TRIBUNALE DI ASCOLI PICENO UFFICIO DEL GIUDICE UNICO-SEDE CENTRALEPROCEDIMENTO DI ESECUZIONE IMMOBILIARE R.E. n. xxx/07 Promosso da: xxxxxxxx xxxxx xxx (Creditore procedente ) Contro: xxxxx xxxxx *********************** Premessa: Il Giudice dell’Esecuzione Dr. Raffaele Agostini, il giorno 18 Giugno 2009, ha nominato il sottoscritto Arch. Franco Fanini quale Consulente Tecnico d’Ufficio nel procedimento indicato. Quesiti: Identificazione e descrizione del bene oggetto della vendita, altre informazioni per l’acquirente; Situazione edilizio-urbanistica e sanitaria dell’immobile; Stato di possesso; Vincoli ed oneri giuridici; Stima dell’immobile; Svolgimento delle operazioni di consulenza: Dopo aver effettuato un attento studio degli atti processuali, il sottoscritto ha comunicato alle parti in causa, mediante raccomandata A/R, la data del sopralluogo per l’accesso al bene del debitore, per il giorno 6 Agosto 2009. Nella raccomandata inviata l’appuntamento per l’inizio delle operazioni peritali era stato fissato per le ore 10.30, presso l’appartamento di proprietà dell’esecutato, a Castel di Lama, frazione Villa S.Antonio (AP) Pag. 1 in Via Salaria n.xxx. Dopo aver constatato l’assenza di tutte le parti e l’impossibilità di entrare all’interno dell’appartamento e del fondaco; il CTU, insieme al suo collaboratore Sig. xxxxxx xxxxxxx, si portava presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Castel di Lama dove prendeva visione e otteneva copia degli atti relativi a: concessione edilizia in forza della quale era stato realizzato l’edificio; dichiarazione d’abitabilità rilasciata dal Sindaco; denuncia delle opere in cemento armato al Genio Civile e certificato di collaudo statico delle strutture; concessione in sanatoria relativa ai lavori abusivi realizzati al 3° piano nel sottotetto, per “mutamento di destinazione d’uso da soffitta a civile abitazione per una superficie di mq.128,65”. Presso l’Ufficio Tecnico otteneva, dagli impiegati, informazioni sulla numerazione dei civici di Via Salaria. L’ingresso della scala A dell’edificio in questione ha il n.xxx e non il n.xxx, per una modifica della numerazione avvenuta nel passato. Poi, lo scrivente, si recava nella frazione di Villa S.Antonio, presso lo studio del Geom. xxxxxxxx xxxxxx, Amministratore del “Condominio di Via Salaria n.xxx”. Qui otteneva le documentazioni concernenti le: spese ordinarie e straordinarie del Condominio; quote millesimali spettanti all’appartamento del debitore; regolamento di condominio; tabelle millesimali originali e tabelle millesimali attualmente in vigore. Nello stesso giorno inviava nuove raccomandate A/R alle parti per un nuovo sopraluogo fissato per il giorno 24 agosto 2009 presso Pag. 2 l’appartamento oggetto del procedimento. Nella lettera lo scrivente avvertiva che, in assenza del debitore, autorizzato dal Giudice dell’Esecuzione, con l’ausilio di un fabbro avrebbe forzato le porte d’ingresso dell’appartamento e del fondaco, cambiandone serrature e chiavi che avrebbe poi depositato presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Ascoli Piceno. Nel frattempo, il sottoscritto, avvertiva il Comando dei Carabinieri di Castel di Lama ed inviava al Comandante la richiesta di assistenza per il sopralluogo fissato per il 24 Agosto. Il giorno 24 Agosto, essendo impegnato il Comandante dei Carabinieri, il CTU, alle ore 10.30, si recava presso l’appartamento in questione, per un altro sopralluogo. Oltre al sottoscritto ed al suo collaboratore Fanini Stefano, non si presentava nessuno; pertanto lo scrivente rinviava le operazioni peritali alle ore 18.00, alla presenza dei Carabinieri e del tecnico inviato dalla Ditta “xxxxxxxxxxx xxxxx S.n.c.” di Ascoli Piceno, per poter forzare le serrature delle porte. Alle ore 18.15 dopo aver