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COMUNICATO STAMPA
PROGETTO G.E.M.M.A.
Azioni di rete per una società multietnica
In un luogo, l’Italia, e in un tempo, la quotidianità contemporanea, nei quali appare di
continuo lo spettro e lo scandalo di atteggiamenti e comportamenti razzisti o comunque intolleranti
nei confronti dei migranti, le comunità locali – almeno quelle con sensibilità e lungimiranza –
compiono ogni sforzo per perseguire e mostrare le ragioni della convivenza nella costruzione di una
società nuova, al passo con i tempi e con le trasformazioni inevitabili che la storia ci consegna.
Un’enorme opera di educazione e sensibilizzazione alla differenza, che, a dispetto delle
ristrettezze economiche, viene compiuta quotidianamente dalle amministrazioni locali, dalle
associazioni culturali e sociali di volontariato, da semplici cittadini, e che, stranamente, trova
minima eco sui media.
Presentiamo qui l’ultimo anno di vita di un progetto che, grande per coraggio e passione,
ormai da sei anni anima, con le sue proposte,il territorio della Valdichiana: Rete“Migrant
Women”.
“Migrant Women” è un progetto costruito attorno alla questione centrale della “donna
migrante” e coordinato dall’Associazione Culturale Il Grifo e Il Leone di Montepulciano (SI), dal
responsabile e direttore artistico Claudio Borgoni e dalla coordinatrice delle attività Valeria Bassi.
Dal 2007 l’associazione – e di conseguenza la Rete istituzionale che si è venuta a costituire
intorno al progetto – realizza azioni di mediazione e dialogo interculturale, con particolare
attenzione al punto di vista femminile: in una comunità sempre più aperta e complessa, nella quale
coesistono identità culturali diverse, le donne rappresentano un punto di riferimento centrale, per la
loro capacità di dialogo, di accoglienza, di riconoscimento della “differenza” quale valore aggiunto
di tutte le pratiche sociali.
Per il periodo 2012-2013, stagione decisamente poco felice per il reperimento di fondi
idonei a finanziare progetti culturali e sociali come questo, l’Associazione Il Grifo e Il Leone è
riuscita a mettere insieme risorse – finanziarie e umane – per dare continuità al progetto “Migrant
Women” e per rendere ancora più vigorosa l’azione della rete territoriale della Valdichiana.
“Migrant Women” e tutte le attività connesse per il periodo 20012-2013 sono state
finanziate, grazie alla capacità progettuale dell’associazione, dal “Fondo Europeo per
l’Integrazione dei cittadini dei Paesi terzi” – azione 3/2011 “Progetti giovanili” – e dal Ministero
dell’Interno.
Il progetto specifico così finanziato, denominato “G.E.M.M.A. Generazioni
Europee/Migranti/Madri/Amiche”, ha dato vita, in primo luogo, ad azioni di informazione e
sensibilizzazione coinvolgenti istituzioni e donne straniere della Valdichiana Senese, con la finalità
di individuare nuove e più efficaci strategie di informazione e favorire l’accesso ai servizi pubblici
da parte degli immigrati.
È stata adottata una metodologia attiva e partecipativa, dando centralità al protagonismo
delle donne migranti e degli operatori degli uffici pubblici e dei servizi socio-sanitari, promuovendo
i servizi come sede privilegiata per avviare il dialogo interculturale.
Risultato finale fondamentale di questo lavoro di confronto, attraverso cui sono emersi punti
di forza e criticità dei singoli servizi, è stato la sottoscrizione, da parte degli enti ed associazioni
partecipanti, di un “Protocollo di informazione, accesso e accoglienza dell’utenza immigrata nei
servizi territoriali del territorio della Valdichiana Senese”.
Soggetto capofila è il Comune di Sinalunga, Assessorato Servizi sociali, Formazione e
Lavoro.
Gli altri partecipanti sono la maggioranza delle istituzioni ed associazioni che in provincia di
Siena e nella zona della Valdichiana si occupano, a vario titolo, di immigrazione, educazione,
politiche sociali: Prefettura di Siena, Provincia di Siena – Assessorato al Lavoro e alla Formazione,
Centri per l’impiego, Azienda Usl 7 di Siena – Servizio Consultori e Percorso nascita, Unione dei
Comuni della Valdichiana Senese, Comune di Sarteano, Comune di Torrita di Siena, Comune di
Montepulciano, Rete Migrant Women, Associazione culturale “Il Grifo e il Leone”, Associazione
“Amica Donna”.
Il protocollo è indirizzato ad assicurare pari condizioni di informazioni e accesso alla vita
sociale e lavorativa nel territorio della Valdichiana Senese.
In particolare, esso intende: favorire un clima favorevole all’incontro tra diverse culture,
promuovere nelle istituzioni sistemi informativi adeguati per veicolare/ricevere informazioni
corrette sui diritti e sui servizi disponibili, accrescere le capacità di accoglienza delle istituzioni,
facilitare l’informazione alla popolazione immigrata, sostenere i cittadini stranieri neo-arrivati nella
fase di adattamento al nuovo contesto e nell’accesso ai servizi.
Attraverso il progetto G.E.M.M.A. sono state predisposte delle schede informative – dal
linguaggio semplificato – su alcune procedure e servizi ritenuti particolarmente critici dalle donne
migranti (solo per fare qualche esempio: rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno, richiesta
ricongiungimenti familiari, richiesta del medico di medicina generale/pediatra di libera scelta,
iscrizione nelle liste di disoccupazione, riconoscimento dei titoli di studio).
