“Sportivamente” Un progetto di prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare attraverso la formazione degli istruttori e allenatori sportivi” ANALISI STRUTTURATA DEL PROBLEMA PROBLEMA In adolescenza i disturbi del comportamento alimentare possono esprimere una seria sofferenza psichica, oppure segnalare la difficoltà ad affrontare questa fase di crescita e le tappe evolutive che le competono. Si tratta, infatti, di disturbi diffusi in prevalenza tra le giovani donne: il 40% delle persone affette da una patologia alimentare ha un’età compresa tra i 14 e i 19 anni. In Italia su mille giovani donne fra i 12 e i 25 anni, 3 soffrono di anoressia nervosa, 12 di bulimia nervosa e 70 di disturbi subliminali; il rapporto maschi/femmine è di 1/10 per l’anoressia e 1/20 per la bulimia, mentre i disturbi alimentari infantili sono ugualmente distribuiti fra maschi e femmine. Tali dati attestano l’assoluta necessità di predisporre interventi precoci di prevenzione in età evolutiva, attraverso la formazione degli adulti che operano educativamente nel contesto di crescita di bambini e ragazzi. L’area dello sport, inteso come occasione educativa ed etica di promozione del benessere psico-fisico della persona, appare in primo piano in tal senso. SPIEGAZIONI PLAUSIBILI A determinare le patologie del comportamento alimentare concorrono: 1. fattori individuali, correlati all’adolescenza e in particolare alla costruzione dell’immagine del sé corporeo in relazione all’identità di genere 2. fattori socio-culturali e relazionali, correlati ai modelli familiari e sociali attualmente diffusi nei paesi occidentali. In età evolutiva, il disturbo del comportamento alimentare segnala un conflitto intrapsichico e relazionale che interferisce con due compiti di sviluppo fase-specifici: il processo di separazioneindividuazione e la costruzione dell’identità di genere. In entrambi i processi è determinante la donazione di significato simbolico e relazionale al corpo sessuato. I soggetti a rischio per il disturbo alimentare dispongono di un’organizzazione di personalità che presenta aree di fragilità specifiche: un Ideale dell’Io severo e ipertrofico, un incompleto e difficoltoso processo di soggettivazione, una mancata mentalizzazione del corpo. Le adolescenti anoressiche, attraverso il tentativo di modellare le forme del corpo e controllarne i bisogni e gli impulsi, lottano per affermare il predominio della mente sul corpo. Cercano così di compensare, attraverso l’identificazione con l’ideale, carenze di contenimento e riconoscimento primario. Le giovani donne alle prese con la costruzione della propria femminilità, oggi sembrano rifiutare il modello del corpo materno, morbido, “rotondo” e accogliente, e desiderano assomigliare alle sottili bellezze da copertina ed ai modelli quasi maschili fondati sull’efficienza del corpo e sulla prestazione muscolare. Il modello di femminilità incarnato dalla donna-madre è stato oggi sostituito da quello della donna-in-carriera indipendente, competitiva e da quello della “donna androgina” che assume forme e ruoli un tempo tipicamente maschili. Anche ai maschi vengono proposti modelli carichi di contrasti e paradossi: l’uomo esibisce un fisico prestante e muscoloso e allo stesso tempo si è “femminilizzato” e dedica sempre più attenzione alla cura del corpo. Anche il modello paterno si è trasformato, ed incarna oggi funzioni di accudimento e mediazione, un tempo di stretta competenza materna. A partire dall’adolescenza si entra in contatto con nuovi e diversi aspetti di sé e il compito di mentalizzare il corpo, raffigurando simbolicamente le trasformazioni puberali sopraggiunte, orienta ad integrare nelle nuova identità adulta aspetti differenti e complementari. Il contesto socio-culturale contemporaneo fa della magrezza, dell’apparenza, dell’efficienza fisica e dell’esteriorità valori molto importanti. Gli adolescenti sono particolarmente sensibili ai messaggi che giungono dall’esterno e cercano in ogni modo di aderire agli ideali proposti dalla società e dal gruppo. SOLUZIONI PROPOSTE Se i disturbi alimentari hanno a che fare con un deficit di autostima e un fallimento del processo di mentalizzazione del corpo, che inducono a modellarlo su ideali irraggiungibili di perfezione estetica e/o prestazione atletica, far prevenzione in questo ambito può significare innanzitutto aiutare gli adulti investiti di responsabilità educative a comprendere quale sistema di valori e quali modelli di genere tali ideali