forzato le serrature delle porte, il CTU poteva rilevare le misure interne dell’appartamento e del fondaco, effettuando anche riprese fotografiche. Alle ore 20.10, avendo acquisito ogni elemento utile ai fini dell’espletamento dell’incarico, lo scrivente dichiarava ultimati i rilievi. Il CTU, prima del sopralluogo, ha eseguito ricerche presso: l’Ufficio Tecnico Erariale di Ascoli Piceno, per poter visionare i dati catastali e verificare l’esistenza della planimetria catastale; il Servizio di Pubblicità Immobiliare (Conservatoria RR.II.), per verificare l’esistenza di nuove Pag. 3 trascrizioni, oltre a quelle già presenti nei documenti del procedimento. RISPOSTA AI QUESITI 1) Identificazione e descrizione del bene oggetto della vendita, altre informazioni per l’acquirente. Nell’atto di pignoramento immobiliare richiesto dalla xxxxxxxx xxxxx xxx era individuato soltanto l’appartamento con l’annesso fondaco, pertanto, si procederà alla formazione, ed alla relativa attribuzione di valore, di un unico lotto e precisamente: Appartamento ubicato al terzo piano dell’edificio di civile abitazione sito nel Comune di Castel di Lama (AP), frazione Villa S.Antonio, in Via Salaria n.xxx; con ingresso dal pianerottolo della scala condominiale “A”, ed annesso fondaco, situato sullo stesso piano. Il pignoramento riguarda la piena proprietà del debitore. Il bene è situato in un edificio di civile abitazione, in località Villa S.Antonio, nel comune di Castel di Lama. La località di Villa S.Antonio è al confine sud del territorio del comune di Castel di Lama; “ai piedi” del rilievo collinare dove si erge il nucleo abitato del capoluogo. La località è completamente urbanizzata ed è divisa in due dalla Strada Provinciale Salaria: a sud, la parte nel territorio del comune di Ascoli Piceno; a nord, quella nel comune di Castel di Lama. La frazione ha strade asfaltate, dotate di illuminazione pubblica ed ampi spazi per parcheggio di autovetture. A Villa S.Antonio vi sono: una caserma dei Carabinieri, un edificio con la sede della Pro-loco, scuola materna e scuola elementare, farmacie, sportelli di istituti bancari, un campo sportivo da calcio ed altri impianti sportivi, Pag. 4 diversi esercizi commerciali, supermercati e nella vicina zona industriale esistono alcuni centri commerciali. La zona, situata nell’ampia valle del Tronto, dista pochi chilometri da Ascoli Piceno, è servita dal transito di autobus e dalla linea ferroviaria Ascoli-Porto d’Ascoli. La Strada Provinciale Salaria permette rapidi collegamenti con i centri abitati della vallata. Castel di Lama è collegata alla superstrada Ascoli-Mare per mezzo di un breve raccordo stradale e di uno svincolo. L’edificio, dove è ubicata l’unità immobiliare, ha struttura portante costituita da travi e pilastri in cemento armato e solai in latero-cemento, con tre piani fuori terra, oltre ad un piano sottotetto ed un piano interrato, collegati tra loro da due scale in cemento armato poste sul lato est. Cinque appartamenti sono serviti dalla scala “A” mentre altri sono serviti dalla scala B (ma non fanno parte dello stesso condominio). Il piano terra, nella parte sud, verso la strada Salaria, è adibito ad esercizio commerciale. Nel piano interrato vi sono alcune autorimesse private, alle quali si entra da una rampa (sul lato ovest del fabbricato) e dalla scala “A” (con porta nell’androne d’ingresso). Le finiture esterne dei prospetti sono di buona fattura. La parete esterna in parte è rivestita con listelli ceramicati di colore grigio, ed in parte è intonacata e tinteggiata di colore bianco. L’edificio ha balconi su tutti i lati, realizzati con solaio in cemento armato e con ringhiera perimetrale in ferro verniciato. Le pareti esterne del sottotetto sono intonacate e tinteggiate di bianco. Le finestre e