provincia di napoli - Angelo Romano giornalista

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INIZIO
CONSIGLIERE BERNARDINI
CONSIGLIERE BELLERE
CONSIGLIERE MANZI
CONSIGLIERE MURO
CONSIGLIERE ROMANO R1 R2 R3 R4 R5 R6 R7 R8 R9 R10
ORDINE DEL GIORNO DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 5.10.1998
1) Riequilibrio del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1998.
Ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e dei progetti. (Art. 36,
comma c, D.Lgs. 77/95). Rel. Ass. Gonsales - Dott. Corcione.
2) D.Lgs. 77/95, art. 17, comma 4° - Variazione di bilancio per acquisizione
fondi progetto FIO 110/86 - Depuratore di Cuma. (Ratifica N. 1080 del
5.8.1998). Rel. Ass. Cannata - Dott.ssa Napolitano.
3) Designazione rappresentanti Provincia di Napoli in seno al Consiglio
Distrettuale Scolastico N. 48 in sostituzione di rappresentanti dichiarati decaduti.
(Delib. G.P. N. 197 del 20.2.1998). Rel. Presidente Lamberti. (20)
4) Designazione rappresentanti Provincia di Napoli in seno al Consiglio
Distrettuale Scolastico N. 48 in sostituzione di rappresentanti dichiarati decaduti.
(Delib. G.P. N. 198 del 20.2.1998). Rel. Presidente Lamberti. (21)
5) Designazione rappresentante della Provincia di Napoli in seno al Consiglio
Distrettuale Scolastico N. 31 in sostituzione del componente dichiarato decaduto.
(Delib. G.P. N. 327 del 20.3.1998). Rel. Presidente Lamberti. (22)
6) Designazione rappresentante della Provincia di Napoli in seno al Consiglio
Distrettuale Scolastico N. 31 in sostituzione del componente dichiarato decaduto.
(Delib. G.P. N. 328 del 20.3.1998). Rel. Presidente Lamberti. (23)
7) Designazione rappresentante della Provincia di Napoli in seno al Consiglio
Distrettuale Scolastico N. 25 in sostituzione del componente dichiarato decaduto.
(Delib. G.P. N. 281 del 12.3.1998). Rel. Presidente Lamberti. (24)
8) Regolamento fondo gruppi.
9) Mozione CONSIGLIERE ROMANO.back
****
ORDINE DEL GIORNO AGGIUNTIVO
PER LA SEDUTA CONSILIARE DEL 5.10.1998
1) Proposta al Consiglio ed approvazione progetto preliminare relativo
all'adeguamento normativo L. 10/91 e sostituzione infissi esterni all'edificio della
Provincia di Napoli di piazza Matteotti. Ripristino delle facciate e sostituzione di
alcuni infissi esterni all'edificio della Prefettura. Rel. Ass. La Pietra - Dott.
Errichiello. (Proposta N. 1296 del 2.10.1998).
2) Proposta al Consiglio - Variazione alla relazione previsionale e programmatica
ed al piano di investimento per il triennio 1998/2000. Rel. Ass. La Pietra - Dott.
Errichiello. (Proposta N. 1168 del 20.8.1998).
3) Progetto preliminare relativo alla ristrutturazione funzionale ed adeguamento
alle norme vigenti dell'edificio della Prefettura di Napoli. (Proposta N. 1169 del
20.8.98). Rel. Ass. La Pietra - dott. Errichiello.
4) Progetto preliminare relativo alla ristrutturazione funzionale ed adeguamento
alle norme vigenti dell'edificio di via Don Bosco 4/F Napoli. (Proposta N. 1236 del
10.9.98). Rel. Ass. La Pietra - Dott. Errichiello.
2
PROVINCIA DI NAPOLI
CITTA` METROPOLITANA
*******
CONSIGLIO PROVINCIALE
SEDUTA DEL 5.10.1998
3
Alle ore 11.10 si procede al primo appello nominale.
APPELLO NOMINALE
1) APREA Antonio, assente;
2) ARAGONA Luigi, assente;
3) BORRELLO Giovanna, assente;
4) BORRIELLO Ciro, assente;
5) CACCIOLA Ciro, assente;
6) CAPEZZUTO Antonio, assente;
7) CAPUTO Gennaro, assente;
8) COPPOLA Raffaele, assente;
9) CORDOPATRI Domenico, assente;
10) COZZOLINO Angelo, assente;
11) CUOMO Giuseppe, assente;
12) D'ALESSANDRO Gennaro, presente;
13) D'ANTONIO Giuseppe, presente;
14) DEL PRETE Massimo, presente;
15) DE MATTIA Domenico, assente;
16) DI GENNARO Agostino, assente;
17) ESPOSITO Luciano, assente;
18) ESPOSITO Maurizio, assente;
19) FLAUTO Enrico, presente;
20) FORTE Errico, assente;
21) GIACINTO Bruno, assente;
22) GIORDANO Antonio, assente;
23) LOMBARDI Vincenzo, assente;
24) MANZI Andrea, assente;
25) MARANTA Francesco, assente;
26) MARTANO Giovanna, assente;
27) MORREALE Vincenzo, presente;
28) MUSELLA Ferdinando, assente;
29) MUTO Rosario, assente;
4
30) NAPOLITANO Giuseppe, assente;
31) ORPELLO Giuseppina, assente;
32) OSSORIO Giuseppe, assente;
33) RAIA Luigi, assente;
34) ROMANO Angelo, presente;
35) RUOCCO Antonio, assente;
36) RUSSO Giacinto, assente;
37) RUSSO Francesco, assente;
38) RUSSO Raffaele, assente;
39) SANTOJANNI Augusto, assente;
40) SCOGNAMIGLIO Vincenzo, assente;
41) SIMONELLI Eduardo, presente;
42) TAFURO Giacomo, assente;
43) TARTAGLIONE Francesco, presente;
44) TORCHIA Antonello, assente;
45) ZOLFO Giuseppe, presente;
46) LAMBERTI Amato, assente.
Sono presenti 9 Consiglieri; la seduta non è valida. Il secondo appello sarà
chiamato entro un'ora.
Alle ore 12.10 si procede al secondo appello nominale.
APPELLO NOMINALE
1) APREA Antonio, presente;
2) ARAGONA Luigi, assente;
3) BORRELLO Giovanna, assente;
4) BORRIELLO Ciro, presente;
5) CACCIOLA Ciro, presente;
6) CAPEZZUTO Antonio, presente;
7) CAPUTO Gennaro, presente;
8) COPPOLA Raffaele, presente;
9) CORDOPATRI Domenico, assente;
5
10) COZZOLINO Angelo, presente;
11) CUOMO Giuseppe, assente;
12) D'ALESSANDRO Gennaro, presente;
13) D'ANTONIO Giuseppe, presente;
14) DEL PRETE Massimo, presente;
15) DE MATTIA Domenico, assente;
16) DI GENNARO Agostino, presente;
17) ESPOSITO Luciano, presente;
18) ESPOSITO Maurizio, assente;
19) FLAUTO Enrico, assente;
20) FORTE Errico, presente;
21) GIACINTO Bruno, assente;
22) GIORDANO Antonio, presente;
23) LOMBARDI Vincenzo, assente;
24) MANZI Andrea, assente;
25) MARANTA Francesco, presente;
26) MARTANO Giovanna, presente;
27) MORREALE Vincenzo, presente;
28) MUSELLA Ferdinando, presente;
29) MUTO Rosario, presente;
30) NAPOLITANO Giuseppe, presente;
31) ORPELLO Giuseppina, presente;
32) OSSORIO Giuseppe, assente;
33) RAIA Luigi, assente;
34) ROMANO Angelo, presente;
35) RUOCCO Antonio, assente;
36) RUSSO Giacinto, assente;
37) RUSSO Francesco, assente;
38) RUSSO Raffaele, presente;
39) SANTOJANNI Augusto, assente;
40) SCOGNAMIGLIO Vincenzo, assente;
41) SIMONELLI Eduardo, presente;
6
42) TAFURO Giacomo, presente;
43) TARTAGLIONE Francesco, presente;
44) TORCHIA Antonello, presente;
45) ZOLFO Giuseppe, presente;
46) LAMBERTI Amato, presente.
Sono presenti 29 Consiglieri; la seduta è valida.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Nomino, quali Scrutatori, i Consiglieri Martano, D'Alessandro e Romano.
Trattiamo il Punto 1) all'ordine del giorno: Riequilibrio del bilancio di
previsione per l'esercizio finanziario 1998. Ricognizione dello stato di attuazione
dei programmi e dei progetti. (Art. 36, comma c), D.Lgs. 77/95). Relaziona
l'Assessore Gonsales.
ASSESSORE GONSALES
La proposta di deliberazione, come sapete, riguarda il riequilibrio del
bilancio di previsione per l'esercizio 1998, quindi una ricognizione dello stato di
attuazione dei programmi e dei progetti, ai sensi dell'art. 36, comma c), del D.Lgs.
77/95; andando subito al contenuto della delibera, si chiede di
riconoscere
quanto segnalato dalla Tesoreria Provinciale per il pagamento effettuato in seguito
a provvedimenti di pignoramento ed assegnazioni in istanza di terzi, per un
importo complessivo di lit. 14.729.484.189, come da Allegato B.
Inoltre, solo a scopo informativo, si evidenzia quanto segnalato dalle
Direzioni in relazione all'art. 37, lett. e), quindi partite aperte:
 con l'urbanistica, per lit. 6.500.000;
 sul settore viabilità, per lit. 818.000.000;
 sul settore edilizia scolastica, per lit. 2.038.000.000.
Il tutto da regolare in seguito, con successiva delibera, per ciascuna partita.
Si propone al Consiglio di disporre che, sulla scorta
delle comunicazioni
pervenute da parte dei responsabili delle Direzioni dell'Ente, si dia allo stato attuale
cessazione di elementi che turbino gli equilibri di bilancio, stabilendo, quindi,
che l'avanzo
di amministrazione del rendiconto 1997 debba essere
in via
7
prioritaria destinato al finanziamento delle seguenti partite, come già ascritto:
 debiti fuori bilancio, da sottoporre al riconoscimento del Consiglio Provinciale;
 pignoramenti presso il Tesoriere Provinciale, che già hanno avuto esecuzione.
Si propone, pertanto, di adottare i provvedimenti di destinazione
di
amministrazione
entro
dieci
dell'avanzo
giorni dall'esecutività della delibera e
dell'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 1997.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Se non vi sono interventi, passiamo direttamente all'approvazione di questo
Punto all'ordine del giorno.