veicolano. E’ importante cercare di trasmettere l’idea che l’affermazione di sé, anche nell’area della competizione sportiva, passa attraverso una molteplicità di fattori diversi, costituzionali e caratteriali, che fanno di ogni atleta prima di tutto una persona unica, dotata di una propria originalità e specificità. La formazione degli operatori dell’area dello sport giovanile è dunque mirata a sostenere un sistema di valori che abbia efficacia preventiva nei confronti dei disturbi alimentari e dell’immagine corporea, sia maschile che femminile. Si intende focalizzare l’attenzione sia sull’uso della pratica sportiva per contrastare la tendenza al soprappeso (più diffusa in ambiti sportivi non agonistici e tra i bambini della fascia d’età delle elementari), sia sulle correlazioni dannose tra sport e diete restrittive, condotte eliminatorie e assunzione di sostanze dopanti (soprattutto in età adolescenziale e in ambiti preagonistici e agonistici). FATTIBILITA’ Gli incontri saranno condotti da psicologi e psicopedagogisti dell’Istituto Minotauro di Milano, esperti nella conduzione di gruppi di adolescenti per la promozione del benessere e della prevenzione del disagio adolescenziale, in collaborazione con i dirigenti di alcune tra le principali società sportive dell’area milanese, attive nell’organizzazione di corsi rivolti a bambini ed adolescenti sia in ambito amatoriale che agonistico. La conduzione dell’attività formativa si avvarrà di una metodologia consolidata presso il nostro Istituto e già adottata in analoghi interventi di prevenzione, e si svilupperà attraverso: - raccolta del punto di vista degli operatori circa le problematiche oggetto dell’intervento formativo, in particolare in relazione al loro compito, nelle sue specifiche criticità e punti di forza, e restituzione formativa in piccoli gruppi - interventi di formazione in aula inerenti a: elementi di psicologia dello sviluppo, psicologia dello sport, animazione e conduzione educativa di gruppi di bambini ed adolescenti - utilizzo di questionari anonimi e test grafici sottoposti a gruppi mirati di bambini ed adolescenti praticanti attività sportive per una restituzione formativa agli operatori (dirigenti, istruttori, animatori) CRITICITA’ Elementi di criticità potrebbero essere costituiti da: - ottenere la piena collaborazione delle società sportive, ai cui operatori viene proposto un intervento formativo che non è stato da loro richiesto e non può, pertanto, avere valore prescrittivo - integrare la nostra proposta con le attività formative e di aggiornamento già normalmente previste per gli istruttori/allenatori, conciliando esigenze diverse in quanto a modalità, contenuti, organizzazione - per i motivi predetti, stabilire a priori la logistica e il calendario delle attività formative BIBLIOGRAFIA Cash, T.F., Pruzinsky, T., (2002) Body image: A handbook of theory, research, and clinical practice, Guilford Press, New York. Chamay-Weber C., Narring F., (2006) “Eating disorders prevention: does school have a role to play?”, in Revue Médical Suisse, 2(69), pp. 1531-34. Charmet Pietropolli G., Maggiolini A., (2004) Manuale di psicologia dell’adolescenza: compiti e conflitti, Franco Angeli, Milano. Dalle Grave R., De Luca L., (1999) Prevenzione dei disturbi dell’alimentazione. Un programma di educazione e prevenzione primaria e secondaria per operatori socio-sanitari, Positive Press, Verona. Favaro A., Zanetti T., Huon G., Santonastaso P., (2005) “Engaging Teachers in an Eating Disorders Preventive Intervention”, in International Journal of Eating Disorders, 38, pp. 73-77. Jeammet P., (2006) Anoressia bulimia. I paradossi dell'adolescenza interpretati da un grande psichiatra francese, Franco Angeli, Milano. Levine M.P., Piran N., (2004) “The role of body image in the prevention of eating disorders” in Body Image, 1, pp. 57-70. 