Prof. Carlo Bellavite Pellegrini

. - Finanza aziendale
PROF. CARLO BELLAVITE PELLEGRINI
OBIETTIVO DEL CORSO
Il corso è volto a fornire agli studenti una conoscenza di ampio respiro di che cosa
sia la corporate finance e dei temi più rilevanti della finanza d’impresa. Dopo aver
approfondito alcuni degli elementi fondamentali della finanza, con particolare
attenzione ad alcuni concetti, quali flussi, tassi e rischio, il corso si focalizza sui
principali metodi di valutazione del capitale economico d’impresa, sulle tematiche
relative all’efficienza, alla struttura finanziaria dell’impresa, alla teoria dell’agenzia
e alla corporate governance, nonché a cenni sulla corporate social responsability.
Nell’ambito del corso, dopo alcuni cenni introduttivi, verranno approfonditi i temi
legati alla struttura dei mercati finanziari e al contesto istituzionale, con particolare
attenzione ai diversi strumenti finanziari oggetto di negoziazione su tali mercati; si
analizzeranno la struttura di bilancio e temi di analisi finanziaria come propedeutici
alla finanza aziendale e il criterio del valore attuale, anche attraverso alcune
applicazioni in tema di valutazione delle obbligazioni e delle azioni.
Successivamente verranno affrontati i seguenti argomenti: il criterio del Valore
Attuale Netto, le decisioni di investimento in capitale fisso attraverso l’analisi dei
flussi e la tecnica del capital budgeting, i concetti di rischio e rendimento e la
valutazione del costo del capitale di rischio, attraverso il Capital Asset Pricing
Model. A tale trattazione seguirà un approfondimento sulle metodologie di calcolo
del costo del capitale (WACC) nelle sue diverse componenti di capitale proprio e
di debito.
Nell’ambito delle metodologie di valutazione del valore corrente del capitale
economico d’impresa, il corso intende dedicare particolare attenzione alla
valutazione del capitale d’impresa attraverso il metodo dei flussi di cassa scontati
(DCF Levered e Unlevered), e i principali metodi di valutazione tradizionali
(metodo patrimoniale semplice, metodo patrimoniale complesso, metodo
reddituale, metodo Misto UEC). Successivamente verranno affrontati gli argomenti
relativi all’efficienza del mercato dei capitali, nelle sue diverse forme - con alcuni
cenni alla finanza comportamentale - e alla struttura finanziaria d’impresa,
attraverso lo studio dei modelli di Modigliani e Miller (senza e con imposte
societarie e personali) e i legami con la politica dei dividendi. Infine, si dedicherà
un approfondimento alla teoria dell’agenzia, attraverso lo studio dei modelli di
agency, i costi di agenzia del capitale proprio e del capitale di debito, le asimmetrie
informative e le determinanti delle scelte di finanziamento delle imprese.
Da ultimo il corso prevede la trattazione del tema della corporate governance, con
particolare attenzione ai soggetti economici ed istituzionali coinvolti e ai diversi
modelli di corporate governance.
Seguiranno alcuni brevi cenni a temi specifici di finanza aziendale, quali le
operazioni di fusione ed acquisizione e alcune principali operazioni di
ristrutturazione aziendale. Tutti gli argomenti trattati durante il corso saranno
supportati da interessanti evidenze empiriche riscontrate, con particolare attenzione
agli Stati Uniti, Europa e Giappone.
PROGRAMMA DEL CORSO
OBIETTIVI FORMATIVI CHE LO STUDENTE DOVREBBE AVER RAGGIUNTO PRIMA DI ACCEDERE AL
CORSO.
Prima di accedere al corso lo studente dovrebbe:
– aver frequentato con profitto i corsi di Economia Aziendale e di Ragioneria e
conoscere gli elementi principali di tali due discipline;
– essere in possesso di una solida conoscenza di base in tema di Diritto Privato e
Diritto Commerciale, nonché una conoscenza di base del mercato finanziario
nel suo complesso;
– essere in possesso di una solida conoscenza di base in tema di Microeconomia;
– avere padronanza nell’utilizzo e nella valutazione dei principali indici
matematico-statistici (calcolo della media, varianza, coefficiente di correlazione
etc.);
– essere in grado di condurre analisi e ragionamenti autonomi in merito ai
concetti sopra esposti interpretando anche la significatività degli stessi.
OBIETTIVI FORMATIVI CHE LO STUDENTE DOVREBBE ACQUISIRE NEL CORSO.
Il corso si articola su una pluralità di argomenti fra loro correlati in modo
sequenziale.
