organo amministrativo, da un dipendente dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona o da un soggetto
esterno in possesso dei necessari requisiti professionali.
Art. 28
Competenze
Il Direttore è la persona preposta alla gestione dell’attività dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona.
Il Direttore, in particolare:
• cura il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Assemblea dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona e dall’Organo
amministrativo;
• esegue le deliberazioni dell’Assemblea e dell’Organo amministrativo;
• formula proposte all’Organo amministrativo;
• dirige il personale;
• presiede le commissioni di gara e l’ufficio per i procedimenti disciplinari, nonché le commissioni per la selezione del
personale;
• stipula i contratti;
• adotta i provvedimenti a lui demandati dal regolamento per i servizi in economia;
• sottopone all’Organo amministrativo, corredandoli con apposite relazioni, gli schemi della relazione previsionale e
programmatica, dei bilanci preventivi pluriennali ed annuali, nonché del rendiconto di gestione e del bilancio d’esercizio;
• riferisce dettagliatamente dell’attività svolta all’Organo amministrativo ogni tre mesi e ogni qualvolta ne venga richiesto
dal Presidente dell’Organo amministrativo;
• deve intervenire alle riunioni dell’Organo amministrativo e della Assemblea senza diritto di voto;
• esercita tutte le funzioni che gli sono attribuite dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti.
TITOLO III
ORGANI GESTIONALI, STRUTTURE ED UFFICI
CAPO I
Art. 29
Ordinamento degli uffici
L’Organo amministrativo approva la dotazione Organica dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona ed il regolamento di
organizzazione, in cui sono determinate le competenze e le responsabilità del personale.
Non possono essere nominati impiegati o Direttore dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona i Consiglieri e gli
Assessori degli Enti Soci.
Art. 30
Incompatibilità e responsabilità
A tutto il personale dipendente è inibita la possibilità di esercitare altro impiego o professione, nonché ogni altro incarico,
senza essere a ciò espressamente autorizzato dall’Organo amministrativo.
Art. 31
Personale
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona, nei limiti e secondo le modalità stabilite dall’apposito regolamento, assume il
personale necessario allo svolgimento del servizio.
Lo stato giuridico, normativo ed il trattamento economico e previdenziale del personale sono stabiliti dalla Legge regionale,
dal presente Statuto e dal contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento.
In particolare il rapporto di lavoro del personale ha natura privatistica ed è disciplinato da un autonomo comparto di
contrattazione collettiva ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs. n. 207 del 2001 e successive modificazioni; il personale già
dipendente degli enti (o rami di essi) confluiti nell’Azienda pubblica dei servizi alla persona, conserva all’atto del
trasferimento la posizione giuridica ed economica in godimento, compresa l’anzianità maturata e gli effetti della
contrattazione decentrata degli enti di provenienza, fino all’individuazione del comparto di contrattazione collettiva di
appartenenza.
I requisiti e le modalità di assunzione sono stabiliti dal regolamento di organizzazione dell’Azienda pubblica dei servizi alla
persona, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia. L’Azienda pubblica dei servizi alla persona potrà inoltre stipulare
convenzioni finalizzate ad usufruire di servizi che l’Azienda Sanitaria Unica Regionale (ASUR) fosse eventualmente
disposta a fornire.
TITOLO IV
CONTABILITÀ E GESTIONE ECONOMICO-FINANZIARIA
Art. 32
Principi generali
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona esplica la sua attività con autonomia gestionale, finanziaria e patrimoniale, sulla
base dei principi di efficacia, efficienza ed economicità della gestione.
Art. 33
Sistema informativo contabile
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona adegua la disciplina del bilancio e della gestione economico-finanziaria e
contabile ai principi e alle previsioni contenuti nelle vigenti disposizioni normative regionali riguardanti le Aziende
pubbliche dei servizi alla persona, attraverso l’adozione, da parte dell’Organo amministrativo, di un apposito regolamento.
In particolare il sistema informativo contabile dell’Azienda è costituito da:
• contabilità economico patrimoniale;
• sistema di budget;
• sistema di contabilità analitica per l’analisi dei costi dei rendimenti e dei risultati.
Il sistema di contabilità analitica dovrà determinare per le attività di cui ai singoli contratti di servizio un conto economico
per ogni centro di costo individuato, in modo tale da determinare i ricavi ed in costi per prodotto o per servizio, secondo le
più aggiornate tecniche per il controllo di gestione.
In particolare, per le Case di Riposo i centri di costo corrisponderanno alle singole strutture conferite.
In sede di consuntivazione, sulla base dei dati di costo complessivo relativo alla realizzazione delle attività di cui ai singoli
contratti di servizio, l’ente socio si obbliga ad integrare quanto eventualmente non coperto in sede di preventivo in funzione
dell’utilizzo del servizio da parte dell’Ente stesso, nei tempi e nei modi stabiliti dalla convenzione di cui all’art. 7 dello
Statuto.
Art. 34
Piano programmatico
Il Piano Programmatico, adottato dall’Assemblea, secondo quanto disposto dall’articolo 15 della L.R. n. 5 del 2008 e dalle
relative direttive attuative, deve essere redatto annualmente entro il 30 ottobre di ogni esercizio, con riferimento ai tre
esercizi successivi e deve fissare in termini quali-quantitativi, le strategie e gli obiettivi aziendali, articolati in programmi e
progetti.
Dal Piano dovrà risultare quanto di seguito indicato:
a) caratteristiche e requisiti delle prestazioni da erogare;
b) risorse finanziarie ed economiche necessarie alla realizzazione degli obiettivi del Piano;
c) priorità di intervento, anche attraverso l’individuazione di appositi progetti;
d) modalità di attuazione dei servizi erogati e modalità di coordinamento con gli altri Enti del territorio;
e) indicatori e parametri per la verifica;
f) piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare;
g) programma degli investimenti;
h) politiche del personale con particolare riferimento alla formazione, alla programmazione dei fabbisogni delle risorse
umane ed alle modalità di reperimento delle stesse.
Art. 35
L’organo di revisione
La revisione economico-finanziaria dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona è affidata ad un revisore unico che è
nominato dall’Organo amministrativo e scelto fra i soggetti iscritti al registro dei revisori contabili, costituito in esecuzione
del D. Lgs. 27 gennaio 1992, n. 88.
L’Organo di revisione resta in carica per un quinquennio, in particolare fino al 30 giugno del quinto anno successivo a
quello di nomina ed è rieleggibile per una sola volta.
Non possono essere nominati membri dell’organo di revisione, e se nominati decadono:
• i consiglieri degli Enti Soci;
• i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona;
• coloro che sono legati all’Azienda pubblica dei servizi alla persona da un rapporto di prestazioni d’opera retribuita;
• coloro che sono proprietari, comproprietari e soci illimitatamente responsabili, dipendenti di imprese esercenti gli stessi
servizi affidati all’Azienda pubblica dei servizi alla persona od industrie connesse al servizio medesimo o che abbiano
stabili rapporti commerciali con l’Azienda pubblica dei servizi alla persona;
• coloro che hanno liti pendenti con l’Azienda pubblica dei servizi alla persona.
Art. 36
Competenze
L’attività ed il funzionamento dell’organo di revisione sono disciplinate dalla legge.
L’Organo di revisione, nell’esercizio della funzione di controllo e di vigilanza sulla regolarità contabile, fiscale e finanziaria
della gestione dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona , ha diritto di accesso agli atti e documenti dell’Azienda
pubblica dei servizi alla persona ed ai relativi uffici e può partecipare alle sedute dell’Assemblea e, ove richiesto,
dell’Organo amministrativo.
L’avviso di convocazione con l’indicazione dell’ordine del giorno, del luogo, della data e dell’ora della seduta è notificato
al Revisore nei termini di cui all’art. 17.
Il Revisore collabora con l’Assemblea fornendo elementi conoscitivi, dati contabili, stime finanziarie ed economiche,
valutazioni preventive e consuntive di efficienza ed efficacia dell’attività dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona nel
perseguire gli scopi consortili.
Il Revisore risponde della veridicità delle attestazioni ed adempie ai propri doveri con la diligenza del mandatario.
Deve inoltre conservare la riservatezza sui fatti e documenti di cui ha conoscenza per ragione del loro ufficio.
Art. 37
Patrimonio
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona ha un proprio patrimonio costituito dal capitale di dotazione, da trasferimenti
degli enti e da acquisizioni successive.
Il patrimonio dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona è costituito dai beni immobili, mobili registrati e mobili
trasferiti dagli Enti soci in relazione al perseguimento degli scopi statutari, nonché dai beni acquisiti dall’Azienda pubblica
dei servizi alla persona stessa nell’esercizio della sua attività.
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona ha la piena disponibilità del patrimonio aziendale secondo il regime della
proprietà privata, fermo restando il disposto di cui all’art. 830 secondo somma del Codice Civile.
I beni dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona sono dettagliatamente inventariati secondo le norme stabilite da
apposito regolamento.
Il trasferimento e la cessione a terzi dei beni immobili è deliberato dall’Organo amministrativo come determinato da
apposita convenzione di cui all’art. 7 dello Statuto, purché siano presenti i rappresentanti di almeno la metà più uno degli
Enti soci.
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona non può realizzare utili a carico degli Enti soci.
Art. 38
Mezzi finanziari
Le entrate dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona sono costituite da:
a) conferimenti di capitale da parte degli Enti soci;
b) i contributi degli Enti soci;
c) contributi dallo Stato, dalla Regione, da altri Enti locali territoriali, da altri Enti Pubblici o da enti o soggetti privati;
d) proventi derivanti da tariffe determinate per servizi o prestazioni all’utenza;
e) prestiti o accensioni di mutui.
Art. 39
Trasferimenti e quote di partecipazione
I trasferimenti annuali degli Enti soci, proporzionali alle quote di partecipazione come stabilite dalla convenzione di cui
all’art. 7 dello Statuto, sono determinati in sede di approvazione del bilancio di previsione.
Gli Enti soci hanno l’obbligo di versare alla Tesoreria dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona, a semestri anticipati,
una quota pari ad un mezzo della somma comunicata, salvo conguaglio.
Art. 40
Servizio di tesoreria
Il servizio di tesoreria è affidato, previa deliberazione del consiglio di amministrazione, ad un Istituto di Credito abilitato a
svolgere tale attività in conformità alla legge.
L’oggetto del servizio di tesoreria, le modalità di affidamento, i relativi adempimenti e responsabilità, sono disciplinati dalla
Legge e dal regolamento di contabilità.
Art. 41
Convenzioni e contratti
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona esercita le attività socio-assistenziali a rilievo sanitario stipulando apposita
convenzione con la competente Zona Territoriale Sanitaria dell’ASUR Marche, in conformità alla legislazione regionale.
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona può stipulare apposite convenzioni per l’affidamento della gestione di attività o
servizi socio-assistenziali in conformità a quanto stabilito dalla Legge regionale, utilizzando, in via prioritaria, le risorse del
territorio.
Mediante apposito regolamento sono disciplinati gli appalti di lavori, le forniture di beni e servizi, le vendite, gli acquisti, le
permute, le locazioni.
Nel regolamento sono altresì determinate la natura, il limite massimo di valore e le modalità di esecuzione delle spese che
possono essere sostenute in economia.
TITOLO V
PARTECIPAZIONE
Art. 42
Partecipazione, informazione e diritto di accesso
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona uniforma la propria attività al principio della trasparenza.
Al fine di assicurare trasparenza ed imparzialità all’attività amministrativa dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona è
riconosciuto a chiunque vi abbia interesse, a tutela di situazioni giuridicamente rilevanti, il diritto di accesso ai documenti
amministrativi dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona, secondo le modalità stabilite dalla Legge 241/1990 e
successive modifiche.
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona cura ogni possibile forma di partecipazione degli utenti in ordine al
funzionamento del servizio sul territorio.
A tal fine l’Azienda pubblica dei servizi alla persona si impegna a:
- assicurare che ai reclami dei cittadini sia data tempestiva risposta scritta;
- promuovere e, se richiesto, partecipare ad assemblee o incontri indetti da associazioni o gruppi di utenti allo scopo di
discutere proposte collettive circa la migliore gestione dei servizi;
- predisporre pubblicazioni divulgative per illustrare ai cittadini i dati essenziali dell’Azienda pubblica dei servizi alla
persona e le modalità per la migliore fruizione dei servizi.
L’Azienda pubblica dei servizi alla persona promuove la valorizzazione e la partecipazione del volontariato instaurando
legami di collaborazione stabili con le associazioni interessate, tramite convenzioni ai sensi della Legge 266/91.
TITOLO VI
DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI
Art. 43
Funzioni normative
Lo Statuto contiene le norme fondamentali dell’ordinamento dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona.
Ad esso devono conformarsi tutti gli atti dell’Ente.
La potestà regolamentare viene esercitata nel rispetto delle leggi, della convenzione e dello Statuto, nelle materie di
competenza e per la gestione dei servizi che costituiscono il fine dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona.
I regolamenti sono soggetti alla pubblicazione all’Albo Pretorio e al sito web dell’Azienda.
I regolamenti devono comunque essere sottoposti a forme di pubblicità che ne consentano l’effettiva conoscenza. Essi
devono essere accessibili a chiunque intenda consultarli.
Art. 44
Disposizioni finali
Per tutto quanto non previsto dal presente Statuto si rinvia alle normative vigenti e alle disposizioni regionali in materia di
Aziende pubbliche di servizi alla persona.
Il presente Statuto è stato approvato dalla Regione Marche con D.G.R.M. n. 8 dell’11 gennaio 2010
IL DIRIGENTE
(Dott. Mauro Torelli)
Comune di Macerata.
Deliberazione di C.C. n. 3 del 18 gennaio 2010 relativa alla: “Variante al Prg riguardante l’area sita tra
V. Alfieri, V. Dante e V.le Don Bosco. Approvazione definitiva ai sensi dell’art. 26 della L.R. 34/92.
Approvazione piano di recupero Salesiani prevedente la realizzazione di edifici residenziali e di edificio
commerciale proposto dall’Istituto Salesiano San Giuseppe e dall’Imar srl.”.
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
DELIBERA
1) Dare atto che la Provincia di Macerata con deliberazione della Giunta n. 576 del 28.12.2009 ha espresso parere di
conformità favorevole alla proposta di variante al PRG con i rilievi di seguito indicati:
a) siano recepite le prescrizioni impartite dai vari Enti in sede di rilascio dei pareri di rispettiva competenza;
b) la variante dovrà uniformarsi alle indicazioni e condizioni di cui alla D.D. 11.194 del 30/06/2009 - Prov. di Macerata
Settore XI Urbanistica, in particolare nelle annotazioni dovranno essere riportate, le indicazioni e le prescrizioni progettuali
ivi contenute nonché espresse dagli Enti. Nelle norme dovrà essere inoltre evidenziata l’adozione di tecnologie volte a
perseguire il risparmio energetico e l’abbattimento delle fonti di inquinamento affinché vi sia il pieno recepi mento nel
successivo piano attuativo;
c) nell’Annotazione N62 dovranno essere riportate le indicazioni progettuali emerse e valutate in sede di valutazione
ambientale (destinazioni d’uso) e nell’Annotazione N65 dopo la parola “ristrutturazione” si dovrà aggiungere “ai sensi
dell’art. 3 del DPR 380/2001”;
d) in sede di Piano di Recupero siano garantite le quantità minime di spazi pubblici previsti dal D.M. 1444/68 in relazione
agli insediamenti delle singole zone territoriali omogenee, le disposizioni di cui all’art. 62 del RET e la normativa regionale
vigente in materia di commercio;
e) per quanto attiene alla non conformità della variante al Piano com.le di classificazione acustica si evidenzia al Comune e
che il rilascio delle autorizzazioni/atti di assenso comunali e subordinato al rispetto delle disposizioni in materia di impatto
acustico di cui all’art. 8 della L. 447/95, alla LR. 14/11/2001 n. 28 e alla D.G.R. 11.896/2003;
f) gli elaborati di P.R.G., le norme tecniche di attuazione, siano aggiornati con le modifiche apportate dalla variante in
oggetto attraverso il recepimento dei rilievi sopra indicati;
2) Approvare la variante al PRG relativa all’area sita tra v. Alfieri, v. Dante e v.le don Bosco meglio descritta negli elaborati
tecnici di seguito indicati, precisando che le NNTTAA sono state modificate in relazione al parere della Provincia:
TAVOLA A
Variante al P.R.G. Complesso SALESIANI V.le Don Bosco - Via Dante Alighieri - Via Vittorio Alfieri
PRG vigente e variato
STRALCIO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
Vigenti e Variate
ELABORATO TECNICO DI ISTRUTTORIA
3) Approvare il Piano di Recupero Salesiani relativo all’area indicata al punto 2 per la realizzazione di edifici residenziali e
di edificio commerciale e per autorimesse proposto dall’Istituto Salesiani San Giuseppe e IMAR s.r.l. composto degli
elaborati di seguito indicati, dando parimenti atto che le NNTTAA sono state modificate in relazione al predetto parere
provinciale meglio precisate nel documento istruttorio allegato:
TAV 1 estratto di mappa e certificato catastale
TAV 2 planimetria con destinazioni d’uso
TAV 3 rilievo - piano quotato
TAV 4° planimetria con norme tecniche e descrizione interventi
TAV 4b planimetria generale progetto
TAV 5 planimetria generale dell’intervento su mappa catastale
TAV 6 schema planimetrie piani interrati lotto 2
TAV 7° profili altimetrici dei fabbricati previsti
TAV 7b profili altimetrici dei fabbricati previsti
TAV 8 sezioni significative dell’area con evidenziati i volumi di sterri e riporti
TAV 9 planivolumetrico
TAV 10 documentazione fotografica
TAV 11 sistemazione incrocio via Alfieri - via Alighieri con rotatoria
TAV 12 allacci reti enel e telecom
TAV 13 allacci reti fognatura ed acquedotto
TAV 14 relazione tecnica
TAV 15 simulazione tridimensionale
TAV 16 rilievo botanico vegetazionale
TAV 17 particolare della sistemazione del muro di confine con il lotto del centro sociale
ALL. A relazione geologica
ALL. B studio trasportistico e di mobilità
ALL. C valutazione dell’impatto acustico
ALL. D norme tecniche di attuazione
ALL. E Cronoprogramma
4) Dare atto che l’intervento di riqualificazione non impegna operativamente né economicamente quest’Amministrazione,
trattandosi di impegno privato la cui esecuzione compete ai proponenti il piano di recupero, previo rilascio del permesso di
costruire;
5) Dare atto che la controparte ha presentato il cronoprogramma di cui alla delibera consiliare n. 87/2009, nonché proposta
di convenzione inerente l’utilizzo pubblico delle future attrezzature sportive come indicato al punto 8 della delibera di
adozione, su cui, previa istruttoria congiunta dei competenti Servizio Ambiente e Gestione del Territorio e Servizio Sport si
pronuncerà la Giunta comunale approvando lo schema di convenzione;
6) Quantificare in E. 399.679,64 la monetizzazione dovuta dalla dita proponente inerente l’introduzione di volumetrie
residenziali e commerciali;
7) Richiamare formalmente i pareri sulla proposta di Piano della Soprintendenza, della Provincia di Macerata, del Servizio
LLPP di questo Comune e della ASUR 9, indicati nella consiliare 64/2009, e le relative prescrizioni con particolare riguardo
a quelle introdotte dal Servizio LLPP di questo Comune con parere ID 265225 del 4/7/2009, in merito alla soluzione
viabilistica prevista nel PdR inerenti il mantenimento del senso unico esistente su via Alfieri (lato ex Genio Civile) e
l’obbligo di calcolare in fase di progetto esecutivo la capacità della rotatoria tra le vie Alighieri e Foscolo, senza escludere le
verifiche geometriche relative alle manovre dei mezzi previsti per il carico e scarico, salvaguardando la sicurezza del
traffico veicolare e pedonale.
omissis
Comune di Montecassiano.
Delibera di Consiglio comunale n. 27 del 30-03-09. Ridefinizione ambiti di tutela del P.P.A.R. - Variante
P.R.G. ai sensi del comma 5, art. 15 della L.R. 34/92. Approvazione definitiva.
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
DELIBERA
1) La premessa costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
2) Di approvare definitivamente la Variante al P.R.G., ai sensi del comma 5, art. 15 della L.R. 34/92, relativa alla
ridefinizione degli ambiti di tutela del P.P.A.R.;
omissis
Comune di Montecassiano.
Delibera C.C. n. 36 del 21-04-09 - Piano di recupero in località Santa Cristina - Ditta Bianchi Federica Approvazione definitiva.
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
DELIBERA
1) La premessa narrativa costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
2) Di approvare definitivamente il Piano di Recupero di iniziativa privata presentato dalla Signora Bianchi Federica, nata a
Loreto il 22/12/1976 e residente a Castelfidardo in Via Bramante n. 40, su area sita in località S. Cristina del Comune di
Montecassiano distinta catastalmente al Foglio 16 Particelle nn. 315, 316, 330;
omissis
Comune di Montecassiano.
Delibera di Consiglio comunale n. 75 del 16-09-09. Piano di recupero ZDR2 in località S’Anna - Ditta
Latini Raoul e Latini Alberta - Approvazione definitiva.
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
DELIBERA
1) La premessa narrativa costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
2) Di approvare definitivamente il Piano di Recupero denominato “ZDR2” in località S. Anna del Comune di
Montecassiano distinto catastalmente al Foglio 20 Particelle nn. 410 - 412 - 27 - 36 - 411 presentato dai Sigg.ri Latini Raoul
e Latini Alberta residenti a Macerata rispettivamente in Borgo S. Croce n. 163 ed in via Mameli n. 8;
omissis
Comune di Montecassiano.
Delibera di Consiglio comunale n. 78 del 16-09-09 - Piano di recupero iniziativa privata in località
commenda ditta Giuliani Luca e Giagante Simona - Approvazione definitiva.
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
DELIBERA
1) La premessa narrativa costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
2) Di approvare definitivamente il Piano di Recupero di iniziativa privata in località Commenda del Comune Montecassiano
su area distinta catastalmente al foglio n. 7 particella n. 141, presentato dai Sigg.ri Giuliani Luca e Giagante Simona,
entrambi residenti a Montecassiano in via Pertini n. 4;
omissis
Comune di Montecassiano.
Delibera di Consiglio Comunale N. 76 del 16-09-09 - Piano di recupero “ZDR 7” in località Rinaldi - Ditta
Bracci Vatielli Mignardi Alessandro Bracci Vatielli Mignardi Oliviero - Approvazione definitiva.
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
DELIBERA
1) La premessa narrativa costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
2) Di approvare definitivamente il Piano di Recupero denominato “ZDR7” in località Rinaldi del Comune di Montecassiano
distinto catastalmente al Foglio 11 Particelle nn. 40-66-67-68-69-70/porz-71. e al Foglio 21 particelle nn. 157-158,
presentato dai Sigg.ri Bracci Vatielli Alessandro, nato a Roma il 01/02/1963 ed ivi residente in via Pession n. 18 e Bracci
Vatielli Oliviero, nato a Roma il 24/02/1965 ed ivi residente in via Frisi n. 38;
omissis
Comune di Montecassiano.
Delibera di Consiglio comunale n. 79 del 16-09-09 - Piano di recupero in via Matteotti - Ditta
Compagnucci Valeria - Approvazione definitiva.
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
DELIBERA
1) La premessa narrativa costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
2) Di approvare definitivamente il Piano di Recupero in via Matteotti del Comune di Montecassiano su area distinta
catastalmente al Foglio 18 Particelle nn. 510 e 523, presentato dalla Signora Compagnucci Valeria, nata a Montecassiano il
09/11/1931 ed ivi residente in via Matteotti n. 6;
omissis
Comune di San Severino Marche.
