XXVIII CONFERENZA ITALIANA DI SCIENZE REGIONALI VALUTAZIONE DI IMPATTI DI LOCALIZZAZIONI UNIVERTARIE. UN CASO DI STUDIO Domenico Enrico MASSIMO1, con Antonino BARBALACE1, Antonia Rita CASTAGNELLA1 e Paola PRINCIPATO1 (1) Dipartimento PAU, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, 25 Via Melissari, 89124 Reggio Calabria, [email protected], 360.997513, 0965.385228 SOMMARIO La ricerca concerne l’evoluzione di un originario studio a-spaziale di mercato immobiliare in una osservazione pluriennale georeferenziata grazie alla strutturazione di un Real Estate Geographic Information System (Real Estate GIS) arricchito di collegamenti con strumenti di valutazione estimativa ed economica. La spazializzazione dell’analisi di mercato facilita l’uso dell’informazione immobiliare quale proxy della qualità insediativa, e migliora anche le stime di impatti di investimenti. Il Caso di Studio, focalizzato su un’area del Comune di Reggio Calabria, persegue la verifica diagrammatica dell’eventuale correlazione tra localizzazione di un Polo Universitario e variazione dei prezzi immobiliari. L’analisi diagrammatica dei dati permette di rilevare i primi impatti della localizzazione di iper-strutture di servizi e infrastrutture di trasporto sui rialzi dei prezzi immobiliari. Attribuzioni. Domenico Enrico MASSIMO ha coordinato la ricerca e ha redatto il Paper: Paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9. Antonino BARBALACE ha impostato il Real Estate GIS e ha curato le geo-analisi immobiliari. Antonia Rita CASTAGNELLA ha curato le analisi immobiliari regressive e diagrammatiche. Paola PRINCIPATO ha impostato ed elaborato l’Inventario Immobiliare computerizzato tridimensionale, in ambiente GIS e con allied softwares . 1. INTRODUZIONE. POSIZIONE DEL TEMA E OBIETTIVI DELLA RICERCA Primo obiettivo del Paper è di documentare l’attuazione di linee di ricerca nella valutazione immobiliare, tendenti a sperimentare e validare modelli e algoritmi di analisi di mercati locali basati su osservazioni pluriennali, tendenzialmente permanenti, progressivamente ampliate e aggiornate, prefiguranti l’attivazione di osservatori stabili. Secondo obiettivo del Paper è l’introduzione alla tematica dei rapporti tra mercati immobiliari e localizzazioni universitarie, e l’illustrazione di un Caso di Studio sull’andamento dei prezzi effettivi (non stimati) di compravendita, localizzato in un quartiere circostante un’area universitaria, nel Comune di Reggio Calabria. I prezzi effettivi del quartiere universitario sono comparati con l’andamento dei prezzi effettivi (non stimati) di compravendita dell’intero insediamento urbano di cui il quartiere fa parte. Il rapporto è stato redatto all’inizio del 2007 e tiene conto nelle analisi regressive e geostatistiche dei dati sulle transazioni di mercato fino a quella data. In ambito italiano, l’approfondimento dei temi legati allo studio dei mercati immobiliari, specie su casi applicativi, si confronta con: storica carenza di trasparenza sostanziale nelle transazioni di beni stabili; limitata disponibilità di informazione sistematica, al di là delle classiche quotazioni minime e massime di fonte pubblica e privata a scala nazionale e regionale, e di stime indicative derivate su basi intuitive e di conoscenze personali a scala locale; problemi oggettivi per realizzare estese valutazioni basate sui reali prezzi di mercato degli immobili, data la riservatezza e inaccessibilità di tali dati. Ne consegue una constatazione: “In Italia il quadro della pratica valutativa risente di stratificazioni legate alla preponderanza delle stime convenzionali rispetto alle stime di mercato e alla difficoltà di rilevazione dei prezzi effettivamente praticati”. (Simonotti, 2005, p. 17) Lo stato delle cose richiede l’avvio e il consolidamento di pratiche valutative che dovrebbero essere: basate sui prezzi effettivamente praticati, seppur di non facile reperibilità; estese nella quantità dei dati e nella numerosità di aree urbane prese in considerazione, al fine di avere quadri di riferimento territoriali, regionali e macro-regionali al cui interno approfondire segmenti, zone, aspetti; comparate sia con altri eventuali prezzi osservati, sia con le cosiddette “quotazioni” e “stime”, per leggere sia convergenze che differenze; estese anche nel tempo per prefigurare degli “osservatori immobiliari”, trasformando isolati Casi di Studio in permanenti attività di valutazioni basate sul mercato. La tendenza a trasfigurare il singolo Caso di Studio in osservazione sistematica sullo stesso insediamento urbano e nel tempo, può aiutare a perseguire un obiettivo dell’Estimo Immobiliare che è quello della validità nel tempo dei modelli di analisi: “[…] diventa sempre più importante avere a disposizione valutazioni patrimoniali e in generale stime relative a beni (di natura pubblica o privata) che conservino una loro intrinseca validità per periodi relativamente lunghi: si pensi – oltre che ai - valori catastali – ai fondi immobiliari, alla necessità di tenere aggiornati i conti patrimoniali delle società private e soggetti di natura pubblica, ai sistemi di garanzie che gravano sui fabbricati e sui terreni edificabili. È quindi assai importante definire modelli e algoritmi che siano in grado di validare e rendere comunque facilmente aggiornabili i dati di cui si dispone […]”. (Roscelli, 2002, p. 2) 2. STUDIO DEL MERCATO IMMOBILIARE DI REGGIO CALABRIA La ricerca indirizza negli anni un Caso di Studio a configurarsi come osservazione continua sia sul patrimonio edilizio (nella sua consistenza e nelle sue caratteristiche, classificate anche con l’ausilio di banche dati spaziali) e sia sui “prezzi effettivamente praticati” nelle compravendite. Questi ultimi costituiscono in Italia dati riservati e sensibili. Nella ricerca i dati sono raccolti attraverso complessi processi di “elicitazione” mediante interviste confidenziali con compratori, venditori, intermediari, agenzie organizzate. Tale duplice conoscenza diretta (degli immobili