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Istituto metrologico ceco
Okružní 31, 638 00
Brno
1. ------IND- 2014 0351 CZ- IT- ------ 20140729 --- --- PROJET
Sintesi per la Commissione europea (non compresa nella legislazione presente)
I distributori di gas naturale compresso (GNC) devono essere immessi nel mercato e messi in servizio
in Repubblica ceca come strumenti di misura legali con omologazione e verifica conformi alla legge
n. 505/1990 sulla metrologia. Oggetto della presente normativa notificata è la regolamentazione
metrologica nazionale mediante omologazione e verifica degli strumenti di misura della quantità di
gas naturale compresso fluito di tipo H, poiché in Repubblica ceca è ammessa unicamente ed
esclusivamente la distribuzione di tale tipo. La normativa non riguarda gli strumenti di misura dei
carburanti, dei liquidi criogenici, del GPL e della soluzione acquosa dell'urea venduta col nome
commerciale di AdBlue.
Questi strumenti di misura non sono disciplinati dalla direttiva 2004/22/CE. I requisiti applicati a
questi strumenti di misura si basano sulla norma OIML R 139.
(Fine della sintesi.)
L'Istituto metrologico ceco (di seguito "IMC"), quale organo competente sotto il profilo materiale e
territoriale in materia di definizione dei requisiti metrologici e tecnici degli strumenti di misura legali e
per la definizione dei metodi di prova per l'omologazione e la verifica di tali strumenti secondo
l'articolo 14, paragrafo 1 della legge n. 505/1990 sulla metrologia, come modificata (di seguito "legge
sulla metrologia"), e secondo quanto disposto dall'articolo 172 della legge n. 500/2004, codice
amministrativo, come modificata (di seguito "c. a."), il 5 maggio 2014 ha avviato d'ufficio un
procedimento amministrativo secondo l'articolo 46 c. a. e in base ai documenti giustificativi emette la
seguente:
I.
MISURA DI PORTATA GENERALE
numero: 0111-OOP-C045-14
n. reg. 0313/004/14/Pos.,
che stabilisce i requisiti metrologici e tecnici per gli strumenti di misura legali, compresi i metodi
di prova per l'omologazione e la verifica di tali strumenti di misura:
"misuratori e unità di misurazione della quantità di gas naturale compresso fluito - distributori
di gas naturale compresso"
Misura di portata generale n. 0111-OOP-C045-14
1 Concetti fondamentali
Ai fini della presente misura di portata generale sono validi i termini e le definizioni del VIM e del
VIML1 nonché i termini e le definizioni di seguito riportati.
1.1
distributore di gas naturale compresso (di seguito "distributore")
sistema di misura destinato al rifornimento di gas naturale compresso per veicoli a motore
1.2
gas naturale compresso (GNC)
gas naturale di tipo H utilizzato come combustibile per veicoli a motore, compresso allo stato gassoso
fino a 25 000 kPa
NOTA BENE In Repubblica ceca è consentita la distribuzione unicamente ed esclusivamente del gas naturale di
tipo H che contiene meno sostanze incombustibili del gas naturale di tipo L.
1.3
raccordo rapido di riempimento
punto in cui il gas naturale compresso si considera erogato o ricevuto
1.4
sistema di misura interrompibile
un sistema di misura è considerato interrompibile quando il flusso del gas naturale compresso può
essere facilmente e rapidamente interrotto
1.5
transazione commerciale
rapporto di obbligazione in cui il risultato della misurazione fornisce la base del prezzo da pagare,
laddove una delle parti della transazione connessa alla misurazione è il cliente e tutte le parti accettano
il risultato della misurazione ottenuto in un determinato tempo e luogo
2 Requisiti metrologici
I requisiti metrologici si basano sui requisiti della raccomandazione OIML R 139 sui sistemi di misura
per il rifornimento di veicoli con gas naturale compresso2).
In sede di verifica, si applicano agli strumenti di misura i requisiti metrologici decisivi per la loro
immissione in commercio.
2.1 Condizioni di esercizio stabilite
2.1.1 Campo di temperatura ambiente
I distributori devono funzionare correttamente nel campo di temperatura ambiente specificato dal
produttore come campo di temperatura di esercizio, compreso come minimo tra –10 °C e +50 °C.
2.1.2 Campo di portata
Il campo di portata del distributore specificato dal produttore deve essere compreso nei limiti della
portata di ciascuno dei suoi componenti, in particolare dei misuratori di portata. Durante la
Il Vocabolario Internazionale di Metrologia – Concetti fondamentali e generali e termini correlati (VIM) e il
Vocabolario Internazionale di Metrologia Legale (VIML) fanno parte del codice di armonizzazione tecnica
"Terminologia in materia di metrologia" accessibile liberamente sul sito www.unmz.cz.
