INIZIO CONSIGLIERE BERNARDINI CONSIGLIERE BELLERE CONSIGLIERE MANZI CONSIGLIERE MURO CONSIGLIERE ROMANO R1 R2 R3 R4 R5 R6 R7 R8 R9 R10 ORDINE DEL GIORNO DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 5.10.1998 1) Riequilibrio del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1998. Ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e dei progetti. (Art. 36, comma c, D.Lgs. 77/95). Rel. Ass. Gonsales - Dott. Corcione. 2) D.Lgs. 77/95, art. 17, comma 4° - Variazione di bilancio per acquisizione fondi progetto FIO 110/86 - Depuratore di Cuma. (Ratifica N. 1080 del 5.8.1998). Rel. Ass. Cannata - Dott.ssa Napolitano. 3) Designazione rappresentanti Provincia di Napoli in seno al Consiglio Distrettuale Scolastico N. 48 in sostituzione di rappresentanti dichiarati decaduti. (Delib. G.P. N. 197 del 20.2.1998). Rel. Presidente Lamberti. (20) 4) Designazione rappresentanti Provincia di Napoli in seno al Consiglio Distrettuale Scolastico N. 48 in sostituzione di rappresentanti dichiarati decaduti. (Delib. G.P. N. 198 del 20.2.1998). Rel. Presidente Lamberti. (21) 5) Designazione rappresentante della Provincia di Napoli in seno al Consiglio Distrettuale Scolastico N. 31 in sostituzione del componente dichiarato decaduto. (Delib. G.P. N. 327 del 20.3.1998). Rel. Presidente Lamberti. (22) 6) Designazione rappresentante della Provincia di Napoli in seno al Consiglio Distrettuale Scolastico N. 31 in sostituzione del componente dichiarato decaduto. (Delib. G.P. N. 328 del 20.3.1998). Rel. Presidente Lamberti. (23) 7) Designazione rappresentante della Provincia di Napoli in seno al Consiglio Distrettuale Scolastico N. 25 in sostituzione del componente dichiarato decaduto. (Delib. G.P. N. 281 del 12.3.1998). Rel. Presidente Lamberti. (24) 8) Regolamento fondo gruppi. 9) Mozione CONSIGLIERE ROMANO.back **** ORDINE DEL GIORNO AGGIUNTIVO PER LA SEDUTA CONSILIARE DEL 5.10.1998 1) Proposta al Consiglio ed approvazione progetto preliminare relativo all'adeguamento normativo L. 10/91 e sostituzione infissi esterni all'edificio della Provincia di Napoli di piazza Matteotti. Ripristino delle facciate e sostituzione di alcuni infissi esterni all'edificio della Prefettura. Rel. Ass. La Pietra - Dott. Errichiello. (Proposta N. 1296 del 2.10.1998). 2) Proposta al Consiglio - Variazione alla relazione previsionale e programmatica ed al piano di investimento per il triennio 1998/2000. Rel. Ass. La Pietra - Dott. Errichiello. (Proposta N. 1168 del 20.8.1998). 3) Progetto preliminare relativo alla ristrutturazione funzionale ed adeguamento alle norme vigenti dell'edificio della Prefettura di Napoli. (Proposta N. 1169 del 20.8.98). Rel. Ass. La Pietra - dott. Errichiello. 4) Progetto preliminare relativo alla ristrutturazione funzionale ed adeguamento alle norme vigenti dell'edificio di via Don Bosco 4/F Napoli. (Proposta N. 1236 del 10.9.98). Rel. Ass. La Pietra - Dott. Errichiello. 2 PROVINCIA DI NAPOLI CITTA` METROPOLITANA ******* CONSIGLIO PROVINCIALE SEDUTA DEL 5.10.1998 3 Alle ore 11.10 si procede al primo appello nominale. APPELLO NOMINALE 1) APREA Antonio, assente; 2) ARAGONA Luigi, assente; 3) BORRELLO Giovanna, assente; 4) BORRIELLO Ciro, assente; 5) CACCIOLA Ciro, assente; 6) CAPEZZUTO Antonio, assente; 7) CAPUTO Gennaro, assente; 8) COPPOLA Raffaele, assente; 9) CORDOPATRI Domenico, assente; 10) COZZOLINO Angelo, assente; 11) CUOMO Giuseppe, assente; 12) D'ALESSANDRO Gennaro, presente; 13) D'ANTONIO Giuseppe, presente; 14) DEL PRETE Massimo, presente; 15) DE MATTIA Domenico, assente; 16) DI GENNARO Agostino, assente; 17) ESPOSITO Luciano, assente; 18) ESPOSITO Maurizio, assente; 19) FLAUTO Enrico, presente; 20) FORTE Errico, assente; 21) GIACINTO Bruno, assente; 22) GIORDANO Antonio, assente; 23) LOMBARDI Vincenzo, assente; 24) MANZI Andrea, assente; 25) MARANTA Francesco, assente; 26) MARTANO Giovanna, assente; 27) MORREALE Vincenzo, presente; 28) MUSELLA Ferdinando, assente; 29) MUTO Rosario, assente; 4 30) NAPOLITANO Giuseppe, assente; 31) ORPELLO Giuseppina, assente; 32) OSSORIO Giuseppe, assente; 33) RAIA Luigi, assente; 34) ROMANO Angelo, presente; 35) RUOCCO Antonio, assente; 36) RUSSO Giacinto, assente; 37) RUSSO Francesco, assente; 38) RUSSO Raffaele, assente; 39) SANTOJANNI Augusto, assente; 40) SCOGNAMIGLIO Vincenzo, assente; 41) SIMONELLI Eduardo, presente; 42) TAFURO Giacomo, assente; 43) TARTAGLIONE Francesco, presente; 44) TORCHIA Antonello, assente; 45) ZOLFO Giuseppe, presente; 46) LAMBERTI Amato, assente. Sono presenti 9 Consiglieri; la seduta non è valida. Il secondo appello sarà chiamato entro un'ora. Alle ore 12.10 si procede al secondo appello nominale. APPELLO NOMINALE 1) APREA Antonio, presente; 2) ARAGONA Luigi, assente; 3) BORRELLO Giovanna, assente; 4) BORRIELLO Ciro, presente; 5) CACCIOLA Ciro, presente; 6) CAPEZZUTO Antonio, presente; 7) CAPUTO Gennaro, presente; 8) COPPOLA Raffaele, presente; 9) CORDOPATRI Domenico, assente; 5 10) COZZOLINO Angelo, presente; 11) CUOMO Giuseppe, assente; 12) D'ALESSANDRO Gennaro, presente; 13) D'ANTONIO Giuseppe, presente; 14) DEL PRETE Massimo, presente; 15) DE MATTIA Domenico, assente; 16) DI GENNARO Agostino, presente; 17) ESPOSITO Luciano, presente; 18) ESPOSITO Maurizio, assente; 19) FLAUTO Enrico, assente; 20) FORTE Errico, presente; 21) GIACINTO Bruno, assente; 22) GIORDANO Antonio, presente; 23) LOMBARDI Vincenzo, assente; 24) MANZI Andrea, assente; 25) MARANTA Francesco, presente; 26) MARTANO Giovanna, presente; 27) MORREALE Vincenzo, presente; 28) MUSELLA Ferdinando, presente; 29) MUTO Rosario, presente; 30) NAPOLITANO Giuseppe, presente; 31) ORPELLO Giuseppina, presente; 32) OSSORIO Giuseppe, assente; 33) RAIA Luigi, assente; 34) ROMANO Angelo, presente; 35) RUOCCO Antonio, assente; 36) RUSSO Giacinto, assente; 37) RUSSO Francesco, assente; 38) RUSSO Raffaele, presente; 39) SANTOJANNI Augusto, assente; 40) SCOGNAMIGLIO Vincenzo, assente; 41) SIMONELLI Eduardo, presente; 6 42) TAFURO Giacomo, presente; 43) TARTAGLIONE Francesco, presente; 44) TORCHIA Antonello, presente; 45) ZOLFO Giuseppe, presente; 46) LAMBERTI Amato, presente. Sono presenti 29 Consiglieri; la seduta è valida. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Nomino, quali Scrutatori, i Consiglieri Martano, D'Alessandro e Romano. Trattiamo il Punto 1) all'ordine del giorno: Riequilibrio del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1998. Ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e dei progetti. (Art. 36, comma c), D.Lgs. 77/95). Relaziona l'Assessore Gonsales. ASSESSORE GONSALES La proposta di deliberazione, come sapete, riguarda il riequilibrio del bilancio di previsione per l'esercizio 1998, quindi una ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e dei progetti, ai sensi dell'art. 36, comma c), del D.Lgs. 77/95; andando subito al contenuto della delibera, si chiede di riconoscere quanto segnalato dalla Tesoreria Provinciale per il pagamento effettuato in seguito a provvedimenti di pignoramento ed assegnazioni in istanza di terzi, per un importo complessivo di lit. 14.729.484.189, come da Allegato B. Inoltre, solo a scopo informativo, si evidenzia quanto segnalato dalle Direzioni in relazione all'art. 37, lett. e), quindi partite aperte: con l'urbanistica, per lit. 6.500.000; sul settore viabilità, per lit. 818.000.000; sul settore edilizia scolastica, per lit. 2.038.000.000. Il tutto da regolare in seguito, con successiva delibera, per ciascuna partita. Si propone al Consiglio di disporre che, sulla scorta delle comunicazioni pervenute da parte dei responsabili delle Direzioni dell'Ente, si dia allo stato attuale cessazione di elementi che turbino gli equilibri di bilancio, stabilendo, quindi, che l'avanzo di amministrazione del rendiconto 1997 debba essere in via 7 prioritaria destinato al finanziamento delle seguenti partite, come già ascritto: debiti fuori bilancio, da sottoporre al riconoscimento del Consiglio Provinciale; pignoramenti presso il Tesoriere Provinciale, che già hanno avuto esecuzione. Si propone, pertanto, di adottare i provvedimenti di destinazione di amministrazione entro dieci dell'avanzo giorni dall'esecutività della delibera e dell'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 1997. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Se non vi sono interventi, passiamo direttamente all'approvazione di questo Punto all'ordine del giorno. Il Consigliere Giordano chiede di intervenire; ne ha facoltà. CONSIGLIERE GIORDANO Con riguardo alla proposta di deliberazione vorrei avanzare una richiesta di modifica. Alla pagina nr. 2 della delibera di cui trattasi, laddove è riportato: "Visto che, a seguito delle direttive presidenziali di cui sopra, le seguenti Direzioni hanno predisposto proposta di riconoscimento e finanziamento dei debiti fuori bilancio ai sensi dell'art. 37, lett. e) e d) (...)", si sopprima quest'ultima parte e la si traduca nel modo che segue: "Visto che, a seguito delle direttive presidenziali di cui sopra, le seguenti Direzioni hanno ricognito debiti fuori bilancio, ai sensi dell'art. 37 del D.Lgs. 77/95, per complessivi lit. 2.863.000.000 (...)". Si sopprima, dunque, tutta la parte che recita "predisposta proposta di deliberazione (...)"; ciò, per non incorrere nell'equivoco per cui noi oggi stiamo approvando anche questi debiti fuori bilancio; stiamo soltanto individuando la cifra che occorre preservare ai fini dell'eventuale riconoscimento da parte del Consiglio. Quindi, la proposta è la seguente: fino alla parola "anno" aggiungere "ricognito debiti fuori bilancio ai sensi dell'art. 37, D.Lgs 77/95", per poi andare direttamente al comma 3°: "per complessivi lit. 2.863.000.000"; quindi: "Che il riconoscimento e il finanziamento di tali debiti non si è reso possibile non essendo ancora divenuta esecutiva la delibera di approvazione del rendiconto 1997". Da quali settori provengano e quale sia la loro quantità ci interessa relativamente; sarà con atti successivi che il Consiglio dovrà esprimersi nel merito. 