e delle loro caratteristiche, quali variabili indipendenti - esplicative; del loro prezzo quale variabile dipendente esplicata) costituisce le osservazioni che sono cosa diversa dalle informazioni sintetiche e generiche espresse dalle quotazioni immobiliari le quali: “sono indicazioni di valore unitari riferiti ad ampi contesti ed ambiti di mercato dai profili approssimativi; sono costituite da un’unica indicazione di valore o da una forcella di valori minimo e massimo; in genere i loro repertori non indicano chiaramente le modalità di rilevazione e di elaborazione dei dati, né le indicazioni applicative e i test di controllo, e per questi motivi sono inadatte alla stima immobiliare; ciò è confermato dalle stesse quotazioni […] che nel frontespizio riportano l’avvertenza secondo la quale le quotazioni non possono intendersi sostitutive della “stima” ma soltanto di ausilio.” (Simonotti, 2007b) Studio preliminare metodologico. Un iniziale Caso di Studio (Mollica, Massimo, 2000) ha avviato la prima esplorazione descrittiva di alcuni mercati immobiliari della Calabria, per i quali non erano disponibili precedenti studi, né conseguenti elaborazioni con modello analitico immobiliare (di seguito semplicemente: modello) basati su: diretta conoscenza degli immobili nella loro puntuale ubicazione e nelle loro caratteristiche localizzative, tecnico-architettoniche ed economico-produttive; “rilevazioni dei prezzi effettivamente praticati” nelle relative compravendite. Prima tappa. L’iniziale contributo descrittivo è stato: successivamente ampliato; strutturando fino a 106 osservazioni di effettive compravendite del mercato urbano di Reggio Calabria (Mollica, Massimo, 2002); articolato, per la prima volta, in quattro “zone immobiliari” centrali e semicentrali, ai fini di una prima analisi mediante algoritmo o modello immobiliare (Roscelli, 2002). Questo è stato sperimentato con forma funzionale di particolare semplicità e per questo definito parsimonious model (Triplett, 1986). Ciò per la parsimonia di energie che richiederebbe una sua generalizzazione per realizzare campagne di mass appraisal. Le osservazioni sono state localizzate con procedura desk work introducendo per la prima volta le cartografie computerizzate. Seconda tappa. Il Caso di Studio è stato orientato verso l’osservazione stabile e in una prospettiva pluriennale, mediante l’ampliamento e l’aggiornamento della base dei dati. Sono state integrate +420 osservazione raggiungendo il totale di 526 (Massimo, Castagnella, 2006) rispetto alle originali 106. Appare importante segnalare un cambiamento nella natura dei dati. Molte decine di informazioni sono state acquisite da parte dall’autore partecipando direttamente alle transazioni immobiliari quale esperto volontario di supporto gratuito delle parti. Questa base di dati direttamente raccolta e controllata ha fornito elementi stabili per la migliore gestione di tutte le successive analisi. È stata avviata la spazializzazione delle osservazioni, con creazione di un Real Estate Geographic Information System (di seguito Real Estate GIS) attraverso la strutturazione e il popolamento di un GeoDataBase (GDB). Tale sistema ha consentito oltre al mapping e alla visualization dei dati localizzati su più supporti cartografici georeferenziati, di effettuare operazioni di geostatistical e spatial analysis ovvero di creare nuove informazioni attraverso l’elaborazione dei dati presenti nel GDB. Il GIS ha supportato e facilitato la georeferenziazione di 370 osservazioni in parti urbane centrali, rispetto alle totali 526 localizzate nei territori comunali di Reggio Calabria e Villa San Giovanni. I 370 records hanno costituito l’input della seconda performance dell’originario modello adottato e definito parsimonious model di analisi. Terza tappa. Un ulteriore ampliamento (Massimo, 2007) ha aumentato di +121 fino a 647 le osservazioni nei territori comunali, di cui +45 fino a un totale di 415 quelle georeferenziate all’interno dell’insediamento urbano (parti centrali e semi-sentrali) suddiviso in “zone immobiliari”, ulteriormente affinate nella loro articolazione. Quarta tappa. Con l’attuale ampliamento (Massimo, Barbalace, Castagnella, 2007) sono state aumentate rispettivamente di +188 fino ad un totale di 835 le osservazioni nei territori comunali, di cui +28 fino a un totale di 443 quelle georeferenziate all’interno dell’insediamento urbano già articolato in zone immobiliari. Con la quarta tappa gli esiti della ricerca sono i seguenti. Le osservazioni sono state la base della ricerca progressivamente ampliata. I dati raccolti, lo studio di mercato a scala di intero centro urbano, il modello o algoritmo adottato sono stati tutti confermati con una sequenza di quattro consecutive e positive performances, in un periodo pluriennale. A questo punto è possibile sperimentare il modello per ambiti più piccoli di singole aree urbane ovvero “sub-mercati zonali”, specie se rivestono un particolare interesse: “Il mercato immobiliare per la sua diversità e complessità può essere suddiviso in sub-mercati che costituiscono sotto insiemi più piccoli e specializzati del mercato immobiliare. […] I mercati immobiliari possono essere classificati: a) secondo la localizzazione […]”. (Simonotti. 