Decreto di esproprio degli immobili occorsi per l’esecuzione dei lavori di “Realizzazione dei marciapiedi
sul lato sinistro SS. 502 della Chiesa di Cesolo alla strada comunale per il Cimitero di Cesolo”. Ditta
espropriata: Parrocchia Santa Maria Assunta in Cesolo di San Severino Marche.
IL RESPONSABILE AREA TECNICA
omissis
DECRETA
1) è disposta, a favore del Comune di San Severino Marche avente sede un San Severino Marche, Piazza del Popolo n. 45
(Cod. Fisc.: 00119580439) e per l’esecuzione dei lavori di “Realizzazione dei marciapiedi sul lato sinistro SS.502 dalla
Chiesa di Cesolo alla strada comunale per il Cimitero di Cesolo” l’espropriazione definitiva degli immobili sottoindicati:
Estremi catastali
N. 1
Foglio 123
Particella 913
Natura prato
Superficie espropriata mq. 15
Indennità di esproprio liquidata E 12,60
N. 2
Foglio 123
Particella 915
Natura semin. arbor.
Superficie espropriata mq. 112
Indennità di esproprio liquidata E 199,92
Avverso:
- PARROCCHIA DI SANTA MARIA ASSUNTA IN CESOLO (cod. Fisc.: 95000250431),
Diritti ed oneri reali: proprietà per 1/1;
2) Il presente decreto:
a. È notificato al Rev.do Don Lorenzo Lazzaroni, Parroco della Parrocchia di Santa Maria Assunta in Cesolo di San
Severino Marche, nelle forme degli atti processuali civili;
b. va fatto oggetto di registrazione presso l’Ufficio delle Entrate; di voltura nel Catasto e di trascrizione presso l’Ufficio dei
Registri Immobiliari;
c. va pubblicato, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche;
d. è opponibile da terzi entro 30 giorni successivi alla pubblicazione dell’estratto;
e. comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene espropriato, salvo quelli
compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata. Le azioni reali e personali non incidono sul procedimento
espropriativi e sugli effetti del decreto di esproprio;
3) Dopo la trascrizione del decreto di esproprio, tutti i diritti relativi al bene espropriato, possono essere fatti valere
unicamente sull’indennità.
San Severino Marche, lì 3 Febbraio 2010.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(Arch. Andrea Pancalletti)
Comune di San Severino Marche.
Decreto di esproprio degli immobili occorsi per l’esecuzione dei lavori di “Realizzazione dei marciapiedi
sul lato sinistro SS. 502 dalla Chiesa di Cesolo alla strada comunale per il cimitero di Cesolo”. Ditta
espropriata Signora Battibocca Evelina.
IL RESPONSABILE AREA TECNICA
omissis
DECRETA
1) è disposta, a favore del Comune di San Severino Marche avente sede in San Severino Marche, Piazza del Popolo n. 45
(Cod. Fisc.: 00119580439) e per l’esecuzione dei lavori di “Realizzazione dei marciapiedi sul lato sinistro SS.502 dalla
Chiesa di Cesolo alla strada comunale per il Cimitero di Cesolo” l’espropriazione definitiva degli immobili sottoindicati:
Estremi catastali
N. 1
Foglio 123
Particella 917
Natura semin. arbor.
Superficie espropriata mq. 252
Indennità di esproprio liquidata E 449,82
Avverso la Signora:
- BATTIBOCCA EVELINA, nata a Roma il 09/07/1949 (C.F.: BTTVLN49L49H501I),
Diritti ed oneri reali: proprietà per 1000/1000;
2) Il presente decreto:
a. È notificato alla proprietaria nelle forme degli atti processuali civili;
b. va fatto oggetto di registrazione presso l’Ufficio delle Entrate; di voltura nel Catasto e di trascrizione presso l’Ufficio dei
Registri Immobiliari;
c. va pubblicato, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche;
d. è opponibile da terzi entro 30 giorni successivi alla pubblicazione dell’estratto;
e. comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene espropriato, salvo quelli
compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata. Le azioni reali e personali non incidono sul procedimento
espropriativi e sugli effetti del decreto di esproprio;
3) Dopo la trascrizione del decreto di esproprio, tutti i diritti relativi al bene espropriato, possono essere fatti valere
unicamente sull’indennità.
San Severino Marche, lì 3 Febbraio 2010
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(Arch. Andrea Pancalletti)
Comune di San Severino Marche.
Decreto di esproprio degli immobili occorsi per l’esecuzione dei lavori di “Realizzazione dei marciapiedi
sul lato sinistro SS. 502 dalla Chiesa di Cesolo alla strada comunale per il cimitero di Cesolo”. Ditta
espropriata Signor Antonini Enrico.
IL RESPONSABILE AREA TECNICA
omissis
DECRETA
1) è disposta, a favore del Comune di San Severino Marche avente sede in San Severino Marche, Piazza del Popolo n. 45
(Cod. Fisc.: 00119580439) e per l’esecuzione dei lavori di “Realizzazione dei marciapiedi sul lato sinistro SS.502 dalla
Chiesa di Cesolo alla strada comunale per il Cimitero di Cesolo” l’espropriazione definitiva degli immobili sottoindicati:
Estremi catastali
N. 1
Foglio 123
Particella 919
Natura seminativo
Superficie espropriata mq. 68
Indennità di esproprio liquidata E 118,32
Avverso il Signor:
- ANTONINI ENRICO, nato a San Severino Marche il 27/02/1951 (C.F.: NTNNRC51B27I156N),
Diritti ed oneri reali: proprietà per 1000/1000;
2) Il presente decreto:
a. È notificato al proprietario nelle forme degli atti processuali civili;
b. va fatto oggetto di registrazione presso l’Ufficio delle Entrate; di voltura nel Catasto e di trascrizione presso l’Ufficio dei
Registri Immobiliari;
c. va pubblicato, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche;
d. è opponibile da terzi entro 30 giorni successivi alla pubblicazione dell’estratto;
e. comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene espropriato, salvo quelli
compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata. Le azioni reali e personali non incidono sul procedimento
espropriativi e sugli effetti del decreto di esproprio;
3) Dopo la trascrizione del decreto di esproprio, tutti i diritti relativi al bene espropriato, possono essere fatti valere
unicamente sull’indennità.
San Severino Marche, lì 3 Febbraio 2010
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(Arch. Andrea Pancalletti)
Comune di Pedaso.
Deliberazione di Consiglio Comunale n. 49 del 18.12.2009 avente ad oggetto “Variante parziale al
vigente P.R.G. Via Ca Da Mosto. Approvazione definitiva.
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
DELIBERA
1) DI APPROVARE DEFINITIVAMENTE ai sensi dell’art. 26 comma 2 della L.R. 05.08.1992 n. 34 e s.m.i. la variante
parziale al vigente P.R.G. relativa ad un’area in via Ca da Mosto ed adottata definitivamente con delibera di Consiglio
Comunale n. 36 del 30.06.2008 e secondo quanto previsto nel parere definitivo di cui all’art. 26 L.R. 34/1992 espresso dalla
Giunta Provinciale di Fermo con deliberazione n. 44 del 20.10.2009 con i seguenti rilievi:
• necessità del rispetto delle indicazioni e prescrizioni riportate nel parere del Servizio Interventi sismici, idraulici ed
elettricità protezione Civile e Forestazione;
• necessità di inserire nella tabella relativa ai comparti a) e b) la seguente dicitura: IF: “nel rispetto della densità fondiaria
massima pari a 5 mc/mq nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione”.
• necessità che in sede di approvazione della presente variante il Comune stralci dall’art. 27.1 relativa ai comparti a) e b) la
frase “..questo in deroga ai parametri urbanistici ed edilizi quali indice di fabbricabilità e distacco di confini....”
• necessità che vengano rispettati gli allineamenti esistenti nell’avvenuta ricostruzione degli edifici demoliti.
2) DI APPROVARE conseguentemente il nuovo testo dell’art. 27.1 delle NTA modificato a seguito del parere definitivo di
cui alla delibera di Giunta Provinciale n. 44 del 20.10.2009 predisposto dal progettista incaricato Arch. Mario Pistonesi e
riportato nelle N.T.A. allegate unicamente all’originale del presente atto e costituito da: - Norme Tecniche di Attuazione
(art. 27.1 e art. 31.1) modificate a seguito del parere definitivo di cui alla delibera di Giunta Provinciale n. 44 del
20.10.2009.
Comune di Pesaro.
Delibera C.C. n. 135 del 19.10.2009: “Modifica deliberazione consiliare n. 105 del 14.07.2008 ad
oggetto: Controdeduzioni alle osservazioni e approvazione definitiva Piano particolareggiato di iniziativa
pubblica del Progetto Norma 8.9 - Cattabrighe relativo alle U.M.I. 8.9.2 - 8.9.3, compartì 1 e 2, ex art. 15.
comma 5, LR. n. 34/92 e s.m.i.”.
IL CONSIGLIO
Vista la seguente relazione del Servizio Urbanistica del 06/10/2009:
Premesso che:
con deliberazione di Consiglio Comunale n. 105 del 14/07/2008 sono state approvate le controdeduzioni alle osservazioni
ed è stato definitivamente approvato il Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica del Progetto Norma 8.9 - Cattabrighe
relativo alle U.M.I. 8.9.2 - 8.9.3, suddiviso nei comparti attuativi 1 e 2, ai sensi dell’art. 15, comma 5 della Legge Regionale
n. 34/92 e successive modificazioni e integrazioni, costituito dagli elaborati ivi indicati:
al punto 4) del deliberato si dava atto che il Comune di Pesaro avrebbe ceduto alle ditte lottizzanti la sola capacità
edificatoria afferente le aree di proprietà comunale identificate al Catasto al Foglio 14 mappale 70/p (strade pubbliche),
della superficie di mq. 325 nell’ambito del Piano Particolareggiato P.N. 8.9 - Cattabrighe, U.M.I. 8.9.2 - 8.9.3/1, nonché la
proprietà delle aree identificate al Catasto di Pesaro F. 14, mapp. 571/p, 610/p, 557/p, 555/p, 476/p della superficie di mq.
6.448, per un valore complessivo delle suddette aree di euro 1.365.980,33 da corrispondere in contanti prima della stipula
della convenzione urbanistica;
Dato atto che:
con deliberazione di Giunta Comunale n. 116 del 04/06/2009 è stata approvata la proposta di “Programma di
riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile” (D.M. 26 Marzo 2008 n. 2295) per la cui attuazione il Comune di
Pesaro e la Cooperativa Villaggio dell’Amicizia hanno avviato una trattativa volta a pervenire ad un’intesa per la
riqualificazione dell’immobile di proprietà comunale sito in Pesaro, Via Mazza, costituito da n. 31 alloggi di ERP
sovvenzionata e da n. due laboratori che prevede, fra i reciproci obblighi assunti, l’impegno del Comune di Pesaro a cedere
a titolo di permuta alla Cooperativa Villaggio dell’Amicizia l’area di proprietà comunale identificata al C.T. del Comune di
Pesaro al Foglio 14, mappale 70/p della superficie catastale di mq. 325, mappale 571/p della superficie catastale di mq.
5.040, mappale 610/p della superficie catastale di mq. 1168, mappale 557/p della superficie di mq. 85, mappale 555/p della
superficie di mq. 5, mappale 476/p della superficie di mq. 98 per complessivi mq. 6773, destinato a funzione residenziale
privata;
con successivo atto, attualmente in fase di elaborazione, si procederà a formalizzare l’accordo sopra descritto fra il Comune
di Pesaro e la Cooperativa Villaggio dell’Amicizia;
Rilevato che:
la sopra citata deliberazione di Giunta Comunale, di fatto, si configura come ipotesi da sottoporre all’approvazione del
Consiglio Comunale al fine di cedere alla Cooperativa Villaggio dell’Amicizia a titolo di permuta i mappali relativamente ai
quali la precedente deliberazione consiliare n. 105/2008 ne prevedeva la vendita;
Considerato che:
alla luce di quanto sopra esposto e al fine della concreta attuazione del Programma di riqualificazione urbana per alloggi a
canone sostenibile, si rende necessario lo stralcio del punto 4) della deliberazione consiliare n. 105 del 14/07/2009 che
prevede esclusivamente la vendita da parte del Comune di Pesaro delle aree in oggetto e non anche altre modalità;
la presente delibera costituisce presupposto per il successivo atto di permuta sopra richiamato.
Ritenuto pertanto di procedere allo stralcio del punto 4) della delibera consiliare n. 105 del 14/07/2009
omissis
DELIBERA
1) DI MODIFICARE la deliberazione di Consiglio Comunale n. 105 del 14/07/2008 stralciando il punto 4) del deliberato;
omissis
ASSAM - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 39 del 25.01.2010 - D.G.R. 676 del 27/04/2009 - Richiesta di approvazione
del corso di aggiornamento per la formazione dei richiedenti il certificato di abilitazione alla vendita di
prodotti fitosanitari e dei loro coadiuvanti, nonché per coloro che richiedono l’autorizzazione all’acquisto
e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari “molto tossici”, “tossici”, “nocivi” - Beneficiario: Bernetti Per. Agr.
Sebastiano di Fermo - Corso di aggiornamento tecnico con sede a Fermo (FM) previsto nei giorni 28 e 29
Gennaio 2010.
ASSAM - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 40 del 25.01.2010 - Decreto Amministratore Unico n. 204 del 26/11/2009 Aggiudicazione servizio di consulenza in materia fiscale e societaria, a decorrere dalla data della
stipula del contratto sino al 31/ 12/2011, allo Studio Franguelli, Di Diego, Zagaglia di Stazione d’Osimo
(AN), per un importo di Euro 33.820,00, oltre all’IVA dovuta per legge - Anno 2010.
ASSAM - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 41 del 27.01.2010 - D.L.vo n. 214 del 19/08/2005 - Revoca delle
autorizzazioni e dell’iscrizione rilasciate ai sensi degli artt. 19, 20 e 26 - DPR n. 697/96 - Revoca
dell’accreditamento dei Fornitori (fruttiferi) - Ditta: Vivai Piante Chiti Vittorio di Chiti Paolo & C. - Pistoia Centro aziendale Grottammare (AP).
ASSAM - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 42 del 27.01.2010 - Sospensione dell’autorizzazione all’uso del passaporto
delle piante CE rilasciata con Determina del Dirigente n. 720 del 12/11/2008 relativamente alle specie
“Trachycarpus fortunei”, “Phoenix spp” e “Chamaerops humilis” - DGR N. 357 del 9 marzo 2009 Direttiva 2000/29/CE - D.Lvo n. 214/05 - DM 9 novembre 2007 - Disposizione sulla lotta obbligatoria
contro il punteruolo rosso della palma “Rhynchophorus ferrugineus” - Prescrizione delle misure
fitosanitarie di prevenzione per il controllo e l’eradicazione del suddetto organismo nocivo. - Ditta:
Galieni Tiziano - Grottammare (AP) - Centro aziendale in Cupra Marittima - Via S. Andrea.
ASSAM - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 43 del 27.01.2010 - Sospensione dell’autorizzazione all’uso del passaporto
delle piante CE rilasciata con Determina del Dirigente n. 720 del 12/11/2008 relativamente alle specie
“Trachycarpus fortunei”, “Phoenix spp” e “Chamaerops humilis” - DGR n. 357 del 9 marzo 2009 -
Direttiva 2000/29/CE - D.Lvo n. 214/05 - DM 9 novembre 2007 - Disposizione sulla lotta obbligatoria
contro il punteruolo rosso della palma “Rhynchophorus ferrugineus” - Prescrizione delle misure fito
sanitarie di prevenzione per il controllo e l’eradicazione del suddetto organismo nocivo. - Ditta:
Ortocupra di Alesiani Anna e Perozzi Gabriella - Cupra Marittima.
ASSAM - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 44 del 27.01.2010 - Sospensione dell’autorizzazione all’uso del passaporto
delle piante CE rilasciata con Determina del Dirigente n. 720 del 12/11/2008 relativamente alle specie
“Trachycarpus fortunei”, “Phoenix spp” e “Chamaerops humilis” - DGR n. 357 del 9 marzo 2009 Direttiva 2000/29/CE - D.Lvo n. 214/05 - DM 9 novembre 2007 - Disposizione sulla lotta obbligatoria
contro il punteruolo rosso della palma “Rhynchophorus ferrugineus” - Prescrizione delle misure
fitosanitarie di prevenzione per il controllo e l’eradicazione del suddetto organismo nocivo. - Ditta:
Capriotti Luigina - Grottammare (AP) - Centro aziendale in Ripatransone - Via Visciola, 1.
ASSAM - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 45 del 27.01.2010 - D.M. 17/04/1998 - Disposizioni sulla lotta obbligatoria
contro il cancro colorato del platano “Ceratocystis fimbriata” - Autorizzazione al Comune di Jesi (AN) per
operazioni su platani a dimora in aree pubbliche.
ASSAM - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 46 del 27.01.2010 - D.M. 17/04/1998 - Disposizioni sulla lotta obbligatoria
contro il cancro colorato del platano “Ceratocystis fimbriata” - Autorizzazione al Comune di
Montemarciano (AN) per operazioni su platani a dimora in aree pubbliche.
ASSAM - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 47 del 27.01.2010 - D.M. 17/04/1998 - Disposizioni sulla lotta obbligatoria
contro il cancro colorato del platano “Ceratocystis fimbriata” - Archiviazione procedimento
amministrativo relativo al Comune di Montemarciano (AN) per operazioni su platani a dimora in aree
pubbliche.
Società per l’Acquedotto del Nera SpA - Macerata.
Lotto 1 dei lavori di “Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla
costa” - Decreti per servitù ed occupazioni temporanee.
Macerata, lì 05.02.2010
Prot. n. 340
Pratica n. 250A
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Denominazione A.P.M. S.p.A.
Luogo di nascita
Data di nascita
C.F./Partita IVA 00457550432
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune MACERATA
Foglio 64
Particella147
Superficie totale (ha a ca) 00 24 60
Superficie asservita (mq) 68
Indennità (E) 191,49
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano,
Macerata, Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 05.02.2010
Prot. n. 337
Pratica n. 250B
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Nuda proprietà per 2/3, bene personale
Cognome ELEONORI
Nome Euro
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 18/03/1948
C.F./Partita IVA LNR REU 48C18 E783Y
Titolo possesso Nuda proprietà per 1/3
Cognome ELEONORI
Nome Maria Loreta
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 03/12/1952
C.F./Partita IVA LNR MLR 52T43 E783E
Titolo possesso Usufrutto per 1/1
Cognome PANDOLFI
Nome Giuseppina
Luogo di nascita Argentina
Data di nascita 30/11/1922
C.F./Partita IVA PND GPP 22S70 Z600L
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune MACERATA
Foglio 55
Particella 676
Superficie totale (ha a ca) 02 43 90
Superficie asservita (mq) 969
Indennità (E) 753,88
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano,
Macerata, Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
COMUNICAZIONI DI AVVIO DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI
PROVINCIA DI MACERATA
T.U. 11 dicembre 1933, n. 1775 (e successive modif.) - Legge 05 gennaio 1994, n. 36 - L.R. 9 giugno
2006, n. 5. Rilascio concessione pluriennale di derivazione d’acqua, Fiume Chienti, tramite canale, in
loc. Loc. Gelagna Bassa del Comune di Serravalle di Chienti, per uso idroelettrico.
Si rende noto che la Ditta BARBONI FAUSTO, con sede in Via Varano, 29 - 62034 MUCCIA con istanza acquisita in
data 13/12/02 prot. n. 7939, a firma del legale rappresentante Barboni Fausto, corredata da progetto, ha richiesto il rilascio
di concessione pluriennale (max anni 15) di derivazione d’acqua Fiume Chienti, tramite canale, sito in loc. Loc.
GELAGNA BASSA del Comune di Serravalle di Chienti, ricadente nel mappale n. 248 del Foglio n. 26 nella misura di l/s
500 per uso idroelettrico, con restituzione in alveo.
S’informa che chiunque ha interesse potrà prendere visione degli atti del procedimento e presentare memorie scritte e
documenti in virtù dell’art. 10 lett. b, della Legge 241/90.
Si fa presente che il termine entro il quale il predetto procedimento dovrà concludersi, cosi come stabilito dall’Art. 13,
comma 4, della L.R. 9 giugno 2006 n 5, è di 180 giorni e che ai sensi dell’Art 13, comma 2, della L.R. 9 giugno 2006 n. 5,
possono essere presentate osservazioni e opposizioni scritte.
Si comunica, che il Responsabile del Procedimento è il dott. Nicola Coppari, funzionario della Provincia di Macerata,
Settore Genio Civile, via Alfieri, 2 - 62100 Macerata, tel. 0733 248389, [email protected].
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(dott. Nicola Coppari)
T.U. 11 dicembre 1933, n. 1775 (e successive modif.) - Legge 05 gennaio 1994, n. 36 - L.R. 9 giugno
2006, n. 5. Rilascio concessione pluriennale di derivazione d’acqua, direttamente dal corso d’acqua
Fiume Esino, a mezzo elettropompa, in loc. Serre Basse Canale Mantini del Comune di Matelica, per uso
irriguo.
Si rende noto che la Ditta MOSCIATTI SIGISMONDO, con sede in via DE GASPERI n. 21 - 62024 MATELICA, con
istanza acquisita in data 08/01/01 prot. n. 356, a firma del legale rappresentante Mosciatti Sigismondo, corredata da
progetto, ha richiesto il rilascio di concessione pluriennale (max anni 10) di derivazione d’acqua direttamente dal corso
d’acqua Fiume Esino, tramite elettropompa sita in loc. SERRE BASSE CANALE MANTINI del Comune di Matelica,
ricadente nel mappale n. 46 del Foglio n. 61 nella misura di l/s 0,5 per uso irriguo, con restituzione in alveo.
S’informa che chiunque ha interesse potrà prendere visione degli atti del procedimento e presentare memorie scritte e
documenti in virtù dell’art. 10 lett. b, della Legge 241/90.
Si fa presente che il termine entro il quale il predetto procedimento dovrà concludersi, cosi come stabilito dall’Art. 13,
comma 4, della L.R. 9 giugno 2006 n 5, è di 180 giorni e che ai sensi dell’Art. 13, comma 2, della L.R. 9 giugno 2006 n. 5,
possono essere presentate osservazioni e opposizioni scritte.
Si comunica, che il Responsabile del Procedimento è il dott. Nicola Coppari, funzionario della Provincia di Macerata,
Settore Genio Civile, via Alfieri, 2 - 62100 Macerata, tel. 0733 248389, [email protected].
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(dott. Nicola Coppari)
BANDI E AVVISI DI GARA
Giunta Regione Marche - Servizio Risorse Umane e Strumentali - P.F. Sistemi Informativi e
Telematici.
Avviso di indagine di mercato finalizzata all’acquisizione di servizi di assistenza e sviluppo evolutivo
per il sistema regionale DODIBOX.
La Regione Marche - P.F. Sistemi informativi e telematici ha in carico la gestione e la manutenzione dell’infrastruttura
tecnologica e applicativa denominata DODIBOX SMART ACCESS, finalizzata alla gestione della modulistica online per
utenti internet e alla raccolta di flussi dati e documentali digitali.