8 L'ammontare che voi chiedete di riservare è che tale cifra non alteri gli equilibri di bilancio, così come posta nel dispositivo deliberante. Nel deliberato, infatti, è previsto quanto segue: "(...) debiti fuori bilancio da sottoporre al riconoscimento del Consiglio Provinciale". IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Il Consigliere Caputo chiede di intervenire; ne ha facoltà. CONSIGLIERE CAPUTO Assumo lettura dei Punti posti all'ordine del giorno; dovendo, quindi, votare argomenti importanti, ritengo che l'Assemblea stamani dovrebbe essere rappresentata da un numero qualificato di Consiglieri. Dando uno scorcio veloce alle presenze, ritengo che tale elemento venga a mancare; di conseguenza, chiedo la verifica del numero legale. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Procediamo, dunque, alla verifica del numero legale. CONSIGLIERE ZOLFO Chiedo al Presidente di suonare il campanello al fine di convocare gli eventuali Consiglieri che si trattengono fuori. APPELLO NOMINALE 1) APREA Antonio, presente; 2) ARAGONA Luigi, presente; 3) BORRELLO Giovanna, assente; 4) BORRIELLO Ciro, assente; 5) CACCIOLA Ciro, presente; 6) CAPEZZUTO Antonio, assente; 7) CAPUTO Gennaro, assente; 8) COPPOLA Raffaele, presente; 9) CORDOPATRI Domenico, presente; 9 10) COZZOLINO Angelo, presente; 11) CUOMO Giuseppe, assente; 12) D'ALESSANDRO Gennaro, presente; 13) D'ANTONIO Giuseppe, assente; 14) DEL PRETE Massimo, presente; 15) DE MATTIA Domenico, assente; 16) DI GENNARO Agostino, presente; 17) ESPOSITO Luciano, presente; 18) ESPOSITO Maurizio, assente; 19) FLAUTO Enrico, assente; 20) FORTE Errico, presente; 21) GIACINTO Bruno, assente; 22) GIORDANO Antonio, presente; 23) LOMBARDI Vincenzo, assente; 24) MANZI Andrea, assente; 25) MARANTA Francesco, presente; 26) MARTANO Giovanna, presente; 27) MORREALE Vincenzo, assente; 28) MUSELLA Ferdinando, presente; 29) MUTO Rosario, presente; 30) NAPOLITANO Giuseppe, presente; 31) ORPELLO Giuseppina, presente; 32) OSSORIO Giuseppe, assente; 33) RAIA Luigi, assente; 34) ROMANO Angelo, assente; 35) RUOCCO Antonio, assente; 36) RUSSO Giacinto, assente; 37) RUSSO Francesco, assente; 38) RUSSO Raffaele, presente; 39) SANTOJANNI Augusto, presente; 40) SCOGNAMIGLIO Vincenzo, presente; 41) SIMONELLI Eduardo, assente; 10 42) TAFURO Giacomo, assente; 43) TARTAGLIONE Francesco, assente; 44) TORCHIA Antonello, assente; 45) ZOLFO Giuseppe, presente; 46) LAMBERTI Amato, presente. Sono presenti 23 Consiglieri; la seduta è valida. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Poniamo in votazione il Punto 1) all'ordine del giorno, con le integrazioni suggerite dal Capogruppo Giordano. In sostituzione del CONSIGLIERE ROMANO back è nominato quale Scrutatore il Consigliere Forte. Si proceda alla votazione per alzata di mano. All'unanimità. Trattiamo il Punto 2) all'ordine del giorno: D.Lgs. 77/95, Art. 17, comma 4° - Variazione di bilancio per acquisizione fondi Progetto FIO 110/86 - Depuratore di Cuma. (Ratifica N. 1080 del 5.8.98). Relaziona l'Assessore Cannata o la dottoressa Napolitano. CONSIGLIERE GIORDANO Dal momento che la dottoressa allo stato non è presente in sala, vorrei chiedere, qualora il Consiglio sia d'accordo, di anticipare la trattazione dei Punti di cui all'ordine del giorno aggiuntivo. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Poniamo in votazione la proposta Giordano, di inversione dei Punti all'ordine del giorno; si proceda per alzata di mano. All'unanimità. Trattiamo, dunque, il Punto 1) degli argomenti di cui all'O.d.G. aggiuntivo: Proposta al Consiglio ed approvazione progetto preliminare relativo all'adeguamento normativo L. 10/91 e sostituzione infissi esterni all'edificio della Provincia di Napoli di piazza Matteotti. Ripristino delle facciate e sostituzione di alcuni infissi esterni all'edificio della Prefettura. Relaziona l'Assessore La Pietra. 11 ASSESSORE LA PIETRA Al riguardo, avendo avuto già un passaggio con la Commissione Patrimonio, siamo pervenuti all'unificazione di due preliminari per i quali il Consiglio la volta scorsa aveva raccomandato di avanzare un'unica richiesta per il mutuo e per i lavori da eseguirsi. Quindi, si provvederà agli infissi per gli edifici della Prefettura e di piazza Matteotti, sostituendoli con tipologia consentita dalle vigenti norme sia per la salvaguardia dell'architettura che per le leggi in materia di prevenzione e sicurezza allo scopo di non avere le cc.dd. conseguenze sui microclimi; quindi, si installeranno vetri ed infissi particolari. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Il Consigliere Coppola chiede di intervenire; ne ha facoltà. CONSIGLIERE COPPOLA Intendo offrire lettura della relazione che la Commissione ha prodotto con riferimento a tali delibere. "Presso l'Assessorato al Patrimonio si è riunita la Commissione, presenti l'Assessore La Pietra, l'ingegner De Paolis, il dottor Pollice ed il dottor Errichiello e, per la Commissione stessa, il Presidente Raffaele Coppola, Antonio Giordano, Antonio Capezzuto, Angelo Romano ed il Consigliere Aprea. Sono state esaminate le delibere nn. 1169 e 1170, relative alla manutenzione degli infissi alla Prefettura ed in piazza Matteotti. L'Assessore La Pietra ha affermato che, con un unico atto deliberativo, i due distinti progetti preliminari venivano unificati e, nel contempo, sarebbero state escluse le riparazioni di infissi in alluminio ed inclusa la sostituzione degli stessi con altri storicamente esistenti (legno o similari). Si è poi proceduto all'esame della delibera n. 1136, relativa all'adeguamento degli impianti elettrici della Prefettura e della Questura. Dopo aver ascoltato l'illustrazione del progetto preliminare da parte dell'ingegner De Paolis, la Commissione ha rappresentato le seguenti osservazioni: 1. il contratto di locazione, pur affidando al locatore gli oneri per l'adeguamento 12 degli impianti di media/bassa tensione, ha fissato un canone relativo allo stato di dotazione in quel momento stimato; ha, invece, constatato che il potenziamento, benchè rispondente a nuove leggi, veniva determinato anche per effetto di una domanda energetica aggiuntiva, se ciò non costituisse elemento per un concorso nelle spese da parte del locatario in via diretta ovvero attraverso un adeguamento del canone, così come previsto dalla legge vigente sulle locazioni per uso diverso; 2. i corpi illuminanti da sostituire in quasi tutto l'edificio dovrebbero essere di competenza del locatario; 3. la previsione del contratto di appalto del ricavo per la vendita dei materiali elettrici rimossi. Sulle osservazioni si sono sviluppati molti approfondimenti, con le seguenti conclusioni: la delibera può essere approvata con una relazione dell'Ufficio nella quale siano distinti i lavori di adeguamento di cui alle leggi da quelli derivanti da accresciuta domanda del locatario, in modo da consentire alla parte amministrativa di individuare quale concorso di spese (e le relative modalità) potrebbe essersi posto a carico del locatario. Conseguentemente, nella redazione del progetto esecutivo saranno incluse solo quelle attività e quelle spese effettive imputabili alla responsabilità dell'Ente locatore e, per esso, in carica al bilancio Provinciale. La Commissione, con l'occasione, ribadisce l'orientamento più volte precisato di procedere per progetti unificati relativamente alla manutenzione straordinaria. La Commissione segnala, inoltre, di prevedere nei contratti di locazione, in particolar modo quelli stipulati con il Ministero dell'Interno, una puntuale regolamentazione delle competenze e dei costi di adeguamento, oltre che di manutenzione dei servizi all'immobile, con la raccomandazione di richiamare nella delibera per manutenzione straordinaria gli articoli contrattuali che definiscono l'obbligo di intervento a carico della Provincia. Si è, infine, esaminata la delibera n. 1166, relativa all'installazione di frangisole sugli edifici di via Don Bosco; la Commissione ha richiesto un approfondimento tecnico circa la modalità di intervento, richiedendo l'eventuale ricorso a vetri atermici e schermati, da unire al rifacimento delle facciate. 13 IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Chiedo se vi siano altri interventi. Poniamo votazione il Punto... CONSIGLIERE GIORDANO Il verbale della Commissione si riferiva al complesso dei progetti presentati; dal momento che l'Assessore ha solo presentato l'unificazione dei due progetti con riguardo alla manutenzione degli infissi, credo che dobbiamo procedere per approvazioni separate. Il primo progetto, unificato con l'atto deliberativo, va approvato; successivamente si passerà al secondo progetto, relativo, ritengo, alla Prefettura. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Potremmo proporre l'approvazione del Punto all'ordine del giorno con i relativi suggerimenti che si rifanno a questo argomento così come emerso dalla relazione svolta dal Presidente della Commissione; conseguentemente, ci adegueremmo anche con gli altri Punti all'ordine del giorno. Poniamo, dunque, in votazione il Punto all'ordine del giorno in discussione, con le osservazioni suggerite dalla Commissione, che recita testualmente nel modo che segue: Proposta al Consiglio ed approvazione progetto preliminare relativo all'adeguamento normativo L. 10/91 e sostituzione infissi esterni all'edificio della Provincia di Napoli di piazza Matteotti. Ripristino delle facciate e sostituzione di alcuni infissi esterni all'edificio della Prefettura. Le osservazioni relative a questo Punto - lo abbiamo detto in premessa - sono quelle suggerite dalla Commissione. Si vota per alzata di mano. All'unanimità. Si richiede l'immediata esecutività con riferimento al Punto poc'anzi trattato; si proceda alla votazione per alzata di mano. All'unanimità. Trattiamo il Punto 2) degli argomenti di cui all'O.d.G. aggiuntivo: Proposta al Consiglio - Variazione alla relazione previsionale e programmatica ed al piano di investimento per il triennio 1998/2000. Relaziona l'Assessore La Pietra. 