Consulenza statistico attuariale Settore VI – Osservatorio permanente socioeconomico Quadro macroeconomico 2014-2016 variazioni percentuali 2014 2015 2016 Pil 0,8 1,5 1,3 Inflazione 1,6 1,9 1,8 Retribuzioni unitarie del settore privato 1,6 2,3 2,2 Occupazione settore privato – ULA 0,3 0,8 0,7 Massa retributiva del settore privato 1,9 3,1 2,9 Fonte: stime Opse su dati ModInail e dei principali istituti di analisi economica. I più recenti dati statistici forniti dall’Istat confermano un quadro congiunturale molto depresso, con un 2012 che si è chiuso con una flessione del prodotto interno lordo di 2,4 punti percentuali; nelle stime Csa si prospetta un 2013 ancora in recessione, e dunque il sistema economico nazionale dovrebbe ricominciare a crescere non prima del 2014. I prezzi al consumo dovrebbero aumentare a ritmi nuovamente normali, dopo il picco anomalo del 3% nel 2012, per cui ci attendiamo un tasso medio di inflazione dell’1,8% per tutto l’orizzonte di previsione. La dinamica delle retribuzioni del settore privato si dovrebbe mantenere moderata, con un profilo leggermente crescente; in termini reali, si ipotizza un decremento di circa mezzo punto percentuale per l’anno in corso, un’invarianza per l’anno prossimo e una variazione positiva nel resto del periodo. L’occupazione, misurata in termini di unità di lavoro, dovrebbe diminuire all’incirca dell’1% nel 2013, per poi stabilizzarsi nel 2014 e crescere in seguito. Di conseguenza, la massa retributiva per il settore privato dovrebbe evidenziare un andamento positivo, anche se nel 2013 l’incremento non pensiamo possa superare lo 0,5%. Si riportano qui di seguito le stime per l’anno in corso, diffuse dai principali organismi economici ed enti di ricerca esterni: Previsioni dell’economia italiana per il 2013 variazioni percentuali ModInail Cer Banca d’Italia Fmi Ocse UE Istat Settembre Dicembre Gennaio Aprile Maggio Maggio Maggio 2012 2012 2013 2013 2013 2013 2013 -0,6 -0,9 -1,0 -1,5 -1,5 -1,3 -1,4 -0,5 -1,8 -1,9 -2,6 -2,0 -2,0 -1,6 0,2 -1,5 -2,3 -2,9 -3,9 -3,5 -3,5 Esportazioni 2,4 1,9 2,2 3,0 1,6 2,3 Importazioni 1,5 0,5 0,3 -1,5 -2,2 -1,5 2,5 1,8 2,0 1,9 1,6 1,7 12,0 11,4 11,8 11,9 0,2 1,2 1,0(**) -0,4 -1,1 -1,0 Pil Consumi delle famiglie Investimenti fissi lordi Prezzi al consumo Disoccupazione (% su forze lavoro) Retribuzioni unitarie totale economia Occupazione totale Ula Indebitamento delle PA (% sul Pil) Debito pubblico (% sul Pil) Prezzo del petrolio ($/barile) Tasso di cambio dollaro/euro 11,0 11,9 0,8 1,8 -0,3 -1,5 1,6 1,9 2,6 3,8 2,9 127,1 130,6 134,2 131,4 -0,9 110,0 107,5(*) 102,6 104,9(*) 106,2(*) 1,27 1,31 1,33 1,31 1,29 (*) petrolio Brent (**) retribuzioni lorde per unità di lavoro dipendente Per il 2013 le ultime previsioni finora pubblicate, comprese quelle del Governo successivamente commentate, confermano e prolungano uno scenario di economia ingessata, che non consuma, non vende e non produce e che si protrarrà per tutto l’anno in corso; solo nel 2014 i modelli prevedono una leggera ripresa, che però darà segnali evidenti solo nel biennio successivo. 