1997, p. 57) L’analisi disaggregata può permettere di approfondire la conoscenza descrittiva e diagrammatica di quell’area o quartiere, all’interno dell’insediamento urbano, in cui è avvenuta la localizzazione delle strutture universitarie, attivate gradualmente nel corso degli ultimi dieci anni. L’approfondimento deve intercettare eventuali impatti positivi o negativi indotti sui prezzi delle abitazioni dalla trasformazione gerarchica del quartiere. Figura 1 Real Estate GIS. Reggio Calabria. Area universitaria (giallo) delimitata dalla circonvallazione e dagli svincoli (rosso). Localizzazione georiferita delle compravendite immobiliari rilevate (verde). Evidenziate le strutture universitarie costruite nel quartiere Figura 2 Real Estate GIS. Reggio Calabria. Area universitaria (giallo) delimitata dalla circonvallazione e dagli svincoli (rosso). Rappresentazione tridimensionale ed estrusione degli immobili ricadenti all’interno del Quartiere Latino, che è la parte Liberty dell’area universitaria Fino a poco prima della localizzazione universitaria l’area era periferica, costituiva l’ultima frangia di edificato nella zona agricola (le “Vigne dei Melissari”), era accessibile solo attraverso pre-esistenti strette strade inter-poderali, era ed è ancora costretta da tre sbarramenti fisici: il rilevato della circonvallazione di raccordo autostradale ad Est; la zona ora non più militare a Sud, ancora totalmente priva di strade di attraversamento; la fiumara di confine dell’edificato urbano a Nord. L’analisi comparativa (città-quartiere) mette a confronto diagrammatico gli andamenti del generale mercato dell’intero insediamento urbano con lo specifico andamento del quartiere in oggetto. Il confronto diagrammatico si svolge dopo avere sperimentato l’originario modello urbano sul data set del quartiere, al fine di confermare il medesimo algoritmo (ovvero adattarlo alla eventuale diversa e mutata dinamica del sub-mercato spazialmente più contenuto). Mediante interviste e strumenti GIS è stata definita l’appartenenza delle compravendite all’area di interesse universitaria (di seguito “area universitaria”) e sono stati selezionati 109 records di compravendite, quali data set per la comparazione diagrammatica città-quartiere. I dati sono stati sottoposti a preliminare analisi regressiva e la intrinseca struttura del modello è stata confermata anche per il sub-mercato di quartiere dei surroundings dell’università. Gli esiti dell’analisi locale disaggregata sono contenuti negli output della performances. Lo studio viene svolto anche con analisi diagrammatica comparativa delle dinamiche di mercato sia urbana sia di quartiere da cui emerge che nell’area universitaria si è verificato un tendenziale e deciso aumento dei prezzi immobiliari specie negli ultimi dieci anni. A livello di intera città si considerano le aree centrali e semi-centrali e non quelle fortemente periferiche. Pertanto dall’originale data set di 443 osservazioni vengono selezionati 385 dati localizzati nelle citate aree centrali e semi-centrali. Sono state prodotte le inedite “Analisi diagrammatiche sull’andamento dei prezzi delle abitazioni” facendo ricorso a prezzi medi annui, sia generali della città e sia disaggregati per quartiere. Tali analisi permettono di visualizzare e valutare con immediatezza le diverse dinamiche tra i vari segmenti tipologici e i diversi sub-mercati spaziali o zonali, per differenziare gli andamenti degli immobili con opposti Livelli di Conservazione che significano diversi gradi di “immediata abitabilità”. Ciò per effettuare ulteriori verifiche sull’impatto, positivo o negativo, della localizzazione universitaria sugli immobili circostanti. Le tabelle numeriche dei data sets, usate come fonti sia dell’analisi diagrammatica che di quella regressiva, vengono ulteriormente elaborate in termini quantitativi monetari. Ciò per derivare prezzi medi periodici nominali (a moneta corrente e non a moneta costante), confrontarne gli andamenti nel tempo, calcolarne percentuali di crescita o decremento a moneta corrente nel tempo, verificare anche sotto questo ulteriore profilo eventuali dinamiche differenziali tra mercato urbano di intera città e sub-mercati di quartiere ovvero zonali. La spazializzazione e georeferenziazione dei dati immobiliari è auspicata negli standard internazionali (Deddis, 2002) e praticata con utili risultati (Breil et alii, 2005; Curto, 2005; Mattia, 2007; Simonotti 2007a). La georeferenziazione di tutti gli elementi dello studio immobiliare permette di elaborare alcune semplici geo-analisi o introduttive automated valuation che prefigurano ben più complesse analisi regressive georeferenziate, spazializzate sia nei loro input che nei loro output. Il GIS permette facilmente l’inserimento dei dati di transazioni recenti, e aggiorna attraverso strumenti di spatial analysis il baricentro dei prezzi in base a tali nuovi input. La percentuale di cambiamento, comparata tra le zone, permette di visualizzare e collocare in ambiti geograficamente delimitati le diverse variazioni nelle aree della città. Questa sintetica e leggibile geo-analisi permette di perseguire ulteriormente il secondo obiettivo della ricerca che è il rilevamento di aumenti dei prezzi differenziati fra zone e quindi la verifica di eventuali impatti della localizzazione universitaria sul circostante mercato immobiliare. 3. PRIMO OBIETTIVO. AMPLIAMENTO DELL’OSSERVAZIONE IMMOBILIARE ALLA CITTÀ. OUTPUT DELL’APPLICAZIONE DEL MODELLO Dalla descrizione dello studio si desume che le osservazioni complessive sono state quindi portate rispettivamente ad 835 (nei territori comunali) e a 443 (nel centro urbano). L’ultimo data set ha costituito l’input della più recente performance del modello adottato. Questo ha avuto conferma di intrinseca validità nell’esplicitare la struttura del mercato studiato, come contenuto negli output dell’analisi, nonché di continuità con il modello originariamente adottato nella seconda tappa. La sintesi dell’osservazione sistematica del mercato immobiliare è di seguito riportata con le quattro tappe, e con i principali elementi dell’applicazione dell’algoritmo, più estesamente illustrate nel seguito dagli output di regressione. Tabella 1 Studio immobiliare. Sintesi riepilogativa. Ambiti territoriali e numero di osservazioni. Ampliamento dal 2001 (prima tappa, T1) al 2007 (quarta tappa, T4) Regressioni Tappe Denominazione T4 T3 T2 T1 T4-T1 T4-T3 T3-T2 T2-T1 Ambiti Obs Obs Obs Obs Obs Obs Obs Obs spaziali 2007 2006 2005 2001 07-01 07-06 06-05 05-01 (4) (3) (2) (1) Comune 835 647 526 +835 +188 +121 +420 Centro 415 370 106 +337 +28 +45 +264 443 Mra835 Mra443 Reggio C. Reggio C. Mra835 Mra443 2 Adjusted R Comune 0,614 0,706 0,751 2 0,903 0,908 0,923 0,920 Adujsted R Centro Var. sign. Centro 