In questo breve scritto, in cui vengono presentati nove personaggi (come nove giorni che precedono il Natale) viene fatta una riflessione su ciascuno di essi. Sono i personaggi più significativi del presepe, quelli che abbiamo conosciuto fin da quando eravamo piccoli e anno dopo anno abbiamo imparato ad amare. Che gioia! Quei personaggi adesso ci parlano e ognuno di loro ci lascia un messaggio che ci aiuta a entrare nell’atmosfera santa del Natale. Sarebbe bello, per entrare veramente nell’atmosfera natalizia, che ciascuno di noi si immedesimasse nel personaggio che ritiene essere in sintonia con se stesso. Non è necessario scegliersi il personaggio più importante poiché qui, nel presepe, tutti hanno un ruolo fondamentale. E' interessante vivere in questo modo perchè ognuno di noi diventa una statuina del presepe che va verso la grotta di Betlemme per adorare Gesù Bambino con Maria e Giuseppe. 1 1° GIORNO: I PASTORI E LE PECORE! Carissimi amici, sono il pastore! Sono felice di potervi parlare in questo giorno iniziando con voi la novena di Natale, periodo di 9 giorni di preghiera e di preparazione al grande mistero della nascita di Gesù Nostro Salvatore a Betlemme, nato da Maria Vergine e avendo come padre putativo Giuseppe, lo sposo di Maria. Mi presento:sono un pastore e ogni giorno accudisco le mie pecore e le allevo con tanta cura perché sono consapevole che Dio me le ha affidate. Sono il pastore di un grande gregge che impara a conoscere le sue pecore, cerca di accompagnarle per la strada giusta, cerca di difenderle dai pericoli che possono incontrare, cerca di suggerire come si devono comportare per crescere forti e con la gioia nel cuore. Sono il pastore conosco le mie pecore ed esse conoscono me e siamo in una grande simbiosi. Sono contento di essere un pastore, trasmetto tutto il mio amore alle mie pecore affinché stiano bene ed esse ascoltando e riconoscendo la mia voce mi seguono. Faccio parte del presepio, sono un personaggio umile, povero, semplice, come sono i semplici del Vangelo. Sono come Gesù che si è fatto Pastore per ognuno di noi e segue le sue pecore con tanto amore e passione e guai se una se ne perde: lascerebbe le 99 nell'ovile e andrebbe alla ricerca di quella smarrita e, una volta trovata, se la caricherebbe sulle spalle e la riporterebbe a casa, aggregandola nuovamente al gregge. Io sono il pastore che in quella notte Santa è stato svegliato dal canto degli Angeli che annunciavano che un Bambino era nato a Betlemme! Allora, presi con me gli avanzi della cena e con le mie pecore mi incamminai verso il luogo indicatomi accompagnato dal canto degli Angeli che dicevano “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Dio ama!” Sai, amico mio carissimo, quanta gioia sentivo in me mentre mi dirigevo verso quella grotta per vedere ciò che mi era stato annunciato! Se anche tu provassi a sentire nel tuo cuore la gioia della chiamata di Dio, avresti tanta felicità che traboccherebbe dal tuo cuore e trasmetterebbe tanto amore, anzi tutto, a chi incontreresti, oggi, domani e sempre! 2 Sappi che in quella notte ho portato con me i miei “rimasugli”, cioè quello che mi era avanzato in quella notte! Avevo quasi vergogna di portarlo a quel Bambino, ma non avevo altro con me. Sono sicuro che è rimasto contento lo stesso anche perchè, in quel mio dono, c'era la gioia e l'amore del mio cuore di pastore che accompagnato dalle mie pecore mi faceva sentire un uomo diverso, un uomo che esprimeva la sua gioia per la nascita nuova in me e negli altri. Le mie pecore mi seguivano ed erano felici di venire con me. Eravamo una cosa sola, come dice Gesù: “Io e il Padre siamo una cosa sola”, come lo è anche il marito e la moglie quando si amano nella gioia del Sacramento del matrimonio. Che gioia si prova quando sai di essere seguito dalle pecore, anche quella che si era smarrita si è riunita a me e non mi ha voluto più lasciare, anzi mi si è avvicinata ancora di più paura di perdersi. Che bella scena! Ci siamo messi in cammino e intanto parlavo con le mie pecore ed esse erano entusiaste nel sentire la mia voce come io lo ero per loro! Erano pecore docili, anche se qualche volta uscivano dal gregge o rimanevano indietro, ma poi correvano per raggiungermi e per riunirsi ancora a me. Non potevano stare distaccate da me! Sarebbero rimaste tristi; come lo siamo noi quando ci stacchiamo dal vero Pastore. A volte possiamo essere ribelli, ma per fortuna ci accorgiamo che solo stando con il Pastore, Gesù Nostro Salvatore, possiamo stare veramente bene! Dobbiamo essere pecore buone, semplici, tranquille e raccontare al Pastore quello che abbiamo nel nostro cuore e nella nostra intimità. Lui ci ascolta e sa chi veramente siamo e di cosa abbiamo bisogno! Sai, quando sono arrivato davanti alla grotta mi sono inginocchiato davanti al Bambino avvolto in fasce e vicino a Maria sua mamma e al suo papà Giuseppe! Quanta commozione! Anche tu, quando sei davanti a Gesù, inginocchiati e adoralo. E poi tutte le mie pecore si sono fermate e i loro occhi erano rivolti a quel Bambino Meraviglioso! Tutti, io e le pecore, eravamo felici! Eravamo una grande famiglia assieme alla famiglia di Betlemme: Gesù, Maria e Giuseppe. Quando ci allontanammo dai nostri occhi scese una lacrima di commozione! Eravamo troppo felici! Allora sei anche tu un pastore? Sei una pecora che cerca la gioia e la serenità nella vita? Sei davvero la pecora che conosce il Pastore e Lui conosce te o ti piace nasconderti? Ti faresti trovare se ti perdessi? 3 2° GIORNO: IL BUE E L’ASINO! Carissimi amici che state preparando il presepe e che siete felici di accingervi a pregare davanti a questo bellissimo quadro di fede, noi il bue e l’asino, vi vorremmo parlare, insieme, per aiutarvi a vivere sempre meglio la vostra fede in Gesù Bambino, Figlio di Dio. Sicuramente vi sembrerà strano, diciamo, quasi assurdo che noi vi parliamo oggi, ma pensiamo che sia giusto, perchè nel presepio ci siamo anche noi, anzi, siamo inseriti nella grotta insieme con Maria Gesù e Giuseppe. E’ vero, la tradizione parla di noi e noi non sappiamo se eravamo veramente nella grotta a riscaldare Gesù Bambino. Ma non importa se sia vero o no, ciò che conta è che noi da secoli siamo nel presepe e nessuno si dimentica di noi. E allora la nostra presenza cosa vorrebbe insegnare? Intanto, se ci osservate bene, abbiamo il muso rivolto verso Gesù. Lo guardiamo con amore e ci fa una grande tenerezza come tutti i bambini del mondo. Guardare Gesù e con Lui Sua madre Maria e Giuseppe, suo padre putativo, ci porta un'immensa gioia interiore. Allora il primo pensiero che nasce è che dobbiamo tutti, dal più piccolo al più grande, guardare Gesù, guardarlo con