Un paziente di 73 anni è giunto alla nostra osservazione a causa di

ASCESSO PROSTATICO POST CRIOABLAZIONE
LOCALIZZATO: SOLUZIONE MEDIANTE TURP.
DI
TUMORE
SCOPO del LAVORO: Riportiamo il caso di un uomo di 73 anni giunto alla nostra osservazione
a causa di febbre urosettica ricorrente in portatore di epicistostomia sovrapubica sottoposto 4 mesi
prima a crioablazione per adenocarcinoma prostatico.
MATERIALI E METODI In seguito ad aumento del valore del PSA ( 6,41 ng/ml) era stata
eseguita agobiopsia ecoguidata della prostata con riscontro di adenocarcinoma di tipo acinare (
Gleason score 3+3).Il paziente era stato sottoposto presso altra U.O. di Urologia a procedura di
crioablazione prostatica..A circa 1 mese dall’ intervento era comparsa orchiepididimite destra per
cui era stata eseguita terapia antibiotica con iniziale remissione del quadro settico.A circa 40 giorni
dall’ intervento ulteriore comparsa di febbre con brivido e temperatura > 38,5 °C ricorrente per cui
il paziente era stato sottoposto a cicli di terapia antobiotica.A circa 3 mesi dall’ intervento in seguito
a episodio di ritenzione urinaria acuta era stata posizionata epicistostomia sovrapubica.In questi
mesi la cessazione della copertura antibiotica era sempre stata seguita dalla comparsa di
iperpiressia.
RISULTATI:A circa 4 mesi dall’ intervento giungeva alla nostra osservazione per ulteriore
episodio di iperpiressia nonostante terapia con ceftriaxone.Al ricovero è stato sottoposto a terapia
antibiotica con teicoplanina, esplorazione rettale ed è stata eseguita ecografia transrettale con
riscontro di ascesso prostatico 3,7x3,5x4 cm.Per il peggioramento del quadro clinico in II giornata
il paziente è statao sottoposto a resezione transuretrale di prostata con evacuazione transuretrale
della raccolta ascessuale e posizionamento di catetere vescicale.In V giornata postoperatoria il
paziente è stato dimesso, apiretico con catetere vescicale e urine chiare.Il catetere e’ stato rimosso
in 21 giornata.A un mese di distanza il paziente e’ in buona salute generale in attesa di nuovo PSA
per la rivalutazione oncologica del caso.
DISCUSSIONE:La crioablazione della prostata è ad oggi una terapia sperimentale secondo le linee
guida euopee. Le complicanze sono costituite da DE (80%). Incontinenza (4,4%), dolore pelvico (
1,4 %), RUA (2%),fistola (0,2%). Il 5% dei pazienti viene sottoposto a TURP per ostruzione sub
vescicale.Nel nostro paziente l’ ostruzione subvescicale è stata causata dalla formazione di raccolta
asessuale con estensione exaprostatica.A nostra conoscenza,in letteratura, sono riportati due casi di
ascesso intraprostatico come complicanza di crioterapia per tumore di prostata trattati con
drenaggio perineale tc guidato e chirurgia a cielo aperto.Nel nostro caso vista la contemporanea
presenza di RUA e ascesso si è preferito sottoporre il paziente a disostruzione e drenaggio della
raccolta mediante TURP per ridurre al minimo il rischio della formazione di una fistola anale che il
drenaggio transperineale poteva indurre.
MESSAGGIO CONCLUSIVO: La via transuretrale si conferma il gold standar nel drenaggio di
ascesso prostatico maggiore a 1 cm.
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