14 ASSESSORE LA PIETRA Questo capo fa riferimento esplicitamente alla variazione del Capitolo per le spese di pulizia del palazzo in via Don Bosco. Poiché, all'atto della redazione del Capitolato del vigente contratto in corso, il numero di lavoratori all'interno dell'edificio era limitato, le offerte si basarono sul numero di arredi e di personale ivi circolante. Poiché già dall'inizio dell'anno abbiamo provveduto a spostarvi alcuni uffici e sono in itinere ancora altri trasferimenti, con il completamento quasi realizzato degli spazi di via Don Bosco, si prevede che gli interventi di pulizia debbano essere aumentati per arrivare a degli standard che diano garanzia di autosufficienza per i lavoratori che si trovano all'interno dell'edificio, che già attualmente versano in condizioni alquanto disagiate per il numero degli interventi effettuati nell'arco della giornata e della settimana. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Il CONSIGLIERE ROMANO back chiede di intervenire; ne ha facoltà. CONSIGLIERE ROMANO back La delibera in esame non ci vede favorevoli pervenendo come richiesta di incremento di fondi per le pulizie esattamente nel momento in cui andiamo ad aggiudicare una gara per gli appalti delle pulizie scolastiche con una percentuale di ribasso pari al 40%. Allora, ci sembra quantomeno singolare questo doppio binario, ove, per un verso, vogliamo provvedere autonomamente ad adeguare detti fondi per la stessa partita. E` vero che nel frattempo si è dato luogo ai trasferimenti, ma risponde a verità anche il fatto per cui gli appalti delle pulizie vengono operati, per quanto è a mia conoscenza, al metro quadro, quindi su capitolati legati alla superficie degli immobili piuttosto che alla quantità di arredi. E non mi risulta che tale ultimo elemento sia precisato nel capitolato e rappresenti una voce che determini una variazione specifica. Per altri versi, la pratica di avanzare questo tipo di offerte, sempre e comunque al massimo ribasso, dovrebbe probabilmente indurre l'Amministrazione ad operare una riflessione generale, perché, in conclusione, si 15 determina, oltre che una pessima qualità del servizio, un danno anche per gli addetti delle imprese. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Se non vi sono altri interventi, poniamo in votazione il Punto 2) di cui all'O.d.G. aggiuntivo, che recita nel modo che segue: Proposta al Consiglio Variazione alla relazione previsionale e programmatica ed al piano di investimento per il triennio 1998/2000. Si vota per alzata di mano. I risultati della votazione sono i seguenti: Voti favorevoli: 22; Voti contrari: 5; Nessun astenuto. Il Punto è approvato. E` avanzata richiesta di immediata esecutività del Punto votato. Poniamo in votazione la proposta; si procede per alzata di mano. La richiesta di immediata esecutività non passa poiché occorrerebbero 24 voti, essendovene soltanto 22. Trattiamo il Punto 3) degli argomenti di cui all'O.d.G. aggiuntivo: Progetto preliminare relativo alla ristrutturazione funzionale ed adeguamento alle norme vigenti dell'edificio della Prefettura di Napoli. (Proposta N. 1169 del 20.8.98). Relaziona l'Assessore La Pietra. ASSESSORE LA PIETRA Oltre alle premesse rappresentate nella relazione prodotta dalla Commissione Patrimonio, ritengo che sia altrettanto utile allegare al progetto preliminare, in suggerimento a quanto dettato dalla stessa Commissione, quella redatta dal dirigente dell'Ufficio Tecnico Patrimonio, a corredo del progetto preliminare medesimo. In tale documento si vanno ad elencare tutti gli interventi e, inoltre, si sottoscrive che quelli effettuati spetterebbero all'Ufficio proponente, quindi, di conseguenza, all'Amministrazione, proprietaria dell'edificio. Comunque, si accolgono tutte le richieste avanzate dalla Commissione Patrimonio in premessa lette dal Consigliere Coppola. 16 IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Chiedo se vi siano interventi. CONSIGLIERE GIORDANO Vorrei che l'Assessore desse lettura di questa relazione; è preferibile che il Consiglio abbia conoscenza del suo contenuto. ASSESSORE LA PIETRA No offro lettura: "Oggetto: Chiarimenti in merito alle scelte progettuali per le progettazioni in corso di ristrutturazione funzionale ed adeguamento alle norme vigenti degli impianti elettrici degli edifici della Questura centrale e della Prefettura. Facendo seguito alla richiesta di chiarimenti formulata in Consiglio nella seduta passata, si trasmettono le note esplicative discussione; nella dei seguenti progetti in progettazione degli impianti elettrici, inerenti alla ristrutturazione funzionale ed adeguamento alle norme vigenti degli edifici della Questura centrale e della Prefettura, sono state adottate le seguenti scelte, praticamente obbligate, per una corretta applicazione di tutte le norme, leggi e regolamenti in vigore: 1. Sostituzione dei trasformatori in olio esistenti; 2. Sostituzione di quasi tutti i cavi esistenti e maggiorazione delle sezioni. 3. Sostituzione di tutti i quadri elettrici di distribuzione esistenti. 4. Progettazione illuminotecnica di tutti i locali, con l'installazione dei relativi impianti fissi, la previsione del tipo, della resa, della quantità e delle altre caratteristiche dei corpi illuminanti, ma ad esclusione dell'acquisto e dell'installazione dei soli corpi illuminanti e relative lampade. 5. Previsione degli impianti di rilevazione e segnalazione incendi, ma ad esclusione della progettazione, fornitura e posa in opera di sistemi automatici di spegnimento degli incendi negli archivi e zone a rischio, in particolare per quei sistemi impieganti gas sottraenti ossigeno all'ambiente". Si procede, poi, con le specifiche per ogni capo elencato. Chiedo se debba 17 continuare nella lettura esplicativa dei capi elencati. CONSIGLIERE GIORDANO Mi sembra che la Commissione abbia posto un'indicazione chiara: una volta che si procede alla progettazione esecutiva, per quella data dovrà essere acclarato se tutte le spese che oggi vengono richiamate siano dovute e, se del caso, quali di queste possano essersi accresciute per effetto di una domanda che è cambiata; inoltre, occorrerebbe capire, in rapporto a tanto, se vi sia un recupero sul canone o quantomeno nella contrattazione da parte dell'Amministrazione Provinciale. Tale risulta essere l'indirizzo dato dal Consiglio. Quindi, sarebbe opportuno che, allorchè si proceda alla progettazione esecutiva, il Consiglio fosse informato dell'esito di tale valutazione anche sotto il profilo amministrativo, pure rispetto ai contratti regolanti i rapporti intercorrenti tra locatario e locatore. ASSESSORE LA PIETRA Allora, questo Assessorato tiene conto di tutte le considerazioni espresse dalla Commissione Patrimonio, rendendo edotti i Consiglieri appartenenti alla stessa su quanto emergerà dalle pertinenze e dagli altri oneri a carico dell'Amministrazione o dei locatari. CONSIGLIERE RUOCCO Vorrei che l'Assessore rendesse un'ulteriore precisazione; eseguendo tutti questi lavori si adeguerà l'edificio nella sua complessità a tutte le norme vigenti, di sicurezza, di igiene e quant'altro? Vi sarà bisogno di affrontare altre spese per ottemperare ad ulteriori norme? ASSESSORE LA PIETRA A questo punto, chiedo al nostro Dirigente dell'Ufficio Tecnico, ingegner De Paolis, di fornirci informazioni più precise con riferimento alla progettazione in itinere o già effettuata. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE 18 La parola all'ingegner De Paolis. Ingegner DE PAOLIS Per quanto ci riguarda, questi due progetti dovrebbero esaurire tutta la parte progettuale che riteniamo debba costituire oggetto di attenzione da parte del proprietario dei due edifici. Ciò significa che l'adeguamento dovuto per legge ai sensi della legge nr. 626, quindi di pertinenza specifica del datore di lavoro - mi riferisco, ad esempio, agli impianti di riscaldamento o di condizionamento - non è oggetto di questa nostra progettazione, poiché ci risulta che, ai fini del contratto di locazione stipulato con la Prefettura ed ancora in via di stipula con la Questura, i predetti impianti non sono previsti; inoltre, l'oggetto dell'affitto, che è l'immobile, non li prevedeva. Ciò non toglie che sono stati necessariamente previsti gli adeguamenti dell'impianto elettrico, necessari per consentire all'utenza di potersi fornire e dotare di un idoneo impianto di condizionamento. Analoga discussione può essere sostenuta con riguardo alla legge nr. 10/91 in base ai risparmi energetici; certamente non andremo a dotare, ad esempio, gli infissi di vetrocamera e quant'altro. Per quanto concerne l'illuminotecnica, argomento di cui si è parlato in sede di riunione con la Commissione, ritengo di aver ottemperato a quanto mi fu richiesto. Nel seguito della relazione, che, però, non è stata completata nella sua lettura, abbiamo definito e distinto le voci relative al capitolo "Illuminotecnica". Al riguardo, andrebbe forse fornita qualche chiarificazione: l'Ufficio la propone nella fase progettuale poiché riteniamo che quantomeno il primo impianto debba essere fornito. Gli apparecchi di consumo