tanto amore, con tanta tenerezza perchè Lui ci vuole parlare in ogni momento e in ogni circostanza della nostra vita. Noi, che siamo sue creature, ma voi invece, che siete la più bella meraviglia del creato, dovete con il vostro cuore amarLo sempre di più, vivere sempre con grande fiducia la sua presenza e soprattutto non stancarvi mai di guardarLo: Lui vi guarda e voi guardate Lui Bambino che vi presenta la gioia di essere nati. Così anche noi siamo felici se sappiamo che la nostra presenza in quella grotta vi aiuta a sentirvi uomini nuovi, capaci di guardare al di là dell'apparenza, nella profondità del cuore di Quel Bambino che vi sorride, vi accoglie, vi illumina, vi sostiene e vi dice soprattutto: “Siate felici di essere nati e di trovare nella vostra famiglia, la certezza che Io, Sono Vostro fratello maggiore e che Vi garantisco che vivo in mezzo a voi e sono con voi e uno di voi. assumendo la vostra natura di uomo.” Non siamo stati messi lì per caso, ma qualcuno ha voluto che noi fossimo presenti, che fossimo il coronamento di tanti avvenimenti. La nostra presenza in quella grotta è il segno 4 della sicurezza. Come noi, anche voi, amici carissimi, uomini e donne della terra, potete dare a Gesù Bambino la certezza di difenderlo dalle ingiurie degli uomini, dalle bestemmie che gli vengono rivolte e dagli improperi che gli dicono perchè “Venne fra la sua gente e i suoi non lo hanno accolto!” Noi, come voi, lo abbiamo accolto nella nostra vita e vogliamo che questo evento sia una grande gioia da comunicare a chiunque ci chiede la ragione e la speranza della nostra fede. Se ci pensate bene, amici carissimi, noi siamo in quella grotta, in quella notte fredda di dicembre a riscaldare il Bambino appena nato da Maria, perchè ne ha bisogno, ma riscaldiamo anche Maria e Giuseppe, infreddoliti anche loro. Forse può sembrare banale il fatto di riscaldare con il nostro fiato quella grotta, ma è per noi motivo di gioia perchè il nostro calore va verso il Redentore, il Figlio di Dio venuto in mezzo a noi. Il nostro fiato diventa un grande dono a Gesù Bambino e Lui continua a guardarci dicendo che è felice del nostro calore. Anche voi, uomini e donne del mondo, tu che guardi il presepe e lo contempli con grande attenzione, fermati un attimo e rifletti. Il tuo dono! La tua bocca emette il calore del tuo cuore, della tua anima, della tua carità verso il prossimo dalla famiglia, al lavoro, alla scuola, alla casa, a quante persone incontri: poveri, ciechi, zoppi, a tutti tu puoi donare il tuo calore di gioia, di fede, di speranza e in quel momento doni a loro tutto il sorriso di Gesù Bambino perchè Lui si rispecchia nel volto di ogni uomo. Allora miei amici carissimi, così come noi doniamo il calore e riscaldiamo la Sacra Famiglia, anche voi potete riscaldare il cuore di Gesù Bambino attraverso il vostro dono, il vostro sorriso, la vostra accoglienza della quotidianità dicendo: “Accogli, o Gesù Bambino, questo mio piccolo dono, ma sappi che è un regalo che nasce spontaneo dal mio cuore perchè Tu sia lodato, ringraziato sempre e in ogni momento e luogo della terra e non offeso. Aiutami ad essere, Gesù Bambino un tuo testimone visivo e praticante della Tua Parola per vivere la mia fede con coerenza e gioia.” Noi, il bue e l’asino, vi vorremmo lasciare un ultimo pensiero, è il pensiero profondo che vi aiuterà a prendere coscienza della vostra fede e della vostra gioia. “Sappiate che la vostra presenza nella grotta di Betlemme, è fondamentale: è la certezza che non dovete avere paura, perchè con voi avete Gesù, il Figlio di Dio, e se vi capitasse di scoraggiarvi, rialzatevi e andate nuovamente ai suoi piedi e insieme con Maria e Giuseppe, possiate nuovamente ringraziare Gesù per la sua grande misericordia nei vostri confronti.” Grazie per averci ascoltato e che forse la nostra presenza nella grotta di Betlemme ha avuto e ha tuttora un grande significato per tutti voi uomini e donne di speranza e di fiducia in Gesù Bambino che mai vi deluderà!" Ti senti di fermarti nella grotta e donare a Gesù la tua testimonianza di fede? Sei felice di partecipare alla sua gioia per portarla a tutti coloro che hanno bisogno? Ti senti di vivere la tua vita cristiana riscaldando con il tuo cuore Gesù che si fida di te per diffonderlo nel mondo? 5 3° GIORNO: LA STELLA! Ciao amici miei carissimi, con grande gioia oggi mi presento a voi tutti! Sono la Stella del presepio che voi collocate sull’entrata della grotta di Betlemme dove è nato Gesù, il Salvatore del mondo. Fate benissimo a mettermi lì, perchè quella è stata la mia meta finale: arrivare dopo tanta fatica e tanta gioia e posizionarmi sulla grotta di Betlemme. Allora vi vorrei dare subito un primo pensiero. La nostra meta finale è il Paradiso dove ognuno di noi troverà il “tesoro nascosto” e la “perla preziosa”. Anche io sono stata felice di arrivare alla grotta, perchè Dio mi aveva indicato la mia missione nel mondo: portare gli uomini a Gesù, nato nella grotta di Betlemme, per salvare tutti voi e donarvi il Suo Amore Misericordioso. Sono sorta in Oriente sono apparsa a tanti uomini, ma specialmente a coloro che Dio aveva scelto in ogni parte del mondo perchè insieme si trovassero poi ad adorare il Re dei Re: Cristo Gesù a Betlemme. Mi hanno visto e hanno riconosciuto in me un grande segno del cielo. Un segno che nemmeno loro avrebbero mai immaginato, era il segno di Dio che li chiamava e io, povera e semplice stella del cielo ero la loro guida in questo loro lungo viaggio. A voi, che mi ascoltate oggi dico una realtà importante: anche voi potete essere la stella che guida gli uomini a non sentirsi soli e che da voi aspettano che siate la speranza di un mondo migliore. Se Dio vi chiama ad essere la stella, rispondete a questa chiamata e siate felici perchè avete un compito molto bello e importante. Ho camminato con questi sapienti, venuti dalle varie parti del mondo: i Re Magi. Li ho guidati perchè non sapevano nulla, avevano delle carte, è vero, ma se non ci fossi stata io, la stella di Dio, non sarebbero arrivati sino alla grotta, si sarebbero persi o sarebbero tornati indietro. Anche voi che mi ascoltate, sappiate che la vostra fede, la vostra certezza profonda di credere che Dio è con voi, la vostra testimonianza concreta di vivere la vostra fede, fa trovare la strada a tante persone, anche quelle che pensano di trovarla con le carte umane. Devono 6 sapere che solo con la carta di Dio si può trovare la strada e la meta giusta. Ricordate che voi cristiani siete la garanzia di questa certezza. Io sono la stella che, arrivata a Gerusalemme, si è nascosta volutamente ai re Magi, perchè volevo che continuassero da soli il cammino per la