Appendice A: Un aiuto alla lettura degli identificatori di descrizione

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Appendice A: Un aiuto alla lettura degli identificatori di descrizione
Ad ogni comportamento sintattico descritto in una ‘Description’ è stato abbinato un identificatore.
Piuttosto che un semplice numero di identificazione, è stato deciso di costruire questi identificatori
attraverso una stringa di caratteri alfanumerici tale da riassumere, per quanto possibile, il
contenuto della descrizione.
La sintassi generale di questi identificatori è la seguente. Prendiamo a titolo di esempio l’etichetta
t-attoap-xa:
 la prima parte sta ad indicare la categoria o sottocategoria grammaticale dell’elemento al quale è
attribuito l’identificatore1. In questo caso ‘t’, rappresenta la sottocategoria del verbo, cioè
transitivo. Negli identificatori, la posizione soggetto è implicita e viene espressa esplicitamente
solo nel caso in cui è realizzata da un proposizione: t4thsuborinf05…. Significa che il soggetto
può essere realizzato, oltre che da un semplice gruppo nominale, sia da una proposizione
completiva al congiuntivo che da una proposizione infinitiva senza particella introduttiva (‘0’)2.
Inoltre, per i verbi transitivi, la caratteristica di una costruzione transitiva essendo la presenza di
un complemento oggetto, esso non viene esplicitato, all’interno dell’identificatore, nella lista
dei complementi ma è implicito nella sigla ‘t’ (la sua eventuale opzionalità viene segnalata di
seguito alla ‘t’: topt-xa). Per quanto riguarda la realizzazione dell’oggetto, quella di default, che
non viene esplicitata nell’identificatore, è NP. Viene invece indicato, di seguito a t8 oppure se è
opzionale topt8 il complemento oggetto frasale, es.: t8inf…(infinitive-clause), topt8thsub….
(that-clause, subjunctive). Similmente, per i verbi intransitivi, eventuali particolarità della
posizione soggetto vengono riportate di seguito alla ‘i’ iniziale, es.: in i4thsuborinf05-...… Da
notare che nei verbi impersonali, la ‘i’ di ‘intransitivo’ viene seguito da 0 ed è il complemento
frasale ad essere racchiuso tra 4 e 5, es.: i04clauscompnporthsuborinf05-xeimp.
 i caratteri seguenti il primo trattino, e fino al trattino che precede la ‘x’, si riferiscono a tutti i
complementi esclusi quelli inglobati nella lettera iniziale (e cioè, per gli intransitivi, intransitivi
pronominali e reciproci, il soggetto; per i transitivi e i riflessivi, soggetto e oggetto; per i
riflessivi impropri, soggetto, oggetto e oggetto indiretto). Riprendendo l’esempio iniziale tattoap-xa, es. ‘atto’ si riferisce al complemento attributo dell’oggetto realizzato con un
sintagma aggettivale, adjectival phrase ‘ap’. Ogni complemento è separato dal precedente da un
trattino;
 la ‘x’ segna l’inizio delle informazioni riguardanti l’entrata lessicale in oggetto, in questo caso
un verbo e quindi ‘a’ per ausiliare avere.
L’identificatore topt-attoinf0CoC-xa rappresenta una costruzione in cui il verbo transitivo ha un
complemento oggetto opzionale ‘topt’, oltre ad un complemento attributivo dell’oggetto (‘atto’)
realizzato con proposizione infinitiva non introdotta da una preposizione (‘0’). Il soggetto di questo
complemento infinitivo è coreferente con l’oggetto (‘CoC’)3 del verbo descritto. Il verbo prende
l’ausiliare avere.
Per ip-ppa-adjppperopt-xepro, nella prima parte ‘ip’ significa ‘intransitivo pronominale, seguito
dalla lista dei complementi interni: il primo ‘ppa’, un sintagma preposizionale (prepositional
phrase) introdotto dalla preposizione a; il secondo complemento, ‘adjppperopt’ ha la funzione
grammaticale ‘adjunct’, è realizzato da un sintagma preposizionale introdotto dalla preposizione
per, ed è un complemento opzionale (optional). Il verbo pronominale prende l’ausiliare essere.
