In questo breve scritto, in cui vengono presentati nove
personaggi (come nove giorni che precedono il Natale) viene
fatta una riflessione su ciascuno di essi. Sono i personaggi più
significativi del presepe, quelli che abbiamo conosciuto fin da
quando eravamo piccoli e anno dopo anno abbiamo imparato
ad amare.
Che gioia! Quei personaggi adesso ci parlano e ognuno di loro
ci lascia un messaggio che ci aiuta a entrare nell’atmosfera
santa del Natale.
Sarebbe bello, per entrare veramente nell’atmosfera natalizia,
che ciascuno di noi si immedesimasse nel personaggio che
ritiene essere in sintonia con se stesso.
Non è necessario scegliersi il personaggio più importante
poiché qui, nel presepe, tutti hanno un ruolo fondamentale.
E' interessante vivere in questo modo perchè ognuno di noi
diventa una statuina del presepe che va verso la grotta di
Betlemme per adorare Gesù Bambino con Maria e Giuseppe.
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1° GIORNO:
I PASTORI E LE PECORE!
Carissimi amici, sono il pastore!
Sono felice di potervi parlare in questo giorno iniziando con voi la novena di Natale,
periodo di 9 giorni di preghiera e di preparazione al grande mistero della nascita di Gesù
Nostro Salvatore a Betlemme, nato da Maria Vergine e avendo come padre putativo
Giuseppe, lo sposo di Maria.
Mi presento:sono un pastore e ogni giorno accudisco le mie pecore e le allevo con
tanta cura perché sono consapevole che Dio me le ha affidate. Sono il pastore di un grande
gregge che impara a conoscere le sue pecore, cerca di accompagnarle per la strada giusta,
cerca di difenderle dai pericoli che possono incontrare, cerca di suggerire come si devono
comportare per crescere forti e con la gioia nel cuore.
Sono il pastore conosco le mie pecore ed esse conoscono me e siamo in una grande
simbiosi. Sono contento di essere un pastore, trasmetto tutto il mio amore alle mie pecore
affinché stiano bene ed esse ascoltando e riconoscendo la mia voce mi seguono.
Faccio parte del presepio, sono un personaggio umile, povero, semplice, come sono i
semplici del Vangelo. Sono come Gesù che si è fatto Pastore per ognuno di noi e segue le sue
pecore con tanto amore e passione e guai se una se ne perde: lascerebbe le 99 nell'ovile e
andrebbe alla ricerca di quella smarrita e, una volta trovata, se la caricherebbe sulle spalle e la
riporterebbe a casa, aggregandola nuovamente al gregge. Io sono il pastore che in quella
notte Santa è stato svegliato dal canto degli Angeli che annunciavano che un Bambino era
nato a Betlemme! Allora, presi con me gli avanzi della cena e con le mie pecore mi incamminai
verso il luogo indicatomi accompagnato dal canto degli Angeli che dicevano “Gloria a Dio nel
più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Dio ama!”
Sai, amico mio carissimo, quanta gioia sentivo in me mentre mi dirigevo verso quella
grotta per vedere ciò che mi era stato annunciato! Se anche tu provassi a sentire nel tuo cuore
la gioia della chiamata di Dio, avresti tanta felicità che traboccherebbe dal tuo cuore e
trasmetterebbe tanto amore, anzi tutto, a chi incontreresti, oggi, domani e sempre!
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Sappi che in quella notte ho portato con me i miei “rimasugli”, cioè quello che mi era
avanzato in quella notte! Avevo quasi vergogna di portarlo a quel Bambino, ma non avevo
altro con me. Sono sicuro che è rimasto contento lo stesso anche perchè, in quel mio dono,
c'era la gioia e l'amore del mio cuore di pastore che accompagnato dalle mie pecore mi faceva
sentire un uomo diverso, un uomo che esprimeva la sua gioia per la nascita nuova in me e
negli altri. Le mie pecore mi seguivano ed erano felici di venire con me. Eravamo una cosa
sola, come dice Gesù: “Io e il Padre siamo una cosa sola”, come lo è anche il marito e la
moglie quando si amano nella gioia del Sacramento del matrimonio.
Che gioia si prova quando sai di essere seguito dalle pecore, anche quella che si era
smarrita si è riunita a me e non mi ha voluto più lasciare, anzi mi si è avvicinata ancora di più
paura di perdersi. Che bella scena!
Ci siamo messi in cammino e intanto parlavo con le mie pecore ed esse erano entusiaste nel
sentire la mia voce come io lo ero per loro!
Erano pecore docili, anche se qualche volta uscivano dal gregge o rimanevano indietro,
ma poi correvano per raggiungermi e per riunirsi ancora a me. Non potevano stare distaccate
da me! Sarebbero rimaste tristi; come lo siamo noi quando ci stacchiamo dal vero Pastore.
A volte possiamo essere ribelli, ma per fortuna ci accorgiamo che solo stando con il
Pastore, Gesù Nostro Salvatore, possiamo stare veramente bene! Dobbiamo essere pecore
buone, semplici, tranquille e raccontare al Pastore quello che abbiamo nel nostro cuore e nella
nostra intimità. Lui ci ascolta e sa chi veramente siamo e di cosa abbiamo bisogno!
Sai, quando sono arrivato davanti alla grotta mi sono inginocchiato davanti al Bambino
avvolto in fasce e vicino a Maria sua mamma e al suo papà Giuseppe! Quanta commozione!
Anche tu, quando sei davanti a Gesù, inginocchiati e adoralo.
E poi tutte le mie pecore si sono fermate e i loro occhi erano rivolti a quel Bambino
Meraviglioso! Tutti, io e le pecore, eravamo felici! Eravamo una grande famiglia assieme alla
famiglia di Betlemme: Gesù, Maria e Giuseppe.
Quando ci allontanammo dai nostri occhi scese una lacrima di commozione! Eravamo troppo
felici!
Allora sei anche tu un pastore?
Sei una pecora che cerca la gioia e la serenità nella vita?
Sei davvero la pecora che conosce il Pastore e Lui conosce te o ti piace nasconderti?
Ti faresti trovare se ti perdessi?
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2° GIORNO:
IL BUE E L’ASINO!
Carissimi amici che state preparando il presepe e che siete felici di accingervi a pregare
davanti a questo bellissimo quadro di fede, noi il bue e l’asino, vi vorremmo parlare, insieme,
per aiutarvi a vivere sempre meglio la vostra fede in Gesù Bambino, Figlio di Dio.
Sicuramente vi sembrerà strano, diciamo, quasi assurdo che noi vi parliamo oggi, ma
pensiamo che sia giusto, perchè nel presepio ci siamo anche noi, anzi, siamo inseriti nella
grotta insieme con Maria Gesù e Giuseppe.
E’ vero, la tradizione parla di noi e noi non sappiamo se eravamo veramente nella
grotta a riscaldare Gesù Bambino.
Ma non importa se sia vero o no, ciò che conta è che noi da secoli siamo nel presepe e
nessuno si dimentica di noi. E allora la nostra presenza cosa vorrebbe insegnare?
Intanto, se ci osservate bene, abbiamo il muso rivolto verso Gesù. Lo guardiamo con
amore e ci fa una grande tenerezza come tutti i bambini del mondo. Guardare Gesù e con Lui
Sua madre Maria e Giuseppe, suo padre putativo, ci porta un'immensa gioia interiore.