ricerca di Gesù Bambino. Ma loro hanno dubitato e sono andati dal re Erode per informarsi dove sarebbe nato il Bambino e hanno dato indicazioni al re perchè anche lui voleva andare ad adorarlo, almeno era quello che Erode aveva detto e loro hanno creduto alle sue parole. Quando sono usciti io li aspettavo nascosta e finalmente sono riapparsa per dire che Dio non abbandona mai, ma è sempre vicino a chi lo cerca con cuore sincero. Anche voi, quando vi sembra che la stella sia scomparsa, non abbiate paura, io vi vedo e mi rifaccio viva per consegnarvi un messaggio: la vita cristiana è una fede sentita, senza paura, senza troppi dubbi, una certezza che è gioia di vivere e speranza del domani. Ho accompagnato i Re Magi a Betlemme e lì su quella grotta mi sono fermata: il mio compito era finito! Ero felicissima di avere indicato la strada della gioia, della pace e della fratellanza tra i popoli. I Re Magi si prostrarono e adorarono il Bambino avvolto in fasce con Maria sua Madre e con Giuseppe, lo sposo di Maria. Adorarono, cioè riconobbero che Gesù era Dio, il Messia tanto atteso! Anche a voi, uomini e donne, che siete stati con me in questo cammino vi annuncio che se riuscirete a donare la vostra gioia a chiunque vi chiede la strada di Dio, sarete gli uomini più felici di questa terra! Io, la Stella di Dio sparii e me ne tornai in Cielo da dove venni. Un Angelo del Signore disse ai Re Magi di non passare più da Erode perchè voleva uccidere il Bambino e fecero ritorno per un'altra strada. Anche voi, quando vedete che qualcuno vuole offendere Dio con la bestemmia con la calunnia, cambiate strada, non lasciatevi ingannare ma siate la stella gioiosa che sa vedere la Vera Stella, quella del Cielo e pregare per tutti gli uomini perchè Gesù Bambino li porti tutti in Paradiso. 7 4° GIORNO: I RE MAGI! "Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorare il Signore!" Amici carissimi, siamo noi, i Re Magi, sembriamo strani, è vero, ma siamo semplici uomini, certo abbiamo studiato le carte e abbiamo visto una stella diversa dalle altre e l'abbiamo seguita. Non siamo grandi uomini, come ci descrivono, ma uomini con una caratteristica: quella di portare nel mondo la solidarietà, l'unione, la pace tra i popoli. Noi non portiamo la discriminazione razziale poiché davanti a Dio siamo tutti uguali. Allora è bello poterci aiutare tutti insieme, camminare sulle stesse strade, avviarci verso i medesimi traguardi e cercare insieme la verità. La verità, ve lo possiamo garantire, è il Bambino Gesù che noi abbiamo trovato seguendo la Sua stella che ci conduceva verso la grotta per adorarLo. Voi che vivete in questo mondo, in questo preciso momento, non lasciatevi scappare questa opportunità: sappiate che il bene che fate al mondo quando cercate l'unità è immenso. I popoli attendono da voi fatti concreti, risposte positive e non quelle dei fischi degli stadi che insultano chi ha il colore della pelle diversa. Gesù, ve lo assicuriamo non aveva un colore della pelle definito, aveva sul Suo volto il colore di tutti gli uomini. Qui sta il segreto della fede che voi manifestate e che dovete gridare al mondo e cioé che la vera pace, la vera fratellanza è davvero in quella Santa grotta. Voi vi sarete meravigliati dei nostri lussuosi vestiti, ma vi diciamo che non eravamo re; ci siamo vestiti bene perchè ci aspettava il Signore, il Salvatore del mondo, Colui che era atteso dalle genti. Sapete che cosa vi vogliamo dire? Quando andate a trovare Gesù in Chiesa o partecipate alla Santa Messa andate vestiti per bene perchè è il Signore che vi attende, è più importante del Papa o del personaggio che amate di più sulla terra. E' Lui che vi attende come ha fatto con noi, è Lui che vi accetta con il vestito bello, perchè è felice che siate così e non vestiti male o addirittura sporchi. Noi eravamo vestiti bene perchè sapevamo dove andavamo e chi dovevamo incontrare. Anche voi, amici carissimi, gustate la festa con Gesù, soprattutto quando lo 8 ricevete nel vostro cuore, quando insieme, alla domenica cantate, pregate, soffrite, gioite e soprattutto fate comunione con Lui per essere in comunione tra voi. Noi quel giorno, in cui la stella ci ha portato da Gesù Bambino fermandosi su quella Santa Grotta, abbiamo portato i nostri doni: oro per riconoscere la sua regalità, incenso per adorarlo riconoscendolo come Dio e mirra per la sepoltura del suo corpo che poi sarebbe risorto dai morti per garantirci la nostra risurrezione. Voi non preoccupatevi dei doni che porterete, ciò che conta che portiate è il vostro cuore, un cuore pieno di amore, di accoglienza, di perdono, ma soprattutto un cuore che sappia amare indistintamente ogni uomo della terra. Gesù non guarda la quantità dei vostri doni, non l'ha fatto nemmeno con noi, ma guarda alle piccole cose date e offerte come un grande regalo del cuore ossia le vostre buone qualità i talenti che Lui vi ha dato. Non scoraggiatevi se sono pochi e non tanti, ciò che conta è che li facciate fruttificare oggi, domani e sempre! Adesso noi Re Magi vostri fratelli vi vogliamo salutare con le stesse parole dell'Angelo nella Notte Santa del Natale: “Pace in terra agli uomini che Dio ama e gustate e vedete quanto è buono il Signore che è venuto in mezzo a noi!” Non temete se dovete cambiare strada nella vostra vita, come abbiamo fatto noi, perchè è la strada che Gesù Bambino certamente vi ha tracciato. Siate felici di avere incontato Dio e fatelo incontrare a tutti coloro cui avrete la gioia di raccontare quello che avete visto e vissuto. 9 5° GIORNO: L' ARCANGELO GABRIELE! 10 Ciao amici carissimi, mi presento a voi: Sono l'Arcangelo Gabriele, colui che ha portato a Maria, la vergine di Nazareth il messagio di Dio che era stata scelta quale Madre del Salvatore. Dovete sapere che Dio mi chiamò e mi disse: “Vai sulla terra, vai a Nazareth, lì troverai una giovane vergine, sposa di Giuseppe, della casa di Davide, chiamata Maria. Entra e porta il mio messaggio: “Tu sarai la Madre di Mio Figlio, di Colui che salverà l'uomo portandolo a vita nuova” Sapete, non avevo capito nulla, avevo solo intuito che sarebbe accaduto qualche cosa d’importante e, nonostante tutto, accettai l’incarico di portare il lieto annuncio. Allora la prima richiesta che Dio vi fa è quella di dire di sì al Suo progetto, anche quando vi sembra difficile da capire. Non fatevi troppe domande, chiedetevi invece quale gioia ha preparato per ciascuno di voi Dio Padre. Io sono sceso sulla terra e ho incontrato Maria, la Vergine di Nazareth che il Padre mi aveva indicato. L’ho subito riconosciuta: era in preghiera e in estasi. Pensava al suo futuro sposo, a Giuseppe, uomo giusto. Che bella persona: era davvero