CARED UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA RICERCA SU OCCUPAZIONE/OCCUPABILITÀ DEI LAUREATI UNIVERSITARI SECONDO RAPPORTO DI LAVORO 9 giugno 2011 COORDINATORI: Giunio Luzzatto Roberto Moscati (Università Milano Bicocca) RICERCATORI: Stefania Mangano Maria Teresa Pieri Indice L’OCCUPAZIONE DEI LAUREATI DI PRIMO LIVELLO 1) Il nuovo ordinamento universitario (laurea a due livelli) e le indagini sul lavoro dei laureati p. 3 2) L’occupazione a un anno dal titolo (indagini AlmaLaurea e STELLA) p. 7 3) Le previsioni sulle assunzioni annuali (indagini Excelsior) p. 25 4) Qualche osservazione conclusiva p. 30 Bibliografia p. 32 Sitografia p. 33 Appendice A p. 34 Appendice B p. 36 Appendice C p. 38 L’OCCUPAZIONE DEI LAUREATI DI PRIMO LIVELLO 1) Il nuovo ordinamento universitario (laurea a due livelli) e le indagini sul lavoro dei laureati L’introduzione, in Italia, del doppio titolo universitario (Laurea, L, e Laurea Specialistica -ora Magistrale- LS/M) è avvenuta nell’ambito del Processo di Bologna che, a partire dal 1999, ha coinvolto tutti i sistemi universitari europei in uno sforzo di armonizzazione finalizzato alla costituzione dell’Area Europea dell’Istruzione Superiore (European Higher Education Area, EHEA). Il titolo di primo livello, Laurea nella nomenclatura italiana1 e Bachelor in quella anglosassone, è stato generalizzato, nell’ambito del processo, in tutti i Paesi europei (solo in pochi, tra cui la Germania, l’articolazione dei titoli è tuttora in fase sperimentale); ovviamente, l’attuazione richiede maggiore attenzione là dove esso ha rappresentato una innovazione rispetto alla precedente situazione di solo “ciclo lungo”. Era previsto fin dall’inizio che il processo venisse monitorato con verifiche biennali e che il 2010 fosse la data di un primo bilancio complessivo; ad esso ha provveduto una riunione dei Ministri dell’Istruzione Superiore dei 46 paesi dell’Area, svoltasi a Budapest e Vienna nel marzo di tale anno. Nell’incontro si è constatato che un insieme di risultati, sulla armonizzazione degli ordinamenti, sul riconoscimento dei crediti formativi, su procedure concordate per l’assicurazione della qualità sono acquisiti in maniera soddisfacente, mentre altri (mobilità di studenti e docenti, mercato europeo del lavoro dei laureati, equità sociale) richiedono ulteriori interventi; per il pieno consolidamento dei risultati già presenti e per il raggiungimento dei nuovi obiettivi è stato fissato un traguardo nel 2020. In occasione di tale incontro, l’organizzazione dei Rettori delle Università europee, EUA, ha puntualizzato lo stato di avanzamento del processo nell’ottica delle istituzioni accademiche (v. Appendice A); l’esigenza di operare con maggiore intensità ai fini della valorizzazione del Bachelor è stata la prima priorità indicata. Tutte le azioni proposte vanno nella direzione di un impegno per il miglioramento della occupabilità di tali laureati; nessuno propone di tornare indietro, anche perché si sa bene che questo tipo di innovazioni richiede tempo per raggiungere pienamente i propri obiettivi. In relazione a questo quadro europeo, anche il gruppo italiano dei Bologna Experts2 ha dedicato attenzione alle problematiche relative alla laurea di primo livello. In Italia, in particolare, a livello sia universitario sia mediatico vi sono numerose controversie sull’effettiva collocazione nel mercato del lavoro dei laureati del nuovo ordinamento didattico universitario. Diversi soggetti hanno svolto corpose analisi sul tema; ciò nonostante, essendo queste state finora presentate ognuna indipendentemente dalle altre, non si è potuto delineare un quadro di risultati pienamente organico, e ciò ha contribuito alla diffusione di informazioni incomplete e talora errate. Sul tema, il centro CARED dell’Università degli Studi di Genova ha sviluppato un progetto di ricerca (responsabili: Giunio Luzzatto, CARED e Roberto Moscati, Università di 1 Con “Laurea” e “laureato” si intende, sulla base della terminologia ufficiale (D.M. 509/1999 e D.M. 270/2004), chi ha conseguito la laurea di primo livello. Evitiamo di aggiungere un aggettivo (“Laurea triennale”, “Laurea breve”, o simile) perché, al di là delle intenzioni, ciò contribuisce a dare un segnale di titolo incompleto. 2 Costituito, in Italia come negli altri Paesi, su iniziativa della Commissione europea. Esso cura a livello nazionale, con il supporto dell’Agenzia LLP, l’informazione sul processo di Bologna (v. sito http://www.processodibologna.it). 3 Milano Bicocca), che ha avuto l’appoggio della Direzione universitaria del MIUR e dell’Agenzia Lifelong Learning Progamme (LLP) e di cui presentiamo qui alcuni risultati. Emerge il fatto che l’occupazione dei Laureati L, pur inferiore a quella di LS/M, non è per nulla trascurabile, a differenza di quanto spesso viene affermato da osservatori non documentati (e talvolta interessati, per diversi motivi, a far ritenere improduttiva la L). Un quadro riassuntivo della situazione, a un anno dall’acquisizione del titolo, è mostrato nelle Tabelle 3.L e 3.LS/M del §2. Le indagini sulla occupazione dei laureati vengono svolte, mediante interviste all’intero universo ovvero a campioni molto ampi, dall’Istituto nazionale di Statistica (ISTAT) per la totalità delle università italiane e da due organizzazioni interuniversitarie, il Consorzio AlmaLaurea e l’iniziativa STELLA (Statistiche in TEma di Laureati e LAvoro) per specifici raggruppamenti di atenei. La Tabella 0, relativa alla serie storica dei dati disponibili sulla condizione occupazionale dei laureati italiani negli anni recenti, contiene informazioni di sintesi circa i dati contenuti nei rapporti dei tre soggetti considerati, per quanto concerne i laureati del vecchio3 e del nuovo ordinamento universitario. I laureati del nuovo ordinamento possono inglobare al loro interno, a seconda del soggetto e dell’anno considerato, diverse aggregazioni (come da successive spiegazioni specifiche) tra coloro che hanno conseguito il titolo di primo livello, quello specialistico/magistrale ed ancora quello specialistico/magistrale a ciclo unico. E’ poi esplicitato l’andamento dei dati disponibili concernenti i soli laureati di primo livello. Relativamente a questi, è stata riproposta anche per quest’anno la distinzione tra i puri (ovvero coloro che si sono immatricolati nel nuovo ordinamento) ed i laureati totali, che comprendono, oltre ai “puri”, coloro che sono transitati dal vecchio ordinamento (ibridi); questi ultimi sono ormai in numero ridotto sicché la differenziazione è destinata a scomparire, ma vanno tuttora considerati se si vuole esaminare l’andamento della situazione attraverso confronti con gli anni passati. Nell’Appendice B indichiamo, sinteticamente, le principali caratteristiche delle indagini citate. L’ISTAT, con periodicità triennale, interpella i laureati circa il loro lavoro a tre anni dall’acquisizione del titolo. L’indagine sui laureati 2007 era predisposta per il 2010 (la precedente, sui laureati 2004, era stata svolta nel 2007), ma è stata ritardata per difficoltà dovute all’appesantimento di adempimenti burocratici; essa è in corso attualmente, e si potrà disporre di primi risultati all’inizio del 2012. Per valutare la situazione relativa a laureati abbastanza recenti abbiamo perciò scelto di esaminare i risultati delle indagini AlmaLaurea e STELLA a un anno dal conseguimento del titolo (§ 2); esse sono disponibili per i laureati 2007, 2008 e 20094. Un diverso tipo di indagine, Excelsior, viene svolta da Unioncamere interpellando invece le aziende che assumono laureati5; al riguardo, possiamo confrontare (§ 3) le previsioni di assunzioni per tutti gli anni dal 2006 al 2010. 3 A seconda dei soggetti considerati, non per tutti gli anni analizzati. Nei rispettivi siti, http://www.almalaurea.it/ e http://stella.cilea.it/opencms/opencms/, sono presenti materiali molto più ampi di quelli qui utilizzati. 5 Nell’indagine Excelsior si considerano tutti i laureati richiesti dal mondo dell’imprenditoria, che possono essere sia neolaureati sia no; in quest’ultimo caso si tratta di persone già inserite del mondo del lavoro che si spostano da un’impresa all’altra. Occorre pertanto cautela nel confrontare le richieste con il numero di neolaureati, ma tale confronto ha comunque senso, perché si può presumere che in molti casi la posizione che occupava un laureato prima del cambio di azienda possa essere a sua volta occupata da un neolaureato. 4 4 Tabella 0: Serie storica di analisi disponibili sulla condizione occupazionale dei laureati italiani riferite ai laureati nell'anno solare indicato “OK” significa che l’analisi è presente LAUREATI 2004 a 1 anno a 3 anni ISTAT totale OK(1) 2005 a 1 anno a 3 anni 2006 a 1 anno a 3 anni 2007 a 1 anno a 3 anni OK in corso(1) in corso specifico sul I Livello OK(1) OK corso(1) in corso ALMALAUREA totale OK(2) OK(2) specifico sul I Livello in OK(2) OK(2) OK(2) OK(2) OK(6) sp(7) OK(2) STELLA totale OK(8) OK(9) OK(10) OK(11) specifico sul I Livello OK(8) OK(9) OK(10) OK(11) (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) OK(2) 2008 a 1 anno a 3 anni OK(3) OK(4) OK(5) OK(5) OK(6) sp(7) OK(6) OK(6) OK(10) OK(11) OK(10) OK(11) OK(11) OK(10) OK(11) OK(10) OK(11) OK(11) Situazione che ISTAT ricostruisce sulla base dell’indagine a 3 anni. Laureati sessione estiva. Nuovo ordinamento: laureati anno solare. Vecchio ordinamento: laureati sessione estiva. Laureati anno solare. A partire dall’indagine svolta nel 2010 è stata sospesa l’indagine a tre anni dei laureati del vecchio ordinamento. Laureati anno solare. A partire dall’indagine svolta nel 2009 è stata sospesa l’indagine ad un anno dei laureati del vecchio ordinamento. Laureati anno solare. Indagine sperimentale. Laureati maggio 2004-dicembre 2004 a 15 o 18 mesi dalla laurea. Laureati anno solare a 18 mesi dalla laurea. La rilevazione è avvenuta in due tempi: I) ottobre 2006, riferita ai laureati dall’1 gennaio al 31 luglio 2005; II) aprile 2007, riferita ai laureati dall’1 agosto al 31 dicembre 2005. (10) Laureati anno solare a circa 36 mesi dalla laurea. (11) Laureati a circa 12 mesi dalla laurea. 5 2009 a 1 anno a 3 anni L’esame dei dati AlmaLaurea, STELLA ed Excelsior ha permesso di costruire un quadro essenzialmente quantitativo della situazione occupazionale dei laureati, dal quale emergono comunque alcuni elementi di natura qualitativa. Al fine di sviluppare la relativa analisi abbiamo altresì realizzato, nel maggio del 2011, due incontri con interlocutori esperti nelle problematiche che ostacolano l’inserimento lavorativo dei laureati di primo e di secondo livello e nelle relative procedure di indagine. Il primo incontro è stato un seminario svolto all’Università di Milano Bicocca. In esso un piccolo gruppo di docenti universitari ha chiesto ad una specifica tipologia di “datori di lavoro”, costituita da quattro importanti multinazionali presenti in Italia e da una grande azienda italiana (tutte con sede a Milano), di esprimere le proprie valutazioni sui punti di forza e di debolezza dei laureati italiani. Tali realtà, benché rappresentino solo una parte -anche piuttosto ristretta- dell’imprenditoria italiana, sono quelle che nel nostro paese impiegano il maggior numero dei laureati e, conseguentemente, sono maggiormente in grado di valutare le competenze, le potenzialità e le carenze dei neolaureati che entrano o tentano di entrare nel mondo del lavoro. La discussione è stata ricca di spunti; tra i problemi segnalati, è stata unanimemente rilevata la mancanza -in tutte le tipologie di laureati- di adeguate competenze trasversali. Il secondo incontro è stato un Focus Group realizzato all’Università di Roma La Sapienza. In esso, organizzazioni che producono dati sull’occupazione dei laureati italiani ed enti o gruppi di ricerca che ne studiano l’occupazione si sono confrontati in merito ai dati che ci sono in tema di inserimento occupazionale dei laureati, e a quelli che invece potrebbero o dovrebbero esserci. Sono state illustrate le metodologie utilizzate per realizzare le diverse indagini, e ci si è chiesti se dagli studi emergano delle correlazioni tra gli elementi del percorso formativo e la situazione occupazionale. Dalla discussione è emersa la necessità di compiere uno sforzo comune volto alla realizzazione di specifici strumenti d’indagine costruiti, a seconda delle esigenze, a partire dalle diverse banche dati, tra le quali occorre potenziare il dialogo. Ciò per poter fornire indicazioni precise sia a chi si occupa di progettare l’offerta formativa, universitaria e non (IFTS e IFS), sia alle imprese; a conferma di quanto emerso nel precedente incontro, anche negli studi realizzati dai diversi interlocutori presenti è stata lamentata una grossa carenza, talvolta non recuperabile, di competenze trasversali nei neolaureati. Nel §4, oltre a presentare in sintesi alcuni dei risultati più significativi già emersi, proponiamo piste per ulteriori approfondimenti e forniamo possibili stimoli ai diversi interlocutori coinvolti nella tematica in esame. 