Allora il primo pensiero che nasce è che dobbiamo tutti, dal più piccolo al più grande,
guardare Gesù, guardarlo con tanto amore, con tanta tenerezza perchè Lui ci vuole parlare in
ogni momento e in ogni circostanza della nostra vita. Noi, che siamo sue creature, ma voi
invece, che siete la più bella meraviglia del creato, dovete con il vostro cuore amarLo sempre
di più, vivere sempre con grande fiducia la sua presenza e soprattutto non stancarvi mai di
guardarLo: Lui vi guarda e voi guardate Lui Bambino che vi presenta la gioia di essere nati.
Così anche noi siamo felici se sappiamo che la nostra presenza in quella grotta vi aiuta
a sentirvi uomini nuovi, capaci di guardare al di là dell'apparenza, nella profondità del cuore di
Quel Bambino che vi sorride, vi accoglie, vi illumina, vi sostiene e vi dice soprattutto: “Siate
felici di essere nati e di trovare nella vostra famiglia, la certezza che Io, Sono Vostro fratello
maggiore e che Vi garantisco che vivo in mezzo a voi e sono con voi e uno di voi. assumendo
la vostra natura di uomo.”
Non siamo stati messi lì per caso, ma qualcuno ha voluto che noi fossimo presenti, che
fossimo il coronamento di tanti avvenimenti. La nostra presenza in quella grotta è il segno
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della sicurezza. Come noi, anche voi, amici carissimi, uomini e donne della terra, potete dare a
Gesù Bambino la certezza di difenderlo dalle ingiurie degli uomini, dalle bestemmie che gli
vengono rivolte e dagli improperi che gli dicono perchè “Venne fra la sua gente e i suoi non lo
hanno accolto!”
Noi, come voi, lo abbiamo accolto nella nostra vita e vogliamo che questo evento sia
una grande gioia da comunicare a chiunque ci chiede la ragione e la speranza della nostra
fede.
Se ci pensate bene, amici carissimi, noi siamo in quella grotta, in quella notte fredda di
dicembre a riscaldare il Bambino appena nato da Maria, perchè ne ha bisogno, ma riscaldiamo
anche Maria e Giuseppe, infreddoliti anche loro. Forse può sembrare banale il fatto di
riscaldare con il nostro fiato quella grotta, ma è per noi motivo di gioia perchè il nostro calore
va verso il Redentore, il Figlio di Dio venuto in mezzo a noi. Il nostro fiato diventa un grande
dono a Gesù Bambino e Lui continua a guardarci dicendo che è felice del nostro calore.
Anche voi, uomini e donne del mondo, tu che guardi il presepe e lo contempli con
grande attenzione, fermati un attimo e rifletti.
Il tuo dono! La tua bocca emette il calore del tuo cuore, della tua anima, della tua carità
verso il prossimo dalla famiglia, al lavoro, alla scuola, alla casa, a quante persone incontri:
poveri, ciechi, zoppi, a tutti tu puoi donare il tuo calore di gioia, di fede, di speranza e in quel
momento doni a loro tutto il sorriso di Gesù Bambino perchè Lui si rispecchia nel volto di ogni
uomo.
Allora miei amici carissimi, così come noi doniamo il calore e riscaldiamo la Sacra
Famiglia, anche voi potete riscaldare il cuore di Gesù Bambino attraverso il vostro dono, il
vostro sorriso, la vostra accoglienza della quotidianità dicendo: “Accogli, o Gesù Bambino,
questo mio piccolo dono, ma sappi che è un regalo che nasce spontaneo dal mio cuore
perchè Tu sia lodato, ringraziato sempre e in ogni momento e luogo della terra e non offeso.
Aiutami ad essere, Gesù Bambino un tuo testimone visivo e praticante della Tua Parola per
vivere la mia fede con coerenza e gioia.”
Noi, il bue e l’asino, vi vorremmo lasciare un ultimo pensiero, è il pensiero profondo che
vi aiuterà a prendere coscienza della vostra fede e della vostra gioia. “Sappiate che la vostra
presenza nella grotta di Betlemme, è fondamentale: è la certezza che non dovete avere paura,
perchè con voi avete Gesù, il Figlio di Dio, e se vi capitasse di scoraggiarvi, rialzatevi e andate
nuovamente ai suoi piedi e insieme con Maria e Giuseppe, possiate nuovamente ringraziare
Gesù per la sua grande misericordia nei vostri confronti.”
Grazie per averci ascoltato e che forse la nostra presenza nella grotta di Betlemme ha
avuto e ha tuttora un grande significato per tutti voi uomini e donne di speranza e di fiducia in
Gesù Bambino che mai vi deluderà!"
Ti senti di fermarti nella grotta e donare a Gesù la tua testimonianza di fede?
Sei felice di partecipare alla sua gioia per portarla a tutti coloro che hanno bisogno?
Ti senti di vivere la tua vita cristiana riscaldando con il tuo cuore Gesù che si fida di te per
diffonderlo nel mondo?
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3° GIORNO:
LA STELLA!
Ciao amici miei carissimi, con grande gioia oggi mi presento a voi tutti!
Sono la Stella del presepio che voi collocate sull’entrata della grotta di Betlemme dove
è nato Gesù, il Salvatore del mondo. Fate benissimo a mettermi lì, perchè quella è stata la mia
meta finale: arrivare dopo tanta fatica e tanta gioia e posizionarmi sulla grotta di Betlemme.
Allora vi vorrei dare subito un primo pensiero. La nostra meta finale è il Paradiso dove ognuno
di noi troverà il “tesoro nascosto” e la “perla preziosa”.
Anche io sono stata felice di arrivare alla grotta, perchè Dio mi aveva indicato la mia
missione nel mondo: portare gli uomini a Gesù, nato nella grotta di Betlemme, per salvare tutti
voi e donarvi il Suo Amore Misericordioso.
Sono sorta in Oriente sono apparsa a tanti uomini, ma specialmente a coloro che Dio aveva
scelto in ogni parte del mondo perchè insieme si trovassero poi ad adorare il Re dei Re: Cristo
Gesù a Betlemme. Mi hanno visto e hanno riconosciuto in me un grande segno del cielo. Un
segno che nemmeno loro avrebbero mai immaginato, era il segno di Dio che li chiamava e io,
povera e semplice stella del cielo ero la loro guida in questo loro lungo viaggio. A voi, che mi
ascoltate oggi dico una realtà importante: anche voi potete essere la stella che guida gli uomini
a non sentirsi soli e che da voi aspettano che siate la speranza di un mondo migliore. Se Dio vi
chiama ad essere la stella, rispondete a questa chiamata e siate felici perchè avete un compito
molto bello e importante.
Ho camminato con questi sapienti, venuti dalle varie parti del mondo: i Re Magi.
Li ho guidati perchè non sapevano nulla, avevano delle carte, è vero, ma se non ci fossi
stata io, la stella di Dio, non sarebbero arrivati sino alla grotta, si sarebbero persi o sarebbero
tornati indietro.
Anche voi che mi ascoltate, sappiate che la vostra fede, la vostra certezza profonda di
credere che Dio è con voi, la vostra testimonianza concreta di vivere la vostra fede, fa trovare
la strada a tante persone, anche quelle che pensano di trovarla con le carte umane. Devono
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sapere che solo con la carta di Dio si può trovare la strada e la meta giusta. Ricordate che voi
cristiani siete la garanzia di questa certezza.