Il sistema DoDiBox risulta al momento caratterizzato dai seguenti moduli funzionali:
1. Il BACK-OFFICE, esposto su un portale extranet Microsoft Sharepoint, attraverso cui, in modalità autenticata (utenti
abilitati dominio Windows), si svolgono le attività di predisposizione della modulistica, attraverso cui:
a. l’analista informatico ed il responsabile del procedimento definiscono la struttura dei dati che compongono la modulistica
della domanda, sotto forma di schema XSD utilizzando il software “ALTOVA XML SPY”. In tale compito l’analista può
avvalersi degli schemi XSD precedentemente creati da altri soggetti, contenuti in un MetaData Repository (MDR) da cui è
possibile attingere.
b. lo sviluppatore, utilizzando lo schema XSD prodotto nella fase precedente, disegna/costruisce visivamente il layout del
modulo da compilare online, con lo strumento Microsoft Infopath 2003 (e dunque localmente sul proprio PC),
implementando sui singoli campi i controlli di congruenza, obbligatorietà e formattazione necessari.
c. lo sviluppatore crea il template di mapping che il sistema utilizza per la generazione automatica del file in formato
Acrobat PDF associando al modulo i dati compilati dall’utente e definisce/configura le tassonomie per il reperimento della
modulistica (area, target utenza, descrizione, ente responsabile, etc.) ed i possibili canali di inoltro dell’istanza telematica
(email, pec., ftp, http, message queue, web service, protocollo informatico, databse, etc.). Il sistema di inoltre ed
interoperabilità è stato realizzato integrando le funzionalità di Microsoft Biztalk Server 2004, ovvero con la realizzazione
automatizzata di una orchestrazione che si occupa di validare i dati pervenuti e, sulla base di quanto definito nell’SDA
(Structured Document Architecture, la struttura “contenitore” tipizzata dal sistema Dodibox, nella quale sono indicati
mittenti, destinatari e tutti gli altri parametri e contenuti del modulo), di inoltrare tali informazioni nel formato previsto e ai
destinatari previsti.
d. infine lo sviluppatore seleziona i tre elaborati precedenti ed un’apposita funzionalità della procedura di Back-office li
assembla e li traduce, generando in automatico (grazie all’invocazione di un web-service già istanziato) una form aspx (o un
progetto visual studio net) che rappresenta il vero e proprio modulo digitale compilabile pubblicato sul front-office.
2. il FRONT-OFFICE, esposto sul sito internet http://dodibox.regione.marche.it ed accessibile tramite autenticazione sul
sistema regionale Cohesion SSO nel quale l’utente finale (beneficiario o intermediario) svolge le attività di ricerca della
modulistica, compilazione online, salvataggio (anche parziale), inoltro telematico, verifica trasmissione della domanda in
formato digitale.
3. il BACK-OFFICE di elaborazione dati che si appoggia sugli ambienti Microsoft Biztalk 2004 e Microsoft SQL Server
2005 e nel quale vengono svolte le attività di estrazione personalizzata dei documenti PDF, degli allegati e dei dati XML
presenti nelle istanze pervenute in risposta a ciascun bando. Dopo aver estratto dati e documenti, lo sviluppatore li salva nei
database e nei file system concordati con la struttura referente per le attività di istruttoria e valutazione dei progetti.
Finora il sistema DODIBOX è stato utilizzato per l’inoltro di istanze nella doppia modalità cartacea e digitale. In altre
parole DODIBOX viene utilizzato per:
• compilare il modulo online
• generare una stampa cartacea da firmare a mano ed inviare per posta (che costituisce la domanda ufficiale, cui vanno
applicate le marche da bollo e a cui vanno allegati eventuali altri documenti cartacei)
• inoltrare in via telematica i dati in formato XML e la copia digitale del documento (che devono risultare del tutto analoghi
alla versione cartacea, grazie alla generazione di un codice univoco di riferimento presente in entrambe le versioni - cartacea
e digitale)
La Regione Marche ha la necessità di reperire sul mercato i servizi, come di seguito codificati:
• assistenza tecnica:
• codice HDSK - help desk nei confronti degli utenti coinvolti (compilatori esterni - responsabili di procedimento interni) attivazione; su chiamata con preavviso 2gg (di norma nelle mattine 9-14 della settimana in cui il bando è in scadenza);
numero previsto di interventi (per interventi si intende anche l’attivazione di più bandi contemporanei (e dunque più moduli,
con una matrice comune ma caratteristiche differenziate), afferenti ad una medesima linea di intervento, base normativa o
fonte di finanziamento) gestiti 10.
• codice FOTR - formazione e trasferimento di know-how sull’utilizzo dei sistemi, degli strumenti e delle tecnologie
DoDiBox verso altri soggetti (personale di ditte esterne, personale regionale) - attivazione: su chiamata con preavviso 15gg
(mattine 9-14); numero di giornate previste 5.
• manutenzione ordinaria:
• codice IMPL - analisi ed implementazione di modulistica online - su richiesta con preavviso 5gg (giornate di 8 ore) - su
chiamata con preavviso 2gg (di norma nelle mattine 9-14 della settimana successiva alla scadenza del bando); numero
previsto di interventi (per interventi si intende anche l’attivazione di più bandi contemporanei (e dunque più moduli, con
una matrice comune ma caratteristiche differenziate), afferenti ad una medesima linea di intervento, base normativa o fonte
di finanziamento) gestiti 10.
• codice EXPO - transcodifica, pulizia, esportazione e riutilizzo dei dati e dei documenti generati ed inoltrati - su chiamata
(di norma nelle mattine 9-14 della settimana successiva alla scadenza del bando); numero previsto di interventi (per
interventi si intende anche l’attivazione di più bandi contemporanei (e dunque più moduli, con una matrice comune ma
caratteristiche differenziate), afferenti ad una medesima linea di intervento, base normativa o fonte di finanziamento) gestiti
10.
• sviluppo evolutivo:
• codice ANCO - analisi aspetti evolutivi del servizio e coordinamento dei soggetti coinvolti appartenenti alla pubblica
amministrazione - su richiesta (con preavviso 5gg - mattine 9-14);
codice SOFT - sviluppo software e integrazione software di terze parti (a seguito dell’analisi - giornate di 8 ore);
codice INST - installazione software (a seguito dello sviluppo dei singoli componenti software sviluppati - mattine 9-14):
finalizzati all’adeguamento del sistema DODIBOX o all’impiego di ulteriori strumenti per raggiungere la completa (o il più
possibile completa) digitalizzazione del ciclo di vita della modulistica online - per le attività di sviluppo evolutivo si
prevede l’erogazione di un numero di giornate/ore pari ad almeno la metà delle giornate/ore complessivamente offerte.
A tal fine si intende procedere seguendo una procedura negoziata, ai sensi del Regolamento regionale n. 1 del 13/01/2009,
invitando gli operatori economici competenti tra quanti, rispondendo al presente Avviso di indagine di mercato,
manifesteranno interesse a partecipare.
La risposta a tale avviso deve riportare il titolo: “Offerta per indagine di mercato finalizzata all’acquisizione di servizi
di assistenza e sviluppo evolutivo per il sistema regionale DODIBOX”, e consiste in una proposta progettuale composta
da una descrizione di come si intende procedere nell’erogazione dei servizi riferiti a ciascuna delle previste attività (da
svolgersi prevalentemente on site presso le sedi della Regione Marche e su richiesta/chiamata a breve preavviso, a partire da
un monte ore prestabilito da erogarsi nell’arco di 10 mesi solari), descrivendo modalità organizzative, profili professionali
delle risorse umane coinvolte, n. ore impiegate per attività e profilo professionale, secondo la tabella che segue:
Dalla proposta progettuale deve evincersi che la ditta proponente è competente in materia, è in grado di svolgere i servizi
richiesti, ed è inoltre a conoscenza delle caratteristiche tecnologiche delle piattaforme e degli strumenti software impiegati.
Si elencano le competenze che risulteranno complessivamente indispensabili al soggetto proponente ai fine di giungere alla
formulazione di una soluzione progettuale ed un piano di lavoro validi e realizzabili:
- esperienza pluriennale nello sviluppo di applicazioni NET e conoscenza della suite di sviluppo Visual Studio di Microsoft,
della tecnologia e del linguaggio C#;
- analisi e implementazione di applicazioni software multi-utente basate su architetture web distribuite 3-tier e sui webservices SOAP;
- conoscenza ambienti di deployment basati su sistemi operativi Microsoft Windows Server con web server I.I.S.;
- sviluppo di applicazioni interoperanti con i servizi infrastrutturali predisposti dalla Regione Marche, ed in particolare
Dodibox Smart Access, Framework Cohesion (Autenticazione SSO, Orchestrazione Microsoft Biztalk, età), Paleo;
- utilizzo di Sharepoint 2003 e MOSS 2007 quali strumenti di content management per portali intranet, extranet, internet;
- sviluppo di schemas XSD e file XML attraverso Altova XML Spy o analoghi strumenti;
- disegno di form con lo strumento Microsoft Infopath 2003 o versioni successive;
- realizzazione di template documentali, in formato Microsoft Word (campi e controlli XPATH) e Adobe Acrobat
(XMLPDF);
- realizzazione e gestione di basi dati relazionali in ambiente Microsoft SQL Server, di fonti dati alternative (XML,
Microsoft Excel, file ascii, CSV, etc.) e di attività di interscambio, cooperazione applicativa tramite web-services,
transcodifica di flussi dati, implementazione di stored procedure, utilizzo del linguaggio TRANSACT-SQL, utilizzo dello
strumento Microsoft Biztalk Server 2004.
Sono gradite proposte innovative e servizi estensivi/migliorativi a quanto richiesto purché rientrino nei costi massimi
previsti.
Sono altresì gradite proposte che prevedano il riuso di software già sviluppato da altre Pubbliche Amministrazioni o altri
soggetti per tali scopi.
Le proposte possono prevedere delle varianti, vincoli o condizioni, purché siano ben illustrate, motivate e quantificate
economicamente, anche nell’ipotesi di una previsione di costi maggiore rispetto a quanto ipotizzato dalla Regione Marche
(pari ad euro 23.400,00 iva esclusa).
La proposta progettuale, anche se informale, deve inoltre:
- riportare i dati identificativi dell’operatore economico e dei referenti da contattare per eventuali chiarimenti;
- riportare la dichiarazione di aver titolo a partecipare alle procedure di affidamento dei contratti pubblici secondo quanto
previsto dal capo II del D. Lgs. 163/2006;
- essere debitamente sottoscritta dal legale rappresentante;
- essere vincolante per l’offerente e rimanere valida per almeno 90 gg dalla data di invio;
- autorizzare esplicitamente, ai sensi del D.Lgs. 196/03, il trattamento dei dati personali indicati nell’offerta, specificando
chiaramente se il trattamento va limitato allo svolgimento della presente procedura o se possono essere conservati per
eventuali procedure analoghe future da parte della PF Sistemi informativi e telematici;
- autorizzare esplicitamente la PF Sistemi informativi e telematici ad utilizzare le informazioni contenute nelle proposte
progettuali al fine di perfezionare un eventuale successivo capitolato tecnico, indicando, se esistono, quali informazioni non
potranno invece essere usate e quindi dovranno essere mantenute riservate;
- pervenire alla PF Sistemi informativi e telematici a mezzo posta convenzionale o per fax al n. 071/8063066, o in formato
elettronico firmato digitalmente, a mezzo posta elettronica certificata
- all’indirizzo: [email protected] entro 10 giorni dalla pubblicazione del presente Avviso sul BUR
e cioè entro il 01/03/2010.
Il procedimento avviato è di tipo preliminare ed esplorativo e quindi non si prefigura e non può essere assimilato ad una
procedura di gara.
Qualora sussistano le condizioni per avviare una eventuale successiva procedura di gara, l’Amministrazione, sulla base delle
proposte progettuali pervenute, perfezionerà il relativo capitolato d’appalto invitando gli operatori economici selezionandoli
tra quanti, rispondendo al presente Avviso di indagine di mercato, hanno manifestato interesse in tal senso, nel rispetto dei
principi della massima trasparenza, dell’efficienza dell’azione amministrativa, della rotazione, della parità di trattamento,
non discriminazione e concorrenza.
Responsabile unico del procedimento è il Dott. Andrea Sergiacomi.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare la PF. Sistemi informativi e telematici i seguenti uffici:
- per gli aspetti tecnici-informatici:
Dott. Andrea Sergiacomi - tel. 071/ 8063504 - e-mail: [email protected]
- per gli aspetti amministrativi:
Dott.ssa Patrizia Magi - tel. 071/8063601 e-mail: [email protected]
Fondazione Contessa Maddalena Pelagallo in Bulgarini - Grottammare.
Bando di gara relativo alla procedura negoziata per l’appalto dei servizi socio-sanitari, socioassistenziali, educativo, di cucina, di lavanderia-guardaroba e di portineria-centralino presso la sede
della “Fondazione contessa Maddalena Pelagallo in Bulgarini” di Grottammare.
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDI- CATRICE
I.1) Denominazione, indirizzo ufficiale dell’Amministrazione aggiudicatrice e punti di contatto: Fondazione Contessa
Maddalena Pelagallo in Bulgarini - Indirizzo: Contrada Granaro n. 6, CAP: 63013, Città: Grottammare (AP) - Stato: Italia.
Telefono: 0735-634626. Telefax: 0735 - 634626. Posta elettronica (e-mail): [email protected].
Indirizzo presso il quale è possibile ottenere ulteriori informazioni: Fondazione Contessa Maddalena Pelagallo in
Bulgarini, Contrada Granaro n. 6 - 63013 Grottammare (AP) - Telefono: 0735-634626.
Indirizzo presso il quale è possibile ottenere la documentazione: punto di contatto sopra indicato.
Indirizzo al quale inviare le offerte/le domande di partecipazione: punto di contatto sopra indicato.
I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza (IPAB).
SEZIONE II; OGGETTO DELL’APPALTO
II.1) Descrizione:
II.1.1) Descrizione/oggetto dell’appalto: procedura negoziata con cooperative sociali di Tipo A o loro consorzi, per
l’appalto di servizi socio-sanitari, socio-assistenziali, educativo, di cucina, di lavanderia-guardaroba e di portineriacentralino, presso la struttura della Fondazione Contessa Maddalena Pelagallo in Bulgarini, ubicata in Grottammare (AP), in
Contrada Granaro n. 6. Per le caratteristiche specifiche del servizio si rinvia al capitolato speciale.
II.1.2) Tipo di appalto: servizi.
II.1.8) Divisione in lotti: No.
II.2) Quantitativo o entità dell’appalto:
II.2.1) Quantitativo o entità totale: presunti E. 883.391,95, più E. 1.000,00 per oneri per la sicurezza non soggetti a
ribasso, più IVA, se e in quanto dovuta, sia per i servizi che per gli oneri per la sicurezza, (E. 2.650.175,85, più E. 3.000,00
per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, più IVA, se e in quanto dovuta, sia per i servizi che per gli oneri per la
sicurezza, in caso di proroga per ulteriori due anni).
II.3) Durata dell’appalto: 1 anno dalla data di aggiudicazione dell’appalto, prorogabili di anno in anno per ulteriori
anni 2.
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO
III.1) Condizioni relative all’appalto
III.1.1) Cauzioni e garanzie richieste: deposito cauzionale provvisorio pari al 2% dell’importo presunto per tutte le ditte
che presenteranno offerta e deposito cauzionale definitivo del 10% solo per l’impresa aggiudicataria, nelle forme previste
dal capitolato speciale.
III.1.2) Principali modalità di finanziamento: fondi del bilancio della Fondazione Contessa Maddalena Pelagallo in
Bulgarini.
III.1.3) Forma giuridica che dovrà assumere il raggruppamento di operatori economici aggiudicatario dell’appalto: è
ammessa la partecipazione di imprese appositamente e temporaneamente raggruppate ai sensi dell’articolo 37 del decreto
legislativo n. 163/06. È vietata la partecipazione simultanea in forma individuale e contestualmente in raggruppamento
temporaneo o consorzio di concorrenti oppure simultaneamente in diversi raggruppamenti temporanei o consorzi, pena
l’esclusione.
III.2) Condizioni di partecipazione:
III.2.1) Situazione giuridica - La ditta che intende partecipare alla gara dovrà far pervenire, entro il termine sotto indicato,
presso la sede della Fondazione Contessa Maddalena Pelagallo in Bulgarini, Contrada Granaro n. 6, 63013 Grottammare
(AP), la seguente documentazione:
a) domanda di partecipazione alla procedura, in conformità al modulo predisposto (allegato 1 al presente bando) disponibile
in formato cartaceo presso la sede della Fondazione e in formato elettronico all’indirizzo web:
www.comune.grottammare.ap.it. La domanda deve essere sottoscritta dal legale rappresentante della ditta concorrente e
corredata da una copia fotostatica di un documento di identità del sottoscrittore;
b) dichiarazione concernente il possesso dei requisiti di ordine generale e professionale, in conformità al modulo
predisposto (allegato 2 al presente bando) disponibile in formato cartaceo presso la sede della Fondazione e in formato
elettronico all’indirizzo web: www.comune.grottammare.ap.it. La dichiarazione deve essere sottoscritta dal legale
rappresentante della ditta concorrente e corredata da copia fotostatica di un documento di identità del sottoscrittore.
III.2.2) Capacità economica e finanziaria - prove richieste
a) n. 2 dichiarazioni bancarie, di data non anteriore a tre mesi rispetto alla scadenza del presente bando, attestante che
l’impresa ha sempre rispettato puntualmente i propri impegni. Nel caso di raggruppamento di imprese le n. 2 dichiarazioni
bancarie devono essere presentate da ciascun componente il raggruppamento o consorzio.
b) Dichiarazione concernente il fatturato globale d’impresa non inferiore ad euro 6.000.000,00 e l’importo dei servizi
identici a quelli oggetto di gara, resi ad enti pubblici per la gestione di case di riposo o residenze protette, non inferiore ad
euro 3.000.000,00 complessivamente conseguiti negli, esercizi 2006-2007-2008, in conformità al modulo predisposto
(allegato 3 al presente bando) disponibile in formato cartaceo presso la sede della Fondazione e in formato elettronico
all’indirizzo web: www.comune.grottammare.ap.it. La dichiarazione deve essere sottoscritta dal legale rappresentante della
ditta concorrente e corredata da copia fotostatica di un documento di identità del sottoscrittore. Nel caso di raggruppamento
di imprese, il suddetto requisito dovrà essere posseduto nella misura minima del 40% dalla capo gruppo e la restante
percentuale cumulativamente dalle mandanti, ciascuna delle quali dovrà possedere almeno il 10%. La mandataria in ogni
caso deve possedere il requisito in misura maggioritaria.
III.2.3) Capacità tecnica - prove richieste
a) elenco dei principali servizi identici a quelli oggetto della presente gara, resi ad enti pubblici per la gestione di case di
riposo e residenze protette, effettuati negli ultimi tre anni con il relativo fatturato, periodo di fornitura ed ente pubblico
destinatario in conformità al modulo predisposto (allegato 4 al presente bando) disponibile in formato cartaceo presso la
sede della Fondazione e in formato elettronico all’indirizzo web: La dichiarazione deve essere sottoscritta dal legale
rappresentante della ditta concorrente e corredata da copia fotostatica di un documento di identità del sottoscrittore;
b) certificazione in corso di validità, in originale o in copia dichiarata conforme all’originale, del sistema di qualità
conforme alle norme europee della serie UNI EN ISO 9001/2000, rilasciata da organismi accreditati ai sensi delle norme
europee della serie UNI CEI EN 45000 e della serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000, rilasciata per attività identica a quella
oggetto di gara. Nel caso di raggruppamento di imprese la suddetta certificazione deve essere presentata da ciascun
componente il raggruppamento o consorzio.
La documentazione indicata ai punti III.2.1. - III.2.2. - III.2.3 deve essere contenuta in plico chiuso recante l’indicazione
della ditta mittente e l’oggetto della presente gara. Gli allegati sono parte integrante del presente bando.
SEZIONE IV: PROCEDURA
IV.1.1) Tipo di procedura: negoziata.
IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: Lotto unico intero, in favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa, in base ai
parametri congiunti prezzo/qualità attribuendo punti 20 al prezzo e punti 80 alla qualità. Il punteggio qualità è suddiviso
secondo quanto indicato nella delibera di Giunta Regione Marche n. 1133 del 05.08.2003 e come specificato e integrato nel
capitolato speciale di appalto.
IV.3) Informazioni di carattere amministrativo:
IV.3.3) Documenti contrattuali e documenti complementari - condizioni per ottenerli: il capitolato speciale di appalto è
disponibile in formato cartaceo presso la sede della Fondazione e in formato elettronico all’indirizzo web: www.
comune.grottammare.ap.it
IV.3.4) Scadenza fissata per la ricezione delle domande: 22 marzo 2010 ore 12.00.
IV.3.6) Lingua utilizzabile per la presentazione della domanda di partecipazione e dell’offerta: italiano
IV.3.7) Periodo minimo durante il quale l’offerente è vincolato dalla propria offerta: 180 giorni dalla data di scadenza
del termine previsto per la presentazione delle offerte.
IV.3.8) Modalità di apertura delle offerte: le offerte verranno aperte in seduta pubblica. Persone ammesse ad assistere
all’apertura delle offerte: seduta aperta al pubblico. Data, ora, luogo: la gara si terrà il giorno e nel luogo che verrà indicato
nella lettera invito.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI
VI.3) Informazioni complementari: per quanto non previsto dal presente bando si rinvia al capitolato speciale, alla lettera
di invito, alla normativa vigente in materia e alle norme del codice civile.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di non procedere ad aggiudicazione, nonché di adottare ogni e qualsiasi
provvedimento di sospensione, annullamento, revoca, a tutela del pubblico interesse.
VI.4) Procedure di ricorso
VI.4.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso
Denominazione ufficiale:
T.A.R. (Tribunale Amministrativo Regionale) per le Marche,
VI.4.2) Presentazione di ricorso
Informazioni precise sui termini di presentazione del ricorso:
a) entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente bando per motivi che ostano alla partecipazione;
b) entro 60 giorni dalla conoscenza del provvedimento di esclusione;
c) entro 60 giorni dalla conoscenza del provvedimento di aggiudicazione.
Ai sensi della legge 241/90 si comunica che il Responsabile del Procedimento è il Sig. Crusco Giovanni.
ASUR - Zona Territoriale 4 - Senigallia.
Bando pubblico per l’acquisto di una unità immobiliare da adibire ad ambulatori.
Premesso che:
- l’Azienda Sanitaria Unica Regionale, con sede in Ancona, Via Caduti del Lavoro n 40 P.I. 02175860424, intende
acquistare una unità immobiliare, già costruita, in corso di costruzione, da parte di terzi, destinata ad ospitare, in un’unica
sede, tutti gli ambulatori per l’esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria da parte dei medici in servizio presso
la Zona Territoriale n. 4 di Senigallia.
- Non esistono, attualmente, edifici di proprietà dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale che possano soddisfare le predette
esigenze.
Tutto ciò premesso, l’Azienda Sanitaria Unica Regionale,
INVITA
a presentare formale offerta di vendita, ai sensi e agli effetti di cui all’art. 1329 c.c., di una unità immobiliare da
destinare ad ambulatori per attività libero professionale, nel rispetto delle condizioni di seguito riportate.
Art. 1
Requisiti dell’immobile
1. L’unità immobiliare da destinarsi ad ambulatori per attività libero professionale dovrà soddisfare, in conformità alle
premesse di cui sopra, le seguenti caratteristiche principali:
- ubicazione: nel Comune di Senigallia;
- superficie lorda: compresa tra 900/1000 mq.. L’Amministrazione si riserva di prendere in considerazione anche immobili
con superficie superiore a 1000 mq, compatibilmente con le proprie disponibilità finanziarie, come pure immobili con
superficie inferiore a 900 mq., purché in ogni caso ritenuti idonea a soddisfare le esigenze dell’Asur.