6 2) L’occupazione a un anno dal titolo (indagini AlmaLaurea e STELLA) Come si è detto, tra gli scopi della ricerca vi è quello di raccogliere, elaborare e porre a confronto i materiali esistenti in tema di situazione occupazionale dei laureati italiani di primo livello, in maniera tale da poter costruire un quadro, il più possibile completo, dell’intera realtà italiana riferita a tale collettivo. A tal fine è stato necessario verificare che le indagini da considerare avessero almeno le seguenti caratteristiche comuni: 1) collettivo di riferimento: laureati del nuovo ordinamento 2) riferimento all’intero anno solare o eventualmente alla medesima sessione di laurea 3) riferimento al medesimo momento di indagine: ad un anno o a tre anni. Una volta individuate tali caratteristiche sarebbe stato possibile sviluppare l’analisi dettagliata. Tra i diversi anni messi a confronto (Tabella 0), quelli rispondenti alle caratteristiche sopra delineate, per almeno due soggetti, sono risultati il 20076, il 2008 e il 2009. Relativamente ai laureati in tali anni, le indagini sui laureati di primo livello AlmaLaurea e STELLA sono disponibili per l’intero anno solare ad un anno dal conseguimento del titolo; sono queste pertanto le indagini esaminate nel presente §. Nelle analisi parallele non siamo entrati nel merito delle specifiche metodologie di rilevazione, ma abbiamo fatto un esame accurato sul significato delle diverse voci utilizzate dai due soggetti, in modo che gli elementi confrontati, pur in presenza di terminologie diverse, fossero i medesimi. Alcuni aspetti approfonditi nelle indagini AlmaLaurea o STELLA (ad esempio quelli relativi alle caratteristiche dell’azienda, all’utilizzo e richiesta della laurea nell’attuale lavoro, all’efficacia della laurea, ecc.) non hanno potuto essere considerati in quanto non è risultato possibile individuare corrispondenze certe tra le categorie utilizzate dai due soggetti. Gli Atenei coinvolti sono la quasi totalità degli Atenei italiani. Nello specifico 47 Atenei nel 2007, 49 nel 2008 e 54 nel 2009 in AlmaLaurea7 e tra i 9 e i 12 nel 2007, tra gli 8 e i 12 nel 2008 e 9 nel 2009 in STELLA8. Le tabelle che seguono sono relative ai dati presenti in entrambe le indagini 9. Nel redigerle, qualora una variabile sia espressa in AlmaLaurea attraverso un valore medio ed 6 Va osservato che il 2007 è un anno particolarmente interessante al fine dei confronti, in quanto i laureati oggetto dell’indagine ISTAT attualmente in corso sono proprio quelli che hanno conseguito il titolo in tale anno. Nell’ambito di essa, come è avvenuto per i laureati del 2004, sarà possibile dedurre la situazione occupazionale non solo a tre anni (di fatto, questa volta, quattro, a causa del ritardo -di cui si è già detto- nelle interviste), ma anche ad uno. 7 Nel 2007 le Università che hanno partecipato all’indagine sono le seguenti: Bari, Basilicata, Bologna, Bolzano, Cagliari, Calabria, Camerino, Cassino, Catania, Catanzaro, Chieti e Pescara, Ferrara, Firenze, Foggia, Genova, L’Aquila, LIUC Castellanza, Messina, Milano IULM, Milano Vita-Salute San Raffaele, Modena e Reggio Emilia, Molise, Napoli Seconda Università, Padova, Parma, Perugia, Perugia Stranieri, Piemonte Orientale, Reggio Calabria Mediterranea, Roma Campus Bio-medico, Roma Foro Italico, Roma La Sapienza, Roma LUMSA, Roma Tre, Salento, Sassari, Siena, Torino, Torino Politecnico, Trento, Trieste, Tuscia, Udine, Valle d’Aosta, Venezia Ca’ Foscari, Venezia IUAV, Verona. Nel 2008 alle precedenti si sono aggiunte l’Università del Sannio e quella di Teramo e nel 2009 l’Università dell’Insubria, LUM Casamassima, Salerno, Siena Stranieri e Urbino. 8 Nel 2007 per quanto concerne i laureati di primo livello gli Atenei coinvolti sono tutti quelli aderenti a STELLA (eccetto l’Università Federico II di Napoli, la quale nell’anno in questione non ha fatto pervenire i dati), ovvero Bergamo, Brescia, Insubria, Milano-Bicocca, Milano Statale, Palermo, Pavia, Pisa, Pisa S. Anna insieme allo IULM ed alla Cattolica. Per quanto concerne i laureati specialistici/magistrali ai suddetti dati si devono sommare anche quelli forniti dal Politecnico di Milano. Per il ciclo unico l’analisi ha riguardato solo i nove Atenei STELLA. Nel 2008 l’indagine sui laureati di primo livello e sugli specialistici/magistrali si riferisce a tutti e 10 gli Atenei aderenti a STELLA ed a quelli dello IULM e della Cattolica. Per quanto concerne gli specialistici/magistrali a ciclo unico sono oggetto di indagine i laureati di 8 Atenei STELLA, ovvero tutti tranne Pisa S. Anna e Napoli Federico II. Si fa presente che lo IULM è considerato in entrambe le indagini, per cui esso incide su entrambi i totali. Per il 2009 i dati riguardano, sia per il primo che per il secondo ciclo (Laurea Specialistica/Magistrale più ciclo unico, accorpate), 9 atenei: Bergamo, Brescia, Milano-Bicocca, Milano-Cattolica, Milano Statale, Palermo, Pavia, Pisa e Pisa S. Anna. 9 Nelle indagini, i Corsi di studio vengono abitualmente aggregati in Gruppi Disciplinari, sulla base di raggruppamenti definiti dall’ISTAT. I 7 in STELLA per classi di variazione, per rendere possibile il confronto si è proceduto, sui dati STELLA, al calcolo della media pesata (ciò, ad esempio, in Tabella 2.L10 e in Tabella 6.L, per i dati del 2007 e del 2008, quelli del 2009 sono stati forniti già elaborati). Il nostro interesse prevalente è diretto alle lauree L (1° livello) del nuovo ordinamento didattico universitario (Tabella 2.L); per opportuni confronti riportiamo anche dati relativi a lauree LS/M (2° livello, comprensive dei Corsi “a ciclo unico”), sempre del nuovo ordinamento (Tabella 1.L-LS/M e Tabella 2.LS/M). Non si considerano, invece, coloro che ancora si laureano nel vecchio ordinamento “pre-riforma”. Si tratta di “code” in rapida diminuzione: in AlmaLaurea, rappresentano nel 2007 l’8,2% dei laureati, e dal 2008 non vengono più considerati. I laureati sono stati interpellati ad un anno dall’acquisizione del titolo, conseguito negli anni solari 2007, 2008 e 2009; i collettivi indagati sono stati in taluni casi i laureati “puri” (AlmaLaurea L e LS/M; STELLA L), in altri casi la totalità dei laureati11 (AlmaLaurea L e LS/M; STELLA LS/M), con la distinzione o meno, all’interno di essi, della posizione di “puri”. Prima di approfondire gli aspetti relativi all’occupazione presentiamo alcuni dati di carattere generale sulle diverse coorti di laureati analizzate. Tabella 1.L-LS/M: Laureati presi in considerazione L 2007 2008 LS/M* 2009 2007 2008 2009 AlmaLaurea Puri 78.402 89.056 95.447 25.341 39.258 49.916 Totale 105.439 108.117 113.263 38.070 51.120 61.671 Puri 25.579 33.427 14.419 16.388 14.977 STELLA 24.003 Totale AlmaLaurea (Totale) + STELLA 131.018 141.544 137.266 52.489 67.508 76.648 Totale Italia 173.668 173.054 171.208 62.154 80.833 93.587 % AlmaLaurea + STELLA su totale Italia 75,4 81,8 80,2 84,4 83,5 81,9 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2011), STELLA (2011) e MIUR (2011). * Qui, e in tutte le tabelle che seguono, LS/M comprende le lauree specialistiche/magistrali a ciclo unico. Le indagini AlmaLaurea e STELLA operano perciò su una popolazione che nel complesso rappresenta, nel 2009, oltre l’80% dei laureati italiani. In AlmaLaurea, per L l’incidenza dei laureati puri rispetto al totale è passata dal 74% circa nel 2007 all’82% nel 2008 e ad oltre l’84 nel 2009. Per LS/M, tale incidenza è passata dal 67% nel 2007, al 77% nel 2008 ed all’81 nel 2009. Ciò significa che la fase di Gruppi nei quali sono presenti Corsi a ciclo unico sono quelli Agrario, di Architettura, Chimico-Farmaceutico, Giuridico, Medico. 10 Le tabelle sono indicate con sigle secondo lo schema seguente: Esempio Tabella 2.L Tabella 2.LS/M Tabella 2.L-G Tabella 2.L-M Sigla e suo significato L - Laurea di primo livello LS/M – Lauree specialistica/magistrale + ciclo unico L-G - Gruppo Geo/Biologico (Laurea di primo livello) L-M - Gruppo Medico (Laurea di primo livello) 11 I laureati totali comprendono, oltre ai puri, coloro che sono transitati dal vecchio ordinamento (“ibridi”), nonché il piccolo numero di coloro che, per carenza di informazioni, non possono essere attribuiti né all’una né all’altra categoria. 8 transizione iniziata nel 2001 è ormai quasi completata e che quindi i diversi set di indicatori analizzati tendono alla stabilizzazione12. In virtù di ciò a partire dall’Indagine 2010 (laureati 2009) AlmaLaurea, pur avendo rilevato il dato, non lo tiene in ulteriore considerazione. Sulle stesse coorti di laureati, alcuni dati rilevanti sono i seguenti. Tabella 2.L: Informazioni generali (L) Popolazione di riferimento Genere F Genere M Voto di laurea Durata degli studi (media in anni) Età alla laurea Popolazione di riferimento Genere F Genere M Voto di laurea Durata degli studi (media in anni) Età alla laurea ALMALAUREA Puri Totale 2007 78.402 105.439 62,1% 60,4% 37,9% 39,6% 101,7 101,5 3,9 4,3 STELLA Puri 25.579 62,9% 37,1% 100,1(1) 3,6(2) 24,5 26,0 24,3(3) 2008 89.056 60,9% 39,1% 101,3 4,1 108.117 59,9% 40,1% 101,2 4,4 33.427 61,5% 38,5% 99,7(1) 3,8(2) 24,5(3) 25,0 26,1 2009 Popolazione di riferimento 95.447 113.263 24.003 Genere F 39,4% 40,1% 61,85% Genere M 60,6% 59,9% 38,15% Voto di laurea 101,1 101,0 99,4(1) 4,3 4,5 Durata degli studi (media in anni) Età alla laurea 25,2 26,1 24,4(3) Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011) e STELLA (2009, 2010, 2011). N.B. – Per ognuno dei tre anni, le tabelle del presente rapporto riguardano la totalità degli Atenei considerati nelle indagini AlmaLaurea e STELLA. In AlmaLaurea il 2008 ha due Atenei in più rispetto all’anno precedente, con limitatissima incidenza sul totale; nel 2009 ne ha cinque in più ma l’incidenza resta comunque sempre molto limitata, poco più del 4%. In STELLA il 2008 ha un Ateneo in più, di notevoli dimensioni, e per quanto concerne LS/M anche uno in meno; per il 2009 vi sono due università in meno per L, tre in meno per LS/M+c.u. Per i casi (Tabelle 3.L e 3.LS/M) nei quali tale differenza di Atenei incide sensibilmente sul confronto tra i diversi anni, inseriremo apposite precisazioni. (1) I dati originali sono presentati per classi di voto (STELLA, 2009 p. 42; STELLA, 2010 p. 41); il valore qui indicato è ottenuto tramite la media pesata. A ogni classe è stato attribuito il valore medio. (2) I dati originali sono presentati per classi di ritardo espresse in mesi (STELLA, 2009 p. 43; STELLA, 2010 p. 43); il valore qui indicato è ottenuto tramite la media pesata e la successiva conversione in anni. La classe “regolare” corrisponde a 36 mesi; alle classi ricadenti tra un valore minimo e un valore massimo, è stato attribuito il valore medio aumentato di 36. Alla classe “oltre 24 mesi” è stato attribuito il valore 32, poi aumentato di 36. (3) I dati originali sono presentati per classi di età (STELLA, 2009 p. 41; STELLA, 2010 p. 40); il valore qui indicato è ottenuto tramite la media pesata. Quando la classe ricade tra un valore minimo e un valore massimo, le è stato attribuito il valore medio; alla classe d’età < 23 anni è stato attribuito il valore 22, a quella > 30 anni il valore 32. Ciò vale, in particolare, per il dato sulla durata media degli studi dei “puri” (Tabella 2.L). Il lieve aumento per essa riscontrato non rappresenta -a differenza di quanto rilevato in alcuni commenti giornalistici sui dati- un peggioramento dell’efficienza didattica, ma una mera conseguenza del fatto che, di anno in anno, giunge alla laurea una coorte in più, e perciò giungono anche alcuni laureati che l’anno precedente non potevano esserci, per i quali vi è un incremento di uno nel numero di anni trascorsi. Il nuovo ordinamento è iniziato nel 2001, sicché negli anni 2004 e immediatamente seguenti la durata risultava necessariamente di poco superiore a tre anni, perché i laureati erano solo quelli in corso o con ritardo lieve. 