Io sono la stella che, arrivata a Gerusalemme, si è nascosta volutamente ai re Magi,
perchè volevo che continuassero da soli il cammino per la ricerca di Gesù Bambino. Ma loro
hanno dubitato e sono andati dal re Erode per informarsi dove sarebbe nato il Bambino e
hanno dato indicazioni al re perchè anche lui voleva andare ad adorarlo, almeno era quello
che Erode aveva detto e loro hanno creduto alle sue parole. Quando sono usciti io li aspettavo
nascosta e finalmente sono riapparsa per dire che Dio non abbandona mai, ma è sempre
vicino a chi lo cerca con cuore sincero. Anche voi, quando vi sembra che la stella sia
scomparsa, non abbiate paura, io vi vedo e mi rifaccio viva per consegnarvi un messaggio: la
vita cristiana è una fede sentita, senza paura, senza troppi dubbi, una certezza che è gioia di
vivere e speranza del domani.
Ho accompagnato i Re Magi a Betlemme e lì su quella grotta mi sono fermata: il mio
compito era finito! Ero felicissima di avere indicato la strada della gioia, della pace e della
fratellanza tra i popoli. I Re Magi si prostrarono e adorarono il Bambino avvolto in fasce con
Maria sua Madre e con Giuseppe, lo sposo di Maria. Adorarono, cioè riconobbero che Gesù
era Dio, il Messia tanto atteso!
Anche a voi, uomini e donne, che siete stati con me in questo cammino vi annuncio che
se riuscirete a donare la vostra gioia a chiunque vi chiede la strada di Dio, sarete gli uomini più
felici di questa terra!
Io, la Stella di Dio sparii e me ne tornai in Cielo da dove venni. Un Angelo del Signore
disse ai Re Magi di non passare più da Erode perchè voleva uccidere il Bambino e fecero
ritorno per un'altra strada.
Anche voi, quando vedete che qualcuno vuole offendere Dio con la bestemmia con la
calunnia, cambiate strada, non lasciatevi ingannare ma siate la stella gioiosa che sa vedere la
Vera Stella, quella del Cielo e pregare per tutti gli uomini perchè Gesù Bambino li porti tutti in
Paradiso.
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4° GIORNO:
I RE MAGI!
"Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorare il Signore!"
Amici carissimi, siamo noi, i Re Magi, sembriamo strani, è vero, ma siamo semplici
uomini, certo abbiamo studiato le carte e abbiamo visto una stella diversa dalle altre e
l'abbiamo seguita. Non siamo grandi uomini, come ci descrivono, ma uomini con una
caratteristica: quella di portare nel mondo la solidarietà, l'unione, la pace tra i popoli. Noi non
portiamo la discriminazione razziale poiché davanti a Dio siamo tutti uguali.
Allora è bello poterci aiutare tutti insieme, camminare sulle stesse strade, avviarci verso
i medesimi traguardi e cercare insieme la verità. La verità, ve lo possiamo garantire, è il
Bambino Gesù che noi abbiamo trovato seguendo la Sua stella che ci conduceva verso la
grotta per adorarLo.
Voi che vivete in questo mondo, in questo preciso momento, non lasciatevi scappare
questa opportunità: sappiate che il bene che fate al mondo quando cercate l'unità è immenso.
I popoli attendono da voi fatti concreti, risposte positive e non quelle dei fischi degli stadi che
insultano chi ha il colore della pelle diversa. Gesù, ve lo assicuriamo non aveva un colore della
pelle definito, aveva sul Suo volto il colore di tutti gli uomini. Qui sta il segreto della fede che
voi manifestate e che dovete gridare al mondo e cioé che la vera pace, la vera fratellanza è
davvero in quella Santa grotta.
Voi vi sarete meravigliati dei nostri lussuosi vestiti, ma vi diciamo che non eravamo re;
ci siamo vestiti bene perchè ci aspettava il Signore, il Salvatore del mondo, Colui che era
atteso dalle genti.
Sapete che cosa vi vogliamo dire? Quando andate a trovare Gesù in Chiesa o
partecipate alla Santa Messa andate vestiti per bene perchè è il Signore che vi attende, è più
importante del Papa o del personaggio che amate di più sulla terra. E' Lui che vi attende come
ha fatto con noi, è Lui che vi accetta con il vestito bello, perchè è felice che siate così e non
vestiti male o addirittura sporchi.
Noi eravamo vestiti bene perchè sapevamo dove andavamo e chi dovevamo
incontrare. Anche voi, amici carissimi, gustate la festa con Gesù, soprattutto quando lo
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ricevete nel vostro cuore, quando insieme, alla domenica cantate, pregate, soffrite, gioite e
soprattutto fate comunione con Lui per essere in comunione tra voi.
Noi quel giorno, in cui la stella ci ha portato da Gesù Bambino fermandosi su quella
Santa Grotta, abbiamo portato i nostri doni: oro per riconoscere la sua regalità, incenso per
adorarlo riconoscendolo come Dio e mirra per la sepoltura del suo corpo che poi sarebbe
risorto dai morti per garantirci la nostra risurrezione.
Voi non preoccupatevi dei doni che porterete, ciò che conta che portiate è il vostro
cuore, un cuore pieno di amore, di accoglienza, di perdono, ma soprattutto un cuore che
sappia amare indistintamente ogni uomo della terra.
Gesù non guarda la quantità dei vostri doni, non l'ha fatto nemmeno con noi, ma guarda
alle piccole cose date e offerte come un grande regalo del cuore ossia le vostre buone qualità i
talenti che Lui vi ha dato. Non scoraggiatevi se sono pochi e non tanti, ciò che conta è che li
facciate fruttificare oggi, domani e sempre!
Adesso noi Re Magi vostri fratelli vi vogliamo salutare con le stesse parole dell'Angelo
nella Notte Santa del Natale: “Pace in terra agli uomini che Dio ama e gustate e vedete quanto
è buono il Signore che è venuto in mezzo a noi!”
Non temete se dovete cambiare strada nella vostra vita, come abbiamo fatto noi, perchè è la
strada che Gesù Bambino certamente vi ha tracciato.
Siate felici di avere incontato Dio e fatelo incontrare a tutti coloro cui avrete la gioia di
raccontare quello che avete visto e vissuto.
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5° GIORNO:
L' ARCANGELO GABRIELE!
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Ciao amici carissimi, mi presento a voi: Sono l'Arcangelo Gabriele, colui che ha portato a
Maria, la vergine di Nazareth il messagio di Dio che era stata scelta quale Madre del
Salvatore. Dovete sapere che Dio mi chiamò e mi disse: “Vai sulla terra, vai a Nazareth, lì
troverai una giovane vergine, sposa di Giuseppe, della casa di Davide, chiamata Maria. Entra
e porta il mio messaggio: “Tu sarai la Madre di Mio Figlio, di Colui che salverà l'uomo
portandolo a vita nuova”
Sapete, non avevo capito nulla, avevo solo intuito che sarebbe accaduto qualche cosa
d’importante e, nonostante tutto, accettai l’incarico di portare il lieto annuncio.
Allora la prima richiesta che Dio vi fa è quella di dire di sì al Suo progetto, anche
quando vi sembra difficile da capire. Non fatevi troppe domande, chiedetevi invece quale gioia
ha preparato per ciascuno di voi Dio Padre.
Io sono sceso sulla terra e ho incontrato Maria, la Vergine di Nazareth che il Padre mi
aveva indicato. L’ho subito riconosciuta: era in preghiera e in estasi. Pensava al suo futuro
sposo, a Giuseppe, uomo giusto. Che bella persona: era davvero celestiale tanto brillava di
bellezza interiore ed esteriore. Era una ragazza bellissima!