1)
OIML R 139 „Compressed gaseous fuel measuring systems for vehicles" – accessibile al pubblico sul sito
www.oiml.org
2)
2
Misura di portata generale n. 0111-OOP-C045-14
misurazione, la portata di esercizio deve essere sempre compresa nei limiti specificati dal produttore,
fatta eccezione per l'inizio e la fine della misurazione o in caso di interruzione.
Il rapporto minimo obbligatorio della portata Qmax : Qmin del distributore è di 10:1.
2.1.3 Liquido misurato
I distributori sono destinati alla misurazione della quantità fluita di gas naturale compresso del tipo H,
l'unico che può essere distribuito in Repubblica ceca.
2.2 Campo di misura
2.2.1 Campo di misura
I distributori devono soddisfare i requisiti relativi agli errori massimi tollerati in tutto il campo di
misura della portata, della pressione e delle condizioni dell'ambiente circostante specificati dal
produttore.
2.2.2 Quantità minima misurata (mmq)
La quantità minima misurata di gas naturale compresso rilevata dal sistema di misura è espressa come
divisione minima della scala sotto forma di 1 × 10n, 2 × 10n oppure 5 × 10n di unità di misura della
massa, dove n deve essere un numero intero positivo o negativo oppure pari a zero.
La grandezza della quantità minima misurata dipende dal flusso massimo del contatore ai sensi della
tabella 1.
Tabella 1 – Quantità minima misurata
Flusso massimo nel contatore Qmax
Quantità minima misurata
Qmax ≤ 30 kg/min
≤ 2 kg
30 kg/min < Qmax ≤ 70 kg/min
≤ 5 kg
70 kg/min < Qmax
≤ 10 kg
2.3 Precisione dei distributori
2.3.1 Errori massimi tollerati
2.3.1.1 In sede di omologazione, gli errori massimi tollerati dei distributori sono pari a:
–
±1% del valore misurato per il misuratore di portata sottoposto a prova separatamente,
–
±1,5% del valore misurato per tutto il distributore con flessibile lungo fino a 5 m,
–
±2% del valore misurato per tutto il distributore con flessibile lungo oltre 5 m,
2.3.1.2 Gli errori massimi tollerati dei distributori in sede di prima verifica eseguita nel luogo di
utilizzo oppure in sede di verifica successiva devono essere pari al 2% del valore misurato per tutto il
distributore.
2.3.1.3 Gli errori massimi tollerati per le misurazioni pari alla quantità minima misurata devono essere
pari al doppio del valore indicato all'articolo 2.3.1.1.
A prescindere dalla quantità misurata, la grandezza dell'errore massimo tollerato per il distributore,
espressa in kg, è sempre superiore all'errore massimo tollerato per la quantità minima misurata Emin
determinato dal seguente rapporto:
Emin = 3 × mmq/100.
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Misura di portata generale n. 0111-OOP-C045-14
2.3.1.4 In caso di interruzione dell'erogazione a causa di interruzioni dell'alimentazione elettrica, il
valore assoluto dell'errore massimo tollerato per la misurazione così effettuata deve essere aumentato
del 5% della quantità minima misurata.
2.3.1.5 Il sistema di misura non deve essere oggetto di abusi dell'errore massimo tollerato né deve
avvantaggiare sistematicamente una delle due parti.
2.3.2 Errore massimo tollerato durante l'esercizio
In sede di verifica degli strumenti di misura durante l'esercizio ai sensi dell'art. 11, par. 4, della legge
sulla metrologia, su richiesta della parte i cui interessi potrebbero essere gravemente danneggiati da
una misurazione errata, si deve applicare l'errore massimo tollerato per la verifica ai sensi dell'art.
2.3.1.2, aumentato di +0,5%.
3 Requisiti tecnici
I requisiti tecnici si basano sui requisiti della raccomandazione OIML R 139 sui sistemi di misura per
il rifornimento di veicoli con gas naturale compresso2).
In sede di verifica, si applicano agli strumenti di misura i requisiti metrologici decisivi per la loro
immissione in commercio.
3.1 Struttura del distributore
3.1.1 Parti fondamentali del distributore
Il sistema di misura che forma il distributore deve essere composto almeno dalle seguenti parti
fondamentali:
–
contatore della quantità fluita,
–
numeratore e numeratore totalizzatore
–
indicatore
–
punto di trasferimento, di norma realizzato mediante un raccordo di erogazione rapido,
–
circuito idraulico.
Il distributore può essere dotato di altri dispositivi ausiliari e dispositivi aggiuntivi necessari per il suo
corretto funzionamento.
I dispositivi ausiliari possono essere parti del numeratore, del contatore oppure essere collegati al
numeratore tramite un'interfaccia di comunicazione.
3.1.2 Indicatore
Il distributore deve essere dotato di un display elettronico sul quale viene visualizzato il valore della
grandezza misurata in kg, il prezzo totale della transazione in corone ceche (CZK) e il prezzo unitario
in CZK/kg.
