LA GESTIONE AMMINISTRATIVA DI UN FONDO PENSIONE: LE FUNZIONI DI SERVICE NELLA FASE PROVVISORIA E IN QUELLA DEFINITIVA A cura di Angelo Marinelli Alla copertura delle spese di funzionamento e gestione, i fondi di previdenza complementare provvedono attraverso una quota associativa che costituisce le entrate di un conto associativo, distinto dal patrimonio dei fondi stessi ed usato solo per questo scopo. Qualora si dovessero registrare dei risparmi, questi dovranno essere distribuiti sui conti individuali dei soci. Per l’esercizio delle attività inerenti alla contabilità dei contributi raccolti e per la gestione dei conti individuali dei soci e delle prestazioni erogate, il fondo pensione può rivolgersi ad un gestore amministrativo (Service), reperito sul mercato, attraverso una pubblica offerta fatta su almeno due periodici a maggiore tiratura nazionale o internazionale. La gestione amministrativa del Fondo, appositamente specializzate, risponde affidata in outsourcing a società ad esigenze di razionalizzazione informativa e gestionale. I servizi eseguiti dal gestore amministrativo sono diversi nella fase provvisoria rispetto a quella definitiva. Nella fase provvisoria il gestore amministrativo provvede alla tenuta dei dati anagrafici relativi ai singoli aderenti (codice fiscale, azienda datrice di lavoro, associazione di categoria competente, scelte contributive e di investimento, tipo di iscrizione es. “vecchi o nuovi iscritti ai sensi del decreto” ecc.) e alla 1 CISL Nazionale Dipartimento di Democrazia Economica Fisco e Previdenza predisposizione della modulistica occorrente al Fondo per le comunicazioni alla CO.VI.P.. Questa attività minima può essere arricchita con ulteriori servizi, che il gestore mette a disposizione del Fondo. Si va dall’assistenza legale agli organi amministrativi e di controllo, alla progettazione di un sito “WEB”, alla produzione di materiale informativo utile alla raccolta delle adesioni, secondo le necessità del Fondo stesso. I compiti della fase provvisoria si esauriscono qui. Dopo essere stata eletta, l’Assemblea degli Associati, all’atto del suo primo insediamento, elegge il Consiglio di Amministrazione (C.d.A.) definitivo del Fondo. Questo provvede a chiedere alla CO.VI.P. l’autorizzazione all’esercizio dell’attività. Con l’autorizzazione il C.d.A. definitivo, deve definire la struttura necessaria a svolgere l’operatività del Fondo, e in questo quadro “scegliere” un gestore amministrativo definitivo. La scelta si svolgerà, attraverso un bando di pubblica offerta e la conseguente selezione dei concorrenti, il C.d.A. può ovviamente optare anche per una riconferma del service che ha curato la gestione nella fase provvisoria cosi come, potrebbe riservarsi una differente scelta, in questo senso non si può prescindere dalla qualità e dai costi delle offerte ricevute Nella fase definitiva il service amministrativo terrà l’amministrazione finanziaria e contabile per il Fondo, il sistema anagrafico, provvederà ad implementare un idoneo servizio informativo. Il sistema informativo deve rispondere a molteplici esigenze: deve minimizzare la complessità di utilizzo, limitando gli interventi specialistici all’indispensabile: 2 CISL Nazionale Dipartimento di Democrazia Economica Fisco e Previdenza deve presentare un alta capacità di adattamento ai sistemi informativi e ai supporti tecnologici dei vari interlocutori del fondo (Banca Depositaria, Gestori Finanziari, imprese); deve essere affidabile, economico, competitivo per prestazioni e qualità dei supporti tecnologici utilizzati; deve prevedere margini sufficienti di espansione ed evoluzione. Un idoneo sistema informativo deve dunque essere capace di raccogliere, elaborare e classificare le comunicazioni in ingresso, provenienti dalle imprese, prevedendo opportuni sistemi di controllo e moduli di correzione degli errori. In questo senso quasi tutti i gestori amministrativi che - va ricordato - sono parte integrante della struttura del Fondo, mettono a disposizione “pacchetti servizio” modulati secondo le esigenze del Fondo e della tipologia delle imprese. La creazione di una rete di posta elettronica che interconnetta le aziende, il gestore amministrativo e il Fondo, ad esempio, consente un contenimento dei costi e una semplificazione delle procedure informative dal Fondo e verso il Fondo. Il sistema informativo del Fondo è in grado di strutturarsi in differenti moduli, alcuni dei quali non sono di pubblico dominio, ma riservati ai singoli associati, alle aziende di cui questi sono dipendenti, alla Banca Depositaria, ai gestori Finanziari. L’azienda che versa i contributi al Fondo deve redigere una distinta dei contributi raccolti per ogni socio suo dipendente ( TFR, quota lavoratore e quota azienda) e deve recapitarla al Fondo/service amministrativo mentre invierà alla Banca depositaria, tramite bonifico bancario, il totale dei contributi raccolti in azienda. 