non sono di pertinenza dell'Ente proprietario e non verranno più sostituiti; tuttavia, per quanto riguarda l'illuminotecnica, abbiamo verificato che si determina in particolare una discrasia piuttosto macroscopica, derivante dal fatto che, laddove, ad esempio, in un ambiente vi era una sola plaffoniera, per legge dovrei dotarne lo stesso locale di quattro; in tal modo, se vado a realizzare la rete, così come tutta la distribuzione elettrica, dovrei dare i quattro punti luce, nessuno dei quali è, però, quello che va al centro, relativo alla plaffoniera che prima era centrale. La posizione dell'Ufficio è quella di prevedere comunque l'impianto fino alla 19 plaffoniera e alla prima lampada così come fornita. Laddove sia diversa la vostra idea al riguardo, ciò può certamente essere oggetto di discussione. Comunque, il differente orientamento va dichiarato all'Ufficio proponente, che poi renderà edotti della questione il Questore e il Prefetto. Il rischio che intendiamo evitare è quello di arrivare a fornire e dotare la Questura e la Prefettura di un impianto completo, fermarci ai punti luce ed andarcene senza che ne sia stata loro notificata l'intenzione almeno in via preliminare; anche in tal caso, se lo riterranno opportuno, avranno avuto il tempo materiale di fornire a proprie spese i corpi illuminanti. Va da sé, comunque, che il numero degli impianti illuminanti - e mi riferisco alle plaffoniere - con la normativa che vado ad applicare, deve essere aumentato nel numero e nella potenza. E` certamente prevista tutta la rete per la messa a terra dell'edificio. Con riferimento alle scariche atmosferiche, l'edificio medesimo appare autoprotetto per la presenza nelle vicinanze del grattacielo, che comunque assorbe tutte le possibili scariche potenzialmente pericolose. Riguardo alla fornitura di servizi igienici per gli handicappati per l'eliminazione delle barriere architettoniche, già stiamo procedendo con un altro progetto, per cui quello degli impianti mi sembra che sia l'unico momento; dopodichè non ritengo fornito risposta a quanto mi veniva richiesto. CONSIGLIERE RUOCCO Ringrazio l'ingegner De Paolis per l'ottima relazione verbale che ci ha reso, ma mi convinco in misura sempre maggiore che non è il caso di procedere sulla linea da noi scelta. Specialmente nel settore dell'edilizia, intervenire su un edificio soltanto parzialmente e con alcuni impianti, sapendo poi di dover intervenire nuovamente provocando una rottura dei lavori che senz'altro potrebbero danneggiare anche quelli che andiamo a realizzare, è questione di estrema delicatezza! Tenendo conto, inoltre, del problema dell'illuminazione che non andrebbe a compimento nella sua totalità poiché la spesa dei corpi illuminanti è a carico dei nostri inquilini, per quale motivo non sono stati messi in mora sia l'Ente 20 Prefettura che Dovranno, la Questura, quindi gli uffici che occupano i nostri locali? dunque, provvedere contemporaneamente ad eseguire i lavori indicati, con notevole risparmio di tempo e di denaro poiché senz'altro i costi non si dimezzeranno ma quasi! Quindi, si potevano mettere in mora i nostri inquilini e, qualora non avessero ottemperato a tale nostra indicazione, surrogarli provvedendo noi a tutti i lavori per quanto di competenza dello stesso ufficio che teneva in fitto i locali. Quindi, sono assolutamente contrario alla realizzazione di lavori parziali, non facendo altro, procedendo in questa direzione, che rendere completamente inagibili i locali senza portare a compimento tutte le opere necessarie, non essendo neanche in linea con le leggi vigenti. Ingegner DE PAOLIS Chiedo di poter operare una precisazione che non ho anticipato prima. Volevo far presente che tali progettazioni sono richieste e pressate dai due edifici perché, a loro volta, hanno avuto delle visite da parte della ISPSEL e dei Vigili del Fuoco, per cui versano nella difficoltà di poter continuare l'esercizio delle proprie funzioni in relazione all'inattuale agibilità degli uffici in base alle normative vigenti. Quindi, essendo pressati dagli organi che vi ho citato, stesso i medesimi ci stanno invitando ad eseguire al più presto tali lavori, che avrebbero dovuto essere stati eseguiti l'anno scorso perché all'epoca vi erano risorse addirittura già a disposizione perché facenti parte del bilancio dell'Amministrazione, che, però, per avventure che non vi so spiegare, a fine anno, verso il mese di ottobre, ci furono sottratte impedendoci di portarle a termine; stiamo parlando di quei soldi che l'anno scorso non siamo riusciti a spendere. Quindi, ancora una volta, a mio avviso, siamo inadempienti perché usufruiamo e facciamo usare per uso ufficio dei locali che al momento non sono utilizzabili. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Il CONSIGLIERE ROMANO back chiede di intervenire; ne ha facoltà. CONSIGLIERE ROMANO back Rispetto agli indirizzi che il Consiglio ha fornito in più di una occasione, mi 21 sarei aspettato che in fase preventiva gli uffici avessero accorpato i progetti di intervento; quindi, mi lascia un po' freddo la notizia, che apprendiamo soltanto oggi, per cui l'adeguamento dei servizi è attribuito ad un progetto in corso d'opera. Per quanto riguarda i corpi illuminanti, vorrei rammentare all'ingegner De Paolis che anche questi rientrano nelle responsabilità del datore di lavoro, così come lo è la quantità di lumen da fornire per illuminare gli uffici. Pertanto, ciò rientra nelle stesse considerazioni espresse poc'anzi a proposito della legge nr. 626 e, al di là della quantità di punti luce, sempre problema, anche quello, del datore di lavoro, non credo che la questione ci possa in alcun modo riguardare. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Se non vi sono ulteriori interventi, poniamo in votazione il Punto all'ordine del giorno. CONSIGLIERE GIORDANO Chiedo scusa al Presidente, ma desidererei avere una sola precisazione. Poiché l'ingegner De Paolis la poneva in termini problematici, per la Commissione è evidente che noi non siamo tenuti ad occuparci dei corpi illuminanti così come indicato in progetto. Se dai rapporti con la Prefettura, da qualche parte, in contraddizione con l'art. 7 del contratto di locazione, emergesse, invece, tale carico per l'Amministrazione, vorremmo che fosse chiarito, anche smentendo l'articolo poc'anzi citato che prevede esattamente il contrario! Quindi, la questione non è posta in termini problematici. Per noi non andrebbero messi; allora, in caso contrario, qualcuno ce lo deve dimostrare. Tale risultava essere il senso dell'obiezione originatasi in Commissione. Ritengo che l'indirizzo dato sia quello di non provvedervi, a meno che non vi sia una rappresentazione da parte della Prefettura che indichi in virtù di quali disposizioni contrattuali o motivazioni deve, invece, essere l'Amministrazione a procedere all'intera sostituzione dei corpi illuminanti adeguandoli alla legge nr. 626. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Quindi, poniamo in votazione il Punto all'ordine del giorno trattato con i 22 suggerimenti e i rilievi emersi dalla relazione svolta dal Presidente della Commissione. CONSIGLIERE ZOLFO Credo che non si tratti di "suggerimenti o rilievi". E` il parere della Commissione, per cui il Consiglio approva con le modifiche proposte. Infatti, la Commissione ha proposto delle modifiche pur se soggette a verifica; quindi, gli uffici saranno obbligati a tener conto della volontà del Consiglio, che vota così come la Commissione stessa ha suggerito. Poiché si tratta di un progetto preliminare, è evidente che in fase di progettazione esecutiva saranno operate le verifiche così come il Consiglio richiede; se del caso, si procederà ad un'eventuale variazione del progetto. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Allora, con le integrazioni e le raccomandazioni poste in essere dal Presidente della Commissione, poniamo in votazione il Punto 3) degli argomenti di cui all'O.d.G. aggiuntivo: Progetto preliminare relativo alla ristrutturazione funzionale ed adeguamento alle norme vigenti dell'edificio della Prefettura di Napoli. (Proposta N. 1169 del 20.8.98). Si procede alla votazione per alzata di mano; all'unanimità. Anche per questo Punto si richiede l'immediata esecutività; si procede alla relativa votazione per alzata di mano. All'unanimità. Procediamo alla trattazione del successivo Punto all'ordine del giorno. CONSIGLIERE GIACINTO Chiedo la parola. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Il Consigliere Giacinto chiede di intervenire; ne ha facoltà. CONSIGLIERE GIACINTO Intendo chiedere di procedere alla lettura di un ordine del giorno urgente, 23 qualora fosse possibile. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Il Consigliere Giacinto, però, è appena giunto in sala! CONSIGLIERE GIACINTO Io, però, stavo proprio tenendo questo tipo di riunione! IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Abbiamo un altro Punto all'ordine del giorno che chiude i quattro argomenti di cui stiamo discutendo, l'uno in coda all'altro trattandosi di un ragionamento unico. Quindi, alla chiusura di questo Punto, immediatamente dopo il Consigliere Giacinto ci proporrà il suo argomento. Trattiamo, dunque, il Punto 4) degli argomenti di cui all'O.d.G. aggiuntivo: Progetto preliminare relativo alla ristrutturazione funzionale ed adeguamento alle norme vigenti dell'edificio di via Don Bosco 4/F Napoli. (Proposta N. 1236 del 10.9.98). Relaziona l'Assessore La Pietra. ASSESSORE LA PIETRA Con il progetto preliminare in questione si intendeva porre risoluzione a quei problemi derivanti dai bagliori procurati dal sole molto forte sugli uffici di via Don Bosco. Abbiamo optato per una soluzione "a cupolino" semplicemente perché ci consentiva di intervenire sull'edificio che presenta una tipologia con Amministrazioni separate. Non abbiamo ipotizzato l'intervento di sostituzione degli infissi in quanto avremmo avuto una visione non omogenea e conforme, atteso che come proprietaria dell'edificio figura attualmente anche l'Amministrazione della A.S.L., almeno nella definizione completa che si sta svolgendo per via legale. L'intervento che avevamo ipotizzato con questo tipo di progettazione tendeva a risolvere i problemi degli ambienti di lavoro per quei lavoratori esposti al bagliore del sole. Abbiamo avuto una discussione con la Commissione Patrimonio e ritengo che, 24 anche nel caso di specie, possano essere accettati gli accorgimenti prospettati nella lettura offerta dal Presidente della Commissione. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Chiedo se vi siano interventi. Il CONSIGLIERE ROMANO back chiede di intervenire; ne ha facoltà. CONSIGLIERE ROMANO back Chiederemmo il ritiro della delibera in questione poiché, a differenza delle altre, ove è possibile una riflessione successiva, l'oggetto della stessa recita "frangisole"; nient'altro! Quindi, tale questione non è adeguabile in maniera differita in quanto ha un oggetto specifico, per cui non è trattabile. Dovrebbe essere ritirata ed operata una riflessione; solo successivamente dovrebbe essere riproposta con la soluzione tecnica individuata. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE La parola al Consigliere Giordano che ne ha fatto richiesta. CONSIGLIERE GIORDANO La posizione della Commissione consisteva nel chiedere anche un raffronto comparativo tra la proposta avanzata dall'Ufficio ed il verificare le condizioni circa forme alternative per combattere suggerivano il fenomeno delle esposizioni solari. Si alcune soluzioni, ma credo che l'approfondimento tecnico vada effettuato dagli Uffici e non di certo dalla Commissione. Vi era, poi, una seconda questione: dal momento che siffatta tipologia di lavoro comporta, se non quella di innalzare degli anditi, di avere macchinari per poter raggiungere tutte le parti esterne dell'edificio, si chiedeva un'aggiunta a questo progetto; il Consiglio può anche impegnarsi a trovare le risorse necessarie in modo che l'edificio sia oggetto di una ripitturazione, di una ristrutturazione esterna che potesse dargli anche un maggiore decoro. Erano queste le due richieste. Spetterà all'Ufficio valutare, approfondire e verificare se le condizioni poste dal Consiglio siano accoglibili o quali impedimenti sorgano. Possiamo darci 25 appuntamento tra qualche giorno per approfondire l'argomento ed avere, qualora fosse possibile, delle proposte alternative che contemplino e contengano anche tale richiesta. Se si ha riferimento a risorse aggiuntive da recepire in una possibile variazione di bilancio, credo che il Consiglio non si sottragga anche dall'apporto di ulteriori costi. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE La proposta che emerge consiste nel rinviare il Punto all'ordine del giorno in trattazione ad un incontro in Commissione con i responsabili degli uffici. CONSIGLIERE GIORDANO Ciò, con una tua proposta che accolga o respinga motivatamente questa richiesta del Consiglio. Quindi, è disposta una sospensione in attesa di capire se vi sia una riproposizione diversa di delibera o se si tratti della stessa poiché non vi sono condizioni alternative a quella che l'Ufficio pone. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Allora, poniamo in votazione la richiesta... CONSIGLIERE GIORDANO Il Consiglio ne chiede il rinvio - quindi, non dovrà procedersi alla relativa discussione - con quelle motivazioni ampiamente illustrate. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Riprendiamo dal Punto 2) all'ordine del giorno, che avevamo sospeso: D.Lgs. 77/95, Art. 17, comma 4° - Variazione di bilancio per acquisizione fondi Progetto FIO 110/86 - Depuratore di Cuma. (Ratifica N. 1080 del 5.8.98). CONSIGLIERE GIACINTO Allora, devo ancora aspettare?! Le avevo preannunciato di dover presentare al Consiglio un ordine del giorno. 26 IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Si trattava del penultimo argomento all'ordine del giorno. Procediamo immediatamente alla votazione oppure vi è necessità che vi sia una relazione? La parola alla dottoressa Napolitano. Dott.ssa NAPOLITANO La realizzazione del progetto FIO per la copertura deodorizzazione del Depuratore di Cuma dispone dell'impianto di di tecnici di esecuzione del pregetto medesimo nominati dalla Regione Campania. Con tale delibera si è chiesto alla stessa Regione l'erogazione dei fondi per il pagamento di un acconto a tali professionisti; il predetto Ente ha provveduto all'erogazione in questione, per cui si è redatta la delibera di variazione di bilancio per l'acquisizione e l'utilizzo dei fondi stessi. CONSIGLIERE ZOLFO Quindi, si tratta di una variazione di entrata e, poi, di uscita? Dott.ssa NAPOLITANO Esattamente. CONSIGLIERE ZOLFO E` una partita di giro, praticamente. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Chiedo se vi siano ulteriori interventi. Il CONSIGLIERE ROMANO back chiede di intervenire; ne ha facoltà. CONSIGLIERE ROMANO back In questo Consiglio, qualche anno fa, allorquando si parlò del Depuratore di Cuma, si disse che si trattava di una questione che ci veniva dal passato; allorquando ci fu proposta una variazione di bilancio per cinquecento milioni ed oltre di compensi a professionisti, ci fu riferito che la faccenda non avrebbe più 27 riguardato questa Provincia. Visto che, tra l'altro, al momento - è all'attenzione della stampa in questi giorni - è in discussione il funzionalità del Depuratore di problema generale della Cuma (qualcuno ha addirittura proposto di sostituirlo in quanto datato!), vorrei un approfondimento sotto il profilo tecnico per comprendere, al di là della specifica questione afferente la variazione di bilancio attuale, lo stato complessivo dell'efficienza del Depuratore di Cuma, l'azione di questa Amministrazione rispetto a tale problema e le prospettive. Dott.ssa NAPOLITANO Questi lavori non interessano l'efficienza del Depuratore di Cuma, comunque sta funzionando. Era prevista la copertura dell'impianto che di deodorizzazione per evitare l'effusione di cattivi odori nell'aria. Il progetto è stato realizzato al 90%; l'anno scorso, poi, sono fallite due delle imprese componenti l'ATI e, in più, nel mese di luglio è deceduto il Direttore dei lavori, per cui sono sorte delle difficoltà per l'affidamento del completamento delle opere. Si sta cercando di chiudere la questione; manca ancora circa il 9% dei lavori. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Poniamo in votazione il Punto 2) all'ordine del giorno. Si proceda per alzata di mano. Gli esiti della votazione sono i seguenti: Voti favorevoli: 20; Astenuti: 9. Anche questo punto è approvato. La parola al Consigliere Giacinto che ne ha avanzato richiesta. CONSIGLIERE GIACINTO Ho chiesto gentilmente di discutere quest'ordine del giorno urgente che ha ad oggetto l'ubicazione degli impianti per il trattamento dei rifiuti presso i comuni del Bacino Napoli 2. Tutti noi conosciamo la storia, anche per averla vissuta in una discussione in sede di Consiglio Provinciale tempo fa, ove con fermezza rigettammo i progetti che venivano dal Commissario per i rifiuti della Regione 28 Campania ritenendo gli inceneritori fortemente inquinanti. Sappiamo anche che su quel tipo di discussione si sono accodate anche le altre province della Regione Campania. E` chiaro che, al di là della posizione politica espressa dal Consiglio Provinciale, si avverte la necessità di riconfermare, per quanto mi riguarda, una netta chiusura con riguardo agli inceneritori; tuttavia, è essenziale capire come intanto vengano coinvolti i Consigli Comunali, le istituzioni, le intere città nella scelta di tali inceneritori, che continuano comunque ad essere proposti all'ordine del giorno. Occorre capire effettivamente che tipo di problema possano portare. Proprio in virtù di siffatte preoccupazioni questa mattina si è anche tenuto un incontro tra i Sindaci ed alcuni Assessori del Bacino Napoli 2, in occasione del quale ho proposto loro un ordine del giorno in considerazione del fatto che fosse fissata seduta di Consiglio Provinciale. Dunque, ne offro lettura: "Ordine del giorno. Oggetto: Ubicazione di impianti per il trattamento dei rifiuti nei comuni del Bacino Napoli 2. Premesso che, nell'ambito della legge regionale delle seguenti normative nazionali, che riguardano il trattamento dei rifiuti urbani prodotti dalle popolazioni residenti nei comuni dei vari bacini, nella fattispecie sono alcuni mesi che, con insistenza, in modo non democratico e senza confronto con le Amministrazioni Comunali, si dispone di allocare nei comuni del Bacino Napoli 2 impianti di trattamento; il piano predisposto dal Commissario per l'emergenza rifiuti ha avuto l'assenso delle province della Regione Campania. I comuni, come menzionato, non sono coinvolti; le informazioni in merito non sono trasparenti e gli stessi Consorzi non vengono coinvolti. Per questi motivi si deve aprire un confronto democratico al fine di produrre la discussione in modo più obiettivo e razionale, ponendo le basi per attuare una politica seria di pianificazione nella progettazione di un piano organico che tenga conto: 1. della compatibilità ambientale ove si allocano impianti, eventualmente passasse questo tipo di ragionamento che (lo ripeto) mi vede nettamente contrario; 2. delle programmazioni in atto che riguardano assetti produttivi - Patti Territoriali, 29 progetto di coordinamento della Provincia, altri insediamenti industriali, aree di sviluppo - anche perché non si comprende con quali criteri venga scelta l'ubicazione di siffatti inceneritori. Ci auguriamo che non sia un problema geografico politico, però, a questo punto, sembra l'unico elemento che faccia scegliere; 3. di un confronto sereno tra i Comuni, le Province e la Regione; 4. di informare la popolazione residente attraverso Consigli Comunali aperti. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Chiede la parola il Consigliere Scognamiglio; ne ha facoltà. CONSIGLIERE SCOGNAMIGLIO Sono contento che si torni a parlare di depurazione. Voglio ricordare al Consigliere Giacinto, tuttavia, che, quattro o cinque mesi or sono, abbiamo votato una mozione, neanche un ordine del giorno, recante come prima firma quella del Consigliere Russo - seguito da noi Verdi - in cui erano espressi concetti molto più forti di quelli rappresentati oggi, ove la Provincia si pronunciava contro ogni tipo di costruzione di inceneritori, la politica regionale ed il trattamento dei rifiuti. Oltre tutto, l'ordine del giorno così come scritto questa mattina dà quasi come per scontata la necessità di tali impianti e si dice: "Discutiamo dove ubicarli con la popolazione, ma devono essere costruiti!". Credo che alla Conferenza dei Sindaci e degli Assessori possa con pieno titolo e con maggiore forza anche rappresentare la Provincia portando quell'ordine del giorno che abbiamo votato alcuni mesi or sono, in cui il nostro Ente si pronunciava con un secco "NO" alla politica dei rifiuti operata dalla Regione, in particolar modo per quanto concerne gli inceneritori. Quindi, lo trovo un ordine del giorno superfluo rispetto a quello discusso cinque o sei mesi or sono, in cui ribadivamo con forza la volontà di questo Consiglio. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE La parola al Consigliere Russo Raffaele che ne ha fatto richiesta. 30 CONSIGLIERE RUSSO Raffaele Intendo ribadire le argomentazioni già espresse dal Consigliere Scognamiglio. Intendo ricordare al collega Giacinto che la questione da lui posta è sicuramente importante; infatti, tra le varie scelte operate dalla Regione una delle più gravi è certamente quella di non aver coinvolto i Consigli Comunali e, pertanto, di non aver consentito ai cittadini di scegliere, così come democraticamente andrebbe fatto, rispetto a questo tipo di impianti che si rivelano veramente disastrosi! Tuttavia, la questione posta in questi termini è parziale e limitata. L'ordine del giorno che questo Consiglio ha approvato andava francamente molto al di là di tale questione, pure importante; nella circostanza, ci dichiaravamo contro scellerata scelta del Presidente Rastrelli, che, tra l'altro - lo ricordo la a questo Consiglio - il 15 ottobre, quindi tra qualche giorno, darà il via, probabilmente definitivo, a tutti gli impianti di cui parlava anche il Consigliere Giacinto, che non si limitano ad insistere sull'area del Consorzio Napoli 2 ma investono l'intero territorio della Provincia di Napoli. Il giorno 15 ottobre Rastrelli aprirà le buste e, probabilmente, darà il via alla più grande speculazione e al più grave disastro che su questo territorio sia mai avvenuto in termini di smaltimento rifiuti con la costruzione di due termodistruttori (così come mi si ricordava, tra i più imponenti d'Europa se non del mondo!) e di una serie di impianti per il relativo funzionamento. La Provincia di Napoli, in quell'ordine del giorno approvato qualche tempo fa, si impegnava, tra l'altro - credo che, purtroppo, ciò non sia stato fatto e questo andrebbe ribadito - di contattare il Ministro Ronchi e di chiedergli un incontro, presenti anche tutti i Ministri competenti. Ciò, quindi, non soltanto limitandosi ad un ordine del giorno che ci può "salvare la faccia" (e neanche, ma non serve ad altro!), ma cercando di bloccare questo scellerato bando di gara che, lo ricordo a tutti, il 15 ottobre vedrà la sua realizzazione con l'apertura delle buste nell'affidamento dei relativi lavori. Voglio ricordare ancora che quattordici Sindaci dell'area giuglianese/aversana il 14 ottobre si recheranno a Roma insieme ai parlamentari e proporranno al Ministro Napolitano le dimissioni dalla loro carica: un atto di azione abbastanza 31 forte e coraggioso, in cui, purtroppo, la Provincia non è stata coinvolta evidentemente perché, al di là di quanto affermiamo anche giustamente, non siamo riusciti a renderci interpreti dei sentimenti di condanna provenienti dai cittadini e dalle nostre Amministrazioni Comunali! Quindi, ritengo che, semmai vada ripreso quell'ordine del giorno, occorrerà verificare se almeno in questa fase finale l'Amministrazione Provinciale intenderà veramente contribuire a fermare l'esito disastroso della questione "smaltimento rifiuti" in Campania. CONSIGLIERE RUSSO Giacinto Intendo intervenire con riferimento al Bacino Napoli 2. Il Consigliere Giacinto, certamente chiamato nella sua veste di Consigliere Provinciale della Sinistra che impera sul nostro territorio, si è immediatamente recato in questa sede per presentare un ordine del giorno che, a mio avviso, ha qualcosa di demagogico. Il problema dei rifiuti solidi urbani è capitato al Bacino Napoli 2. Se avete bene in mente la localizzazione proposta il 6 luglio sul bollettino ufficiale della Regione Campania, tenuto conto della realtà dei paesi che attengono al Bacino Napoli 2, si presentava una duplice possibilità: Acerra o Caivano. Non era più possibile inserirli in altro luogo; infatti, Casoria, Fratta, Frattaminore, Crispano o Cardito non hanno un territorio sufficiente per ospitarli! La scelta è stata operata certamente con molta intelligenza: li hanno collocati laddove era minore il carico istituzionale; infatti, noi non siamo rappresentati a livello regionale, tantomeno alla Camera o al Senato. L'Onorevole Ciardiello è un conterraneo del Consigliere Giacinto; quindi, ha fatto bene a distribuire il territorio di sua competenza proponendo in finanziaria un emendamento afferente il Polo Pediatrico e facendosi affidare ben 400 miliardi per impiantare un ospedale ad Acerra, mentre a noi metteranno un inceneritore! Tra l'altro, è scorretto definirlo adottando tale terminologia; si tratta di un impianto per la riconversione di combustili CDR da rifiuti; con riguardo all'inceneritore, non si sa ancora sarà impiantato e potrebbe trattarsi anche di Caivano. Allo stesso modo, potrebbe essere installata una stazione di compattazione e trasferenza per ben ventisei milioni di chilogrammi di rifiuti solidi urbani dei quattordici comuni 32 racchiudenti il comprensorio e una parte di Napoli nord. E` demagogia perché non è vero che le Amministrazioni Comunali non sono state sentite; il Consigliere Giacinto sa bene che il Consorzio è rappresentato dai Consiglieri Comunali all'uopo eletti e che il Presidente del Bacino Napoli 2 è un ex Consigliere oggi militante nel P.D.S., il dottor Giacinto Libertini, il quale non ha fatto niente in occasione delle varie riunioni a cui è stato chiamato dal subcommissario ingegner De Lilla per porre freno o per portare un'alternativa a quello che avrebbe potuto divenire da un momento all'altro uno scempio sul nostro territorio! Quindi, responsabilità ben chiare! Tuttavia, io mi trovo ad esprimere una considerazione più importante: il Consiglio Provinciale non dovrebbe dichiararsi contro gli inceneritori o il trattamento dei rifiuti per derivarne CDR; contrariamente, dovrebbe trovare un'alternativa. In Svezia od in altri Paesi molto più civili rispetto al nostro, ad esempio, si riesce a riciclare circa il 90% dei rifiuti. Noi non possiamo correre il rischio (caro Consigliere Giacinto!) di diventare Leonia. Se non conosce questa storia di Italo Calvino, gliela racconto: Leonia era una città in cui tutti gli abitanti vivevano amenamente ed i loro rifiuti venivano portati fuori dalle mura. Improvvisamente quella grande montagna le crollò addosso, per cui ci si pose il problema. Sorge anche la questione relativa al Bacino Caserta 2, poiché l'inceneritore sarà installato a Marcianise, nella zona ASI, per cui, a distanza di ben quindici o venti metri da falde acquifere e Regi Lagni, saranno impiantate due stazioni di compattazione e trasferenza! Occorrerebbe, dunque, una mobilitazione seria che noi abbiamo chiesto ma non come opposizione perché sui rifiuti solidi urbani, sull'ecologia, sull'ambiente o sulla vivibilità non esiste Centro, Sinistra o Destra; ritengo che tutti abbiamo a cuore le sorti dei nostri paesi, ma dobbiamo porci il problema del corretto smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Non è possibile arrivare a questo punto soltanto perché un Consigliere viene chiamato da Sindaci poco attenti al loro territorio, che possono essere di Destra o di Sinistra, di Centro o di quant'altro! Questa storia ha origine nel '93, allorquando un Commissario Prefettizio, ormai 33 in pensione, il dottor Savoia, indicò che tale impianto potesse essere ubicato nella nostra zona ASI. Nel '94 sollevammo una protesta furibonda in Consiglio Comunale e riuscimmo ed evitare tale problema. Ci dissero, poi, che avrebbero situato sul nostro territorio una compattazione per rifiuti inerti e rifiuti solidi urbani ed ancora in quell'occasione ci battemmo. Venne il nostro Assessore Catapano a tranquillizzare tutti; uscimmo dalla Sala Consiliare del Comune di Caivano, in cui erano presenti tutti i Partiti, con la convinzione che non si sarebbe fatto mai niente. All'improvviso, poi, senza che alcuno avesse conoscenza di quanto stesse avvenendo, il 6 luglio scorso è stata pubblicata quella gara, a cui ci siamo opposti con un Consiglio Comunale al quale abbiamo dato mandato di ricorrere al T.A.R., che ha già bocciato il ricorso, così come