L'altezza minima delle cifre del dispositivo di visualizzazione della quantità deve essere di 10 mm.
L'altezza minima delle cifre del dispositivo di visualizzazione del prezzo deve essere di 10 mm.
L'altezza minima delle cifre del dispositivo di visualizzazione del prezzo unitario deve essere di 4 mm.
In caso di interruzione dell'alimentazione elettrica, il display elettronico deve continuare a
visualizzare:
–
in modo continuo e automatico per almeno 15 minuti dopo l'interruzione dell'alimentazione
elettrica principale, oppure
–
per un totale di almeno 5 minuti in una o più fasi azionate manualmente nel corso dell'ora
successiva all'interruzione.
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Misura di portata generale n. 0111-OOP-C045-14
3.1.3 Dispositivo di azzeramento
Il distributore deve essere dotato di un dispositivo di azzeramento del numeratore di indicazione della
massa e del prezzo della transazione.
Il dispositivo di azzeramento del numeratore del prezzo della transazione e del numeratore di massa
deve essere realizzato in modo tale che l'azzeramento di uno provochi automaticamente l'azzeramento
anche dell'altro.
L'indicatore di massa e di prezzo non devono poter essere azzerati durante l'erogazione.
Fino a quando i numeratori non sono azzerati, non può essere avviata una nuova misurazione.
Dopo l'interruzione dell'alimentazione elettrica per più di 15 secondi non è possibile continuare
l'erogazione di gas naturale compresso interrotta.
Se il distributore permette l'uso di una sola pompa di erogazione alla volta che deve successivamente
essere rimessa a posto, l'erogazione successiva deve essere bloccata fino all'azzeramento del
dispositivo di visualizzazione.
Se il distributore permette l'uso contemporaneo o alternato di due o più pompe di erogazione che
devono successivamente essere rimesse a posto, l'erogazione successiva deve essere bloccata fino
all'azzeramento dell'indicatore.
Se il distributore è dotato di un dispositivo per impostare una diversa proporzione tra il valore
misurato dal misuratore di volume e il valore indicato dal display, tale proporzione deve essere
inferiore o pari a 0,001.
3.1.4 Stampante
Se il sistema di misura è dotato di stampante, questa deve essere collegata al dispositivo di
azzeramento del contatore di massa. Tale sistema deve permettere il controllo dello scontrino stampato
con quanto riportato sul contatore. La quantità visualizzata sul dispositivo di visualizzazione non deve
essere modificata durante la stampa dello scontrino.
3.2 Dispositivo di controllo automatico
Se il dispositivo di controllo automatico rileva un grave errore, esso deve:
–
correggerlo automaticamente, oppure
–
fermare solo l'erogatore difettoso se il distributore è in grado di funzionare anche senza tale
erogatore e soddisfa ancora i requisiti di questo documento, oppure
–
fermare il flusso.
3.2.1 Un dispositivo di controllo automatico del trasduttore di misura, indicato come tipo P, esegue un
controllo permanente della presenza del trasduttore di misura, del suo corretto funzionamento e della
corretta trasmissione di dati.
3.2.2 Il dispositivo di controllo automatico del numeratore ne controlla il corretto funzionamento e
assicura la validità dei calcoli effettuati.
3.2.3 Il dispositivo di controllo automatico del display controlla la conformità dei dati visualizzati ai
dati calcolati dal numeratore.
3.2.4 Il dispositivo di controllo automatico dei dispositivi ausiliari di tipo I o P controlla in modo
permanente (tipo P) oppure periodico, all'inizio o alla fine di ciascuna operazione di misurazione (tipo
I), la presenza dei dispositivi ausiliari se necessari al corretto funzionamento del distributore ai sensi
del presente documento.
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Misura di portata generale n. 0111-OOP-C045-14
3.3 Allestimento self-service dei distributori
I dati forniti dal distributore devono rimanere accessibili alle parti coinvolte nella transazione
commerciale fino al suo saldo.
Se l'allestimento self-service è utilizzato da più distributori, ciascuno di essi deve essere dotato di un
numero identificativo che deve essere incluso in ciascun dato emesso dal distributore self-service.
Nell'allestimento self-service i dati dell'indicatore del distributore e della stampante devono
corrispondere tra loro.
Se il trasferimento di dati dal distributore all'allestimento self-service avviene sotto forma di impulsi, i
dati forniti dall'allestimento self-service non devono presentare differenze relativamente ai valori
misurati dei parametri e al prezzo per una stessa misurazione. I dati forniti dall'allestimento selfservice non devono differire da nessuno dei dati del distributore per più di una divisione, o per la
divisione maggiore tra due se sono diverse.
La stampante dell'allestimento self-service non deve indicare i dati del distributore sotto forma di
differenza tra due valori stampati.