Il Consigliere Giordano chiede di intervenire; ne ha facoltà.
CONSIGLIERE GIORDANO
Con riguardo alla proposta di deliberazione vorrei avanzare una richiesta di
modifica. Alla pagina nr. 2 della delibera di cui trattasi, laddove è riportato: "Visto
che, a seguito delle direttive presidenziali di cui sopra, le seguenti Direzioni hanno
predisposto proposta di riconoscimento e finanziamento dei debiti fuori bilancio ai
sensi dell'art. 37, lett. e) e d) (...)", si sopprima quest'ultima parte e la si traduca
nel modo che segue: "Visto che, a seguito delle direttive presidenziali di cui sopra,
le seguenti Direzioni hanno ricognito debiti fuori bilancio, ai sensi dell'art. 37
del D.Lgs. 77/95, per complessivi lit. 2.863.000.000 (...)". Si sopprima,
dunque, tutta la parte che recita "predisposta proposta di deliberazione (...)"; ciò,
per non incorrere nell'equivoco per cui noi oggi stiamo approvando anche questi
debiti fuori bilancio; stiamo soltanto individuando la cifra che occorre preservare
ai fini dell'eventuale riconoscimento da parte del Consiglio. Quindi, la proposta è la
seguente: fino alla parola "anno" aggiungere "ricognito debiti fuori bilancio ai sensi
dell'art. 37, D.Lgs 77/95", per poi andare
direttamente al comma 3°: "per
complessivi lit. 2.863.000.000"; quindi: "Che il riconoscimento e il finanziamento
di tali debiti non si è reso possibile non essendo ancora divenuta esecutiva la
delibera di approvazione del rendiconto 1997".
Da quali settori provengano e quale sia la loro quantità
ci interessa
relativamente; sarà con atti successivi che il Consiglio dovrà esprimersi nel merito.
8
L'ammontare
che voi chiedete di riservare è che tale
cifra non alteri gli
equilibri di bilancio, così come posta nel dispositivo deliberante. Nel deliberato,
infatti, è
previsto
quanto segue:
"(...) debiti fuori bilancio da sottoporre al
riconoscimento del Consiglio Provinciale".
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Il Consigliere Caputo chiede di intervenire; ne ha facoltà.
CONSIGLIERE CAPUTO
Assumo lettura dei Punti posti all'ordine del giorno; dovendo, quindi, votare
argomenti importanti, ritengo che
l'Assemblea stamani dovrebbe essere
rappresentata da un numero qualificato di Consiglieri. Dando uno scorcio veloce
alle presenze, ritengo che tale elemento venga a mancare; di conseguenza, chiedo
la verifica del numero legale.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Procediamo, dunque, alla verifica del numero legale.
CONSIGLIERE ZOLFO
Chiedo
al
Presidente di suonare il campanello al
fine
di convocare gli
eventuali Consiglieri che si trattengono fuori.
APPELLO NOMINALE
1) APREA Antonio, presente;
2) ARAGONA Luigi, presente;
3) BORRELLO Giovanna, assente;
4) BORRIELLO Ciro, assente;
5) CACCIOLA Ciro, presente;
6) CAPEZZUTO Antonio, assente;
7) CAPUTO Gennaro, assente;
8) COPPOLA Raffaele, presente;
9) CORDOPATRI Domenico, presente;
9
10) COZZOLINO Angelo, presente;
11) CUOMO Giuseppe, assente;
12) D'ALESSANDRO Gennaro, presente;
13) D'ANTONIO Giuseppe, assente;
14) DEL PRETE Massimo, presente;
15) DE MATTIA Domenico, assente;
16) DI GENNARO Agostino, presente;
17) ESPOSITO Luciano, presente;
18) ESPOSITO Maurizio, assente;
19) FLAUTO Enrico, assente;
20) FORTE Errico, presente;
21) GIACINTO Bruno, assente;
22) GIORDANO Antonio, presente;
23) LOMBARDI Vincenzo, assente;
24) MANZI Andrea, assente;
25) MARANTA Francesco, presente;
26) MARTANO Giovanna, presente;
27) MORREALE Vincenzo, assente;
28) MUSELLA Ferdinando, presente;
29) MUTO Rosario, presente;
30) NAPOLITANO Giuseppe, presente;
31) ORPELLO Giuseppina, presente;
32) OSSORIO Giuseppe, assente;
33) RAIA Luigi, assente;
34) ROMANO Angelo, assente;
35) RUOCCO Antonio, assente;
36) RUSSO Giacinto, assente;
37) RUSSO Francesco, assente;
38) RUSSO Raffaele, presente;
39) SANTOJANNI Augusto, presente;
40) SCOGNAMIGLIO Vincenzo, presente;
41) SIMONELLI Eduardo, assente;
10
42) TAFURO Giacomo, assente;
43) TARTAGLIONE Francesco, assente;
44) TORCHIA Antonello, assente;
45) ZOLFO Giuseppe, presente;
46) LAMBERTI Amato, presente.
Sono presenti 23 Consiglieri; la seduta è valida.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Poniamo in votazione il Punto 1) all'ordine del giorno, con le integrazioni
suggerite dal Capogruppo Giordano.
In sostituzione del CONSIGLIERE ROMANO
back
è nominato quale Scrutatore
il Consigliere Forte.
Si proceda alla votazione per alzata di mano. All'unanimità.
Trattiamo il Punto 2) all'ordine del giorno: D.Lgs. 77/95, Art. 17, comma 4° -
Variazione di bilancio per acquisizione fondi Progetto FIO 110/86 - Depuratore di
Cuma. (Ratifica N. 1080 del 5.8.98). Relaziona l'Assessore Cannata o la dottoressa
Napolitano.
CONSIGLIERE GIORDANO
Dal momento che la dottoressa allo stato non è presente in sala,
vorrei
chiedere, qualora il Consiglio sia d'accordo, di anticipare la trattazione dei Punti di
cui all'ordine del giorno aggiuntivo.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Poniamo in votazione la proposta Giordano, di inversione dei Punti all'ordine
del giorno; si proceda per alzata di mano. All'unanimità.
Trattiamo,
dunque,
il
Punto 1)
degli
argomenti
di
cui all'O.d.G.
aggiuntivo: Proposta al Consiglio ed approvazione progetto preliminare relativo
all'adeguamento normativo L. 10/91 e sostituzione infissi esterni all'edificio della
Provincia di Napoli di piazza Matteotti. Ripristino delle facciate e sostituzione di
alcuni infissi esterni all'edificio della Prefettura. Relaziona l'Assessore La Pietra.
11
ASSESSORE LA PIETRA
Al riguardo, avendo avuto già un passaggio con la Commissione Patrimonio,
siamo pervenuti all'unificazione di due preliminari per i quali il Consiglio la volta
scorsa aveva raccomandato di avanzare un'unica richiesta per il mutuo e per i
lavori da eseguirsi. Quindi, si provvederà agli infissi per gli edifici della Prefettura
e di piazza Matteotti, sostituendoli con tipologia consentita dalle vigenti norme
sia per la salvaguardia dell'architettura che per le leggi in materia di prevenzione e
sicurezza allo scopo di non avere le cc.dd. conseguenze sui microclimi; quindi, si
installeranno vetri ed infissi particolari.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Il Consigliere Coppola chiede di intervenire; ne ha facoltà.
CONSIGLIERE COPPOLA
Intendo offrire lettura della relazione che la Commissione ha prodotto con
riferimento a tali delibere.
"Presso l'Assessorato al Patrimonio si è riunita la
Commissione, presenti
l'Assessore La Pietra, l'ingegner De Paolis, il dottor Pollice ed il dottor Errichiello
e, per la Commissione stessa, il Presidente Raffaele Coppola, Antonio Giordano,
Antonio Capezzuto,
Angelo
Romano ed il Consigliere
Aprea.
Sono
state
esaminate le delibere nn. 1169 e 1170, relative alla manutenzione degli infissi alla
Prefettura ed in piazza Matteotti.
L'Assessore La Pietra ha affermato che, con un unico atto deliberativo, i due
distinti progetti preliminari venivano unificati e, nel contempo, sarebbero state
escluse le riparazioni di infissi in alluminio ed inclusa la sostituzione degli stessi
con altri storicamente esistenti (legno o similari).
Si è poi proceduto all'esame della delibera n. 1136, relativa all'adeguamento
degli impianti elettrici della Prefettura e della Questura.
Dopo aver ascoltato l'illustrazione del progetto preliminare da parte
dell'ingegner De Paolis,
la Commissione ha rappresentato
le
seguenti
osservazioni:
1. il contratto di locazione, pur affidando al locatore gli oneri per l'adeguamento
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degli impianti di media/bassa tensione, ha fissato un canone relativo allo stato di
dotazione in quel momento stimato; ha, invece, constatato che il potenziamento,
benchè rispondente a nuove leggi, veniva determinato anche per effetto di una
domanda energetica aggiuntiva, se ciò non costituisse elemento per un concorso
nelle spese da parte del locatario in via diretta ovvero attraverso un
adeguamento del canone, così come previsto dalla legge vigente sulle locazioni
per uso diverso;
2. i corpi illuminanti da sostituire in quasi tutto l'edificio dovrebbero essere di
competenza del locatario;
3. la previsione del contratto di appalto del ricavo per la vendita dei materiali
elettrici rimossi.
Sulle osservazioni si sono sviluppati molti approfondimenti, con le seguenti
conclusioni: la delibera può essere approvata con una relazione dell'Ufficio nella
quale siano distinti i lavori di adeguamento di cui alle leggi da quelli derivanti da
accresciuta domanda
del locatario, in modo da consentire alla parte
amministrativa di individuare quale concorso di spese (e le relative modalità)
potrebbe essersi posto a carico del locatario. Conseguentemente, nella redazione
del progetto esecutivo saranno incluse solo quelle attività e quelle spese effettive
imputabili alla responsabilità dell'Ente locatore e, per esso, in carica al bilancio
Provinciale.
La Commissione, con l'occasione, ribadisce l'orientamento più volte precisato
di procedere per progetti unificati relativamente alla manutenzione straordinaria.
La Commissione segnala, inoltre, di prevedere nei contratti di locazione, in
particolar modo quelli stipulati con il Ministero dell'Interno, una puntuale
regolamentazione delle competenze e dei costi di adeguamento, oltre che di
manutenzione dei servizi all'immobile, con la raccomandazione di richiamare nella
delibera per manutenzione straordinaria gli articoli contrattuali che definiscono
l'obbligo di intervento a carico della Provincia.