6\7 6\7 5\7 4\7 +2 - +1 +1 Fonti (1) Mollica, Massimo, 2002 [Ceset]; (2) Massimo, Castagnella, 2006 [Politecnico di Milano, Clup]; (3) Massimo, 2007 [Siev, Dei]; (4) Massimo, Barbalace, Castagnella, 2007 [Asita]. Con le 443 osservazioni svolte nell’intera città ovvero centro urbano di Reggio Calabria sono state rilevate le seguenti caratteristiche degli immobili. Le unità immobiliari osservate hanno la Superficie media di 117,51 metri quadrati e la deviazione standard è pari a 53,15 metri quadrati. Il prezzo medio è di 234.510.000 Lire e la sua deviazione standard è pari a 192.350.000 Lire. Il loro Livello di Conservazione è ottimo in 75 casi, buono in 198, sufficiente in 141, insufficiente in 29. Sono dotate di un unico servizio in 143 casi, mentre in 300 casi è presente uno o più servizi supplementari. Di esse: 20 sono collocati al piano terra (primo livello); 77 al primo piano; 91 al secondo; 104 al terzo; 71 al quarto; 62 al quinto; 16 al sesto; 2 al settimo. Le ulteriori osservazioni raccolte hanno permesso anche di verificare l’originario parsimonious model regressivo. Ciò sembra avvenuto, non emergendo problemi fatali nell’aumentare a 443 le osservazioni analizzate. Pare che il modello analitico continui ad essere rappresentativo della realtà, stante i risultati che seguono della regressione lineare MraRc443. Infatti, la regressione lineare Mra Rc443 con termine costante, sottoposta ai test statistici, ha un R2corretto pari a 0,903 ed un residuo medio percentuale pari a 1,04%. Tabella 2 Studio immobiliare. Sintesi dei risultati della MraRc443. Statistica inferenziale. Intero centro urbano Regres Ambiti sion territoriali MraRc443 Centro urbano Num Obs 443 Adj E% Sigt m\n Sigt m\n 2 SE\mP 0,05 0,10 R 0,903 5,74 5\7 6\7 Med Sign res % estimat 1,04 6\7 Tabella 3 Studio immobiliare. Fondamentali della MraRc443. Model Summary Model MraRc443 R ,951 Change Statistics 2 Adj Std. Error of R Square F df1 df2 Sig. F R 2 the Estimate Change Change Change R ,905 ,903 59,91 ,905 588,669 7 435 ,000 Tabella 4 Studio immobiliare. Coefficienti della MraRc443. Coefficients Unstand Coeff Model 1 B (Constant) Sup Liv Cons Data Epo Zona Serv 40,359 3,048 4,630 -21,047 -,346 ,278 -37,140 15,786 Std. Error 13,463 ,063 1,013 3,841 ,049 ,213 2,159 6,649 Stand Coeff Beta ,842 ,069 -,091 -,107 ,023 -,283 ,041 t Sig. 2,998 48,548 4,571 -5,479 -7,086 1,303 -17,203 2,374 ,003 ,000 ,000 ,000 ,000 ,193 ,000 ,018 95% Conf. Correlat Int. B Low. B. Upper Bound Zero-order Partial (Constant) 13,899 66,820 Sup 2,924 3,171 ,885 ,919 Liv 2,640 6,621 ,031 ,214 Cons -28,596 -13,498 -,069 -,254 Data -,442 -,250 -,214 -,322 Epo -,141 ,698 ,198 ,062 Zona -41,383 -32,897 -,370 -,636 Serv 2,718 28,854 ,443 ,113 Coll. Stat. Part ,719 ,068 -,081 -,105 ,019 -,255 ,035 Toler. ,730 ,968 ,801 ,958 ,695 ,810 ,731 VIF 1,371 1,033 1,249 1,044 1,439 1,235 1,368 Non si rilevano fenomeni di multicollinearità tra le variabili. Appaiono estimativamente e sostanzialmente significative per segno sia le variabili pervasive (Zona regressiva, da 1 a 6; Conservazione regressiva, da 1 a 4; Superficie continua progressiva cardinale) e sia altre variabili (Livello di Piano progressiva a numeri interi; Data di Compravendita regressiva, retrospettiva, espressa in mesi; Servizi in numero superiore a uno dicotomica, 0-1). Lo sono anche statisticamente per [t 0,05]. Rimane non significativa l’Epoca di Costruzione, forse anche perché non sono state analizzate, evidenziate e registrate le situazioni di avvenuta “ristrutturazione” ovvero di influenti interventi di conservazione e manutenzione che di fatto rinnovano gli alloggi. Nasce l’esigenza di approfondimento sulle unità abitative con ottimo stato di conservazione per verificare un eventuale andamento specifico dei loro prezzi di compravendita, specie in prossimità delle localizzazioni universitarie. Tale analisi verrà svolta mediante diagrammi (analisi diagrammatica). 4. SEGMENTAZIONE DELL’OSSERVAZIONE IMMOBILIARE NEL QUARTIERE UNIVERSITARIO O AREA UNIVERSITARIA Come già introdotto, nella zona Nord della città sono stati localizzati importanti centri pubblici, amministrativi e di ricerca tra cui l’insediamento universitario con le Facoltà di Architettura, Ingegneria e Agraria. Gli investimenti sono stati quasi completati e le strutture universitarie inaugurate nel corso dell’ultimo decennio, mentre le residenze per studenti sono tutt’ora in corso di costruzione. Per verificare il manifestarsi dell’eventuale correlazione tra nuova localizzazione universitaria e crescita dei valori immobiliari, appare necessario avviare il processo di “segmentazione delle osservazioni per intorno”. “Dal punto di vista estimativo la segmentazione è una fase del processo di valutazione nella quale viene individuato lo specifico mercato nel quale ricade l’immobile […] ed è circoscritto l’intorno […].” (Simonotti, 1997, p. 58) È stata verificata, mediante GIS e in particolare attraverso gli strumenti di geoprocessing, l’appartenenza delle compravendite rilevate all’area Nord. Sono state acquisite nuove osservazioni intorno all’Università per un totale di 109 dati. Le statistiche descrittive delle unità immobiliari compravendute osservate sono sintetizzate nella Tabella che segue. La superficie media di è 113,56 metri quadrati e la deviazione standard è pari a 27,95 metri quadrati. Il prezzo medio è di 293.510.000 Lire e la sua deviazione standard è pari a 115.840.000 Lire Il Livello di Conservazione è ottimo in 40 casi, buono in 37, sufficiente in 26, insufficiente in 6. Le unità immobiliari sono dotate di un unico servizio in 29 casi, mentre in 80 casi è presente uno o più servizi supplementari. Di esse: 27 sono collocati al primo piano (secondo livello); 25 al secondo; 15 al terzo; 18 al quarto; 19 al quinto; 4 al sesto; 1 al settimo. Relativamente alla variabile Zona l’area fisica Nord presa in considerazione si sovrappone prevalentemente con la Zona immobiliare 2 Nord con l’aggiunta di qualche strada rilevante come gli svincoli