Band_8_aprile

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GIRL WITH THE GIRL
GIRL WITH THE GUN, ovvero Matilde
Davoli e Populous. Lei ha alle spalle
anni di chitarre elettriche e soavi
vocalizzi nell'indie-pop band
Studiodavoli, lui continua a condurre
le sue sperimentazioni elettroniche
con la cult label berlinese Morr
Music. Insieme danno vita a un
progetto che azzera i loro trascorsi.
Girl With The Gun ha come punto di partenza il folk, il jazz e la musica cinematica. Molti sono gli
ospiti che aiutano il duo a creare un percorso sonoro malinconico e trasognato, con un gusto per i
suoni di altri tempi: il cantautore Giorgio Tuma in primis, coautore di due brani; i jazzisti Marco
Bardoscia, Randy Abaticola e Alessio Borgia; l' ex-Slowdive (Shoegaze band di culto) Simon Scott;
Short Stories, cantante newyorkese ormai "partner in crimes" di Populous; il polistrumentista
James Banbury, ex-The Auters e collaboratore anche di Natalie Imbruglia, U2 e Tricky.
Pillole di stampa:
D – La Repubblica delle Donne: “Lui e lei. Lei e lui. Matilde Davoli e Populous. Canzoni
malinconiche. Acustiche. Pop. elodiche. Avvincenti. Piccole perle d’amore.“
ROCKERILLA “Il folk, il jazz e la musica cinematica si fondono per generare afflati di malinconia
autunnale.”
ROLLING STONE Ricordi di cantautorato inglese (John Martyn, Nick Drake), un gusto per la melodia
dei primi Air, pigra sensualità che ricorda la prova solista di Hope Sandoval, una lunarità alla
Cocteau Twins. Nomi importanti per risvegliare l’attenzione verso un disco che chiede,
sommessamente, attenzione.
NOBRAINO
I Nobraino nascono come squadra di
basket nella bassa romagna degli
anni Novanta. Una squadretta di
quartiere che perde quasi tutte le
partite e che la sera si ritrova nei
magazzini della palestra dove hanno
messo in piedi una piccola salaprove.
Nel 2004 la prima demo
autoprodotta, “Pressapochismi” ma
è del 2006 il primo lavoro discografico dei Nobraino, “The Best of Nobraino”, nato per il canale
indie, riscuote un ottimo riscontro, compreso il premio Imaie 2006 per il miglior album di esordio.
Il 2007 è un susseguirsi di concerti e partecipazioni di ogni tipo e a febbraio 2008 vede la luce un
nuovo disco “Nobraino Live al Vidia Club”, un live insolito che raccoglie direttamente dal vivo le
nuove idee del gruppo con 7 inediti e due personalissime reinterpretazioni di "Morna" di Vinicio
Capossela e "Ma che freddo fa" di Nada. Ma sono il 2008 e il 2009 gli anni più importanti per i
Nobraino con oltre 200 date all'attivo e la vittoria di premi e riconoscimenti importanti come:
DemoRai e Sele D'oro e il premio band rivelazione dell’anno al MArteLive che rappresenta una
svolta per il gruppo che di li a poco si troverà a calcare palchi importanti come l’Auditorium Parco
della Musica di Roma, il Teatro Kismet di Bari, l'Alpheus e il Circolo degli Artisti a Roma, la Casa 139
a Milano e l'Arteria a Bologna.
Nel 2009 la band ha ottenuto importanti successi a Roma (in particolare all'Auditorium Parco della
Musica e al Circolo degli Artisti) e alla Casa139 di Milano, e ha diviso il palco con Marta Sui Tubi a
Bologna, Roy Paci & Aretuska all’Alpheus di Roma, Morgan al Carnemvale di Milano. Al Meeting
delle Etichette Indipendenti di Faenza hanno riscosso enorme successo nel 2009 con l'apertura del
secret show del Teatro degli Orrori e con l'anteprima del loro nuovo disco (in uscita nei primi mesi
del 2010 e registrato con la direzione artistica di Giorgio Canali) nello spazio MEI d'Autore, curato
dal giornalista Enrico Deregibus.
Dopo la grande serata di Repubblica Roma Rock all'Auditorium Parco della Musica di Roma, i
Nobraino sono stati ospiti al Dopofestival di Sanremo 2010, quest'anno organizzato da Youdem TV
e l’8 marzo hanno finalmente presentato al Circolo degli Artisti di Roma “La Giacca di Ernesto”, il
primo singolo tratto dal nuovo album in uscita ad aprile.
L’11 e il 12 marzo 2010 inoltre i Nobraino sono stati ospiti musicali del “salotto” di Parla con me, la
trasmissione di Serena Dandini in onda ogni sera su RaiTre e il 13 marzo si sono esibiti davanti a
migliaia di persone alla manifestazione indetta dal centrosinistra in Piazza del Popolo a Roma. Dopo
le anteprime teatrali al Petrella di Longiano e Bologna i Nobraino hanno presentato il nuovo disco
"NO USA! NO UK!" alla Locanda Atlantide di Roma e su Radio2 nell’ambito del programma
Caterpillar, che li ha voluti ospiti anche del Caterraduno di Senigallia 2010. Dopo aver chiuso a
giugno la stagione di Parla Con Me, la band è partita per un’ottantina di date sparse per la penisola
con un’incursione in terra spagnola, un lungo tour estivo che si è concluso a Napoli il 27 settembre.