celestiale tanto brillava di bellezza interiore ed esteriore. Era una ragazza bellissima! Allora anche voi, guardate Maria, osservatela bene, scrutate il suo cuore e capirete dalla sua dolcezza e dalla sua umiltà che vi ama tantissimo. Quando entrai nella sua casa la salutai in modo strano per lei: “Ti saluto piena di grazia!” Questo saluto era il nuovo nome di Maria: Dio l'aveva chiamata "piena di grazia" perchè non aveva il peccato originale come l'avete voi uomini e donne della terra. Era tutta bella, colei che era stata prescelta per essere Madre del Salvatore, il Figlio di Dio. Sapete che anche per me fu una grande commozione salutarla in quel modo e aggiunsi anche che il Signore era con lei. Anche voi dovete invocare spesso Maria. Sapete che c'è una bella invocazione a Maria che recita: “Guarda la stella e invoca Maria.” Non è detta per caso, ma è un grande regalo all'umanità! Allora guardate la stella: in certi momenti della vostra vita fidatevi di Maria, perchè lei vi porterà al Figlio Gesù e farà cambiare in gioia la vostra vita. Anche Dio vi saluta con amore di Padre e vi vuol far sapere che è molto vicino a voi tutti. E poi sapete quanta commozione vi era in Maria, non riusciva a capire questa nuova volontà di Dio per Lei, volontà che doveva comunicare al suo sposo Giuseppe. Io osservavo tutto quello che avveniva in Lei fino a quando disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che tu hai detto” Il SI' di Maria fu un capovolgimento della storia del mondo, lo sconvolgimento dell'Amore autentico sulla terra. Era stato concepito Gesù, il Figlio di Dio e il verbo sarebbe diventato carne!" Amici carissimi, anche voi dovete cercare di dire il vostro si a Dio con fiducia, con abbandono totale e poi sappiate che sono io colui che vi annuncerà la gioia di Dio, il Suo Amore, la sua Misericordia. Sono il Suo messaggero! Fidatevi di me e chiamatemi e invocatemi spesso. Io sono contento di rispondere alla vostra chiamata: é la chiamata stessa del Padre dei Cieli! Quando Maria disse l' Eccomi, il mio compito si era esaurito e andai al cospetto di Dio ad annunciare che quella vergine di Nazareth aveva accettato di diventare la Madre del Suo Figlio e poi sarebbe diventata anche Vostra Madre. Quando vi sentite soli e abbandonati, sappiate che Io, il Vostro Arcangelo Gabriele, sono pronto a tutto, a farvi sentire amici miei e amici tra voi. In quella notte Santa, quando è nato Gesù, tantissimi angeli sono partiti dal Cielo verso la Terra per annunciare ai pastori: “Oggi è nato per voi il Salvatore del mondo” Allora amici, uniti a tutti noi Angeli del Paradiso, possiate cantare la gioia che avete nel cuore perchè un Bambino è nato in mezzo a voi e Lo troverete avvolto in fasce che giace in una mangiatoia. Siate nel mondo anche voi, come sono Io oggi, messaggero di Dio in mezzo al mondo, senza vergognarvi per annunciare con coraggio che Gesù è nato e gridatelo, “Spalancate le porte”, vi disse Papa Giovanni Paolo II, “a Colui che sta per venire in questo mondo: GESU' CRISTO.” Amen 11 6° GIORNO: IL DORMIGLIONE! Ciao carissimi amici, forse avrete sentito parlare di me, sono una statua del presepio mi chiamo Benino, non sono molto conosciuto e il mio mestiere è quello di essere un bravo dormiglione: mi piace dormire e vivere la vita indipendentemente da tutto ciò che accade intorno. Io sono come tanti cristiani che si professano tali, ma che non vanno mai in chiesa e cercano di portare argomentazioni un pò fasulle a proprio vantaggio. Sapete è più facile nascondersi “dietro un dito” piuttosto che assumersi le proprie responsabilità. Ebbene quanti dormiglioni ci sono nel mondo! Hanno imparato da me e io in effetti non vorrei che mi imitassero, ma che vivessero la loro vita con coerenza e gioia. Di solito nel presepio, guarda caso, mi collocano sempre vicino alla grotta. Mi sono chiesto: “Ma se io dormo sempre e non mi importa di quello che succede nel mondo, come mai mi mettono vicino a Gesù?” Certamente non me lo merito questo posto perché continuo a vivere la mia vita e non mi interesso di quello che accade intorno. Pensandoci bene, però, quel posto mi piace perchè sono vicino a Gesù, il Salvatore del mondo, che può darsi che prima o poi mi conquisti e mi faccia diventare un po più "Bonino". Amici, voi vorreste stare vicino a Gesù anche quando pensate che la vostra vita sia indipendente e bella proprio perchè vi sentite liberi da certe leggi cristiane? E' una domanda che vi faccio e ognuno nel suo cuore può dare una sua sincera risposta. Io vi confesso che, stando vicino a Gesù, sento un calore particolare che proviene dal Suo Amore, anche se in effetti io continuo a dormire. E' un Amore particolare, direi “strano” che mi fa riposare, ma nello stesso tempo mi fa pensare. Rimanere vicino a Gesù, amici carissimi, dà calma, gioia, serenità, anche se continui a vivere la tua vita indipendente da Lui. E poi sapete una cosa? Quando mi sono accorto che era nato Gesù in quella grotta a Betlemme era passato tanto, tantissimo tempo. Mi aveva fatto nascere una curiosità: quella di volerlo incontrare, perchè era stato vicino a me mentre io continuavo a dormire, pensando alle mie cose e astraendomi dalla realtà. Amici carissimi, Gesù, quando ebbi la fortuna di incontrarlo dopo il mio torpore, mi disse una cosa molto bella: “Benino, sappi che Io ti ho sempre amato, anche quando tu non volevi e 12 soprattutto quando i tuoi occhi non volevano aprirsi, ma oggi, dopo tanto tempo, ho avuto la gioia di vederti e ti assicuro che sei sempre la mia creatura preferita! Ricorda io non uso l'orologio, come fate voi uomini. Io non possiedo orologi, ho solo l'orologio dell'Amore, perchè so attendere l'uomo quando ritorna e allora gli vado incontro, lo abbraccio, lo rivesto della sua nuova veste e faccio festa con tutti perchè è ritornato a casa mia e a casa di tutti i fratelli del mondo!" Amici non voglio farvi stancare ma vi voglio regalare un ultimo pensiero: “Non vi preoccupate se siete stati o se siete come me dei "dormiglioni", sappiate invece cercare la gioia di incontrare Gesù Bambino di Betlemme, perchè vi sorrida, vi dia gioia e pace vera, quella che nessun uomo della terra sa donarvi.” Ciao amici, vi abbraccio tutti e sappiate che pure io, nel mio piccolo, vi voglio bene e vi auguro che possiate trovare in voi il sorriso che fa sentire tutti fratelli. Mettete pure nel presepio la mia statuina, quella di Benino il dormiglione per poter dire a Gesù Bambino: grazie perchè ci hai fatto incontrare un uomo semplice, ma generoso, che ci ha portato, nonostante tutto, alla Tua grotta, per essere accolti da Te, o Nostro Salvatore!" Con la gioia nel cuore diciamo tutti insieme: Amen 13 7° giorno: San Giuseppe! Parlare di San Giuseppe, non è facile, anche perchè nei Vangeli non troviamo mai una parola pronunciata da San Giuseppe. Potremmo affermare che questo uomo giusto e timorato di Dio fa sempre silenzio ma paradossalmente il suo silenzio dice tutto. Allora questo settimo giorno lo possiamo intitolare:“il silenzio di Giuseppe!” E’ così strano non sentirlo parlare dopo che gli altri personaggi del presepio hanno espresso il loro pensiero, allora vediamo se, malgrado tutto, sia possibile che ci lasci un pensiero. Io, Giuseppe, della casa di Davide non ho mai detto una parola sulla vita di Gesù, Figlio di Maria e dello Spirito Santo. Nei Vangeli sono sempre stato considerato un uomo silenzioso; il mio compito era quello di fare silenzio. Fare silenzio non è facile, basta chiederlo a chi fa silenzio nella vita per motivi più o meno validi. Un silenzio vero è un grande dono e una lezione di vita. Allora miei fratelli in Dio a voi dico: cercate di fare silenzio nella vita. Il silenzio permette di scoprire la bellezza e la dolcezza delle proprie azioni e io, Giuseppe, vi posso assicurare che fa tanto bene, fa anche piangere e sorridere interiormente. Io ho incominciato a parlare con voi facendo silenzio. Cercatelo e rimarrete entusiasti di questa esperienza umana e religiosa ma soprattutto morale. Io Giuseppe sono stato definito l'Obbediente perché ho risposto al messaggio di Dio, non mi sono mai tirato indietro di fronte alla chiamata di Dio! Sapete, ho provato tanta gioia quando ho obbedito a Dio e ho accompagnando nella crescita Suo Figlio, il Messia, il Salvatore del mondo! Parlare di obbedienza oggi può far paura, perchè richiede una dose di coraggio, di umiltà, di disponibilità e di amore grande. Vi posso assicurare che proprio l'obbedienza vissuta nella gioia di fare del bene è stata il mio linguaggio migliore. Spesse volte può capitare di non accettare i comandi ricevuti, ma se, amici miei, li accettate senza troppo pensarci, vi assicuro che la gioia è molto più grande. “Non temere, Giuseppe”, mi è stato detto più volte dall'Angelo, 14 e io, povero, ma uomo giusto e ricco di fede non mi sono mai tirato indietro, mi sono sempre fidato e affidato a Dio in tutto e per tutto. Obbedendo a Dio mi sono trovato con me stesso e così ho trovato la felicità, quella della vita eterna. Anche voi, amici carissimi, provate ad obbedire. Vi sentirete uomini nuovi, uomini capaci di fare le scelte della vita in un modo particolare, pieni di speranza e di amore. Amici, provate a pensare cosa ho provato quando Maria, la mia promessa sposa, prima di andare a vivere insieme nella castità assoluta, si è ritrovata incinta. Io non sapevo nulla di questo mistero, di come fosse potuto succedere. Mi sono sempre posto la domanda. Dalla domanda nessuna risposta, solo capire. Vi assicuro che rimasi molto turbato, non sapevo che decisione prendere. Per la Legge Maria doveva essere lapidata, perchè mi aveva tradito e soprattutto perchè era incinta. Mi misi in silenzio per cercare nell'obbedienza la cosa più giusta da fare. Io mi ero sentito tradito da Maria! Siccome ero stato definito un uomo giusto e, in effetti lo ero, scelsi una soluzione molto semplice: quella meno offensiva e pericolosa agli occhi degli uomini di culto. Decisi di mandarla via in segreto! Non fu facile questa scelta, anzi fu la più difficile da prendere, ma in quel mio silenzio, in quella mia obbedienza sentii. “Non temere Giuseppe, prendi pure Maria come tua sposa, perche è incinta per opera delo Spirito Santo.” Che tormento sentivo in me! Vedete, amici carissimi e fratelli in Gesù, che in certe scelte della vita, dobbiamo cercare il bene e non la calunnia, l'accoglienza e non l'abbandono della persona, la gioia e la certezza che la persona vale molto di più delle cose del mondo, perchè è immagine e somiglianza di Dio. Ama la persona umana e troverai Dio. Io Giuseppe, ho sempre creduto a quanto mi veniva detto e la gioia mi ha sempre accompagnato. Anche voi, amici miei, fate come ho fatto io. Con Maria, mia sposa, ci comprendemmo immediatamente e quanta fatica abbiamo fatto camminando con Lei incinta su un asino. Pensate a Maria con Gesù il Salvatore su un asino e non su un carro lussuoso. Quanta tristezza quando andammo a chiedere ospitalità perchè potesse partorire. Mettetevi nei miei panni. Che grande responsabilità! Per Gesù, il Re dei Re, non vi era posto! Andammo a riparare in una grotta e lì Maria partorì. Mi credete? Ero felice perchè ho capito che non è importante il posto dove far nascere un bambino ma conta la gioia di dare al mondo una vita, senza rifiutarla, sopprimendola o buttandola in un cassonetto o vendendola ad altri uteri. Maria e io, fummo molto felici. Lo Spirito Santo aveva mantenuto la Sua Parola: Gesù aveva la stessa immagine di Dio Padre e di Maria, proprio come noi che somigliamo ai nostri genitori. Dopo Maria baciai anch’io il Figlio di Dio che mi fu affidato quale padre putativo. Sentii una dolce tenerezza e mi sentii davvero una persona fortunata. "Non temere" era diventata la realtà più grande. Allora amici, non cercate le cose lussuose, ma la povertà, la semplicità, il desiderio di non apparire e, se vi rifiutano, non scoraggiatevi, ma abbiate fede in Dio che non vi delude mai. Io Giuseppe, l'uomo del silenzio, quest'oggi ho voluto parlare e ho espresso i miei sentimenti, vi ho aperto il mio cuore. Tanti uomini passarono da quella Santa grotta, uomini bravi, santi , bisognosi, peccatori e smarriti, uomini con la fede e con il disprezzo, uomini capaci di bestemmiare e di offendere, ma pure e soprattutto uomini volenterosi di manifestare al mondo che, nonostante tutto, Gesù è nato. 15 E poi sai chi è passato? Sei passato tu, con il tuo nome e con il tuo cognome. E tu che cosa hai fatto davanti a Gesù o che cosa pensi di fare nella tua vita per testimoniarlo? Sii sempre sereno e fa come ho fatto io: prova a fare silenzio, cerca di mettere la tua volontà nelle mani di Dio, di usare la bontà, la carità verso tutti e dona la gioia a chi vuole scoprire se stesso. Ciao, amici miei carissimi, siate tutti sotto la protezione di Maria e di Gesù per formare insieme con me la vostra famiglia di Nazareth. Amen 16 8° GIORNO: MARIA! Eccomi, sono la Serva del Signore! Carissimi fratelli e sorelle, oggi vorrei parlare al vostro cuore perchè guardando me, Maria, possiate dire di avere accanto una donna, una moglie, e soprattutto una mamma, la Mamma che sempre vi protegge e vi ama. Mi presento dicendovi che amo la mia famiglia d’origine: Gioacchino ed Anna. Loro con il loro amore mi hanno dato la vita. Perciò anche voi cercate di amare la vostra famiglia, i vostri genitori e siate sempre per