12 9 Tabella 2.LS/M: Informazioni generali (LS/M) Popolazione di riferimento Genere F Genere M Voto di laurea Età alla laurea Popolazione di riferimento Genere F Genere M Voto di laurea Età alla laurea Popolazione di riferimento Genere F Genere M Voto di laurea Età alla laurea Fonte: elaborazione propria ALMALAUREA Puri Totale 2007 25.341 38.070 59,2% 58,9% 40,8% 41,1% 109 108,3 25,9 27,2 2008 39.258 51.120 59,8% 59,0% 40,2% 41,0% 108,6 108 26,1 27,1 2009 49.916 61.671 60,5% 59,8% 39,5% 40,2% 108,0 107,2 26,4 27,2 su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011) e STELLA (2009, 2010, STELLA Totale 14.419 55,1% 44,9% 104,6(1) 26,1(2) 16.388 60,9% 39,1% 105,4(1) 26,3(2) 14.977 60,9% 39,1% 104,7(1) 26,5(2) 2011). N.B. – I dati sulla durata media, presenti per L, non vengono qui considerati a causa delle situazioni molto diversificate comprese in queste tipologie di laurea. (1) I dati originali sono presentati per classi di voto (STELLA, 2009 pp. 118 e 185; STELLA, 2010 pp. 119 e 187); il valore qui indicato è ottenuto tramite la media pesata. A ogni classe è stato attribuito il valore medio. (2) I dati originali sono presentati per classi di età (STELLA, 2009 pp. 117 e 185; STELLA, 2010 pp. 118 e 187) il valore qui indicato è ottenuto tramite la media pesata. Quando la classe ricade tra un valore minimo e un valore massimo, alla classe è stato attribuito il valore medio; alla classe d’età < 25 anni è stato attribuito il valore 24, a quella > 32 anni il valore 36. Si può rilevare che non di rado si registrano delle differenze tra le popolazioni AlmaLaurea e STELLA. Ad esempio, per quanto concerne i voti di laurea i laureati L STELLA si attestano su valori più bassi rispetto a quelli di AlmaLaurea, sia che per questi si considerino i puri che i totali. Nel caso dei laureati LS/M le differenze tra le due aggregazioni risultano ancora più marcate. Da notare, però, che a fronte di un voto medio inferiore i laureati L STELLA sono caratterizzati da una durata degli studi13 (media in anni) inferiore rispetto a quelli AlmaLaurea. Per quanto concerne l’età alla laurea si può osservare che, come era prevedibile, essa è nettamente maggiore, sul totale AlmaLaurea, rispetto a quella dei soli puri; nei confronti con AlmaLaurea (da riferire ai puri per L, al totale per LS/M), l’età dei laureati STELLA è inferiore (ciò conferma il dato precedente sulla durata degli studi). Relativamente al genere, la situazione risulta invece molto simile in AlmaLaurea e in STELLA: l’incidenza femminile è oltre il 60% in ambedue le annate e per ambedue le tipologie di laurea. 13 Nel caso del secondo livello la durata media non è stata considerata in quanto un valore medio non risulterebbe significativo, trattandosi di corsi di studio con durate differenti (LS/M due anni e ciclo unico 5 o 6 anni). 10 Le Tabelle 3.L e 3.LS/M presentano i dati principali sulla condizione occupazionale. Per il caso L, si fa riferimento anche alla condizione formativa. Tabella 3.L: Condizione occupazionale e formativa dei laureati L (% sul totale) ALMALAUREA Categorie Puri STELLA(1) Totale Puri 2007 2008 2009 2007 2008 2009 2007 2008 2009 Lavora, totale 42,4 42,0 43,1 47,9 45,7 46,0 44,0 39,0 38,1 di cui Lavora e non è iscritto alla specialistica 26,2 27,2 27,3 31,6 30,8 30,2 32,7 29,2 28,6 di cui Lavora ed è iscritto alla specialistica 16,2 14,8 15,8 16,3 14,9 15,8 11,3 9,8 9,5 Non lavora ed è iscritto alla specialistica 48,2 46,4 44,3 42,3 42,3 41,0 45,7 48,2 47,8 Non lavora, non è iscritto alla specialistica ma cerca 6,5 8,6 9,4 7,0 8,9 9,6 5,4 7,5 7,8 Non lavora, non è iscritto alla 2,8 3,0 3,3 2,9 3,1 3,4 5,0 5,3 specialistica e non cerca Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011) e STELLA (2009, 2010, 2011). 6,3 (1) Per STELLA, essendovi in questo caso sensibili differenze in relazione a presenza o assenza di alcuni grandi Atenei, si sono inseriti nella tabella solo i valori relativi agli Atenei presenti in tutte e tre le annate; per il 2007 sono stati perciò esclusi due atenei (Insubria e IULM), per il 2008 tre (Insubria, IULM e Federico II). In tutte le successive tabelle, per le quali le differenze sono scarse, verranno mantenuti i valori relativi a tutti gli Atenei considerati nei diversi anni analizzati. Per omogeneità con tali altre tabelle, inseriamo comunque una Tabella 3.L-bis con la presenza di tutti gli Atenei del 2007, del 2008 e del 2009. Tabella 3.L-bis: Condizione occupazionale e formativa dei laureati L (% sul totale) ALMALAUREA Categorie Puri STELLA(1) Totale Puri 2007 2008 2009 2007 2008 2009 2007 2008 2009 Lavora, totale 42,4 42,0 43,1 47,9 45,7 46,0 45,0 37,2 38,1 di cui Lavora e non è iscritto alla specialistica 26,2 27,2 27,3 31,6 30,8 30,2 33,9 27,6 28,6 di cui Lavora ed è iscritto alla specialistica 16,2 14,8 15,8 16,3 14,9 15,8 11,1 9,7 9,5 Non lavora ed è iscritto alla specialistica 48,2 46,4 44,3 42,3 42,3 41,0 44,2 50,3 47,8 Non lavora, non è iscritto alla specialistica ma cerca 6,5 8,6 9,4 7,0 8,9 9,6 5,8 7,6 7,8 Non lavora, non è iscritto alla specialistica e non cerca 2,8 3,0 3,3 2,9 3,1 3,4 5,1 4,9 6,3 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011) e STELLA (2009, 2010, 2011). (1)Si considera qui la totalità degli Atenei oggetto delle tre indagini. 11 Tabella 3.LS/M: Condizione occupazionale dei laureati LS/M (% sul totale) STELLA(1) ALMALAUREA Categorie Puri Totale Totale 2007 2008 2009 2007 2008 2009 2007 2008 2009 Lavora 57,4 51,3 49,8 58,9 53,3 51,4 67,9 61,5 58,0 Non lavora ma cerca 22,6 25,9 28,8 18,8 24,9 27,8 10,2 14,7 14,7 Non lavora non cerca 20,0 22,8 21,3 22,3 21,9 20,8 21,9 23,8 27,3 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011) e STELLA (2009, 2010, 2011). (1) In questo caso, per STELLA si sono inseriti nella tabella i valori relativi, nei tre anni, agli stessi Atenei. Rispetto a quelli considerati in tutte le successive tabelle (per le quali l’incidenza della variazioni è scarsa), mancano perciò il Politecnico di Milano, Insubria e IULM nel 2007 e Napoli Federico II, Insubria e IULM nel 2008. Per omogeneità con tali altre tabelle, inseriamo comunque una Tabella 3.LS/M-bis con la presenza di tutti gli Atenei. Tabella 3.LS/M-bis: Condizione occupazionale dei laureati LS/M (% sul totale) ALMALAUREA Categorie Puri STELLA(1) Totale Totale 2007 2008 2009 2007 2008 2009 2007 2008 2009 Lavora 57,4 51,3 49,8 58,9 53,3 51,4 68,0 61,8 58,0 Non lavora ma cerca 22,6 25,9 28,8 18,8 24,9 27,8 10,3 14,6 14,7 Non lavora non cerca 20,0 22,8 21,3 22,3 21,9 20,8 21,7 23,1 27,3 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011) e STELLA (2009, 2010, 2011). (1) Si considera qui la totalità degli Atenei oggetto delle tre indagini. Dalle Tabelle 3.L e 3.L-bis risulta che una percentuale piuttosto consistente, che nei tre anni considerati varia tra un minimo del 26,2% ed un massimo del 33,9% a seconda del collettivo osservato, è rappresentata da laureati che ad un anno dal conseguimento del titolo si dedicano esclusivamente al lavoro; nel 2007 il valore più alto era quello del collettivo STELLA, negli anni successivi i valori STELLA –fortemente sceso– e AlmaLaurea –fortemente aumentato– sono simili (ci riferiamo, per un confronto omogeneo, ai laureati puri). Se si considerano anche coloro che lavorano e sono iscritti alla LS/M, si verifica –nel tempo– un ribaltamento di posizioni tra i due collettivi: occupazione più alta, piuttosto nettamente, in STELLA nel 2007, situazione opposta nel 2008 e 2009. In AlmaLaurea, sempre per i puri, vi è stato un decremento lieve tra il 2007 e 2008, ma si ha nel 2009 un significativo incremento rispetto al 2008; in STELLA la discesa dal valore 2007 ai valori 2008 e 2009 è stata netta. Dalle Tabelle 3.LS/M e 3.LS/M-bis risulta che per LS/M il trend negativo continua anche tra il 2008 ed il 2009, benché la diminuzione sia più modesta rispetto a quella registratasi tra il 2007 ed il 2008 ove, per il collettivo STELLA, era stata registrata una diminuzione particolarmente consistente. Quest’ultimo dato poteva far ritenere che la crisi economica del 2007 avesse inciso in modo particolarmente grave nell’area lombarda, quella prevalente in tale indagine, area che precedentemente aveva i valori più alti sia per 12 i laureati L che lavorano senza essere iscritti a LS/M, sia per i laureati LS/M che lavorano; abbiamo esaminato pertanto anche i risultati relativi ai soli Atenei lombardi presenti in STELLA nei tre anni considerati. Le Tabelle 3.L-ter e 3.LS/M-ter mostrano i risultati. Tabella 3.L-ter: Condizione occupazionale e formativa dei laureati L (% sul totale) ALMALAUREA STELLA(1) Puri Totale Puri 2007 2008 2009 2007 2008 2009 2007 2008 2009 Categorie Lavora, totale 42,4 42,0 43,1 47,9 45,7 46,0 50,5 45,7 44,3 26,2 27,2 27,3 31,6 30,8 30,2 37,2 33,4 32,8 16,2 14,8 15,8 16,3 14,9 15,8 13,3 12,2 11,5 Non lavora ed è iscritto alla specialistica 48,2 46,4 44,3 42,3 42,3 41,0 41,4 43,6 43,5 Non lavora, non è iscritto alla specialistica ma cerca 6,5 8,6 9,4 7,0 8,9 9,6 3,9 6,3 6,6 Non lavora, non è iscritto alla specialistica e non cerca 2,8 3,0 3,3 2,9 3,1 3,4 4,2 4,5 5,7 di cui Lavora e non è iscritto alla specialistica di cui Lavora ed è iscritto alla specialistica Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011) e STELLA (2009, 2010, 2011). (1) Si considerano qui i soli Atenei lombardi presenti in tutte e tre le indagini, ovvero Bergamo, Brescia, Milano-Bicocca, Milano-Cattolica, Milano Statale e Pavia. Tabella 3.LS/M-ter: Condizione occupazionale dei laureati LS/M (% sul totale) ALMALAUREA Categorie Puri STELLA(1) Totale Totale 2007 2008 2009 2007 2008 2009 2007 2008 2009 Lavora 57,4 51,3 49,8 58,9 53,3 51,4 72,5 66,9 64,2 Non lavora ma cerca 22,6 25,9 28,8 18,8 24,9 27,8 8,6 12,8 12,3 Non lavora non cerca 20,0 22,8 21,3 22,3 21,9 20,8 18,8 20,2 23,5 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011) e STELLA (2009, 2010, 2011). (1) Si considerano qui i soli Atenei lombardi presenti in tutte e tre le indagini, ovvero Bergamo, Brescia, Milano-Bicocca, Milano-Cattolica, Milano Statale e Pavia. Viene perciò confermato che le variazioni particolarmente negative tra il 2007 e il 2008, così come quella più contenuta tra il 2008 ed il 2009, corrispondono proprio alla situazione lombarda. 