Imprese-Università Confindustria Toscana

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Convenzioni quadro
1. Progetto Lauree Scientifiche. Il 1 marzo 2006 Confindustria Toscana ha siglato,
insieme all’Associazione degli Industriali della Provincia di Firenze, all’Associazione
Industriali di Siena, all’Unione Industriale Pisana, alle Università degli Studi di
Firenze, Pisa e Siena e all’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, una
convenzione per la costituzione del tavolo di coordinamento regionale del Progetto
Lauree Scientifiche. Al fine di realizzare gli obiettivi del progetto, Confindustria
Toscana si impegna, nell’ambito del tavolo regionale, a coordinare e monitorare le
attività dei progetti approvati dal MIUR, ad assicurare la stretta integrazione tra
mondo della scuola, delle Università e delle imprese, a fornire ai progetti l’assistenza
tecnica necessaria e a verificare in itinere la conformità degli stessi agli obiettivi di cui
alle Linee Guida emanate il 7 marzo 2005.
In particolare Confindustria Toscana, insieme alle Associazioni territoriali aderenti al
progetto, si impegna a:
- favorire la realizzazione di percorsi formativi per gli studenti della scuola
secondaria di II grado “in alternanza” scuola-lavoro presso le aziende;
- favorire la realizzazione di percorsi formativi per gli studenti iscritti ai corsi di
laurea afferenti alle classi 21, 25 e 32 per stages/tirocini presso aziende;
- contribuire alla progettazione di corsi di perfezionamento e/o master per i
docenti delle materie scientifiche delle scuole secondarie di II grado, favorendo
la partecipazione di ricercatori del settore industriale;
- contribuire alla progettazione di percorsi innovativi post lauream in
collaborazione con le Facoltà di Scienze M.F.N. per un migliore incontro con
il mercato del lavoro favorendo la partecipazione di ricercatori del settore
industriale;
- favorire iniziative per promuovere, attraverso specifiche misure (attività
laboratoriali, ricerche sperimentali), l’arricchimento di conoscenze e
competenze nei curricula scolastici.
2. Apprendistato per l’acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione.
Il 3 agosto 2005 Confindustria Toscana ha siglato con la Regione Toscana, le
Università di Firenze, Pisa e Siena, le altre Associazioni di categoria e le Associazioni
sindacali di livello regionale il protocollo d’intesa per l’avvio della sperimentazione in
Toscana del contratto di apprendistato per l’alta formazione.
I progetti sperimentali sono finalizzati all’acquisizione di un diploma di laurea (breve,
specialistica o magistrale) e/o di un Master universitario di primo o di secondo livello
nell’ambito di una assunzione con contratto di apprendistato di cui all’art. 50 del
D.lgs. 276/2003 e sono caratterizzati dall’adozione della metodologia dell’alternanza
formativa basata su una forte integrazione fra percorso realizzato in azienda e percorso
realizzato nell’istituzione formativa coinvolta. Le competenze acquisite in azienda
comportano infatti il riconoscimento di un numero di crediti formativi universitari pari
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di norma al 30% del monte ore complessivo necessario per il conseguimento del titolo
di studio.
I progetti sono elaborati in stretta sinergia tra imprese ed Università ed investono i
principali settori economici della regione: ingegneria, agricoltura, commercio e
turismo, chimica farmaceutica ed architettura.
Tra le azioni finanziabili nell’ambito dei progetti vi sono contributi annui alle imprese
per la formazione svolta in azienda, finanziamenti per le eventuali azioni formative
rivolte ai tuor aziendali e per le attività da essi svolte così come per le attività svolte
dai tutor accademici.
3. Master universitario di II livello in “Progettazione e gestione della sicurezza”. Il
13 giugno 2005 è stato firmato un protocollo d’intesa per il sostegno e la promozione
del Master universitario di II livello in “Progettazione e gestione della sicurezza” che
vede la partecipazione, a fianco dell’Università di Firenze promotrice dell’iniziativa,
della Regione, di Confindustria Toscana, di altre associazioni datoriali e dei sindacati
regionali, di FORMEDIL e dell’Azienda ospedaliera di Careggi.
L’iniziativa ha l’obiettivo di garantire i migliori livelli di formazione in prevenzione,
sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro e, a tale scopo, Confindustria Toscana e gli
altri partecipanti al progetto si impegnano a promuovere la partecipazione al Master e
a garantire ai corsisti lo svolgimento della fase di stage presso le strutture dei propri
associati e/o referenti, sulla base di uno specifico progetto formativo e secondo la
normativa e le procedure vigenti presso l’Ateneo fiorentino.