loro un grande dono di vita. E' bello amare in questo modo la propria famiglia, ossia non soffermandosi sulle difficoltà che ci sono, ma pensando all'amore che ci ha fatto nascere. Questo è il mio primo grazie che vi chiedo di esprimere. Ho scelto, benchè sposa promessa di Giuseppe, uomo giusto della casa di Davide, di rimanere vergine e di vivere con lui la mia verginità di sposa. Giuseppe era contento di questa scelta e così ci fidanzammo e poi saremmo diventati sposi. A voi, uomini e donne dico: amate la verginità, anche se sposati, amatela nel vostro amore di coppia, di singoli, affinché il vostro corpo sia sempre un grande dono e una meraviglia bellissima del creato. Il vostro corpo è fatto per amare e per essere accolto come dono, specie per te che sei donna. Amalo davvero come un grande tesoro che si trova nel momento giusto da offrire e da donare. Un giorno mi trovavo in preghiera nella mia stanza, quando mi apparve l'Arcangelo Gabriele che cambiò la mia vita. Mi salutò dicendomi: “Ave piena di grazia il Signore è con te! Tu diventerai Madre del Salvatore, del Figlio di Dio!” Quelle parole mi sconvolsero. Rimasi in silenzio per cercare di capire fino in fondo quello che mi era stato proposto! L'Angelo mi sorrideva e chiesi spiegazioni su alcune cose e cioè come sarebbe potuto succedere a me che ero vergine e che non avevo conosciuto uomo, che mi sarei ritrovata incinta. Allora l'Angelo mi guardò, mi rincuorò e mi disse: “Quello che nascerà da te, non sarà opera dell'uomo ma dello Spirito Santo!” 17 Fratelli e sorelle carissimi, quanta grazia di Dio era scesa in me. La mia vita, le mie scelte da quel momento sarebbero cambiate. Ricordatevi che se dovete cambiare le scelte per Dio, non dovete avere timore, perchè avrete tanta più gioia di quanto possiate immaginare! Dio fa bene le cose e per questo diciamo oggi tutti insieme: “Grazie, o Signore!” Io mi sono sentita gioiosa anche con trepidazione e pensavo al momento in cui Giuseppe avrebbe saputo tutto questo, che sarei diventata la Madre di Dio: come avrebbe reagito? Non preoccupiamoci, fratelli e sorelle, del domani, mettiamolo nelle mani di Dio con fiducia perché Lui sa di cosa noi abbiamo bisogno. Statene certi figlioli miei! Di fronte a quell'annuncio, feci una preghiera dentro di me, mi inginocchiai e dissi: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto.” e dissi “IL MIO SI”. Sapete, ero abbastanza serena quando pronunciai quel SI che avrebbe cambiato tutta la mia vita ma pure e soprattutto la storia del mondo. In quel momento ero incinta di Gesù'! Che sensazione bellissima! E pensavo a voi che dal quel momento non vi avrei più chiamato fratelli e sorelle, ma figli miei, come avrei chiamato Gesù! Da quel momento sareste diventati tutti figli miei. Mi sento la Mamma di Gesù e la Mamma di ciascuno di voi! Allora figli miei, amate le vostre scelte, sappiate che in quella Santa Grotta di Betlemme io ci sono sempre e vi aspetto assieme a Gesù, non lasciatela vuota, vi aspetto come una mamma aspetta il suo bambino perchè ho tante cose da dirvi, tanti pensieri da comunicarvi. Nei momenti difficili, bui oppure gioiosi della vostra vita, sappiate che Io, la vostra Mamma, vi attendo tra le mie braccia, vi sorrido, vi bacio, vi accarezzo e vi porto al Mio Figlio Gesù perchè possiate godere la gioia della vostra vita e sappiate ridonare la bellezza delle vostre scelte. Vi benedico con il Mio Figlio Gesù perchè siate oggi i testimoni del Suo e del Mio Amore nel mondo! Amen 18 9° GIORNO: GESÙ BAMBINO! Siamo arrivati alla fine della novena di Natale. Che intenso cammino abbiamo fatto in compagnia dei vari personaggi del presepio. Ora è rimasto proprio Lui: l'Emanuele, il Dio con noi, Gesù Bambino! Caro Gesù Bambino, vorrei scriverti una lettera ma mi sto chiedendo che cosa devo scriverti: non lo so. Allora è bene che tu scriva a noi, perchè Tu sei Colui che è venuto in questo mondo, ti sei fatto uomo, hai assunto la nostra carne umana e hai voluto camminare con noi sulle strade del mondo! Hai accettato la volontà del Padre per salvare tutti gli uomini e riportarli in cielo. A te, Bambino Gesù, lascio la Parola, perchè la Tua è Parola di via, verità e vita. E' la Parola che si “fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Prologo di S.Giovanni) Allora fratelli e sorelle miei, Mi presento con questo saluto: “Pace a voi e pace in terra a tuti gli uomini di buona volontà!”. Mi presento come un Bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia. Forse vi sembrerà strano che Io, il Re dei Re, sia nato in una grotta, ma non importa, quello che conta è che Io sono nato in mezzo a voi e rimango con voi per tutti i giorni della vostra vita. Sono nato perchè una donna, Maria di Nazareth, la donna semplice e umile con un grande cuore, ha detto SI all'Angelo dopo che le era stato detto che sarebbe diventata la Madre del Salvatore, ed è diventata la Mia Mamma, che amo tanto. Non è stato facile per Lei dire si, ma alla fine è stata generosa. Col suo Si ha dimostrato di voler bene al Padre Mio Celeste e a tutti voi uomini della terra. Sono stato concepito dallo Spirito Santo, il Dio dell'amore, nel momento del suo Si mi sono sentito davvero uno di voi ed avevo tanta felicità nel cuore! Mi sono inserito nel mondo, il mondo che il Padre aveva creato insieme con Me, Suo Figlio e lo Spirito Santo: la SS.Trinità. Ho accettato di farmi Bambino perchè con la gioia della mia nascita tutti voi potevate essere felici con Me. Io sono la vera Gioia e chi crede in questa Gioia sarà felice per sempre. Io sono il Bambino che vi sorride, che si prende cura di voi, che vi riempie di tanta pace e serenità, che vi prende in braccio come un nuovo fratello perchè possiate godere della mia nascita. La mia Mamma, Maria, ha sofferto per la mia nascita, perchè “Sono venuto fra la mia gente, ma questa non volle accogliermi.” 