13 Le tabelle seguenti considerano come la condizione lavorativa si rapporti ad analoga condizione eventualmente già presente prima dell’acquisizione del titolo. Tabella 4.L: Condizione lavorativa pre e post laurea (% su chi lavora) ALMALAUREA Categorie Puri STELLA(1) Totale Categorie Puri 2007 Prosegue il lavoro iniziato prima della laurea 35,4 41,2 Occupato prima della laurea, non ha cambiato lavoro 26,8 Non prosegue il lavoro iniziato prima della laurea 16,8 15,8 Occupato prima della laurea, ha cambiato lavoro 2,7 Occupato solo dopo la laurea, non ha cambiato lavoro 57,2 Occupato solo dopo la laurea, ha cambiato lavoro 13,3 Ha iniziato a lavorare dopo la laurea 47,8 42,9 2008 Prosegue il lavoro iniziato prima della laurea 39,7 44,3 Occupato prima della laurea, non ha cambiato lavoro 28,5 Non prosegue il lavoro iniziato prima della laurea 16,1 15,5 Occupato prima della laurea, ha cambiato lavoro 0,4 Occupato solo dopo la laurea, non ha cambiato lavoro 61,5 Occupato solo dopo la laurea, ha cambiato lavoro 9,6 Ha iniziato a lavorare dopo la laurea 44,1 40,2 2009 Prosegue il lavoro iniziato prima della laurea 42,3 45,7 Occupato prima della laurea, non ha cambiato lavoro 28,3 Non prosegue il lavoro iniziato prima della laurea 16,1 15,5 Occupato prima della laurea, ha cambiato lavoro 0,0 Occupato solo dopo la laurea, non ha cambiato lavoro 64,4 Ha iniziato a lavorare dopo la laurea 41,5 38,6 Occupato solo dopo la laurea, 7,5 ha cambiato lavoro Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011) e STELLA (2009, 2010, 2011). (1) Nel 2009 i valori dell’Università Cattolica non sono compresi nel dato complessivo. 14 Tabella 4.LS/M: Condizione lavorativa pre e post laurea (% su chi lavora) STELLA(1) ALMALAUREA Categorie Puri Totale Categorie Totale 2007 Prosegue il lavoro iniziato prima della laurea 22,3 28,8 Occupato prima della laurea, non ha cambiato lavoro 17,5 Non prosegue il lavoro iniziato prima della laurea 12,9 12,9 Occupato prima della laurea, ha cambiato lavoro 2,2 Occupato solo dopo la laurea, non ha cambiato lavoro 66,2 Occupato solo dopo la laurea, ha cambiato lavoro 14,1 Ha iniziato a lavorare dopo la laurea 64,8 58,3 2008 Prosegue il lavoro iniziato prima della laurea 24,8 30,3 Occupato prima della laurea, non ha cambiato lavoro 17,4 Non prosegue il lavoro iniziato prima della laurea 16,4 13,0 Occupato prima della laurea, ha cambiato lavoro 0,3 Occupato solo dopo la laurea, non ha cambiato lavoro 72,1 Occupato solo dopo la laurea, ha cambiato lavoro 10,2 Ha iniziato a lavorare dopo la laurea 61,8 56,7 2009 Prosegue il lavoro iniziato prima della laurea 27,1 32,1 Occupato prima della laurea, non ha cambiato lavoro 21,1 Non prosegue il lavoro iniziato prima della laurea 14,0 13,6 Occupato prima della laurea, ha cambiato lavoro 0,0 Occupato solo dopo la laurea, non ha cambiato lavoro 71,1 Occupato solo dopo la laurea, ha cambiato lavoro 7,8 Ha iniziato a lavorare dopo la laurea 59,0 54,3 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011) e STELLA (2009, 2010, 2011). (1)Nel 2009 i valori dell’Università Cattolica non sono compresi nel dato complessivo. L’incidenza percentuale di laureati L che hanno iniziato a lavorare solo dopo la laurea risulta, nei tre anni considerati, nettamente maggiore nell’aggregazione STELLA rispetto a quanto riscontrato in AlmaLaurea, ove si registra un trend in ulteriore diminuzione. Corrispondentemente, è assai più marcata in AlmaLaurea sia la percentuale di coloro che proseguono un lavoro iniziato prima della laurea, sia la percentuale di coloro che hanno cambiato. Per i laureati LS/M l’incidenza di coloro che hanno iniziato a lavorare solo dopo il conseguimento del titolo è invece piuttosto elevata anche in AlmaLaurea. Essa rimane comunque ancora lontana dai valori registrati da STELLA ed anche qui è in diminuzione. 15 Le Tabelle 5.L e 5.LS/M presentano i dati sulla diffusione del contratto part-time. Tabella 5.L: Diffusione del part-time (% su chi lavora) ALMALAUREA STELLA Puri Totale Puri 2007 Contratto part-time 40,2 35,4 24,6 2008 Contratto part-time 40,8 37,6 30,0 2009 Contratto part-time 44,6 41,7 27,9 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011) e STELLA (2009, 2010, 2011). Tipologia contratto Risulta che la tipologia part-time presenta, per L, una maggiore diffusione tra i laureati AlmaLaurea rispetto a STELLA. Tra il 2008 ed il 2009, inoltre, ad un ulteriore incremento in AlmaLaurea corrisponde invece un decremento in STELLA (ove però vi era stato un netto incremento dal 2007 al 2008). Tale dato può essere messo in relazione al fatto che tra i laureati AlmaLaurea vi è una maggior percentuale di intervistati che ha dichiarato di lavorare essendo anche iscritti a LS/M, e che pertanto tale tipologia contrattuale si presta più e meglio per le esigenze del collettivo AlmaLaurea. Tabella 5.LS/M: Diffusione del part-time (% su chi lavora) Tipologia contratto ALMALAUREA Puri Totale STELLA Totale 20,6 11,2(1) 25,6 21,0 2007 Contratto part-time 20,0 2008 Contratto part-time 25,2 2009 Contratto part-time 30,0 29,4 14,8 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011) e STELLA (2009, 2010, 2011). (1) Il valore è stato ottenuto sottraendo dalla somma del totale dei laureati che lavorano quelli del Politecnico, in quanto tale domanda non era prevista da detto Ateneo. Anche nella laurea di secondo livello si registrano evidenti differenze tra i laureati AlmaLaurea e quelli STELLA. In AlmaLaurea i valori sono non solo più alti, ma con un trend in permanente aumento. In STELLA è rilevante, come lo era anche per L, l’aumento del part-time tra il 2007 e 2008; tra il 2008 e il 2009 si ha invece una diminuzione, assai più marcata in LS/M rispetto ad L. Le Tabelle 6.L e 6.LS/M esaminano i dati relativi al guadagno mensile. 16 Tabella 6.L: Guadagno mensile ALMALAUREA Categorie Guadagno mensile netto € Guadagno mensile netto € Guadagno mensile netto € Fonte: elaborazione propria Puri Totale 2007 933 1.007 2008 948 1.003 2009 918 967 su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011) e STELLA (2009, 2010, STELLA Puri 1.166(1) 1.211(1) 1.191(2) 2011). (1) I dati si riferiscono agli occupati a tempo pieno e sono presentati per classi di livello retributivo netto (STELLA, 2009 p. 78; STELLA, 2010 p. 76); il valore qui indicato è ottenuto tramite la media pesata. Quando la classe ricade tra un valore minimo e un valore massimo, alla classe è stato attribuito il valore medio; alla classe di livello retributivo netto fino a 500 euro è stato attribuito il valore 400, a quella oltre 2.000 euro il valore 2.200. (2) I dati sono stati forniti direttamente da STELLA. Si evidenziano differenze piuttosto rilevanti tra i collettivi AlmaLaurea e STELLA. Tali differenze si possono imputare sia all’area di localizzazione della maggior parte degli Atenei STELLA, ove le retribuzioni sono sempre state più elevate rispetto al resto del paese, sia al fatto che STELLA considera solo le retribuzioni di coloro che lavorano a tempo pieno (mentre in AlmaLaurea vi è una significativa incidenza dei contratti part-time). Tabella 6.LS/M: Guadagno mensile Categorie Guadagno mensile netto € Guadagno mensile netto € Guadagno mensile netto € Fonte: elaborazione propria ALMALAUREA STELLA Puri Totale Totale 2007 1.120 1.149 1.179(1) 2008 1.061 1.091 1.266(1) 2009 1.022 1.056 1.134(2) su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011) e STELLA (2009, 2010, 2011). (1) I dati si riferiscono agli occupati a tempo pieno e sono presentati per classi di livello retributivo netto (STELLA, 2009 pp. 152 e 206; STELLA, 2010 pp. 155 e 207); il valore qui indicato è ottenuto tramite la media pesata. Quando la classe ricade tra un valore minimo e un valore massimo, alla classe è stato attribuito il valore medio; alla classe di livello retributivo netto fino a 500 euro è stato attribuito il valore 400, a quella oltre 2.000 euro il valore 2.200. (2) I dati sono stati forniti direttamente da STELLA. Per quanto concerne i laureati di secondo livello le differenze retributive tra i collettivi AlmaLaurea e STELLA sono molto modeste per l’anno 2007, elevate invece nel 2008; nel 2009 tornano ad essere più contenute, benché con differenze più marcate rispetto al 2007. L’esiguità delle differenze registrate nel 2009 e soprattutto nel 2007 rappresenta un dato molto diverso sia da quello sopra verificato per i laureati L, sia dalla forte differenza presente anche per LS/M nel 2008; l’interpretazione di questa situazione non appare agevole. Le Tabelle 7.L e 7.LS/M concernono il tempo che chi cerca e non ha lavoro ha trascorso in cerca di esso. I dati non sono confrontabili perché AlmaLaurea considera il tempo trascorso dall’ultima iniziativa di ricerca di lavoro, STELLA il tempo trascorso dall’intero inizio della ricerca di lavoro. Riportiamo comunque i dati stessi perché è 17 interessante considerare, separatamente per ognuna delle due indagini, l’andamento temporale negli anni considerati. Tabella 7.L: Tempo già trascorso in attesa dai laureati che cercano lavoro (% su chi cerca e non lavora) ALMALAUREA(1) Categorie Puri Categorie Totale 2007 STELLA(1) Puri 2007 Fino a un mese fa 72,6 73,9 Fino a un mese 21,0 1-6 mesi fa 21,8 20,9 Da più di un mese a sei mesi 30,0 5,4 5,1 Oltre sei mesi 42,2 Oltre 6 mesi fa 2008 2008 Fino a un mese fa 73,7 74,3 Fino a un mese 15,5 1-6 mesi fa 21,0 20,5 Da più di un mese a sei mesi 29,3 Oltre 6 mesi fa 5,2 5,0 Oltre sei mesi 50,0 Fino a un mese fa 73,8 74,4 Fino a un mese 16,3 1-6 mesi fa 20,7 20,1 Da più di un mese a sei mesi 29,4 Oltre 6 mesi fa 5,4 5,3 Oltre sei mesi 49,3 2009 2009 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011). Fonte: elaborazione propria su dati STELLA (2009, 2010, 2011). (1) (1) Data dall’ultima iniziativa di ricerca. Tempo trascorso dall’inizio della ricerca di lavoro. Tabella 7.LS/M: Tempo già trascorso in attesa dai laureati che cercano lavoro (% su chi cerca e non lavora) ALMALAUREA(1) Categorie Puri Categorie Totale 2007 Fino a un mese fa 1-6 mesi fa Oltre 6 mesi fa STELLA(1) Totale 2007 82,1 Fino a un mese 17,0 14,9 14,6 Da più di un mese a sei mesi 37,8 3,3 3,3 Oltre sei mesi 45,1 14,7 81,8 2008 2008 Fino a un mese fa 84,8 84,8 Fino a un mese 1-6 mesi fa 12,6 12,7 Da più di un mese a sei mesi 31,7 2,6 2,5 Oltre sei mesi 53,6 Oltre 6 mesi fa 2009 2009 Fino a un mese fa 83,6 83,8 Fino a un mese 13,8 1-6 mesi fa 13,8 13,6 Da più di un mese a sei mesi 28,0 Oltre 6 mesi fa 2,7 2,7 Oltre sei mesi 56,5 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011). Fonte: elaborazione propria su dati STELLA (2009, 2010, 2011). (1) (1) Data dall’ultima iniziativa di ricerca. Tempo trascorso dall’inizio della ricerca di lavoro. 