Si è, infine, esaminata la delibera n. 1166, relativa all'installazione di
frangisole sugli edifici di via Don
Bosco; la
Commissione ha richiesto un
approfondimento tecnico circa la modalità di intervento, richiedendo l'eventuale
ricorso a vetri atermici e schermati, da unire al rifacimento delle facciate.
13
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Chiedo se vi siano altri interventi.
Poniamo votazione il Punto...
CONSIGLIERE GIORDANO
Il verbale della Commissione si riferiva al complesso dei progetti presentati; dal
momento che l'Assessore ha solo presentato l'unificazione dei due progetti con
riguardo alla
manutenzione degli infissi, credo che dobbiamo procedere per
approvazioni separate. Il primo progetto, unificato con l'atto
deliberativo, va
approvato; successivamente si passerà al secondo progetto, relativo, ritengo, alla
Prefettura.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Potremmo proporre l'approvazione del Punto all'ordine del giorno con i relativi
suggerimenti che si rifanno a questo argomento così come emerso dalla relazione
svolta dal Presidente della Commissione; conseguentemente, ci adegueremmo
anche con gli altri Punti all'ordine del giorno.
Poniamo, dunque, in votazione il Punto all'ordine del giorno in discussione, con
le osservazioni suggerite dalla Commissione, che recita testualmente nel modo che
segue: Proposta al Consiglio ed
approvazione
progetto preliminare
relativo
all'adeguamento normativo L. 10/91 e sostituzione infissi esterni all'edificio della
Provincia di Napoli di piazza Matteotti. Ripristino delle facciate e sostituzione di
alcuni infissi esterni all'edificio della Prefettura. Le osservazioni relative a questo
Punto - lo abbiamo detto in premessa - sono quelle suggerite dalla Commissione.
Si vota per alzata di mano. All'unanimità.
Si richiede l'immediata esecutività con riferimento al Punto poc'anzi trattato; si
proceda alla votazione per alzata di mano. All'unanimità.
Trattiamo il Punto 2) degli argomenti di cui all'O.d.G. aggiuntivo: Proposta
al Consiglio - Variazione alla relazione previsionale e programmatica ed al piano
di investimento per il triennio 1998/2000. Relaziona l'Assessore La Pietra.
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ASSESSORE LA PIETRA
Questo capo fa riferimento esplicitamente alla variazione del Capitolo per le
spese di pulizia del palazzo in via Don Bosco. Poiché, all'atto della redazione del
Capitolato del vigente contratto in corso, il numero di lavoratori all'interno
dell'edificio era limitato, le offerte si basarono sul numero di arredi e di personale
ivi circolante. Poiché già dall'inizio dell'anno abbiamo provveduto a spostarvi
alcuni uffici e sono in itinere ancora altri trasferimenti, con il completamento
quasi realizzato degli spazi di via Don Bosco, si prevede che gli interventi di
pulizia debbano essere aumentati per arrivare a degli standard che diano garanzia
di autosufficienza per i lavoratori che si trovano all'interno dell'edificio, che già
attualmente versano in condizioni alquanto disagiate per il numero degli
interventi effettuati nell'arco della giornata e della settimana.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Il CONSIGLIERE ROMANO back chiede di intervenire; ne ha facoltà.
CONSIGLIERE ROMANO back
La delibera in esame non ci vede favorevoli pervenendo come richiesta di
incremento di fondi per le pulizie esattamente nel momento in cui andiamo ad
aggiudicare una gara per gli appalti delle pulizie scolastiche con una percentuale
di ribasso pari al 40%. Allora, ci sembra quantomeno singolare questo doppio
binario, ove, per un verso, vogliamo provvedere autonomamente ad adeguare
detti fondi per la stessa partita.
E` vero che nel frattempo si è dato luogo ai trasferimenti, ma risponde a verità
anche il fatto per cui gli appalti delle pulizie vengono operati, per quanto è a mia
conoscenza, al
metro quadro, quindi su capitolati legati alla superficie degli
immobili piuttosto che alla quantità di arredi. E non mi risulta che tale ultimo
elemento sia precisato nel capitolato e rappresenti una voce che determini una
variazione specifica. Per altri versi, la pratica di avanzare questo tipo di offerte,
sempre e
comunque al massimo ribasso, dovrebbe probabilmente indurre
l'Amministrazione ad operare una riflessione generale, perché, in conclusione, si
15
determina, oltre che una pessima qualità del servizio, un danno anche per gli
addetti delle imprese.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Se non vi sono altri interventi, poniamo in votazione il Punto 2) di cui
all'O.d.G. aggiuntivo, che recita nel modo che segue: Proposta al Consiglio Variazione alla relazione previsionale e programmatica ed al piano di investimento
per il triennio 1998/2000. Si vota per alzata di mano.
I risultati della votazione sono i seguenti:
Voti favorevoli: 22;
Voti contrari: 5;
Nessun astenuto.
Il Punto è approvato.
E` avanzata richiesta di immediata esecutività del Punto votato. Poniamo in
votazione la proposta; si procede per alzata di mano.
La richiesta di immediata esecutività non passa poiché occorrerebbero 24
voti, essendovene soltanto 22.
Trattiamo il Punto 3) degli argomenti di cui all'O.d.G. aggiuntivo: Progetto
preliminare relativo alla ristrutturazione funzionale ed adeguamento alle norme
vigenti dell'edificio della Prefettura di Napoli. (Proposta N. 1169 del 20.8.98).
Relaziona l'Assessore La Pietra.
ASSESSORE LA PIETRA
Oltre alle premesse rappresentate nella relazione prodotta dalla Commissione
Patrimonio, ritengo che sia altrettanto utile allegare al progetto preliminare, in
suggerimento a quanto dettato dalla stessa Commissione, quella redatta dal
dirigente dell'Ufficio Tecnico Patrimonio, a corredo del progetto
preliminare
medesimo. In tale documento si vanno ad elencare tutti gli interventi e, inoltre, si
sottoscrive che quelli effettuati spetterebbero all'Ufficio proponente, quindi, di
conseguenza, all'Amministrazione, proprietaria dell'edificio.
Comunque,
si
accolgono tutte le richieste
avanzate
dalla Commissione
Patrimonio in premessa lette dal Consigliere Coppola.
16
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Chiedo se vi siano interventi.
CONSIGLIERE GIORDANO
Vorrei che l'Assessore desse lettura di questa relazione; è preferibile che il
Consiglio abbia conoscenza del suo contenuto.
ASSESSORE LA PIETRA
No offro lettura:
"Oggetto: Chiarimenti in merito alle scelte progettuali per le progettazioni in
corso di ristrutturazione funzionale ed adeguamento alle norme vigenti degli
impianti elettrici degli edifici della Questura centrale e della Prefettura.
Facendo seguito alla richiesta di chiarimenti formulata in Consiglio nella
seduta passata, si trasmettono le note esplicative
discussione;
nella
dei
seguenti progetti in
progettazione degli impianti elettrici, inerenti alla
ristrutturazione funzionale ed adeguamento alle norme vigenti degli edifici della
Questura centrale e della Prefettura, sono state adottate le seguenti scelte,
praticamente obbligate, per una corretta applicazione di tutte le norme, leggi e
regolamenti in vigore:
1. Sostituzione dei trasformatori in olio esistenti;
2. Sostituzione di quasi tutti i cavi esistenti e maggiorazione delle sezioni.
3. Sostituzione di tutti i quadri elettrici di distribuzione esistenti.
4. Progettazione illuminotecnica di tutti i locali, con l'installazione dei relativi
impianti fissi, la previsione del tipo, della resa, della quantità e delle altre
caratteristiche
dei corpi illuminanti, ma ad esclusione dell'acquisto e
dell'installazione dei soli corpi illuminanti e relative lampade.
5. Previsione degli impianti di rilevazione e segnalazione incendi,
ma
ad
esclusione della progettazione, fornitura e posa in opera di sistemi automatici
di spegnimento degli incendi negli archivi e zone a rischio, in particolare per
quei sistemi impieganti gas sottraenti ossigeno all'ambiente".
Si procede, poi, con le specifiche per ogni capo elencato. Chiedo se debba
17
continuare nella lettura esplicativa dei capi elencati.
CONSIGLIERE GIORDANO
Mi sembra che la Commissione abbia posto un'indicazione chiara: una volta
che si procede alla progettazione esecutiva, per quella data dovrà essere acclarato
se tutte le spese che oggi vengono richiamate siano dovute e, se del caso, quali di
queste possano essersi accresciute per effetto di una domanda che è cambiata;
inoltre, occorrerebbe capire, in rapporto a tanto, se vi sia un recupero sul canone
o quantomeno nella contrattazione da parte dell'Amministrazione Provinciale.
Tale risulta essere l'indirizzo dato dal Consiglio. Quindi, sarebbe opportuno che,
allorchè si proceda alla progettazione esecutiva, il Consiglio fosse informato
dell'esito di tale valutazione anche sotto il profilo amministrativo, pure rispetto ai
contratti regolanti i rapporti intercorrenti tra locatario e locatore.
ASSESSORE LA PIETRA
Allora, questo Assessorato tiene conto di tutte le considerazioni espresse dalla
Commissione Patrimonio, rendendo edotti i Consiglieri appartenenti alla stessa su
quanto
emergerà
dalle pertinenze
e dagli altri oneri a carico
dell'Amministrazione o dei locatari.
CONSIGLIERE RUOCCO
Vorrei
che l'Assessore rendesse un'ulteriore
precisazione; eseguendo
tutti
questi lavori si adeguerà l'edificio nella sua complessità a tutte le norme vigenti,
di sicurezza, di igiene e quant'altro? Vi sarà bisogno di affrontare altre spese per
ottemperare ad ulteriori norme?
ASSESSORE LA PIETRA
A questo punto, chiedo al nostro Dirigente dell'Ufficio Tecnico, ingegner De
Paolis, di fornirci informazioni più precise con riferimento alla progettazione
in itinere o già effettuata.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
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La parola all'ingegner De Paolis.