- destinazione d’uso: compatibile con la destinazione prevista di ambulatori medici.
- impianti tecnologici (dotazione minima): rispondenti alle caratteristiche tecnologiche descritte all’allegato “A Descrizione tecnica” del presente bando;
- caratteristiche tipologiche: rispondenti alle caratteristiche descritte all’allegato “A - Descrizione tecnica” del presente
bando;
- disponibilità: l’immobile, qualora da ultimare, dovrà essere consegnato, completo di tutte le opere offerte in sede di gara,
al più tardi entro il 31/01/2009, termine da ritenersi comunque insuperabile ed essenziale, a pena di esclusione dell’offerta.
- valore massimo presunto dell’investimento: il valore massimo presunto dell’investimento per l’Asur è di E
1.100.000,00 (unmilionecento), al lordo delle imposte.
2. L’immobile dovrà rispettare, in ogni sua parte, le normative - statali, regionali e locali - urbanistiche, edilizie, tecniche, di
igiene e di sicurezza sui luoghi di lavoro, etc., proprie della destinazione d’uso prevista e dovrà inoltre essere libero da
ipoteche, diritti di terzi, vincoli o limitazioni d’uso di qualsiasi natura.
3. Sarà onere dell’offerente la richiesta e l’ottenimento dei titoli abilitativi (permesso di costruire, DIA certificato di
agibilità, etc.) e di ogni altra autorizzazione, licenza o nulla osta, comunque denominati, necessari alla realizzazione ed al
godimento dell’opera per la funzione istituzionale dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale.
Art. 2
Requisiti soggettivi
1. Le offerte di vendita devono essere sottoscritte dal/i proprietario/i dell’immobile; in ipotesi di comunione fra più
comproprietari l’istanza deve essere formulata e sottoscritta da tutti i comproprietari (o loro procuratori speciali) ovvero da
procuratore munito di mandato speciale collettivo. Nel caso di persona giuridica, l’offerta dovrà essere sottoscritta dal legale
rappresentante della stessa, o comunque da persona munita dei relativi poteri.
Art. 3
Tempi e modalità di presentazione delle proposte
1. Le proposte dovranno essere formulate con le modalità di cui all’art. 4 e dovranno essere presentate a mano o tramite
servizio di spedizione, al seguente indirizzo: “Asur - Zona Territoriale n. 4 - Ufficio Protocollo - Via Cellini n. 13 - 60109
Senigallia e pervenire in ogni caso entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 15.03.2010.
2. Le suindicate modalità di formulazione e presentazione dell’offerta hanno carattere inderogabile: la loro inosservanza
nonché la carenza dei documenti di cui all’art. 4 sarà motivo di esclusione dalla partecipazione alla gara.
Art. 4
Documentazione da presentare - Modalità di formazione del plico per la proposta.
1. Le proposte devono essere chiuse in appositi plichi idoneamente sigillati e controfirmati sui lembi di chiusura, recanti
all’esterno:
- intestazione, indirizzo e codici fiscali del proponente o dei proponenti,
- la dicitura “PROPOSTA DI VENDITA DI IMMOBILE DA ADIBIRE AD AMBULATORI PER ATTIVITÀ
LIBERO PROFESSIONALE DELL’ASUR Z.T. N. 4”
- giorno e ora di scadenza del termine di presentazione delle offerte
2. I plichi devono contenere al loro interno tre buste, a loro volta idoneamente sigillate e controfirmate sui lembi di chiusura,
recanti l’intestazione del mittente e la dicitura, rispettivamente “A - Documentazione”, “B - Offerta tecnica”, “C Offerta economica”.
3. NELLA BUSTA “A - DOCUMENTAZIONE” DEVONO ESSERE CONTENUTI I SEGUENTI DOCUMENTI:
A. Dichiarazione validamente sottoscritta con firma non autenticata purché accompagnata da copia fotostatica di valido
documento d’identità del sottoscrittore nel rispetto delle norme vigenti in materia di dichiarazioni sostitutive, redatta
secondo l’allegato fac simile modello n. 1) nella quale l’offerente dichiari ed attesti quanto segue:
1. la residenza, il codice fiscale e la partita IVA, se disponibile, e l’attestazione di agire in qualità di:
a) persona fisica per proprio nome e conto;
b) oppure di titolare della impresa individuale, specificando la relativa sede legale;
c) oppure di legale rappresentante di una società/ente/altro specificando la relativa sede legale;
d) oppure di procuratore, in nome e per conto dell’offerente, specificando se la procura allegata è in originale o copia
autentica, e le generalità del mandante (nome e cognome o ragione sociale, residenza o sede legale, codice fiscale e partita
IVA, se disponibile);
e) oppure che l’offerta è presentata da più soggetti comproprietari.
In questa ipotesi e), la dichiarazione dovrà essere separatamente resa e sottoscritta da ciascun soggetto che effettua la
proposta, congiuntamente ad altri (una dichiarazione per ciascun partecipante). All’interno della singola dichiarazione di
partecipazione, ciascun soggetto indicherà, insieme agli altri dati, la percentuale nella comunione. Tutte le dichiarazioni di
partecipazione saranno inserite nella Busta “A - Documentazione”.
2. che si intende partecipare alla procedura proponendo la vendita dell’immobile indicandone gli estremi identificativi
(ubicazione, dati catastali) dello stesso;
3. di essere titolare del diritto di proprietà dell’immobile che si propone in vendita, in modo pieno ed esclusivo, ovvero, in
caso di offerta presentata dai componenti di una comunione indicare tale circostanza e la percentuale del diritto di cui il
dichiarante è titolare;
4. di accettare, in modo pieno ed incondizionato, tutti i termini e le condizioni del presente bando, e di conoscere ed
accettare la documentazione allegata al presente bando;
5. che l’immobile che si propone in vendita è libero da vincoli, servitù, diritti di terzi di qualsiasi genere non estinguibili
unilateralmente dal proprietario;
6. di essere a conoscenza che la proposta di vendita avrà effetto immediato per il proponente (che rimarrà vincolato
all’offerta in tutti i suoi elementi ivi compreso l’aspetto economico), producendo effetti per l’ASUR solo a seguito di
specifica approvazione da parte degli organi competenti - ivi compresa la valutazione di congruità del prezzo di
compravendita da parte dell’Agenzia del Territorio - e della stipula del contratto:
7. di impegnarsi alla cessione della proprietà e a consentire l’immissione in possesso dell’immobile in favore dell’ASUR,
giusti i termini e le condizioni di cui alla presente procedura;
8. di obbligarsi a mantenere ferma la proposta di vendita ai sensi dell’art. 1329 c.c.. sino al 31/05/2009, intendendosi
liberato dall’impegno senza che possano vantarsi diritti di sorta, laddove l’ASUR, decorso inutilmente il termine essenziale
del 31/05/2009, non proceda alla stipula dell’atto di acquisto dell’immobile, fatta salva la successiva concorde volontà delle
parti di pervenire alla compravendita anche dopo la scadenza del suddetto termine
9. di non avanzare né far valere, per qualsiasi titolo o ragione, alcuna pretesa risarcitoria o indennitaria comunque
denominata per l’esercizio, da parte dell’Azienda, della facoltà insindacabile di non procedere all’acquisto, di procedere alla
proroga del presente avviso, ovvero di disporne la modifica o la revoca in tutto o in parte;
10. l’indicazione dell’indirizzo completo (corredato da numero telefonico e, se possibile, del numero di fax) al quale
l’Azienda dovrà effettuare tutte le comunicazioni inerenti alla procedura;
11. di essere stato informato, ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. n. 196/2003
12. PER LE SOLE PERSONE FISICHE:
di essere in possesso della piena capacità di agire e di non essere stato interdetto o inabilitato e che a proprio carico non
siano in corso procedure per nessuno di tali stati, nonché l’inesistenza a proprio carico di condanne penali che comportino la
perdita o la sospensione della capacità di contrarre o sentenze, ancorché non definitive, relative a reati che precludono la
partecipazione alla procedura.
13. PER LE SOLE IMPRESE INDIVIDUALI:
che l’impresa è iscritta alla Camera di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura e con i seguenti dati: - data e numero
di iscrizione, Camera di Commercio presso cui l’impresa è iscritta;
- nominativo, data di nascita e di residenza del legale rappresentante; - nominativo delle persone delegate alla firma per
l’esercizio dell’impresa in base agli atti depositati presso la stessa Camera di Commercio;
- che il titolare dell’impresa non si trova in stato di amministrazione controllata, liquidazione, fallimento, concordato
preventivo o cessazione di attività, che tali procedure non si siano verificate nel quinquennio precedente la data stabilita per
l’asta e di non trovarsi in nessuna delle condizioni di cui all’art. 32 quater del codice penale;
- che il titolare dell’impresa nonché l’impresa non si trovino nelle condizioni di cui all’art. 9, comma 2, lettera c) D.Lgs.
8/06/2001 n. 231;
14. PER LE PERSONE GIURIDICHE (società di capitali, enti...). PER LE SOCIETÀ DI PERSONE E CONSORZI
PARTECIPANTI PER PROPRIO CONTO
che la società è iscritta alla Camera di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura con i seguenti dati: - data e numero
di iscrizione, Camera di Commercio presso cui la società è iscritta;
- nominativi, date di nascita e di residenza degli eventuali titolari, legali rappresentanti, soci, amministratori muniti di poteri
rappresentanza, e soci accomandatari sulla base dei dati depositati presso la Camera di Commercio; - i poteri conferiti al/ai
legali rappresentanti ed in particolare il potere di contrarre ed assumere impegni con i terzi con riferimento agli acquisti di
immobili per conto della società/ente;
- che i soggetti sopraindicati non si trovino in stato di amministrazione controllata, liquidazione, fallimento, concordato
preventivo o cessazione di attività, che tali procedure non si siano verificate nel quinquennio precedente la data stabilita per
la gara e di non trovarsi in nessuna delle condizioni di cui all’art. 32 quater del codice penale;
- che i soggetti individuati al secondo capoverso nonché la società o l’Ente non si trovino nelle condizioni di cui all’art. 9,
comma 2, lettera e) D.Lgs. 8/06/2001 n. 231;
Si precisa che:
- alla dichiarazione deve essere allegata fotocopia del documento di identità o di riconoscimento del sottoscrittore in corso
di validità;
- qualora la domanda di partecipazione sia sottoscritta da un soggetto diverso dall’offerente, dovrà essere allegata procura
speciale rilasciata per atto pubblico notarile o scrittura privata autenticata da notaio, in originale o in copia autentica, ai sensi
del D.P.R. 28.12.2000 n. 445. Da tale atto dovrà risultare il potere conferito al mandatario;
- nell’ipotesi di proposta da parte di più soggetti comproprietari dell’immobile, la dichiarazione dovrà essere separatamente
resa e sottoscritta da ciascun soggetto che effettua la proposta congiuntamente ad altri (una dichiarazione per ciascun
componente della comunione). All’interno della singola dichiarazione di partecipazione, ciascun soggetto indicherà, insieme
agli altri dati, la percentuale nella comunione. Tutte le dichiarazioni di partecipazione saranno inserite nella Busta “A Documentazione”
- per gli enti pubblici si dovrà produrre un provvedimento, in originale o in copia autentica ai sensi dell’art. 18, comma 2,
D.P.R. 28.12.2000 n. 445, del competente organo, comprovante la volontà di vendere l’immobile per la cui vendita è indetta
la gara e l’individuazione del proprio rappresentante all’asta
B. estratto su base catastale indicante il perimetro su cui sorge l’edificio in oggetto;
C. stralcio del P.R.G. vigente in scala 1:10.000 recante la perimetrazione dell’area su cui insiste l’edificio e relativa
documentazione fotografica;
D. copia dichiarata conforme all’originale dell’atto di acquisto della proprietà dell’immobile, ovvero dichiarazione
sostitutiva, resa ai sensi di legge, da cui possa aversi contezza della titolarità del diritto di proprietà dell’immobile e degli
altri elementi identificativi del titolo di proprietà;
E. garanzia autonoma provvisoria in favore dell’ASUR, a prima richiesta e senza eccezioni, rilasciata da primaria
Istituzione bancaria o Assicurativa, di importo pari a E 110.000,00 (centodiecimila Euro), destinata al soddisfacimento delle
obbligazioni derivanti dalla partecipazione alla procedura di cui al presente bando ed in particolare della serietà dell’offerta.
La garanzia, la cui durata dovrà essere valida per la durata di 180 giorni dalla data di scadenza del termine per presentare
l’offerta, sarà restituita all’aggiudicatario alla data di stipulazione del contratto preliminare di compravendita di cosa
presente o futura, agli altri partecipanti in seguito alla determina di aggiudicazione.
Beneficiario della garanzia è la “Azienda Sanitaria Unica Regionale, con sede in Ancona , via Caduti del Lavoro, n. 40, P.I.
02175860424”. La predetta garanzia deve essere prestata secondo lo schema allegato al presente bando.
H. dichiarazione contenente l’impegno ad offrire una garanzia autonoma definitiva in favore dell’ASUR, a prima richiesta e
senza eccezioni, rilasciata da primaria Istituzione bancaria o Assicurativa, di importo pari al doppio dell’anticipo - caparra
confirmatoria versato dall’ASUR in sede di preliminare, da prestarsi concretamente al momento della stipula del contratto
preliminare di compravendita. Questa ulteriore garanzia, posta a tutela della correttezza dell’adempimento delle
obbligazioni assunte dal promettente venditore con il contratto preliminare di compravendita dovrà avere una durata non
inferiore a 1 anno dalla conclusione del contratto preliminare e verrà restituita al venditore allo spirare di tale termine;
4. NELLA BUSTA “B - OFFERTA TECNICA” DEVE ESSERE CONTENUTO IL SEGUENTE DOCUMENTO:
dettagliata relazione illustrativa del bene immobile offerto in vendita, articolata secondo i seguenti paragrafi:
• tempi relativi alla disponibilità dell’immobile intendendosi per quest’ultima la concreta consegna e messa a
disposizione del bene, chiavi in mano, all’ASUR, consegna che, in ogni caso, non potrà avvenire oltre il termine essenziale
del 31/01/2009, a pena di esclusione dell’offerta;
• ubicazione, con particolare riferimento all’accessibilità; vicinanza all’area Ospedaliera, possibilità di parcheggi,
• caratteristiche edili dell’edificio, con particolare riferimento all’immagine architettonica, alle caratteristiche costruttive,
al tipo di sviluppo orizzontale o verticale,
• caratteristiche tipologiche del bene, con particolare riferimento agli impianti tecnologici, di comunicazione e di
sicurezza.
La relazione, eventualmente integrata con elaborati grafici, in caso di edificio di nuova costruzione specifiche voci di
capitolato, etc., dovrà essere idonea a consentire di identificare perfettamente e compiutamente le caratteristiche e qualità
delle singole componenti costruttive dell’unità immobiliare, sia di natura impiantistica che edile.
Il livello di dettaglio nella descrizione dell’immobile e dell’edificio dovrà corrispondere, quanto meno, alla descrizione
tecnica indicata nell’Allegato ‘A’, da intendersi quale parte integrante del presente bando;
Tale Relazione e relativi allegati deve essere siglata in ogni pagina e sottoscritta per esteso sull’ultima pagina dall’offerente
in caso di persona fisica o dal legale rappresentante dell’offerente in caso di persona giuridica. Nel caso di proposta
presentata da più soggetti comproprietari dell’immobile, la relazione contenente l’offerta tecnica deve essere unica e deve
essere sottoscritta da tutti i comproprietari. Nel caso che il documento sia sottoscritto da un procuratore del legale
rappresentante del proponente, deve essere allegata a pena di esclusione dalla gara la relativa procura.
4. NELLA BUSTA “C - OFFERTA ECONOMICA” DEVE ESSERE CONTENUTO IL SEGUENTE
DOCUMENTO:
dichiarazione debitamente sottoscritta dal proprietario dell’immobile, redatta secondo l’allegato fac simile modello n. 2)
contenente l’indicazione del prezzo di vendita richiesto per l’immobile proposto, compresi tutti gli eventuali interventi che il
venditore ha proposto nel contesto dell’offerta tecnica. Tale prezzo dovrà essere indicato sia al netto che al lordo delle
imposte di registro, ipotecaria e catastale e dell’Iva - se dovuta -. Il suddetto prezzo di vendita al lordo delle imposte dovrà
essere inferiore al valore presunto dell’investimento a carico dell’Asur indicato all’art. 1. In caso di indicazione di un prezzo
più elevato, l’offerta non sarà esclusa ma ad essa sarà attribuito un punteggio economico pari a zero. Nel contesto
dell’offerta dovrà il proponente dovrà espressamente dichiarare che nel caso in cui successivamente all’aggiudicazione
risultasse che le indicazioni formulate in merito all’applicazione e alla misura delle imposte sono erronee o comunque non
conformi alla legge, gli oneri fiscali in eccesso rispetto a quelli indicati nell’offerta economica resteranno a carico del
medesimo proponente.
L’offerta economica deve essere sottoscritta dall’offerente in caso di persona fisica o dal legale rappresentante dell’offerente
in caso di persona giuridica. Nel caso di proposta presentata da più soggetti comproprietari dell’immobile, l’offerta
economica deve essere unica e deve essere sottoscritta da tutti i comproprietari. Nel caso che il documento sia sottoscritto
da un procuratore del legale rappresentante dell’offerente, deve essere allegata a pena di esclusione dalla gara la relativa
procura.
5. Tutta la documentazione contenuta nel plico deve essere presentata a pena di esclusione in lingua italiana, oppure
corredata da traduzione giurata in lingua italiana.
Art. 5
Valutazione delle proposte - Criterio di individuazione del contraente
1. L’ASUR si riserva di chiedere chiarimenti ed integrazioni della documentazione inviata, nel rispetto della par condicio
degli offerenti.
2. L’individuazione dell’immobile e la conseguente scelta del contraente sarà effettuata in base al criterio dell’offerta
economicamente più vantaggiosa.
3. Per la valutazione delle offerte si procederà sulla base dei sottoindicati elementi, criteri e relativi valori ponderali:
a) le offerte economiche saranno valutate in base al prezzo globale offerto al lordo delle imposte di registro, ipotecaria e
catastale e dell’Iva - se dovuta -, comunque pari o inferiore al valore presunto dell’investimento a carico dell’Asur indicato
all’art. 1, e daranno diritto ad un punteggio compreso tra zero e 40. All’offerente che avrà proposto il prezzo globale più
basso saranno assegnati 40 punti. Alle altre offerte sarà attribuito un punteggio pari al risultato della cifra offerta dal
concorrente che ha proposto il prezzo più basso, divisa per la cifra globale dell’offerta presa in considerazione e moltiplicato
per 40. In caso di indicazione di un prezzo globale più elevato rispetto al valore presunto dell’investimento a carico
dell’Asur indicato all’art. 1 del presente bando, l’offerta non sarà esclusa ma ad essa sarà attribuito un punteggio economico
pari a zero. Nel caso in cui successivamente all’aggiudicazione risultasse che le indicazioni dell’offerente in merito
all’applicazione e alla misura delle imposte sono erronee o comunque non conformi alla legge, gli oneri fiscali in eccesso
rispetto a quelli indicati nell’offerta economica resteranno a carico dell’offerente.
b) le offerte tecniche daranno diritto ad un punteggio compreso fra zero e 60 e saranno valutate alla luce dei criteri di cui
all’art. 1, e segnatamente:
- fino a 6 punti per ì tempi relativi alla disponibilità dell’immobile, intendendosi per quest’ultima la concreta consegna e
messa a disposizione del bene, chiavi in mano, all’ASUR, consegna che, in ogni caso, non potrà avvenire oltre il termine
essenziale del 31/01/2009, a pena di esclusione dell’offerta;
- fino a punti 18 per l’ubicazione, intendendosi per quest’ultima la facilità di accesso; la presenza di reti di trasporto
pubblico; la raggiungibilità con l’automobile, la favorevole collocazione nel contesto urbanistico. In ogni caso la
localizzazione deve essere, a pena di esclusione, nel Comune di San Benedetto del Tronto o comuni limitrofi;
- fino a punti 18 per le caratteristiche edili dell’edificio, intendendosi per queste ultime l’immagine architettonica, le
caratteristiche costruttive, la visibilità e riconoscibilità la disponibilità di parcheggi esclusivi; lo sviluppo orizzontale;
- fino a punti 18 per le caratteristiche prestazionali del bene, intendendosi per queste ultime la qualità di materiali
impiegati e delle finiture, degli impianti tecnologici, di comunicazione e di sicurezza, l’inserimento del bene all’interno
dell’edificio (piano terra, secondo piano etc.), accessibilità per i portatori di handicap.
4. La migliore proposta sarà ritenuta quella che avrà conseguito il maggior punteggio complessivo, risultante dalla somma
fra il punteggio attribuito all’offerta tecnica e il punteggio attribuito all’offerta economica.
Art. 6
Modalità dì svolgimento della procedura
1. L’apertura delle buste contenenti la documentazione amministrativa avverrà in seduta pubblica, che si terrà in data
16.03.2010 alle ore 10.00, presso l’UO Servizio Tecnico della Zona Territoriale n. 4 , in via Cellini n. l - Senigallia. In tale
sede il soggetto preposto alle operazioni di gara disporrà l’ammissione o la motivata esclusione delle proposte pervenute.
2. La valutazione delle proposte tecniche ammesse e l’assegnazione dei relativi punteggi sarà effettuata da apposita
commissione nominata dall’ASUR in una o più sedute segrete. È in facoltà della Commissione giudicatrice effettuare
sopralluoghi su uno o più degli immobili presentati in gara laddove ciò sia necessario per la più completa valutazione delle
offerte tecniche. I proponenti sono tenuti a consentire l’accesso alla Commissione per l’effettuazione del sopralluogo
3. Successivamente alla conclusione delle operazioni di valutazione dell’offerta tecnica, si procederà all’apertura delle buste
contenenti l’offerta economica, che avverrà in seduta pubblica di cui sarà data comunicazione con congruo avviso ai
partecipanti ammessi. Nel corso di tale seduta sarà stilata la graduatoria provvisoria, sommando i punteggi ottenuti nella
parte tecnica e nella parte economica delle offerte.
Art. 7
Adempimenti successivi
1. All’esito della procedura, l’offerta che ha conseguito il maggior punteggio sarà sottoposta alla valutazione di congruità
del prezzo di compravendita da parte dell’Agenzia del Territorio. In caso di esito negativo della valutazione di congruità
sarà avviata una negoziazione con il proponente al fine di verificare la possibilità di giungere comunque ad un accordo,
laddove ciò non fosse possibile l’offerta sarà esclusa e si procederà in modo analogo con l’offerta collocata in graduatoria
nella posizione immediatamente successiva.
2. Il contraente-venditore così individuato dovrà obbligarsi, in sede di contratto preliminare, a garantire, per la data del
rogito notarile del contratto definitivo di vendita, la consegna dell’immobile nel termine indicato nell’offerta,
compiutamente realizzato e perfettamente rispondente ai requisiti e alle caratteristiche parimenti offerte.
3. Alla data di conclusione del contratto preliminare di acquisto, l’ASUR verserà, quale anticipo di pagamento e quale
caparra confirmatoria ai sensi e agli effetti dell’art. 1385 c.c., una somma pari al 30 per cento del prezzo di compravendita
di aggiudicazione. Il saldo del prezzo di compravendita di aggiudicazione sarà versato alla data della stipula del rogito
notarile per il contratto definitivo.