Allora anche voi, guardate Maria, osservatela bene, scrutate il suo cuore e capirete
dalla sua dolcezza e dalla sua umiltà che vi ama tantissimo.
Quando entrai nella sua casa la salutai in modo strano per lei: “Ti saluto piena di
grazia!” Questo saluto era il nuovo nome di Maria: Dio l'aveva chiamata "piena di grazia"
perchè non aveva il peccato originale come l'avete voi uomini e donne della terra. Era tutta
bella, colei che era stata prescelta per essere Madre del Salvatore, il Figlio di Dio. Sapete che
anche per me fu una grande commozione salutarla in quel modo e aggiunsi anche che il
Signore era con lei.
Anche voi dovete invocare spesso Maria. Sapete che c'è una bella invocazione a Maria
che recita: “Guarda la stella e invoca Maria.” Non è detta per caso, ma è un grande regalo
all'umanità! Allora guardate la stella: in certi momenti della vostra vita fidatevi di Maria, perchè
lei vi porterà al Figlio Gesù e farà cambiare in gioia la vostra vita. Anche Dio vi saluta con
amore di Padre e vi vuol far sapere che è molto vicino a voi tutti.
E poi sapete quanta commozione vi era in Maria, non riusciva a capire questa nuova
volontà di Dio per Lei, volontà che doveva comunicare al suo sposo Giuseppe. Io osservavo
tutto quello che avveniva in Lei fino a quando disse:
“Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che tu hai detto”
Il SI' di Maria fu un capovolgimento della storia del mondo, lo sconvolgimento dell'Amore
autentico sulla terra. Era stato concepito Gesù, il Figlio di Dio e il verbo sarebbe diventato
carne!"
Amici carissimi, anche voi dovete cercare di dire il vostro si a Dio con fiducia, con
abbandono totale e poi sappiate che sono io colui che vi annuncerà la gioia di Dio, il Suo
Amore, la sua Misericordia. Sono il Suo messaggero! Fidatevi di me e chiamatemi e
invocatemi spesso. Io sono contento di rispondere alla vostra chiamata: é la chiamata stessa
del Padre dei Cieli!
Quando Maria disse l' Eccomi, il mio compito si era esaurito e andai al cospetto di Dio
ad annunciare che quella vergine di Nazareth aveva accettato di diventare la Madre del Suo
Figlio e poi sarebbe diventata anche Vostra Madre. Quando vi sentite soli e abbandonati,
sappiate che Io, il Vostro Arcangelo Gabriele, sono pronto a tutto, a farvi sentire amici miei e
amici tra voi.
In quella notte Santa, quando è nato Gesù, tantissimi angeli sono partiti dal Cielo verso la
Terra per annunciare ai pastori: “Oggi è nato per voi il Salvatore del mondo”
Allora amici, uniti a tutti noi Angeli del Paradiso, possiate cantare la gioia che avete nel
cuore perchè un Bambino è nato in mezzo a voi e Lo troverete avvolto in fasce che giace in
una mangiatoia. Siate nel mondo anche voi, come sono Io oggi, messaggero di Dio in mezzo
al mondo, senza vergognarvi per annunciare con coraggio che Gesù è nato e gridatelo,
“Spalancate le porte”, vi disse Papa Giovanni Paolo II, “a Colui che sta per venire in questo
mondo: GESU' CRISTO.”
Amen
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6° GIORNO:
IL DORMIGLIONE!
Ciao carissimi amici, forse avrete sentito parlare di me, sono una statua del presepio mi
chiamo Benino, non sono molto conosciuto e il mio mestiere è quello di essere un bravo
dormiglione: mi piace dormire e vivere la vita indipendentemente da tutto ciò che accade
intorno. Io sono come tanti cristiani che si professano tali, ma che non vanno mai in chiesa e
cercano di portare argomentazioni un pò fasulle a proprio vantaggio.
Sapete è più facile nascondersi “dietro un dito” piuttosto che assumersi le proprie
responsabilità. Ebbene quanti dormiglioni ci sono nel mondo! Hanno imparato da me e io in
effetti non vorrei che mi imitassero, ma che vivessero la loro vita con coerenza e gioia.
Di solito nel presepio, guarda caso, mi collocano sempre vicino alla grotta. Mi sono
chiesto: “Ma se io dormo sempre e non mi importa di quello che succede nel mondo, come
mai mi mettono vicino a Gesù?” Certamente non me lo merito questo posto perché continuo a
vivere la mia vita e non mi interesso di quello che accade intorno.
Pensandoci bene, però, quel posto mi piace perchè sono vicino a Gesù, il Salvatore del
mondo, che può darsi che prima o poi mi conquisti e mi faccia diventare un po più "Bonino".
Amici, voi vorreste stare vicino a Gesù anche quando pensate che la vostra vita sia
indipendente e bella proprio perchè vi sentite liberi da certe leggi cristiane? E' una domanda
che vi faccio e ognuno nel suo cuore può dare una sua sincera risposta. Io vi confesso che,
stando vicino a Gesù, sento un calore particolare che proviene dal Suo Amore, anche se in
effetti io continuo a dormire. E' un Amore particolare, direi “strano” che mi fa riposare, ma nello
stesso tempo mi fa pensare. Rimanere vicino a Gesù, amici carissimi, dà calma, gioia,
serenità, anche se continui a vivere la tua vita indipendente da Lui. E poi sapete una cosa?
Quando mi sono accorto che era nato Gesù in quella grotta a Betlemme era passato tanto,
tantissimo tempo. Mi aveva fatto nascere una curiosità: quella di volerlo incontrare, perchè era
stato vicino a me mentre io continuavo a dormire, pensando alle mie cose e astraendomi dalla
realtà.
Amici carissimi, Gesù, quando ebbi la fortuna di incontrarlo dopo il mio torpore, mi disse
una cosa molto bella: “Benino, sappi che Io ti ho sempre amato, anche quando tu non volevi e
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soprattutto quando i tuoi occhi non volevano aprirsi, ma oggi, dopo tanto tempo, ho avuto la
gioia di vederti e ti assicuro che sei sempre la mia creatura preferita! Ricorda io non uso
l'orologio, come fate voi uomini. Io non possiedo orologi, ho solo l'orologio dell'Amore, perchè
so attendere l'uomo quando ritorna e allora gli vado incontro, lo abbraccio, lo rivesto della sua
nuova veste e faccio festa con tutti perchè è ritornato a casa mia e a casa di tutti i fratelli del
mondo!"
Amici non voglio farvi stancare ma vi voglio regalare un ultimo pensiero: “Non vi
preoccupate se siete stati o se siete come me dei "dormiglioni", sappiate invece cercare la
gioia di incontrare Gesù Bambino di Betlemme, perchè vi sorrida, vi dia gioia e pace vera,
quella che nessun uomo della terra sa donarvi.”
Ciao amici, vi abbraccio tutti e sappiate che pure io, nel mio piccolo, vi voglio bene e vi
auguro che possiate trovare in voi il sorriso che fa sentire tutti fratelli. Mettete pure nel
presepio la mia statuina, quella di Benino il dormiglione per poter dire a Gesù Bambino: grazie
perchè ci hai fatto incontrare un uomo semplice, ma generoso, che ci ha portato, nonostante
tutto, alla Tua grotta, per essere accolti da Te, o Nostro Salvatore!"
Con la gioia nel cuore diciamo tutti insieme:
Amen
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7° giorno:
San Giuseppe!