3 CISL Nazionale Dipartimento di Democrazia Economica Fisco e Previdenza Per le comunicazioni periodiche dei contributi a vario titolo raccolti, le imprese possono utilizzare supporti informatici, servendosi direttamente del servizio e mail presente nel sistema, oppure supporti cartacei. In quest’ultimo caso il gestore amministrativo predispone la modulistica standard idonea ad una corretta raccolta delle informazioni da parte del Fondo, per il successivo riscontro con la banca per verificare la corrispondenza dei contributi individuali ed il totale del Bonifico. Il fondo deve comunque sempre essere in grado di mantenere sotto controllo l’evoluzione del sistema, fornendo in tempo reale tutti i dati contributivi relativi ai singoli associati, classificabili per aziende da cui dipendono. La gestione dell’anagrafica e la complessità, nonché i livelli di classificazione offerti dal sistema informativo, decretano il grado di efficienza complessivo del gestore amministrativo. I rapporti fra il gestore amministrativo, i vari gestori finanziari e la Banca Depositaria vengono gestiti attraverso la predisposizione di sotto archivi all’interno del sistema informativo. Il gestore amministrativo è così in grado di catalogare nella sua banca dati le informazioni relative ai movimenti finanziari raccolti dalla Banca Depositaria e di incrociarle con i dati provenienti dal gestore finanziario. La riconciliazione automatica dei crediti e dei debiti avviene attraverso l’incrocio della situazione portafoglio titolo a disposizione dei gestori finanziari con la movimentazione presente negli estratti conto ella Banca Depositaria, è questo incrociare d’informazioni assieme alla tenuta amministrativa, che consente al Fondo/Service di calcolare il valore della quota del Fondo. Il sistema informativo del gestore amministrativo deve inoltre essere in grado di assicurare il massimo livello di riservatezza, in conformità con la normativa in materia di privacy e sicurezza (Legge 675/96). 4 CISL Nazionale Dipartimento di Democrazia Economica Fisco e Previdenza L’attività del gestore amministrativo non si esaurisce nell’implementazione di un idoneo ed efficiente sistema informativo. La razionalizzazione della raccolta delle informazioni e la sicurezza della custodia delle stesse, comprendendo anche gli opportuni moduli di rilevamento e correzione automatica degli errori, è una attività funzionale a quella tipica del “service amministrativo”. Innanzi tutto la gestione dei flussi informativi deve essere funzionale all’attività del fondo. A tal fine il gestore amministrativo acquisisce le informazioni statutarie e regolamentari necessarie a valutare la correttezza delle operazioni effettuate dalle imprese associate al Fondo. Nel caso di liquidazione delle somme a titolo di riscatto o anticipazione agli associati il gestore amministrativo produce l’idonea documentazione necessaria al Fondo; verifica la sussistenza dei requisiti per l’accesso alla prestazione da parte degli associati, secondo le norme di legge e/o statutarie. La sintesi non è esaustiva sull’argomento. Appare comunque chiara la complessità dei compiti inerenti alla gestione amministrativa, ed è evidente, l’importanza di dotare la struttura del fondo, di opportune procedure di valutazione e controllo del gestore amministrativo. In definitiva, se è vero che ogni gestore amministrativo predispone nel suo sistema informativo gli accorgimenti opportuni per isolare “le eventuali anomalie” ed errori, è altrettanto vero che l’esperienza di questi primi anni di funzionamento dei fondi ci dice che le disfunzioni, pur rimediabili, non sono un’eccezione e che le riconciliazioni tra i dati provenienti dalle diverse fonti (Banca Depositaria e gestori finanziari) non sono sempre automatiche e scontate. Alcune anomalie che in una prima fase non sono di impedimento all’attività del Fondo, possono divenire con il tempo “bloccanti”. 5 CISL Nazionale Dipartimento di Democrazia Economica Fisco e Previdenza In questo quadro le discordanze e le anomalie potrebbero con il tempo “falsare” le comunicazioni sui risultati del fondo dirette agli associati e previste dal d.lgs 124/93 e dalle delibere della CO.VI.P. In una prospettiva di competizione tra più forme di previdenza complementare e tra fondi chiusi ed aperti dunque la percezione, da parte degli associati, di indecisioni e di continue anomalie, pur isolate e sanate, o di una ridotta capacità di controllo informativo del Fondo, potrebbe generare un effetto disincentivo a nuove adesioni o il trasferimento delle posizioni maturate presso altri Fondi. Queste riflessioni ci obbligano a considerare indispensabile, una forte integrazione tra struttura del Fondo e Service, valutando - laddove si ritenesse realizzabile - anche la possibilità di ripensare all’opportunità di appaltare in outsorcing la gestione amministrativa di fondi sviluppati e caratterizzati da una struttura consolidata e verificata nel tempo. E’ del tutto evidente che questo giudizio dipende molto dalla capacità della struttura di dotarsi di un efficiente sistema informativo interno, dall’entità delle quote associative versate per il funzionamento e la gestione del fondo, dal numero complessivo degli iscritti, dalla loro diffusione e parcellizzazione sul territorio. In ogni caso la scelta di quali attività affidare al service amministrativo non può avvenire in maniera passiva o considerando i soli fattori di costo. Delegare completamente tutte le prestazioni informative, formative, di funzionamento e di sostegno del fondo, significa rinunciare ad ogni rapporto diretto con gli associati. Alcuni servizi – per esempio la creazione presso la sede del fondo di un “call center” – possono essere, in alcuni casi, autonomamente svolti dal fondo attraverso proprie risorse. 6 CISL Nazionale Dipartimento di Democrazia Economica Fisco e Previdenza Concludendo, l’attività del “service” può fornire risposte importanti sul piano economico e funzionale per la gestione amministrativa e contabile e rappresentare un efficiente strumento d’ausilio della struttura ma il Consiglio di Amministrazione - che resta l’insopprimibile organo a cui compete il potere di indirizzo strategico ed operativo del fondo - deve attentamente valutarne i limiti e le modalità di utilizzo. Roma, 5 ottobre 2000 Angelo Marinelli 7 CISL Nazionale Dipartimento di Democrazia Economica Fisco e Previdenza