le porte-finestre degli appartamenti sono di legno con specchiature in vetro e complete di tapparelle avvolgibili in legno di colore bianco. Il portone d’ingresso della scalinata Pag. 5 “A” è di alluminio satinato, color ottone, con specchiature in vetro semplice. All’interno, nell’androne d’ingresso, esistono: una porta di legno per accedere al quadro elettrico generale ed alla scala per il piano interrato; una cassettiera per la posta degli inquilini; un quadro murale per gli avvisi del condominio. La scalinata “A” ha le seguenti finiture: pareti intonacate e tinteggiate, gradini rivestiti in lastre di marmo lucidato, pavimenti dell’androne e dei pianerottoli in mattonelle di ceramica, balaustra di ferro verniciato con corrimano di legno. Sui pianerottoli di piano vi sono gli ingressi degli appartamenti dotati di portoncini di legno. L’appartamento, situato al piano terzo (sottotetto), è composto di: ingresso-disimpegno; cucina; un ampio soggiorno-pranzo; disimpegno zona notte; due camere da letto, bagno e ripostiglio (quest’ultimo in fase di costruzione). L’appartamento è dotato di finestre, in alluminio anodizzato color grigio e vetro semplice, sia sul lato est che sul lato ovest. Gli infissi esterni, di alluminio, non sono a taglio termico. Tutti i locali (ad eccezione dei disimpegni e del ripostiglio) sono dotati di finestre. I locali hanno un’altezza di m 2,04, in corrispondenza delle pareti est ed ovest, ed un’altezza massima di m. 2,95 in corrispondenza del colmo del tetto. L’unità immobiliare si presenta come un cantiere, per lavori di straordinaria manutenzione, in fase di esecuzione. I lavori in corso non risultano denunciati al Comune di Castel di Lama. Le finiture interne, per quanto è in corso, risultano di buona qualità. Il pavimento nel soggiorno-pranzo è in porcellanato, di color beige, delle dimensioni Pag. 6 gres di cm 33x33. In una camera vi sono diverse scatole dello stesso materiale. Il quantitativo sembra sufficiente per la pavimentazione di tutto l’appartamento. Nel soggiorno pranzo è stato posto in opera un caminetto, con rivestimento di marmo e sportello anteriore di ferro e vetro, per integrazione dell’impianto di riscaldamento mediante diffusione di aria calda. Nelle altre stanze, ad eccezione del bagno, non è stato realizzato il pavimento. Il massetto in calcestruzzo si presenta allo stato grezzo con tracce della precedente pavimentazione rimossa. Nel bagno, sono stati realizzati il pavimento ed il rivestimento, con l’uso di mattonelle di ceramica, di colore celeste, delle dimensioni di cm.20x20. Il rivestimento delle pareti ha un’altezza di m. 1,60 (nella doccia l’altezza è di m.2,00). Il rivestimento è decorato, in alto e sugli spigoli, con listello in ceramica mezzo tondo di color beige. Il bagno è dotato di due lavabi tondi incassati in un piano di marmo di color beige fissato ai lati in una struttura muraria rivestita di mattonelle. Sulla parete è stato incollato uno specchio con cornice realizzata con listelli in ceramica. Nel bagno sono presenti: un piatto doccia in ceramica; una vasca in materiale plastico (non ancora collegata alle tubazioni); vaso e bidet in ceramica del tipo sospeso (non ancora fissati alla struttura portante). E’ stata realizzata una parete in muratura, che, separa la doccia da un vano per la lavatrice. Rispetto alle planimetrie: catastale e del condono edilizio, sono stati rilevate nuove pareti divisorie. La camera da letto ovest è stata modificata per poter ottenere un ripostiglio senza finestre. Pareti e soffitti di tutte le camere sono intonacati al civile e la Pag. 7 tinteggiatura a tempera è in cattivo stato di manutenzione. Sulle pareti sono state eseguite (e poi chiuse) le tracce del nuovo impianto elettrico. Questo è costituito da tubazioni portacavi e