L’inverno aveva già bussato da tempo, e il candore della neve copriva i tetti con i suoi comignoli fumanti, e una dolce nonnina narrava la leggenda ai fanciulli lasciando un pizzico di magia nei cuori ………………………….. -Esistono molteplici versioni sulla leggenda del Vischio e questa è tra le più popolari- ………… “Tanto tempo fa, ma poi non così lontano…………… in un paesino di montagna viveva un vecchio mercante avaro. L'uomo viveva solo, non si era mai sposato e non aveva nessun amico e se ne stava lì coperto fino alle orecchie nella sua stanza fredda a contare le sue scintillanti monete. Malgrado il freddo, stava ben attento a non usare troppa legna da ardere, sarebbe stato uno spreco inutile. Quella notte non riusciva a prendere sonno. Ecco che un vociare improvviso lo distolse, si alzò e spiò attraverso la finestra: c’erano dei bimbi festanti con i propri genitori, che se ne stavano attorno ad un abete addobbato e lì accanto un uomo vestito da Babbo Natale che sorrideva a quei visi gioiosi. Ecco, giunta notte di Natale, in piazza si udivano i cori che echeggiavano dalla chiesa, e bimbi se ne stavano sospesi nel tempo, nell’attesa della magia suprema. Stizzito se ne tornò a contare i soldi arrabbiato, perché il Natale era già alle porte, la cosa che lo mandava in collera, erano gli sprechi: doni, luci, musica, feste. E come ogni anno si sentiva solo, si barricava in casa isolandosi dal mondo, e aspettava la fine delle festività per uscire di casa. All’improvviso si accorse che per troppo tempo aveva pensato solo a se stesso dimenticando i vecchi ricordi sbiaditi di un tempo che fù; quell’amore in quella piazza, i bimbi, le famiglie unite, la serenità, la gioia… Apri l’uscio e usci di casa e vide gente che andava da tutte le parti verso lo stesso luogo. Qualcuno lo chiamò: FRATELLO, gli gridarono, non vieni? - Io non ho fratelli ne sorelle. Pentito per non aver mai capito che cosa si nascondeva dietro le persone, l’uomo cominciò a piangere………….. Il suo cuore cambiò e pianse cosi tanto che le sue lacrime lasciarono l’impronta sulla neve: si ripromise che il suo Natale sarebbe cambiato, andò ad ascoltare i cori e poi tornò a casa… Durante la notte, davanti alla casa una strana pianta crebbe all’improvviso, e fra le verdi foglie c’erano delle piccole bacche colore della perla. Le perle erano le lacrime del mercante che avevano dato vita al Vischio. Il vischio. Pianta natalizia per eccellenza era considerata una pianta divina e miracolosa tanto che potevano raccoglierla solo i sacerdoti solo con un falcetto d’oro. Oggi è una pianta di buon augurio, SIMOLO DI PACE. Tanti auguri e non dimenticate di darvi un bacio sotto il vischio!!! IL COMITATO GENTIORI