18 In AlmaLaurea la situazione è costante; in STELLA vi è stato invece dal 2007 al 2008 un notevole peggioramento, che dal 2008 al 2009 continua (in misura un po’ meno netta) per LS/M, mentre sembra esservi una lieve ripresa per L. Per i laureati L sono state analizzate anche le motivazioni addotte da coloro che si sono iscritti alla laurea specialistica/magistrale. Tabella 8.L: Motivi di iscrizione alla laurea specialistica/magistrale (% su chi si è iscritto) Categorie ALMALAUREA Puri Totale 2007 Per migliorare la propria formazione culturale 36,3 37,0 Per migliorare le possibilità di trovare lavoro 38,3 37,3 Perché è necessaria per trovare lavoro 22,2 22,2 Perché ha cercato lavoro e non l'ha trovato 2,9 3,0 Categorie STELLA Puri Desideravo completare/arricchire la mia formazione 63,5 Scelta quasi obbligata per accedere al mondo del lavoro 32,1 Ho incontrato difficoltà ad inserirmi nel mondo del lavoro 1,2 Desideravo completare/arricchire la mia formazione 60 Scelta quasi obbligata per accedere al mondo del lavoro 33 Ho incontrato difficoltà ad inserirmi nel mondo del lavoro 3,6 Desideravo completare/arricchire la mia formazione 64,0 Scelta quasi obbligata per accedere al mondo del lavoro 32,5 Ho incontrato difficoltà ad inserirmi nel mondo del lavoro 2,4 2008 Per migliorare la propria formazione culturale 33,6 34,2 Per migliorare le possibilità di trovare lavoro 38,8 38,1 Perché è necessaria per trovare lavoro 23,8 23,7 Perché ha cercato lavoro e non l'ha trovato 3,4 3,5 2009 Per migliorare la propria formazione culturale 25,1 25,8 Per migliorare le condizioni dell'attuale lavoro(1) 8,5 8,8 Per migliorare le possibilità di trovare lavoro 37,9 37,3 Perché è necessaria per trovare lavoro 23,8 23,5 Perché ha cercato lavoro e non l'ha trovato 4,3 4,3 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011) e STELLA (2009, 2010, 2011). (1) E’ una risposta che è stata aggiunta nell’indagine sui laureati 2009. 19 In tutti e tre gli anni e in entrambe le indagini, pur con accentuazioni diverse, prevale come motivazione della scelta l’idea di miglioramento, piuttosto che la convinzione della necessità dell’ulteriore laurea per potersi collocare nel mondo del lavoro. L’andamento nel tempo è sostanzialmente costante. Tutte le analisi condotte sui laureati mostrano, sempre, forti differenze tra i diversi gruppi disciplinari: è perciò importante l’esame dei dati disaggregati, dai quali emerge con evidenza una grande variabilità soprattutto nella condizione occupazionale/formativa. Tale condizione, limitandoci qui ai laureati L dei tre anni 2007, 2008 e 2009, viene mostrata nella Tabella 9.L. 20 Tabella 9.L: Valore percentuale dei laureati L per condizione occupazionale/formativa e per gruppo disciplinare Lavora, Totale ALMALAUREA Gruppo disciplinare Puri Totale STELLA ALMALAUREA Puri Puri 2007 Totale STELLA Puri ALMALAUREA Puri 2008 Totale STELLA Puri 2009 Agrario 43,3 47,9 43,8 43,4 46,3 31,0 44,7 46,4 39,1 Architettura 32,4 38,2 18,2 33,4 35,8 13,2 34,8 36,7 14,4 Chimico-Farmaceutico 39,2 45,8 30,8 34,5 38,3 27,1 33,7 37,1 27,1 33,3 33,3 Difesa e Sicurezza Economico-Statistico 39,6 44,3 39,7 35,2 39,0 32,6 36,7 39,7 30,6 Educazione Fisica 69,2 70,8 56,4 66,0 67,8 49,5 66,5 68,1 47,8 Geo-Biologico 21,3 24,8 19.1 19,9 22,4 13,1 22,9 24,8 15,9 Giuridico 31,6 37,9 25,9 32,7 36,6 22,4 37,2 41,4 27 Ingegneria 23,5 30,3 18,9 24,1 28,4 14,8 24,5 27,5 16,3 Insegnamento 59,6 64,6 69,3 59,9 61,6 60,3 60,3 61,7 62,6 Letterario 36,7 40,9 36,4 35,9 38,7 30,0 37,6 39,5 26,0 Linguistico 43,9 45,4 48,8 40,5 41,9 38,6 41,2 42,2 37,1 Medico (prof. sanitarie) 85,6 87,0 89,0 84,1 85,3 87,6 81,7 82,7 81,1 Politico-Sociale 43,6 48,4 47,6 44,4 48,6 39,8 45,0 48,9 37,7 Psicologico 33,5 40,8 32,3 33,6 37,7 23,3 35,5 38,8 28,2 Scientifico 38,9 45,5 40,8 35,8 40,4 38,5 39,2 42,6 33,3 TOTALE GENERALE 42,4 47,9 45,0 42,0 45,7 37,2 43,1 46,0 38,1 (segue alla pag. successiva) 21 (segue Tabella 9.L) Lavora e non è iscritto alla specialistica Gruppo disciplinare ALMALAUREA Puri STELLA Totale ALMALAUREA Puri Puri 2007 Totale STELLA Puri ALMALAUREA Puri 2008 Totale STELLA Puri 2009 Agrario 26,1 31,6 33,9 27,9 31,7 22,7 29,0 30,7 31,8 Architettura 17,0 22,1 12,1 19,1 21,4 6,6 19,0 21,2 11,9 Chimico-Farmaceutico 27,1 34,3 25,6 25,3 28,8 22,3 21,9 25,0 23,4 16,7 16,7 Difesa e Sicurezza Economico-Statistico 21,8 26,6 25,6 19,6 23,3 20,1 19,6 22,4 20,7 Educazione Fisica 40,5 43,7 40,6 37,9 41,5 37,3 39,3 42,8 35,8 Geo-Biologico 7,9 11,2 12,2 7,1 9,4 8,9 8,6 10,3 11,2 Giuridico 11,7 17,3 14,9 14,1 17,6 13,4 18,1 21,0 16,6 Ingegneria 10,5 16,6 12,4 11,0 15,1 8,7 10,1 13,1 11,9 Insegnamento 38,0 43,6 51,3 41,1 43,1 43,6 39,5 40,9 44,0 Letterario 16,4 20,3 22,3 18,0 20,5 14,8 17,6 19,6 15,4 Linguistico 27,2 29,0 36,9 26,6 27,7 27,8 24,5 25,5 29,1 Medico (prof. sanitarie) 83,3 84,6 87,1 81,9 82,9 84,9 80,0 81,0 73,0 Politico-Sociale 25,8 30,2 35,0 27,8 31,8 29,7 28,8 32,6 27,0 Psicologico 7,7 13,8 9,8 7,5 10,5 8,6 7,9 9,9 8,7 Scientifico 24,6 31,5 34,0 22,5 27,2 30,8 24,7 28,4 28,2 TOTALE GENERALE 26,2 31,6 33,9 27,2 30,8 27,6 27,3 30,8 28,6 (segue alla pag. successiva) 22 (segue Tabella 9.L) Lavora ed è iscritto alla specialistica Gruppo disciplinare ALMALAUREA Puri Totale STELLA Puri ALMALAUREA STELLA Puri Totale STELLA Puri Totale 8,3 15,7 15,7 7,2 2007 Puri ALMALAUREA Puri 2009 Agrario 17,2 16,3 10,0 15,5 2008 14,6 Architettura 15,4 16,1 6,1 14,3 14,4 6,7 15,7 15,4 5,6 Chimico-Farmaceutico 12,1 11,5 5,2 9,2 9,5 4,8 11,8 12,2 3,7 16,7 16,7 Difesa e Sicurezza Economico-Statistico 17,8 17,7 14,2 15,6 15,7 12,6 17,1 17,3 9,9 Educazione Fisica 28,7 27,1 15,8 28,1 26,3 12,2 27,2 25,2 12,0 Geo-Biologico 13,4 13,6 6,8 12,8 13,0 4,1 14,3 14,5 4,7 Giuridico 19,9 20,6 11,0 18,6 19,0 9,0 19,1 20,4 10,4 Ingegneria 13,0 13,7 6,5 13,1 13,3 6,1 14,4 14,5 4,4 Insegnamento 21,6 21,0 18,1 18,8 18,5 16,7 20,8 20,8 18,6 Letterario 20,3 20,6 14,2 17,9 18,2 15,2 20,0 19,9 10,6 Linguistico 16,7 16,4 11,4 13,9 14,2 10,8 16,8 16,6 8,1 Medico (prof. sanitarie) 2,3 2,4 1,9 2,2 2,4 2,6 1,7 1,8 8,1 Politico-Sociale 17,8 18,2 12,6 16,6 16,8 10,1 16,2 16,2 10,7 Psicologico 25,8 27,0 22,5 26,1 27,2 14,8 27,6 28,9 19,6 Scientifico 14,3 14,0 6,8 13,3 13,2 7,7 14,5 14,2 5,1 TOTALE GENERALE 16,2 16,3 11,1 14,8 14,9 9,7 15,8 15,8 9,5 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2009, 2010, 2011) e STELLA (2009, 2010, 2011). N.B. – Per ognuno degli anni, è stata qui considerata, anche per STELLA, la totalità degli Atenei presenti nell’indagine relativa all’anno stesso (totali corrispondenti alla Tabella 3.L-bis). 23 La difformità tra le situazioni occupazionali dei diversi gruppi emerge con estrema chiarezza dalla Tabella 9.L delle pagine precedenti. Emerge altresì il fatto, piuttosto interessante, che per i dati AlmaLaurea l’esiguità delle variazioni nell’arco dei tre anni, già verificata sul collettivo aggregato, viene confermata anche sui singoli gruppi. In STELLA abbiamo invece, per i totali, una caduta forte tra il 2007 e 2008 e una sostanziale stabilità tra 2008 e 2009; a confronto con questo andamento complessivo, il trend relativo ai singoli gruppi non sempre corrisponde e presenta talora andamenti più fluttuanti, presumibilmente anche a causa di collettivi dimensionalmente più ridotti (e certo, in qualche caso, per la presenza o l’assenza di alcuni Atenei). L’estrema differenziazione delle situazioni riscontrate ci ha indotto ad impostare le precedenti tabelle da 1 a 8 (eccetto la 7) anche riferendole ad alcuni specifici gruppi disciplinari, scegliendo a titolo di esempi i gruppi con la più alta o con la più bassa percentuale di laureati che lavorano nell’anno 2009: sia in AlmaLaurea sia in STELLA , tali percentuali si registrano rispettivamente per il gruppo Medico (professioni sanitarie) e per quello Geo-Biologico. Le tabelle in questione sono qui riportate in Appendice C. Da esse emergono, come indicazioni di maggior rilievo, quelle che seguono. Complessivamente (Tabelle 1.L-M e 1.L-G) le indagini AlmaLaurea e STELLA per i suddetti gruppi contengono informazioni su una popolazione molto vicina al totale nazionale (quasi l’84%). Dalle informazioni generali (Tabelle 2.L-M e 2.L-G), si rileva anzitutto che la prevalenza del genere femminile (che è comune all’intero sistema universitario) risulta particolarmente forte nel gruppo Medico. In termini di voto di laurea i due gruppi registrano comportamenti quasi identici (con un valore inferiore, come nell’intero sistema, nel collettivo STELLA). Vi è una notevole differenza nella età alla laurea. I laureati del gruppo Medico si laureano ad un’età più alta rispetto ai colleghi del gruppo Geo-Biologico (la differenza è particolarmente elevata nel collettivo Almalaurea). Tale comportamento è probabilmente imputabile al fatto che l’accesso ai corsi di studio del gruppo Medico, essendo a numero chiuso, non sempre avviene nel primo anno utile dopo il conseguimento del titolo di studi della scuola secondaria superiore, per cui l’entrata può essere ritardata di qualche anno; vi è anche una presenza non trascurabile di persone che già lavorano e desiderano acquisire un titolo specificamente professionalizzante. Il dato sulla durata degli studi (disponibile al momento solo per AlmaLaurea), nettamente inferiore per il gruppo Medico, non è in contraddizione con quello sulla età più elevata: quest’ultima non dipende da ritardi nel corso degli studi (per i quali vi è sempre una alta regolarità nei curricoli a numero chiuso). Dall’analisi relativa alla condizione occupazionale e formativa (Tabelle 3.L-M e 3.LG) risulta che nel gruppo Medico, tanto per AlmaLaurea quanto per STELLA, l’incidenza percentuale di coloro che lavorano è molto elevata, superiore all’ 81%; viceversa per i laureati del gruppo Geo-Biologico l’incidenza percentuale più elevata riguarda coloro che hanno dichiarato essere iscritti alla specialistica, con percentuali che variano tra un minimo del 66,9% (totali AlmaLaurea) ed un massimo del 72,7% (STELLA). Dai dati relativi alla condizione lavorativa pre e post laurea (Tabelle 4.L-M e 4.L-G) emerge che per quanto concerne il gruppo Medico i laureati AlmaLaurea e STELLA si comportano in maniera piuttosto simile; in ambedue i casi la massima incidenza 24 percentuale si registra per coloro che dichiarano di aver iniziato a lavorare dopo aver conseguito il titolo (AlmaLaurea puri 67,0%, totali 63,1%; STELLA 91,8%). Invece per il gruppo Geo-Biologico si registra su tale dichiarazione una differenza notevole tra i laureati AlmaLaurea, con valore pari per i puri a 32,9% e per i totali a 31,6% , e i laureati STELLA (66,9%); al riguardo va comunque precisato che il collettivo STELLA esaminato è quantitativamente piuttosto limitato, sicché le fluttuazioni statistiche non sono trascurabili. La tipologia contrattuale del part-time (Tabelle 5.L-M e 5.L-G) presenta una diffusione assai limitata nel caso del gruppo Medico, poco più del 18% in AlmaLaurea (sia puri che totali) e del 13% in STELLA. Nel gruppo Geo-Biologico detta tipologia registra invece valori assai elevati: 66,5% (puri) e 63,2% (collettivo totale) nel caso di AlmaLaurea, 38,4% nel caso di STELLA. I dati relativi al guadagno mensile (Tabelle 6.L-M e 6.L-G) mostrano che nel caso del gruppo Medico le differenze tra i collettivi AlmaLaurea (puri 1.308 €; totale 1.312 €) e STELLA (1.389 €) sono piuttosto contenute; invece nel caso del gruppo Geo-Biologico la differenza è piuttosto elevata (AlmaLaurea puri 635 €, totale 677 €; STELLA 1.080 €). Tale differenza può essere imputata, almeno in parte, alla presenza anche di contratti part-time nell’analisi relativa ai i laureati AlmaLaurea. Circa le motivazioni addotte dai laureati del gruppo Medico e del gruppo Geo-Biologico che si sono iscritti a LS/M (Tabelle 8.L-M e 8.L-G), emerge che in entrambe le indagini ed in ambedue i gruppi prevale, come motivazione della scelta, l’idea di miglioramento. Per il gruppo Medico essa viene indicata dall’88% degli intervistati AlmaLaurea (sia nel caso dei puri sia sul totale), dall’84% in STELLA; nel caso del gruppo Geo-Biologico le percentuali nei collettivi AlmaLaurea e STELLA registrano dei valori quasi identici, intorno al 60%. Invece la convinzione della necessità dell’ulteriore laurea per potersi collocare nel mondo del lavoro incide in maniera assai più ridotta, anche se con proporzioni diverse nei due gruppi. Nello specifico per il gruppo Medico in AlmaLaurea sono meno del 3% (puri e totale) e per quello Geo-Biologico un valore poco oltre il 35% (puri e totali); in STELLA invece tale ipotesi viene indicata dal 10% degli intervistati per il gruppo Medico e dal 37% per il gruppo Geo-Biologico. 