scatole elettriche, prive di cavi elettrici, di interruttori o prese. Sono mancanti anche gli apparecchi illuminanti. Il portoncino d’ingresso è di legno tamburato. Le porte interne sono mancanti e nei vani murari mancano anche i controtelai. Porte e controtelai sono stati depositati nel fondaco (situato sullo stesso piano). L’appartamento è dotato di impianto termico autonomo con caldaia pensile collocata nella cucina. La caldaia è dotata di tubazione coassiale, per lo scarico dei fumi all’esterno. Il contatore del gas è sulla parete esterna del bagno. L’impianto di riscaldamento è con radiatori in ghisa, a colonne, verniciati di colore bianco. Alcuni radiatori, rimossi per la nuova verniciatura, sono posati sul pavimento. L’impianto gas in cucina non è a norma: mancano i fori sulla parete esterna, per l’entrata dell’aria e per lo scarico dei fumi della cappa di aspirazione al di sopra di fornelli. L’impianto idro-sanitario è completo ma manca di rubinetterie nel bagno ed in cucina. L’appartamento è collegato all’impianto di distribuzione dell’acqua potabile ed alla fogna comunale. L’impianto elettrico dell’appartamento è dotato di interruttore differenziale “salvavita” posto a fianco del contatore Enel, nel quadro elettrico generale condominiale, al piano terra. Il fondaco è un unico locale con un’altezza variabile dall’ingresso verso la finestra (non sono state rilevate le misure perché il locale era pieno di materiali). Le pareti ed il soffitto sono intonacati con finitura al civile e tinteggiati a tempera. Pag. 8 Il pavimento è con mattonelle in ceramica delle dimensioni di cm 30x30. Il locale è dotato di: finestra in alluminio e vetro semplice sul lato est; porta d’ingresso il legno (tamburata), che si apre sul corridoio condominiale; impianto elettrico. L’appartamento è parte di un edificio ultimato nel 1973, data antecedente a quella dell’entrata in vigore della Legge n.373 del 30/04/1976. Questa è la prima legge nazionale per il contenimento del consumo energetico degli edifici. L’appartamento in questione è quindi privo di isolamento termico nelle pareti perimetrali e nel solaio di copertura. Gli infissi di alluminio sono privi di vetrate isolanti. Con queste caratteristiche, l’appartamento rientra nel caso di scadente qualità energetica dell’immobile (punto 9 dell’All.A del DM 26/6/2009 Linee Guida Nazionali per la certificazione energetica degli edifici) e si può affermare che: l’appartamento è di classe energetica G; i costi per la gestione energetica dell’edificio sono molto alti. Ulteriori Indicazioni: a) L’appartamento è così distinto al Catasto Fabbricati del Comune di Castel di Lama: unità immobiliare al terzo piano, con ingresso da Via Salaria n.xxx ( interno SF01- scala condominiale A) con annesso fondaco al terzo piano, Foglio xx, particella xxx sub x, Categoria A/2, Classe 4, Consistenza 6 vani, Rendita € 294,38 (L. 570.000). L’ unità immobiliare è intestata a: xxxxx xxxxx nato ad Ascoli Piceno il xx/xx/xxxx ( c.f. xxxxxxxxxxxxxxxx), proprietario per 1/1. Nell’atto di pignoramento immobiliare Pag. 9 la descrizione dell’unità immobiliare corrisponde con quanto risulta dalla visura catastale attuale. Quindi una differenza riscontrata rispetto alla documentazione catastale ed al verbale di pignoramento è quella relativa all’attuale numero civico: non più n.xxx ma n.xxx (la variazione, secondo i responsabili dell’ufficio tecnico comunale, dipende da una modifica della numerazione dei civici). Nell’atto di pignoramento, si dice anche che: l’appartamento è dotato di tre camere, mentre invece attualmente risultano solo due camere. Nella planimetria catastale il sottoscritto ha rilevato alcune differenze rispetto alla situazione attuale, in quanto è stato: modificato l’ingresso della sala; ampliato il