è già accaduto per Giugliano e per Tufino; pertanto, avremo sul nostro territorio questo impianto! Al di là delle colpe, dei facili entusiasmi e degli ordini del giorno, dobbiamo porci il problema del corretto smaltimento! Avrebbero potuto, ad esempio, costituirsi S.p.A. tramite la GEPI Lavoro, ma nulla di tutto ciò è avvenuto! I lavori socialmente utili avrebbero potuto essere impegnati in quella occasione "stupenda" di impegno rappresentata dallo smaltimento corretto dei rifiuti, con la loro catalogazione! Ciò non è stato fatto ed i ritardi si accumulano sulla nostra pelle! Il 15 ottobre - diceva bene il collega Russo, il cui intervento ha preceduto il mio - si apriranno le buste. Ritengo, tuttavia, che non si possa fare molto per cercare di mettere un punto fermo a questo scempio. Bisogna fare in modo che la ricaduta sull'ambiente sia quantomeno irrisoria; dobbiamo richiedere barriere ecologiche e, per quanto attiene al Consiglio Provinciale, fare in modo di vigilare con i nostri organismi a che tutto quanto serve ad eliminare o a rendere quanto meno gravoso possibile l'impatto ambientale possa essere realizzato. Rendo, a questo punto, un riferimento poiché Lei non conosce bene Caivano. Negli ultimi sette mesi, improvvisamente, in un paese in cui si sapeva che il Piano Regolatore non sarebbe stato approvato per la sua filosofia, su un territorio che, per quanto mi risulta, non ha vocazione turistica - tant'è vero che il Consiglio non ha neanche ritenuto di inserirci negli "italiani del Giubileo" - lungo il Corso principale si aprono ben cinque agenzie immobiliari, tra cui la Gabetti e la Euro 34 Immobiliare; è un fenomeno che mi ha fatto pensare! Evidentemente, gente ben più informata dei Consiglieri Comunali o Provinciali hanno appreso della collocazione su quel territorio di impianti siffatti e pare che laddove verranno ubicati - che costerà all'incirca cinquecento miliardi - vi sarà fuga, in quanto coloro che avranno la possibilità di emigrare forzatamente da quel territorio, in cui hanno le loro radici, lo faranno. Ecco che gli avvoltoi già sono sul campo! Non so di chi sia la colpa; non voglio certamente attribuirla al Sindaco di Sinistra, ma qualcuno non ha vigilato! Noi lo abbiamo fatto per quanto era in nostro potere! Ben venga, dunque, anche un ordine del giorno, ma non è questo il modo di risolvere i problemi e glielo posso assicurare! IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE A questo punto devo necessariamente intervenire poiché sono anch'io parte in causa nella discussione che stiamo affrontando, atteso che parliamo del Consorzio Napoli 2 e si "tirano in ballo" i Sindaci! CONSIGLIERE GIORDANO Interviene come Presidente od in qualità di Sindaco del Comune di Frattaminore? IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Dovrei parlare come Consigliere. CONSIGLIERE GIORDANO O come Sindaco di Frattaminore?! IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Anche nella carica di Sindaco! CONSIGLIERE RAIA A questo punto deleghi un sostituto, in modo da poter intervenire. 35 IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Chiedo, dunque, al Consigliere Cordopatri di sostituirmi. Ho necessità di intervenire su questo punto. IL VICEPRESIDENTE DOMENICO CORDOPATRI Riprendiamo i lavori del Consiglio. La parola al Consigliere Del Prete che ne ha fatto richiesta. CONSIGLIERE DEL PRETE Non so se riguardo alla questione dei rifiuti siamo stati poco attenti come amministratori locali o nella carica di Consiglieri Provinciali. Ritengo che al riguardo abbiamo affrontato in sede di Consiglio Provinciale una seria ed approfondita discussione, "trascinata" anche per più di una seduta. Nel merito ci siamo riuniti in numerose occasioni all'interno delle Commissioni ed abbiamo rivolto tutta l'attenzione necessaria ed indispensabile a questo punto, che abbiamo cercato di valutare in modo serio e sereno. Abbiamo, inoltre, portato dei suggerimenti e (guarda caso!) neanche uno di quelli posti in essere dal Consiglio Provinciale è stato accolto dalla Regione Campania, che rappresenta la nota dolente dell'intera discussione avendo essa posto in essere tutte le condizioni indispensabili e necessarie per fare in modo che il decreto Ronchi, così come la raccolta differenziata, fossero affossati, procedendo sulla stessa linea anche nell'ambito di Comuni ove, con sacrifici e con spirito di abnegazione da parte degli amministratori, è stata attuata la raccolta differenziata, falsando, altresì, in modo artato e capzioso quelli che risultavano essere i dati e gli elementi da porre a disposizione del Ministro Ronchi. Mi riferisco alla costituzione di società che "raccolgono carte e cartoni" facendoli, invece, risultare come parte di rifiuti differenziati raccolti all'interno delle Amministrazioni, al fine di raggiungere la quota parte prevista dal decreto Ronchi. Le Amministrazioni locali (non ne parliamo!) sono state bistrattate e messe da parte e non hanno avuto alcuna occasione di poter spendere una parola in tal senso! Noi come Comune di Frattaminore ci ritroviamo a far parte del Consorzio Napoli 2; tuttavia, con delibera del Consiglio Comunale abbiamo deciso di uscirne ma pare che non ve ne sia la facoltà perché la determinazione è stata assunta in 36 altro luogo. Crediamo fermamente che, rispetto alla questione relativa alla raccolta dei rifiuti, occorra porre in atto tutte le energie indispensabili e necessarie affinché si vada per un riequilibrio del territorio ed una convivenza più coerente con lo stesso. Allorquando si è parlato della raccolta differenziata, mi sembra che la Regione avesse dovuto realizzare quella famosa stazione che avrebbe dovuto sorgere a Santa Maria; ritengo che a tutt'oggi non sia aperta, non sia andata in funzione e abbia di fatto determinato il fallimento della raccolta differenziata. Presso il mio Comune tale operazione viene posta in essere e Frattaminore è stato indicato, ad un certo punto, anche a livello nazionale, come uno dei primi Comuni con riferimento a siffatte esperienze, ma oggi non abbiamo dove portare la parte di raccolta differenziata poiché la stazione che avrebbe dovuto essere costruita ad opera della Regione non è stata realizzata. Quindi, di fatto vi è un serio e forte disegno politico, ritengo anche perverso, da parte della Regione atto a determinare il fallimento della raccolta differenziata. I sacrifici delle Amministrazioni sono stati compiuti, così come quanto doveva essere realizzato dal Consiglio Provinciale, ma ciò che doveva essere attuato dalla Regione, che ha scelto di fatto di provvedere ad altro... E rispetto a tanto non so cosa possiamo fare! Poveri Sindaci di piccoli Comuni che vivono in periferia e che sono "messi in croce" dalla Regione che delibera sulla testa di tutti, del Consiglio Provinciale e delle Amministrazioni locali! Non opererei alcuna distinzione riguardo al fatto che gli Onorevoli di Sinistra abbiano contribuito alla realizzazione del Polo Pediatrico ad Acerra. Hanno fatto bene; si trattava di un loro dovere ed era anche ora che si attuasse un'operazione siffatta in una zona lontana dall'area ospedaliera, che si trova insediata completamente a Napoli. Forse, per la prima volta si è fatto un discorso serio di dislocazione di alcune attrezzature ospedaliere in altri siti. Non credo che la Sinistra abbia pagato un prezzo in questo senso; non era serio, né coerente; non era della Sinistra fare un discorso di questo tipo! Invece, evidentemente, gli interessi riguardo alla questione del Consorzio Napoli 2 sono altri e dovremmo chiedere agli amministratori della Regione di indicarceli! Noi quali amministratori locali e nella carica di Consiglieri Provinciali non abbiamo avuto, così come accade allo stato, 37 facoltà e mezzi per capirlo; sappiamo solo che ci stiamo opponendo come possiamo per uscire da quel Consorzio! Non ho altro da aggiungere. IL VICEPRESIDENTE DOMENICO CORDOPATRI Chiedo se vi siano altri interventi. Chiede la parola il Consigliere Giordano; ha facoltà di intervenire. CONSIGLIERE GIORDANO Intervengo per una brevissima replica, anche perché credo che siamo giunti ad un punto in cui non si raggiungerebbe il numero per la votazione dell'ordine del giorno in discussione. Volevo proporre di riprendere l'ordine del giorno che il Consiglio ha approvato alcuni mesi or sono, rilanciarlo ed attualizzarlo rispetto alla novità costituita dal Presidente Rastrelli, nonostante la chiara opposizione delle istituzioni locali a partire dalla Provincia e dai Comuni, che non hanno condiviso le scelte del Commissario giudicandole antidemocratiche, poco partecipate e fuori da qualsiasi contesto di programmazione e di ricarico di attività inquinanti sul territorio; credo che in sintesi sia questo quello di cui abbiamo discusso. Con un lungo documento redatto dal Consiglio Provinciale è stata approvata una direttiva da offrire al Ministro Ronchi e al Commissario Rastrelli alludendo alla chiave di volta per affrontare un tema così spinoso e delicato, con riferimento al quale credo che nessuno si sottragga da una funzione di governo; noi, in particolar modo, che costituiamo la maggioranza presso moltissimi di questi Comuni, siamo consapevoli di essere al cospetto di una questione sulla quale nessuno vuole tirarsi indietro ma affrontarla nel modo più democratico e programmatico possibile. Con riferimento alle scelte del Commissario, sia quella del Polo di Marcianise che l'altra di Giugliano, con le conseguenti piattaforme di protezione del CDR allocate a Caivano, rispondenti ad una logica del tutto fuori e priva di qualsiasi idea di programmazione e di ricarico di funzioni territoriali, credo che vadano respinte anche le insinuazioni operate poc'anzi dal