Al fine di aggiornare periodicamente le schede, migliorare gli strumenti informativi e
verificare l’attuazione del protocollo, è istituita, presso il Comune di Sinalunga, una “cabina di
regia”, composta dai rappresentanti di tutti soggetti sottoscrittori, che avrà anche il compito di
prevedere iniziative di aggiornamento e formazione degli operatori per garantire continuità al
percorso di miglioramento e omogeneità delle modalità di accoglienza.
Per rendere ancora più efficace l’azione di comunicazione, le donne migranti che hanno
collaborato al progetto sono state coinvolte nella realizzazione di “Pillole” audiovisive, con le quali
si offrono informazioni relative a servizi fondamentali.
Nella prospettiva del dialogo interculturale si è ritenuto fondamentale l’utilizzo del
linguaggio della creazione artistica, linguaggio che caratterizza da sempre l’azione
dell’associazione Il Grifo e il Leone. Il teatro e la musica sono al centro dell’azione di integrazione,
di confronto e di fusione fra le esperienze di donne provenienti da mondi diversi, ma accomunate
dal desiderio di non sentirsi sole, di conoscere le altre e far conoscere se stesse, di esprimere la
propria interiorità attraverso l’impegno ed il divertimento che un “gioco” come quello del teatro o
del canto può realizzare fuori dagli schemi precostituiti della vita quotidiana.
Si è così venuti a realizzare laboratori teatrali e musicali in tutto il territorio della
Valdichiana.
A Sarteano, Laura Fatini ha dato vita al laboratorio di autonarrazione per donne migranti ed
italiane, intitolato “Violentaviolante”.
Obiettivo del laboratorio è stato quello di riunire donne italiane e straniere che vivono nel
territorio ed affrontare con loro diversi argomenti, legati alle loro diverse identità cultuali, con
particolare riferimento alla condizione della donna nei Paesi di origine, e, conseguentemente, ma
anche gradatamente, giungere a parlare con loro di violenza di genere, tematica portante di tutte le
iniziative della Rete Migrant Women e fulcro dell’attività di Amica Donna, il centro anti-violenza
di zona, partner dell’iniziativa.
Gli incontri hanno essenzialmente incoraggiato le donne a parlare del proprio Paese, della
sua cultura e delle sue tradizioni, dando rilevanza alle fonti letterarie significative, oltre che alla
cultura tradizionale ed anche alla cucina dei singoli Paesi. Il tutto volto a favorire il confronto e le
inclinazioni, le esperienze personali e le capacità individuali, assecondando di volta in volta il
gruppo, ma anche dirigendolo e finalizzando il lavoro ad una raccolta di testi autoprodotti, la cui
lettura è stata proposta come evento finale del laboratorio nel corso di uno spettacolo andato in
scena al Teatro degli Arrischianti di Sarteano.
Il 14 febbraio 2013 circa un miliardo di donne e uomini hanno ballato insieme nelle piazze e
nelle strade del mondo per “One billion rising”, il flash mob planetario contro la violenza sulle
donne, la prima iniziativa mondiale per affermare il diritto alla vita e alla dignità delle donne.
Le Associazioni Amica Donna e Il Grifo e il Leone hanno aderito alla campagna e hanno
partecipato al flash mob patrocinato dal Comune di Sarteano, assessorato alle Pari Opportunità.
Al flash mob hanno partecipato attivamente le donne iscritte al laboratorio di Laura Fatini.
Presso i locali della Biblioteca di Sinalunga, si è tenuto il corso di canto corale, diretto da
Giudy Diodato: “Le ragazze del Coro”. Anche questo corso è stato aperto a tutte le donne,
straniere ed italiane. Ad ogni incontro è seguita una lezione di lingua italiana, garantendo alle madri
che ne avevano bisogno, un servizio di baby-sitting per la durata della lezione.
Ancora dalla collaborazione fra Il Grifo e il Leone e il Comune di Sinalunga si sono aperte
le porte del Teatro Ciro Pinsuti, per un’esperienza rivolta a ragazze di origine italiana e straniera, di
età compresa fra i 12 ed i 18 anni, dal titolo “Amor de mis amores”: un laboratorio, guidato da
Maria Claudia Massari, finalizzato alla esplorazione del rapporto con il proprio corpo, con la
propria sessualità e con i sentimenti dell'amore.
Hanno collaborato con la Massari esperti della ASL 7 (in particolare gli operatori dei
consultori e del servizio di Prevenzione e Promozione della Salute coordinato da Adriana Tonini),
che hanno fornito alle ragazze informazioni e risposto ai loro dubbi e alle loro perplessità.
A partire da questi incontri, le ragazze sono state coinvolte in un percorso di rielaborazione
espressiva, che ha portato alla realizzazione di una performance finale costituita da immagini, foto,
video, testi originali.
Altri spettacoli, legati anch’essi a percorsi formativi ed esplorativi della propria sensibilità,
sono stati: “Matrimoni a colori”, in scena al Teatro degli Oscuri di Torrita di Siena, a cura di
Valeria Bassi con le donne del percorso di drammatizzazione “Migrant Women”;
“Orchestrazione”, spettacolo finale a cura di Maria Grazia Putini e Francesco Oliviero con i
partecipanti al laboratorio teatrale “Giù la maschera!”, andato in scena a ilCantinonearte Teatri di
Montepulciano.
UFFICIO STAMPA
Lucia Musso
cell. 348.1757475
Vania Berti
cell. 392 2848239
RETE MIGRANT WOMEN
cell. 392.4976155
[email protected]
www.migrantwomen.eu