bagno; diminuita le dimensione di una camera da letto, per poter realizzare un locale ripostiglio. Nella stesso foglio della planimetria, è riportata a parte, anche la pianta del locale centrale termica. Questo locale, nel piano seminterrato, risulta bene comune del condominio, infatti non è identificato nella visura catastale e nell’atto di pignoramento (da ricerche effettuate presso l’Ufficio Tecnico Erariale, il sottoscritto ha constatato che la pianta della centrale termica è riportata su tutte le planimetrie dei vari subalterni della particella del condominio). b) All’unità immobiliare si accede da Via Salaria n.xxx e più precisamente dal vano scala A. c) E’ esistente il condominio, di millesimi e parti comuni, denominato “Condominio Via Salaria n.xxx”. Il condominio è dotato di parti comuni indivisibili quali: cortile, l’androne d’ingresso, scala, compresi gli ambienti del sottotetto di passaggio per l’accesso a quelli di Pag. 10 proprietà individuale, il locale caldaia, il vano contatori dell’acqua, vano quadro elettrico generale. d) lo scrivente ha ricevuto informazioni da parte dell’Amministratore del condominio, ottenendo copia di: regolamento di condominio; tabelle millesimali originali, frazionamento della tabelle millesimali proprietà del modificate, precedente dopo il proprietario dell’appartamento. Dallo stesso ha avuto una relazione sulle spese di gestione a carico del Sig. xxxxx xxxxx. Le spese ordinarie relative all’esercizio di gestione 01/08/08-31/08/09 sono pari a € 145,18; quelle dell’esercizio 01/08/07-31/07/08 sono pari a € 2'085,36; quelle dell’esercizio 01/08/2006-31/07/07 sono pari a € 307,74, per un saldo complessivo al 31/07/09 di € 2'543,31. Le spese straordinarie sono state deliberate ed eseguite nell’esercizio di gestione 2007-08. Non vi sono altri lavori di straordinaria manutenzione deliberati. Le quote millesimali spettanti all’unità immobiliare interessata sono le seguenti: Tab.“A” spese generali mill.71,180. Tab.“B” spese scala ed ascensore mill.177,850. e) da ricerca effettuata presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Castel di Lama: l’area dove è sito l’edificio di civile abitazione, ricade nella zona SA-xxx del PRG vigente, ormai completamente edificata con indice Uf= 1,00 mq./mq. f) Il debitore esecutato all’epoca dell’acquisto dell’appartamento (rogito del Notaio xxxxxxxx xxxxxxxx del xx/xx/xxxx rep.xxxx) risulta di stato civile libero e non risultano trascritte convenzioni matrimoniali. 2) Situazione edilizio-urbanistica e sanitaria dell’immobile. Pag. 11 Non è stato acquisito il certificato di destinazione urbanistica perché non ricorre il caso previsto dall’art.30, comma2, del D.P.R. 6 giugno 2001 n.380. Per quanto riguarda la concessione/licenza edilizia si precisa che l’edificio di civile abitazione in questione, è stato edificato in seguito al rilascio delle Licenze Edilizie n. xx del 26/11/19xx, n.xx del 16/11/19xx, n.xx del 6/09/19xx e della successiva variante n.xx del 2/03/19xx da parte del Sindaco di Castel di Lama. Nella cartella edilizia, è contenuto un foglio, firmato della Guardia Comunale, che in data 16/04/19xx accertava che la Ditta titolare della licenza edilizia aveva apportato alcune modifiche relative tra l’altro a variazioni dell’altezza interna dei locali del piano attico ed ad apertura di alcune finestre sui prospetti est ed ovest dello stesso piano. Negli elaborati grafici allegati alla licenza edilizia di variante sono riportate a matita tali nuove aperture. Poi, in data 07/12/19xx, il Sindaco del Comune di Castel di Lama, ottenuto il parere favorevole dell’Ufficiale Sanitario, con prot.n.xxx, rilasciava la dichiarazione di abitabilità dell’edificio costruito in Via Salaria (senza numero). In questa dichiarazione non sono citati appartamenti