Parlare di San Giuseppe, non è facile, anche perchè nei Vangeli non troviamo mai una
parola pronunciata da San Giuseppe. Potremmo affermare che questo uomo giusto e timorato
di Dio fa sempre silenzio ma paradossalmente il suo silenzio dice tutto.
Allora questo settimo giorno lo possiamo intitolare:“il silenzio di Giuseppe!”
E’ così strano non sentirlo parlare dopo che gli altri personaggi del presepio hanno espresso il
loro pensiero, allora vediamo se, malgrado tutto, sia possibile che ci lasci un pensiero.
Io, Giuseppe, della casa di Davide non ho mai detto una parola sulla vita di Gesù, Figlio
di Maria e dello Spirito Santo. Nei Vangeli sono sempre stato considerato un uomo silenzioso;
il mio compito era quello di fare silenzio. Fare silenzio non è facile, basta chiederlo a chi fa
silenzio nella vita per motivi più o meno validi. Un silenzio vero è un grande dono e una lezione
di vita. Allora miei fratelli in Dio a voi dico: cercate di fare silenzio nella vita. Il silenzio permette
di scoprire la bellezza e la dolcezza delle proprie azioni e io, Giuseppe, vi posso assicurare
che fa tanto bene, fa anche piangere e sorridere interiormente. Io ho incominciato a parlare
con voi facendo silenzio. Cercatelo e rimarrete entusiasti di questa esperienza umana e
religiosa ma soprattutto morale.
Io Giuseppe sono stato definito l'Obbediente perché ho risposto al messaggio di Dio,
non mi sono mai tirato indietro di fronte alla chiamata di Dio! Sapete, ho provato tanta gioia
quando ho obbedito a Dio e ho accompagnando nella crescita Suo Figlio, il Messia, il
Salvatore del mondo!
Parlare di obbedienza oggi può far paura, perchè richiede una dose di coraggio, di
umiltà, di disponibilità e di amore grande. Vi posso assicurare che proprio l'obbedienza vissuta
nella gioia di fare del bene è stata il mio linguaggio migliore. Spesse volte può capitare di non
accettare i comandi ricevuti, ma se, amici miei, li accettate senza troppo pensarci, vi assicuro
che la gioia è molto più grande. “Non temere, Giuseppe”, mi è stato detto più volte dall'Angelo,
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e io, povero, ma uomo giusto e ricco di fede non mi sono mai tirato indietro, mi sono sempre
fidato e affidato a Dio in tutto e per tutto. Obbedendo a Dio mi sono trovato con me stesso e
così ho trovato la felicità, quella della vita eterna. Anche voi, amici carissimi, provate ad
obbedire. Vi sentirete uomini nuovi, uomini capaci di fare le scelte della vita in un modo
particolare, pieni di speranza e di amore.
Amici, provate a pensare cosa ho provato quando Maria, la mia promessa sposa, prima
di andare a vivere insieme nella castità assoluta, si è ritrovata incinta. Io non sapevo nulla di
questo mistero, di come fosse potuto succedere. Mi sono sempre posto la domanda. Dalla
domanda nessuna risposta, solo capire.
Vi assicuro che rimasi molto turbato, non sapevo che decisione prendere. Per la Legge
Maria doveva essere lapidata, perchè mi aveva tradito e soprattutto perchè era incinta. Mi misi
in silenzio per cercare nell'obbedienza la cosa più giusta da fare. Io mi ero sentito tradito da
Maria!
Siccome ero stato definito un uomo giusto e, in effetti lo ero, scelsi una soluzione molto
semplice: quella meno offensiva e pericolosa agli occhi degli uomini di culto. Decisi di
mandarla via in segreto! Non fu facile questa scelta, anzi fu la più difficile da prendere, ma in
quel mio silenzio, in quella mia obbedienza sentii. “Non temere Giuseppe, prendi pure Maria
come tua sposa, perche è incinta per opera delo Spirito Santo.”
Che tormento sentivo in me! Vedete, amici carissimi e fratelli in Gesù, che in certe
scelte della vita, dobbiamo cercare il bene e non la calunnia, l'accoglienza e non l'abbandono
della persona, la gioia e la certezza che la persona vale molto di più delle cose del mondo,
perchè è immagine e somiglianza di Dio. Ama la persona umana e troverai Dio. Io Giuseppe,
ho sempre creduto a quanto mi veniva detto e la gioia mi ha sempre accompagnato. Anche
voi, amici miei, fate come ho fatto io.
Con Maria, mia sposa, ci comprendemmo immediatamente e quanta fatica abbiamo
fatto camminando con Lei incinta su un asino. Pensate a Maria con Gesù il Salvatore su un
asino e non su un carro lussuoso. Quanta tristezza quando andammo a chiedere ospitalità
perchè potesse partorire. Mettetevi nei miei panni. Che grande responsabilità! Per Gesù, il Re
dei Re, non vi era posto! Andammo a riparare in una grotta e lì Maria partorì.
Mi credete? Ero felice perchè ho capito che non è importante il posto dove far nascere
un bambino ma conta la gioia di dare al mondo una vita, senza rifiutarla, sopprimendola o
buttandola in un cassonetto o vendendola ad altri uteri. Maria e io, fummo molto felici.
Lo Spirito Santo aveva mantenuto la Sua Parola: Gesù aveva la stessa immagine di
Dio Padre e di Maria, proprio come noi che somigliamo ai nostri genitori.
Dopo Maria baciai anch’io il Figlio di Dio che mi fu affidato quale padre putativo. Sentii
una dolce tenerezza e mi sentii davvero una persona fortunata.
"Non temere" era diventata la realtà più grande. Allora amici, non cercate le cose
lussuose, ma la povertà, la semplicità, il desiderio di non apparire e, se vi rifiutano, non
scoraggiatevi, ma abbiate fede in Dio che non vi delude mai. Io Giuseppe, l'uomo del silenzio,
quest'oggi ho voluto parlare e ho espresso i miei sentimenti, vi ho aperto il mio cuore.
Tanti uomini passarono da quella Santa grotta, uomini bravi, santi , bisognosi, peccatori
e smarriti, uomini con la fede e con il disprezzo, uomini capaci di bestemmiare e di offendere,
ma pure e soprattutto uomini volenterosi di manifestare al mondo che, nonostante tutto, Gesù
è nato.
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E poi sai chi è passato?
Sei passato tu, con il tuo nome e con il tuo cognome.
E tu che cosa hai fatto davanti a Gesù o che cosa pensi di fare nella tua vita per testimoniarlo?
Sii sempre sereno e fa come ho fatto io: prova a fare silenzio, cerca di mettere la tua volontà
nelle mani di Dio, di usare la bontà, la carità verso tutti e dona la gioia a chi vuole scoprire se
stesso.
Ciao, amici miei carissimi, siate tutti sotto la protezione di Maria e di Gesù per formare
insieme con me la vostra famiglia di Nazareth.
Amen
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8° GIORNO:
MARIA!
Eccomi, sono la Serva del Signore!
Carissimi fratelli e sorelle, oggi vorrei parlare al vostro cuore perchè guardando me, Maria,
possiate dire di avere accanto una donna, una moglie, e soprattutto una mamma, la Mamma
che sempre vi protegge e vi ama.
Mi presento dicendovi che amo la mia famiglia d’origine: Gioacchino ed Anna. Loro con il loro
amore mi hanno dato la vita. Perciò anche voi cercate di amare la vostra famiglia, i vostri
genitori e siate sempre per loro un grande dono di vita. E' bello amare in questo modo la
propria famiglia, ossia non soffermandosi sulle difficoltà che ci sono, ma pensando all'amore
che ci ha fatto nascere. Questo è il mio primo grazie che vi chiedo di esprimere.