 Ingegner DE PAOLIS
Per quanto ci riguarda, questi due progetti dovrebbero esaurire tutta la parte
progettuale che riteniamo debba costituire oggetto di attenzione da parte del
proprietario dei due edifici. Ciò significa che l'adeguamento dovuto per legge ai
sensi della legge nr. 626, quindi di pertinenza specifica del datore di lavoro - mi
riferisco, ad esempio, agli impianti di riscaldamento o di condizionamento - non è
oggetto di questa nostra progettazione, poiché ci risulta che, ai fini del contratto di
locazione stipulato con la Prefettura ed ancora in via di stipula con la Questura, i
predetti impianti non sono previsti; inoltre, l'oggetto dell'affitto, che è l'immobile,
non li prevedeva. Ciò non toglie che sono stati necessariamente previsti gli
adeguamenti dell'impianto elettrico, necessari per consentire all'utenza di potersi
fornire e dotare di un idoneo impianto di condizionamento.
Analoga discussione può essere sostenuta con riguardo alla legge nr. 10/91 in
base ai risparmi energetici; certamente non andremo a dotare, ad esempio, gli
infissi di vetrocamera e quant'altro.
Per quanto concerne l'illuminotecnica, argomento di cui si è parlato in sede di
riunione con la Commissione, ritengo di aver ottemperato a quanto mi fu richiesto.
Nel seguito della relazione, che, però, non è stata completata nella sua lettura,
abbiamo definito e distinto le voci relative al capitolo
"Illuminotecnica". Al
riguardo, andrebbe forse fornita qualche chiarificazione: l'Ufficio la propone nella
fase progettuale poiché riteniamo che quantomeno il primo impianto debba essere
fornito. Gli apparecchi di consumo non sono di pertinenza dell'Ente proprietario e
non verranno più sostituiti; tuttavia, per quanto riguarda
l'illuminotecnica,
abbiamo verificato che si determina in particolare una discrasia piuttosto
macroscopica, derivante dal fatto che, laddove, ad esempio, in un ambiente vi era
una sola plaffoniera, per legge dovrei dotarne lo stesso locale di quattro; in tal
modo, se vado a realizzare la rete, così come tutta la distribuzione elettrica,
dovrei dare i quattro punti luce, nessuno dei quali è, però, quello che va al centro,
relativo alla plaffoniera che prima era centrale.
La posizione dell'Ufficio è quella di prevedere comunque l'impianto fino alla
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plaffoniera e alla prima lampada così come fornita. Laddove sia diversa la vostra
idea al riguardo, ciò può certamente essere oggetto di discussione. Comunque, il
differente orientamento va dichiarato all'Ufficio proponente, che poi renderà edotti
della questione il Questore e il Prefetto.
Il rischio che intendiamo evitare è quello di arrivare a fornire e dotare la
Questura e la Prefettura di un impianto completo, fermarci ai punti luce ed
andarcene senza che ne sia stata loro notificata l'intenzione almeno in via
preliminare; anche in tal caso, se lo riterranno opportuno, avranno avuto il tempo
materiale di fornire a proprie spese i corpi illuminanti. Va da sé, comunque, che il
numero degli impianti illuminanti - e mi riferisco alle plaffoniere - con la
normativa che vado ad applicare, deve essere aumentato nel numero e nella
potenza.
E` certamente prevista tutta la rete per la messa a terra dell'edificio. Con
riferimento alle scariche atmosferiche, l'edificio medesimo appare autoprotetto per
la presenza nelle vicinanze del grattacielo, che comunque assorbe tutte le
possibili scariche potenzialmente pericolose.
Riguardo
alla fornitura di servizi igienici per gli
handicappati
per
l'eliminazione delle barriere architettoniche, già stiamo procedendo con un altro
progetto, per cui
quello
degli impianti mi sembra che sia l'unico momento;
dopodichè non ritengo fornito risposta a quanto mi veniva richiesto.
CONSIGLIERE RUOCCO
Ringrazio l'ingegner De Paolis per l'ottima relazione verbale che ci ha reso, ma
mi convinco in misura sempre maggiore che non è il caso di procedere sulla linea
da noi scelta. Specialmente nel settore dell'edilizia, intervenire su un edificio
soltanto parzialmente e con alcuni impianti, sapendo poi di dover intervenire
nuovamente provocando una rottura dei lavori che
senz'altro potrebbero
danneggiare anche quelli che andiamo a realizzare, è questione di estrema
delicatezza!
Tenendo conto, inoltre, del problema dell'illuminazione che non andrebbe a
compimento nella sua totalità poiché la spesa dei corpi illuminanti è a carico dei
nostri
inquilini,
per
quale motivo non sono stati messi in mora sia l'Ente
20
Prefettura che
Dovranno,
la Questura, quindi gli uffici che occupano i nostri locali?
dunque, provvedere contemporaneamente ad eseguire
i
lavori
indicati, con notevole risparmio di tempo e di denaro poiché senz'altro i costi
non si dimezzeranno ma quasi! Quindi, si potevano mettere in mora i nostri
inquilini e, qualora non avessero ottemperato a tale nostra indicazione, surrogarli
provvedendo noi a tutti i lavori per quanto di competenza dello stesso ufficio che
teneva in fitto i locali. Quindi, sono assolutamente contrario alla realizzazione di
lavori parziali, non facendo altro, procedendo in questa direzione, che rendere
completamente inagibili i locali senza portare a compimento tutte le opere
necessarie, non essendo neanche in linea con le leggi vigenti.
 Ingegner DE PAOLIS
Chiedo di poter operare una precisazione che non ho anticipato prima. Volevo
far presente che tali progettazioni sono richieste e pressate dai due edifici perché,
a loro volta, hanno avuto delle visite da parte della ISPSEL e dei Vigili del Fuoco,
per cui versano nella difficoltà di poter continuare l'esercizio delle proprie funzioni
in relazione all'inattuale agibilità degli uffici
in base alle normative vigenti.
Quindi, essendo pressati dagli organi che vi ho citato, stesso i medesimi ci stanno
invitando ad eseguire al più presto tali lavori, che avrebbero dovuto essere stati
eseguiti l'anno scorso perché all'epoca
vi
erano risorse
addirittura già a
disposizione perché facenti parte del bilancio dell'Amministrazione, che, però, per
avventure che non vi so spiegare, a fine anno, verso il mese di ottobre, ci furono
sottratte impedendoci di portarle a termine; stiamo parlando di quei soldi che
l'anno scorso non siamo riusciti a spendere. Quindi, ancora una volta, a mio
avviso, siamo inadempienti perché usufruiamo e facciamo usare per uso ufficio
dei locali che al momento non sono utilizzabili.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Il CONSIGLIERE ROMANO back chiede di intervenire; ne ha facoltà.
CONSIGLIERE ROMANO back
Rispetto agli indirizzi che il Consiglio ha fornito in più di una occasione, mi
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sarei aspettato che in fase preventiva gli uffici avessero accorpato i progetti di
intervento; quindi, mi lascia un po' freddo la notizia, che apprendiamo soltanto
oggi, per cui l'adeguamento dei servizi è attribuito ad un progetto in corso d'opera.
Per quanto riguarda i corpi illuminanti, vorrei rammentare all'ingegner De
Paolis che anche questi rientrano nelle responsabilità del datore di lavoro, così
come lo è la quantità di lumen da fornire per illuminare gli uffici. Pertanto, ciò
rientra nelle stesse considerazioni espresse poc'anzi a proposito della legge nr.
626 e, al di là della quantità di punti luce, sempre problema, anche quello, del
datore di lavoro, non credo che la questione ci possa in alcun modo riguardare.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Se non vi sono ulteriori interventi, poniamo in votazione il Punto all'ordine del
giorno.
CONSIGLIERE GIORDANO
Chiedo scusa al Presidente, ma desidererei avere una sola precisazione. Poiché
l'ingegner De Paolis la poneva in termini problematici, per la Commissione è
evidente che noi non siamo tenuti ad occuparci dei corpi illuminanti così come
indicato
in progetto. Se dai rapporti con la Prefettura, da qualche parte, in
contraddizione con l'art. 7 del contratto di locazione, emergesse, invece, tale carico
per l'Amministrazione, vorremmo che fosse chiarito, anche smentendo l'articolo
poc'anzi citato che prevede esattamente il contrario! Quindi, la questione non è
posta in termini problematici. Per noi non andrebbero messi; allora, in caso
contrario, qualcuno ce lo deve dimostrare.
Tale risultava essere il senso dell'obiezione originatasi in Commissione. Ritengo
che l'indirizzo dato sia quello di non provvedervi, a meno che non vi sia una
rappresentazione da parte della Prefettura che indichi in virtù di quali disposizioni
contrattuali o motivazioni deve, invece, essere l'Amministrazione
a procedere
all'intera sostituzione dei corpi illuminanti adeguandoli alla legge nr. 626.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Quindi, poniamo in votazione il Punto all'ordine del giorno trattato con i
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suggerimenti e i rilievi emersi
dalla
relazione svolta dal Presidente della
Commissione.
CONSIGLIERE ZOLFO
Credo
che non si tratti di "suggerimenti o rilievi". E`
il parere
della
Commissione, per cui il Consiglio approva con le modifiche proposte.
Infatti, la Commissione ha proposto delle modifiche pur se soggette a verifica;
quindi, gli uffici saranno obbligati a tener conto della volontà del Consiglio, che
vota così come la Commissione stessa ha suggerito. Poiché si tratta di un progetto
preliminare, è evidente che in fase di progettazione esecutiva saranno operate le
verifiche così come il Consiglio richiede; se del caso, si procederà ad un'eventuale
variazione del progetto.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Allora, con le integrazioni e le raccomandazioni poste in essere dal Presidente
della Commissione, poniamo in votazione il Punto 3) degli argomenti di cui
all'O.d.G. aggiuntivo: Progetto preliminare relativo alla ristrutturazione funzionale
ed
adeguamento alle norme vigenti dell'edificio della Prefettura di
Napoli.
(Proposta N. 1169 del 20.8.98).
Si procede alla votazione per alzata di mano; all'unanimità.
Anche per questo Punto si richiede l'immediata esecutività; si procede alla
relativa votazione per alzata di mano. All'unanimità.
Procediamo alla trattazione del successivo Punto all'ordine del giorno.
CONSIGLIERE GIACINTO
Chiedo la parola.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Il Consigliere Giacinto chiede di intervenire; ne ha facoltà.
CONSIGLIERE GIACINTO
Intendo chiedere di procedere alla lettura di un ordine del giorno urgente,
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qualora fosse possibile.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Il Consigliere Giacinto, però, è appena giunto in sala!
CONSIGLIERE GIACINTO
Io, però, stavo proprio tenendo questo tipo di riunione!