al piano terzo. Presso lo stesso Comune esiste una pratica per concessione in sanatoria riguardante il sottotetto ( pratica n.xxx/1 Prot.n.xxxx del 28/03/xx con n.prog. xxxxxxxxxx). Nella relazione descrittiva sullo stato dei lavori, il tecnico Geom. xxxxxx xxxxxxxxxx dichiara che: “Il piano terzo sottotetto da soffitta non abitabile è stato trasformato in appartamento costituito dai seguenti vani: soggiorno, cucina, bagno, due camere ed un fondaco”. La concessione edilizia a sanatoria è la Pag. 12 n.xxx/xx rilasciata dal Sindaco del Comune di Castel di Lama in data 24/11/19xx. Non esistono pratiche edilizie in corso. Da verifiche eseguite presso l’Ufficio Tecnico, non risultano irregolarità per quanto riguarda il profilo urbanistico. Le difformità edilizie, riscontrate nell’appartamento, si dovranno sanare presentando una D.I.A.E. a sanatoria ed un versamento di € 516,45 a favore dell’Amministrazione Comunale. Per quanto riguarda la situazione statica dell’edificio di civile abitazione, si precisa che è stato redatto il certificato di collaudo delle strutture portanti dell’edificio. Questo documento è citato nell’autorizzazione di abitabilità e si trova all’interno della cartella edilizia dell’edificio. Lo scrivente, durante il sopralluogo, ha rilevato una difformità nella forma e lunghezza degli abbaini del sottotetto. Pertanto, si è recato presso gli uffici dell’ex Genio Civile della Provincia di Ascoli Piceno, e poi presso l’Archivio di Stato di Ascoli Piceno, dove è stata archiviata la pratica. Consultati gli elaborati grafici ed ottenuta copia degli stessi, riscontrava che: i disegni erano riferiti ad un organismo edilizio, conforme al progetto architettonico (allegato alla licenza edilizia n. xx/19xx del Comune di Castel di Lama), ma non completamente corrispondente alla situazione reale. Nel progetto depositato presso l’ex Genio Civile, nel disegno del solaio di copertura, vi sono n.3 abbaini sul lato est e n.2 abbaini sul lato ovest; nella realtà esiste: un solo lungo abbaino sul fronte est dell’edificio ed un solo lungo abbaino sul fronte opposto ovest. Risultano anche diverse altezze in alcuni pilastri dell’ultimo piano e diverse dimensioni in alcune Pag. 13 travi di sostegno del solaio di copertura. Per le difformità riscontrate nelle strutture in cemento armato dell’ultimo piano, sarà necessario redigere un certificato di idoneità statica. 3) Stato di possesso. L’unità immobiliare al piano terzo dell’edificio di Via Salaria n.xxx, non è occupata da tempo, come confermato dall’Amministratore del condominio e da alcuni condomini. Il Sig. xxxxx xxxxx è residente ad Ascoli Piceno, come da notifica riportata in fondo all’atto di pignoramento e come risulta dalle ricevute delle raccomandate A/r spedite dal sottoscritto. 4) Vincoli ed oneri giuridici. Il C.T.U. dall’esame dei documenti e dalle informazioni ricevute in merito all’esistenza di oneri e vincoli può scrivere che: Dalle visure eseguite presso gli sportelli dell’Agenzia del Territorio di Ascoli Piceno, Servizio di Pubblicità Immobiliare (Conservatoria dei Registri Immobiliari di Ascoli Piceno) non esistono domande giudiziali e non vi sono altre formalità a carico del debitore esecutato oltre a quelle, indicate nella relazione ipocatastale del Notaio xxxxx xxxxxx xxxxxxx (allegata agli atti del procedimento di esecuzione immobiliare), di seguito elencate: 1) ipoteca volontaria di €123'949,66 a garanzia della somma di € 61'974,83 iscritta in Ascoli Piceno il 29/03/xx al n.xxx di formalità a favore di xxxxx xxxxxxxx S.p.a. con sede a Milano ………ed a carico di xxxxx xxxxx, nato in Ascoli Piceno il xx/xx/xx, codice fiscale: xxx xxx xxxxx xxxxx; Pag. 14 2) ipoteca legale di € 21'161,58 per un capitale di € 10'580,79 iscritta in Ascoli Piceno il 12/09/xx al