2 Il 2013 si configura quindi come un anno ancora molto difficile, in cui l’unica spinta propulsiva proviene dalle esportazioni, anche se saranno frenate dal rallentamento del commercio mondiale e dalla minor crescita attesa nei Paesi emergenti. Secondo gli istituti di analisi economica che si sono pronunciati per ultimi, il tasso di disoccupazione crescerà fin quasi alla soglia del 12%, mentre il numero di unità di lavoro occupate dovrebbe diminuire di circa l’1%, con risvolti negativi anche sulla produttività del lavoro. Nei prossimi mesi peraltro, molte situazioni di crisi industriale - risolte temporaneamente con il ricorso alla cassa integrazione guadagni - arriveranno a scadenza, e nella maggior parte dei casi renderanno esplicita una parte di disoccupazione che finora era stata “occultata” da un punto di vista statistico. Le retribuzioni unitarie sono previste crescere ad un tasso medio di circa l’1% per il totale economia, gettando ombre sull’andamento del reddito disponibile, che è la variabile cruciale per le famiglie quando devono prendere decisioni di consumo o investimento. Per il solo settore privato, gli aumenti retributivi in ogni caso sono previsti al di sotto dell’1,5% medio. L’incertezza politica non aiuta ad avere una visione più chiara, e anche il previsto aumento dell’iva a luglio appare inevitabile, sostenendo l’inflazione, che però è in veloce ripiegamento a causa dei consumi stagnanti e soprattutto del calo dei prezzi dei beni energetici. In media d’anno, i prezzi sono previsti aumentare dell’1,6-1,9 per cento. Appendice: la manovra economica del Governo Nell’ultimo, ponderoso documento di economia e finanza presentato dal Governo il 10 aprile 2013, le stime sono state visibilmente ridimensionate, in accordo con la tendenza comune al peggioramento già esaminata per le previsioni degli altri organismi e istituti. Si conferma dunque una contrazione della ricchezza prodotta nell’anno in corso e un ritorno a fine 2014 agli stessi livelli del 2012. Nei due anni successivi la crescita dovrebbe proseguire ad un passo moderato. Tutte le componenti del Pil seguiranno analoga dinamica, con un rimbalzo degli investimenti nel 2014 di oltre 4 punti percentuali, mentre i consumi privati aumenteranno di poco più dell’1% in media d’anno. I prezzi, al netto dei beni energetici, dovrebbero aumentare mediamente di due 3 punti percentuali per tutto il periodo previsivo, mentre il costo del lavoro - che approssima molto bene l’andamento delle retribuzioni unitarie - crescerà ad un ritmo che dovrebbe passare dall’1% di quest’anno all’1,6% nel 2016. Pertanto in termini reali il monte retributivo per l’intera economia mostrerà una tendenza lievemente negativa. Per il Governo inoltre, la situazione del mercato del lavoro rimarrà problematica: il tasso di disoccupazione dovrebbe mantenersi oscillante intorno all’11,6% della forza lavoro, mentre il tasso di occupazione aumenterebbe di un solo punto nel quadriennio, dal 56,5% al 57,6%. Per l’anno in corso, le Ula totali occupate sono stimate in diminuzione dello 0,3% mentre nei tre anni successivi esse dovrebbero aumentare mediamente dello 0,7% annuo. Documento di Economia e Finanza 2013 10 Aprile 2013 (variazioni percentuali) Esogene internazionali 2013 2014 2015 2016 Commercio internazionale Prezzo del petrolio ($ al barile) Cambio dollaro/euro Economia Italia Pil Importazioni Consumi privati Investimenti fissi lordi 3,6 113,5 1,35 5,5 106,4 1,35 6,1 106,4 1,35 6,3 106,4 1,35 -1,3 -0,3 -1,7 -2,6 1,3 4,7 1,4 4,1 1,5 4,4 1,1 3,2 1,3 4,1 1,1 2,6 2,2 3,3 4,1 4,0 -0,3 11,6 56,5 1,0 -1,0 2,0 0,6 11,8 56,8 1,2 0,7 1,8 0,8 11,6 57,2 1,5 0,7 2,1 0,7 11,4 57,6 1,6 0,6 nd -2,9 2,4 130,4 -1,8 3,8 129,0 -1,7 4,1 125,5 -1,3 4,7 121,4 Esportazioni Occupazione (Ula) Tasso di disoccupazione (*) Tasso di occupazione (*) Costo del lavoro Produttività Inflazione (indice Ipca al netto prod. energ.) Finanza pubblica (in % del Pil) Indebitamento netto Saldo primario Debito pubblico (*) In percentuale della Forza Lavoro Roma, 9 maggio 2013. 4