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Abbiamo un altro Punto all'ordine del giorno che chiude i quattro argomenti di
cui stiamo discutendo, l'uno in coda all'altro trattandosi di un ragionamento unico.
Quindi, alla
chiusura di
questo Punto, immediatamente dopo il Consigliere
Giacinto ci proporrà il suo argomento.
Trattiamo,
dunque,
il
Punto 4)
degli
argomenti
di
cui all'O.d.G.
aggiuntivo: Progetto preliminare relativo alla ristrutturazione funzionale ed
adeguamento alle norme vigenti dell'edificio di via Don Bosco 4/F Napoli.
(Proposta N. 1236 del 10.9.98). Relaziona l'Assessore La Pietra.
ASSESSORE LA PIETRA
Con il progetto preliminare in questione si intendeva porre risoluzione a quei
problemi derivanti dai bagliori procurati dal sole molto forte sugli uffici di via
Don Bosco. Abbiamo optato per una soluzione "a cupolino" semplicemente perché
ci consentiva di
intervenire
sull'edificio
che presenta
una
tipologia
con
Amministrazioni separate.
Non abbiamo ipotizzato l'intervento di sostituzione degli infissi in quanto
avremmo avuto una visione non omogenea e
conforme, atteso che come
proprietaria dell'edificio figura attualmente anche l'Amministrazione della A.S.L.,
almeno nella definizione completa che si sta svolgendo per via legale. L'intervento
che avevamo ipotizzato con questo tipo di progettazione tendeva a risolvere i
problemi degli ambienti di lavoro per quei lavoratori esposti al bagliore del sole.
Abbiamo avuto una discussione con la Commissione Patrimonio e ritengo che,
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anche nel caso di specie, possano essere accettati gli accorgimenti prospettati nella
lettura offerta dal Presidente della Commissione.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Chiedo se vi siano interventi.
Il CONSIGLIERE ROMANO back chiede di intervenire; ne ha facoltà.
CONSIGLIERE ROMANO back
Chiederemmo il ritiro della delibera in questione poiché, a differenza delle altre,
ove è possibile una riflessione successiva, l'oggetto della stessa recita "frangisole";
nient'altro! Quindi, tale questione non è adeguabile in maniera differita in quanto
ha un oggetto specifico, per cui non è trattabile. Dovrebbe essere ritirata ed operata
una riflessione; solo successivamente dovrebbe essere riproposta con la soluzione
tecnica individuata.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
La parola al Consigliere Giordano che ne ha fatto richiesta.
CONSIGLIERE GIORDANO
La posizione della Commissione consisteva nel chiedere anche un raffronto
comparativo tra la proposta avanzata dall'Ufficio ed il verificare le condizioni circa
forme alternative per combattere
suggerivano
il fenomeno delle esposizioni solari. Si
alcune soluzioni, ma credo che l'approfondimento tecnico vada
effettuato dagli Uffici e non di certo dalla Commissione.
Vi era, poi, una seconda questione: dal momento che siffatta tipologia di lavoro
comporta, se non quella di innalzare degli anditi, di avere macchinari per poter
raggiungere tutte le parti esterne dell'edificio, si chiedeva un'aggiunta a questo
progetto; il Consiglio può anche impegnarsi a trovare le risorse necessarie in modo
che l'edificio sia oggetto di una ripitturazione, di una ristrutturazione esterna che
potesse dargli anche un maggiore decoro. Erano queste le due richieste.
Spetterà all'Ufficio valutare, approfondire e verificare se le condizioni poste
dal Consiglio siano accoglibili o quali impedimenti sorgano. Possiamo darci
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appuntamento tra qualche giorno per approfondire l'argomento ed avere,
qualora fosse possibile, delle proposte alternative che contemplino e contengano
anche tale richiesta. Se si ha riferimento a risorse aggiuntive da recepire in una
possibile variazione di bilancio, credo che il Consiglio non si sottragga anche
dall'apporto di ulteriori costi.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
La proposta che emerge consiste nel rinviare il Punto all'ordine del giorno in
trattazione ad un incontro in Commissione con i responsabili degli uffici.
CONSIGLIERE GIORDANO
Ciò, con una tua proposta che accolga o respinga motivatamente questa
richiesta del Consiglio. Quindi, è disposta una sospensione in attesa di capire se
vi sia una riproposizione diversa di delibera o se si tratti della stessa poiché non
vi sono condizioni alternative a quella che l'Ufficio pone.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Allora, poniamo in votazione la richiesta...
CONSIGLIERE GIORDANO
Il Consiglio ne chiede il rinvio - quindi, non dovrà procedersi alla relativa
discussione - con quelle motivazioni ampiamente illustrate.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Riprendiamo dal Punto 2) all'ordine del giorno, che avevamo sospeso: D.Lgs.
77/95, Art. 17, comma 4° - Variazione di bilancio per acquisizione fondi Progetto
FIO 110/86 - Depuratore di Cuma. (Ratifica N. 1080 del 5.8.98).
CONSIGLIERE GIACINTO
Allora, devo ancora aspettare?! Le avevo preannunciato di dover presentare al
Consiglio un ordine del giorno.
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IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Si trattava del penultimo argomento all'ordine del giorno.
Procediamo immediatamente alla votazione oppure vi è necessità che vi sia una
relazione? La parola alla dottoressa Napolitano.
 Dott.ssa NAPOLITANO
La realizzazione del progetto FIO per la copertura
deodorizzazione del Depuratore di Cuma dispone
dell'impianto
di
di tecnici di esecuzione del
pregetto medesimo nominati dalla Regione Campania. Con tale delibera si è chiesto
alla stessa Regione l'erogazione dei fondi per il pagamento di un acconto a tali
professionisti; il predetto Ente ha provveduto all'erogazione in questione, per cui
si è redatta la delibera di variazione di bilancio per l'acquisizione e l'utilizzo dei
fondi stessi.
CONSIGLIERE ZOLFO
Quindi, si tratta di una variazione di entrata e, poi, di uscita?
 Dott.ssa NAPOLITANO
Esattamente.
CONSIGLIERE ZOLFO
E` una partita di giro, praticamente.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Chiedo se vi siano ulteriori interventi.
Il CONSIGLIERE ROMANO back chiede di intervenire; ne ha facoltà.
CONSIGLIERE ROMANO back
In questo Consiglio, qualche anno fa, allorquando si parlò del Depuratore di
Cuma, si disse che si trattava di una questione che ci veniva dal passato;
allorquando ci fu proposta una variazione di bilancio per cinquecento milioni ed
oltre di compensi a professionisti, ci fu riferito che la faccenda non avrebbe più
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riguardato questa Provincia. Visto che, tra l'altro, al momento - è all'attenzione
della stampa in questi giorni - è in discussione il
funzionalità del Depuratore
di
problema generale della
Cuma (qualcuno ha addirittura proposto di
sostituirlo in quanto datato!), vorrei un approfondimento sotto il profilo tecnico
per comprendere, al di là della specifica questione afferente la variazione di
bilancio attuale, lo stato complessivo
dell'efficienza del Depuratore di Cuma,
l'azione di questa Amministrazione rispetto a tale problema e le prospettive.
 Dott.ssa NAPOLITANO
Questi lavori non interessano l'efficienza del Depuratore di Cuma,
comunque sta funzionando. Era prevista
la
copertura dell'impianto
che
di
deodorizzazione per evitare l'effusione di cattivi odori nell'aria. Il progetto è stato
realizzato al 90%; l'anno scorso, poi, sono fallite due delle imprese componenti
l'ATI e, in più, nel mese di luglio è deceduto il Direttore dei lavori, per cui sono
sorte delle difficoltà per l'affidamento del completamento
delle opere. Si sta
cercando di chiudere la questione; manca ancora circa il 9% dei lavori.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Poniamo in votazione il Punto 2) all'ordine del giorno. Si proceda per alzata di
mano.
Gli esiti della votazione sono i seguenti:
Voti favorevoli: 20;
Astenuti: 9.
Anche questo punto è approvato.
La parola al Consigliere Giacinto che ne ha avanzato richiesta.
CONSIGLIERE GIACINTO
Ho chiesto gentilmente di discutere quest'ordine del giorno urgente che ha ad
oggetto l'ubicazione degli impianti per il trattamento dei rifiuti presso i comuni
del Bacino Napoli 2. Tutti noi conosciamo la storia, anche per averla vissuta in
una discussione in sede di Consiglio Provinciale tempo fa, ove con fermezza
rigettammo i progetti che venivano dal Commissario per i rifiuti della Regione
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Campania ritenendo gli inceneritori fortemente inquinanti. Sappiamo anche che su
quel tipo di discussione si sono accodate anche le altre province della Regione
Campania. E` chiaro che, al di là della posizione politica espressa dal Consiglio
Provinciale, si avverte la necessità di riconfermare, per quanto mi riguarda, una
netta chiusura con riguardo agli inceneritori; tuttavia, è essenziale capire come
intanto vengano coinvolti i Consigli Comunali, le istituzioni, le intere città nella
scelta di tali inceneritori, che continuano comunque ad essere proposti all'ordine
del giorno. Occorre capire effettivamente che tipo di problema possano portare.
Proprio in virtù di siffatte preoccupazioni questa mattina si è anche tenuto un
incontro tra i Sindaci ed alcuni Assessori del Bacino Napoli 2, in occasione del
quale ho proposto loro un ordine del giorno in considerazione del fatto che fosse
fissata seduta di Consiglio Provinciale. Dunque, ne offro lettura:
"Ordine del giorno.
Oggetto: Ubicazione di impianti per il trattamento dei rifiuti nei comuni del
Bacino Napoli 2.
Premesso che, nell'ambito della legge regionale delle seguenti normative
nazionali, che riguardano il
trattamento
dei rifiuti
urbani prodotti dalle
popolazioni residenti nei comuni dei vari bacini, nella fattispecie sono alcuni
mesi che, con insistenza, in modo non democratico e senza confronto con le
Amministrazioni Comunali, si dispone di allocare nei comuni del Bacino Napoli 2
impianti di trattamento; il piano predisposto dal Commissario per l'emergenza
rifiuti ha avuto l'assenso delle province della Regione Campania. I comuni, come
menzionato, non sono coinvolti; le informazioni in merito non sono trasparenti e
gli stessi Consorzi non vengono coinvolti.