Il metodo di pagamento e/o il regime di esercizio non devono essere modificati prima del termine della
misurazione in corso. L'allestimento self-service e le chiare modalità di utilizzo dello stesso devono
essere a disposizione del cliente in modo tale che questi possa accedere almeno a un dato primario
almeno per tutta la durata della transazione, in modo da permettergli di controllare la quantità erogata
e il relativo prezzo. Se l'allestimento self-service riassume la quantità erogata a più clienti registrati, il
valore della divisione utilizzata per tale somma non può influire sulla quantità minima misurata.
3.4 Regime di esercizio con servizio
Se il dato misurato è visualizzato unicamente sull'indicatore del distributore, esso deve recare un
avviso, chiaramente visibile al cliente, relativo al fatto che tale distributore di gas naturale compresso è
di competenza esclusiva del gestore a transazione commerciale conclusa e che, in caso di disputa, il
dato da considerarsi corretto è quello visualizzato sull'indicatore.
In regime di esercizio con servizio il saldo della transazione deve avvenire prima che il cliente si
allontani dal luogo di erogazione. L'operazione di misura termina al momento della conclusione della
transazione.
3.5 Software
Il software fondamentale per le proprietà metrologiche deve essere identificabile dal produttore come
una versione distinta, caratterizzata da un numero, conforme al tipo omologato dello strumento di
misura. Il software deve poter essere identificato facilmente durante l'esercizio ordinario dello
strumento. Il software installato deve essere protetto dal produttore da qualsiasi intervento esterno
accidentale o non autorizzato (per esempio tramite password di manutenzione). Qualora si rendesse
necessario reinstallare il software (a titolo di manutenzione dello strumento di misura), si deve
procedere a una nuova verifica delle proprietà metrologiche dello strumento stesso.
3.6 Resistenza agli effetti degli agenti ambientali
I distributori devono essere progettati e costruiti in modo tale che se sono esposti a perturbazioni (vedi
articolo 5.2):
–
non si verifica un errore grave, oppure
–
l'errore grave è rilevato dal dispositivo di controllo che reagisce nel modo appropriato (vedi
articolo 3.2).
3.6.1 Resistenza agli effetti climatici
Il distributore deve, nel campo di temperatura di esercizio, operare entro i limiti dell'errore massimo
tollerato.
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Misura di portata generale n. 0111-OOP-C045-14
Il distributore non deve, in condizioni di esercizio o di stoccaggio, essere sensibile all'umidità
ambientale relativa.
3.6.2 Compatibilità elettromagnetica (CEM)
Il distributore non deve essere sensibile alle interferenze elettriche o elettromagnetiche, oppure deve
reagire a tali interferenze con modalità predefinite, per esempio segnalando un errore, bloccando la
misurazione ecc. Non deve inoltre irradiare campi elettromagnetici indesiderati.
In sede di prova della compatibilità elettromagnetica in laboratorio, il distributore deve mostrare un
funzionamento normale. Il riavvio dello strumento di misura è ammissibile in reazione alle
interferenze.
3.7 Tensione di alimentazione
Il distributore deve funzionare senza problemi almeno nell'intervallo di tensione specificato dal
produttore. Al di fuori di tale intervallo della tensione di alimentazione, lo strumento di misura deve
essere spento oppure impostato a un regime che non permetta l'esecuzione di misurazioni.
3.8 Protezione contro la manomissione
Sul distributore devono essere predisposti degli spazi in numero sufficiente per la collocazione dei
marchi ufficiali che ne permettano la facile applicazione e il controllo visivo.
Il distributore deve essere costruito in modo tale che non sia possibile intervenire sul contatore della
quantità fluita o sull'indicatore, influenzando così la correttezza della misurazione, senza danneggiare i
marchi.
4 Marcatura
Tutti i dati riportati sulla targhetta presente sul distributore devono essere indelebili, inamovibili e
leggibili per tutta la durata del suo utilizzo.
4.1 Contrassegni del distributore
Ciascun distributore deve riportare su apposito contrassegno le seguenti informazioni:
–
nome o marchio del produttore,
–
indicazione del tipo di distributore,
–
numero di serie e anno di produzione,
–
portata minima Qmin e portata massima Qmax,
–
pressione di erogazione massima Pmax,
–
quantità minima misurata (mmq),
–
tipo di liquido misurato: "gas naturale compresso, GNC"
–
temperatura minima e massima del gas naturale compresso misurato,
–
temperatura ambiente minima e massima,
–
classe meccanica ed elettromagnetica dell'ambiente,
–
numero del certificato di omologazione del distributore.
Tale contrassegno deve essere saldamente fissato alla struttura del distributore in un luogo visibile e
sigillato con marchio ufficiale. Il contrassegno non deve poter essere rimosso senza danneggiare il
sigillo.