Il 18 e 19 novembre 2010 la band è tornata ad essere ospite di Parla Con Me dove ha presentato il
nuovo singolo “Bifolco” anticipando il BifolcoTour, partito il 16 dicembre dal Circolo degli Artisti di
Roma che in meno di un mese ha già attraversato l’Italia, dalla Sicilia alla Lombardia. Nel gennaio
2010 i Nobraino vincono il sondaggio di XL “Nuova Musica Italiana” come miglior gruppo del 2010.
JOLAURLO
La band nasce nel 1999 dall’incontro
tra Marzia Stano (voce) e Gianni
Masci (chitarra), ad Acquaviva delle
Fonti, un paesino della provincia di
Bari. Nel 2000 registrano con
Antonello Chindemi (basso) e
Valentino Caporizzi (batteria) le
prime tracce, in presa diretta, e nello
stesso anno partecipano al concorso
“Pagella rock”, vincendolo e aprendo così un concerto dei Prozac+ in provincia di Milano. Nel 2001
vincono la prima edizione del “BariGround”, esperienza che li porta a collaborare per la prima volta
con il Diamond Studio di Bari, dove sarà registrata e mixata la loro seconda demo, Enjoy.it. Nel
maggio del 2003 partecipano per la prima volta al “Meeting del mare” a Marina di Camerota
suonando da spalla a Articolo 31 e 24 Grana, per poi tornarci nel 2004, stavolta aprendo il concerto
a Caparezza e a Le Vibrazioni. Sempre nel 2004 si ha un cambio di formazione; la sezione ritmica
(basso e batteria) lascia il gruppo, ed entrano quindi nella line-up Gianluca Rimei (batteria), Bruno
De Sanctis (Basso), e Rossella Pellegrini (chitarra), che portano ad una rivalutazione delle sonorità
della band. Intanto iniziano le registrazioni per il terzo lavoro, in cui i Jolaurlo si avvalgono della
collaborazione di alcuni membri dei Bisca.
Nel 2005 il gruppo vince la prima edizione del “Music Village” e partecipa all’”Arezzo Wave”. Un
successivo cambio di formazione porta all’ingresso di Paolo Difilippo, nuovo batterista, e Leonida
Maria alla drum machine e percussioni. A fine 2005 esce finalmente D’Istanti, il primo full-lenght
della band. Nel 2007 ulteriore cambio: dietro la batteria ora siede Tore Nobile. Con lui, viene inciso
a Catania, al “The cave Studio” di Daniele Grasso, il secondo album InMediataMente,un buon
successo in ambito nazionale; difatti nel 2008 partecipano, piazzandosi al primo posto, alla IV
edizione del concorso su base nazionale “Primo maggio tutto l’anno” aggiudicandosi quindi la
possibilità di esibirsisi davanti al grande pubblico del 1 maggio in Piazza San Giovanni in Laterano a
Roma. Nella stessa estate, partecipano a numerosi eventi di rilievo come l’”Heineken Jammin’
Festival” e aprono i concerti di band d’importanza internazionale come i Police ed i Gogol Bordello.
Intanto un ulteriore cambio di line-up porta dj Maurice Noah dietro i Synths ed i campionatori e il
chitarrista co-fondatore Gianni Masci e Rossella Pellegrini a vestire anche i panni di bassisti.
MARCO PANETTA
Marco Panetta nasce artisticamente
nel 2002, quando fonda la
Marcosbanda, con cui inizia un
cammino florido di premi e
riconoscimenti che da subito
sottolineano la qualità dei messaggi
dell'autore (Rock Targato Italia –
Premio speciale Self 2005, Premio
Solo Musica Italiana 2005, Premio
Fabrizio De Andrè 2006, Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty 2007, Cornetto Free Music
Audition 2008, Premio l’Artista che non c’era 2008, Premio Lifegate Talentiper Natura 2008, Premio
speciale SIAE per l’impegno sociale 2009). Nel 2010 il gruppo si scioglie. Marco comincia a
comporre "Il Mostro", un progetto elaborato in un concept album il cui tema è la parte oscura, ciò
che non si conosce di sé, ciò di cui si ha paura. La scrittura va di pari passo con la storia biografica
dell'autore che trasforma riscrivendo in musica la sua esperienza personale di paura e convivenza
con gli attacchi di panico e racconta il percorso che dalla sofferenza lo ha portato nell'arco di due
anni alla guarigione; ogni canzone è un pezzo del mostro e i temi affrontati riguardano un mostro
personale e uno universale, un amico che va a fare la guerra in una missione di pace ad Herat, un
vecchio che impazzisce e in mutande si affaccia alla finestra gridando "…consideratevi di più di
quello che vi pagano!", una tribù di uomini perduti nella foresta amazzonica che vede passare per
la prima volta un aereo e lo chiama Dio, le storie personali dell'autore, storie di fragilità e quindi
storie di grande coraggio. Piero il mastro muratore che incontra il suo mostro a lavoro e s’innamora
di lui e ne fa la sua passione, Alvaro, il vecchio nonno dell’autore, che invecchia ma non si arrende
alla morte perché può ancora raccontare tante bellissime storie. Dieci canzoni ed un filo
conduttore; un percorso di vita reale il cui messaggio è: la paura fa paura ma va affrontata quando
la si sente addosso, perché la si supera quando si è decisi a non fuggirla più!
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