autostradali che realizzano il collegamento tra circonvallazione e Facoltà di Architettura. Questi attraversano anche la Zona immobiliare 3 Est e la Zona immobiliare 5 Santa Caterina. Potrebbe conseguire che la variabile omonima Zona risulti non particolarmente significativa, specie dal punto di vista statistico, essendovi la eccessiva prevalenza di una sulle altre due. Ciò nonostante, viene confermata la struttura completa del modello analitico, comunque includente la variabile Zona, al fine di verificare preliminarmente l’algoritmo originario Tabella 5. Studio immobiliare. Descriptive statistics della MraRc109Ql. Area universitaria Prz Sup Liv Cons Data Epo Zona Serv MraRc 109Ql Mean Std. Deviation 293,51 115,84 113,56 27,95 2,94 1,61 1,98 0,91 43,74 50,11 17,81 17,24 2,26 0,66 0,68 0,49 L’originario parsimonious model regressivo, precedentemente applicato all’intera città sembra discretamente interpretare anche la realtà osservata alla più dettagliata scala di quartiere, come risulta dall’output che segue. Tale discreto output analitico conforta e rende sufficientemente fondato il ricorso ai dati locali per l’analisi comparativa cittàquartiere. La regressione Mra Rc109Ql con termine costante, relativa all’antologia delle 109 osservazioni nell’area universitaria, ha un R2corretto pari a 0,623 ed un residuo medio percentuale pari a 4,08%. Tabella 6 Studio immobiliare. Sintesi dei risultati della MraRc109Ql. Statistica inferenziale. Area universitaria Regres sion Mra109 Amb Num terr Obs Nord 109 Adj E% Sigt m\n Sigt m\n 2 SE\mP 0,05 0,10 R 0,623 12,50 4\7 4\7 Med Sign res % estimat 4,08 6\7 Non si rilevano fenomeni di multicollinearità tra le variabili. Ben sei principali variabili esplicative (su un totale di sette) risultano estimativamente e sostanzialmente significative per segno: Zona ZON; Superficie SUP; Livello di piano fuori terra LIV; Stato di Conservazione CONS; Servizi SERV; Data di Compravendita DATA. Il fondamentale test (t) è superato dal 70% delle variabili che di conseguenza risultano significative. Tra le variabili statisticamente significative in (t) allo 0,05: Superficie SUP e Stato di Conservazione CONS, che sono quelle quantitativamente più influenti o addirittura pervasive nell’economia generale del modello. Sono pure significative le variabili: Livello di piano fuori terra LIV; Servizi SERV; Data di Compravendita DAT. Statisticamente non significativa risulta, come peraltro atteso, la variabile esplicativa Zona che lo è estimativamente e sostanzialmente. L’Epoca di Costruzione non risulta significativa né estimativamente né statisticamente perchè non sono state analizzate le importanti situazioni di avvenuta “ristrutturazione” o manutenzione. La performance dell’algoritmo può essere ritenuta discreta e preliminarmente accettabile soprattutto per la significatività estimativa sostanziale del modello teorico nel suo complesso. È confortante avere per un singolo quartiere il primo risultato discretamente significativo dal punto di vista estimativo per le principali variabili esplicative. 5. SECONDO OBIETTIVO. EVENTUALI IMPATTI IMMOBILIARI DELLA LOCALIZZAZIONE UNIVERSITARIA. ANALISI DIAGRAMMATICA La limitata antologia delle 385 osservazioni delle compravendite localizzate nel centro e nel semi-centro cittadino, autonomamente e nativamente prodotta dalla ricerca, permette di rilevare che in alcune circoscritte aree è stato registrato, specie negli ultimi dieci anni, un aumento dei prezzi immobiliari correnti più accentuato rispetto alle altre aree della città. Appare opportuno, pertanto, sviluppare analisi diagrammatiche degli andamenti dei prezzi immobiliari sia dell’intero mercato della città, sia di sub-mercati areali dei quartieri di particolare interesse. Le analisi diagrammatiche sono svolte con l’ausilio dei prezzi medi effettivi annui. Il trend ventennale 1986-2006 di tutte le compravendite nella città presenta un andamento moderato, talvolta lievemente altalenante, senza particolari turbolenze, complessivamente leggibile e comprensibile (Diagramma 1). L’andamento è crescente dal 1986 al 1992. Decresce nel 1993 per poi crescere nuovamente dal 1994 al 1997. Decresce di nuovo nel 1998, per poi crescere ininterrottamente fino al 2005, con un ultimo rallentamento nel 2006. L’analisi diagrammatica viene svolta per lo stesso periodo 1986-2006 per il sub-mercato di tutti gli immobili localizzati intorno alle nuove strutture universitarie. Tale ambito viene definito come “area universitaria” o “quartiere universitario”ed è in parte sovrapponibile con la Zona 2 Nord immobiliare (Diagramma 2). mL/mq 6,00 5,50 5,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 1991 1990 1989 1988 1987 1986 0,00 anni Diagramma 1 Reggio Calabria. Intera città. Tutte le compravendite osservate nell’intera città. Prezzi medi annui rilevati (linea con quadrati ), 1986-2006. Milioni di Lire al metro quadro: ML\mq 6,00 5,50 5,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 1991 1990 1989 1988 1987 1986 0,00 Diagramma 2 Reggio Calabria. Area universitaria. Tutte le compravendite osservate nell’area universitaria. Prezzi medi annui rilevati (linea con rombi), 1986-2006. ML\mq L’andamento è derivato dall’osservazione di 109 effettive compravendite. Si presenta diverso da quello urbano generale: più contrastato, con importi più alti e con una più accentuata tendenza globale al rialzo. È da segnalare che la cosiddetta “area universitaria” prima di tali insediamenti costituiva una periferia marginale derivante dalla lottizzazione di antichi poderi agricoli suburbani signorili. Da qui la presenza pre-terremoto, e prima della ricostruzione Liberty, di piccoli borghi rurali popolari, probabilmente di lavoratori agricoli dipendenti dalle famiglie signorili, o di piccola architettura di pregio di tardo Ottocento e primissimi del Novecento, attualmente generalmente inutilizzata, e quindi disomogenea rispetto all’edificato prevalente di recente costruzione (Figure 3-4). Figura 3 Real Estate GIS. Reggio Calabria. Area