1. Introduzione alla Finanza Aziendale
Si propone una breve trattazione dei principali temi della finanza aziendale, con
una particolare attenzione agli elementi fondanti della finanza, sottolineandone i
legami con altre discipline.
2. La struttura dei mercati finanziari e il contesto istituzionale
Verranno analizzate le strutture dei mercati finanziari nei diversi contesti
istituzionali, le loro differenti classificazioni e tipologie ed i principali strumenti
scambiati su tali mercati: le più frequenti tipologie di titoli di debito, i titoli
azionari e gli strumenti di quasi equity e quasi debt.
3. La struttura del bilancio e l’analisi finanziaria
Verranno approfonditi alcuni elementi di analisi di bilancio dell’impresa come
propedeutici rispetto alla finanza aziendale, corredando tale trattazione di alcuni
indicatori di liquidità, solidità, efficienza e redditività. Si introdurranno inoltre
alcuni dei principali indicatori - moltiplicatori di mercato - ai fini della valutazione
del valore corrente del capitale economico d’impresa, corredando tale
approfondimento di interessanti evidenze empiriche.
4. Il criterio del Valore Attuale
Il concetto di valore attuale quale metodologia di pricing, aspetti tecnici,
motivazioni, strumenti e metodologie di calcolo. Il significato economico del tasso
di interesse.
Si propongono alcune applicazioni del criterio del valore attuale:
– La valutazione delle obbligazioni: aspetti teorici, metodologie di calcolo e casi
applicativi;
– La valutazione delle azioni: aspetti teorici, metodologie di calcolo e casi
applicativi.
5. Il Valore attuale netto e il “capital budgeting”
Nella trattazione di tale argomento verranno approfonditi i seguenti concetti:
– Il criterio del Valore Attuale Netto e il processo di capital budgeting
nell’ambito dei modelli di selezione degli investimenti di durata pluriennale:
elementi caratteristici e tasso di inflazione, metodologie di calcolo e casi
applicativi;
– Il capital budgeting: i concetti di flusso, tasso e tempo. La determinazione dei
flussi rilevanti di un progetto di investimento, del tasso opportunità e del tempo
T;
– I criteri alternativi per le decisioni di investimento: il payback period, il
discounted payback period, il rendimento medio contabile, il tasso interno di
rendimento, l’indice di redditività, e il FAE, aspetti teorici e casi applicativi.
6. I concetti di rischio e rendimento
Si introdurranno i concetti di rischio e rendimento nell’ambito della valutazione del
rischio di progetti di investimento. La trattazione si articolerà nei due seguenti
punti:
– L’evidenza empirica di carattere storico della dinamica dei rendimenti e del
premio al rischio (equity premium) nelle diverse aree del mondo: USA, Europa
e resto del mondo.
– Le misure del rischio di un portafoglio: i concetti statistici di media, varianza e
scarto quadratico medio. Il concetto di variabilità e di diversificazione di un
portafoglio.
7. Il Capital Asset Pricing Model (CAPM)
La relazione tra rischio e rendimento e il coefficiente beta.
L’utilizzo del CAPM per il calcolo dei rendimenti attesi: ipotesi sottostanti, aspetti
applicativi e metodologia di calcolo. Alcuni approfondimenti in tema di validità e
ruolo di tale modello.
Alcune teorie alternative al Capital Asset Pricing Model: l’Arbitrage pricing theory
e i modelli fattoriali.
8. Il costo del capitale
Richiamo del principio del valore attuale nelle decisioni finanziarie d’impresa.
La stima del costo medio ponderato del capitale (Weighted Average Cost of
Capital - WACC), nelle sue diverse componenti di capitale proprio e di debito:
aspetti applicativi e metodologie di calcolo.
9. La valutazione del valore corrente del capitale economico d’impresa attraverso
il Metodo dei flussi di cassa attualizzati (Discounted Cash Flows - DCF)
Il metodo del Discounted Cash flows Levered e Unlevered.
10. La valutazione del valore corrente del capitale economico d’impresa attraverso
i Metodi Tradizionali
Verranno trattati i seguenti metodi di valutazione: i metodi patrimoniali (semplice
e complesso), i metodi reddituali e i metodi misti (in particolare il metodo della
media, il metodo Misto UEC).
11. Le decisioni di finanziamento e la teoria dell’efficienza del mercato dei capitali
L’efficienza di mercato e la finanza comportamentale, le diverse forme di
efficienza del mercato: aspetti teorici ed evidenze empiriche. Alcune implicazioni
per la finanza aziendale.