n.xxxx di formalità a favore di xxxxxxxxx xxxxxx xxx S.p.A. con sede in S.Benedetto del Tronto, ……………. ed a carico di xxxxx xxxxx, nato in Ascoli Piceno il xx/xx/xx, codice fiscale: xxx xxx xxxxx xxxxx; 3) verbale di pignoramento di immobili trascritto in Ascoli Piceno il 2/11/xx al n.xxxx di formalità a favore di xxxxxxxx xxxx con sede a Milano, codice fiscale xxxxxxxxxxx. In data 07/08/20xx è stata presentata una rettifica a Trascrizione Contro - registro Particolare xxxx Registro Generale xxxx Pubblico ufficiale del Tribunale di Ascoli Piceno Repertorio 1 del 02/10/20xx ATTO ESECUTIVO O CAUTELARE – VERBALE DI PIGNORAMENTO DI IMMOBILI – Immobili siti in CASTEL DI LAMA (AP). “La presente rettifica (una copia viene allegata alla presente relazione), viene eseguita in conseguenza dell’erronea indicazione, nell’originaria nota di trascrizione, della data di nascita dell’esecutato xxxxx xxxxx e del suo codice fiscale”. Per quanto riguarda quelli che resteranno a carico dell’acquirente: Non esistono vincoli ed oneri di natura condominiale oltre a quelli indicati nel regolamento di condominio, ed oltre alle quote condominiali non ancora versate indicate dall’Amministratore del condominio; Non esistono vincoli storici ed artistici. Non esistono vincoli di inalienabilità o indivisibilità. Pag. 15 Non esistono diritti demaniali o derivanti da usi civici. Non esistono atti di asservimento urbanistici e cessioni di cubatura. Non esistono convenzioni matrimoniali e provvedimenti di assegnazione della casa al coniuge. Per quanto riguarda quelli che saranno cancellati o regolarizzati al momento della vendita a cura della procedura: I costi per le cancellazioni, dell’atto di pignoramento e delle formalità concernenti le ipoteche (volontaria e legale), risultano presumibilmente pari ad € 2'000,00 (inseriti al punto d - a spese dell’acquirente). I costi per sanare le difformità catastali riscontrate e per la D.I.A.E a sanatoria, sono presumibilmente pari a € 2'900,00. (inseriti al punto d - a spese dell’acquirente). 5) Stima dell’Immobile. La stima degli immobili è stata effettuata in base alla stima sintetica, analizzando i valori di mercato di alcuni immobili nella zona. I valori, sono riferiti ad immobili della stessa epoca di costruzione e sono stati reperiti presso un’agenzia di consulenza immobiliare. Una verifica è stata fatta, utilizzando il procedimento per valori tipici (si prendono in esame le caratteristiche che determinano il prezzo di mercato delle abitazioni: posizionali, tecnologiche e produttive). L’analisi per punti di merito può aiutare nella verifica del valore di mercato ottenuto con il precedente procedimento. Il valore degli immobili nel Comune di Castel di Lama, della stessa epoca di costruzione ed ubicati nella stessa zona, è di € 680,00 al metro quadro. Moltiplicando questo valore Pag. 16 unitario per le superfici lorde dell’unità immobiliare, si ottiene il valore complessivo a cui poi sono state applicate le detrazioni previste nel disciplinare d’incarico. Mentre per l’appartamento si considera la superficie lorda per intero, per il fondaco la superficie lorda viene computata a metà: Appartamento = mq. 139,80x 1= mq. 139,80 fondaco mq. 11.74x 0,5=mq. SOMMANO mq. 145,67 x € 680,00= Il valore viene arrotondato a 5,87 € 99'055,60 € 99'000,00 (diconsi euro novantanovemila/00) Al valore riferito alla piena proprietà, si applicano le seguenti detrazioni indicate nell’attuale quesito posto dal Giudice dell’Esecuzione: a) per abbattimento forfettario per differenza oneri tributari ed assenza garanzia vizi occulti e per la presenza di spese condominiali insolute: -13%= € 12'877,23 b) per: stato d’uso e manutenzione dell’immobile; redazione del certificato di idoneità statica e dei certificati di conformità degli impianti