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Zanardo, Clueb, Bologna OBIETTIVI GENERALI Informare e sensibilizzare gli operatori dello sport (dirigenti e quadri di Società sportive, istruttori, allenatori) sul tema dei Disturbi del comportamento alimentare e sulla loro relazione con l’ambito della pratica sportiva giovanile. Aumentare la consapevolezza degli operatori sui meccanismi psicologici di trasmissione dei modelli ideali nella relazione tra educatore e educando o tra allenatore e giovane atleta, esplicitandone la portata nell’ambito della formazione dell’identità e le possibili conseguenze sul benessere psico-fisico. OBIETTIVI SPECIFICI Gli obiettivi specifici dell’intervento coincidono con i contenuti dell’intervento formativo rivolto agli operatori dello sport, e riguardano pertanto: 1) obiettivo specifico: Formazione o aggiornamento degli operatori dello sport su temi connessi alla relazione tra psicologia dello sviluppo e sport, quali: L’importanza del corpo e dell’ideale legato alla sua efficienza e bellezza nel processo di costruzione dell’identità, di consolidamento della struttura del Sé, del senso di autostima ed auto-efficacia. Le modalità in cui si declina nel contesto socio-culturale attuale il compito evolutivo fasespecifico che riguarda l’integrazione tra l’immagine del corpo infantile e del corpo adulto in rapporto alle trasformazioni puberali; 2) obiettivo specifico: Esplicitare, nel contesto di riferimento (giovani che praticano attività sportiva a livello amatoriale, preagonistico o agonistico), il peso che gli stereotipi di genere e i modelli ideali di riferimento assumono all’interno del gruppo dei pari e in relazione ai processi di identificazione e individuazione tipici di questa fase evolutiva; 3) obiettivo specifico: Esplicitazione dei modelli culturali che informano le condotte educative e formative degli operatori dello sport, e dei valori affettivi ad essi sottesi, in particolare in riferimento a: L’importanza della relazione educativa con gli adulti significativi (genitori, ma anche insegnanti, istruttori e allenatori sportivi) nella donazione di valore alla cura del corpo, non solo nella sua dimensione prestazionale ed estetica ma in rapporto al significato profondo che assume nel rapporto con se stessi, con i coetanei e con gli adulti. Lo sport come ambito “etico” in cui sviluppare un rapporto sano ed equilibrato tra mente e corpo, e la squadra o la società sportiva come ambito privilegiato in cui “allenarsi” a conciliare bisogni apparentemente opposti quali: spinta all’autoaffermazione e spirito di sacrificio, competizione e solidarietà, bisogni di riconoscimento individuale e rispecchiamenti valorizzanti legati all’appartenenza al gruppo. PIANO DI VALUTAZIONE PER IL 1° OBIETTIVO SPECIFICO 1) obiettivo specifico: Formazione o aggiornamento degli operatori dello sport su temi connessi alla relazione tra psicologia dello sviluppo e sport, quali: Indicatore di risultato Valutazione positiva da parte degli operatori coinvolti, misurata tramite somministrazione di un questionario di gradimento Standard di risultato Misurazione gradimento da parte degli operatori coinvolti nella formazione: 75% valutazioni positive Azione Formazione in aula operatori di una società sportiva amatoriale Formazione in aula operatori di una società sportiva preagonisticaagonistica Indicatore di processo Standard di processo Realizzazione di interventi di - n. 2 interventi in aula per operatori formazione in aula per ogni “infanzia” (0-10 anni) sottogruppo di - n. 2 interventi in aula per operatori istruttori/allenatori secondo “pubertà” (11-13 anni) fasce d’età - n. 2 interventi in aula per operatori “adolescenza” (14-17 anni) Realizzazione di interventi di - n. 2 interventi in aula per operatori formazione in aula per ogni “infanzia” (0-10 anni) sottogruppo di - n. 2 interventi in aula per operatori istruttori/allenatori secondo “pubertà” (11-13 anni) fasce d’età - n. 2 interventi in aula per operatori “adolescenza” (14-17 anni) CRONOGRAMMA* Mese rendicontazione 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 Organizzazione incontri e predisposizione contenuti formativi Formazione in aula operatori società amatoriale - 1° intervento Formazione in aula operatori società amatoriale - 2° intervento Formazione in aula operatori società agonistica – 1° intervento Formazione in aula operatori società agonistica - 2° intervento *NB: data la natura dell’intervento e la programmazione delle attività sportive, si è seguito il calendario scolastico, da settembre ad agosto 8 PIANO DI VALUTAZIONE PER IL 2° OBIETTIVO SPECIFICO 2) obiettivo specifico: Esplicitare, nel contesto di riferimento (giovani che praticano attività sportiva a livello amatoriale, preagonistico o agonistico) il peso che gli stereotipi di genere e i modelli ideali di riferimento assumono all’interno del gruppo dei pari e in relazione ai processi di identificazione e individuazione tipici di questa fase evolutiva; Indicatore di risultato Avvenuta comprensione, da parte degli operatori dello sport, delle rappresentazioni e dei modelli culturali prevalenti a cui