Tutti i dati presenti sulla targhetta del distributore devono essere leggibili.
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Misura di portata generale n. 0111-OOP-C045-14
4.2 Contrassegni dei componenti del distributore
Ciascun componente del distributore autonomo e di rilevanza metrologica, per esempio il misuratore
di portata, il trasduttore di misura, il numeratore o l'indicatore, deve riportare, per esempio sotto forma
di un altro contrassegno, le seguenti informazioni:
–
numero di serie,
–
nome o marchio del produttore,
–
numero del certificato di omologazione del distributore, se esiste,
–
altre caratteristiche rilevanti per il tipo di dispositivo in questione.
4.3 Contrassegno dell'indicatore
Il display del dispositivo di visualizzazione deve indicare i seguenti dati:
–
l'unità di misura "chilogrammo" oppure "kg" dopo l'indicazione di quantità,
–
la valuta nazionale (CZK) vicino all'indicazione del prezzo da pagare,
–
l'unità di misura CZK/chilogrammo o CZK/kg vicino all'indicazione dei prezzi unitari,
–
sul display o nelle sue vicinanze, l'indicazione della quantità minima misurata in chili.
4.4 Registri
Per i distributori è obbligatoria la tenuta di registri degli strumenti di misura legali ai sensi dell'art. 18,
lett. a), della legge sulla metrologia sotto forma di documenti detti di registrazione o di base. Il
documento di registrazione o di base è un documento che riporta le informazioni tecniche relative al
distributore che non sono riportate sul contrassegno, in particolare i numeri di serie dei singoli
componenti.
Qualsiasi modifica nell'assemblaggio, riparazione o intervento di manutenzione nonché la verifica
dello strumento di misura sono oggetto di registrazione in tale documento, che deve essere prodotto in
sede di verifica del distributore.
5 Omologazione dello strumento di misura
Questi strumenti di misura sono soggetti a omologazione ai sensi della legge sulla metrologia.
L'omologazione del distributore può essere eseguita:
–
mediante l'omologazione dei singoli componenti in modo separato, per esempio del misuratore
di portata,
–
mediante omologazione del distributore intero.
5.1 Informazioni generali
Il processo di omologazione dei distributori comprende le seguenti attività:
– ispezione esterna,
– prove funzionali:
–
prova di precisione del distributore,
–
prove sui dispositivi ausiliari e aggiuntivi,
– prove di resistenza agli agenti ambientali:
–
resistenza alle temperature limite,
–
resistenza all'umidità atmosferica,
–
resistenza alle vibrazioni accidentali,
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Misura di portata generale n. 0111-OOP-C045-14
– prove di compatibilità elettromagnetica (CEM):
–
resistenza alle radiazioni di campi elettromagnetici ad alta frequenza,
–
resistenza alle interferenze causate dalle linee di alimentazione, indotte da campi ad alta
frequenza,
–
resistenza alle scariche elettrostatiche,
–
resistenza alle sovratensioni sulle linee di segnale, di dati e di controllo,
–
resistenza ai fenomeni elettrici transitori rapidi/gruppi di impulsi,
–
resistenza alle sovratensioni sull'alimentazione,
– prova dell'influenza della tensione di alimentazione,
–
prova della resistenza ai valori limite della tensione di alimentazione,
–
resistenza a brevi cadute della tensione alternata di alimentazione, a brevi interruzioni e a
lente variazioni della tensione,
–
controllo della tensione della batteria interna (se rilevante).
5.2 Ispezione esterna
Nel corso dell'ispezione esterna del distributore occorre verificare quanto segue:
–
che la documentazione tecnica sia completa,
–
che le caratteristiche tecniche e metrologiche specificate dal produttore nella documentazione
siano conformi ai requisiti del presente regolamento di cui ai capitoli 2, 3 e 4,
–
che lo strumento di misura sia completo e conforme alla documentazione tecnica prescritta,
–
che la versione del software del distributore sia conforme alla versione specificata dal
produttore.
5.3 Prove funzionali
5.3.1 Apparecchiatura di prova
Apparecchiatura di prova utilizzata per la prova di precisione:
–
contenitore a pressione di capacità minima 50 L e pressione Pmax = 25 000 kPa,
–
manometro con intervallo minimo (0 – 250) bar e graduazione massima di 10 bar,
–
bilancia elettronica con precisione di 2 g o maggiore.
L'incertezza ampliata combinata totale per k = 2 non deve essere superiore a 1/5 dell'errore massimo
tollerato ai sensi dell'articolo 2.3.1.1 (tale condizione non è valida per le misurazioni pari alla quantità
minima misurata).