Ho scelto, benchè sposa promessa di Giuseppe, uomo giusto della casa di Davide, di
rimanere vergine e di vivere con lui la mia verginità di sposa. Giuseppe era contento di questa
scelta e così ci fidanzammo e poi saremmo diventati sposi. A voi, uomini e donne dico: amate
la verginità, anche se sposati, amatela nel vostro amore di coppia, di singoli, affinché il vostro
corpo sia sempre un grande dono e una meraviglia bellissima del creato. Il vostro corpo è fatto
per amare e per essere accolto come dono, specie per te che sei donna. Amalo davvero come
un grande tesoro che si trova nel momento giusto da offrire e da donare.
Un giorno mi trovavo in preghiera nella mia stanza, quando mi apparve l'Arcangelo
Gabriele che cambiò la mia vita. Mi salutò dicendomi: “Ave piena di grazia il Signore è con te!
Tu diventerai Madre del Salvatore, del Figlio di Dio!” Quelle parole mi sconvolsero. Rimasi in
silenzio per cercare di capire fino in fondo quello che mi era stato proposto! L'Angelo mi
sorrideva e chiesi spiegazioni su alcune cose e cioè come sarebbe potuto succedere a me che
ero vergine e che non avevo conosciuto uomo, che mi sarei ritrovata incinta. Allora l'Angelo mi
guardò, mi rincuorò e mi disse: “Quello che nascerà da te, non sarà opera dell'uomo ma dello
Spirito Santo!”
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Fratelli e sorelle carissimi, quanta grazia di Dio era scesa in me. La mia vita, le mie
scelte da quel momento sarebbero cambiate. Ricordatevi che se dovete cambiare le scelte per
Dio, non dovete avere timore, perchè avrete tanta più gioia di quanto possiate immaginare! Dio
fa bene le cose e per questo diciamo oggi tutti insieme: “Grazie, o Signore!” Io mi sono sentita
gioiosa anche con trepidazione e pensavo al momento in cui Giuseppe avrebbe saputo tutto
questo, che sarei diventata la Madre di Dio: come avrebbe reagito? Non preoccupiamoci,
fratelli e sorelle, del domani, mettiamolo nelle mani di Dio con fiducia perché Lui sa di cosa noi
abbiamo bisogno. Statene certi figlioli miei!
Di fronte a quell'annuncio, feci una preghiera dentro di me, mi inginocchiai e dissi:
“Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto.” e dissi “IL MIO SI”.
Sapete, ero abbastanza serena quando pronunciai quel SI che avrebbe cambiato tutta
la mia vita ma pure e soprattutto la storia del mondo. In quel momento ero incinta di Gesù'!
Che sensazione bellissima! E pensavo a voi che dal quel momento non vi avrei più
chiamato fratelli e sorelle, ma figli miei, come avrei chiamato Gesù! Da quel momento sareste
diventati tutti figli miei. Mi sento la Mamma di Gesù e la Mamma di ciascuno di voi!
Allora figli miei, amate le vostre scelte, sappiate che in quella Santa Grotta di Betlemme
io ci sono sempre e vi aspetto assieme a Gesù, non lasciatela vuota, vi aspetto come una
mamma aspetta il suo bambino perchè ho tante cose da dirvi, tanti pensieri da comunicarvi.
Nei momenti difficili, bui oppure gioiosi della vostra vita, sappiate che Io, la vostra Mamma, vi
attendo tra le mie braccia, vi sorrido, vi bacio, vi accarezzo e vi porto al Mio Figlio Gesù perchè
possiate godere la gioia della vostra vita e sappiate ridonare la bellezza delle vostre scelte. Vi
benedico con il Mio Figlio Gesù perchè siate oggi i testimoni del Suo e del Mio Amore nel
mondo!
Amen
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9° GIORNO:
GESÙ BAMBINO!
Siamo arrivati alla fine della novena di Natale. Che intenso cammino abbiamo fatto in
compagnia dei vari personaggi del presepio. Ora è rimasto proprio Lui: l'Emanuele, il Dio con
noi, Gesù Bambino!
Caro Gesù Bambino, vorrei scriverti una lettera ma mi sto chiedendo che cosa devo scriverti:
non lo so. Allora è bene che tu scriva a noi, perchè Tu sei Colui che è venuto in questo mondo,
ti sei fatto uomo, hai assunto la nostra carne umana e hai voluto camminare con noi sulle
strade del mondo! Hai accettato la volontà del Padre per salvare tutti gli uomini e riportarli in
cielo. A te, Bambino Gesù, lascio la Parola, perchè la Tua è Parola di via, verità e vita. E' la
Parola che si “fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Prologo di S.Giovanni)
Allora fratelli e sorelle miei, Mi presento con questo saluto: “Pace a voi e pace in terra a
tuti gli uomini di buona volontà!”. Mi presento come un Bambino avvolto in fasce che giace in
una mangiatoia.
Forse vi sembrerà strano che Io, il Re dei Re, sia nato in una grotta, ma non importa,
quello che conta è che Io sono nato in mezzo a voi e rimango con voi per tutti i giorni della
vostra vita. Sono nato perchè una donna, Maria di Nazareth, la donna semplice e umile con un
grande cuore, ha detto SI all'Angelo dopo che le era stato detto che sarebbe diventata la
Madre del Salvatore, ed è diventata la Mia Mamma, che amo tanto. Non è stato facile per Lei
dire si, ma alla fine è stata generosa. Col suo Si ha dimostrato di voler bene al Padre Mio
Celeste e a tutti voi uomini della terra.
Sono stato concepito dallo Spirito Santo, il Dio dell'amore, nel momento del suo Si mi
sono sentito davvero uno di voi ed avevo tanta felicità nel cuore! Mi sono inserito nel mondo, il
mondo che il Padre aveva creato insieme con Me, Suo Figlio e lo Spirito Santo: la SS.Trinità.
Ho accettato di farmi Bambino perchè con la gioia della mia nascita tutti voi potevate essere
felici con Me. Io sono la vera Gioia e chi crede in questa Gioia sarà felice per sempre. Io sono
il Bambino che vi sorride, che si prende cura di voi, che vi riempie di tanta pace e serenità, che
vi prende in braccio come un nuovo fratello perchè possiate godere della mia nascita. La mia
Mamma, Maria, ha sofferto per la mia nascita, perchè “Sono venuto fra la mia gente, ma
questa non volle accogliermi.”
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Vedete sorelle e fratelli a me tanto cari, anche Io che sono il Re dei Re, non un re che
comanda, ma un re che porta pace e misericordia, non sono stato accolto dalla mia gente ma
non importa, ciò che conta è che Io, l'Emmanuele, sono con voi sempre. Io vi accolgo così
come siete, non preoccupatevi dei vostri limiti, Io vi amo ancora di più, perchè per questo sono
venuto, perchè la vostra gioia sia piena e duratura.
Quante persone, dall'Oriente, dai confini della terra, dai pascoli, da ogni casa sono
venuti a trovarmi per adorarmi. Mi sono commosso nel vedere tanta bontà e Io, il Vostro
Fratello Maggiore, vi assicuro, uomini e donne della terra che, così come per i Re Magi e i
pastori, che siete sempre i benvenuti nella mia casa.