i loro allievi si riferiscono nell’elaborazione dell’immagine di sé e del proprio corpo. Standard di risultato Questionari a risposta chiusa distribuiti agli operatori coinvolti nella formazione: 75% risposte corrette. Azione Raccolta modelli culturali prevalenti tra gli allievi di una società sportiva amatoriale Raccolta modelli culturali prevalenti tra gli allievi di una società sportiva preagonistica e agonistica Restituzione formativa modelli culturali degli allievi agli operatori dello sport Indicatore di processo Raccolta, in busta chiusa ed anonima, di questionari di valutazione dell’autostima relativa all’immagine di sè Raccolta, in busta chiusa ed anonima, di test grafici relativi l’immagine di sé reale/ideale (test di Mac Hover) Analisi degli elaborati e scrittura report per restituzione formativa Raccolta, in busta chiusa ed anonima, di questionari di valutazione dell’autostima relativa all’immagine di sè Raccolta, in busta chiusa ed anonima, di test grafici relativi l’immagine di sé reale/ ideale (test di Mac Hover) Analisi degli elaborati e scrittura report per restituzione formativa Realizzazione di n. 6 incontri in sottogruppi divisi per fasce d’età degli allievi e per società di appartenenza Standard di processo - n. 10 questionari allievi età 0-10 anni - n. 10 questionari allievi età 11-13 anni - n. 10 questionari allievi età 14-17 anni - n. 10 disegni allievi età 0-10 anni - n. 10 disegni allievi età 11-13 anni - n. 10 disegni allievi età 14-17 anni - scrittura n. 3 report (uno per ogni fascia d’età) - n. 10 questionari allievi età 0-10 anni - n. 10 questionari allievi età 11-13 anni - n. 10 questionari allievi età 14-17 anni - n. 10 disegni allievi età 0-10 anni - n. 10 disegni allievi età 11-13 anni - n. 10 disegni allievi età 14-17 anni - scrittura n. 3 report (uno per ogni fascia d’età) - 1 incontro operatori “infanzia” (0-10 anni) società amatoriale - 1 incontro operatori “infanzia” (0-10 anni) società agonistica - 1 incontro operatori “pubertà” (11-13 anni) società amatoriale - 1 incontro operatori “pubertà” (11-13 anni) società agonistica - 1 incontro operatori “adolescenza” (14-17 anni) società amatoriale - 1 incontro operatori “adolescenza” (14-17 anni) società agonistica CRONOGRAMMA* Mese rendicontazione 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 Predisposizione strumenti Distribuzione questionari e test in busta chiusa agli allievi società amatoriale e agonistica Ritiro questionari e test allievi Analisi ed elaborazione report questionari e test allievi Restituzione formativa modelli culturali allievi società amatoriale Restituzione formativa modelli culturali allievi società agonistica *NB: data la natura dell’intervento e la programmazione delle attività sportive, si è seguito il calendario scolastico, da settembre ad agosto 8 PIANO DI VALUTAZIONE PER IL 3° OBIETTIVO SPECIFICO 3) obiettivo specifico: Esplicitazione dei modelli culturali che informano le condotte educative e formative degli operatori dello sport, e dei valori affettivi ad essi sottesi. Indicatore di risultato Valutazione positiva da parte degli operatori coinvolti, misurata tramite somministrazione di un questionario di gradimento Standard di risultato Misurazione gradimento da parte degli operatori coinvolti nella formazione: 75% valutazioni positive Azione Raccolta modelli culturali prevalenti tra gli operatori di una società sportiva amatoriale Raccolta modelli culturali prevalenti tra gli allievi di una società sportiva preagonistica e agonistica Restituzione formativa dei modelli culturali degli operatori dello sport Indicatore di processo Standard di processo Focus group rivolti agli operatori - n. 1 focus group operatori “infanzia” dello sport, divisi per fasce d’età (0-10 anni) - n. 1 focus group operatori “pubertà” (11-13 anni) - n. 1 focus group operatori “adolescenza” (14-17 anni) Scrittura report per restituzione - scrittura n. 3 report (uno per ogni formativa focus group) Focus group rivolti agli operatori - n. 1 focus group operatori “infanzia” dello sport, divisi per fasce d’età (0-10 anni) - n. 1 focus group operatori “pubertà” (11-13 anni) - n. 1 focus group operatori “adolescenza” (14-17 anni) Scrittura report per restituzione - scrittura n. 3 report (uno per ogni formativa focus group) Realizzazione di n. 6 incontri - 1 incontro operatori “infanzia” (0-10 formativi in sottogruppi divisi anni) società amatoriale per fasce d’età degli allievi e - 1 incontro operatori “infanzia” (0-10 per società