Al fine di garantire un sostegno ed un rapporto continuo del Master con la società
civile, è stato istituito un Comitato promotore – di cui Confindustria Toscana fa parte con l’obiettivo di promuovere le iniziative necessarie alla diffusione ed al
miglioramento del Master stesso, compresa la definizione di strategie, politiche ed
accordi di supporto e di sostegno alla sviluppo della cultura della formazione in
materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
4. Accordo Confindustria Toscana e Università toscane per la diffusione
dell’innovazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico. Nell’agosto del
2004 Confindustria Toscana ha firmato un accordo con le tre Università della Regione
con l’obiettivo di favorire la diffusione della conoscenza, dell’innovazione della
ricerca e del trasferimento tecnologico nel tessuto economico toscano incentrato su
settori produttivi tradizionali e caratterizzato dalla presenza di numerose PMI.
Obiettivi prioritari e condivisi sono quelli di favorire la nascita, il rafforzamento e la
diffusione di imprese high-tech e di attrarre capitali, know-how e personale di ricerca
in Toscana. Tra gli impegni assunti vi è inoltre quello di favorire la nascita di spin-off
e di imprese di ricerca, la diffusione dei contratti di ricerca, la brevettazione di idee,
prodotti e processi innovativi, la partecipazione congiunta a network di ricerca
internazionali e a programmi comunitari di sostegno quali il VI Programma Quadro,
l’inserimento di ricercatori nelle imprese e la realizzazione di stage in azienda anche ai
fini del trasferimento tecnologico e della diffusione delle conoscenze.
Nell’ambito di tale accordo sono state previste e realizzate le seguenti iniziative:
-
misure di animazione: “Borsa della Ricerca e dell’Innovazione: Imprese,
Centri di Ricerca e Università si incontrano”. Si tratta di un’iniziativa che
intende essere, da un lato l’occasione per le Università, i loro dipartimenti, i
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centri di ricerca ecc. di presentare alle aziende chiamate a partecipare risultati,
prodotti e soluzioni tecnologiche d’avanguardia da loro fruibili, dall’altro
un’opportunità per gli espositori presenti di conoscere più da vicino le reali
necessità delle aziende in merito all’innovazione e alla ricerca applicata.
Nell’aprile 2004 si è tenuta a Firenze la prima edizione, ma la Borsa della
Ricerca e dell’Innovazione vuole diventare, nell’intento dei suoi promotori, un
appuntamento periodico che diventi un punto di riferimento per l’incontro
della domanda e dell’offerta di innovazione e ricerca non solo in Toscana, ma
anche in Italia con progressiva apertura alla partecipazione di Università,
dipartimenti, centri di ricerca di altre regioni italiane e di altri Paesi;
-
misure per la diffusione delle conoscenze: collaborazione finalizzata alla
definizione di una “Mappatura delle skills universitarie”, ovvero di un
censimento delle attività di ricerca dei diversi dipartimenti universitari e delle
convenzioni già in essere tra singoli dipartimenti ed imprese. La collocazione
ottimale di tale attività si ritiene possa essere il futuro Portale delle Università
Toscane che potrebbe rappresentare uno spazio fondamentale dove presentare
alle aziende i risultati della mappatura;
-
Premio Vespucci: il Consiglio regionale della Toscana, Confindustria Toscana
e la Federazione regionale dei Cavalieri del Lavoro della Toscana, in
collaborazione con Firenze Tecnologia (Azienda Speciale della CCIAA di
Firenze) promuovono il premio “Amerigo Vespucci”, per la valorizzazione del
“sapere” e del “saper fare” toscano. Il concorso premia le idee più brillanti e
innovative sviluppate dalle aziende toscane, con un particolare attenzione alle
collaborazioni tra imprese ed enti di ricerca. Gli obiettivi dell’iniziativa sono
quelli di incentivare la propensione delle aziende regionali verso la creatività e
l’innovazione, di diffondere una cultura aziendale improntata alla ricerca di
soluzioni inedite e di portare all’attenzione delle imprese casi di successo
realizzati in Toscana. L’edizione 2006 prevede l’assegnazione di 5 premi e di
un riconoscimento per le categorie: premio progetti, premio brevetti, premio
ricerca-impresa, premio marketing, premio design e riconoscimento “officina
del sapere”;
-
Club degli innovatori: è costituito presso Confindustria Toscana il Club degli