5.3.2 Prova di precisione del distributore
La prova di precisione si esegue in tutto il campo e a tutte le pressioni di erogazione con metodo della
massa:
–
misurazione di prova compresa nel campo di pressione 0 – Pmax del recipiente a pressione,
–
misurazione di prova compresa nel campo di pressione (da 0,5 a 0,8)Pmax – Pmax del recipiente
a pressione,
Il distributore di gas naturale compresso soddisfa la prova di precisione quando nessuna delle
deviazioni relative della massa indicata non superi l'errore massimo tollerato di cui all'articolo 2.3.1.1.
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Misura di portata generale n. 0111-OOP-C045-14
5.3.3 Prove sui dispositivi ausiliari e aggiuntivi
Occorre controllare il corretto funzionamento dei dispositivi ausiliari e aggiuntivi, se il distributore ne
è dotato. Ciascuna prova si esegue una volta sola. Le prove sui dispositivi ausiliari e aggiuntivi
possono essere combinate con la prova di precisione. Le prove successive si eseguono nel caso siano
rilevanti per il distributore e qualora i dispositivi siano utilizzati per rapporti di obbligazione.
5.3.3.1 Prova di azzeramento
Dopo l'azzeramento del distributore, si effettua la lettura degli indicatori di volume ed eventualmente
del prezzo.
Il valore residuo indicato dopo l'azzeramento non deve essere superiore alla metà dell'errore minimo
specificato del volume Emin negli indicatori con visualizzazione unificata.
Gli indicatori senza visualizzazione unificata devono, dopo l'azzeramento, indicare univocamente
zero.
5.3.3.2 Prova degli indicatori del totale
Si stabilisce la differenza tra il dato riportato dall'indicatore del totale e il dato riportato dal dispositivo
di visualizzazione riferiti alla stessa misurazione. Il dato dell'indicatore del totale è considerato come
la differenza tra il suo stato iniziale e quello finale.
La differenza tra tali dati non deve essere superiore a una divisione dell'indicatore del totale.
5.3.3.3 Prova degli indicatori di prezzo
Nei distributori la prova di esegue solo sul prezzo unitario massimo.
La deviazione del prezzo indicato non deve essere superiore al prezzo corrispondente a Emin o all'unità
di valuta minima.
5.3.3.4 Prova di preselezione
Si esegue una misura mediante preselezione del volume o del prezzo e si stabilisce la differenza tra la
quantità preselezionata e la quantità indicata dal contatore di volume o di prezzo alla fine della
misurazione.
Negli strumenti di misura in regime di abbonamento o di ordine preventivo tale differenza non deve
superare l'errore minimo specificato del volume Emin oppure il prezzo corrispondente a tale deviazione.
5.3.3.5 Prova del dispositivo self-service
Si esegue una misurazione mediante il dispositivo self-service e si stabilisce la differenza tra la
quantità selezionata e la quantità indicata dal contatore di volume o di prezzo alla fine della
misurazione.
I valori risultanti devono essere identici. Nel caso di strumenti di misura in regime di abbonamento o
di ordine preventivo, all'impianto self-service si applicano anche i requisiti della preselezione.
5.3.3.6 Prova della stampante
Si confrontano i dati della stampante con quelli del dispositivo di indicazione relativo alla stessa
misurazione.
Tali dati devono essere identici.
5.4 Prove di resistenza agli agenti ambientali
5.4.1 Prova di resistenza alle temperature di esercizio limite
La resistenza alle temperature ambiente limite viene verificata con il distributore acceso:
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Misura di portata generale n. 0111-OOP-C045-14
a)
con calore secco alla temperatura di +40 °C per i contatori da installare all'interno di edifici,
oppure di +55 °C per i contatori destinati ad essere utilizzati all'aperto, per la durata di 2 ore,
b)
con aria fredda alla temperatura di -10 °C per i contatori da installare all'interno di edifici,
oppure di -25 °C per i contatori destinati ad essere utilizzati all'aperto, per la durata di 2 ore,
Trascorso il tempo stabilito, si esegue alla temperatura limite la prova di precisione su almeno un
passaggio di flusso. Gli errori di misurazione non devono essere superiori agli errori massimi tollerati
ai sensi dell'articolo 2.3.1.1.
5.4.2 Prova di resistenza all'umidità atmosferica
La resistenza all'umidità atmosferica viene verificata con i distributori spenti mediante cicli di caldo
umido da 24 ore a una temperatura massima di +40 °C per i contatori da installare all'interno di edifici,
oppure di +55 °C per i contatori destinati ad essere utilizzati all'aperto e a un'umidità atmosferica
relativa superiore al 95% in caso di variazione e diminuzione della temperatura, oppure al 93% in caso
di aumento della temperatura.
Al termine del ciclo non devono verificarsi errori gravi oppure essi devono essere rilevati e corretti
mediante il dispositivo di controllo.
5.4.3 Prova di resistenza alle vibrazioni accidentali
La resistenza alle vibrazioni viene verificata con i distributori spenti applicando una frequenza
compresa nell'intervallo (10 – 150) Hz, con accelerazione 1,6 m/s2, su 3 assi perpendicolari tra loro.