3) Le previsioni sulle assunzioni annuali (indagini Excelsior) L’indagine Excelsior, curata da Unioncamere, concerne le previsioni di assunzioni da parte di aziende. Prima di procedere alla disamina dei dati va rilevato che restano fuori dal conteggio le assunzioni nella Pubblica Amministrazione e le attività di lavoro autonomo; di ciò va perciò tenuto conto se si vogliono fare confronti con i numeri totali di laureati. I dati contenuti nella Tabella 10 mostrano come sono variate, dal 2006 al 2010, le previsioni di assunzione delle diverse tipologie di laureati da parte delle aziende. 25 Tabella 10: Dati previsionali Excelsior Totale laureati richiesti L richiesti % L sul tot. LS/M + v.o. richiesti % LS/M + v.o. sul tot. % L su LS/M + v.o. Tipologia non specificata %Tipologia non specificata sul tot. 2006 59.400 8.750 14,7 31.850 53,6 27,5 18.800 31,6 2007 75.330 12.280 16,3 36.370 48,3 33,8 26.680 35,4 Incremento % rispetto al 2006 26,8 40,3 2008 88.000 18.380 Incremento % rispetto al 2007 16,8 49,7 2009 62.460 15.950 Incremento % rispetto al 2008 -29,0 -13,2 2010 68.800 12.880 Incremento % rispetto al 2009 10,2 -19,2 14,2 20,9 40.650 41,9 46,2 45,2 11,8 25,5 27.980 30.390 8,6 32,9 8,6 44,8 57,0 -31,2 18,7 28.970 18.530 29,7 -36,0 44,2 42,4 25.530 37,1 37,8 Fonte: elaborazione propria su dati Excelsior anni considerati. Si rileva che la richiesta (prevista) di laureati L ha registrato tra il 2006 ed il 2007 e tra il 2007 ed il 2008 un incremento percentuale molto maggiore rispetto agli LS/M; analogamente il decremento registrato nel 2009 rispetto al 2008 è stato assai meno incisivo per gli L rispetto agli LS/M. Dal 2007 al 2009 sono altresì costantemente diminuite, pur lentamente, le indicazioni di indifferenza rispetto alla tipologia di laurea. Conseguentemente, le due tipologie di laurea, pur registrando un’incidenza percentuale piuttosto differente, hanno marcato in tale periodo un’opposta linea di tendenza: in proporzione rispetto al totale, le richieste dei laureati L sono aumentate costantemente, mentre la percentuale di laureati LS/M è andata diminuendo. Una situazione diversa si è presentata nel 2010. Rispetto al totale, vi è stata ancora una diminuzione, questa volta molto lieve, delle richieste di LS/M, ma vi è stato un notevolissimo aumento della indifferenza e corrispondentemente una quasi uguale diminuzione delle richieste L. Non è facile dare una spiegazione di questo andamento, poiché è da presumere che col tempo l’informazione sulle caratteristiche dei diversi titoli universitari aumenti, e pertanto vi sarebbe stato da attendersi che le richieste non specificate diminuissero; sarà importante osservare l’andamento degli anni a venire. Una ipotesi interpretativa, senz’altro da verificare, verrà comunque proposta poco oltre, sulla base dei dati presenti nella Tabella 12. Presentiamo anche, in Tabella 11, il numero di laureati richiesti disaggregato per gruppi disciplinari, riferito agli anni iniziale e finale 2006 e 2010 ed ai laureati L, LS/M e non specificati. 26 Tabella 11: Assunzioni previste di laureati, anni 2006 e 2010, per gruppo disciplinare L LS/M e v.o. 2006 Gruppi disciplinari 2010 2006 Non specificati 2010 2006 2010 Assunzioni di laureati LS/M + v.o. % incidenza laureati LS/M + v.o. sul totale Assunzioni di laureati LS/M + v.o. % incidenza laureati LS/M+ v.o. sul totale Assunzioni di laureati non specificati % incidenza laureati non specificati sul totale Assunzioni di laureati non specificati % incidenza laureati non specificati sul totale 18,7 31.850 53,6 30.390 44,2 18.800 31,6 25.530 37,1 11 5,3 150 60,2 101 48,3 88 35,4 97 46,4 6,6 170 26,2 369 56,8 297 45,8 238 36,6 182 28,0 293 7,2 343 9,3 3.018 74,2 2.607 70,3 758 18,6 760 20,5 931 4,6 2.269 10,9 11.798 58,0 9.471 45,6 7.627 37,5 9.007 43,4 Educazione Fisica 23 11,0 4 5,7 45 21,4 32 45,7 142 67,6 34 48,6 Geo-Biologico 33 4,0 99 21,0 620 74,7 248 52,9 177 21,3 123 26,1 Giuridico 60 5,8 205 20,7 441 42,8 448 45,3 529 51,4 337 34,1 Ingegneria 1.034 6,6 1.913 9,5 9.972 64,1 11.060 55,1 4.560 29,3 7.085 35,3 Insegnamento 1.123 51,8 1.284 24,4 483 22,3 1.419 27,0 563 25,9 2.556 48,6 Letterario 77 6,0 92 13,3 778 60,8 463 67,1 526 33,2 135 19,6 Linguistico 174 12,1 164 12,0 739 51,4 488 35,6 424 36,5 718 52,4 4.068 61,1 5.184 65,1 1.066 16,0 1.523 19,1 1.521 22,8 1.261 15,8 Politico-Sociale 200 27,8 152 15,0 311 43,2 332 32,8 209 29,0 526 52,1 Psicologico 148 40,1 273 34,6 123 33,2 243 30,7 99 26,7 274 34,7 Scientifico 64 4,9 137 8,7 788 60,6 598 38,1 447 34,4 835 53,2 468 18,7 580 17,9 1.149 45,8 1.060 32,7 892 35,5 1.600 49,4 Assunzioni di laureati L % incidenza laureati L sul totale 8.750 14,7 12.880 Agricoltura 11 4,5 Architettura 43 Chimico-Farmaceutico Economico-Statistico Totale Medico (prof. Sanitarie) Gruppo non specificato % incidenza Assunzioni di laureati L sul laureati L totale Fonte: elaborazione propria su dati Excelsior anni considerati. 27 La Tabella 12 presenta invece i dati sull’importanza attribuita alla laurea ai fini dell’assunzione, per tipologia di laurea. Tabella 12: Importanza del titolo di studio nella scelta del candidato più idoneo a ricoprire la figura professionale richiesta Totale assunzioni previste non stagionali Ai fini dell'assunzione, il titolo di studio è considerato (%): molto abbastanza importante importante 2008 poco importante per niente importante Livello universitario 88.000 61,4 30,7 7,0 0,9 L richiesti 13.380 63,7 28,6 7,0 0,7 LS/M richiesti 40.650 66,6 25,3 6,8 1,2 Tipologia indifferente 29.870 52,5 39,7 7,1 0,7 2009 Livello universitario 62.460 64,7 29,4 5,1 0,7 L richiesti 15.950 64,8 29,9 3,9 1,3 LS/M richiesti 27.980 71,9 22,4 5,2 0,5 Tipologia indifferente 18.530 53,9 39,5 6,1 0,6 2010 Livello universitario 68.800 62,9 29,9 5,3 1,9 L richiesti 12.880 65,6 29,3 4,6 0,5 LS/M richiesti 30.380 70,0 24,3 5,1 0,6 36,8 6,0 4,0 Tipologia 25.530 53,2 indifferente Fonte: elaborazione propria su dati Excelsior anni considerati. Risulta che, sistematicamente in tutti gli anni, il titolo è considerato molto importante a un livello tra il 64% ed il 72% da parte di chi richiede L o LS/M , mentre è ritenuto molto importante solo a un livello di poco superiore al 50% da parte delle aziende che si dicono indifferenti rispetto alla tipologia di laurea. Perciò il forte aumento percentuale, nel 2010, di queste ultime (Tabella 10) comporta in totale un forte abbassamento della rilevanza attribuita al titolo. C’è da temere che ciò convalidi indicazioni, di diversa provenienza, circa una crescente utilizzazione dei laureati in mansioni di livello inferiore rispetto alla loro qualificazione. Per avere alcune indicazioni sulle prospettive occupazionali, anche in relazione ai diversi gruppi disciplinari, può essere interessante esaminare il rapporto tra le richieste e il numero dei laureati; ciò è compiuto nella Tabella 13. Come già rilevato, si tratta solo degli sbocchi previsti nel lavoro dipendente privato; va inoltre ricordato che le assunzioni non riguardano solo i neolaureati (peraltro, come osservato nella nota 5, l’eventuale assunzione di un laureato che già lavora può, in molti casi, determinare un’assunzione, anche di neolaureato, nell’azienda di sua provenienza). 28 Tabella 13: Confronto tra le richieste 2010 (Excelsior) e il totale dei laureati 2009 Totale Agrario Architettura Chimico-Farmaceutico Difesa e Sicurezza Economico-Statistico Educazione Fisica Geo-Biologico Giuridico Ingegneria Insegnamento Letterario Linguistico Medico Politico-Sociale Psicologico Scientifico Non specificato A B Richieste L (Excelsior) Totale laureati L 20.483 171.208 12,0 21 237 432 2.929 8.494 2.427 407 24.922 3.021 8.197 6.211 19.300 7.795 16.192 11.141 20.448 26.968 7.607 5.149 0,7 2,8 17,8 4.011 8 134 310 2.959 2.499 114 345 6.161 317 418 293 1.146 C A/B L: % richieste su tot. L 16,1 0,3 1,6 5,0 15,3 32,1 0,7 3,1 30,1 1,2 5,5 5,7 D E Richieste LS/M Totale laureati + v.o. LS/M (Excelsior) 48.317 93.587 Gruppi disciplinari 189 1.984 413 5.946 3.278 4.130 440 16.739 12.827 62 1.089 336 4.954 680 10.721 17.101 12.644 2.761 1.668 576 6.765 1.025 4.069 1.809 8.947 693 9.786 372 4.978 1.277 2.639 2.094 F Totale laureati LS/M + v.o. G D/F LS/M + v.o: % richieste su tot. LS/M + v.o. H I Richieste (tutte le tipologie) Laureati (tutte le tipologie) L H/I % richieste su laureati (tutte le tipologie) 121.469 39,8 68.800 292.677 23,5 2.437 7.480 4.733 440 15.489 1.197 5.728 16.401 15.157 7.593 9.436 5.264 9.621 11.774 5.697 3.022 7,8 5,5 69,3 210 650 3.710 108,1 5,2 5,9 4,1 112,8 36,4 6,1 19,5 18,8 5,9 6,5 42,2 20.750 70 470 990 20.060 5.260 690 1.370 7.970 1.010 790 1.570 3.240 5.366 15.974 7.160 847 40.411 4.218 13.925 22.612 34.457 15.388 25.628 16.405 30.069 38.742 13.304 8.171 3,9 4,1 51,8 0,0 51,3 1,7 3,4 4,4 58,2 34,2 2,7 8,4 26,5 2,6 5,9 19,2 Fonte: elaborazione propria su dati Excelsior e MIUR. N.B. – Le richieste registrate da Excelsior comprendono una quota per la quale non è stata espressa una preferenza per L o LS/M (ovvero v.o.). Nel prospetto, sia per il totale sia per ognuno dei gruppi disciplinari, tale quota è stata ripartita tra le due voci in parti proporzionali alle opzioni espresse. 29 Risulta che per il tipo di lavoro in questione vi è una previsione di sbocchi pari al 12% per L, quasi al 40% per LS/M (e v.o.); al proposito, risultano inoltre rilevantissime le differenze tra i gruppi. Abbiamo evidenziato i valori più elevati, sia per L sia per LS/M (e v.o.); in quest’ultimo caso sembra addirittura per due gruppi vi sia una carenza d’offerta. 4) Qualche osservazione conclusiva Prima di trarre alcune conclusioni è opportuno rilevare quanto sarebbe auspicabile disporre di dati più completi e più omogenei; il tema si riconnette a quanto emerso nel Focus Group, svoltosi a Roma La Sapienza, di cui si è det to nel §1. Il presente gruppo di ricerca ritiene comunque che le elaborazioni compiute abbiano fortemente ridotto gli inconvenienti dovuti alle differenze (in termini di metodologia, di formulazione dei quesiti, di analisi delle risposte) quasi inevitabilmente presenti in indagini svolte da soggetti diversi; ciò è stato possibile anche perché i soggetti stessi, ai quali siamo perciò molto grati, ci hanno fornito sia alcuni materiali non ancora pubblicati, sia utili contributi chiarificatori, su alcuni dei punti sui quali i confronti presentavano problemi. Un insieme di risultati appare indiscutibile, e la convergenza di molti dati risulta particolarmente significativa proprio perché essa è presente nonostante le diverse metodologie di assunzione dei dati stessi. Riferendoci, per L, ai laureati “puri” (non considerando, cioè, le code di situazioni pregresse), le evidenze riscontrate che ci sembrano da segnalare sono le seguenti. La percentuale di laureati L dell’anno 2009 che lavorano, a un anno dal titolo, è superiore al 38% nel collettivo STELLA (il meno positivo), al 43% nel più vasto collettivo AlmaLaurea; tra questi, una cifra tra il 27% ed il 29% non è, contemporaneamente, iscritta a LS/M. La percentuale di laureati L che proseguono gli studi nella LS/M è tra il 57% e il 60%; tra questi, sono una minoranza quelli che ritengono l’ulteriore laurea necessaria per potersi collocare nel mondo del lavoro. L’occupazione dei laureati L, così come la tendenza a proseguire gli studi, sono fortemente differenziati tra i diversi gruppi disciplinari. La diminuzione di occupazione tra il 2008 (laureati 2007) e il 2009 (laureati 2008) è stata molto più rilevante per LS/M che non per L; nel 2010 (laureati L 2009) quest’ultimo valore aumenta di oltre un punto percentuale in AlmaLaurea, mentre diminuisce in maniera assai contenuta in STELLA. Per LS/M è invece confermato il trend negativo. Dalle previsioni Excelsior emerge, in merito alla diminuzione tra 2008 e 2009, una indicazione identica alla precedente: -13,2% per L, -31,2% per LS/M. Ancora da Excelsior , un diverso andamento delle previsioni è invece emerso nel 2010, anno per il quale ovviamente mancano ancora i riscontri ex post . Questi risultati smentiscono affermazioni diffuse, e non documentate, circa una asserita inutilità della L, ma non devono certo indurre a ritenere che non siano aperti numerosi problemi. Abbiamo ricordato all’inizio, del resto, che la sollecitazione a esaminare attentamente le problematiche relative ai titoli di 1° livello, anche per incrementare l’occupabilità di chi li consegue, è presente a livello europeo. 