elettrico e gas : –13% = € 12'877,23 c) per lo stato di possesso = nessuna detrazione d) per i vincoli ed oneri, non eliminabili dalla procedura e che saranno eliminati dall’acquirente: redazione e presentazione di D.I.A.E. in sanatori; per sanare le difformità catastali; per cancellazione Iscrizioni, Ipoteche e Pignoramenti: -5%= € 4'952,78 e) per l’eventuale necessità di bonifica da eventuali rifiuti tossici o nocivi = nessuna detrazione Pag. 17 f) per altri oneri o pesi = nessuna detrazione Sommano le detrazioni per un importo di € 30'707,24 Resta il valore netto dell’unità immobiliare= € 68'292,86 Il valore viene arrotondato a € 68'000,00 (diconsi euro sessantottomila/00) Per quanto riguarda le due diverse ipotesi d’assunzione degli oneri di variazione catastale (a carico dalla procedura o dell’acquirente): il CTU ritiene che gli oneri debbano essere lasciati a carico dell’acquirente. Egli, infatti, dovrà nominare dei tecnici di sua fiducia, per redigere la documentazione (comprese le planimetrie catastali aggiornate). L’acquirente dovrà versare l’importo necessario per la cancellazione delle ipoteche e del pignoramento e per il pagamento delle spese condominiali insolute. Descrizione riepilogativa del bene ai fini della formazione del bando d’asta e del decreto di trasferimento dell’immobile: Lotto n.1 “ Appartamento al piano terzo ( scala A ) di un edificio di civile abitazione sito nel Comune di Castel di Lama, frazione Villa S.Antonio, in Via Salaria n.xxx, con annesso locale fondaco al piano terzo. Il tutto descritto al Catasto Fabbricati di detto Comune con i seguenti identificativi: Appartamento al piano terzo, scala A, foglio xx, particella xxx, subx, categoria A/2, cl.4, vani 6, Rendita Euro 294,38. L’ unità immobiliare, negli atti del Catasto Fabbricati citato, risulta intestata a xxxxx xxxxx, nato ad Ascoli Piceno il Pag. 18 xx/xx/xxxx (c.f. xxxxxxxxxxxxxxxx), proprietario per 1/1, ed è confinante con vano scala, proprietà xxxxxxxxx xxxxxx e xxxxxxxx xxxxx xxxxxxxxxx, Via Salaria, salvo altri”; *************************** Il C.T.U. tanto doveva riferire per l’espletamento dell’incarico ricevuto e resta a disposizione dell’Ill.mo Giudice dell’Esecuzione del Tribunale per qualsiasi eventuale chiarimento. Dichiara inoltre che la presente relazione viene depositata presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Ascoli Piceno in originale e due copie. RIEPILOGO ALLEGATI: 1. fotocopie delle ricevute delle raccomandate a/r.; 2. verbale di sopralluogo; 3. elaborato fotografico: foto esterne dell’edificio e foto interne dell’appartamento; 4. elaborato grafico con planimetrie delle unita immobiliari; 5. planimetrie e visure catastali; 6. certificati ispezioni presso la Conservatoria dei RR.II. di A.P.; 7. copia: dell’ultima Licenza Edilizia, del Certificato di abitabilità, della Concessione Edilizia in Sanatoria; dell’accertamento della Guardia Comunale in data 16/04/19xx; dell’elaborato grafico allegato all’ultima licenza edilizia(parte relativa all’appartamento oggetto del procedimento); dell’elaborato grafico allegato alla Concessione Edilizia in sanatoria; 8. copia: delle attestazioni della denuncia lavori al Genio Civile di Pag. 19 Ascoli Piceno e del collaudo statico; dell’elaborato grafico relativo alle strutture in cemento armato del solaio di copertura; 9. copia della lettera, raccomandata a mano, dell’Amministratore del Condominio “Via Salaria xxx” e del regolamento di condominio; 10. Copia della lettera concernente la consegna delle chiavi presso la Cancelleria delle Esecuzioni del Tribunale di Ascoli Piceno; 11. Dichiarazione del sottoscritto di aver trasmesso copia della presente perizia alle parte interessate al procedimento. ASCOLI PICENO lì 10/10/2009 Il C.T.U. Arch. Franco Fanini Pag. 20