Per questi motivi si deve aprire un confronto democratico al fine di produrre la
discussione in modo più obiettivo e razionale, ponendo le basi per attuare una
politica seria di pianificazione nella progettazione di un piano organico che tenga
conto:
1. della compatibilità ambientale ove si allocano impianti, eventualmente
passasse questo tipo di ragionamento che (lo
ripeto) mi vede nettamente
contrario;
2. delle programmazioni in atto che riguardano assetti produttivi - Patti Territoriali,
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progetto di coordinamento della Provincia, altri insediamenti industriali, aree di
sviluppo - anche perché non si comprende con quali criteri venga scelta
l'ubicazione di siffatti inceneritori. Ci auguriamo che non sia un problema
geografico politico, però, a questo punto, sembra l'unico elemento che faccia
scegliere;
3. di un confronto sereno tra i Comuni, le Province e la Regione;
4. di informare la popolazione residente attraverso Consigli Comunali aperti.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Chiede la parola il Consigliere Scognamiglio; ne ha facoltà.
CONSIGLIERE SCOGNAMIGLIO
Sono contento che si torni a parlare di depurazione.
Voglio ricordare
al
Consigliere Giacinto, tuttavia, che, quattro o cinque mesi or sono, abbiamo
votato una mozione, neanche un ordine del giorno, recante come prima firma
quella del Consigliere Russo - seguito da noi Verdi - in cui erano espressi concetti
molto più forti di quelli rappresentati oggi, ove la Provincia si pronunciava contro
ogni tipo di costruzione di inceneritori, la politica regionale ed il trattamento dei
rifiuti.
Oltre tutto, l'ordine del giorno così come scritto questa mattina dà quasi come
per scontata la necessità di tali impianti e si dice: "Discutiamo dove ubicarli con
la popolazione, ma devono essere costruiti!".
Credo che alla Conferenza dei Sindaci e degli Assessori possa con pieno titolo
e con maggiore forza anche rappresentare la Provincia portando quell'ordine del
giorno che abbiamo votato alcuni mesi or sono, in cui il nostro Ente si pronunciava
con un secco "NO" alla politica dei rifiuti operata dalla Regione, in particolar
modo per quanto concerne gli inceneritori. Quindi, lo trovo un ordine del giorno
superfluo rispetto a quello discusso cinque o sei mesi or sono, in cui ribadivamo
con forza la volontà di questo Consiglio.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
La parola al Consigliere Russo Raffaele che ne ha fatto richiesta.
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CONSIGLIERE RUSSO Raffaele
Intendo ribadire le argomentazioni già espresse dal Consigliere Scognamiglio.
Intendo ricordare al collega Giacinto che la questione da lui posta è sicuramente
importante; infatti, tra le varie scelte operate dalla Regione una delle più gravi
è certamente quella di non aver coinvolto i Consigli Comunali e, pertanto, di non
aver consentito ai cittadini di scegliere, così come democraticamente andrebbe
fatto, rispetto a questo tipo di impianti che si rivelano veramente disastrosi!
Tuttavia, la questione posta in questi termini è parziale e limitata. L'ordine del
giorno che questo Consiglio ha approvato andava francamente molto al di là di tale
questione,
pure importante;
nella circostanza, ci dichiaravamo contro
scellerata scelta del Presidente Rastrelli, che, tra l'altro - lo ricordo
la
a questo
Consiglio - il 15 ottobre, quindi tra qualche giorno, darà il via, probabilmente
definitivo, a tutti gli impianti di cui parlava anche il Consigliere Giacinto, che
non si limitano ad insistere sull'area del Consorzio Napoli 2 ma investono l'intero
territorio della Provincia di Napoli. Il giorno 15 ottobre Rastrelli aprirà le buste e,
probabilmente, darà il via alla più grande speculazione e al più grave disastro che
su questo territorio sia mai avvenuto in termini di smaltimento rifiuti con la
costruzione di due termodistruttori (così come mi si ricordava, tra i più imponenti
d'Europa se non del mondo!) e di una serie di impianti
per il relativo
funzionamento.
La Provincia di Napoli, in quell'ordine del giorno approvato qualche tempo fa, si
impegnava, tra l'altro - credo che, purtroppo, ciò non sia stato fatto e questo
andrebbe ribadito - di contattare il Ministro Ronchi e di chiedergli un incontro,
presenti anche tutti i Ministri competenti. Ciò, quindi, non soltanto limitandosi ad
un ordine del giorno che ci può "salvare la faccia" (e neanche, ma non serve ad
altro!), ma cercando di bloccare questo scellerato bando di gara che, lo ricordo a
tutti, il
15
ottobre vedrà la sua realizzazione con
l'apertura
delle buste
nell'affidamento dei relativi lavori.
Voglio ricordare ancora che quattordici Sindaci dell'area giuglianese/aversana
il 14 ottobre si recheranno a Roma insieme ai parlamentari e proporranno al
Ministro Napolitano le dimissioni dalla loro carica: un atto di azione abbastanza
31
forte e coraggioso,
in
cui, purtroppo, la Provincia non
è
stata
coinvolta
evidentemente perché, al di là di quanto affermiamo anche giustamente, non siamo
riusciti a renderci interpreti dei sentimenti di condanna provenienti dai cittadini e
dalle nostre Amministrazioni Comunali!
Quindi, ritengo che, semmai vada ripreso quell'ordine del giorno, occorrerà
verificare se almeno in questa fase finale l'Amministrazione Provinciale intenderà
veramente contribuire a fermare l'esito disastroso della questione "smaltimento
rifiuti" in Campania.
CONSIGLIERE RUSSO Giacinto
Intendo intervenire con riferimento al Bacino Napoli 2. Il Consigliere Giacinto,
certamente chiamato nella sua veste di Consigliere Provinciale della Sinistra che
impera
sul
nostro territorio, si è immediatamente recato in questa sede per
presentare un ordine del giorno che, a mio avviso, ha qualcosa di demagogico.
Il problema dei rifiuti solidi urbani è capitato al Bacino Napoli 2.
Se avete bene in mente la localizzazione proposta il 6 luglio sul bollettino
ufficiale della Regione Campania, tenuto conto della realtà dei paesi che attengono
al Bacino Napoli 2, si presentava una duplice possibilità: Acerra o Caivano. Non
era
più possibile inserirli in altro luogo; infatti, Casoria, Fratta, Frattaminore,
Crispano o Cardito non hanno un territorio sufficiente per ospitarli!
La scelta è stata operata certamente con molta intelligenza: li hanno collocati
laddove era minore il carico istituzionale; infatti, noi non siamo rappresentati a
livello regionale, tantomeno alla Camera o al Senato. L'Onorevole Ciardiello è un
conterraneo
del Consigliere Giacinto; quindi, ha fatto bene a
distribuire
il
territorio di sua competenza proponendo in finanziaria un emendamento afferente
il Polo Pediatrico e facendosi affidare ben 400 miliardi per impiantare un ospedale
ad Acerra, mentre a noi metteranno un inceneritore! Tra l'altro, è scorretto
definirlo adottando tale terminologia; si tratta di un impianto per la riconversione
di combustili CDR da rifiuti; con riguardo all'inceneritore, non si sa ancora sarà
impiantato e potrebbe trattarsi anche di Caivano. Allo stesso modo, potrebbe
essere installata una stazione di compattazione e trasferenza per ben ventisei
milioni
di chilogrammi di rifiuti
solidi
urbani
dei quattordici
comuni
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racchiudenti il comprensorio e una parte di Napoli nord.
E` demagogia perché non è vero che le Amministrazioni Comunali non sono
state sentite; il Consigliere Giacinto sa bene che il Consorzio è rappresentato dai
Consiglieri Comunali all'uopo eletti e che il Presidente del Bacino Napoli 2 è un
ex Consigliere oggi militante nel P.D.S., il dottor Giacinto Libertini, il quale non
ha fatto niente in occasione delle varie riunioni a cui è stato chiamato dal
subcommissario ingegner De Lilla per porre freno o per portare un'alternativa a
quello che avrebbe potuto divenire da un momento all'altro uno scempio sul
nostro territorio! Quindi, responsabilità ben chiare!
Tuttavia, io mi trovo ad esprimere una considerazione più importante: il
Consiglio Provinciale non
dovrebbe
dichiararsi contro gli inceneritori o il
trattamento dei rifiuti per derivarne CDR; contrariamente, dovrebbe trovare
un'alternativa. In Svezia od in altri Paesi molto più civili rispetto al nostro, ad
esempio, si riesce a riciclare circa il 90% dei rifiuti. Noi non possiamo correre il
rischio (caro Consigliere Giacinto!) di diventare Leonia. Se non conosce questa
storia di Italo Calvino, gliela racconto: Leonia era una città in cui tutti gli abitanti
vivevano amenamente ed i loro rifiuti venivano portati fuori dalle mura.
Improvvisamente quella grande montagna le crollò addosso, per cui ci si pose il
problema.
Sorge anche la questione relativa al Bacino Caserta 2, poiché l'inceneritore
sarà installato a Marcianise, nella zona ASI, per cui, a distanza di ben quindici o
venti metri da falde acquifere e Regi Lagni, saranno impiantate due stazioni di
compattazione e trasferenza!
Occorrerebbe, dunque, una mobilitazione seria che noi abbiamo chiesto ma
non come opposizione perché sui rifiuti solidi urbani, sull'ecologia, sull'ambiente
o sulla vivibilità non esiste Centro, Sinistra o Destra; ritengo che tutti abbiamo a
cuore le sorti dei nostri paesi, ma dobbiamo porci il problema del corretto
smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Non è possibile arrivare a questo punto soltanto perché un Consigliere viene
chiamato da Sindaci poco attenti al loro territorio, che possono essere di Destra o di
Sinistra, di Centro o di quant'altro!
Questa storia ha origine nel '93, allorquando un Commissario Prefettizio, ormai
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in pensione, il dottor Savoia, indicò che tale impianto potesse essere ubicato nella
nostra zona ASI.
Nel
'94 sollevammo
una protesta furibonda in Consiglio
Comunale e riuscimmo ed evitare tale problema. Ci dissero, poi, che avrebbero
situato sul nostro territorio una compattazione per rifiuti inerti e rifiuti solidi
urbani ed ancora in quell'occasione ci battemmo. Venne il nostro Assessore
Catapano a tranquillizzare tutti; uscimmo dalla Sala Consiliare del Comune di
Caivano, in cui erano presenti tutti i Partiti, con la convinzione che non si sarebbe
fatto mai niente. All'improvviso, poi, senza che alcuno avesse conoscenza di quanto
stesse avvenendo, il 6 luglio scorso è stata pubblicata quella gara, a cui ci siamo
opposti con un Consiglio Comunale al quale abbiamo dato mandato di ricorrere
al T.A.R., che ha già bocciato il ricorso, così come è già accaduto per Giugliano e
per Tufino; pertanto, avremo sul nostro territorio questo impianto!