Art. 8
Norme finali e clausole di salvaguardia
1. L’offerta sarà impegnativa solamente per gli offerenti ai sensi dell’art. 1329 c.c.
2. L’Amministrazione si riserva la facoltà di non dare ulteriore corso alla procedura in caso di offerte non compatibili
rispetto alle proprie disponibilità finanziarie o non ritenute idonee all’accoglimento sotto l’aspetto tecnico / normativo,
ovvero nel caso in cui nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all’oggetto del contratto.
3. L’Amministrazione si riserva, altresì, entro i limiti consentiti dalla normativa vigente in termini di autotutela
amministrativa - e nel rispetto sia del principio civilistico di buona fede che dei principi pubblicistici di rango costituzionale
di imparzialità e buona amministrazione - di adottare ogni e qualsiasi provvedimento motivato di sospensione,
annullamento, revoca ed abrogazione della presente procedura, dandone comunicazione ai concorrenti.
4. L’acquisto dell’immobile di cui alla presente procedura sarà finanziato con i fondi originariamente previsti dall’art. 1,
comma 2, D.Lgs. n. 254 del 28/07/2000. L’accettazione della proposta aggiudicataria da parte di questa Amministrazione e
la stipula del contratto è subordinata all’effettiva assegnazione dei fondi a questa Amministrazione conseguente
all’approvazione da parte dei competenti Organi Regionali e Statali del progetto esecutivo di acquisto.
5. In ogni caso il proponente aggiudicatario provvisorio/definitivo nulla potrà avere a che pretendere per risarcimento od
indennità di alcun tipo.
6. Il Responsabile del Procedimento è: Dott. Ing.Alessandro Santini - Resp.le U.O. Servizio Tecnico - Zona Territoriale n. 4
di Senigallia - Tel. 071/79092270 - Fax 071/79092279
Senigallia, lì 28 Gennaio 2010
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(Dott. Ing. A. Santini)
ASUR - Zona Territoriale 6 - Fabriano.
Avviso di gara “fornitura di n. 4 letti per rianimazione intensiva corredati di materassi antidecubito”.
In esecuzione determina n. 1268/ASURDG del 23.12.2009
I. AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE.
I.1) Azienda Sanitaria Unica Regionale - Regione Marche - Italia - Via Caduti del Lavoro 40 - 60131 Ancona - per conto
della Zona Territoriale n. 6 di Fabriano - Punto di contatto /Sede Operativa Responsabile: Zona Territoriale n, 6 - U.O.
Provveditorato / Economato - via Stelluti Scala - 60044 Fabriano (Ancona) - tel. 0732.707491 - 707357 - fax 0732.707439 [email protected] - [email protected]. Disponibilità informazioni: presso punto di contatto.
Disponibilità schemi domanda partecipazione e dichiarazione sostitutiva unica attestante possesso requisiti di
partecipazione: presso punto di contatto. Indirizzo invio domanda partecipazione: ASUR - Zona Territoriale n. 6 - Ufficio
Protocollo - via Marconi 9 - 60044 FABRIANO (Ancona).
I.2) TIPO AMMINISTRAZIONE AGGIUDI- CATRICE.
Azienda Sanitaria - SETTORE ATTIVITÀ: salute.
II. OGGETTO DELL’APPALTO.
II.1.1) FORNITURA N. 4 LETTI PER RIANIMAZIONE INTENSIVA CORREDATI DI MATERASSO
ANTIDECUBITO.
II.1.2) Acquisto. Luogo di esecuzione: Zona Territoriale n. 6 Fabriano - U.O. Anestesia e Rianimazione.
II.1.3) L’avviso riguarda un appalto pubblico.
II.1.5) Breve descrizione degli acquisti: l’appalto ha per oggetto l’acquisto di letti per rianimazione intensiva corredati di
materasso antidecubito e prestazioni collaterali, nel senso indicato nella documentazione di gara. II.1.6) CPV: 33192150-8.
II.1.9) Non sono ammesse varianti.
II.2) ENTITÀ DELL’APPALTO.
II.2.1) Importo complessivo presunto: E 80.000,00 + I.V.A. Gli oneri per la sicurezza sono pari a zero.
III. INFORMAZIONI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO.
III.1.1) Cauzioni e garanzie richieste: rinvio documentazione di gara.
III.1.2) Finanziamento: disponibilità ex art. 3 Decreto-Legge n. 162/2008, convertito con modifiche in Legge n. 201/2008.
III.1.3) Ammessa partecipazione raggruppamenti temporanei concorrenti, secondo modalità art. 37 Decreto Legislativo n.
163/2006. Non ammessa partecipazione simultanea in forma individuale ed in RTC/COC, pena esclusione. Il
raggruppamento formato in sede di offerta potrà essere costituito esclusivamente tra imprese già qualificate in sede di
domanda di partecipazione.
III.2) CONDIZIONI PARTECIPAZIONE.
III.2.1) Requisiti di ordine generale e di idoneità professionale. 1) inesistenza cause esclusione ex art. 38 Decreto
Legislativo n. 163/2006, con indicazione eventuali condanne per le quali si sia beneficiato diritto di non menzione - 2)
iscrizione per attività inerenti alla gara al Registro Imprese o analogo registro Stato di residenza, rif. art. 39 Decreto
Legislativo n. 163/2006 - 3) ottemperanza obblighi Legge il 68/1999 (ovvero non soggezione detti obblighi, precisando
motivazione). Il possesso di detti requisiti può essere attestato mediante dichiarazione sostitutiva, resa dal legale
rappresentante secondo modalità D.P.R. n. 445/2000 o analoga modalità Stato di residenza, secondo schema disponibile
presso punto di contatto.
III.2.2) Capacità economica finanziaria: produzione n. 2 idonee dichiarazioni bancarie, data non anteriore 6 mesi scadenza
bando, attestante rispetto propri impegni.
III.2.3) Capacità tecnica: elenco principali forniture oggetto di gara effettuate nell’ultimo triennio, con relativi importi / data
/ destinatario.
IV) PROCEDURA.
IV.1) RISTRETTA ACCELERATA. Giustificazione: adeguamento norme autorizzazione / accreditamento.
IV.2) CRITERI DI AGGIUDICAZIONE: secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa in termini di qualità punti
50/100 - prezzo punti 50/100 - secondo criteri capitolato speciale d’appalto.
IV.3) INFORMAZIONI CARATTERE AMMINISTRATIVO.
IV.3.1) Numero CIG: 042197619C.
IV.3.4) Termine ricezione domande di partecipazione: ore 13.00 del giorno 03.03.2010.
IV.3.5) Trasmissione invito a presentare offerta: entro il 31.03.2010.
IV.3.6) Lingua domanda di partecipazione e offerta; italiana.
IV.3.7) Periodo minimo vincolo offerta: giorni 270.
IV.3.8) Modalità di gara: rinvio lettera di invito e capitolato speciale d’appalto. Modalità di partecipazione: legale
rappresentante o incaricato munito di procura.
VI. ALTRE INFORMAZIONI.
VI.3) INFORMAZIONI COMPLEMENTARI. 1. La domanda di partecipazione, firmata dal legale rappresentante o titolare
poteri sottoscrizione, redatta in bollo, dovrà essere corredata delle documentazioni di cui ai punti III.2.1) - III.2.2) - III.2.3).
In caso di raggruppamento temporaneo di concorrenti, la domanda potrà essere presentata dalla sola impresa mandataria /
capogruppo, corredata stesse documentazioni da parte di tutte le imprese appartenenti al gruppo. 2. Le condizioni di
partecipazione possono essere rese secondo modalità D.P.R. n. 445/2000. Disponibilità schemi domanda di partecipazione
e dichiarazione sostitutiva presso punto di contatto I.1). 3. Clausole di salvaguardia. 3.1. La stazione appaltante si riserva la
facoltà di procedere ad aggiudicazione anche nel caso di una sola offerta valida e valutabile. 3.2. La stazione appaltante si
riserva facoltà non aggiudicazione in caso offerte non idonee ad accoglimento sotto l’aspetto tecnico / normativo, ovvero
adottare ogni provvedimento motivato di sospensione, annullamento, revoca e abrogazione. 3.3. Ulteriori clausole
salvaguardia ed auto tutela amministrativa: rinvio documentazione complementare di gara. 4. Per quanto non previsto nel
presente bando, si rinvia alla documentazione di gara.
VI.4) PROCEDURE RICORSO.
VI.4.1) Organismo responsabile: TAR Marche - piazza Cavour 29 - I-60121 Ancona.
VI.4.3) Informazioni disponibili: presso punto di contatto I.1).
Ancona, lì 4 Febbraio 2010.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(dott. Carlo Spaccia)
AVVISI D’ASTA
Comune di Montecarotto.
Avviso d’asta - alienazione frustoli di terreno (area ex Mattatoio).
Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico RENDE NOTO che il giorno 17.03.2010 alle ore 10,00 presso la sede Municipale di
Montecarotto avrà luogo un’asta pubblica, ai sensi dell’art. 73, lettera c) del R.D. 23.05.1924, n. 827, per l’alienazione al
miglior offerente dei frustoli di terreno (area ex Mattatoio) siti in Montecarotto, Via Amendola, della superficie complessiva
(edificabile e agricola) di mq. 869,00.
Il prezzo a base dell’asta viene fissato dall’Amministrazione in Euro 18.500,00 (Euro diciottomilacinquecento).
Gli interessati possono reperire l’integrale avviso d’asta presso il Comune di Montecarotto, telefono 0731/89131 - 89440 o
al sito internet www.comune.montecarotto.an.it.
IL RESPONSABILE
(Geom. Maurizio Novelli)
ASUR - Zona Territoriale 11 - Fermo.
Avviso d’asta per la vendita di immobili distinti in n. 3 lotti.
REGIONE MARCHE - Azienda Sanitaria Unica Regionale ZONA TERRITORIALE n. 11 - Via Zeppilli, 18 - 63023
Fermo FM - ESTRATTO BANDO VENDITA IMMOBILI - Si rende noto che l’ASUR Zona Territoriale 11 di Fermo ha
indetto per il 22/03/10 procedura aperta per la vendita di immobili distinti in. n. 3 lotti.
Il bando integrale unitamente al fac-simile di domanda di partecipazione è disponibile sui siti www.asur.marche.it e
www.asl11.marche.it.
Le richieste di partecipazione debbono pervenire presso l’Ufficio Protocollo dell’ASUR Zona Territoriale n. 11 - Via
Zeppilli, 18 - 63023 FERMO, entro le ore 12,00 del giorno 16/03/2010.
Ulteriori informazioni possono richiedersi al Responsabile Ufficio Affari Generali tel. 0734/6252059.
IL R.U.P.
(Dort. Fabio Barboni)
Comune di Filottrano.
Bando d’asta pubblica per locazione porzione immobile comunale (Piano terra edificio denominato exOrland).
In esecuzione alle delibere di G.C. n. 218/2009 e n. 03/2010 ed alla Determinazione Settore LL.PP. n. 09 del 12/01/2010
IL RESPONSABILE 5^ AREA
RENDE NOTO
Che il giorno 16/03/2010 alle ore 15:30 presso la sede Comunale di Palazzo Accorretti/ Balbi sita in Via Roma n. 15 avrà
luogo l’asta pubblica da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta segreta da confrontarsi poi con il canone di locazione a base
di gara posto pari ad E 30.000,00/annui, per la locazione del piano terra dell’immobile comunale denominato ExOrland. L’immobile, di proprietà comunale, è individuato al catasto come segue.
A) Via Oberdan n. 5, p.T: Fg. 40, Mapp. 241 (superficie pari a circa 274,41 mq).
Le condizioni di locazione e le modalità di presentazione delle offerte, le quali dovranno pervenire entro le ore 13:00 del
giorno 15/03/2010, sono riportate nel bando di gara integrale pubblicato nel sito internet ed all’albo pretorio del Comune di
Filottrano.
Filottrano, lì 10 Febbraio 2010
IL RESPONSABILE
(Ing. Sergio Cesini)
ESITI DI GARA
ASUR - Zona Territoriale 8 - Civitanova Marche.
Avviso risultati appalto aggiudicato “Licitazione Privata Guanti sanitari”.
AVVISO RELATIVO AGLI APPALTI AGGIUDICATI
AMMINISTRAZIONE ACGIUMCATRICE: AZIENDA SANITARIA UNICA REGIONALE - VIA CADUTI DEL
LAVORO, 40 - 60131 ANCONA - P.I./CF. 02175860424 - OGGETTO DELL’APPALTO: FORNITURA BIENNALE
DI GUANTI SANITARI PER LE 13 ZONE TERRITORIALI DELL’AZIENDA SANITARIA UNICA REGIONALE Valore finale totale degli appalti aggiudicati: E 1.610.882,34 (iva esclusa) - TIPO DI PROCEDURA ESPLETATA:
Ristretta - DETTAGLIO LOTTI AGGIUDICATI: Data di aggiudicazione per tutti i lotti aggiudicati: 23/12/2009
- LOTTO N. 1 - Titolo: Guanto sterile per uso chirurgico in lattice con polvere - Numero di offerte ricevute: 3 - Operatore
economico aggiudicatario: RAYS SRL - VIA FRANCESCO CRISPI - 60027 OS1MO - Valore finale totale dell’appalto: E
142.758.40 (iva esclusa)
- LOTTO N. 2 - Titolo: Guanto sterile per uso chirurgico in lattice depolverato - Numero di offerte ricevute: 4 - Operatore
economico aggiudicatario: RAYS SRL - VIA FRANCESCO CRISPI - 60027 OSIMO - Valore finale totale dell’appalto: E
43.383,90 (iva esclusa)
- LOTTO N. 3 - Titolo: Guanto sterile per uso chirurgico in lattice, doppio e triplo strato, con rivestimento interno inerte di
origine polimerico, ad alta coesività, ipoallergico, senza polvere - Numero di offerte ricevute: 4 - Operatore economico
aggiudicatario: RAYS SRL - VIA FRANCESCO CRISPI - 60027 OSIMO - Valore finale totale dell’appalto: E 77.881,30
(iva esclusa)
- LOTTO N. 4 - Titolo: Guanto in lattice radioprotettivo per uso chirurgico sterile, senza polvere, autoelavabile. mis. varie
(con piombo) - Numero di offerte ricevute: 1 - Operatore economico aggiudicatario: TELEFLEX MEDICAL SRL - VIA
TORINO, 5 - 20039 VAREDO (MI) - Valore finale totale dell’appalto: E 11,440,00 (iva esclusa)
- LOTTO N. 5 - Titolo: Guanto sterile per uso chirurgico, sintetico senza polvere, con rivestimento interno sintetico Numero di offerte ricevute: 5 - Operatore economico aggiudicatario: CHEMIL SRL - VIA CANADA, 23 - Z.I. - 35127
PADOVA - Valore finale totale dell’appalto: E 9.366,00 (iva esclusa)
- LOTTO N. 6 - Titolo: Guanto monouso in lattice ambidestro, leggermente polverato, non sterile - Numero di offerte
ricevute. 10 - Operatore economico aggiudicatario: TELEFLEX MEDICAL SRL - VIA TORINO, 5 - 20039 VAREDO
(MI) - Valore finale totale dell’appalto: E 222,793,20 (iva esclusa)
- LOTTO N. 7 - Titolo: Guanto monouso in lattice ambidestro, senza polvere, non sterile - Numero di offerte ricevute: 9 Operatore economico aggiudicatario: RAYS SRL - VIA FRANCESCO CRISPI - 60027 OSIMO - Valore finale totale
dell’appalto: E 378.290,00 (iva esclusa)
- LOTTO N. 8 - Titolo: Guanto monouso, in lattice ambidestro, leggermente polverato, non sterile, con marchio DPI -
Numero di offerte ricevute: 5 - Operatore economico aggiudicatario: NACATUR INTERNATIONAL IMPORT EXPORT
SRL - VIA PIAVE, 5 - 61040 CASTELVECCHIO DI MONTE PORZIO (PU) - Valore finale totale dell’appalto: E
266.352,00 (iva esclusa)
- LOTTO N. 9 - Titolo: Guanto monouso in lattice ambidestro, senza polvere, non sterile, con marchio DPI - Numero di
offerte ricevute: 5 - Operatore economico aggiudicatario: BERICA HYGIENE SRL - VIA DELL’ARTIGIANATO, 26 36057 TORRI DI ARCUGNANO (VI) - Valore finale totale dell’appalto: E 149.883,80 (iva esclusa)
- LOTTO N. 10 - Titolo: Guanto monouso in cloruro di polivinile (PVC), ambidestro, con polvere, non sterile - Numero di
offerte ricevute: 12 - Operatore economico aggiudicatario: RAYS SRL - VIA FRANCESCO CRISPI - 60027 OSIMO Valore finale totale dell’appalto: E 104.444,60 (iva esclusa)
- LOTTO N. 11 - Titolo: Guanto monouso in cloruro di polivinile (PVC), ambidestro, senza polvere, non sterile - Numero
di offerte ricevute: 11 - Operatore economico aggiudicatario: RAYS SRL - VIA FRANCESCO CRISPI - 60027 OSIMO Valore finale totale dell’appalto; E 42,852,40 (iva esclusa)
- LOTTO N. 12 - Titolo: Guanto monouso in nitrile (latex free) senza polvere, non sterile, con marchio DPI - Numero di
offerte ricevute: 5 - Operatore economico aggiudicatario; RAYS SRL - VIA FRANCESCO CRISPI - 60027 OSIMO Valore finale totale dell’appalto: E 70.980,00 (iva esclusa)
- LOTTO N. 13 -Titolo: Guanto monouso in polietilene, non sterile - Numero di offerte ricevute: 5 - Operatore economico
aggiudicatario: BERICA HYGIENE SRL - VIA DELL’ARTIGIANATO, 26 - 36057 TORRI DI ARCUGNANO (VI) Valore finale totale dell’appalto: E 2.122,50 (iva esclusa)
- LOTTO N. 14 - Titolo: Guanto sterile in lattice, ad alta protezione, la preparazione di farmaci antiblastici e/o citostatici,
senza polvere con marchio DPI - Numero di offerte ricevute: 2 - Operatore economico aggiudicatario: B.S. EXPORT SRL VIA A. TEDESCHI 4 - 42100 REGGIO EMILIA - Valore finale totale dell’appalto: E 36.480,00 (iva esclusa)
- LOTTO N. 15 - Titolo: Guanto monouso in lattice ad alta protezione, per la preparazione di farmaci antiblastici e/o
citostatici, senza polvere, non sterile, con marchio DPI - Numero di offerte ricevute: 3 - Operatore economico
aggiudicatario: GARDENING SRL - VIA ASSAROTTI, 32 - 16122 GENOVA - Valore finale totale dell’appalto; E
22.290,24 (iva esclusa)
- LOTTO N. 16 -Titolo: Guanto monouso in lattice sterile singolo senza polvere - Numero di offerte ricevute: 1 - Operatore
economico aggiudicatario; CLINI LAB SRL - VIA II^ STRADA. 14 - ZONA INDUSTRIALE - 35026 CONSELVE (PD) Valore finale totale dell’appalto: E 19,314,00 (iva esclusa)
- LOTTO N. 17 - Titolo: Guanto in cotone verde e/o bianco - Numero di offerte ricevute: 1 - Operatore economico
aggiudicatario: FARMAC ZABBAN SPA - VIA PERSICETANA, 26 - 40012 CALDERARA DI RENO (BO) - Valore
finale totale dell’appalto: E 10.250,00 (iva esclusa).
Per tutti i lotti è possibile che il contratto venga subappaltato fino alla percentuale massima del 30% per porzioni di
fornitura e servizi accessori alla vendita - PROCEDURE DI RICORSO: È proponibile ricorso innanzi al TAR entro 60
giorni - È anche proponibile ricorso straordinario avanti al Presidente della Repubblica entro 120 giorni - Pubblicazione
integrale sul Profilo di Committente: www.asurzona8.marche.it.
Civitanova Marche, lì 6 Febbraio 2010.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(Dott. Alberto Bonfigli)
BANDI DI CONCORSO
ASSAM - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Graduatoria di merito - Selezione pubblica per titoli ed esami per la copertura di n. 1 posto di “Tecnico
Addetto al Laboratorio chimico-biologico” - III livello del C.C.N.L. per il Settore Commercio, nell’ambito
delle strutture dell’A.S.S.A.M.
N. Ord. Cognome nome Valutazione
Votazione
Votazione prova Votazione
Punteggio
curriculum
prova scritta
tecnico-pratica prova orale
totale
(in trentesimi) (in trentesimi) (in trentesimi) (in trentesimi)
1
BORDONI
DONATELLA 10,40 26,00 25,00 26,00 87,40
IL PRESIDENTE
(dott. Graziano Pallotto)
ASUR - Zona Territoriale 1 - Pesaro.
Concorso pubblico, per titoli ed esami, a 1 posto di Dirigente medico di Organizzazione dei Servizi
Sanitari di Base.
In esecuzione della determinazione n. 463 del 3.9.2009, è indetto il pubblico concorso, per titoli ed esami, per la copertura a
tempo indeterminato di n. 1 posto di Dirigente Medico di Organizzazione dei servizi sanitari di base (Ruolo: Sanitario Profilo Professionale: Medici - Area di Sanità Pubblica - Disciplina: Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base).
Al posto compete il trattamento economico previsto dal vigente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, Area Medico Veterinaria.
Le disposizioni per l’ammissione al concorso e le modalità di espletamento del medesimo sono stabilite dal DPR
20.12.1979 n. 761, per quanto ancora in vigore, dal DPR 10.12.1997 n. 483, dal DPR 487/94 per quanto applicabile, dalla
Legge n. 445/2000,dal D. Lgs. 165/2001 nonché dalle altre disposizioni di legge integrative e derogatorie, alle quali si fa
rinvio per quanto non previsto nel presente bando.
Si applicano inoltre le norme di cui all’art. 57 D.L.vo n. 165/2001 che garantiscono pari opportunità tra uomini e donne per
l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro.
Per l’ammissione al concorso è prescritto il possesso dei seguenti requisiti:
A) - Requisiti Generali:
1. Cittadinanza Italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti o cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione
europea. Per i cittadini degli stati membri della Comunità Europea, sono richiamate le disposizioni di cui al DPR 20.12.79
n. 761, nonché al DPCM 7.2.94 n. 174;
2. Idoneità fisica all’impiego. L’accertamento di tale requisito è effettuato dall’Azienda prima dell’immissione in servizio.
Non possono accedere all’impiego coloro che siano esclusi dall’elettorato attivo o che siano stati destituiti o dispensati
dall’impiego presso pubbliche amministrazioni ovvero licenziati a decorrere dalla data di entrata in vigore del primo
contratto collettivo
B) - Requisiti specifici:
1. Diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia.
2. Iscrizione all’Albo dell’Ordine dei Medici attestata da certificato in data non anteriore a sei mesi rispetto a quella di
scadenza del bando. L’iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei Paesi dell’Unione Europea consente la
partecipazione al concorso, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’Albo in Italia prima dell’assunzione in servizio.
3. Specializzazione nella disciplina oggetto del concorso, ovvero titolo sostitutivo di cui agli artt. 56 e 74 del DPR
10.12.1997 n. 483 e art. 15 c. 7 D.Lgs. 502/1992 e successive modificazioni e integrazioni. Il personale in servizio a tempo
indeterminato nella disciplina oggetto del concorso, alla data dell’1.2.1998 presso altre UU.SS.LL. o altre Aziende
Ospedaliere, è esonerato dal requisito della specializzazione.
Non è prescritto alcun limite massimo di età ai sensi della Legge n. 127/97, art. 3 comma 6, fatto salvo quanto stabilito
dall’art. 53 del DPR n. 761/79 in tema di collocamento a riposo.