Carissimi fratelli e sorelle, vi aspetto con tanta gioia e vi assicuro che il vostro pianto si
cambierà in serenità, che il vostro dolore sarà sollevato e che la vostra serenità sarà
ricompensata con la mia Misericordia e con il mio Amore. Vi saluto tutti e vi auguro un Felice
Santo Natale con Maria, mia Mamma, con San Giuseppe, mio padre putativo, con tutti gli
angeli, con i Re Magi, con la Stella, con il dormiglione, con il bue e l'asino e con i pastori e le
pecore, perchè possiate godere della Mia nascita e portare questa gioia a tutti gli uomini di
buona volontà per cantare insieme con gli Angeli del Cielo: “Gloria a Dio nell'alto dei cieli e
pace in terra agli uomini che Dio ama!”
Amen
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Adesso vorrei farvi partecipe del modo in cui ho spiegato il Natale a un
bambino.
Ciao piccolo, Buon Natale! Quando senti augurarti Buon Natale sai cosa devi pensare? Vai
vicino al tuo presepio fermati e recita una preghiera a Gesù Bambino e ringrazialo perché Lui
si è fatto bambino come te e ti vuole un immenso bene, anche più di quello che te vogliono i
tuoi genitori!
A Natale si festeggia la nascita di Gesù nel mondo proprio come quando sei nato tu e i tuoi
genitori sono stati felici di accoglierti. Natale è il giorno che porta la gioia più grande che tu
possa avere nel tuo cuore di bambino perché Gesu' ti vuole accanto a Lui e vuole che tu gli
dica: “Grazie perchè sei nato e cammini con noi, sei il nostro più caro amico e con Te
camminiamo nella nostra vita di ogni giorno!”
Natale è pregare per tutti i bambini del mondo affinché Gesù Bambino li protegga, li benedica,
li abbracci, doni loro la gioia di essere coccolati da Lui insieme ai genitori! Natale è pregare per
tutti i bambini malati in particolare per quelli che si trovano negli ospedali, per dire a tutti loro
che tu hai un cuore grande e generoso e li vuoi amare tutti.
Natale è vivere in pace nella tua famiglia, in quella dei tuoi nonni, dei tuoi amici e con tutti gli
uomini della terra, ma soprattutto con chi ti vuole bene e ti ama.
Natale è portare pace a coloro che sono tristi, soli, abbandonati e dire loro che Gesù Bambino
donerà la gioia di trovare il sorriso della speranza e della felicità come lo sei tu in questo
momento e per sempre.
Natale è chiedere perdono ai tuoi genitori se qualche volta non sei stato bravo e solo allora
riceverai da loro il bacio della pace e della gioia. E tu dovrai fare lo stesso con tutti i bambini
del mondo!
Perciò Natale non è solo ricevere i regali che vanno anche bene perché ti dicono che qualcuno
ti ama come i tuoi genitori, i nonni, gli zii ma è anche usare i tuoi doni a volte condividendoli
con chi non ne ha mai avuti.
Natale è rinunciare qualche volta a qualche cosa per donarlo a chi ti tende la mano anche
solamente per chiederti un sorriso, è la gioia di guardarvi negli occhi, come fa Gesù Bambino
nel nostro presepio.
Piccolo mio, trova in questo Natale la gioia di pregare davanti al presepio per tutti e sappi che
la tua preghiera di bambino sarà veramente gradita a Gesù Bambino che ti dirà: “Grazie per la
tua preghiera, in cambio ti dono un bacio perchè tu lo possa restituire a tutti i bambini che
incontrerai in questo giorno!
Ciao piccolo, cerca di vivere in questo modo il tuo Santo Natale e tanti auguri belli, dolci,
buoni, sereni e sappi che non sei solo ma c'è una mamma, la Madonna che ti vuole un bene
grande come la tua mamma e vuole che tu vada dal Suo Bambino Gesù a dargli un bacio e
una carezza con tantissima gioia!
Auguri, piccolo, e sii sereno oggi, domani e sempre.
Il tuo amico Gesù Bambino che è nato per te e per tutti gli uomini
e pure io il tuo amico p. luigi ti saluto e ti auguro buon natale
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Questo invece è un’augurio per il Santo Natale che ho preparato per i fedeli
del mio paese d’origine: Curno.
NATALE DI SPERANZA
Carissimi amici, il Signore vi benedica e vi dia pace!
Siamo arrivati ormai a celebrare il Santo Natale! Siamo in festa perchè un Bambino è nato per
noi e vive in mezzo a noi. E’ nato per annunciarci quanto sia grande la Sua Bontà e quanto
desidera che questo amore si diffonda in tutto il mondo. Si diffonda soprattutto nelle nostre
famiglie, nella nostra comunità parrocchiale, sui malati, i profughi, gli emarginati, i carcerati, i
poveri in spirito che attendono da noi pace e serenità. Si diffonda nei nostri cuori perché,
osservando il Presepio possiamo riscoprire la gioia della nostra fede e la speranza di un
mondo nuovo.
“Pace in terra agli uomini di buona volontà!” Ecco l’annuncio degli Angeli in questa notte
Santa, perché un grande segno si è manifestato sulla terra: è nato il Salvatore del mondo,
Cristo Gesù. E’ un segno che dobbiamo scoprire ogni giorno dentro di noi, nelle nostre scelte,
nei nostri momenti difficili, nelle nostre gioie e soprattutto nella testimonianza concreta della
nostra vita cristiana.
Gesù nasce perché ogni giorno ognuno di noi lo possa adorare nel suo cuore mediante la
presenza Eucaristica, riscoperta nella Celebrazione domenicale e nella gioia dei Sacramenti
come doni offerti quotidianamente.
Gesù nasce nella speranza della nostra società che ci chiama a rendere viva la nostra
speranza con la certezza che Gesù è con noi per tutti i giorni della nostra vita.
Gesù nasce nel cuore di ogni bambino della terra, perché Lui, che ha voluto farsi uomo,
nascendo da una donna, possa accogliere ogni bambino garantendogli il diritto di venire in
questo mondo come un grande dono per l’umanità.
Gesù nasce nel cuore di ogni uomo che ci governa perché siano uomini di pace e di
solidarietà, scoprendo che solo il lavoro e la collaborazione tra loro possano far rinascere la
speranza nei giovani e nelle famiglie in difficoltà.
Maria, la Madre di Dio e Madre nostra, ci aiuti a dire il nostro Si accettando la volontà del
Figlio, per essere collaboratori di pace e di amore per tutto il genere umano mediante la nostra
fede che professiamo con gioia in questo mondo che non ha rispetto dell’uomo.
I pastori, uomini semplici, ci illuminino a portare nella grotta di Gesù i nostri doni, non
guardando alla quantità, ma alla qualità, perché in quei doni è racchiuso tutto il nostro cuore di
fratelli di pace e di perdono.
La benedizione di Gesù Bambino con Maria e Giuseppe scenda abbondante sulla nostra
parrocchia, sui nostri Sacerdoti, sulle Suore, sui collaboratori e su tutti gli uomini di buona
volontà che cercano Gesù per dire: “Rimani con me e mantienimi fedele alla mia chiamata
cristiana!”
A coloro che sono lontani scenda la protezione di Gesù perché abbiano la speranza di vivere il
Santo Natale come un tesoro nascosto da trovare e come una perla preziosa da conservare.
A tutti voi il mio augurio di Buon Natale con il grazie di cuore per essere uno di voi sentendovi
fratelli e sorelle che camminano insieme.
Con una comune preghiera vi abbraccio fraternamente P. Luigi Cerea
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Infine, l’omelia preparata per i fedeli di Mestre
Siamo a Natale! Ho voluto donarti una riflessione sul Natale, giorno di gioia e di pace!