Al di là delle colpe, dei facili entusiasmi e degli ordini del giorno, dobbiamo
porci il problema del corretto
smaltimento! Avrebbero potuto, ad esempio,
costituirsi S.p.A. tramite la GEPI Lavoro, ma nulla di tutto ciò è avvenuto! I lavori
socialmente utili
avrebbero
potuto
essere impegnati
in
quella
occasione
"stupenda" di impegno rappresentata dallo smaltimento corretto dei rifiuti, con la
loro catalogazione! Ciò non è stato fatto ed i ritardi si accumulano sulla nostra
pelle!
Il 15 ottobre - diceva bene il collega Russo, il cui intervento ha preceduto il
mio - si apriranno le buste. Ritengo, tuttavia, che non si possa fare molto per
cercare di mettere un punto fermo a questo scempio. Bisogna fare in modo che la
ricaduta sull'ambiente sia quantomeno irrisoria; dobbiamo richiedere barriere
ecologiche e, per quanto attiene al Consiglio Provinciale, fare in modo di vigilare
con i nostri organismi a che tutto quanto serve ad eliminare o a rendere quanto
meno gravoso possibile l'impatto ambientale possa essere realizzato.
Rendo, a questo punto, un riferimento poiché Lei non conosce bene Caivano.
Negli ultimi sette mesi, improvvisamente, in un paese in cui si sapeva che il Piano
Regolatore non sarebbe stato approvato per la sua filosofia, su un territorio che,
per quanto mi risulta, non ha vocazione turistica - tant'è vero che il Consiglio non
ha neanche ritenuto di inserirci negli "italiani del Giubileo" - lungo il Corso
principale si aprono ben cinque agenzie immobiliari, tra cui la Gabetti e la Euro
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Immobiliare; è un fenomeno che mi ha fatto pensare! Evidentemente, gente ben
più informata
dei Consiglieri Comunali o Provinciali
hanno
appreso della
collocazione su quel territorio di impianti siffatti e pare che laddove verranno
ubicati - che costerà all'incirca cinquecento miliardi - vi sarà fuga, in quanto
coloro che avranno la possibilità di emigrare forzatamente da quel territorio, in
cui hanno le loro radici, lo faranno. Ecco che gli avvoltoi già sono sul campo! Non
so di chi sia la colpa; non voglio certamente attribuirla al Sindaco di Sinistra, ma
qualcuno non ha vigilato! Noi lo abbiamo fatto per quanto era in nostro potere!
Ben venga, dunque, anche un ordine del giorno, ma non è questo il modo di
risolvere i problemi e glielo posso assicurare!
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
A questo punto devo necessariamente intervenire poiché sono anch'io parte in
causa nella discussione che stiamo affrontando, atteso che parliamo del Consorzio
Napoli 2 e si "tirano in ballo" i Sindaci!
CONSIGLIERE GIORDANO
Interviene
come
Presidente od in qualità
di
Sindaco
del Comune di
Frattaminore?
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Dovrei parlare come Consigliere.
CONSIGLIERE GIORDANO
O come Sindaco di Frattaminore?!
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Anche nella carica di Sindaco!
CONSIGLIERE RAIA
A questo punto deleghi un sostituto, in modo da poter intervenire.
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IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Chiedo, dunque, al Consigliere Cordopatri di sostituirmi. Ho necessità di
intervenire su questo punto.
IL VICEPRESIDENTE DOMENICO CORDOPATRI
Riprendiamo i lavori del Consiglio. La parola al Consigliere Del Prete che ne ha
fatto richiesta.
CONSIGLIERE DEL PRETE
Non so se riguardo alla questione dei rifiuti siamo stati poco attenti come
amministratori locali o nella carica di
Consiglieri Provinciali. Ritengo che al
riguardo abbiamo affrontato in sede
di Consiglio Provinciale una seria ed
approfondita discussione, "trascinata" anche per più di una seduta.
Nel merito ci siamo riuniti in numerose occasioni all'interno delle Commissioni
ed abbiamo rivolto tutta l'attenzione necessaria ed indispensabile a questo punto,
che abbiamo cercato di valutare in modo serio e sereno. Abbiamo, inoltre, portato
dei suggerimenti e (guarda caso!) neanche uno di quelli posti in essere dal
Consiglio Provinciale è stato accolto dalla Regione Campania, che rappresenta la
nota dolente dell'intera discussione avendo essa posto in essere tutte le condizioni
indispensabili e necessarie per fare in modo che il decreto Ronchi, così come la
raccolta differenziata, fossero affossati, procedendo
sulla stessa linea anche
nell'ambito di Comuni ove, con sacrifici e con spirito di abnegazione da parte degli
amministratori, è stata attuata la raccolta differenziata, falsando, altresì, in
modo artato e capzioso quelli che risultavano essere i dati e gli elementi da porre
a disposizione del Ministro Ronchi. Mi riferisco alla costituzione di società che
"raccolgono carte e cartoni" facendoli, invece, risultare come parte di rifiuti
differenziati raccolti all'interno delle Amministrazioni, al fine di raggiungere la
quota parte prevista dal decreto Ronchi.
Le Amministrazioni locali (non ne parliamo!) sono state bistrattate e messe
da parte e non hanno avuto alcuna occasione di poter spendere una parola in tal
senso! Noi come Comune di Frattaminore ci ritroviamo a far parte del Consorzio
Napoli 2; tuttavia, con delibera del Consiglio Comunale abbiamo deciso di uscirne
ma pare che non ve ne sia la facoltà perché la determinazione è stata assunta in
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altro luogo.
Crediamo fermamente che, rispetto alla questione relativa alla raccolta dei
rifiuti, occorra porre in atto tutte le energie indispensabili e necessarie affinché si
vada per un riequilibrio del territorio ed una convivenza più coerente con lo
stesso. Allorquando si è parlato della raccolta differenziata, mi sembra che la
Regione avesse dovuto realizzare quella famosa stazione che avrebbe dovuto
sorgere a Santa Maria; ritengo che a tutt'oggi non sia aperta, non sia andata in
funzione e abbia di fatto determinato il fallimento della raccolta differenziata.
Presso il mio Comune tale operazione viene posta in essere e Frattaminore è stato
indicato, ad un certo punto, anche a livello nazionale, come uno dei primi
Comuni con riferimento a siffatte esperienze, ma oggi non abbiamo dove portare
la parte di raccolta differenziata poiché la stazione che avrebbe dovuto essere
costruita ad opera della Regione non è stata realizzata. Quindi, di fatto vi è un
serio e forte disegno politico, ritengo anche perverso, da parte della Regione atto
a determinare il fallimento della raccolta differenziata.
I sacrifici delle Amministrazioni sono stati compiuti, così come quanto doveva
essere realizzato dal Consiglio Provinciale, ma ciò che doveva essere attuato dalla
Regione, che ha scelto di fatto di provvedere ad altro... E rispetto a tanto non so
cosa possiamo fare! Poveri Sindaci di piccoli Comuni che vivono in periferia e
che sono "messi in croce" dalla Regione che delibera sulla testa di tutti, del
Consiglio Provinciale e delle Amministrazioni locali!
Non opererei alcuna distinzione riguardo al fatto che gli Onorevoli di Sinistra
abbiano contribuito alla realizzazione del Polo Pediatrico ad Acerra. Hanno fatto
bene; si trattava di un loro dovere ed era anche ora che si attuasse un'operazione
siffatta
in
una zona lontana dall'area ospedaliera, che
si
trova insediata
completamente a Napoli. Forse, per la prima volta si è fatto un discorso serio di
dislocazione di alcune attrezzature ospedaliere in altri siti. Non credo che la
Sinistra abbia pagato un prezzo in questo senso; non era serio, né coerente; non
era della Sinistra fare un discorso di questo tipo! Invece, evidentemente, gli interessi
riguardo alla questione del Consorzio Napoli 2 sono altri e dovremmo chiedere agli
amministratori della Regione di indicarceli! Noi quali amministratori locali e nella
carica di Consiglieri Provinciali non abbiamo avuto, così come accade allo stato,
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facoltà e mezzi per capirlo; sappiamo solo
che
ci stiamo opponendo come
possiamo per uscire da quel Consorzio! Non ho altro da aggiungere.
IL VICEPRESIDENTE DOMENICO CORDOPATRI
Chiedo se vi siano altri interventi. Chiede la parola il Consigliere Giordano; ha
facoltà di intervenire.
CONSIGLIERE GIORDANO
Intervengo per una brevissima replica, anche perché credo che siamo giunti
ad un punto in cui non si raggiungerebbe il numero per la votazione dell'ordine
del giorno in discussione.
Volevo
proporre
di riprendere l'ordine del giorno
che
il Consiglio ha
approvato alcuni mesi or sono, rilanciarlo ed attualizzarlo rispetto alla novità
costituita dal Presidente Rastrelli, nonostante la chiara opposizione delle istituzioni
locali a partire dalla Provincia e dai Comuni, che non hanno condiviso le scelte del
Commissario giudicandole antidemocratiche, poco partecipate e fuori da qualsiasi
contesto di programmazione e di ricarico di attività inquinanti sul territorio;
credo che in sintesi sia questo quello di cui abbiamo discusso. Con un lungo
documento redatto dal Consiglio Provinciale è stata approvata una direttiva da
offrire al Ministro Ronchi e al Commissario Rastrelli alludendo alla chiave di volta
per affrontare un tema così spinoso e delicato, con riferimento al quale credo che
nessuno si sottragga da una funzione di governo; noi, in particolar modo, che
costituiamo la maggioranza presso moltissimi di questi
Comuni,
siamo
consapevoli di essere al cospetto di una questione sulla quale nessuno vuole
tirarsi indietro ma
affrontarla
nel modo più democratico e programmatico
possibile.