19 Vedete sorelle e fratelli a me tanto cari, anche Io che sono il Re dei Re, non un re che comanda, ma un re che porta pace e misericordia, non sono stato accolto dalla mia gente ma non importa, ciò che conta è che Io, l'Emmanuele, sono con voi sempre. Io vi accolgo così come siete, non preoccupatevi dei vostri limiti, Io vi amo ancora di più, perchè per questo sono venuto, perchè la vostra gioia sia piena e duratura. Quante persone, dall'Oriente, dai confini della terra, dai pascoli, da ogni casa sono venuti a trovarmi per adorarmi. Mi sono commosso nel vedere tanta bontà e Io, il Vostro Fratello Maggiore, vi assicuro, uomini e donne della terra che, così come per i Re Magi e i pastori, che siete sempre i benvenuti nella mia casa. Carissimi fratelli e sorelle, vi aspetto con tanta gioia e vi assicuro che il vostro pianto si cambierà in serenità, che il vostro dolore sarà sollevato e che la vostra serenità sarà ricompensata con la mia Misericordia e con il mio Amore. Vi saluto tutti e vi auguro un Felice Santo Natale con Maria, mia Mamma, con San Giuseppe, mio padre putativo, con tutti gli angeli, con i Re Magi, con la Stella, con il dormiglione, con il bue e l'asino e con i pastori e le pecore, perchè possiate godere della Mia nascita e portare questa gioia a tutti gli uomini di buona volontà per cantare insieme con gli Angeli del Cielo: “Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Dio ama!” Amen 20 Adesso vorrei farvi partecipe del modo in cui ho spiegato il Natale a un bambino. Ciao piccolo, Buon Natale! Quando senti augurarti Buon Natale sai cosa devi pensare? Vai vicino al tuo presepio fermati e recita una preghiera a Gesù Bambino e ringrazialo perché Lui si è fatto bambino come te e ti vuole un immenso bene, anche più di quello che te vogliono i tuoi genitori! A Natale si festeggia la nascita di Gesù nel mondo proprio come quando sei nato tu e i tuoi genitori sono stati felici di accoglierti. Natale è il giorno che porta la gioia più grande che tu possa avere nel tuo cuore di bambino perché Gesu' ti vuole accanto a Lui e vuole che tu gli dica: “Grazie perchè sei nato e cammini con noi, sei il nostro più caro amico e con Te camminiamo nella nostra vita di ogni giorno!” Natale è pregare per tutti i bambini del mondo affinché Gesù Bambino li protegga, li benedica, li abbracci, doni loro la gioia di essere coccolati da Lui insieme ai genitori! Natale è pregare per tutti i bambini malati in particolare per quelli che si trovano negli ospedali, per dire a tutti loro che tu hai un cuore grande e generoso e li vuoi amare tutti. Natale è vivere in pace nella tua famiglia, in quella dei tuoi nonni, dei tuoi amici e con tutti gli uomini della terra, ma soprattutto con chi ti vuole bene e ti ama. Natale è portare pace a coloro che sono tristi, soli, abbandonati e dire loro che Gesù Bambino donerà la gioia di trovare il sorriso della speranza e della felicità come lo sei tu in questo momento e per sempre. Natale è chiedere perdono ai tuoi genitori se qualche volta non sei stato bravo e solo allora riceverai da loro il bacio della pace e della gioia. E tu dovrai fare lo stesso con tutti i bambini del mondo! Perciò Natale non è solo ricevere i regali che vanno anche bene perché ti dicono che qualcuno ti ama come i tuoi genitori, i nonni, gli zii ma è anche usare i tuoi doni a volte condividendoli con chi non ne ha mai avuti. Natale è rinunciare qualche volta a qualche cosa per donarlo a chi ti tende la mano anche solamente per chiederti un sorriso, è la gioia di guardarvi negli occhi, come fa Gesù Bambino nel nostro presepio. Piccolo mio, trova in questo Natale la gioia di pregare davanti al presepio per tutti e sappi che la tua preghiera di bambino sarà veramente gradita a Gesù Bambino che ti dirà: “Grazie per la tua preghiera, in cambio ti dono un bacio perchè tu lo possa restituire a tutti i bambini che incontrerai in questo giorno! Ciao piccolo, cerca di vivere in questo modo il tuo Santo Natale e tanti auguri belli, dolci, buoni, sereni e sappi che non sei solo ma c'è una mamma, la Madonna che ti vuole un bene grande come la tua mamma e vuole che tu vada dal Suo Bambino Gesù a dargli un bacio e una carezza con tantissima gioia! Auguri, piccolo, e sii sereno oggi, domani e sempre. Il tuo amico Gesù Bambino che è nato per te e per tutti gli uomini e pure io il tuo amico p. luigi ti saluto e ti auguro buon natale 21 Questo invece è un’augurio per il Santo Natale che ho preparato per i fedeli del mio paese d’origine: Curno. NATALE DI SPERANZA Carissimi amici, il Signore vi benedica e vi dia pace! Siamo arrivati ormai a celebrare il Santo Natale! Siamo in festa perchè un Bambino è nato per noi e vive in mezzo a noi. E’ nato per annunciarci quanto sia grande la Sua Bontà e quanto desidera che questo amore si diffonda in tutto il mondo. Si diffonda soprattutto nelle nostre famiglie, nella nostra comunità parrocchiale, sui malati, i profughi, gli emarginati, i carcerati, i poveri in spirito che attendono da noi pace e serenità. Si diffonda nei nostri cuori perché, osservando il Presepio possiamo riscoprire la gioia della nostra fede e la speranza di un mondo nuovo. “Pace in terra agli uomini di buona volontà!” Ecco l’annuncio degli Angeli in questa notte Santa, perché un grande segno si è manifestato sulla terra: è nato il Salvatore del mondo, Cristo Gesù. E’ un segno che dobbiamo scoprire ogni giorno dentro di noi, nelle nostre scelte, nei nostri momenti difficili, nelle nostre gioie e soprattutto nella testimonianza concreta della nostra vita cristiana. Gesù nasce perché ogni giorno ognuno di noi lo possa adorare nel suo cuore mediante la presenza Eucaristica, riscoperta nella Celebrazione domenicale e nella gioia dei Sacramenti come doni offerti quotidianamente. Gesù nasce nella speranza della nostra società che ci chiama a rendere viva la nostra speranza con la certezza che Gesù è con noi per tutti i giorni della nostra vita. Gesù nasce nel cuore di ogni bambino della terra, perché Lui, che ha voluto farsi uomo, nascendo da una donna, possa accogliere ogni bambino garantendogli il diritto di venire in questo mondo come un grande dono per l’umanità. Gesù nasce nel cuore di ogni uomo che ci governa perché siano uomini di pace e di solidarietà, scoprendo che solo il lavoro e la collaborazione tra loro possano far rinascere la speranza nei giovani e nelle famiglie in difficoltà. Maria, la Madre di Dio e Madre nostra, ci aiuti a dire il nostro Si accettando la volontà del Figlio, per essere collaboratori di pace e di amore per tutto il genere umano mediante la nostra fede che professiamo con gioia in questo mondo che non ha rispetto dell’uomo. I pastori, uomini semplici, ci illuminino a portare nella grotta di Gesù i nostri doni, non guardando alla quantità, ma alla qualità, perché in quei doni è racchiuso tutto il nostro cuore di fratelli di pace e di perdono. La benedizione di Gesù Bambino con Maria e Giuseppe scenda abbondante sulla nostra parrocchia, sui nostri Sacerdoti, sulle Suore, sui collaboratori e su tutti gli uomini di buona volontà che cercano Gesù per dire: “Rimani con me e mantienimi fedele alla mia chiamata cristiana!” A coloro che sono lontani scenda la protezione di Gesù perché abbiano la speranza di vivere il Santo Natale come un tesoro nascosto da trovare e come una perla preziosa da conservare. A tutti voi il mio augurio di Buon Natale con il grazie di cuore per essere uno di voi sentendovi fratelli e sorelle che camminano insieme. Con una comune