Anno Scolastico 1998-99
Scuola Media Statale
Duca Amedeo Di Savoia
Classe II sez. A
Educazione al consumo
Pubblicità e Spot
Produzione
Pubblicità
Consumo
L'umanità, per soddisfare i bisogni e procurarsi i beni, ha creato un sistema di vita organizzata
basata sulla produzione.
Scopo della produzione è aumentare il benessere economico.
La produzione crea qualcosa di utile sia per i beni materiali che per i servizi.
Noi viviamo nella società del benessere ovvero dei Consumi di massa e la produzione di
massa esige una economia di alti consumi.
Consumare è diventato quasi un comando: occorre tenere in movimento l'economia, pena la
disoccupazione e la miseria.
Consumare è segno di progresso e benessere. L'uomo moderno, per le leggi che governano la
nostra economia, obbedisce all'imperativo del
Produrre e consumare
Consumare è diventato un mito del nostro tempo e l'organizzazione industriale sta ormai
manovrando tutta la vita dell'uomo.
Gli oggetti prodotti devono essere venduti e la pubblicità è lo strumento per far conoscere i
prodotti.
La pubblicità è la cinghia di trasmissione
tra produzione e consumo
Fine morale della pubblicità.
Il fine o lo scopo è far conoscere al pubblico un prodotto e facilitarne la scelta.
La pubblicità ha lo scopo di differenziare prodotti simili dando ad ognuno un'immagine
particolare che può far presa su una precisa categoria di consumatori.
La pubblicità commerciale si proclama al servizio del consumatore, ma in realtà si pone al
servizio della produzione perché, individuando i desideri degli uomini ( attraverso apposite
ricerche di mercato ) indica alle industrie in quali settori spingere la produzione.
La pubblicità commerciale dovrebbe limitarsi ad informare la gente illustrando correttamente
le caratteristiche del prodotto con un linguaggio chiaro e corretto, ma oggi, siccome la
concorrenza è sempre più agguerrita, il consumatore è visto come una preda da conquistare.
Allora non è sufficiente informare, ma occorre persuadere influenzando il compratore fino al
punto di fargli ritenere indispensabile il possesso di quel bene.
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La pubblicità informa e influenza
La pubblicità quindi indirizza le nostre scelte e i nostri consumi e si serve di tecniche molto
raffinate per raggiungere i suoi fini .
L'annuncio pubblicitario.
Ogni annuncio suscita una suggestione immediata che ci fa ricordare la marca del prodotto. La
pubblicità fa leva su sentimenti vari, suscita emozioni facendo ricorso a molteplici espedienti,
crea l'illusione che sia possibile raggiungere la felicità con il possesso dei beni di consumo.
Lo spicchio di realtà che ci offre è poco credibile: tutto è bello, perfetto, in armonia.
Questo mondo irreale però condiziona le aspirazioni di tutti perché spesso siamo indotti a
comperare un prodotto pubblicizzato anche per un processo di identificazione, quindi per le
pubblicità è più facile orientare i giovani verso i consumi.
La pubblicità crea:
Nuovi consumi
Nuove abitudini
Nuove esigenze
La pubblicità è lo specchio del tempo.
La pubblicità favorisce la vita economica.
La pubblicità ha delle colpe?
1) La colpa è di chi manovra la pubblicità perché i registi sanno introdursi nell'interno di ogni
persona e ci guidano, più o meno inconsapevolmente, alla scelta da essi sapientemente
sollecitata, per tanto l'uomo non è più libero.
2) La colpa è del consumatore che si fa condizionare, che si lascia guidare dagli invisibili fili
della tecnica pubblicitaria.
LA PUBBLICITA’ E NOI ADOLESCENTI
La pubblicità si rivolge in modo particolare ai giovani e agli adolescenti che rappresentano
una forza economica in grado di consumare in
vestiti e accessori bizzarri
materiale scolastico
giochi
dolciumi
giornali
dischi - c.d
prodotti di bellezza
Dal sondaggio effettuato tra gli adolescenti di età tra 11 e 14 anni si e’ ben evidenziato che il
consumo principale e’ nel settore della moda .
La moda giovanile cambia rapidamente perché?
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A)obbedisce alle leggi che regolano la nostra economia
B)tende a soddisfare l’animo dell’adolescente sempre in cerca di novità e di mutamenti.