1
n per i nomi semplici e nv per i deverbali; a per gli aggettivi e num per i numerali; adv per gli avverbi; adp per le
preposizioni; conj per le congiunzioni; per i verbi: i per gli intransitivi, ip per gli intransitivi pronominali; m per i
modali; r per i riflessivi; rr per i reciproci; rimp per i riflessivi impropri;
2
i caratteri 4 e 5 non hanno altra funzione che quella di delimitare quest’informazione.
3
i caratteri C e C non hanno altra funzione che quella di delimitare quest’informazione.
1
Alcuni identificatori sono molto semplici, es. i-xe, altri talvolta molto complessi e quindi di difficile
lettura, es. i-ppcontroopt-adjinfperCsCorppperopt-xa, ip-ppdiorthsubCnotsCorinfdiCsCxepro, i4thsuborinf05-ind-attsapornp-xecop o i-indopt-clauscompinf0CsCrais-xe. Tuttavia,
essi forniscono comunque al lessicografo un’informazione maggiore rispetto ad un semplice
numero d’ordine abbinato ad ogni descrizione sintattica.
La tabella riportata sotto fornisce una spiegazione delle principali notazioni contenute nelle etichette
sintattiche.
opt
V
x
3
CsC, CoC,
CiC,
CnotsC
CnotiC
a0t284
4...5
o, all’inizio
di
un’etichetta
a4…5
8
separatore di posizioni, es.: ….ppdi-ppdapartedi-…..
indica l'opzionalità della posizione che precede
es.: ppconVdi = complemento realizzato da un pp introdotto da con oppure da
un pp introdotto da di. Le preposizioni vengono elencate in ordine alfabetico
indica la separazione tra le informazioni relative al contesto sintattico e le
informazione relative all'entrata in oggetto, es: ip-xepro (ip = frame ad una
posizione; epro= verbo pronominale, ausiliare essere)
indica la non determinazione del complemento, es.: rifornirsi di (*del) cibo
CsC, CoC, CiC indicano subject, object o indirect object control
CnotsC, CnotiC indicano la non coreferenza con il soggetto o l’oggetto
indiretto della principale
l'oggetto può essere solo una clause: es.: a0t28infda1s2-xa: trovare da ridire
Ciò che compare fra 4 e 5 è la realizzazione del soggetto. Per esempio:
l’etichetta
t4thsuborinf058thindorinfdiCiC-indopt-xa deve essere interpretata come
segue:
verbo transitivo (t), con soggetto (fra 4 e 5) realizzato con that clause al
congiuntivo o inf clause senza introduttore, e oggetto (dopo l'8) realizzato
con that clause all'indicativo, o inf clause introdotta da di il cui soggetto è
coreferente con l'oggetto indiretto della frase principale
quello che segue è la realizzazione dell'oggetto del transitivo o del riflessivo,
es.: imporsi di dare qlco.
a4r58infdi1i2-xe: imporre a se stesso (ind) di far qlco (obj)
t8inf01s2-xa: questo comporta molti rischi /affrontare molti rischi
rimp
riflessivo improprio, es: accomodarsi i capelli: rimp-xe
rais
pl
Indicazione di struttura raising:
Luca sembra aver ragione i-clauscompinf0CsCrais-xe
il complemento che precede viene usato al plurale
xc
countable noun
xm
mass noun
xcpl
count noun al plurale
xpr
proper noun
nv
nome deverbale
ppdisubj
nei deverbali, il complemento che corrisponde al soggetto del verbo base
La ‘a’ iniziale è stata convenzionalmente aggiunta a causa del rifiuto da parte del parser XML di accettare etichette
inizianti con un numero.
4
2
appnporap
apposizione (sintagma nominal o aggettivale)
xpred
= oppure: diverse possibilità di realizzazione di una posizione sintattica, es:
thindorinfdi = ‘that clause’ all'indicativo oppure ‘infinitive clause’
introdotta da di;
(ppdiorthindVsuborinfdi1s2opt = posizione opzionale realizzata con un
ppdi oppure con una that clauseall'indicativo o al congiuntivo oppure da un
infinitive clause introdotta da di con subject control )
aggettivo predicativo o attributivo
xnpred
aggettivo solo attributivo
or
post
aggettivo solo postnominale
pre
aggettivo solo prenominale
aggettivo in posizione variabile
g
gradabile
ng
non gradabile
n-0
a-0
xaorxe
x0
xinsc
nome o aggettivo senza complemento
verbo che si coniuga con tutti e due gli ausiliari
verbo difettivo
deverbale indicante uno strumento
3
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