di appartenenza anni) società agonistica - 1 incontro operatori “pubertà” (11-13 anni) società amatoriale - 1 incontro operatori “pubertà” (11-13 anni) società agonistica - 1 incontro operatori “adolescenza” (14-17 anni) società amatoriale - 1 incontro operatori “adolescenza” (14-17 anni) società agonistica CRONOGRAMMA* Mese rendicontazione 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 Raccolta modelli culturali (focus group) operatori società amatoriale Elaborazione, stesura report operatori società amatoriale Restituzione formativa modelli culturali operatori società amatoriale Raccolta modelli culturali (focus group) operatori società agonistica Elaborazione, stesura report operatori società agonistica Restituzione formativa modelli culturali operatori società agonistica *NB: data la natura dell’intervento e la programmazione delle attività sportive, si è seguito il calendario scolastico, da settembre ad agosto 8 CRONOGRAMMA GENERALE Mese Contatti preliminari con referenti e quadri delle società sportive Organizzazione incontri e predisposizione contenuti formativi Predisposizione strumenti Presentazione del programma delle attività formative agli operatori Distribuzione questionari e test in busta chiusa agli allievi società amatoriale e agonistica Ritiro questionari e test allievi Raccolta modelli culturali (focus group) operatori società amatoriale Raccolta modelli culturali (focus group) operatori società agonistica Formazione in aula operatori società amatoriale - 1° intervento Formazione in aula operatori società amatoriale - 2° intervento Analisi ed elaborazione report questionari e test allievi Elaborazione, stesura report operatori società amatoriale Elaborazione, stesura report operatori società agonistica Formazione in aula operatori società agonistica – 1° intervento Formazione in aula operatori società agonistica - 2° intervento Restituzione formativa modelli culturali allievi società amatoriale Restituzione formativa modelli culturali allievi società agonistica Restituzione formativa modelli culturali operatori società amatoriale Restituzione formativa modelli culturali operatori società agonistica Distribuzione e raccolta questionari di valutazione dell’apprendimento e del gradimento Incontro consuntivo con dirigenti e quadri delle società sportive rendicontazione 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 PIANO FINANZIARIO Unità operativa 1 Equipe per la presa in carico dei disturbi alimentari, Istituto Minotauro Risorse Personale 1 psicologo 1 psicologo 1 segretario 1 psicologo 1 psicologo 1 psicologo 1 psicologo 1 psicologo 1 psicologo 1 psicologo 1 dietologo Riunioni Beni e servizi Spese generali Totale Referente Elena Riva Compiti Direzione scientifica Supervisione dell’equipe di lavoro Compiti e prodotti attesi - Direzione scientifica Supervisione dell’equipe di lavoro Progettazione e coordinamento Incontri preliminari e finali con i dirigenti e referenti delle società sportive Segreteria organizzativa 100 ore totali - Distribuzione, raccolta ed elaborazione questionari e test grafici allievi - 6 incontri restituzione formativa agli operatori formazione operatori società sportiva amatoriale età 0 -10 anni: - 1 focus group - 2 incontri formativi in aula - scrittura report - 1 incontro restituzione formativa formazione operatori società sportiva agonistica età 0-10 anni: - 1 focus group - 2 incontri formativi in aula - scrittura report - 1 incontro restituzione formativa formazione operatori società sportiva amatoriale età 11-13 anni: - 1 focus group - 2 incontri formativi in aula - scrittura report - 1 incontro restituzione formativa formazione operatori società sportiva agonistica età 11-13 anni: - 1 focus group - 2 incontri formativi in aula - scrittura report - 1 incontro restituzione formativa formazione operatori società sportiva amatoriale età 14-17 anni: - 1 focus group - 2 incontri formativi in aula - scrittura report - 1 incontro restituzione formativa formazione operatori società sportiva agonistica età 14-17 anni: - 1 focus group - 2 incontri formativi in aula - scrittura report - 1 incontro restituzione formativa 20 ore consulenza n. 25 riunioni, di 2 ore, per 6 psicologi Acquisto software e materiali informatici Rimborsi spese 1° anno € 4000 € 4000 € 5000 € 500 € 2500 € 1000 € 1500 € 450 € 500 € 800 € 200 € 450 € 500 € 800 € 200 € 450 € 500 € 800 € 200 € 450 € 500 € 800 € 200 € 450 € 500 € 800 € 200 € 450 € 500 € 800 € 200 € 1600 € 15000 € 2000 € 1200 € 50000