I requisiti (generali e specifici) sopra indicati devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito dal presente
bando per la presentazione delle domande di ammissione al concorso.
Modalità e termini per la presentazione delle domande
La domanda di ammissione al concorso, redatta in carta semplice, secondo lo schema allegato, e dirette al Direttore della
Zona Territoriale n. 1 di Pesaro dovrà essere inoltrata tramite servizio postale alla Zona Territoriale n. 1 - Via Sabbatini n.
22 - 61121 Pesaro, oppure presentata direttamente alla U.O. Gestione Risorse Umane dalle ore 10 alle ore 12 di tutti i giorni
feriali, sabato escluso. In tal caso la domanda e i relativi documenti dovranno essere consegnati in busta chiusa. Gli
operatori della Zona n. 1 non sono abilitati né tenuti al controllo circa la regolarità della domanda e dei relativi allegati. È
esclusa ogni altra forma di presentazione o trasmissione.
Ai sensi del DPR 445/00, la domanda di partecipazione al concorso dovrà essere accompagnata da copia fotostatica di
valido documento di identità. Poiché nella domanda sono contenute dichiarazioni sostitutive, la mancata allegazione della
copia del documento di identità del sottoscrittore rende l’atto non in grado di spiegare gli effetti certificativi previsti dalla
normativa, in quanto nullo per difetto di una forma essenziale stabilita dalla legge, non sanabile per effetto di successiva
produzione.
Nella domanda di partecipazione gli aspiranti devono dichiarare sotto la propria responsabilità:
a) cognome e nome, la data ed il luogo di nascita, la residenza;
b) il possesso della cittadinanza italiana, ovvero i requisiti sostitutivi di cui all’art. 11 del D.P.R. n.761/1979;
c) il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste
medesime;
d) di avere o meno riportato condanne penali ovvero di avere o meno procedimenti penali in corso;
e) il possesso dei requisiti generali e specifici di cui alle lettere A) e B);
f) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
g) i servizi prestati presso pubbliche amministrazioni e le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico
impiego ovvero di non aver mai prestato servizio presso Pubbliche Amministrazioni;
h) il domicilio presso il quale deve essere fatta all’aspirante, ad ogni effetto, ogni necessaria comunicazione;
i) i titoli che danno diritto ad usufruire di riserve, precedenze o preferenze;
j) di prestare consenso al trattamento dei dati personali (D.Lgs. 196/03);
k) la lingua straniera, scelta tra inglese o francese, sulla quale intendono sostenere la verifica prevista nella prova orale.
L’omissione delle predette dichiarazioni di cui ai punti a), b), c), d), e) e g) non altrimenti rilevabili ovvero l’omissione della
firma comporterà l’esclusione dal concorso.
Per l’applicazione delle preferenze, delle precedenze e delle riserve di posti previste dalle vigenti disposizioni, devono
essere allegati alla domanda i relativi documenti probatori.
I concorrenti possono unire alla domanda di ammissione tutti quei documenti e titoli che credano opportuno presentare nel
proprio interesse agli effetti della valutazione di merito e della formazione della graduatoria ivi compreso un curriculum
formativo e professionale redatto su carta semplice datato e firmato. I titoli e documenti possono essere presentati in
originale o in copia autenticata ai sensi di legge ovvero autocertificati nei casi e limiti previsti dalla normativa vigente. I
documenti di carriera e di servizio devono recare in calce la firma dell’Autorità che ha la rappresentanza legale
dell’Amministrazione competente al rilascio o suo delegato. I documenti e i titoli allegati alla domanda di partecipazione,
comprese le pubblicazioni, dovranno essere numerati ed elencati in un apposito elenco dattiloscritto redatto in carta
semplice, datato e firmato. Ai sensi della legge 23.8.1988 n. 370, le domande e i documenti richiesti per la partecipazione ai
concorsi non sono soggetti alla imposta di bollo.
Nella certificazione relativa ai servizi deve essere attestato se ricorrono o meno le condizioni di cui all’ultimo comma
dell’art. 46 del D.P.R. n. 761/1979 in presenza delle quali il punteggio di anzianità deve essere ridotto. In caso positivo,
l’attestazione deve precisare la misura della riduzione del punteggio. Le pubblicazioni devono essere edite a stampa.
Le pubblicazioni devono essere edite a stampa. Ai fini dell’applicazione delle norme di cui alla legge 4/1/1968, n. 15 e DPR
25/1/1994, n. 130, le pubblicazioni devono comunque essere prodotte per esteso.
Il candidato portatore di handicap, qualora necessiti di ausili e di tempi aggiuntivi per l’espletamento delle prove, deve
produrre apposita certificazione medica che specifichi gli elementi essenziali per poter godere dei benefici di cui alla Legge
104/92. In particolare la certificazione dovrà indicare: i sussidi necessari relativi alla condizione dell’handicappato; i tempi
aggiuntivi necessari all’avente diritto.
Alla domanda deve essere allegata la ricevuta comprovante il versamento del contributo di partecipazione alla
procedura di Euro 10,00 da effettuarsi, a mezzo vaglia postale, in favore del Tesoriere dell’ASUR - Zona Territoriale n. 1
di Pesaro (Banca delle Marche) - o sul conto corrente postale n. 10668614 intestato Servizio Tesoreria (indicare il concorso
che si partecipa).
L’Amministrazione garantisce parità e pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro.
La firma in calce alla domanda deve essere sottoscritta in forma leggibile e per esteso dall’interessato. Ai sensi dell’art. 39
del D.P.R. n. 445/2000, non necessita l’autenticazione della firma. Dovrà essere unita fotocopia di valido documento di
riconoscimento.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di verificare la veridicità delle dichiarazioni prodotte nonché di richiedere la
documentazione relativa prima di emettere il provvedimento finale. In caso di falsa dichiarazione si applicano le
disposizioni di cui agli artt. 75 e 76 D.P.R. 445/2000.
Le domande devono pervenire, a pena di esclusione entro il 30° giorno successivo a quello della data di pubblicazione
sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana dell’estratto del presente avviso. Qualora detto giorno sia festivo, il
termine è prorogato al primo giorno successivo non festivo.
Il termine per la presentazione delle domande e dei titoli è perentorio; la produzione o la riserva di invio successivo di
documenti è priva di effetto.
Per le domande inoltrate a mezzo servizio postale, la data di spedizione è comprovata dal timbro a data dell’ufficio postale
accettante. Saranno tuttavia esclusi dalla procedura i candidati le cui domande, sebbene spedite in tempo utile, perverranno
a questa Amministrazione con un ritardo superiore a 5 giorni rispetto al termine stesso. Per lo scopo fa fede il timbro
accettante della Zona Territoriale n. 1.
Non verranno prese in considerazione le domande che perverranno oltre il termine sopra specificato, pur se spedite in tempo
utile tramite servizio postale, qualunque sia la causa del ritardo anche se non imputabile al candidato.L’Azienda declina
ogni responsabilità per eventuale smarrimento della domanda o disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpe della
stessa.
Commissione esaminatrice
La Commissione esaminatrice sarà nominata dal Direttore della Zona Territoriale n. 1 di Pesaro nei modi e nei termini
stabiliti dagli artt. 5, 6 e 25 del DPR n. 483/97. Ai fini dell’ art. 6, ultimo comma, del DPR 483/97, si rende noto, fin d’ora,
che i sorteggi dei componenti la Commissione Esaminatrice del concorso in oggetto avranno luogo presso la sede di Via
Sabbatini n. 22 alle ore 11,00 del secondo giovedì successivo a quello di scadenza del termine per la presentazione delle
domande di partecipazione al concorso. Nel caso che, per qualsiasi ragione, le suddette operazioni debbano essere rinviate o
ripetute, le stesse saranno effettuate nel medesimo giorno e nella stessa ora di ogni settimana successiva alla prima
estrazione fino alla totale individuazione dei componenti la Commissione. Nella eventualità che tali giorni siano festivi, le
operazioni di sorteggio saranno effettuate il giorno successivo. Per quanto non contemplato nel presente bando, si fa rinvio
alle norme vigenti in materia.
Prove di esame
Le prove d’esame sono le seguenti:
a) prova scritta: relazione su caso clinico simulato o su argomenti inerenti alla disciplina messa a concorso o soluzione di
una serie di quesiti a risposta sintetica inerenti alla disciplina stessa;
b) prova pratica: su tecniche e manualità peculiari della disciplina messa a concorso. La prova pratica deve comunque
essere anche illustrata schematicamente per iscritto.
c) prova orale: sulle materie inerenti alla disciplina a concorso nonché sui compiti connessi alla funzione da conferire.
Nell’ambito di tale prova si procederà alla verifica della conoscenza di una lingua straniera scelta dal candidato tra inglese e
francese, nonché del sistema operativo Windows e del pacchetto Microsoft Office.
Punteggi
La Commissione dispone, complessivamente di 100 punti così ripartiti:
- 20 punti per i titoli
- 80 punti per le prove d’esame.
I punti per le prove d’esame sono così ripartiti:
- 30 punti per la prova scritta
- 30 punti per la prova pratica
- 20 punti per la prova orale.
I punti per la valutazione dei titoli sono così ripartiti:
- titoli di carriera punti 10
- titoli accademici e di studio: punti 3
- pubblicazioni e titoli scientifici: punti 3
- curriculum formativo e professionale: punti 4.
I titoli saranno valutati dall’apposita Commissione Esaminatrice, ai sensi delle disposizioni contenute nel DPR 483/97, in
particolare negli artt. 11 e 27.
Titoli di carriera:
a) servizi di ruolo prestati presso le Unità sanitarie locali o le Aziende ospedaliere e servizi equipollenti ai sensi degli artt.
22 e 23:
1. servizio nel livello dirigenziale a concorso, o livello superiore, nella disciplina, punti 1,00 per anno;
2. servizio in altra posizione funzionale nella disciplina a concorso, punti 0,50 per anno;
3. servizio in disciplina affine ovvero in altra disciplina da valutare con i punteggi di cui sopra ridotti rispettivamente del 25
e 50%;
4. servizio prestato à tempo pieno da valutare con i punteggi di cui sopra aumentati del 20%;
b) - servizio di ruolo quale medico presso pubbliche amministrazioni nelle varie qualifiche secondo i rispettivi ordinamenti,
punti 0,50 per anno.
Titoli accademici e di studio:
1. specializzazione nella disciplina oggetto del concorso, punti 1,00;
2. specializzazione in una disciplina affine, punti 0,50;
3. specializzazione in altra disciplina, punti 0,25;
4. altre specializzazioni di ciascun gruppo da valutare con i punteggi di cui sopra, ridotti del 50%;
5. altre lauree, oltre quella richiesta per l’ammissione al concorso comprese tra quelle previste per l’appartenenza al ruolo
sanitario, punti 0,50 per ognuna, fino ad un massimo di punti 1,00.
Non è valutabile la specializzazione fatta valere come requisito di ammissione.
La specializzazione conseguita ai sensi del D.Lgs. 8/8/1991, n. 257, anche se fatta valere come requisito di ammissione, è
valutata con uno specifico punteggio, pari a mezzo punto per anno di corso di specializzazione.
Nella certificazione relativa alla Specializzazione deve essere attestato se conseguita ai sensi del D. L.gs n. 257/ 91. In
mancanza non verrà assegnato il punteggio di cui al comma 7 art. 27 del DPR n. 483/97.
Per la valutazione delle pubblicazioni, dei titoli scientifici e del curriculum formativo e professionale si applicano i criteri di
massima previsti dall’ art. 11 del D.P.R. n. 483/97.
La data, l’ora e la sede della prova scritta saranno pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana 4^ serie
speciale - concorsi ed esami, non meno di 15 giorni prima dell’inizio della prova medesima. In caso di numero esiguo di
candidati, il diario delle prove sarà comunicato agli stessi a mezzo Raccomandata A.R., almeno 20 giorni prima dell’inizio
delle prove (prova scritta, prova pratica, prova orale) al fine di procedere alla effettuazione delle stesse nell’arco della
medesima giornata. Ai candidati che conseguono l’ammissione alla prova pratica e orale, sarà data comunicazione del voto
riportato nella prova scritta.
Qualora non si possa procedere nello stesso giorno all’effettuazione di tutte le prove, la data della prova pratica e della
prova orale, sarà comunicata ai concorrenti ammessi, con lettera raccomandata con avviso di ricevimento, almeno venti
giorni prima della data fissata per l’espletamento delle stesse.
Il superamento della prova scritta e della prova pratica è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza,
espressa in termini numerici di almeno 21/30.
Il superamento della prova orale è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza, espressa in termini
numerici di almeno 14/20.
Per essere ammessi alle prove concorsuali, i candidati dovranno presentarsi, muniti di valido documento personale
di identità.
È tassativamente vietato utilizzare nei locali della prova telefoni cellulari ed altri strumenti tecnici che consentono di
comunicare con l’esterno o con altri che non siano membri della Commissione Esaminatrice, pena l’esclusione della prova o
l’annullamento dell’elaborato.
I candidati che non si presenteranno a sostenere le prove di concorso nel giorno, nell’ora e nella sede stabiliti, saranno
dichiarati decaduti dal concorso, quale sia la causa dell’assenza, anche se non dipendente dalla volontà dei singoli
concorrenti.
Conferimento dei Posti
Il Direttore della Zona Territoriale n. 1 di Pesaro, riconosciuta la regolarità degli atti del concorso, li approva.
La graduatoria di merito dei candidati è formata secondo l’ordine dei punti della votazione complessiva riportata da ciascun
candidato, con l’osservanza, a parità di punti, delle preferenze previste dall’art. 5, comma 4, del DPR 9.5.94 n. 487 e
successive modificazioni e integrazioni.
Nel caso in cui dopo aver applicato l’art. 5 predetto continuasse a permanere parità di punteggio, si applicherà l’art. 2,
comma 9, della Legge 16 giugno 1998, n. 191, preferendo il candidato più giovane d’età.
Costituzione del Rapporto di Lavoro
Il vincitore del concorso, nel termine di 30 gg. dalla data di ricevimento della richiesta e a pena di decadenza, dovrà
presentare alla Zona Territoriale n. 1 di Pesaro, per la stipulazione del contratto individuale, la documentazione prevista
dall’art. 13 e 14 del CCNL 8.6.2000 della Dirigenza Medica e Veterinaria; scaduto inutilmente tale termine l’Azienda
comunicherà di non dar luogo alla stipulazione del contratto.
I vincitori dei concorsi di cui al presente bando saranno assunti in servizio in prova e a tempo indeterminato; la nomina
decorrerà agli effetti giuridici ed economici dalla data di effettivo inizio del servizio che sarà fissata in sede di stipulazione
del contratto individuale di lavoro a norma del C.C.N.L. per il personale della Dirigenza Medica e Veterinaria.
Con la nomina e l’assunzione in servizio, previa stipulazione del Contratto individuale di lavoro, è implicita l’accettazione,
senza riserve, di tutte le disposizioni che disciplinano e disciplineranno lo stato giuridico ed economico dei dipendenti di
questa Amministrazione. La Zona Territoriale n. 1 si riserva ogni facoltà di proroga o sospensione dei termini del bando, di
revoca ed annullamento del bando stesso.
Si precisa che il concorso sarà espletato tenendo conto di quanto disposto dal DPR 10.12.1997 n. 483.
Espletato il concorso e decorsi sei mesi dalla comunicazione o dalla pubblicazione sul B.U.R.M. dell’esito (o anche
prima previa dichiarazione di accettazione dell’esito stesso), i candidati non vincitori dovranno ritirare i documenti e
i titoli prodotti. Se non ritirati personalmente o su delega, la documentazione sarà distrutta.
Non è consentito il diritto di accesso (sia quello formale che quello informale) se non quando le operazioni concorsuali
saranno formalmente concluse. Al termine dell’intero procedimento lo stesso diritto potrà essere attivato nei limiti e con le
condizioni di cui al D.P.R. n. 352 del 27.6.1992.
Per quanto non contemplato nel presente bando, si fa rinvio alle norme vigenti in materia. Per eventuali informazioni
rivolgersi all’Ufficio Personale della Zona Territoriale n. 1 (tel. 0721/424012-424072) oppure al numero verde 800/014433
(ore 9-13).
Informativa ai sensi dell’art. 7 del D. Lgs. 196/03: Si informano i partecipanti alla presente procedura che i dati personali ad
essi relativi saranno oggetto di trattamento da parte dell’Azienda, con modalità sia manuale sia informatizzata,
esclusivamente al fine di poter assolvere tutti gli obblighi giuridici previsti da leggi, regolamenti e dalle normative
comunitarie nonché da disposizioni impartite da autorità a ciò legittimate.
IL DIRETTORE DI ZONA
(Dott. Gianni Genga)
ASUR - Zona Territoriale 5 - Jesi.
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 2 posti di Dirigente Medico - Disciplina:
Medicina Fisica e Riabilitazione. Approvazione graduatoria e nomina vincitori.
Si rende noto che in esecuzione della determina n. 94 del 02/02/2010, è stata approvata la graduatoria degli idonei al
Concorso Pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 2 posti di Dirigente Medico disciplina: Medicina Fisica e
Riabilitazione, come segue:
Cognome e nome
Punti
1) Brizzi Alessandro
85,950
2) Giacchetti Patrizia
3) Lorenzetti Rossana
4) Branchini Walter
5) Renzi Claudia 68,730
83,835
78,300
70,120
IL DIRETTORE DI ZONA
Dr. Ciro Mingione
ASUR - Zona Territoriale 9 - Macerata.
Graduatoria concorsi pubblici.
Graduatoria concorso pubblico per Dirigente Medico Dermatologia (determina n. 53 del 26/1/2010).
1) VERDOLINI ROBERTO
punti 86,780
2) SORBELLINI
ROSANNA SERENA punti 75,279
3) CESCHINI ROSELLA punti 72,592
4) ROSSIELLO LUIGI punti 71,885
5) MAZZONI ANDREA punti 64,591
Graduatoria concorso pubblico per Dirigente Medico Malattie dell’Apparato Respiratorio (determina n. 51 del
26/1/2010)
1) ROSATI YURI
2) PINGIOTTI ELISA
3) MICERA DANIELE
punti 75,525
punti 61,557
punti 59,018
ASUR - Zona Territoriale 11 - Fermo.
Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 3 posti di Dirigente Medico
disciplina Anestesia e Rianimazione c/o la Zona Territoriale n. 11 di Fermo.
Si comunica che con determina del Direttore f.f. dell’U.O.C. Personale n. 79/ZT11Dzona del 28/01/2010 è stato deciso di
indire Pubblico Concorso per titoli ed esami per la copertura di:
N. 3 Posti di DIRIGENTE MEDICO Disciplina ANESTESIA E RIANIMAZIONE (Ruolo: Sanitario Profilo Prof le:
Medici; Posizione Funzionale: Dirigente Medico - Area della Medicina Diagnostica e dei Servizi).
Ai posti a concorso sono attribuiti il trattamento economico e giuridico previsto dalle disposizioni legislative vigenti,
nonché dal C.C.N.L. in vigore per il personale delle UU.SS.LL.
Il concorso è disciplinato dalle norme contenute nel D.P.R. 20 dicembre 1979 n. 761 per quanto ancora in vigore dal DPR n.
483 del 10/12/97, dal D.L.vo 502/92, D.L.vo 229/99, dal D.P.R. 445/2000 e dal DPR 487/94, nonché dalle altre disposizioni
di legge integrative e derogatorie.
Al concorso si applicano le norme di cui alla L. 10/4/91 n. 125 ed all’art. 57 del D.L.vo 165/2001 che garantiscono la pari
opportunità fra uomini e donne.
1- REQUISITI GENERALI PER L’AMMISSIONE DPR 483/97:
Per l’ammissione al concorso è richiesto il possesso, oltre che dei requisiti specifici più appresso indicati, dei seguenti
requisiti generali:
a) CITTADINANZA ITALIANA:
Sono equiparati ai cittadini italiani, gli italiani non appartenenti alla Repubblica; sono richiamate le disposizioni di cui
all’art. 11 del D.P.R. 20/12/79, n. 761 ed all’art. 2, comma 1, del D.P.R. 9/5/94, n. 487, all’art. 37 del D.Lgs. 3/2/1993, n. 29
e successivo DPCM 7/2/1994, n. 174, nonché all’art. 38 del D.Lgs. 165 del 30/3/2001 relativo ai cittadini degli stati membri
della Comunità Economica Europea; questi ultimi devono, altresì, possedere, ai sensi dell’art. 3 del DPCM 174/94, i
seguenti requisiti:
- godere dei diritti civili e politici negli stati di appartenenza o provenienza;
- essere in possesso, fatta eccezione della titolarità della cittadinanza italiana, di tutti i requisiti previsti per i cittadini della
Repubblica;
- avere adeguata conoscenza della lingua italiana;
b) LIMITE DI ETÀ:
Non inferiore agli anni 18; non è previsto limite massimo di età fatti salvi i limiti di anzianità e vecchiaia previsti dalle
norme vigenti in materia previdenziale;
c) IDONEITÀ FISICA ALL’IMPIEGO:
L’accertamento dell’idoneità fisica all’impiego - con l’osservanza delle norme in materia di categorie protette è effettuato a
cura della U.S.L. prima della ammissione in servizio.
Il personale dipendente dalla Amministrazione ed Enti di cui alla lettera b) che precede è dispensato dalla visita medesima;
2) REQUISITI SPECIFICI PER L’AMMISSIONE (art. 24 del DPR 483/97).
a) Diploma di laurea in Medicina e Chirurgia;
b) Specializzazione nella disciplina oggetto del concorso o in disciplina equipollente ai sensi del D.M. 30/1/1998.
Ai sensi del 2° comma dell’art. 56 del DPR 10/12/1997 n. 483 il personale del ruolo sanitario in servizio di ruolo al
l°/02/1998 è esentato dal requisito della Specializzazione nella disciplina relativa al posto di ruolo già ricoperto alla predetta
data per la partecipazione ai concorsi presso le USL e le Aziende Ospedaliere diverse da quelle di appartenenza.
c) Iscrizione all’Albo dell’ordine dei Medici, attestata da certificato in data non anteriore a sei mesi rispetto a quella di
scadenza del bando. Tale certificato dovrà essere allegato alla domanda a pena di esclusione.
In applicazione dell’art. 46 DPR 445 del 28/12/2000 il possesso del requisito dovrà essere attestato necessariamente da una
dichiarazione sostitutiva di certificazione, anche contestuale alla domanda ed indicante: provincia, data di prima iscrizione e
numero di posizione nel registro, sottoscritta dall’interessato sotto la propria responsabilità.
In alternativa il candidato potrà produrre, ai sensi degli artt. 19 e 47 del DPR 445/2000 una copia del certificato di iscrizione
all’Albo di cui è in possesso purché rilasciata in data non anteriore a 6 mesi rispetto a quella di scadenza del bando,
attestandone la conformità all’originale tramite una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
I requisiti debbono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito dal presente bando per la presentazione delle
domande di ammissione, salvo per quanto concerne gli eventuali limiti massimi di età che devono essere posseduti alla data
del presente bando e permanere fino alla stipula del contratto di individuale di lavoro.
Il difetto anche di uno solo dei requisiti generali e specifici prescritti comporta la non ammissione al concorso.
L’ammissione od esclusione dal concorso è deliberata con provvedimento motivato dal Direttore dell’U.O. Gestione
Personale da notificarsi entro trenta giorni dalla esecutività della relativa decisione.
3) - PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande di ammissione al concorso, redatte come da schema allegato al presente bando, corredate dalla prescritta
documentazione e dagli altri eventuali titoli, vanno indirizzate al DIRETTORE DELLA ZONA TERRITORIALE N. 11 VIA ZEPPILLI N. 18 - 63023 FERMO (AP) e debbono PERVENIRE all’Ufficio Protocollo dell’Ente entro il 30° giorno
successivo alla data di pubblicazione dell’estratto del Bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Qualora detto giorno
sia festivo, il termine è prorogato al giorno successivo non festivo.
Il termine per la presentazione delle domande nonché dei documenti e titoli è perentorio. Pertanto, non saranno ammessi al
concorso i concorrenti le cui domande perverranno dopo il termine stabilito; non è ammessa la produzione di documenti,
pubblicazioni, ecc: dopo scaduto il termine utile per la presentazione delle domande; l’eventuale riserva di invio successivo
di documenti è priva di effetti.
Per le domande inoltrate a mezzo del servizio postale, la data di spedizione è comprovata dal timbro e data dell’Ufficio
postale accettante. Non saranno comunque ammessi al concorso i concorrenti le cui domande, ancorché presentate nei
termini all’Ufficio Postale accettante, perverranno all’Ufficio protocollo dell’Ente con un ritardo superiore a 15 gg.
La Zona Territoriale n. 11 declina ogni responsabilità per eventuale smarrimento della domanda o dei documenti spediti a
mezzo Servizio Postale con modalità ordinarie, nonché per il caso di dispersione di comunicazioni dipendenti dalla inesatta
indicazione del recapito da parte del candidato o da mancata, oppure tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo
indicato nella domanda o per eventuali disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpe dell’Amministrazione stessa.
ALLA DOMANDA VA COMUNQUE ALLEGATA, AI SENSI DELL’ART. 35 C. 3 DPR 445/2000 UNA
FOTOCOPIA SEMPLICE DI UN DOCUMENTO DI IDENTITÀ PERSONALE DEL SOTTOSCRITTORE A
PENA DI ESCLUSIONE.
SIA LA DOMANDA CHE I TITOLI E DOCUMENTI ALLEGATI ALLA DOMANDA STESSA, NON SONO
SOGGETTI ALL’IMPOSTA DI BOLLO AI SENSI DELLA LEGGE 23/8/88 N. 370.
Nelle domande i candidati devono dichiarare sotto la propria personale responsabilità:
a) il cognome, il nome, la data ed il luogo di nascita, nonché la residenza;
b) il possesso della cittadinanza italiana o equivalente;
c) il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della loro non iscrizione o della cancellazione dalle liste
medesime;
d) le eventuali condanne penali riportate (in caso negativo, dichiararne espressamente l’assenza);
e) titoli di studio posseduti;
f) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
g) i servizi prestati come impiegati presso Pubbliche Amministrazioni e le cause eventuali di risoluzione di precedenti
rapporti di pubblico impiego;
h) i titoli che eventualmente danno luogo a riserva, precedenza o preferenza a parità di punteggio secondo le disposizioni di
legge vigenti;
i) i titoli che danno diritto, occorrendo, ad elevazione del limite massimo di età per l’ammissione al concorso con
riferimento ai limiti in materia previdenziale;
l) il domicilio presso il quale deve essere fatta ad ogni effetto ogni necessaria comunicazione ed un recapito telefonico. In
caso di mancata indicazione vale ad ogni effetto la residenza di cui alla lett. a) che precede;
m) il consenso al trattamento dei dati Personali (D.Lgs 196/2003).
La firma in calce alla domanda deve essere sottoscritta in forma leggibile e per esteso dall’interessato; non necessita
l’autentica della firma; l’Amministrazione si riserva la facoltà di verificare la veridicità delle dichiarazioni prodotte nonché
di richiedere la documentazione relativa prima di emettere il provvedimento finale favorevole; in caso di falsa dichiarazione
si applicano le disposizioni di cui all’art. 76 del D.P.R. 445/2000.
Si precisa che i dipendenti addetti all’U.O.C. Gestione Personale di questa Zona Territoriale non sono autorizzati, in
nessun caso, al controllo delle domande presentate dai candidati.
4 - DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLE DOMANDE
Alla domanda di partecipazione al concorso, i candidati dovranno allegare tutte le certificazioni relative ai titoli che
ritengano opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito e della formazione della graduatoria, nonché per
l’applicazione delle preferenze, delle precedenze e delle riserve di posti, previste dalle vigenti disposizioni, ivi compresi un
curriculum formativo e professionale datato, firmato e formalmente documentato nonché un elenco in triplice copia dei
documenti e dei titoli presentati pure datato e firmato.
I titoli e le pubblicazioni devono essere prodotti in originale o in copia legale o autenticati ai sensi di legge, ovvero possono
essere autocertificati ai sensi della normativa vigente.
AUTOCERTIFICAZIONE
Si precisa che il candidato, in luogo della certificazione rilasciata dall’autorità competente, può presentare in carta semplice
e senza autentica della firma:
a) “dichiarazione sostitutiva di certificazione”: nei casi tassativamente indicati nell’art. 46 del D.P.R. n. 445/00 (ad esempio:
stato di famiglia, iscrizione all’albo professionale, possesso del titolo di studio, di specializzazione, di abilitazione, ecc.)
oppure
b) “dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà”: ai sensi dell’art. 19 e 47, per tutti gli stati, fatti e qualità personali, non
compresi nell’elenco di cui al citato art. 46 del D.P.R. 445/00 (ad esempio: borse di studio, attività di servizio; incarichi
libero-professionali; attività di docenza; pubblicazioni: dichiarazione di conformità all’originale delle copie prodotte; ecc.)
La dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà richiede una delle seguenti forme
- deve essere sottoscritta personalmente dall’interessato dinanzi al funzionario competente a ricevere la
documentazione;
oppure
- deve essere spedita per posta - o consegnata da terzi - unitamente a FOTOCOPIA SEMPLICE DI DOCUMENTO
DI IDENTITÀ PERSONALE DEL SOTTOSCRITTORE.
Qualora il candidato presenti più fotocopie semplici, l’autocertificazione può essere unica, ma contenente la specifica dei
documenti ai quali si riferisce.
In ogni caso, la dichiarazione resa dal candidato - in quanto sostitutiva a tutti gli effetti della certificazione - deve contenere
tutti gli elementi necessari alla valutazione del titolo che il candidato intende produrre; l’omissione anche di un solo
elemento comporta la non valutazione del titolo autocertificato.
In particolare, con riferimento al servizio prestato, la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (unica alternativa al
certificato di servizio) allegata o contestuale alla domanda, resa con le modalità sopraindicate, deve contenere l’esatta
denominazione dell’Ente presso il quale il servizio è stato prestato, la qualifica, il tipo di rapporto di lavoro (tempo pieno /
tempo definito / part-time), le date di inizio e di conclusione del servizio prestato nonché le eventuali interruzioni
(aspettativa senza assegni, sospensione cautelare, ecc.) e quant’altro necessario per valutare il servizio stesso, la ricorrenza o
meno delle condizioni di cui all’ultimò comma dell’art. 46 del DPR 20/12/1979 n. 761. Anche nel caso di autocertificazione
di periodi di attività svolta in qualità di borsista, di docente, di incarichi libero-professionali, ecc. occorre indicare con
precisione tutti gli elementi indispensabili alla valutazione (tipologia dell’attività, periodo e sede di svolgimento della
stessa).
Si precisa che restano esclusi dall’autocertificazione, fra gli altri, i certificati medici e sanitari.
Le pubblicazioni devono essere edite a stampa; possono tuttavia essere presentate in fotocopia ed autocertificate dal
candidato, ai sensi del citato D.P.R. n. 445/00, purché il medesimo attesti, mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di
notorietà, resa con le modalità sopraindicate, che le copie dei lavori specificatamente richiamati nell’autocertificazione
sono conformi agli originali. È inoltre possibile per il candidato autenticare nello stesso modo la copia di qualsiasi tipo
di documentazione che possa costituire titolo e che ritenga di allegare alla domanda ai fini della valutazione di merito.
Dei titoli e della documentazione già depositata nel fascicolo personale tenuto da questa Azienda il candidato può allegare
una semplice fotocopia munita del visto del Servizio Personale che ne attesti la tenuta agli atti.
La mancata produzione della documentazione richiesta per comprovare il possesso di uno dei requisiti di ammissione
comporta l’esclusione dal concorso.
Si rammenta, infine, che l’Amministrazione è tenuta ad effettuare idonei controlli sulla veridicità del contenuto delle
dichiarazioni sostitutive ricevute e che, oltre alla decadenza dell’interessato dai benefici eventualmente conseguiti sulla base
di dichiarazione non veritiera, sono applicabili le sanzioni penali previste per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni
mendaci.
La mancata produzione della documentazione richiesta per comprovare il possesso dei titoli ulteriori rispetto a quelli di
ammissione comporta la non attribuzione dei punteggi di merito eventualmente previsti o la non attribuzione dei benefici
accordati dalla legge.
Per i fatti, stati e qualità personali rientranti nella previsione dell’art. 46 del DPR 445/2000, la documentazione richiesta può
essere sostituita da dichiarazione sostitutiva di certificazione a condizione che la medesima venga resa in forma esplicita (il
candidato deve esplicitamente far rilevare che intende avvalersi di tale facoltà) e sotto personale responsabilità, corredata di
tutti gli estremi del titolo sostituito (es.: Ente che lo ha rilasciato, data conseguimento, esatta denominazione, ecc.).
In caso di false dichiarazioni si applicano le disposizioni di cui all’art. 76 del DPR 445/2000
5 - VALUTAZIONE DEI TITOLI
I titoli saranno valutati, dalla apposita Commissione Esaminatrice, ai sensi delle disposizioni contenute nel D.P.R. 483/97 in
particolare arti. 11 e 27;
Non saranno valutati titoli presentati oltre il termine di scadenza del presente bando, ne saranno prese in considerazione
copie di documenti non autenticate ai sensi di legge.
Le attestazioni di servizi ed attività saranno valutate solo se rilasciate dal legale rappresentante dell’ente presso cui gli stessi
sono stati prestati o da suo delegato.
6 - COMMISSIONE ESAMINATRICE
La Commissione Esaminatrice è nominata con propria determina dal Direttore dell’U.O.C. Personale della Zona Territoriale
n. 11 nei modi e nei termini stabiliti dagli artt. 5 - 6 - 25 del DPR 483/97 e tenuto conto di quanto disposto dalla Legge 537
del 24/12/93 e dal D.Lgvo n. 165/2001.
7 - PROVE DI ESAME (art. 26 del D.P.R. 483/97)
a) PROVA SCRITTA: Relazione su caso clinico simulato o su argomenti inerenti alla disciplina messa a concorso, o
soluzione di una serie di quesiti a risposta sintetica inerenti alla disciplina stessa;
b) PROVA PRATICA:
- Su tecniche e manualità peculiari della disciplina messa a concorso;
- La prova pratica deve comunque essere anche illustrata schematicamente per iscritto;
c) PROVA ORALE:
Sulle materie inerenti alla disciplina a concorso nonché sui compiti connessi alla funzione da conferire.
8 - CONVOCAZIONE DEI CANDIDATI AMMESSI AL CONCORSO ED ESPLETAMENTO DELLE PROVE DI
ESAME
La data e la sede in cui si svolgeranno le prove di esame verranno Pubblicate almeno 15 gg. prima dell’inizio della prova
scritta sulla G.U. della Repubblica IV Serie Speciale “Concorsi ed Esami” e tale formalità equivale a convocazione delle
prove per tutti quei concorrenti che non avessero ricevuto, nel frattempo, notifica di un provvedimento di esclusione.
Peraltro la convocazione sarà nominativa (Racc. Ar.) qualora il numero degli ammessi sia pari o inferiore a 20 (venti).
Qualora la Commissione stabilisca di non poter procedere nello stesso giorno all’effettuazione di tutte le prove, la data della
prova verrà resa nota con le modalità di cui al precedente punto almeno venti giorni prima della data fissata per
l’espletamento della stessa.
Per essere ammessi alle prove concorsuali i candidati dovranno presentarsi muniti di documento personale di identità.
Il superamento di ciascuna delle previste prove scritte e pratiche è subordinato al raggiungimento di una valutazione di
sufficienza espressa in termini numerici di almeno 21/30.
Il superamento della prova orale è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza espressa in termini
numerici di almeno 14/20.
La valutazione è effettuata nel rispetto di quanto previsto dall’art. 9 c. 3 del D.P.R. 483/97.
I candidati che non si presenteranno a sostenere le prove di concorso nel giorno, nell’ora e nella sede stabiliti, saranno
dichiarati decaduti dal concorso, quale sia la causa dell’assenza, anche se non dipendente dalla volontà dei singoli
concorrenti.
9 - APPROVAZIONE DELLA GRADUATORIA
- DICHIARAZIONE DEL VINCITORE
- COSTITUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
Il Direttore dell’U.O.C. Personale della Zona Territoriale n. 11, dopo aver riconosciuto la regolarità degli atti del concorso,
con propria determina, li approva (art. 18 DPR 483/97), e dichiara i vincitori.
In esecuzione delle delibere dell’Ente n. 1340 del 30/12/97 e n. 885 del 7/10/98 verranno applicate alla graduatoria finale di
merito le norme relative alla preferenza nel caso di parità di merito e di titoli di cui all’art. 5, commi 4 e 5 lett. a) e b), del
DPR 487/94 e della L. 191 del 16/6/98 art. 2 c. 9 (è preferito il più giovane di età); in caso di ulteriore parità verrà preferito
nell’ordine chi ha ottenuto il maggior punteggio: nelle prove concorsuali globalmente considerate, nella valutazione dei
titoli, nel conseguimento del titolo di studio richiesto per l’ammissione al concorso (Laurea).
La graduatoria dei vincitori del concorso sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche nonché sul sito
ufficiale della Zona Territoriale n. 11 di Fermo: www.asl11.marche.it.
I vincitori del Concorso Pubblico nel termine di giorni 30 dalla data di ricevimento della richiesta, ed a pena di decadenza,
dovranno presentare alla Zona Territoriale n. 11 la documentazione di cui all’art. 19 del D.P.R. 483/97 ed all’art. 14, c. 4,
del CCNL di categoria 94/97; scaduto inutilmente il termine di 30 giorni l’Azienda comunica di non dare luogo alla
stipulazione del contratto.
Il contratto individuale di lavoro di cui all’art. 14 del CCNL sarà stipulato sulla base dello schema approvato dall’Azienda.
L’assunzione avrà decorrenza sia giuridica che economica dalla data di effettiva entrata servizio.
10 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Il contratto di lavoro può essere risolto dall’Azienda per i casi e condizioni nonché con le modalità previste dal CCNL
nonché dalle altre disposizioni di legge e regolamentari per quanto applicabili.
11 - PERIODO DI PROVA
La conferma in servizio dei vincitori si ha una volta decorso il periodo di prova della durata di mesi sei ai sensi dell’art. 15
del C.C.N.L., senza che il rapporto sia stato risolto da una delle parti.
Con la partecipazione al concorso è implicita, da parte del concorrente, l’accettazione senza riserve di tutte le prescrizioni e
precisazioni del presente bando nonché di quelle che disciplinano o disciplineranno lo stato giuridico ed economico del
personale delle Aziende UU.SS.LL.
La Zona Territoriale n. 11 si riserva la facoltà di prorogare i termini di scadenza per la presentazione delle domande di
ammissione al concorso, di modificare il numero dei posti messi a concorso, di sospendere o revocare il concorso stesso,
qualora, a suo giudizio, ne rilevasse la necessità o l’opportunità per ragioni di pubblico interesse.
12 - SORTEGGIO COMPONENTI COMMISSIONE
Ai fini dell’art. 6, u.c. del D.P.R. 483/97, si rende noto, fin da ora, che i sorteggi dei componenti della Commissione
Esaminatrice del concorso in oggetto avranno luogo presso la sede del Servizio Personale di questa Zona Territoriale
(Fermo - Via Zeppilli), con inizio alle ore 10,00 del decimo giorno successivo alla scadenza del termine per la presentazione
delle domande. Qualora detto giorno sia festivo, la data è spostata al primo giorno successivo non festivo.
Nel caso si renda necessario, per qualsiasi ragione, ripetere l’estrazione oggetto del presente bando, si avverte che le
operazioni saranno ripetute nello stesso giorno di ogni settimana successiva alla prima, fino alla individuazione completa
dei componenti della Commissione stessa. Nel caso che tali giorni siano festivi, le operazioni di sorteggio saranno effettuate
il giorno successivo.
Per quanto non espressamente previsto dal presente bando, si fa rinvio alle norme generali vigenti in materia.
Per eventuali informazioni, gli aspiranti potranno rivolgersi al Servizio Personale di questa Zona Territoriale (Telefono
0734/6252032-6252009) oppure collegarsi al sito dell’Azienda: www.asl11.marche.it.
IL DIRETTORE F.F.
(Dott. Valter Pazzi)
AVVISI
Provincia di Ascoli Piceno.
T.U. 11/12/1933 n. 1775 e succ. mod. - Richiesta intesa ad ottenere la concessione quindicinale per
piccola derivazione di acqua ad uso idroelettrico dall’acquedotto del Vettore, sul territorio del comune di
Comunanza in località Monte Teveraccio. Richiedente: Hydrowatt.
La società Hydrowatt, con sede legale Comune in Folignano (AP) - Via G. Verdi n. 7, ha presentato a questo Servizio
domanda e progetto al fine di ottenere la concessione quindicinale per piccola derivazione di acqua, ad uso idroelettrico,
dall’acquedotto del Vettore, sul territorio del comune di Comunanza in località Monte Teveraccio.
Le caratteristiche dell’impianto idroelettrico sono le seguenti:
- Portata d’acqua da derivare: l/s 40;
- Salto utile: mt. 142,8;
- Potenza nominale: Kw 56;
Trattandosi della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, l’opera è riconosciuta di pubblica utilità e di pubblico
interesse la cui realizzazione è urgente ed indifferibile ai sensi dell’art. 1 commi 3 e 4 della Legge n. 10 del 09/01/1991 e
dell’art. 12 del D. LGS. n. 387 del 29/12/2003.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(Geom. Emidio Biondi)
IL DIRIGENTE
(Dott. Gracco Vittorio Mattioli)
Provincia di Fermo.
T.U. 11/12/1933 n. 1775 e succ. mod. - Richiesta intesa ad ottenere la concessione quindicinale per
piccola derivazione di acqua, ad uso idroelettrico, dalla condotta idrica della Soc. Tennacola spa, in loc.
Chienti in Comune di Sant’Elpidio a Mare. Richiedente: ERAT SpA.
La società ERAT SpA, con sede legale in Zona Industriale Marino del Tronto - 63100 Ascoli Piceno, ha presentato a questo
Servizio domanda e progetto al fine di ottenere la concessione quindicinale per piccola derivazione di acqua, ad uso
idroelettrico, dalla condotta idrica della Soc. Tennacola spa, in loc. Chienti in Comune di Sant’ Elpidio a Mare.
Le caratteristiche dell’impianto idroelettrico sono le seguenti:
- Portata media da derivare: l/s 35;
- Salto utile: mt. 132,00;
- Potenza nominale: Kw 45;
- Producibilità annua di energia elettrica pari a circa Kwh 285.000
Trattandosi della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, l’opera è riconosciuta di pubblica utilità e di pubblico
interesse la cui realizzazione è urgente ed indifferibile ai sensi dell’art. 1 commi 3 e 4 della Legge n. 10 del 09/01/1991 e
dell’art. 12 del D. LGS. n. 387 del 29/12/2003.
Beta S.p.A. - Recanati.
Realizzazione di un ripetitore televisivo, da ubicarsi nel territorio comunale di Tolentino.
Procedura di VIA
(artt. 23 e ss. D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.)
Il sottoscritto Betti Gabriele in qualità di Presidente cons. Amm.ne della ditta BETA S.P.A con sede in Via S. Francesco n.
10 C.A.P. 62019 Comune Recanati Prov. MC
AVVISA
che sono stati depositati presso la segreteria del Comune di Tolentino Piazza della Libertà 3 e presso la Provincia di
Macerata - Settore Ambiente - Servizio Bonifiche - V.I.A. - Concessioni - Via G.B. Velluti, n. 41 - Loc. Piediripa, 62100
Macerata, (oltre che all’arpam ed al corpo forestale dello Stato per lo svolgimento delle attività tecnico scientifiche a
supporto delle autorità competente) gli elaborati del progetto, per la realizzazione di un ripetitore televisivo, da ubicarsi nel
territorio comunale di Tolentino in un terreno censito al foglio 67 particella 111. La finalità è quella di garantire la copertura
del servizio televisivo in ambito locale. Verrà realizzato un traliccio di 25 metri di altezza e supporti per le antenne e
strutture tecniche necessarie, meglio indicate nel progetto.
Il progetto medesimo rimarrà in visione al pubblico per 60 giorni consecutivi a partire dalla presente data di pubblicazione.
Il deposito è effettuato ai sensi degli artt. 23 e 24 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii. allo scopo di consentire a chiunque vi
abbia interesse di prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all’autorità competente (Provincia di
Macerata - Settore Ambiente - Servizio V “Bonifiche - V.I.A. - Concessioni” - Via G.B. Velluti, n. 41 - Loc. Piediripa 62100 Macerata) osservazioni e memorie relative al progetto depositato, da prodursi per iscritto in carta semplice entro .60
giorni dalla data di pubblicazione medesima.
Recanati, lì 10 Febbraio 2010
Centrali Fotovoltaiche Fiumicello Srl - Macerata.
Costruzione di un elettrodotto MT 20 KV in cavo interrato per connessione alla rete Enel di distribuzione
asservito ad un impianto fotovoltaico di potenza pari a 999 kW e relativa cabina elettrica prefabbricata
di tipo basso per la misura e la consegna dell’energia elettrica da realizzare in località santa Maria del
comune di Filottrano in provincia di Ancona. LR. 19/88 e successive modificazioni e integrazioni.
Diramazione entro due km. Da impianto esistente - applicazione art. 1 LR. 24/90. Domanda di
autorizzazione alla realizzazione degli impianti elettrici. LR. 19/88 e successive modificazioni e
integrazioni.
Pubblicazione ai sensi dell’art. 4
della Legge Regionale 6 Giugno 1988 n. 19
e successive modificazioni ed integrazioni
Il sottoscritto MARGIONE DIEGO in qualità di LEGALE RAPPRESENTANTE della ditta CENTRALI
FOTOVOLTAICHE FIUMICELLO SRL con sede in Via MANCINI n. 11, 62100 Macerata (MC)
AVVISA
che con domanda inoltrata alla Amministrazione provinciale di Ancona - III Dipartimento - Governo del Territorio - Settore
Tutela e Valorizzazione dell’Ambiente - Aree Acque Pubbliche e Sistemazioni idrauliche in data 18 febbraio 2010 ha
chiesto l’autorizzazione per la costruzione e l’esercizio di un elettrodotto MT 20 KV per la connessione alla rete Enel di
distribuzione asservito all’impianto fotovoltaico e relativa cabina elettrica prefabbricata di tipo basso per consegna e misura
dell’energia elettrica da realizzare in località Santa Maria nel Comune di Filottrano, in provincia di Ancona. Con la stessa
domanda la Soc. Centrali fotovoltaiche Fiumicello Sri intende avvalersi della facoltà prevista dall’art. 5, comma 2, della
L.R. 6 giugno 1988 n. 19, così come modificato dall’art. 1 della L.R. 24/90. La stessa società ha chiesto inoltre che tutte le
opere vengano dichiarate di pubblica utilità, ai sensi e per gli effetti della L.R. 19/88 urgenti e indifferibili. L’opera non
prevista nello strumento urbanistico generale (PRG) del Comune interessato, sia inserita in detto strumento costituendo
variante allo stesso e che le aree interessate dall’opera medesima sia assoggettata a vincolo preordinato all’esproprio ai sensi
e per gli effetti dell’art. 52-quater del DPR 327/2001 e s.m.i. Le caratteristiche principali degli impianti sono le seguenti:
A) elettrodotto in cavo interrato MT 20 KV con le seguenti caratteristiche:
1. corrente alternata trifase alla frequenza di 50 Hz;
2. densità di corrente : 4 A/mmq;
3. tensione nominale: 20 kV
4. lunghezza: 130 m;
5. tipologia cavo: Al 185 mm2;
B) scavo per posa in opera cavo interrato;
C) cabina elettrica prefabbricata di tipo basso MT-MT di consegna e misura dell’energia elettrica.