preghiera vi abbraccio fraternamente P. Luigi Cerea 22 Infine, l’omelia preparata per i fedeli di Mestre Siamo a Natale! Ho voluto donarti una riflessione sul Natale, giorno di gioia e di pace! Carissimi fratelli, il Signore oggi ci dice che la nostra vita è nelle mani di Gesù Bambino e ci augura una serena nascita. Quando parliamo di Natale noi pensiamo alla nascita di Gesù, e non ad altre circostanze o ricorrenze. Nonostante che gli uomini credano o no, Gesù è nato e ci lascia la sua scia di pace e di amore. Quando noi entriamo in Chiesa, troviamo ai piedi dell'altare la statua di Gesù Bambino ai piedi dell'altare. Vorrei questa mattina nel giorno del Santo Natale, riflettere sulla statuina di Gesù Bambino perchè mi ha sempre fatto pensare ma non mi sono mai soffermato ad analizzarla. Vorrei mettere in evidenza tre verbi: Accogliere, Guardare, Sorridere. Gesù Bambino è ai piedi dell'altare: bella la collocazione perchè lì Gesù ci dice: “Io sono con voi tutti i giorni della vostra vita, fino alla consumazione dei secoli.” Noi siamo certi che Gesù rimane con noi sempre, nel momento della Celebrazione dell’Eucaristia, della Messa. Gesù si fa presente sull'altare e rimane nel Tabernacolo ad aspettarci, come è nella grotta di Betlemme. Il Sacerdote ci garantisce l'Eucaristia, e allora mettere Gesù Bambino ai piedi dell’altare ha un grande significato: dalla culla all'altare. Dalla nascita di Gesù alla Presenza Eucaristica di Gesù. Allora dobbiamo accostarci spesso alla S. Comunione per ricevere la vita di Colui che è nato per noi, Gesù, il Nostro Redentore. Gesù Bambino è raffigurato con le braccia aperte: che bel gesto che fa Gesù E’ il segno dell'accoglienza per tutti gli uomini della terra, sia per quelli che credono, anche professando altre religioni, che per quelli che non credono. Gesù ci accoglie così come siamo, come ha accolto i pastori in quella Notte Santa di cui oggi parla il Vangelo. “Si misero in cammino verso Betlemme.” Gesù ha accolto i pastori, le prime persone povere e ha accettato quello che gli hanno portato come doni. Erano i loro rimasugli, ma donati con il cuore. Gesù non si è fermato a vedere che cosa gli veniva offerto, ma si è soffermato sulle intenzioni del loro cuore, perchè dal cuore nascono tutte le verità, il bene e il male. Tutto è stato deposto nelle Sue mani. Gesù non ha mai rifiutato nessuno, e quelle braccia tenere ci aiutano a capire che è una tenerezza bella, profonda interessante e gioiosa. Nel nostro cammino dobbiamo credere all'accoglienza di Gesù nei nostri confronti, però dobbiamo anche noi accogliere la bontà di Gesù che è nato per noi per poi morire sempre per noi, ma soprattutto per risorgere e darci la vita eterna, incominciando da questa terra. “Chi accoglie Me, accoglie Colui che mi ha mandato!” ci dice Gesù e poi “Se tu accogli un uomo, è come se tu, uomo, accogliessi me!” Gesù ci accoglie ma anche noi dovremmo aiutare tanti uomini ad essere accolti da Gesù con il nostro buon esempio! Gesù Bambino ha gli occhi aperti: non è un Gesù morto, ma è un Gesù vivo, tanto è vero che ci guarda negli occhi. Guardarsi negli occhi, è capirsi, amarsi, accettarsi è soprattutto donarsi. Non bastano tante parole, ma servono solo i gesti, gli sguardi, il cuore per dire che nulla va 23 perduto se ci si guarda insieme. Il guardare di Gesù, è uguale a quello del Padre Misericordioso, della parabola del figliol prodigo, che guardava lontano per vedere se suo figlio ritornava dopo essersi allontanato dalla casa e aver sperperato tutta l’eredità con le prostitute. Noi ci avviciniamo a Gesù Bambino e ci guardiamo negli occhi per vedere che cosa dobbiamo dirci insieme. E' uno sguardo penetrante quello di Gesù, uno sguardo non di condanna ma di amore vero e autentico. Questa mattina Gesù dalla sua culla ci invita a guardarlo per amarlo, per donargli tutto quello che siamo e che abbiamo dentro di noi per sentirci felici e forti in tutti i momenti della nostra vita. Guardandolo, possiamo invitare altri uomini a guardare Gesù con tanta passione amorevole e se siamo convinti di questo sguardo reciproco, certamente, altri uomini torneranno a Lui. Gesù Bambino ci sorride: la statuina di Gesù Bambino è sorridente, non è mai triste, è un Bambino e i bambini ci commuovono quando sorridono. Noi ci avviciniamo a Lui e Lui ci accoglie con il sorriso, che costa poco, ma dona molto! Essere accolti con il sorriso da una persona, significa sentirsi bene e pronti a superare tutte le difficoltà. Gesù ci sorride perchè ci ama con tanto amore e ci fa capire che il suo cuore è tenero proprio come quello di un bambino che sa sorridere alla vita perchè noi abbiamo la Sua Vita, che è vita eterna e duratura. Quando ci avviciniamo alla culla di Betlemme dove Gesù è nato ed è avvolto in fasce, ci aiuta a capire quanto sia bello e gioioso che gli uomini siano in pace tra di loro. Il sorriso di Gesù ci aiuti a saper sorridere alla nostra vita per donarla con gioia a chi incontriamo. Non diventiamo tristi, ma nel momento in cui lo siamo incontriamo il sorriso di Gesù per vivere ogni giorno il Nostro Natale. Gesù è chiamato Emmanuele, il Dio con noi! Sia un grande dono pensare che Gesù è sempre con noi, come è successo con Teresa, una ragazza che dopo aver partorito il suo bambino in carcere, quando gli chiesi che nome avrebbe dato al bambino, mi rispose: Emmanuele, perchè aveva letto nel Vangelo il significato, ossia Dio con noi. E io dopo averlo battezzato, la mattina di Natale, misi Emmanuele nel presepio nella culla riservata a Gesù Bambino: era il Novello Gesù Bambino del carcere di Como. Che bellissimo esempio che certamente non merita commenti ma solo silenzio! Ringraziamo Maria che con il Suo Si, ha cambiato il mondo partorendo Gesù, il Figlio di Dio e nostro Fratello. A Lei doniamo la gioia di poter essere accolti da Gesù e di accoglierlo a nostra volta, di saper guardare Gesù, come Lui ci guarda, di saper sorridere per incontrare il sorriso di Gesù e vivere bene la Nostra Messa e l'Eucaristia, cibandoci spesso del Corpo e Sangue di Gesù per la vita eterna. Vorrei terminare la mia predica con una bella riflessione che mi è stata recapitata: "Il Bambino Gesù, è nato per far ricordare al mondo che la speranza, la gioia, la pace e l'amore passano attraverso i Suoi occhi, per le Sue braccia aperte donandoci il benvenuto salvandoci da ogni male. Il suo sorriso, oggi, ci dice: “Io sono venuto perchè abbiano la vita e la vita in abbondanza.” Possano i nostri occhi essere aperti per una vera mangiatoia e con grande semplicità e umiltà accogliere questo Bambino di Betlemme, il Re dei Re. Sia una giornata piena di ringraziamenti, di luce e di amore. AMEN Aff.mo Luigi 24