innovatori, aperto ai docenti universitari particolarmente distintisi nella ricerca
per progettare nuove iniziative congiunte. Il Club si propone di svolgere un
ruolo propulsivo nella diffusione dell’innovazione, nell’indirizzare la ricerca
verso il mercato, nel partecipare ad iniziative di orientamento dirette ai giovani
e di tutoraggio delle attività degli incubatori di impresa;
-
attrazione di investimenti tecnologici: si realizzano collaborazioni per favorire
lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali in settori ad alto contenuto
tecnologico, con riferimento ad esperienze già in corso come il “Progetto
California”;
-
sinergie in materia di credito ed incentivi per l’innovazione: impegno a
favorire l’accesso al credito ed il finanziamento agevolato dei progetti che
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coinvolgono università ed imprese, creando una rete permanente di
collaborazione;
-
convenzioni per la diffusione di servizi di trasferimento tecnologico:
Confindustria Toscana e le Università della Regione si impegnano a
promuovere la sottoscrizione di accordi e convenzioni tra le associazioni
industriali, gli enti universitari, le facoltà e i dipartimenti al fine di diffondere e
rendere fruibili alle imprese i risultati di ricerca e applicazioni o sviluppare
congiuntamente progetti di ricerca; sono inoltre previste attività di diffusione a
livello regionale delle best practices.
5. Protocollo di collaborazione per lo sviluppo sostenibile del turismo. A seguito di
un accordo stipulato tra la Regione Toscana ed il Governo dello Stato brasiliano del
Minas Gerais per l’attivazione di progetti di cooperazione finalizzati allo sviluppo
sostenibile del turismo, Confindustria Toscana ha aderito il 6 novembre 2003 ad un
protocollo di collaborazione tra la Regione, l’Università di Siena, l’Universidad
Federal de Mina Gerais, la Confcommercio-Confturismo Toscana e la Confesercenti
Toscana teso a mettere in relazione le realtà imprenditoriali toscane con le realtà
imprenditoriali di paesi in via di sviluppo. L’obiettivo della collaborazione è stato
quello di sviluppare, nelle due realtà territoriali, attività turistiche ed attività
economiche ad esse connesse legate ai settori del commercio, dell’artigianato,
dell’agro-alimentare, dell’edilizia e dei servizi alla persona. Nello specifico le parti
aderenti si sono impegnate a promuovere lo scambio di esperienze di carattere
amministrativo in materia di disciplina delle attività turistiche, di sostegno ai processi
di qualificazione dell’offerta e di programmi innovativi per lo sviluppo sostenibile del
turismo; a promuovere e sostenere lo scambio di esperienze tra le Università toscane e
l’Universidad Federale Minas Gerais ed a stimolare e facilitare gli scambi tra le
rispettive piccole e medie imprese e le loro organizzazioni di rappresentanza al fine di
potenziare le rispettive attività imprenditoriali nel rispetto dell’ambiente.
6. Progetto per la messa a regime dell’analisi di impatto della regolazione (AIR).
Previsto nell’ambito dell’area progettuale n. 5 (“Impatto della regolamentazione e
allocazione delle funzioni amministrative in seguito alle leggi sul decentramento e alle
recenti riforme costituzionali”) del Nuovo Patto per uno sviluppo qualificato e
maggiori e migliori lavori in Toscana siglato tra la Regione Toscana e le parti
economiche e sociali regionali nel marzo 2003, questo progetto è diretto
all’inserimento organico e sistematico dell’AIR nella funzione normativa regionale,
alla luce degli esiti e dell’esperienza realizzati nel corso della sperimentazione di
analisi di impatto della regolamentazione sugli atti normativi regionali avviata dal
2001 con il progetto “Una Toscana più efficiente e meno burocratica”.
Confindustria Toscana, insieme ad altre organizzazioni economico-sociali regionali, ai
rappresentanti delle istituzioni locali, alle istituzioni universitarie toscane ed ad altre
istituzioni della comunità scientifica, si è fatta promotrice del progetto condividendone
in pieno l’obiettivo di migliorare la qualità della normativa regionale e l’efficacia delle
politiche pubbliche al fine di limitare la produzione di nuove leggi ed utilizzare in
maniera sistematica metodologie di valutazione preventiva delle ricadute che le leggi
regionali hanno sull’organizzazione ed il funzionamento delle pubbliche
amministrazioni, sull’attività dei cittadini e, naturalmente, sulle attività delle imprese.
