CORSO DI INTRODUZIONE ALLA TEOLOGIA E TEOLOGIA
FONDAMENTALE
Prof. GABRIELE CHIRUZZI
GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA
Il corso intende introdurre gli studenti allo studio della scienza
teologica e di seguito accompagnarli nell’approfondimento delle
tematiche specifiche della Teologia fondamentale.
A partire da tali finalità, il corso si struttura in due parti. Nella prima si
affrontano le grandi questioni dell’identità epistemologica e della
metodologia scientifica del discorso teologico. Nella seconda, invece, si
mettono a tema le problematiche teologiche che connotano la disciplina, a
partire da una ricognizione storica del cammino di maturazione fatto dalla
stessa per poi giungere alle questioni centrali della Rivelazione, della fede
e della Chiesa come luogo di trasmissione tanto dell’evento rivelativo
quanto dell’esperienza della fede.
Il corso si interessa anche alla riflessione sul dialogo del cristianesimo
con le altre religioni, soprattutto intorno all’asse centrale della Verità
cristologica. Da ciò scaturisce l’analisi delle ragioni per le quali il
cristianesimo oggi continua a proporsi in tutta la sua credibilità.
PROGRAMMA DETTAGLIATO
Introduzione al corso

Cosa significa “rendere ragione della propria fede”

Rendere ragione della propria fede nel contesto attuale

Oggetto e metodo della TF
PRIMA PARTE: LA RIVELAZIONE
1)
La Rivelazione nell’Antico Testamento: approccio
fenomenologico ed ermeneutico.
1.1 La Rivelazione nell’Antico Testamento: esame filologico del termine.
1.2 Il proprium della religione israelitica: la fenomenologia propria.
1.3 Il Dio dell’Antico testamento: ermeneutica dei testi fondamentali.
1.4 Conoscere Dio e credere in Dio
2)
La Rivelazione nel Nuovo Testamento
2.1 Le Parole di Gesù: tensione tra profezia ed attualizzazione della
salvezza.
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2.2 I segni compiuti da Gesù: ermeneutica dei miracoli e degli altri segni.
2.3 Gesù rivela il Padre
2.4 La croce si contrappone alla profezia del Regno?
2.5 L’evento della Risurrezione
2.5.1. La credibilità della Risurrezione
3) La Rivelazione accolta e trasmessa dalla Chiesa
3.1. La teologia e la Rivelazione:
3.1.1 I padri della Chiesa
3.1.2. la teologia medioevale
3.1.3. la teologia moderna
3.2 Il Concilio Vaticano I: Dei Filius
3.3Il Concilio Vaticano II: Dei Verbum
PARTE SECONDA: LA CREDIBILITÀ DELLA RIVELAZIONE
1)
La teologia e il compito di fondare la credibilità della Rivelazione
1.1 Criteri ed itinerari per una corretta fondazione della fede
2)
Il presupposto antropologico della religione
2.1. La Rivelazione è per l’uomo
2.2. Lo statuto antropologico dell’atto di fede
3) Ontologia della Rivelazione
3.1 La trinità origine della Rivelazione
3.2 Dio si rivela liberamente e gratuitamente
3.3 Il simbolo e la sua mediazione nel processo rivelativo
4) Epistemologia della Rivelazione
4.1 fenomenologia della rivelazione
4.2 Ermeneutica della Rivelazione
4.3 Simbolicità della Rivelazione
5) Dio agisce nella storia
5.1 L’azione primordiale creatrice di Dio
5.2 L’azione continua creatrice di Dio
5.3 L’azione di Dio mediata dagli uomini
5.4 L’azione di Dio nel mondo e la scienza
6) La rintracciabilità della Rivelazione nella storia
6.1 I segni storici della Rivelazione
2
6.2 Approccio al Gesù storico
6.3 I Vangeli
6.4 la Chiesa come mediatrice della Rivelazione
6.5 Modelli teologici di mediazione dell’universalità della Rivelazione
6.5.1 Modello cosmologico: la Rivelazione come storia: W.
Pannenberg
6.5.2 Modello cosm.: la Rivelazione come senso della storia: W.
Kasper
6.5.3 Modello antropologico-esistenziale: la Rivelazione come
risposta alla problematica esistenziale P. Tillich
6.5.4 Modello onto-teologico: la Rivelazione come autorivelazione
di Dio nella parola K. Barth
6.5.5 Modello onto-teologico: la rivelazione come autoglorificazione
dell’amore di Dio H.U. von Baltasar
6.5.6 Modello onto-teologico: la Rivelazione come promessa
escatologica J. Moltmann
7) Gesù Cristo origine e mediatore unico della salvezza
7.1 Aspetto soteriologico della storia di Gesù
7.2 La croce: scandalo e salvezza
7.3 La risurrezione come compimento della redenzione
7.4 Cristo e le altre religioni
METODOLOGIA ADOTTATA
Il corso è condotto secondo la struttura delle lezioni frontali da parte
del docente. Agli studenti viene chiesto di interagire, nell’ultimo spazio di
tempo di ogni lezione, attraverso una riflessione frutto di letture personali
o, qualora la tematica trattata lo permetta, mediante un approfondimento
che nasca da esperienze concrete di vissuto di fede.
BIBLIOGRAFIA PROPOSTA
Fonti:
La Bibbia di Gerusalemme, EDB, Bologna 2008
CONCILIO ECUMENICO VATICANO I, Costituzione Dogmatica Dei Filius
CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Costituzione Dogmatica Dei
Verbum; Costituzione Dogmatica Lumen gentium; Costituzione Pastorale
Gaudium et spes.
CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Dominus Iesus in AAS
92 (2000)
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GIOVANNI PAOLO II, Fides et ratio, in AAS 83 (1991)
DENZINGER H., Enchiridion symbolorum, definitionum et declarationum
de rebus fidei et morum, P. HÜNERMANN (ed.), EDB, Bologna 19962.
Testo obbligatorio
C. GRECO, La rivelazione di Dio e ragioni della fede. Un percorso di
teologia fondamentale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012.
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