universitaria. Tipologie diverse. Antichi borghetti pre-terremoto (giallo) tra edifici intensivi recenti. Microsoft Virtual Earth ™ Figura 4 Real Estate GIS. Reggio Calabria. Area universitaria. Tipologie diverse: fabbricati pre-terremoto (verde); fabbricati di recente costruzione (rosso). Prossimità della localizzazione universitaria (celeste) con l’area Nord. Microsoft Virtual Earth ™ Figura 5 Real Estate GIS. Reggio Calabria. Area universitaria. Tipologie diverse: piccola architettura di pregio dei primi del Novecento (verde); fabbricati di recente costruzione (rosso). Microsoft Virtual Earth ™ Pur con accentuate differenze tipologiche incorporate nelle variabili complesse, le analisi regressive a scala urbana e a scala locale di sub-mercato di quartiere hanno entrambe evidenziato, sia per la città che per l’area universitaria, l’importanza pervasiva della variabile Livello di Conservazione ovvero dell’integrità e della “potenziale immediata abitabilità” dell’immobile oggetto di compravendita (Diagramma 3). 6,00 5,50 5,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 1991 1990 1989 1988 1987 1986 0,00 Diagramma 3 Reggio Calabria. Area universitaria. Sole compravendite osservate con ottimo Livello di Conservazione. Prezzi medi annui rilevati (linea con cerchi), 19902006. ML\mq Pertanto, l’analisi diagrammatica viene, quindi, ulteriormente specializzata tipologicamente evidenziando l’andamento medio annuo dei prezzi effettivi delle sole compravendite osservate dell’area universitaria con ottimo Livello (il primo livello di 4 possibili) di Conservazione e di recente costruzione (Diagramma 3). È immediatamente evidente che negli ultimi anni le singole compravendite con ottimo Livello di Conservazione si collocano ben sopra l’andamento di tutte le generiche compravendite del quartiere. Tale andamento presenta due fasi nettamente distinte tra di loro (Diagramma 4). I primi otto anni, 1990-1998, sono particolarmente piatti anche per le costruzioni in ottimo stato e recenti. Fanno seguito otto anni dinamici e variabili con una tendenza complessiva all’aumento dei prezzi. mL\mq 6,00 5,50 5,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 1991 1990 1989 1988 1987 1986 0,00 anni Diagramma 4 Reggio Calabria. Area universitaria. Comparazione tra prezzi medi annui rilevati: delle sole compravendite con ottimo Livello di Conservazione (linea con cerchi), 1990-2006; di tutte le compravendite (linea con quadrati ),1986-2006. ML\mq Appare utile verificare se tale percezione è confermata dal diagramma dei prezzi medi annui delle sole compravendite con ottimo Livello di Conservazione relative all’intera città (Diagramma 5). Una ultima lettura (Diagramma 6) compara l’andamento dei prezzi medi annui delle sole compravendite con ottimo Livello di Conservazione dell’intero centro urbano (Diagramma 5) con i prezzi medi annui dei soli immobili con ottimo Livello di Conservazione dell’area universitaria (Diagramma 3). 6,00 5,50 5,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 1991 1990 1989 1988 1987 1986 0,00 Diagramma 5 Reggio Calabria. Intera città. Sole compravendite osservate con ottimo Livello di Conservazione. Prezzi medi annui rilevati (linea con rombi), 1986-2006. ML\mq 6,00 5,50 5,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 1991 1990 1989 1988 1987 1986 0,00 Diagramma 6 Reggio Calabria. Comparazione tra prezzi medi annui rilevati dei soli immobili con ottimo Livello di Conservazione: sia dell’intera città (linea con rombi), 1986-2006; sia della sola area universitaria (linea con cerchi), 1990-2006. ML\mq Nel Diagramma 6 è nettamente leggibile una specifica impennata dei prezzi nell’area universitaria a fronte di un aumento invece più contenuto, senza particolari scosse, costante, progressivo nel resto del mercato dell’intero centro urbano. 6. EVENTUALI IMPATTI IMMOBILIARI DELLA LOCALIZZAZIONE UNIVERSITARIA. ANALISI QUANTITATIVA DEI PREZZI MEDI La precedente lettura diagrammatica sinottica dei dati osservati per l’intera città e per l’area universitaria viene comparata con una semplice analisi quantitativa dell’andamento dei prezzi medi annui precedentemente tabellati. I riferimenti temporali (all’interno del periodo di osservazione) sono i trienni significativi derivati dagli stessi data set monetari. Dai prezzi medi dell’intera time series si analizzano trienni significativi, cioè distanziati reciprocamente di circa un decennio. Viene ri-confermato il secondo obiettivo della ricerca circa la rilevazione di eventuali impatti (positivi o negativi) della localizzazione universitaria sul mercato immobiliare circostante. Tabella 7 Studio immobiliare. Analisi prezzi medi nei trienni: 1995-1996-1997; 20052006-2007. Euro a mq; milioni di Lire a mq, ML\mq Area 1995-1997 2005-2007 Reggio Reggio Reggio Reggio €\mq ML\mq ∆ %∆ 1.084 2,100 1.389 2,690 590 28% Nord Nord €\mq ML\mq 1.126 2,180 1.591 3,080 Nord ∆ 900 Nord %∆ 41% Negli ultimi dieci anni i prezzi medi in due trienni estremi (1995-1996-1997; 20052006-2007) dell’intera città crescono del 28%, mentre prezzi medi annui dell’area universitaria nei corrispondenti trienni estremi crescono del 41%. Tabella 8 Studio immobiliare. Variazione dei prezzi medi, per trienni, osservati nell’intera città e nell’area universitaria Variazione prezzi medi nel triennio Δ Città Δ Area Dal triennio 1995-1996-1997 al triennio 2005-2006-2007 + 28 % + 41 % Questo dato assume maggiore rilevanza se si pensa che nel decennio precedente, 19861996, l’aumento dei prezzi nominali era stato pressoché coincidente per l’intera città e per quell’area dove si sarebbero costruite e attivate, nel decennio successivo, le strutture universitarie. Vi è quindi una completa conferma della crescita dei prezzi di effettive compravendite, dal 1995 al 2007, nell’area universitaria in misura maggiore, quasi doppia, di quanto non avvenga nell’intera città. 