12 La struttura finanziaria dell’impresa
Tale tema si articolerà nei seguenti punti:
– L’evidenza empirica in tema di strutture finanziarie delle imprese in diversi
contesti istituzionali in giro per il mondo;
– I fattori determinanti la scelta della struttura finanziaria d’impresa: il concetto
di trade-off della struttura finanziaria. I modelli Modigliani e Miller (1958;
1963) senza e con imposte societarie e personali e la struttura finanziaria
ottimale: aspetti teorici ed ambiti applicativi corredati da alcuni casi pratici.
13 La politica dei dividendi e la struttura finanziaria
Alcuni aspetti pratici della politica dei dividendi: le diverse tipologie e le diverse
forme di erogazione. Le imperfezioni dei mercato e la politica dei dividendi.
Le interazioni tra decisioni di investimento e di finanziamento: il problema della
distribuzione dei dividendi e l’effetto della politica dei dividendi sul valore
dell’impresa; alcune evidenze empiriche.
Lineamenti della politica dei dividendi nel modello di Modigliani e Miller.
14. Le relazioni di agenzia
Il ruolo dell’informativa societaria e la teoria dell’Agenzia: i concetti di asimmetria
informativa e di conflitti di interesse.
I costi di agenzia del capitale proprio.
I costi di agenzia del capitale di debito.
Il concetto di trade-off tra i diversi costi di agenzia.
I problemi di agenzia, la remunerazione dei manager e la misurazione dei risultati.
15. La corporate governance
Il concetto di corporate governance, gli elementi che la contraddistinguono, i
principi, le best practices. La tutela degli investitori e lo sviluppo dei mercati
finanziari.
I soggetti economici e le istituzioni coinvolti nella corporate governance e i
principali modelli di corporate governance.
La proprietà, il controllo e la governance nel mondo: aspetti teorici ed evidenze
empiriche in Europa, Asia, Stati Uniti e Regno Unito.
16. Temi speciali di finanza aziendale
Si proporranno infine alcuni brevi cenni alle operazioni di fusione ed acquisizione.
BIBLIOGRAFIA
Raccolta di letture (disponibili nel sito Blackboard del corso).
Materiale integrativo (diapositive, dati, slides, etc.) sarà messo a disposizione degli studenti
nel sito Blackboard del corso, con cadenza settimanale.
Testi adottati
S.A. ROSS-R.W. WESTERFIELD-J.F. JAFFEE-B.D. JORDAN-F.S. HILLIER, Finanza Aziendale, Mc Graw-Hill,
2012.
R.A. BREALEY-S.C. MYERS-F. ALLEN-S. SANDRI, Principi di Finanza Aziendale, Mc Graw-Hill, 2011
(6ª ed.).
Testi consigliati
D. VENANZI, Il puzzle della Struttura Finanziaria, Pearson-Prentice-Hall, Milano-Torino, 2010.
P. MOLES-R. PARRINO-D. KIDWELL, Corporate Finance, European Edition, Wiley, forthcoming 2012.
C. BELLAVITE PELLEGRINI, Modelli d’equilibrio e fondamentali d’impresa - I rendimenti azionari
nell’area dell’euro, Carocci Editore S.p.A, Roma, 2008.
C. BELLAVITE PELLEGRINI, Il Quasi Equity: aspetti istituzionali, teoria economica ed evidenza
empirica, Giuffrè Editore, 2003.
È possibile che durante le lezioni vengano forniti riferimenti bibliografici aggiuntivi ed altro
materiale didattico.
DIDATTICA DEL CORSO
Il corso prevede sia una didattica frontale, articolata tra lezioni teoriche ed esercitazioni
pratiche in aula con casi svolti sia dal docente, sia dagli studenti, sia possibili interventi di
esperti del settore.
METODO DI VALUTAZIONE
Prova scritta, composta da una parte teorica e una parte empirica, di durata indicativa
compresa tra 90 e 120 minuti, con eventuale possibilità di integrazione orale ad esclusiva
discrezione del docente.
Gli studenti che hanno svolto uno o più problem set o case study nell’ambito del corso
possono far concorrere la valutazione dei problem set e/o case study alla valutazione
complessiva dell’esame, nella misura del 25% del totale.
AVVERTENZE
Orario e luogo di ricevimento degli studenti
Il Professor Carlo Bellavite Pellegrini e la Dott.ssa Laura Pellegrini ricevono gli studenti
il giovedì dalle ore 11,30 alle ore 13,00 presso il Dipartimento di Scienze dell’Economia e
della Gestione Aziendale (via Necchi, 5, ex Conventino, stanza C09).