Dopo la prova il distributore deve funzionare normalmente nei limiti degli errori massimi tollerati di
cui all'articolo 2.3.1.1.
5.5 Prove di compatibilità elettromagnetica (CEM)
5.5.1 Resistenza alle radiazioni di campi elettromagnetici ad alta frequenza
La resistenza ai campi elettromagnetici irradiati ad alta frequenza viene verificata con il distributore
acceso. Il distributore deve essere esposto a un campo elettromagnetico nella gamma di frequenza
compresa tra 80 MHz e 2 GHz con un'intensità del campo di prova di 10 V/m e una modulazione di
ampiezza dell'80% con onda sinusoidale con frequenza di 1 kHz.
Durante l'interferenza occorre effettuare almeno una prova di precisione su almeno un'erogazione di
flusso. Durante la prova non devono verificarsi errori gravi oppure essi devono essere rilevati e corretti
mediante il dispositivo di controllo.
5.5.2 Prove di resistenza alle interferenze causate dalle linee di alimentazione, indotte da campi
ad alta frequenza
La resistenza alle interferenze causate dalle linee di alimentazione, indotte da campi ad alta frequenza,
viene verificata con il distributore acceso, in una gamma di frequenza compresa tra 150 kHz e
80 MHz, un'ampiezza di tensione di prova di 10 V/m e una modulazione di ampiezza dell'80% con
onda sinusoidale di frequenza pari a 1 kHz. L'interferenza si applica a tutti gli ingressi e le uscite e
all'alimentazione del contatore.
Durante l'interferenza occorre effettuare almeno una prova di precisione su almeno un'erogazione di
flusso. Durante la prova non devono verificarsi errori gravi oppure essi devono essere rilevati e corretti
mediante il dispositivo di controllo.
5.5.3 Resistenza alle cariche elettrostatiche
La resistenza alle scariche elettrostatiche viene verificata con il distributore acceso principalmente
mediante una scarica da contatto da 6 kV applicata alla parte conduttrice dello strumento di misura
oppure mediante scarica attraverso l'aria a 8 kV applicata a piastre di accoppiamento.
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Misura di portata generale n. 0111-OOP-C045-14
Durante l'interferenza occorre effettuare almeno una prova di precisione su almeno un'erogazione di
flusso. Durante la prova non devono verificarsi errori gravi oppure essi devono essere rilevati e corretti
mediante il dispositivo di controllo.
5.5.4 Resistenza alle sovratensioni sulle linee di segnale, di dati e di controllo
La resistenza alle sovratensioni viene verificata con il distributore acceso mediante l'applicazione di
almeno tre picchi di tensione positivi e tre negativi:
–
conduzione asimmetrica per conduttore – conduttore a 1,0 kV,
–
conduzione asimmetrica per conduttore – terra a 2,0 kV,
–
conduzione simmetrica per conduttore – terra a 2,0 kV,
Durante l'interferenza occorre effettuare almeno una prova di precisione su almeno un'erogazione di
flusso. Durante la prova non devono verificarsi errori gravi oppure essi devono essere rilevati e corretti
mediante il dispositivo di controllo.
5.5.5 Resistenza ai fenomeni elettrici transitori rapidi/gruppi di impulsi sulla tensione di
alimentazione
La resistenza ai fenomeni elettrici transitori rapidi/gruppi di impulsi viene testata con il distributore
acceso:
–
mediante tensione di prova pari a ± 2 kV sui giunti di alimentazione per dieci volte per
ciascuna polarità a un'oscillazione ripetuta di 5 kHz,
–
mediante tensione di prova pari a ± 1 kV sui giunti di segnalazione per dieci volte per ciascuna
polarità a un'oscillazione ripetuta di 5 kHz,
Durante l'interferenza occorre effettuare almeno una prova di precisione su almeno un'erogazione di
flusso. Durante la prova non devono verificarsi errori gravi oppure essi devono essere rilevati e corretti
mediante il dispositivo di controllo.
5.5.6 Resistenza alle sovratensioni sull'alimentazione
La resistenza alle sovratensioni sull'alimentazione viene verificata con il distributore acceso.
L'interferenza consiste di tre tensioni pulsanti positive e tre negative. Nella corrente alternata, la
tensione pulsante deve essere applicata in modo sincrono alla tensione di alimentazione alternata con
spostamenti di fase di 0°, 90°, 180° e 270°. L'ampiezza di tensione deve essere pari a 1,0 kV per
conduttore – conduttore e a 2,0 kV per conduttore – terra.
Durante l'interferenza occorre effettuare almeno una prova di precisione su almeno una erogazione di
flusso. Durante la prova non devono verificarsi errori gravi oppure essi devono essere rilevati e corretti
mediante il dispositivo di controllo.