7. EVENTUALI IMPATTI IMMOBILIARI DELLA LOCALIZZAZIONE UNIVERSITARIA. ANALISI SPAZIALE 3D DEI PREZZI MEDI OVER TIME La preliminare indagine di mercato ha permesso di costruire la possibile antologia di osservazioni sulle compravendite immobiliari in tutte le zone dell’insediamento urbano, includendo l’elicitazione confidenziale di dati riservati come i prezzi effettivamente praticati. Tali osservazioni sono inserite in GIS, in particolare nella struttura di GDB che consente la gestione ed elaborazione spaziale dei dati numerici ai fini delle analisi diagrammatiche e regressive (Breil et alii, 2005; Curto, 2005; Simonotti, 2007a). I GIS permettono di connettere facilmente la documentazione sull’immobile con il relativo prezzo di mercato. La funzione visualization rende localizzate, percepibili, evidenti e in scala grafica i prezzi unitari delle singole transazioni (Figura 6) e, cosa molto rilevante, di un insieme urbano a qualsiasi scala. Figura 6 Real Estate GIS. Reggio Calabria. Area universitaria (giallo) delimitata dalla circonvallazione e dagli svincoli (rosso). Rappresentazione tridimensionale ed estrusione dei singoli prezzi immobiliari in corrispondenza degli alloggi compravenduti Il GeoDataBase permette di derivare (per intere serie storiche o per brevi periodi triennali) un baricentro dei prezzi di un’area a qualsiasi scala geografica. Tali aree possono essere gerarchizzate in base al livello dei prezzi effettivi, ordinando per trienni, decenni e varie annualità. In altri termini, si collocano i sub-mercati zonali in ordine progressivo in funzione del prezzo medio unitario del periodo di osservazione. In tema di aggiornamento continuo, il GIS permette facilmente l’inserimento dei nuovi dati di transazioni recenti. In tal modo si aggiorna il baricentro dei prezzi in base a tali nuovi inputs. Le percentuali di cambiamento vengono comparate tra le zone urbane, per evidenziare e collocare geograficamente le diversità di variazioni. Questa sintetica e leggibile geoanalisi permette di verificare, con analisi differenziale, eventuali impatti della localizzazione universitaria sul circostante mercato immobiliare, e così facendo perseguire ulteriormente il secondo obiettivo della ricerca. Dalle geo-analisi si intravede una particolare vivacità dei prezzi di mercato nella Zona immobiliare 2 Nord in parte sovrapponibile con la cosiddetta “area universitaria”. Tale area tocca più di una zona e sub-zone immobiliari. L’area universitaria analizzata tocca e abbraccia la già citata Zona 2 Nord e le sub-Zone 3 Est e 5 Santa Caterina. Le sub-Zone 3 Est (Rausei\Lia) e 5 Santa Caterina, direttamente latistanti e prospicienti la Facoltà di Architettura, presentano il più accentuato incremento di prezzo medio rispetto a tutte le Zone dell’intera città. Il prezzo medio over time di tutte le compravendite osservate over time nelle sub-Zone passa da 1.459.000 L\mq nel 2001, a 1.910.000 L\mq nel 2005, a 2.310.000 L\mq nel 2007. Pur essendo un dato solo indicativo, e da approfondire con future geo-analisi, esso costituisce un’indiretta conferma di quanto notato con più analisi precedentemente svolte sul quartiere universitario. Si conclude che, anche con la geo-analisi spaziale tridimensionale, risulta che la localizzazione universitaria ha un’influenza e potrebbe essere una delle cause del documentato rialzo dei prezzi effettivi nel circostante mercato immobiliare, aumento accentuato rispetto agli andamenti misurati nell’intero mercato urbano. 8. INVENTARIO IMMOBILIARE CON L’AUSILIO DEL REAL ESTATE GIS Conclusivamente è da segnalare che lo strumento spaziale tridimensionale produce, per aree o sub-Zone, una più completa documentazione del patrimonio costruito. Ulteriori funzioni di visualization e mapping (sia 2D e sia 3D) del GIS valorizzano l’accessibilità e la fruibilità di tutti i documenti relativi all’immobile: foto d’insieme; foto aeree speciali georeferenziate bird-eye; orto foto aeree georeferenziate; fogli di mappa catastali; cosiddetti “elaborati catastali” ovvero planimetrie; piante di accatastamento; piante e prospetti di progetto; visure catastali; atti giuridici di passaggio di proprietà; contratti di affitto; eventuali nuovi rilevamenti dello stato di fatto; quanto altro. Tale “strumento innovativo” contribuisce a ridurre lo scarto oggi esistente in Italia tra inventari e realtà immobiliare. “Il trasferimento delle funzioni catastali dall’Agenzia al catasto dei Comuni riguarda tecnicamente la documentazione dei registri immobiliari, ossia l’inventario degli immobili. Tuttavia l’attuale inventario non riflette pienamente ed esattamente la realtà immobiliare”. (Jodice, Roscelli, Simonotti, 2007) Di seguito è riportato un saggio di rilevamento tridimensionale di immobili urbani con aggiornamento dello stato di fatto, specificazione in tridimensionale della proprietà, indicazione visibile dei numeri di Subalterni Catastali corrispondenti alle diverse unità immobiliari. Lo stesso GIS immobiliare facilita, rappresenta e visualizza una dettagliata analisi del Livello di Conservazione, dati utili sia per programmi futuri di riqualificazione e recupero, sia per attuali stime immobiliari, sia per esprimere fondatamente la relativa variabile esplicativa complessa nei modelli analitici immobiliari. Figura 7 Real Estate GIS. Reggio Calabria. Area universitaria. Quartiere Latino. GIS per l’adeguamento dell’inventario catastale alla realtà immobiliare. Esemplificazione di fruibilità della documentazione: Subalterni Catastali 3D a colori di un intero isolato Figura 8 Real Estate GIS. Reggio Calabria. Area universitaria. Quartiere Latino. Esemplificazione di fruibilità della documentazione: Subalterni Catastali 3D a colori di un intero isolato. Zoom su una Particella Catastale Figura 9 Real Estate GIS. Reggio Calabria. Area universitaria. Quartiere Latino. Esemplificazione di fruibilità della documentazione: sovrapposizione tra Subalterni Catastali e rilevamento in 3D del Livello di Conservazione 9. CONCLUSIONI I due obiettivi della ricerca sono stati rispettivamente: l’ampliamento di una osservazione immobiliare su un intero centro urbano e la sua preliminare