30 Alcuni primi elementi utili per i necessari approfondimenti sono stati forniti dai due incontri di cui si è detto al §1. Ciò riguarda in particolare punti quali i seguenti: la corrispondenza (o meno) tra le competenze acquisite nel percorso universitario e quelle necessarie, o comunque utili, nell’ambito del lavoro; l’eventuale preferibilità, rispetto a una LS/M, di Master universitari di primo livello nei casi in cui la formazione della L richieda completamenti “applicativi”; le carenze nelle competenze “trasversali” dei laureati; la possibilità di confrontare i risultati di indagini (domande rivolte a soggetti interessati) con i correlati dati amministrativi, per i quali occorre altresì connettere i dati provenienti da banche dati diverse 14. Altri invece dovranno essere ulteriormente analizzati: le previsioni occupazionali al di fuori dell’ambito delle aziende (Pubblica Amministrazione, attività autonome); le ragioni specifiche delle forti difformità nell’occupazione dei laureati L dei diversi gruppi disciplinari; le variazioni territoriali, anche per comprendere -quando vi è- il significato di risultati diversi tra AlmaLaurea e STELLA 15. Ovviamente, l’ulteriore ampliamento del quadro informativo non è fine a se stesso, ma costituisce uno strumento per stimolare sia gli Atenei, sia tutti i soggetti coinvolti nel sistema del lavoro privato e pubblico, allo sviluppo di opportune azioni, delle quali possiamo qui indicare alcuni esempi. Quanto agli Atenei, la consapevolezza in merito ai reali sbocchi lavorativi può (e deve) indurre a un attento monitoraggio dell’offerta formativa, con una permanente attenzione all’efficacia dei singoli ordinamenti didattici. Circa il lavoro privato andrà affrontato il problema di precise indicazioni nei contratti nazionali: finora, le conseguenze della avvenuta articolazione dei titoli di laurea non sono state considerate. Circa il lavoro pubblico, in teoria il valore della laurea L è pienamente riconosciuto, ma in pratica ciò spesso non avviene. Due successive circolari del Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno chiarito, negli anni 2000 (Ministro Bassanini) e 2005 (Ministro Baccini), quanto segue: in tutti i casi nei quali la precedente normativa richiedeva la laurea in concorsi di amministrazioni pubbliche (si tratta degli ex livelli VII e VIII), il titolo di accesso è ora la laurea L, mentre la LS/M è necessaria solo per la dirigenza. Nonostante questa indicazione, molti bandi di Enti pubblici (delle più svariate tipologie) richiedono invece la LS/M anche per posizioni non dirigenziali. Scelte come queste sono fortemente criticabili: è infatti molto difficile che lo Stato riesca a far riconoscere da altri il significato di titoli che esso rilascia, se il primo a non riconoscerlo è lo Stato stesso. 14 Tra tali dati, sono di grande rilievo le “comunicazioni obbligatorie” dei datori di lavoro alle Agenzie per l’Impiego; la combinazione tra queste e i dati delle carriere universitarie ha già prodotto importanti risultati nel lavoro di “Specula” a Milano. 15 Alma Laurea, che analizza un insieme di atenei molto vasto e territorialmente distribuito in modo piuttosto omogeneo, ha comunque già evidenziato forti differenze tra le diverse aree geografiche. In particolare, la percentuale di coloro che dopo la L proseguono nella LS/M è molto più alta nell’area meridionale, dove minore è l’offerta di posti di lavoro. 31 Bibliografia ALMALAUREA, Condizione occupazionale dei Laureati. XII Indagine 2010, Asterisco, Bologna, 2011. ALMALAUREA, Condizione occupazionale dei Laureati. XII Indagine 2009, Asterisco, Bologna, 2010. ALMALAUREA, Condizione occupazionale dei Laureati. XI Indagine 2008, Asterisco, Bologna, 2009. ALMALAUREA, Condizione occupazionale dei Laureati. X Indagine 2007, Asterisco, Bologna, 2008. ALMALAUREA, Condizione occupazionale dei Laureati. IX Indagine 2006, Asterisco, Bologna, 2007. ALMALAUREA, Condizione Occupazionale e Formativa dei Laureati di Primo Livello Indagine sperimentale 2006, http://www.almalaurea.it/universita/occupazione/occupa zione05_sperimentale/volume/volume.pdf, 2007. ALMALAUREA, Condizione occupazionale dei Laureati. VIII Indagine 2005, Asterisco, Bologna, 2006. ALMALAUREA, Condizione occupazionale dei Laureati. VII Indagine 2004, Asterisco, Bologna, 2005. EXCELSIOR, La domanda di professioni e di formazione nel 2009, Executive summary , Roma, 2009. EXCELSIOR, Il lavoro dopo gli studi. La domanda e l’offerta di laureati e diplomati nel 2009 , Roma, 2009. EXCELSIOR, Sistema Informativo Excelsior–2010 Volume 1, Il monitoraggio dei fabbisogni professionali delle imprese italiane per favorire l’occupabilità, Roma, 2010. EXCELSIOR, Sistema Informativo Excelsior–2010 Volume 2, Sintesi dei principali risultati del sistema di monitoraggio sui fabbisogni occupazionali e formativi delle imprese italiane nell’industria e nei servizi, Roma, 2010. GENTILOZZI D., I laureati e l’occupazione. L’Indagine Stella, in “Universitas”, n. 116, pp. 25-26. ISTAT, Statistiche in breve. L’inserimento professionale dei laureati, Indagine 2007, 2009. ISTAT, Statistiche in breve. L’inserimento professionale dei laureati, Indagine 2004, 2005. LUZZATTO G., MANGANO S., PIERI M. 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Sharpen the profile of the Bachelor Master, PhD are accepted degrees, yet in many countries the bachelor is still an "unknown creature" Understand/communicate the rationale for first-cycle degrees within institutions Implementing the shift to student-centred and outcomes-focussed learning requires a cultural shift and greater human/financial resources Intensify the communication with parents and schools Allow for more diversity within the System: some HEIs may stress (shortterm) employability, some general education ("Bildung") Introduce career models for the bachelor in the public sector, serving as signals for the labour market More public debate and dialogue needed with employers, to explain the reforms 2. Focus on vertical mobility (from Bachelor to Master and Master to Doctorate) Introducing shorter degree cycles makes horizontal mobility less attractive Enhance international education through vertical mobility Minimise recognition problems Allow for System competition among Bologna states Start statistics on vertical mobility 3. Promote lifelong learning Developing the capacity of H.E. Institutions to respond to the lifelong learning agenda requires: Lifelong learning should not be seen as a separate provision targeted at specific learners Should be connected to the Bologna tools Joint approach by governments and institutions Integrate lifelong learning better into the institutional strategy More autonomy, less regulations A partnership with local/regional/national authorities Financial incentives 35 Appendice B PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE INDAGINI CONSIDERATE ISTAT. L’indagine sull’inserimento professionale dei laureati a tre anni dal conseguimento del titolo viene condotta da ISTAT a partire dal 1989; essa fa parte, insieme a quella sui percorsi di studio e di lavoro dei diplomati di scuola secondaria superiore, del sistema integrato di rilevazioni campionarie sulla transizione “istruzionelavoro” che si pone l’obiettivo di analizzare, anche in ottica comparativa, il rendimento dei diversi titoli di studio sul mercato del lavoro. La prossima indagine, sui laureati 2007, è attualmente in corso. I primi risultati si avranno all’inizio del 2012. La precedente è stata condotta nel 2007 (laureati 2004) e ha analizzato per la prima volta il processo di transizione al mondo del lavoro sia dei laureati nei corsi lunghi, ovvero laurea “tradizionale” del vecchio ordinamento e laurea a ciclo unico16, sia quello dei laureati nei corsi “triennali” del nuovo ordinamento17. Tale indagine permette inoltre di ricostruire, per le diverse tipologie di laurea, anche la condizione occupazionale ad un anno dal conseguimento del titolo, fornendo indicazioni piuttosto dettagliate sul percorso di avvicinamento al mercato del lavoro dei giovani che escono dall’università (ISTAT, 2009, p. 13). Trattandosi di un’indagine campionaria, effettuata mediante l’utilizzo della tecnica CATI, è stato progettato un disegno campionario costruito separatamente per le due succitate popolazioni, entrambe ad uno stadio stratificato e relativo a tutti gli Atenei italiani. La stratificazione delle unità di popolazione è stata definita sull’incrocio di tre variabili; nel primo caso corso di laurea, ateneo e sesso, nel secondo invece classe, ateneo e sesso. La metodologia alla base della procedura di stima e di valutazione della variabilità non differisce tra le due popolazioni18. ALMALAUREA. La prima Indagine Occupazionale estesa, oltre che ai laureati dell’Università di Bologna, ai laureati di altri 8 Atenei degli allora 13 consorziati risale al 1998. Nel 2004 gli Atenei coinvolti nell’indagine sono 27, nel 2010 sono 54. A partire dal 2000 è stato utilizzato il metodo di rilevazione CATI. Dall’Indagine condotta sui laureati del 200419 a un anno dal conseguimento del titolo, sono stati inclusi tra i collettivi indagati, oltre ai laureati del vecchio ordinamento, quelli di primo livello appartenenti al nuovo ordinamento. Fino all’Indagine svolta nel 2007, anno in cui per i laureati del nuovo ordinamento (primo livello) è stata introdotta anche la differenziazione 16 Le lauree specialistiche a ciclo unico conseguite nel 2004 sono Architettura-Ingegneria Edile, Odontoiatria, Veterinaria (di durata quinquennale), e Medicina (sei anni) per le quali non è previsto alcun titolo dopo i primi tre anni (ISTAT, 2009). Poiché le immatricolazioni sono iniziate nel 2001 (2000 in casi particolari), si tratta necessariamente di laureati ibridi. 17 Nella presentazione, i risultati riguardano la totalità di coloro che hanno conseguito la laurea di primo livello, anche se una delle domande consentiva di distinguere i “puri”. 18 L’universo di riferimento è costituito da 260.070 laureati, così suddivisi: 167886 in corsi lunghi di durata 4-6 anni; 92.184 in corsi di durata triennale. La dimensione campionaria teorica complessiva è risultata pari a circa 25.000 (campione realizzato 26.570) unità per i laureati nei corsi di durata di 4-6 anni e a circa 19.000 (campione realizzato: 20.730) unità per i laureati nei corsi di durata triennale. 19 Relativa a tutti i laureati della sessione estiva (intervistati tra settembre e novembre). 