Consigliere Russo circa una sorta di preservazione di pezzi del territorio a funzioni più eccellenti a danno di 38 altri luoghi territoriali. Questo è demagogico perché un carico siffatto non sottrae certamente nessuno dalle conseguenze di gap ambientale che un insediamento del genere comporta. Abbiamo il problema dei rifiuti e nessuno di noi si sottrae alle responsabilità. Abbiamo fissato la chiusura della storia delle discariche ed abbiamo anche precisato, in questa sede, in Consiglio Provinciale, quale fosse a nostro avviso un metodo per cambiare completamente registro rispetto all'impostazione di Rastrelli: quella, cioè, di una programmazione che fosse costruita con il consenso delle popolazioni e delle Amministrazioni locali, cosa che finora non è avvenuta! Abbiamo contestato anche i poteri commissariali che surrettiziamente si appropriano della pianificazione in questa materia, sottraendola anche dal controllo del Consiglio Regionale. Senza voler alzare i toni, vedo un unico responsabile nel procedimento ed individuo anche delle responsabilità nel Governo che conferma i poteri commissariali ad un incapace come Rastrelli che, da ben quattro anni, oramai Commissario unico, gestisce nel modo a tutti noto questa partita. Oggi vi è la necessità di aggiornare quell'ordine del giorno. E` paradossale ciò che sta accadendo a Caivano e ad altri Comuni viciniori; è paradossale che ora si tenti di scaricare sulla guida delle attuali Amministrazioni responsabilità che, invece, sono perfettamente individuate, alquanto precise, e farebbero bene a farne ammenda! Mi aspetterei, ad esempio, che le forze del Polo sfiduciassero Rastrelli per le scelte compiute; l'unica cosa che sanno fare, invece, è dare addosso a Sindaci o a Presidenti di Consorzio che in questa partita non hanno alcun potere di intervento nei confronti del Commissario Rastrelli! Proporrei, dunque, di non procedere al voto nel corso della seduta odierna ma di avere magari un punto all'ordine del giorno nella prossima occasione, ove la tematica in discussione venga anche ampliata ed approfondita, recuperando il documento che il Consiglio approvò in sede di discussione e quello approvato successivamente come proposta di ordine del giorno che si aggiornava al riguardo; proporrei, pertanto, di avere un ulteriore passaggio, attivando, però, anche in tal caso un ruolo più attivo della Provincia circa le proposte da avanzare su questo terreno. Forse al riguardo avremo bisogno di un diverso e maggiore impegno anche da parte dell'Assessorato all'ambiente, che nei sensi della 39 pianificazione possa individuare luoghi e settori. Come Consiglio Provinciale abbiamo compiuto - e lo voglio ricordare - una scelta limitata dell'uso dei termodistruttori, con voti contrari; in conclusione, il Consiglio ha deciso in tal senso. Ci pare che le scelte di Rastrelli vadano in una direzione totalmente opposta perché, intanto, come era timore di tutti, il tema del riciclaggio, del recupero e del riuso dei rifiuti è scoraggiato attraverso politiche che tendono a consolidare interessi forti sulla distruzione totale di qualsiasi rifiuto. Tale risultava essere la proposta che intendevo avanzare Approvato o meno quest'ordine del giorno, la al Consiglio. discussione merita un aggiornamento ed un approfondimento per la sussistenza di forti tensioni al riguardo. Credo che il Consiglio Provinciale debba avere una seduta in occasione della quale si rivela opportuno invitare anche i Sindaci in modo da avere un confronto con le realtà locali ed una discussione che fosse politicamente e maggiormente rappresentata nei riguardi del Commissario Regionale. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Chiede la parola il Consigliere Raia; ne ha facoltà. CONSIGLIERE RAIA Ringrazio il Presidente per avermi concesso di intervenire. Sarò brevissimo, a differenza del collega che mi ha preceduto. Si tratta di una proposta, più che altro di uno sfogo, di una digressione; quindi, sarebbe opportuno non verbalizzare allorquando si discute di un ordine del giorno, poiché la verbalizzazione ha avuto origine per un diverso tipo di esigenza e non per far demagogia! Chiaramente, vesto i panni dell'avvocato che dovrebbe difendere qualcuno. Al di là della politica ambientale, non mi sembra che qui vi siano gli strumenti o gli studi opportuni e necessari per poter accusare chicchessia di agire bene o male. Il Presidente Rastrelli, evidentemente, sarà sottoposto al vaglio naturale dell'elettorato e lì si deciderà se ha agito bene o male anche in politica ambientale! Per ritornare a quanto ho avuto modo di affermare in precedenza, senza voler entrare nello specifico, atteso che ritengo non vi siano più i numeri che consentono a questo Consiglio di poter proseguire nella discussione, rimetto al 40 Presidente la mia disponibilità; quindi, chiedo che vi sia una preventiva verifica del numero legale, onde evitare che si riversino su quella gentile signorina altri fiumi di parole di cui, poi, null'altro possiamo farne se non della demagogia! CONSIGLIERE GIACINTO Intendo intervenire. CONSIGLIERE GIORDANO C'è una proposta da valutare. Al di là della verifica, il gruppo del P.D.S. chiede nella prossima riunione dei Capigruppo di porre all'ordine del giorno il punto oggi... [Intervento fuori microfono] CONSIGLIERE GIORDANO Sto semplicemente manifestando... [Il breve intervento del Consigliere Raia non è pronunciato al microfono] IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Il Consigliere Giordano è intervenuto prima di te e nell'intervento che ha svolto si evinceva questa richiesta. CONSIGLIERE GIORDANO Procediamo in tal senso, previa raccomandazione espressa dal Capogruppo del P.D.S. a proposito di un punto da rimandare al prossimo Consiglio come da regolamento, nel quale, però, vi sia una discussione con l'invito dei Sindaci delle aree interessate in modo che il Consiglio stesso possa aggiornare le proprie valutazioni rispetto a posizioni già assunte. CONSIGLIERE RAIA Atteso che trattasi di una mera raccomandazione, rimane tale se procede alla verifica del numero legale. Quindi, Lei non non può rappresentare una 41 proposta, né può essere presa in considerazione. Per l'inserimento all'ordine del giorno vi è bisogno di un documento, di una richiesta e delle firme. IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Prima di passare alla verifica del numero legale, il Presidente pone in essere una proposta. CONSIGLIERE GIORDANO Chiedo scusa al Presidente; è stato consegnato un punto all'ordine del giorno? Bene! Chiedo il rinvio del punto perché non iscritto, da discutere al prossimo Consiglio come da regolamento, previa riunione dei Capigruppo nel corso della quale chiederò che il Consiglio stesso inviti anche i Sindaci interessati. Non vedo, rispetto a tanto, quale sia il problema. CONSIGLIERE GIACINTO Intervengo sempre con una raccomandazione: attesa l'urgenza, considerato che stiamo andando verso una gara... IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Passiamo alla verifica. CONSIGLIERE RAIA Devo necessariamente assumere questo atteggiamento. Deve procedere alla verifica!! CONSIGLIERE GIACINTO Sto sottoponendo una sola raccomandazione, che forse può servire anche a te. CONSIGLIERE CORDOPATRI Raia, non votiamo niente! Non c'è alcuna possibilità di votare un atto! CONSIGLIERE GIACINTO 42 Non stiamo votando, Raia; è una raccomandazione, se veramente siete tutti preoccupati o fingete di esserlo... Era solo una preoccupazione anche in considerazione delle buste che si stanno aprendo. Raccomando, quindi, di tenere il prossimo Consiglio Provinciale entro una settimana. Ciò, per permettere democraticamente a tutti e alle Amministrazioni Comunali di essere coinvolti. Penso che anche il Consigliere Raia dovrebbe essere d'accordo al riguardo. [L'intervento del Consigliere Raia è pronunciato fuori dal microfono] IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE Consigliere Raia, non ho dato la parola al Consigliere Giacinto; se ne è appropriato! Adesso passo alla verifica. APPELLO NOMINALE 1) APREA Antonio, presente; 2) ARAGONA Luigi, assente; 3) BORRELLO Giovanna, assente; 4) BORRIELLO Ciro, assente; 5) CACCIOLA Ciro, assente; 6) CAPEZZUTO Antonio, assente; 7) CAPUTO Gennaro, assente; 8) COPPOLA Raffaele, assente; 9) CORDOPATRI Domenico, presente; 10) COZZOLINO Angelo, presente; 11) CUOMO Giuseppe, assente; 12) D'ALESSANDRO Gennaro, assente; 13) D'ANTONIO Giuseppe, assente; 14) DEL PRETE Massimo, presente; 15) DE MATTIA Domenico, assente; 16) DI GENNARO Agostino, assente; 17) ESPOSITO Luciano, presente; 18) ESPOSITO Maurizio, assente; 43 19) FLAUTO Enrico, assente; 20) FORTE Errico, presente; 21) GIACINTO Bruno, presente; 22) GIORDANO Antonio, presente; 23) LOMBARDI Vincenzo, assente; 24) MANZI Andrea, assente; 25) MARANTA Francesco, presente; 26) MARTANO Giovanna, assente; 27) MORREALE Vincenzo, assente; 28) MUSELLA Ferdinando, presente; 29) MUTO Rosario, presente; 30) NAPOLITANO Giuseppe, assente; 31) ORPELLO Giuseppina, presente; 32) OSSORIO Giuseppe, assente; 33) RAIA Luigi, assente; 34) ROMANO Angelo, assente; 35) RUOCCO Antonio, assente; 36) RUSSO Giacinto, assente; 37) RUSSO Francesco, assente; 38) RUSSO Raffaele, presente; 39) SANTOJANNI Augusto, assente; 40) SCOGNAMIGLIO Vincenzo, presente; 41) SIMONELLI Eduardo, assente; 42) TAFURO Giacomo, assente; 43) TARTAGLIONE Francesco, assente; 44) TORCHIA Antonello, assente; 45) ZOLFO Giuseppe, presente; 46) LAMBERTI Amato, assente. Manca il numero legale; il secondo appello verrà chiamato tra un quarto d'ora. Il Presidente dà atto che non vi sono Consiglieri presenti in aula. La seduta è sciolta. Letto, confermato e sottoscritto. 44 LA STENOTIPISTA Antonella Bascetta 45