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Insieme agli altri partner del progetto, Confindustria Toscana fa parte di un Comitato
di Indirizzo con funzioni di valutazione e di monitoraggio delle attività svolte dalla
Regione in materia di analisi di impatto della regolamentazione.
Orientamento
Confindustria Toscana partecipa annualmente alle giornate di orientamento per laureandi e
neo-laureati organizzate dalla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Siena e dalla
Facoltà di Scienze Aziendali dell’Università di Firenze.
Progettazione formativa
Nel corso del 2002-2004 Confindustria Toscana ha acquisito una notevole esperienza nella
gestione e realizzazione di progetti di trasferimento tecnologico alle PMI. Si segnala in
particolare il progetto “Stilnovo” per il trasferimento tecnologico alle imprese calzaturiere
finanziato sul PRAI (Programma Ragionale Azioni Innovative) ed il progetto FORMAT per
la diffusione di nuove tecnologie ai settori moda e lapideo (Misura 1.7.1 del Docup Ob. 2
2000-2006). L’attività prevista per il 2006-2007 è di seguito specificata al punto1.
1. Progetti approvati sul bando regionale Distretto ICT&Security. Nell’ambito di un
bando approvato nel giugno 2005 dalla Regione Toscana sulla misura 1.7
“Trasferimento della innovazione alle PMI”, azione 1.7.1 “Reti per il trasferimento
tecnologico” del Docup Ob. 2 2000-2006 sono stati presentati ed ammessi al
finanziamento quattro progetti di Confindustria Toscana che prevedono il
coinvolgimento di: Università toscane, Scuola Superiore di studi e perfezionamento
Sant’Anna di Pisa, centri di ricerca pubblici e centri accreditati dal MIUR, consorzi di
imprese e PMI, enti locali, CCIAA ed associazioni di categoria. Si tratta dei seguenti
progetti:
- BINARI TV, Benefici dell’Innovazione con Azioni di Rete di “Interactive
TV”, si propone di costituire una rete a composizione pubblico-privata per la
cooperazione nella realizzazione dei servizi TV. Il progetto renderà la rete
costituita più efficiente e competitiva attraverso la raccolta e l’elaborazione di
dati, informazioni e proposte che riflettano adeguatamente la situazione attuale
e traccino gli sviluppi più adatti al territorio toscano. Il progetto prevede inoltre
l’elaborazione di uno studio analitico dove saranno raccolti tutti gli elementi di
valutazione utili e necessari alla formulazione di una strategia operativa.
- TEST, Tecnologie Strategiche per i Sistemi di Imprese, si propone di:
contribuire, attraverso la valorizzazione dei risultati già conseguiti dai partner,
approfondimenti sugli assi 5 e 7 e sulle tecnologie relative ai settori lapideo,
metalmeccanico, calzaturiero, tecnologie IC e tecnologie per i beni culturali;
contribuire allo sviluppo, all’impiego ed alla diffusione delle ICT; effettuare
attività operative e concrete di trasferimento tecnologico nel settore lapideo;
rafforzare le capacità operative e di collaborazione del network tali da creare
un Polo Tecnologico di eccellenza.
- TECNA, Tecnologie di Eccellenza per il settore della Nautica, è diretto a:
sviluppare aree di competenza/eccellenza per la filiera della nautica da diporto,
sostenendo anche le azioni del distretto nautico; attraverso la valorizzazione
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-
dei risultati raggiunti dai partner, approfondire soluzioni e progetti innovativi
sugli assi 1, 5 e 7, tecnologie relative al settore della nautica da diporto,
tecnologie IC e loro applicazioni, tecnologie per lo sviluppo dell’innovazione
formale; contribuire allo sviluppo, all’impiego ed alla diffusione delle ICT
valutando
le
potenzialità
di
applicazioni
software
all’interno
dell’organizzazione/gestione aziendale e della technology inteligence.
INNOMECA, Innovazione nel settore della Meccanica, si propone di creare
una rete di imprese, organismi di ricerca pubblici, centri di servizio ed
istituzioni pubbliche per lo sviluppo di attività di trasferimento tecnologico e di
diffusione dell’innovazione nell’ambito del settore meccanico applicato al
lapideo.
CT8970
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