Con riferimento alle scelte del Commissario, sia quella del Polo di Marcianise
che l'altra di Giugliano, con le conseguenti piattaforme di protezione del CDR
allocate a Caivano, rispondenti ad una logica del tutto fuori e priva di qualsiasi
idea di programmazione e di ricarico di funzioni territoriali, credo che vadano
respinte anche le insinuazioni operate poc'anzi dal Consigliere Russo circa una
sorta di preservazione di pezzi del territorio a funzioni più eccellenti a danno di
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altri luoghi territoriali. Questo è demagogico perché un carico siffatto non sottrae
certamente nessuno dalle conseguenze di gap ambientale che un insediamento del
genere comporta. Abbiamo il problema dei rifiuti e nessuno di noi si sottrae alle
responsabilità. Abbiamo fissato la chiusura della storia delle discariche ed
abbiamo anche precisato, in questa sede, in Consiglio Provinciale, quale fosse a
nostro avviso un metodo per cambiare completamente
registro rispetto
all'impostazione di Rastrelli: quella, cioè, di una programmazione che fosse
costruita con il consenso delle popolazioni e delle Amministrazioni locali, cosa
che finora non è avvenuta! Abbiamo contestato anche i poteri commissariali
che surrettiziamente
si appropriano della pianificazione
in
questa materia,
sottraendola anche dal controllo del Consiglio Regionale.
Senza voler alzare i toni, vedo un unico responsabile nel procedimento ed
individuo anche delle responsabilità nel
Governo che conferma i poteri
commissariali ad un incapace come Rastrelli che, da ben quattro anni, oramai
Commissario unico, gestisce nel modo a tutti noto questa partita. Oggi vi è la
necessità
di aggiornare
quell'ordine del giorno. E` paradossale ciò che sta
accadendo a Caivano e ad altri Comuni viciniori; è paradossale che ora si tenti di
scaricare sulla guida delle attuali Amministrazioni responsabilità che, invece, sono
perfettamente individuate, alquanto precise, e farebbero bene a farne ammenda!
Mi aspetterei, ad esempio, che le forze del Polo sfiduciassero Rastrelli per le
scelte compiute; l'unica cosa che sanno fare, invece, è dare addosso a Sindaci o a
Presidenti di Consorzio che in questa partita non hanno alcun potere di intervento
nei confronti del Commissario Rastrelli!
Proporrei, dunque, di non procedere al voto nel corso della seduta odierna ma
di avere magari un punto all'ordine del giorno nella prossima occasione, ove la
tematica in discussione venga anche ampliata ed approfondita, recuperando il
documento che il Consiglio approvò in sede di discussione e quello approvato
successivamente come proposta di ordine del giorno che si aggiornava
al
riguardo; proporrei, pertanto, di avere un ulteriore passaggio, attivando, però,
anche in tal caso un ruolo più attivo della Provincia circa le proposte da avanzare
su questo terreno. Forse al riguardo avremo bisogno di un diverso e maggiore
impegno anche da parte dell'Assessorato all'ambiente, che nei sensi della
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pianificazione possa individuare luoghi e settori.
Come Consiglio Provinciale abbiamo compiuto - e lo voglio ricordare - una
scelta limitata dell'uso dei termodistruttori, con voti contrari; in conclusione, il
Consiglio ha deciso in tal senso. Ci pare che le scelte di Rastrelli vadano in una
direzione totalmente opposta perché, intanto, come era timore di tutti, il tema del
riciclaggio, del recupero e del riuso dei rifiuti è scoraggiato attraverso politiche che
tendono a consolidare interessi forti sulla distruzione totale di qualsiasi rifiuto.
Tale risultava essere la proposta che intendevo avanzare
Approvato o meno quest'ordine del giorno, la
al Consiglio.
discussione merita un
aggiornamento ed un approfondimento per la sussistenza di forti tensioni al
riguardo. Credo che il Consiglio Provinciale debba avere una seduta in occasione
della quale si rivela opportuno invitare anche i Sindaci in modo da avere un
confronto con le realtà locali ed una discussione che fosse politicamente e
maggiormente rappresentata nei riguardi del Commissario Regionale.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Chiede la parola il Consigliere Raia; ne ha facoltà.
CONSIGLIERE RAIA
Ringrazio il Presidente per avermi concesso di intervenire. Sarò brevissimo, a
differenza del collega che mi ha preceduto. Si tratta di una proposta, più che altro
di uno sfogo, di una digressione; quindi, sarebbe opportuno non verbalizzare
allorquando si discute di un ordine del giorno, poiché la verbalizzazione ha avuto
origine per un diverso tipo di esigenza e non per far demagogia! Chiaramente,
vesto i panni dell'avvocato che dovrebbe difendere qualcuno. Al di là della politica
ambientale, non mi sembra che qui vi siano gli strumenti o gli studi opportuni e
necessari per poter accusare chicchessia di agire bene o male. Il Presidente
Rastrelli, evidentemente, sarà sottoposto al vaglio naturale dell'elettorato e lì si
deciderà se ha agito bene o male anche in politica ambientale!
Per ritornare a quanto ho avuto modo di affermare in precedenza, senza voler
entrare nello specifico, atteso
che
ritengo non
vi siano più i numeri che
consentono a questo Consiglio di poter proseguire nella discussione, rimetto al
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Presidente la mia disponibilità; quindi, chiedo che vi sia una preventiva verifica
del numero legale, onde evitare che si riversino su quella gentile signorina altri
fiumi di parole di cui, poi, null'altro possiamo farne se non della demagogia!
CONSIGLIERE GIACINTO
Intendo intervenire.
CONSIGLIERE GIORDANO
C'è una proposta da valutare. Al di là della verifica, il gruppo del P.D.S. chiede
nella prossima riunione dei Capigruppo di porre all'ordine del giorno il punto
oggi...
[Intervento fuori microfono]
CONSIGLIERE GIORDANO
Sto semplicemente manifestando...
[Il breve intervento del Consigliere Raia non è pronunciato al microfono]
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Il Consigliere Giordano è intervenuto prima di te e nell'intervento che ha svolto
si evinceva questa richiesta.
CONSIGLIERE GIORDANO
Procediamo in tal senso, previa raccomandazione espressa dal Capogruppo del
P.D.S. a proposito di un punto da rimandare al prossimo Consiglio come da
regolamento, nel quale, però, vi sia una discussione con l'invito dei Sindaci delle
aree interessate in modo che il Consiglio stesso possa aggiornare le proprie
valutazioni rispetto a posizioni già assunte.
CONSIGLIERE RAIA
Atteso che trattasi di una mera raccomandazione, rimane tale se
procede alla verifica del numero legale. Quindi,
Lei non
non può rappresentare una
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proposta, né può essere presa in considerazione.
Per l'inserimento all'ordine del giorno vi è bisogno di un documento, di una
richiesta e delle firme.
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Prima di passare alla verifica del numero legale, il Presidente pone in essere una
proposta.
CONSIGLIERE GIORDANO
Chiedo scusa al Presidente; è stato consegnato un punto all'ordine del
giorno? Bene! Chiedo il rinvio del punto perché non iscritto, da discutere al
prossimo Consiglio come da regolamento, previa riunione dei Capigruppo nel
corso della quale chiederò che il Consiglio stesso inviti anche i Sindaci interessati.
Non vedo, rispetto a tanto, quale sia il problema.
CONSIGLIERE GIACINTO
Intervengo sempre con una raccomandazione: attesa l'urgenza, considerato che
stiamo andando verso una gara...
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Passiamo alla verifica.
CONSIGLIERE RAIA
Devo necessariamente assumere questo atteggiamento. Deve procedere alla
verifica!!
CONSIGLIERE GIACINTO
Sto sottoponendo una sola raccomandazione, che forse può servire anche a te.
CONSIGLIERE CORDOPATRI
Raia, non votiamo niente! Non c'è alcuna possibilità di votare un atto!
CONSIGLIERE GIACINTO
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Non stiamo votando, Raia; è una raccomandazione, se veramente siete tutti
preoccupati o fingete di esserlo... Era solo
una preoccupazione anche in
considerazione delle buste che si stanno aprendo. Raccomando, quindi, di tenere
il
prossimo
Consiglio Provinciale entro una settimana. Ciò, per permettere
democraticamente a tutti e alle Amministrazioni Comunali di essere coinvolti.
Penso che anche il Consigliere Raia dovrebbe essere d'accordo al riguardo.
[L'intervento del Consigliere Raia è pronunciato fuori dal microfono]
IL VICEPRESIDENTE MASSIMO DEL PRETE
Consigliere Raia, non ho dato la parola al Consigliere Giacinto; se ne è
appropriato! Adesso passo alla verifica.
APPELLO NOMINALE
1) APREA Antonio, presente;
2) ARAGONA Luigi, assente;
3) BORRELLO Giovanna, assente;
4) BORRIELLO Ciro, assente;
5) CACCIOLA Ciro, assente;
6) CAPEZZUTO Antonio, assente;
7) CAPUTO Gennaro, assente;
8) COPPOLA Raffaele, assente;
9) CORDOPATRI Domenico, presente;
10) COZZOLINO Angelo, presente;
11) CUOMO Giuseppe, assente;
12) D'ALESSANDRO Gennaro, assente;
13) D'ANTONIO Giuseppe, assente;
14) DEL PRETE Massimo, presente;
15) DE MATTIA Domenico, assente;
16) DI GENNARO Agostino, assente;
17) ESPOSITO Luciano, presente;
18) ESPOSITO Maurizio, assente;
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19) FLAUTO Enrico, assente;
20) FORTE Errico, presente;
21) GIACINTO Bruno, presente;
22) GIORDANO Antonio, presente;
23) LOMBARDI Vincenzo, assente;
24) MANZI Andrea, assente;
25) MARANTA Francesco, presente;
26) MARTANO Giovanna, assente;
27) MORREALE Vincenzo, assente;
28) MUSELLA Ferdinando, presente;
29) MUTO Rosario, presente;
30) NAPOLITANO Giuseppe, assente;
31) ORPELLO Giuseppina, presente;
32) OSSORIO Giuseppe, assente;
33) RAIA Luigi, assente;
34) ROMANO Angelo, assente;
35) RUOCCO Antonio, assente;
36) RUSSO Giacinto, assente;
37) RUSSO Francesco, assente;
38) RUSSO Raffaele, presente;
39) SANTOJANNI Augusto, assente;
40) SCOGNAMIGLIO Vincenzo, presente;
41) SIMONELLI Eduardo, assente;
42) TAFURO Giacomo, assente;
43) TARTAGLIONE Francesco, assente;
44) TORCHIA Antonello, assente;
45) ZOLFO Giuseppe, presente;
46) LAMBERTI Amato, assente.
Manca il numero legale; il secondo appello verrà chiamato tra un quarto d'ora.
Il Presidente dà atto che non vi sono Consiglieri presenti in aula. La seduta è
sciolta.
Letto, confermato e sottoscritto.
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LA STENOTIPISTA
Antonella Bascetta
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