La domanda con la descrizione particolareggiata delle opere da realizzare e i documenti allegati, saranno depositati presso
l’Amministrazione Provinciale di Ancona - III Dipartimento - Governo del Territorio - Settore Tutela e Valorizzazione
Dell’ambiente - Area Acque Pubbliche e sistemazioni idrauliche, via Menicucci 1, per trenta giorni consecutivi, a decorrere
dalla data di pubblicazione del presente avviso, a disposizione di chiunque intenda prenderne visione nelle ore di ufficio. Ai
sensi dell’art. 4 della Legge Regionale 6 Giugno 1988, n. 19, e successive modificazioni, le opposizioni, le osservazioni o
comunque le condizioni a cui dovrebbero essere eventualmente vincolate le autorizzazioni a costruire detti impianti,
dovranno essere presentate dagli aventi interesse alla Amministrazione Provinciale di Ancona - Settore Tutela
Dell’ambiente tutela Acque, Territorio, Demanio, entro trenta giorni dalla Data di pubblicazione del presente avviso. Il
presente avviso, corredato da un elaborato tecnico con indicato il tracciato dell’elettrodotto, sarà pubblicato per trenta giorni
consecutivi anche sull’Albo Pretorio del Comune di Filottrano.
Macerata, lì 11 Febbraio 2010
IL LEGALE RAPPRESENTANTE
(Ing. Diego Margione)
KDT Power - Ancona.
Realizzazione impianto fotovoltaico della potenza nominale di 9.667,20 kWp installato a terra e sito nel
comune di Loreto (AN).
Procedura di verifica di assoggettabilità
(art. 20 D.Lgs. 152 del 03/04/2006 e ss.mm.ii.,
L.R. n. 7/2004 e ss.mm.ii.)
Il sottoscritto Molinelli Ennio in qualità di legale rappresentante della ditta KDT Power S.r.l. - telefono 07131781 - fax
07131781 - partita IVA/codice fiscale 02441940422 con sede in Ancona - C.A.P. 60123 Prov. AN, via Volterra n. 7
avvisa
che sono stati depositati presso la sede del Comune di Loreto con sede in Piazza Garibaldi, n. 1 - 60025 Loreto (AN) e
presso la Provincia di Ancona gli elaborati del progetto: realizzazione impianto fotovoltaico della potenza nominale di
9.667,20 kWp installato a terra e sito nel Comune di Loreto (AN).
Il progetto medesimo rimarrà in visione al pubblico per 45 giorni consecutivi a partire dalla presente data.
Il deposito è effettuato ai sensi dell’art. 20 de D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. allo scopo di consentire, a chiunque vi abbia
interesse, di prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all’autorità competente (Provincia di
Ancona - Dipartimento III “Governo del Territorio” - Via Menicucci, 1 - 60121 Ancona) osservazioni e memorie relative al
progetto depositato, da prodursi per iscritto in carta semplice entro 45 giorni dalla data odierna.
Ancona, lì 8 Febbraio 2010
Enel Distribuzione S.p.A. - Pesaro.
Realizzazione tratto di linea MT in cavo interrato per collegamento cabina elettrica MT/BT in località le
Confine del Comune di Piobbico. (Diramazione entro 2 Km da impianto esistente - applicazione art. 1
L.R. 24/90).
L’ENEL Distribuzione S.p.a. - Zona di Pesaro, con sede in Pesaro, Via degli Abeti n. 368, ai sensi dell’art. 4 della Legge
Regionale 6 Giugno 1988, n. 19, e successive modificazioni
RENDE NOTO
- che dovrà realizzare un nuovo tratto di linea MT in cavo interrato a media tensione 20 kV per collegare una cabina
elettrica di trasformazione MT/BT, necessaria per fornire energia elettrica ad un nuovo insediamento produttivo nel
Comune di Piobbico;
- che il tracciato dell’impianto da realizzare è indicato in rosso sulle planimetrie in scala 1:25.000 e 1:4.000 depositate
presso la PROVINCIA DI PESARO E URBINO Servizio 4.4 Opere Pubbliche e Difesa del Suolo (Genio Civile);
- che le aree interessate dalle opere ricadono nel Comune di Piobbico in Provincia di Pesaro e Urbino;
- che la nuova tratta di linea MT da realizzare si diparte dall’impianto esistente denominato Lobo Piobbico, autorizzato con
Decreto del Presidente della Regione Marche n. 3878 del 22/04/91 (Pratica in sanatoria n. 7);
- che per la realizzazione di tale nuovo impianto intende avvalersi della facoltà prevista dall’art. 5, comma 2, della L.R. 6
Giugno 1988 n° 19, così come modificato dall’art. 1 della L.R. 21 Aprile 1990 n. 24;
- che le opere da realizzare sono finalizzate a soddisfare la richiesta di energia elettrica nel comparto soprammenzionato sito
in località Le Confine del Comune di Piobbico;
- che le principali caratteristiche sono:
Linea MT
- lunghezza circa 250 m;
- tensione nominale 20 kV;
- frequenza 50Hz;
- conduttori elettrici: cavo interrato Al 185 mm2.
La domanda con il presente Rende Noto e la corografia con individuato il tracciato degli impianti da realizzare, saranno
depositati presso il Servizio 4.4 Decentrato OO.PP. e Difesa del Suolo, per trenta giorni consecutivi, a decorrere dalla data
di pubblicazione del presente avviso, a disposizione di chiunque intenda prenderne visione nelle ore d’ufficio. Ai sensi e per
gli effetti della L.R. 19/88 e successive modificazioni, le opposizioni, le osservazioni o comunque le condizioni cui
dovrebbe essere eventualmente vincolata la costruzione dell’impianto, dovranno essere presentate dagli aventi interesse al
Servizio 4.4 Decentrato OO.PP. e Difesa del Suolo; entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso.
Il presente Rende Noto, corredato da una corografia con indicato il tracciato dell’elettrodotto, sarà pubblicato per trenta
giorni consecutivi anche sull’Albo Pretorio del Comune interessato.
Pesaro, lì 2 Febbraio 2010
IL RESPONSABILE
(Antonio Delli Carpini)
E Production - di E Centrum Srl & C. - S.a.s. - Milano.
Procedura di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale.
Procedura di verifica di assoggettabilità
(art. 20 D.Lgs. 152 del 03/04/2006 e ss.mm.ii.,
L.R. n. 7/2004 e ss.mm.ii.)
Il sottoscritto Pohl Peter Paul in qualità di legale rappresentante della ditta E Production - di E Centrum & C. - S.a.s. Telefono 0473 622196 - fax 0473 622139 - partita IVA/Codice fiscale 066169409687 con sede in Milano C.A.P. 20100
Prov. MI Via Manzoni n. 45
avvisa
che sono stati depositati presso la segreteria del comune di Corinaldo (AN), sede Via Del Corso, 9 e presso la Provincia di
Ancona gli elaborati del progetto: realizzazione ampliamento un impianto fotovoltaico a terra (grid-connected) su
struttura fissa (potenza totale 3 MWP), localizzato in Via Madonna del Piano, nel Comune di Corinaldo (AN).
Il progetto medesimo rimarrà in visione al pubblico per 45 giorni consecutivi a partire dalla presente data.
Il deposito è effettuato ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. allo scopo di consentire, a chiunque vi abbia
interesse, di prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all’autorità competente (Provincia di ancona
- Dipartimento III “Governo del Territorio” - Via Menicucci, 1 - 60121 Ancona) osservazioni e memorie relative al progetto
depositato, d aprodursi per iscritto in carta semplice entro 45 giorni dalla data odierna.
Milano, lì 5 Febbraio 2010
E.R.F. Ente Regionale per le Manifestazioni Fieristiche - Ancona.
Elenco fornitori per l’affidamento in economia di beni e servizi d’importo pari o inferiore ad E
100.000,00 oneri fiscali esclusi.
Ai sensi del proprio regolamento del 5/11/2009 1’E.R.F., Ente Regionale per le Manifestazioni Fieristiche, procede
all’istituzione di uno specifico “Elenco fornitori” per l’affidamento in economia di beni e servizi d’importo pari o inferiore
ad E 100.000,00 oneri fiscali esclusi.
Le ditte che intendono iscriversi al suddetto elenco presentano domanda scritta indirizzata all’ Ente Regionale per le
Manifestazioni Fieristiche - L.go Fiera della Pesca 11 - 60125 Ancona entro il giorno 10 marzo 2010 Consultare il sito
www.erf.it.
IL SEGRETARIO GENERALE
(Dott. Luigi Peloni)
Fase engineering - Forlì.
Progetto parco fotovoltaico sito nel Comune di Montefalcone Appennino (FM).
Procedura di verifica di assoggettabilltà
(art. 20 D.Lgs. 152/2006, LR. 7/2004 e ss.mm.ii.)
Il sottoscritto PANTIERI LUCA in qualità di LEGALE RAPPRESENTANTE della ditta FASE ENGINEERING con sede
in Via TALETE n. 10/10 C.A.P. 47100 Comune FORLÌ Prov. FC
AVVISA
che sono stati depositati presso la segreteria dei seguenti Comuni:
Comune di MONTEFALCONE APPENNINO, Sede Via San Pietro, n. 27;
Comune di SANTA VITTORIA IN MATENANO, Sede Corso Matteotti, n. 13
Comune di FORCE, Sede Piazza Vittorio Emanuele II, n. 2
e presso la Provincia di Fermo, Provincia di Ascoli Piceno e REGIONE MARCHE gli elaborati del progetto
“REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI POTENZA PARI A 4692,00 kWp”
Il progetto medesimo rimarrà in visione al pubblico per 45 giorni consecutivi a partire dalla presente data di pubblicazione.
Il deposito è effettuato ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs 152/2006 e dell’art. 4 della L.R. 7/2004 e ss.mm.ii. allo scopo di
consentire a chiunque vi abbia interesse di prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all’autorità
competente (Regione Marche - Servizio Ambiente e Paesaggio, via Gentile da Fabriano, n. 9 - 60125 Ancona) osservazioni
e memorie relative al progetto depositato, da prodursi per iscritto in carta semplice entro 45 giorni dalla data di
pubblicazione medesima.
Forlì, lì 27 Gennaio 2010
Immobiliare 23 Srl - Unipersonale - Coriano.
Realizzazione impianto fotovoltaico.
Procedura di verifica di assoggettabilità
(art. 20 D.Lgs 152 del 03/04/2006 e ss.mm.ii.,
L.R. n. 7/2004 e ss.mm.ii.)
Il sottoscrittoi Rivelli Daniele in qualità di Amministratore Unico della ditta Immobiliare 23 Unipersonale S.r.l. - telefono
0721 830769 - fax 0721 838616 - partita Iva/Codice fiscale 00661380410 con sede in Coriano C.A.P. 47853 Prov. RN Via
Ausa n. 70
AVVISA
che sono stati depositati presso la segreteria del Comune di Monte Urano (FM) con sede in Piazza della Libertà, 1 63015
Monte Urano (FM) e presso la Provincia di Fermo gli elaborati del progetto: “Realizzazione di un impianto fotovoltaico
della potenza nominale di 2.380 KW” sito in comune di Monte Urano (FM) - località San Lorenzo impianto di produzione
di energia elettrica da fonte rinnovabile.
Il progetto medesimo rimarrà in visione al pubblico per 45 giorni consecutivi a partire dalla presente data. Il deposito è
effettuato ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. allo scopo di consentire, a chiunque vi abbia interesse, di
prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all’autorità competente (Provincia di Fermo - Settore
Ambiente - Viale Trento, 113 - 63023 Fermo) osservazioni e memorie relative al progetto depositato, da prodursi per
iscritto in carta semplice entro 45 giorni dalla data odierna.
Loro Piceno Fotovoltaico S.r.l. - Terni.
Avviso - Impianto fotovoltaico - Comune di Loro Piceno.
Procedura di verifica di assoggettabile
(art. 20 D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.)
Il sottoscritto FRANCESCO SAVERIO GUARINO in qualità di AMMINISTRATORE UNICO della ditta LORO PICENO
FOTOVOLTAICO S.R.L. con sede in STRADA SANTA FILOMENA n. 38 C.A.P. 05100 Comune TERNI Prov. TR
AVVISA
che sono stati depositati presso la segreteria dei seguenti Comuni
Comune di LORO PICENO Sede: P.zza G. Matteotti, 2 Loro Piceno (MC)
Comune di Mogliano Sede: Via Roma, 54 Mogliano (MC)
e presso la Provincia di Macerata - Settore Ambiente - Servizio Bonifiche - V.I.A. - Concessioni - Via G.B. Velluti, n. 41 Loc. Piediripa, 62100 Macerata, gli elaborati del progetto di un impianto fotovoltaico a terra per la produzione di energia
elettrica della potenza nominale di 2,57 MWp, da realizzarsi in località Contrada Vignali Bagnere, nel comune di Loro
Piceno (MC).
Il progetto medesimo rimarrà in visione al pubblico per 45 giorni consecutivi a partire dalla presente data di pubblicazione.
Il deposito è effettuato ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs 152/2006 e allo scopo di consentire a chiunque vi abbia interesse di
prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all’autorità competente (Provincia di Macerata - Settore
Ambiente - Servizio V “Bonifiche - V.I.A. - Concessioni” - Via G.B. Velluti, n. 41 - Loc. Piediripa - 62100 Macerata)
osservazioni e memorie relative al progetto depositato, da prodursi per iscritto In carta semplice entro 45 giorni dalla data di
pubblicazione medesima.
Terni, lì 5 Febbraio 2010
Montefano Fotovoltaico Srl - Terni.
Avviso - Impianto fotovoltaico - Comune di Montefano.
Procedura di verifica di assoggettabilità
(art. 20 D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.
Il sottoscritto FRANCESCO SAVERIO GUARINO in qualità di AMMINISTRATORE UNICO della ditta MONTEFANO
FOTOVOLTAICO S.R.L con sede in STRADA SANTA FILOMENA n. 38 C.A.P. 05100 Comune TERNI Prov. TR
AVVISA
che sono stati depositati presso la segreteria del Comune di MONTEFANO Sede: Corso Carradori, 26 MONTEFANO (MC)
e presso la Provincia di Macerata - Settore Ambiente - Servizio Bonifiche - V.I.A. - Concessioni - Via G.B. Velluti, n. 41 Loc. Piediripa, 62100 Macerata, gli elaborati del progetto Odi un Impianto fotovoltaico a terra per la produzione di energia
elettrica della potenza nominale di 1,8216 MWp, da realizzarsi in località Contrada Polpano, nel comune di MONTEFANO
(MC).
Il progetto medesimo rimarrà in visione al pubblico per 45 giorni consecutivi a partire dalla presente data di pubblicazione.
Il deposito è effettuato ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii. allo scopo di consentire a chiunque vi abbia
interesse di prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all’autorità competente (Provincia di
Macerata - Settore Ambiente - Servizio V “Bonifiche - V.I.A. - Concessioni” - Via G.B. Velluti, n. 41 - Loc. Piediripa 62100 Macerata) osservazioni e memorie relative al progetto depositato, da prodursi per iscritto in carta semplice entro 45
giorni dalla data di pubblicazione medesima.
Terni, lì 5 Febbraio 2010
PiQuadro Investimenti S.r.l. - Cagli.
Progetto di Riqualificazione energetica di aree comprese nella provincia di Pesaro e Urbino Località S.
Angelo in Maiano in Comune di Cagli - Realizzazione di impianto fotovoltaico fisso a terra di potenza
complessiva 7.074,375 kWp di cui 999,600 kWp in fase di autorizzazione (Prot. 12 gennaio 2010) e
6.074,775 kWp in ampliamento. Impianto fotovoltaico non integrato: “Impianto fotovoltaico con moduli
collocati al suolo” in base all’art. 2, comma 1, lett. b1 del DM. 19/02/2007.
Procedura di verifica di assoggettabilità
(art. 20 D.Lgs 152 del 03/04/2006 e ss.mm.ii.)
Il sottoscritto Nicola Ceccaroli in qualità di Amministratore Unico della ditta Piquadro Investimenti Srl con sede in Via Don
Giuseppe Celli n. 25 C.A.P. 61043 Comune Cagli Prov. PU
AVVISA
che sono stati depositati presso la segreteria del Comune di Cagli, Piazza Matteotti, 1 - 61043 Cagli (PU) e presso la
Provincia di Pesaro e Urbino Servizio 4.1. - Urbanistica - Pianificazione Territoriale - VIA - VAS, Via Gramsci n. 4 Pesaro, gli elaborati del progetto impianto fotovoltico fisso a terra di potenza complessiva 7074, 375 kwp di cui 999,600
kwp in fase di autorizzazione (prot. 12 gennaio 2010) e 6074,775 kwp in ampliamento in loc. S. Angelo in Maiano - Cagli
(PU).
Il progetto medesimo rimarrà in visione al pubblico per 45 giorni consecutivi a partire dalla presente data.
Il deposito è effettuato ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii. allo scopo di consentire a chiunque vi abbia
interesse di prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all’autorità competente (Provincia di Pesaro
e Urbino Servizio 4.1 - Urbanistica - Pianificazione Territoriale - Via Gramsci n. 4 - Pesaro) osservazioni e memorie
relative al progetto depositato da prodursi per iscritto in carta semplice entro 45 giorni dalla data odierna.
Cagli, lì 29 Gennaio 2010
SVIM - Sviluppo Marche S.p.A - Ancona.
Avviso pubblico per la selezione di un certificatore di primo livello.
Si rende noto che è indetta dalla SVIM - Sviluppo Marche S.p.A. una procedura per la selezione di un Certificatore di Primo
Livello nell’ambito dei seguenti progetti:
- AsviLoc Plus, finanziato dal programma SEE
- VITO, finanziato dal programma SEE
I requisiti, le modalità e termini di presentazione della domanda di partecipazione alla selezione, i criteri di valutazione,
nonché lo specifico oggetto, la durata, il luogo ed il compenso sono riportati nell’avviso pubblicato e visionabile sul sito
www.svimapa.it.
Scadenza: 9 marzo 2010
Per informazioni rivolgersi al n. 071/289941
SVIM - Sviluppo Marche S.p.A - Ancona.
Avviso di selezione pubblica, per titoli e colloquio, finalizzata al conferimento di n. 2 incarichi di
collaborazione coordinata a progetto come disciplinato dal D.Lgs n. 276/2003 e s.m.i.
Si rende noto che è indetta dalla SVIM - Sviluppo Marche SpA una procedura di selezione pubblica, per titoli e colloquio,
finalizzata al conferimento di n. 2 incarichi di collaborazione coordinata a progetto come disciplinato dagli articoli da 61 a
69 - titolo VII del D.Lgs n. 276/2003 e s.m.i., per l’esecuzione di attività da svolgersi nell’ambito di un programma di
lavoro relativo ad attività collegate all’attuazione dei seguenti progetti:
BIOFORENERGY - NPPA interreg Cards/Phare
Setoom - IEE 2007-2013
S&NS - LdV - VETPRO
Asviloc Plus - South East Europe, Transnational Cooperation Programme
Develop-MED - Med programme
MMOVE - Interreg IVC
I requisiti, le modalità e termini di presentazione della domanda, i criteri di valutazione, nonché lo specifico oggetto, la
durata, il luogo ed il compenso dell’incarico/degli incarichi sono riportati nell’avviso pubblicato e visionabile sul sito
www.svimapa.it.
Scadenza: 9 marzo 2010
Per informazioni rivolgersi al n. 071/289941
Thomas Kofler - Cornaiano (BZ).
Procedura di verifica di assoggettabilità ai sensi dell’art. 20 D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.
Il sottoscritto THOMAS KOFLER, residente in Via della Fiera n. 20, 39057 Cornaiano (BZ)
AVVISA
che sono stati depositati presso la segreteria del Comune di SASSOFERRATO, Piazza della Matteotti 1, 60041 Sassoferarto
(AN) e presso la Provincia di Ancona - servizio area acque pubbliche e sistemazioni idrauliche - Via Menicucci, n. 1, gli
elaborati del progetto “REALIZZAZIONE DI UN CAMPO FOTOVOLTAICO NON INTEGRATO DELLA POTENZA
NOMINALE PARI A 690 kWp SU TERRENO AGRICOLO IN FRAZIONE CASTAGNA NEL COMUNE DI
SASSOFERRATO”
L’impianto in oggetto, sarà installato a terra, su terreno agricolo identificato al catasto terreni del Comune di Sassoferrato
(AN) al foglio n. 1, mappali n. 79, 80, 81, 82, 85, 111, 112, 113 e 114. Verranno utilizzati moduli in silicio cristallino
montati su strutture fisse ancorate a terra con pali conficcati nel terreno senza getti in calcestruzzo. L’energia elettrica
prodotta sarà ceduta alla rete in media tensione di Enel. La finalità dell’opera è la produzione di energia elettrica da fonte
solare, senza alcuna emissione di sostanze inquinanti e rumore. L’impianto sarà di tipo fisso ed avrà le seguenti
caratteristiche:
potenza nominale installata: 690 kW;
Superficie effettivamente occupata dai pannelli fotovoltaici: 4.800 mq;
Superficie complessivamente occupata dall’impianto (area recintata): 1,50 ha circa
Si rende inoltre noto che nell’ambito dello stesso progetto è stata richiesta l’autorizzazione per la realizzazione di un breve
tratto di elettrodotto in cavo interrato per il collegamento dell’impianto alla rete ENEL ai sensi dell’art. 4 della Legge
Regionale 6 Giugno 1988 n. 19 e successive modificazioni.
Le caratteristiche principali dell’elettrodotto sono le seguenti:
• corrente alternata trifase alla frequenza di 50Hz;
• linea completamente interrata della lunghezza di 60 m circa in fiancheggiamento alla strada vicinale Maracciani con
interconnessione nella Cabina Primaria di proprietà ENEL Distribuzione SpA “SASSOFERRATO” DH001380238;
• tensione nominale dell’elettrodotto 20kV;
• costruzione di una cabina elettrica prefabbricata di tipo basso BT-MT di consegna e misura dell’energia elettrica che
raccoglie la potenza elettrica prodotta dall’impianto.
In relazione al cavidotto elettrico, Thomas Kofler ha chiesto che tutte le opere vengano dichiarate di pubblica utilità, ai sensi
e per gli effetti della LR. 19/88 urgenti e indifferibili.
Il deposito è effettuato ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii. e ai sensi dell’art. 4 della Legge Regionale 6
Giugno 1988, n. 19, e successive modificazioni allo scopo di consentire a chiunque vi abbia interesse di prenderne visione,
ottenerne a proprie spese una copia e presentare all’autorità competente (Provincia di Ancona servizio area acque pubbliche
e sistemazioni idrauliche - Via Menicucci, n. 1) osservazioni e memorie relative ai progetto depositato, da prodursi per
iscritto in carta semplice entro 45 giorni dalla data di pubblicazione medesima.