segmentazione in un sub-mercato relativo al quartiere dove sono stati localizzati gli insediamenti universitari; la verifica diagrammatica di eventuali impatti (positivi o negativi) della localizzazione universitaria sul mercato immobiliare del quartiere e sui prezzi di compravendita di unità residenziali. La preliminare indagine di mercato ha permesso di costruire la base di una possibile antologia di osservazioni sulle compravendite immobiliari in tutte le zone dell’insediamento urbano, includendo l’elicitazione confidenziale di dati riservati come i prezzi effettivamente praticati nelle reali compravendite. Un generale algoritmo o modello analitico immobiliare è stato applicato alle varie tappe di ampliamento dell’osservazione del mercato che è stata così resa pluriennale e tendenzialmente sistematica. Le performances hanno validato il modello analitico sotteso all’osservazione, evidenziando la significatività delle più importanti variabili esplicative. Particolare rilevanza assume la variabile Livello di Conservazione che è sinonimo di buono stato del bene stabile, esprime l’importante realtà della “immediata abitabilità dell’alloggio”, è correlata con l’epoca di recente costruzione o restauro. L’ampliamento dell’osservazione a scala di intera e città la validazione sostanzialeestimativa ed econometrica dei dati hanno rappresentato il conseguimento del primo obiettivo della ricerca. I dati validati analiticamente sono stati ulteriormente sottoposti ad analisi diagrammatica, che ha evidenziato forti specificità di transazioni di immobili localizzati in area universitaria nonché con ottimo Livello di Conservazione classificato con il rank 1 (su un range regressivo di 4) nel data set del modello regressivo. I prezzi di tali compravendite hanno avuto un forte incremento maggiore di quello verificatosi nell’intero mercato della città. Il risultato dell’analisi diagrammatica ha dimostrato l’impatto positivo sul mercato immobiliare dell’investimento in strutture universitarie. Tale dimostrazione ha rappresentato il conseguimento del secondo obiettivo della ricerca. L’ulteriore verifica dei risultati ottenuti è stata svolta attraverso l’inserimento di tutte le osservazioni in un dedicato Real Estate GIS con l’evidenza visuale dell’estrusione dei singoli prezzi immobiliari posti in corrispondenza degli alloggi compravenduti. Con la georeferenziazione di tutti gli elementi dello studio immobiliare sono state svolte alcune semplici geo-analisi, mediante l’inserimento di nuovi dati di transazioni recenti, e con l’aggiornamento del baricentro dei prezzi in base a tali nuovi inputs . La percentuale di cambiamento, comparata tra le zone, visualizza e colloca geograficamente le diverse variazioni nelle aree della città. Questa sintetica e leggibile geo-analisi ha provato ulteriormente il rilevante impatto della localizzazione universitaria sul circostante mercato immobiliare, manifestata da un deciso aumento del baricentro dei prezzi, maggiore nelle aree contermini all’università rispetto a quello verificatosi per il mercato dell’intera città. Si conclude che, con le diverse analisi svolte tra cui le geo-analisi spaziali tridimensionali, risulta che la localizzazione universitaria ha un’influenza notevole e potrebbe essere una delle cause del documentato e rilevabile rialzo dei prezzi effettivi delle compravendite osservate nel mercato immobiliare circostante l’università, accentuato rispetto agli andamenti misurati nel mercato dell’intera città. Bibliografia Breil M., Dallavalle M., Gipponi C., Rosato P. (2005) La valutazione del miglioramento urbano a Venezia: un approccio edonico-gerarchico spazialmente distribuito. Real Estate Summer School, Scilla (Rc). Mimeo Curto R. (2005) Microzone comunali e segmentazione del mercato immobiliare: il caso della Città di Torino. Torino. Mimeo Deddis W. (2002) Development of a Geographic Information system for Mass Appraisal of Residential Property. Rics, The Royal Institution of Chartered Surveyors, London. Mimeo Jodice M., Roscelli R., Simonotti M. 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(1986) The Economic Interpretation of Hedonic Methods, Survey of Current Business, January, 36-40 ABSTRACT Research develops a previous non-spatial Case Study of real estate market analysis into a georeferenced real estate observatory, thanks to: implementation of spatial Data Base of housing transactions including both economic and physical-spatial data; build-up of a Geographic Information System integrated by links with appraisal and economic evaluation tools. The integrated system makes real estate data changing from mere fiscal elements into information useful to various goals: understanding of urban and territorial phenomenons; conservation and treasuring of architectural and urban values; city and environmental management; urban planning and governance. Spatial market analysis eases the use of real estate data as proxy of urban quality, of environmental characteristics, of territorial economics. It also improves georeferenced analyses and valuations (at sub-urban level) of effects-impacts-externalities of interventions such as investments concerning build-up of infrastructures and administrative centers and facilities. Case Study is focused on a specific area of Reggio Calabria municipality and aims to detect the possible correlation between real estate value changes and build up of a new university through the proxy of real estate prices and considering the new university facility as a case of urban renewal. In that area a large number of real estate transactions have been detected, localized, verified and documented. The diagrammatic analysis shows the first impacts of university facility location on housing market prices. Remarkable is the real price increase of the effective transactions. These data can be read with caution as the epiphany and show-up of the effects and impacts on housing prices arisen by location of university new facilities on the surroundings.