36 tra “puri” ed “ibridi”20, sono stati esaminati i soli laureati della sessione estiva21. Dal 2008 l’indagine è effettuata su base annuale ed è estesa a tutti i laureati del nuovo ordinamento; conseguentemente, la consistenza del collettivo indagato ha registrato un forte incremento e ciò ha imposto una revisione organizzativa con l’introduzione della doppia tecnica di rilevazione CATI e CAWI22. L’indagine pre-riforma, riferita ai soli laureati della sessione estiva, ha invece mantenuto la modalità di indagine CATI. Nel 2009 sono stati esclusi dall’indagine i laureati pre-riforma ad un anno dal titolo, in quanto tale collettivo rappresenta la coda di un sistema universitario di fatto completamente riformato (Alma Laurea, 2010, p. 25). Sono stati comunque considerati, inserendoli nel collettivo postriforma, i laureati dell’unico corso non riformato (Scienze della Formazione Primaria), a un anno dal conseguimento del titolo. Nel corso degli anni il tasso di risposta è stato molto elevato, risultando per i laureati ad un anno sempre superiore all’85% (per l’indagine 2010, 90,5%). STELLA. L'iniziativa Interuniversitaria STELLA, nata nel 2002 per l'interessamento di un raggruppamento interuniversitario lombardo, ha iniziato a realizzare indagini occupazionali campionarie solitamente effettuate con modalità di rilevazione CATI, salvo diverse indicazioni contenute nelle note metodologiche di ciascun rapporto (http://stella.cilea.it/ opencms/opencms/stella/Indagini_occupazionali/). Nei diversi anni aderiscono all’indagine STELLA tra gli 8 ed i 12 Atenei. A partire dall’Indagine occupazionale post-laurea (vol. I) svolta nel 2005 e relativa a coloro che si sono laureati tra la sessione autunnale del 2003 e quella primaverile del 200423, sono stati inseriti tra i collettivi indagati, insieme a quelli del vecchio ordinamento, i laureati di primo livello (nuovo ordinamento), e viene indicato che si tratta dei puri. Vi sono delle modifiche nell’Indagine occupazionale post-laurea laureati anno solare 2005: da un lato sono stati esclusi dalla popolazione obiettivo i laureati del vecchio ordinamento e sono stati inseriti i laureati specialistici/magistrali e quelli a ciclo unico; dall’altro le interviste hanno riguardato tutti i laureati dell’anno solare e non più solo quelli di determinate sessioni24, intervistati a 18 mesi dalla laurea. L’indagine è poi avvenuta a 15 mesi dalla laurea per l’anno solare 2006 e a 12 per gli anni solari 2007, 2008 e 2009. I dati sintetici relativi all’ultimo anno non sono ancora disponibili on line. Nel 2008, nel 2009 e nel 2010 è stata effettuata l’indagine a 36 mesi dalla laurea; essa ha avuto come popolazione obiettivo quelli, tra i laureati delle università aderenti all’iniziativa STELLA rispettivamente nel 2005, nel 2006 ed al 2007, che, contattati a circa 18 mesi dal conseguimento del titolo, avevano allora dichiarato di non proseguire con una laurea specialistica. 20 I laureati “puri” sono studenti che fin dalla prima immatricolazione si sono iscritti ad un corso del nuovo ordinamento. I laureati “ibridi” sono invece gli studenti che hanno concluso un corso post-riforma con il contributo di crediti formativi maturati all’interno di percorsi di studio pre-riforma (AlmaLaurea, 2008). Tale divisione a partire dal 2010 può considerarsi superata. 21 Nel 2006 viene condotta un’indagine sperimentale sui laureati di primo livello per l’intero anno solare 2005. 22 L’introduzione della doppia metodologia ha comportato un profondo riesame del questionario di rilevazione, che è stato significativamente ridotto, anche se il patrimonio informativo è rimasto sostanzialmente inalterato sia per quanto riguarda le esperienze formative e che quelle lavorative. 23 Effettuata a circa 18 mesi dal conseguimento del titolo. 24 Per l’Indagine occupazionale post-laurea (vol. I), si faccia riferimento a quanto affermato a pagina 4; invece l’Indagine occupazionale post-laurea II e III quadrimestre 2004 riguardava i laureati del secondo e del terzo quadrimestre del 2004, intervistati nell’aprile del 2006 (a circa 18 mesi dal conseguimento del titolo). 37 Appendice C LAUREATI DI DUE SPECIFICI GRUPPI DISCIPLINARI Tabella 1.L-M: Laureati presi in considerazione Gruppo Medico (professioni sanitarie) 2009 AlmaLaurea Puri 11.268 Totale 14.011 STELLA Puri 3.134 AlmaLaurea (Totale)+STELLA 17.145 Totale Italia 20.448 % AlmaLaurea+STELLA su Totale Italia 83,8 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2011), STELLA (2011) e MIUR (2011). Tabella 1.L-G: Laureati presi in considerazione Gruppo Geo-Biologico 2009 AlmaLaurea Puri Totale 4.557 5.375 STELLA Puri 1.505 AlmaLaurea (Totale) + STELLA 6.880 Totale Italia 8.197 % AlmaLaurea + STELLA su Totale Italia 83,9 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2010), STELLA (2010) e MIUR (2010). 38 Tabella 2.L-M: Informazioni generali Gruppo Medico (professioni sanitarie) ALMALAUREA 2009 STELLA Puri Totale Puri 11.268 14.011 3.135 Genere F 68,5 68,0 68,9 Genere M 31,5 32,0 31,1 Voto di laurea 103,8 103,9 101,6(1) Durata degli studi (media in anni) 3,5 3,6 Età alla laurea 27,6 28,7 Popolazione di riferimento 25,2(2) Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2011) e STELLA (2011). I dati originali sono presentati per classi di voto; il valore qui indicato è ottenuto tramite la media pesata. A ogni classe è stato attribuito il valore medio. (1) (2) I dati originali sono presentati per classi di età; il valore qui indicato è ottenuto tramite la media pesata. Quando la classe ricade tra un valore minimo e un valore massimo, le è stato attribuito il valore medio; alla classe d’età < 23 anni è stato attribuito il valore 22, a quella > 30 anni il valore 32. Tabella 2.L-G: Informazioni generali Gruppo Geo-Biologico ALMALAUREA 2009 STELLA Puri Totale Puri Popolazione di riferimento 4.557 5.375 1.505 Genere F 65,2% 64,4% 62,5 Genere M 34,8% 35,6% 37,5 Voto di laurea 102,8 102,6 100,0(1) Durata degli studi (media in anni) 4,4 4,7 Età alla laurea 24,2 24,8 24,2(2) Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2011) e STELLA (2011). (1) I dati originali sono presentati per classi di voto; il valore qui indicato è ottenuto tramite la media pesata. A ogni classe è stato attribuito il valore medio. (2) I dati originali sono presentati per classi di età; il valore qui indicato è ottenuto tramite la media pesata. Quando la classe ricade tra un valore minimo e un valore massimo, le è stato attribuito il valore medio; alla classe d’età < 23 anni è stato attribuito il valore 22, a quella > 30 anni il valore 32. 39 Tabella 3.L-M: Condizione occupazionale e formativa (% sul totale) Gruppo Medico (professioni sanitarie) ALMALAUREA 2009 STELLA(1) Puri Totale Puri Lavora, totale 81,7 82,7 81,1 di cui Lavora e non è iscritto alla specialistica 80,0 81,0 73,0 di cui Lavora ed è iscritto alla specialistica 1,7 1,8 8,1 Non lavora ed è iscritto alla specialistica 1,6 1,4 3,8 Non lavora, non è iscritto alla specialistica ma cerca 14,1 13,2 9,7 Non lavora, non è iscritto alla specialistica e non cerca 2,7 2,6 5,4 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2011) e STELLA (2011). (1) In alcuni casi le voci che figurano nelle tabulazioni STELLA, e che riportiamo, sono state aggregate in modo da evidenziare categorie corrispondenti alle categorie AlmaLaurea. Tabella 3.L-G: Condizione occupazionale e formativa (% sul totale) Gruppo Geo-Biologico ALMALAUREA Puri Totale 2009 STELLA(1) Puri Lavora, totale 22,9 24,8 15,9 di cui Lavora e non è iscritto alla specialistica 8,6 10,3 11,2 di cui Lavora ed è iscritto alla specialistica 14,3 14,5 4,7 Non lavora ed è iscritto alla specialistica 69,6 66,9 72,7 Non lavora, non è iscritto alla specialistica ma cerca 5,0 5,6 6,0 Non lavora, non è iscritto alla specialistica e non cerca 2,6 2,7 5,4 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2011) e STELLA (2011). (1) In alcuni casi le voci che figurano nelle tabulazioni STELLA, e che riportiamo, sono state aggregate in modo da evidenziare categorie corrispondenti alle categorie AlmaLaurea. 40 Tabella 4.L-M: Condizione lavorativa pre e post laurea (% su chi lavora) Gruppo Medico (professioni sanitarie) 2009 Categorie Puri Totale Categorie Puri Prosegue il lavoro iniziato prima della laurea 17,6 21,7 Occupato prima della laurea, non ha cambiato lavoro 8,2 Non prosegue il lavoro iniziato prima della laurea 15,3 15,2 Occupato prima della laurea, ha cambiato lavoro 0,0 Occupato solo dopo la laurea, non ha cambiato lavoro 82,9 Occupato solo dopo la laurea, ha cambiato lavoro 8,9 Ha iniziato a lavorare dopo la laurea 67,0 63,1 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2011) e STELLA (2011). Tabella 4.L-G: Condizione lavorativa pre e post laurea (% su chi lavora) Gruppo Geo-Biologico 2009 Categorie Categorie Prosegue il lavoro iniziato prima della laurea 52,5 54,1 Occupato prima della laurea, non ha cambiato lavoro 33,1 Non prosegue il lavoro iniziato prima della laurea 14,5 14,3 Occupato prima della laurea, ha cambiato lavoro 0,0 Occupato solo dopo la laurea, non ha cambiato lavoro 58,6 Occupato solo dopo la laurea, ha cambiato lavoro 8,3 Ha iniziato a lavorare dopo la laurea 32,9 31,6 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2011) e STELLA (2011). 41 Tabella 5.L-M: Diffusione del part-time (% su chi lavora) Gruppo Medico (professioni sanitarie) ALMALAUREA Tipologia contratto Puri STELLA Totale Puri 18,6 13,3 2009 Contratto part-time 18,4 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2011) e STELLA (2011). Tabella 5.L-G: Diffusione del part-time (% su chi lavora) Gruppo Geo-Biologico ALMALAUREA Tipologia contratto Puri STELLA Totale Puri 63,2 38,4 2009 Contratto part-time 66,5 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2011) e STELLA (2011). Tabella 6.L-M: Guadagno mensile Gruppo Medico (professioni sanitarie) ALMALAUREA Categorie Puri Totale 2009 Guadagno mensile netto € 1.308 1.312 STELLA Puri 1.389 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2011) e STELLA (2011). Tabella 6.L-G: Guadagno mensile Gruppo Geo-Biologico Categorie Guadagno mensile netto € ALMALAUREA Puri Totale 2009 635 677 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2011) e STELLA (2011). 42 STELLA Puri 1.080 Tabella 8.L-M: Motivi di iscrizione alla specialistica /magistrale (% su chi si è iscritto) Gruppo Medico (professioni sanitarie) Categorie ALMALAUREA Puri Categorie Totale STELLA Puri 2009 Per migliorare la propria formazione culturale 43,1 44,2 Per migliorare le condizioni dell'attuale lavoro 22,2 22,3 Per migliorare le possibilità di trovare lavoro 22,7 21,7 Perché è necessaria per trovare lavoro 3,0 3,3 Perché ha cercato lavoro e non l'ha trovato 7,7 7,2 Desideravo completare/arricchire la mia formazione 84,0 Scelta quasi obbligata per accedere al mondo del lavoro 9,9 Ho incontrato difficoltà ad inserirmi nel mondo del lavoro 2,8 Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2011) e STELLA (2011). Tabella 8.L-G: Motivi di iscrizione alla specialistica/magistrale (% su chi si è iscritto) Gruppo Geo-Biologico Categorie ALMALAUREA Puri Totale Categorie STELLA Puri 2009 Per migliorare la propria formazione culturale 18,3 18,3 Per migliorare le condizioni dell'attuale lavoro 5,4 5,3 Per migliorare le possibilità di trovare lavoro 35,9 35,9 Perché è necessaria per trovare lavoro 35,7 35,4 Desideravo completare/arricchire la mia formazione 60,7 Scelta quasi obbligata per accedere al mondo del lavoro 36,6 Ho incontrato difficoltà ad inserirmi nel mondo del lavoro Fonte: elaborazione propria su dati AlmaLaurea (2011) e STELLA (2011). Perché ha cercato lavoro e non l'ha trovato 4,4 4,4 43 2,3