Le scelte che noi adolescenti compiamo sono guidate dai nostri bisogni, dalle nostre
aspirazioni e influiscono sulla vita economica della collettività anzi spesso ne determinano gli
indirizzi.
Noi giovani siamo una forza economica che merita il corteggiamento dell’industria dato che
spendiamo e costringiamo i nostri genitori a spendere.
Noi adolescenti abbiamo alle spalle la spinta incessante dei bisogni e dei desideri, al posto dei
desideri soddisfatti ne sorgeranno dei nuovi e così si rischia di correre incessantemente verso
nuovi bisogni da soddisfare, ma essere soddisfatto significherebbe fermarsi, mentre l’umanità,
come dimostra la storia, ha compiuto sforzi per sottrarsi alla schiavitù del bisogno e per
raggiungere il benessere.
COMPRARE, COMPRARE, COMPRARE
Supermercato adolescenza
Miti, oggetti, simboli degli “under 14”
Quali sono le cose che per gli adolescenti rendono la vita degna di essere vissuta!
 Possedere una consolle di comando “Play-station” (Sony)
 Avere al polso un orologio -G Shock (Casio)
 Indossare scarpe con la suola alta “Fornarina”
 Indossare abiti firmati
 Correre con gli skate in line (Rollerblade)
 Usare per il viso e il corpo i glittere gelatinosi (Rimmel)
 Indossare pantaloni con tasconi ”Mason’s”
 Comprare il lap-top per navigare in Internet (Ast)
 Leggere giornali “Mix” “Kiss me” “Cioè”
 Bere Pepsi-Cola e Coca-Cola
 Seguire alla TV il cartone animato “I Simpson”
Perchè gli adolescenti sono spinti a consumare prodotti pubblicizzati?
 perché chi possiede o consuma il prodotto pubblicizzato si distingue dagli altri
 perché chi lo possiede diventa bello
 perché si diverte
 perché è sinonimo di efficienza
 perché è segno di prestigio
 perché risolve un problema
 perché è innovativo
 perché l’oggetto è firmato e la firma è simbolo di ricchezza e successo
 per essere accettato all’interno del gruppo
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PUBBLICITA’ REGRESSO
Il messaggio pubblicitario propone falsi valori, lo spot in modo chiaro o nascosto spesso
evidenzia che:
 Nel mondo contano solo le persone che hanno i soldi
 Le famiglie degli altri sono tutte serene
 I genitori che amano i propri figli comprano per loro prodotti migliori
 Gli uomini si innamorano solo del corpo delle donne
 Le donne ammirano solo gli uomini ricchi e di successo
 E’ felice chi è invidiato dagli altri
 La felicità è una delle cose che si possiede
La pubblicità commerciale ci insegna il linguaggio del Consumo, educa ad una concezione
della vita ispirata al principio che si è felici quando si ha il benessere materiale e che tutti i
problemi possono essere risolti con il possesso e il consumo del prodotto.
COME GLI ADOLESCENTI SI DEVONO COMPORTARE DI FRONTE
ALLA PUBBLICITA’ COMMERCIALE?
I giovani hanno il diritto di abbandonarsi ai capricci, a volte irrazionali, quando si tratta di
comuni acquisti,, ma bisogna avere il coraggio di dire NO a lusinghe, quando è necessario.
Si dice che i giovani sono liberi, ma quella di cui godono i ragazzi di oggi non è vera libertà
perché molti di loro sono succubi delle spinte pubblicitarie.
Il consumo, che diventa sempre più rapido, è segno di mutamenti, di ricerca, di
insoddisfazione, ciò può rappresentare un progresso perché la concorrenza determina maggior
sviluppo tecnologico, ma può essere un impoverimento perché si richiede di aderire
incondizionatamente alla civiltà dei consumi.
ALLORA IL CONSUMO
E’
PROGRESSO O IMPOVERIMENTO?
Dipende dall’uomo
Il questo mondo del consumo c’è il rischio che anche noi adolescenti consideriamo la vita
come una merce da consumare rapidamente, invece dobbiamo vigilare per non finire nel
mostruoso linguaggio del consumo e salvare la capacità di scoprire valori durevoli, diversi da
quelli illusori e transitori che spesso la pubblicità propone.
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