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solo le tue). Le didascalie hanno lo stesso nome del file
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dove l’ho presa, non c’era.
Catene di DNA
Gli acidi nucleici sono molecole complesse, presenti in tutte le cellule viventi, in cui
sono codificate le informazioni genetiche relative a tutto l'organismo. Essi
intervengono nella fase di divisione cellulare e di sintesi delle proteine all'interno di
ogni cellula. Questo modello simulato al computer rappresenta due tratti della
molecola a doppia elica di acido desossiribonucleico (DNA).
Ken Eward/Photo Researchers, Inc
Principali tipi di RNA
All'interno della cellula esistono tre tipi di RNA. L'RNA messaggero (mRNA) è una
molecola nastriforme prodotta dalla trascrizione del DNA, che porta il codice
genetico sul sito della sintesi proteica. Le due estremità sono diverse perché sia
riconoscibile il corretto senso di lettura. L'RNA transfer (tRNA) è costituito da
piccole molecole a forma di trifoglio, ciascuna delle quali porta uno specifico
amminoacido. A ogni codone dell'mRNA (un codone è la sequenza di tre basi
azotate, specifica per ogni amminoacido) corrisponde un anticodone del tRNA.
Infine, l'RNA ribosomale (rRNA) è il principale costituente dei ribosomi, i
microscopici organuli cellulari su cui avviene la sintesi proteica.
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Adenosina trifosfato
L'adenosina trifosfato (ATP) è la molecola utilizzata da tutti gli organismi viventi
come riserva di energia prontamente utilizzabile. Essa alimenta gran parte delle
attività cellulari, tra cui i movimenti muscolari, la sintesi delle proteine, la divisione
cellulare e la trasmissione degli impulsi nervosi. L'energia è immagazzinata nei
legami chimici dei tre gruppi fosforici che la compongono, qui rappresentati in
arancione.
Science Source/Photo Researchers, Inc
Ameba che fagocita un paramecio
Un'ameba, organismo unicellulare privo di qualunque guscio o struttura rigida, si
appresta a fagocitare un piccolo paramecio accerchiandolo con protrusioni
temporanee del citoplasma dette pseudopodi. Inglobandolo completamente, l'ameba
genera una sorta di cavità digestiva, detta vacuolo, all'interno del quale vengono
riversati gli enzimi necessari alla digestione del paramecio. Poi le sostanze nutritive
passano nel citoplasma, a disposizione di tutta la cellula.
Peter Parks/Oxford Scientific Films
Riproduzione di un'ameba
L'ameba si riproduce asessualmente per semplice divisione cellulare, generando due
piccole cellule figlie che, dopo un breve periodo di accrescimento, sono in grado di
moltiplicarsi a loro volta.
Peter Parks/Oxford Scientific Films
Struttura primaria
La struttura primaria di una proteina consiste di una lunga sequenza di amminoacidi
legati per mezzo del cosiddetto legame peptidico: il gruppo carbossilico di un
amminoacido (un atomo di Carbonio, due di Ossigeno e uno di idrogeno H) si lega
al gruppo amminico di quello adiacente (un atomo di azoto N e due di idrogeno H)
con la liberazione di una molecola d'acqua.
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Anatomia di un batterio
Il corpo cellulare di tutti i batteri è avvolto da tre strati di rivestimento: la capsula
esterna, la parete cellulare rigida e la membrana cellulare semipermeabile. Molti
sono dotati di uno o più flagelli, strutture locomotorie lunghe e sottili, comuni anche
a diversi organismi unicellulari e agli spermatozoi dei vertebrati. Dalla capsula
esterna emergono estroflessioni citoplasmatiche che consentono l'ancoraggio alle
superfici. Il materiale genetico è organizzato in molecole circolari di DNA e
ribosomi, coinvolti nel processo di sintesi delle proteine, che fluttuano liberamente
nel citoplasma.
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Batteri flagellati
Diversi tipi di batteri flagellati, tra cui la Salmonella che qui vediamo, sono
responsabili di patologie sia negli animali che nell'uomo. La Salmonella si
moltiplica rapidamente all'interno dell'intestino dell'ospite causando gravi
infiammazioni. Particolarmente colpiti da questo tipo di batterio sono polli e galline,
che possono trasmetterlo all'uomo attraverso la carne e le uova contaminate.
Chris Bjornberg/Science Source/Photo Researchers, Inc
Riproduzione di un batterio
Una volta raggiunta una dimensione opportuna, ogni batterio si divide in due cellule
identiche, di massa pari a circa la metà di quella originaria. A loro volta, le due
cellule figlie si accrescono fino a dividersi ulteriormente. Un batterio si può
riprodurre ogni venti minuti circa, proliferando in colonie abbastanza grandi da
essere visibili a occhio nudo.
Oxford Scientific Films
Modello di Bohr
Il modello atomico attualmente riconosciuto è il punto di arrivo di una serie di
sempre migliori approssimazioni proposte dai fisici teorici man mano che
miglioravano i dati a loro disposizione. Rutherford fu il primo a proporre un modello
in cui gli elettroni, negativi, ruotano intorno a un nucleo fisso positivamente carico.
Bohr andò oltre introducendo il concetto di quantizzazione delle orbite elettroniche,
ma il suo modello si rivelò valido solo per l'atomo di idrogeno. Schrödinger infine
rivoluzionò l'idea di orbita elettronica intendendola non più come traiettoria
fisicamente percorsa dall'elettrone, ma come regione di spazio in cui è più probabile
che si trovi l'elettrone.