Carissimi fratelli, il Signore oggi ci dice che la nostra vita è nelle mani di Gesù Bambino e ci
augura una serena nascita. Quando parliamo di Natale noi pensiamo alla nascita di Gesù, e
non ad altre circostanze o ricorrenze. Nonostante che gli uomini credano o no, Gesù è nato e
ci lascia la sua scia di pace e di amore. Quando noi entriamo in Chiesa, troviamo ai piedi
dell'altare la statua di Gesù Bambino ai piedi dell'altare.
Vorrei questa mattina nel giorno del Santo Natale, riflettere sulla statuina di Gesù Bambino
perchè mi ha sempre fatto pensare ma non mi sono mai soffermato ad analizzarla.
Vorrei mettere in evidenza tre verbi:
 Accogliere,
 Guardare,
 Sorridere.
Gesù Bambino è ai piedi dell'altare: bella la collocazione perchè lì Gesù ci dice: “Io sono
con voi tutti i giorni della vostra vita, fino alla consumazione dei secoli.” Noi siamo certi che
Gesù rimane con noi sempre, nel momento della Celebrazione dell’Eucaristia, della Messa.
Gesù si fa presente sull'altare e rimane nel Tabernacolo ad aspettarci, come è nella grotta di
Betlemme. Il Sacerdote ci garantisce l'Eucaristia, e allora mettere Gesù Bambino ai piedi
dell’altare ha un grande significato: dalla culla all'altare. Dalla nascita di Gesù alla Presenza
Eucaristica di Gesù. Allora dobbiamo accostarci spesso alla S. Comunione per ricevere la vita
di Colui che è nato per noi, Gesù, il Nostro Redentore.
Gesù Bambino è raffigurato con le braccia aperte: che bel gesto che fa Gesù E’ il segno
dell'accoglienza per tutti gli uomini della terra, sia per quelli che credono, anche professando
altre religioni, che per quelli che non credono. Gesù ci accoglie così come siamo, come ha
accolto i pastori in quella Notte Santa di cui oggi parla il Vangelo.
“Si misero in cammino verso Betlemme.” Gesù ha accolto i pastori, le prime persone povere e
ha accettato quello che gli hanno portato come doni. Erano i loro rimasugli, ma donati con il
cuore. Gesù non si è fermato a vedere che cosa gli veniva offerto, ma si è soffermato sulle
intenzioni del loro cuore, perchè dal cuore nascono tutte le verità, il bene e il male. Tutto è
stato deposto nelle Sue mani. Gesù non ha mai rifiutato nessuno, e quelle braccia tenere ci
aiutano a capire che è una tenerezza bella, profonda interessante e gioiosa.
Nel nostro cammino dobbiamo credere all'accoglienza di Gesù nei nostri confronti, però
dobbiamo anche noi accogliere la bontà di Gesù che è nato per noi per poi morire sempre per
noi, ma soprattutto per risorgere e darci la vita eterna, incominciando da questa terra.
“Chi accoglie Me, accoglie Colui che mi ha mandato!” ci dice Gesù e poi “Se tu accogli un
uomo, è come se tu, uomo, accogliessi me!”
Gesù ci accoglie ma anche noi dovremmo aiutare tanti uomini ad essere accolti da Gesù con il
nostro buon esempio!
Gesù Bambino ha gli occhi aperti: non è un Gesù morto, ma è un Gesù vivo, tanto è vero che
ci guarda negli occhi. Guardarsi negli occhi, è capirsi, amarsi, accettarsi è soprattutto donarsi.
Non bastano tante parole, ma servono solo i gesti, gli sguardi, il cuore per dire che nulla va
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perduto se ci si guarda insieme. Il guardare di Gesù, è uguale a quello del Padre
Misericordioso, della parabola del figliol prodigo, che guardava lontano per vedere se suo figlio
ritornava dopo essersi allontanato dalla casa e aver sperperato tutta l’eredità con le prostitute.
Noi ci avviciniamo a Gesù Bambino e ci guardiamo negli occhi per vedere che cosa dobbiamo
dirci insieme. E' uno sguardo penetrante quello di Gesù, uno sguardo non di condanna ma di
amore vero e autentico. Questa mattina Gesù dalla sua culla ci invita a guardarlo per amarlo,
per donargli tutto quello che siamo e che abbiamo dentro di noi per sentirci felici e forti in tutti i
momenti della nostra vita.
Guardandolo, possiamo invitare altri uomini a guardare Gesù con tanta passione amorevole e
se siamo convinti di questo sguardo reciproco, certamente, altri uomini torneranno a Lui.
Gesù Bambino ci sorride: la statuina di Gesù Bambino è sorridente, non è mai triste, è un
Bambino e i bambini ci commuovono quando sorridono.
Noi ci avviciniamo a Lui e Lui ci accoglie con il sorriso, che costa poco, ma dona molto! Essere
accolti con il sorriso da una persona, significa sentirsi bene e pronti a superare tutte le
difficoltà. Gesù ci sorride perchè ci ama con tanto amore e ci fa capire che il suo cuore è
tenero proprio come quello di un bambino che sa sorridere alla vita perchè noi abbiamo la Sua
Vita, che è vita eterna e duratura. Quando ci avviciniamo alla culla di Betlemme dove Gesù è
nato ed è avvolto in fasce, ci aiuta a capire quanto sia bello e gioioso che gli uomini siano in
pace tra di loro.
Il sorriso di Gesù ci aiuti a saper sorridere alla nostra vita per donarla con gioia a chi
incontriamo. Non diventiamo tristi, ma nel momento in cui lo siamo incontriamo il sorriso di
Gesù per vivere ogni giorno il Nostro Natale.
Gesù è chiamato Emmanuele, il Dio con noi! Sia un grande dono pensare che Gesù è sempre
con noi, come è successo con Teresa, una ragazza che dopo aver partorito il suo bambino in
carcere, quando gli chiesi che nome avrebbe dato al bambino, mi rispose: Emmanuele, perchè
aveva letto nel Vangelo il significato, ossia Dio con noi. E io dopo averlo battezzato, la mattina
di Natale, misi Emmanuele nel presepio nella culla riservata a Gesù Bambino: era il Novello
Gesù Bambino del carcere di Como. Che bellissimo esempio che certamente non merita
commenti ma solo silenzio!
Ringraziamo Maria che con il Suo Si, ha cambiato il mondo partorendo Gesù, il Figlio di Dio e
nostro Fratello. A Lei doniamo la gioia di poter essere accolti da Gesù e di accoglierlo a nostra
volta, di saper guardare Gesù, come Lui ci guarda, di saper sorridere per incontrare il sorriso
di Gesù e vivere bene la Nostra Messa e l'Eucaristia, cibandoci spesso del Corpo e Sangue di
Gesù per la vita eterna.
Vorrei terminare la mia predica con una bella riflessione che mi è stata recapitata:
"Il Bambino Gesù, è nato per far ricordare al mondo che la speranza, la gioia, la pace e
l'amore passano attraverso i Suoi occhi, per le Sue braccia aperte donandoci il benvenuto
salvandoci da ogni male. Il suo sorriso, oggi, ci dice: “Io sono venuto perchè abbiano la vita e
la vita in abbondanza.” Possano i nostri occhi essere aperti per una vera mangiatoia e con
grande semplicità e umiltà accogliere questo Bambino di Betlemme, il Re dei Re.
Sia una giornata piena di ringraziamenti, di luce e di amore.
AMEN
Aff.mo Luigi
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