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Cellule
La cellula è l'unità biologica fondamentale, che può far parte di organismi
pluricellulari altamente organizzati, come nel caso di linfociti, eritrociti, cellule
muscolari, nervose e cloroplasti, o costituire essa stessa un intero organismo
unicellulare, come nel caso di protozoi e batteri. Tutte le cellule sono accomunate da
organelli e strutture tra cui la membrana esterna semipermeabile, il citoplasma e la
molecola di DNA, che contiene il codice genetico dell'organismo a cui la cellula
appartiene.
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Procarioti
Le cellule dei procarioti (tra cui i batteri) mancano di molte delle strutture interne
tipiche di quelle degli organismi eucarioti. Pur essendo dotate di membrana
plasmatica ed eventuale parete cellulare, sono prive di membrana nucleare; la
molecola di DNA circolare si trova, pertanto, libera nel citoplasma. Sono pure
assenti i mitocondri, il reticolo endoplasmatico, i cloroplasti e l’apparato di Golgi.
Benché generalmente non vi siano strutture interne limitate da membrane, nei
cianobatteri (qui illustrati) si trovano invece numerose strutture membranose,
chiamate tilacoidi, contenenti clorofilla e altri pigmenti fotosintetici necessari a
catturare l’energia solare per la sintesi degli zuccheri.
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Cellula eucariote vegetale
Come nelle cellule animali, la presenza di membrane che delimitano le strutture
interne determina un alto livello di organizzazione. La membrana nucleare
costituisce una barriera tra il materiale genetico e il citoplasma. I mitocondri, avvolti
da doppia membrana, convertono le sostanze nutritive in energia utilizzabile.
Diversamente dalle cellule animali, quelle vegetali sono dotate di cloroplasti,
organelli in grado di sintetizzare molecole organiche a partire da composti
inorganici ed energia solare. Un'ulteriore differenza è rappresentata dalla parete
cellulare, rigida e contenente cellulosa, e da un unico grande vacuolo.
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Cellula eucariote animale
Le strutture interne di una cellula animale sono suddivise da appositi sistemi di
membrane. Gli organelli più evidenti sono i mitocondri (che producono energia), il
reticolo endoplasmatico liscio (che assembla i lipidi) e quello rugoso (che assembla
le proteine). L’apparato di Golgi prepara le proteine a essere secrete nell’ambiente
esterno, dopo avere attraversato la membrana plasmatica. I lisosomi contengono
enzimi di degradazione delle sostanze nocive o di scarto. Il materiale genetico della
cellula è confinato nel nucleo, separato dal citoplasma dalla membrana nucleare.
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Membrana plasmatica
La membrana plasmatica è una struttura semipermeabile che delimita la cellula
consentendo solo scambi selettivi con l'ambiente esterno. Costituita da un doppio
strato di fosfolipidi, permette il passaggio di acqua per diffusione e di alcuni ioni
attraverso specifici canali proteici preferenziali. Nei protozoi la membrana è anche
capace di inglobare sostanze nutritive solide o liquide e di espellere i residui del
metabolismo.
Don Fawcett/Don W. Fawcett/Science Source/Photo Researchers, Inc.
Citoplasma
In questa micrografia di una cellula di lievito, ottenuta con un microscopio
elettronico a scansione, il citoplasma appare come un mezzo omogeneo nel quale
sono sospesi i diversi organuli. Con un ulteriore ingrandimento è possibile verificare
che il citoplasma è in realtà costituito da un reticolo tridimensionale di fibre
proteiche, detto citoscheletro, che sostiene e connette gli organuli cellulari all'interno
di una matrice gelatinosa comune.
Dennis Kunkel/CNRI/Phototake NYC
Cloroplasti
Un esame microscopico del tessuto vegetale rivela la presenza di piccoli organelli
verdi di forma lenticolare detti cloroplasti, qui visibili nelle cellule dell'apparato
radicale di una cipolla, addossati alle pareti. In essi ha luogo la fotosintesi, il
processo mediante il quale da acqua, anidride carbonica e luce solare vengono
sintetizzati glucosio e ossigeno.
Richard Kirby/Oxford Scientific Films
Cromosomi umani
Il numero di cromosomi, che contengono il patrimonio genetico di ogni essere
vivente, è diverso e specifico per ciascuna categoria di organismi. Nel nucleo di ogni
cellula somatica umana sono presenti 23 coppie di cromosomi, derivanti dalla
combinazione del patrimonio genetico materno e di quello paterno e suddivise in 8
serie distinguibili per forma e dimensioni. Le differenze nel corredo cromosomico di
individui diversi si devono agli effetti della ricombinazione genetica che ha luogo
durante il processo di meiosi.
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Cromosoma
Un cromosoma è una struttura filiforme visibile durante il processo di divisione
cellulare che, composta da una lunga molecola di acido nucleico, contiene le
informazioni genetiche relative a migliaia di caratteri. In questa immagine si
distinguono le bande orizzontali di un cromosoma estratto dalle cellule delle
ghiandole salivari di un moscerino dell'aceto. Pur non essendone noto l'esatto
significato, la specificità di questa segmentazione offre un valido metodo
identificativo dei diversi cromosomi.
London Scientific Films/Oxford Scientific Films
Viaggio del brigantino Beagle
Il 27 dicembre 1831, il giovane Charles Darwin si unì all'equipaggio del brigantino
Beagle per una spedizione di interesse naturalistico della durata di cinque anni,
durante la quale vennero raccolti dati di carattere idrografico, geologico e
meteorologico. Nel corso del viaggio Darwin ebbe modo di condurre studi e
osservazioni che gli consentirono di formulare le teorie dell'evoluzione e della
selezione naturale.
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