5.6 Prova dell'influenza della tensione di alimentazione
5.6.1 Prova della resistenza ai valori limite della tensione di alimentazione
La resistenza ai valori limite della tensione di alimentazione viene verificata con il distributore acceso.
Per la corrente continua i limiti sono determinati dalle specifiche del produttore, mentre per la corrente
alternata tali limiti equivalgono a UN – 15% e UN + 10%, dove UN è la tensione di alimentazione
nominale specificata dal produttore dello strumento di misura.
Per i valori limite della tensione di alimentazione occorre eseguire la prova di precisione almeno ad
una erogazione di flusso. Gli errori di misurazione non devono essere superiori agli errori massimi
tollerati ai sensi dell'articolo 2.3.1.1.
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5.6.2 Resistenza a brevi cadute della tensione alternata di alimentazione, a brevi interruzioni e a
lente variazioni della tensione
La resistenza a brevi cadute di tensione alternata, a brevi interruzioni e a lente variazioni della tensione
viene verificata con il distributore acceso mediante l'applicazione a tutti gli ingressi della rete di
alimentazione alternata di una caduta di tensione pari al:
–
100% UN per la durata di 0,5 cicli di corrente alternata,
–
100% UN per la durata di 1 ciclo di corrente alternata,
–
60% UN per la durata di 10 cicli di corrente alternata,
–
30% UN per la durata di 25 cicli di corrente alternata,
–
20% UN per la durata di 250 cicli di corrente alternata,
e l'interruzione di tensione simulata con una caduta di tensione del 100% UN per 250 cicli di corrente
alternata, dove UN è il valore nominale della corrente alternata di alimentazione.
Durante l'interferenza occorre effettuare almeno una prova di precisione su almeno una erogazione di
flusso. Durante la prova non devono verificarsi errori gravi oppure essi devono essere rilevati e corretti
mediante il dispositivo di controllo.
5.6.3 Controllo della tensione della batteria interna (se rilevante)
Il controllo della tensione della batteria interna viene eseguito con il distributore acceso. Obiettivo di
tale prova è l'individuazione della tensione minima della batteria interna a cui il distributore non può
superare gli errori massimi tollerati di cui all'articolo 2.3.1.1.
6 Prima verifica
6.1 Informazioni generali
In ciascuna verifica si devono eseguire le attività e prove seguenti:
a) ispezione visiva del distributore e dei dispositivi ausiliari,
b) prova di precisione,
c) prove dei dispositivi ausiliari.
6.2 Apparecchiatura di prova
In sede di verifica, viene utilizzata l'apparecchiatura di prova di cui all'articolo 5.3.1.
6.3 Ispezione visiva
Nel corso dell'ispezione visiva del distributore occorre verificare quanto segue:
–
che lo strumento di misura sottoposto a verifica e le sue componenti siano conformi al tipo
omologato,
–
che lo strumento di misura e le sue componente, compresi i flessibili, non riportino danni
meccanici o non presentino segni di corrosione,
–
che i marchi e le scritte nonché la loro realizzazione corrispondano ai dati e ai requisiti indicati
nel certificato di omologazione.
Se lo strumento di misura non soddisfa i requisiti dell'ispezione visiva, non si procede oltre.
6.4 Prova di precisione del distributore
La prova di precisione viene effettuata secondo il metodo stabilito dall'articolo 5.3.2.
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Misura di portata generale n. 0111-OOP-C045-14
Il distributore di gas naturale compresso soddisfa la prova di precisione quando nessuna delle
deviazioni relative della massa indicata non supera l'errore massimo tollerato di cui all'articolo 2.3.1.2.
6.5 Prove sui dispositivi ausiliari e aggiuntivi
Occorre controllare il corretto funzionamento dei dispositivi ausiliari e aggiuntivi, se il distributore ne
è dotato. Ciascuna prova si esegue una volta sola. Le prove sui dispositivi ausiliari e aggiuntivi
possono essere combinate con la prova di precisione. Le prove di cui agli articoli da 5.3.3.1 a 5.5.3.6 si
eseguono nel caso siano rilevanti per il distributore e qualora i dispositivi siano utilizzati per rapporti
di obbligazione.
7 Verifiche successive
In sede di verifiche successive si applica il medesimo procedimento di quello impiegato in sede di
prima verifica ai sensi dei capitoli 6.3. e 6.4, tenendo presente che la prova di precisione di cui
all'articolo 6.4 si esegue solo per il prezzo unitario attualmente impostato.
8 Normativa notificata
L'Istituto metrologico ceco renderà nota, al fine di specificare i requisiti metrologici e tecnici degli
strumenti di misura e al fine di specificare i metodi di prova per la verifica di cui alla presente misura
di portata generale, la normativa tecnica ceca, altre norme tecniche oppure i documenti tecnici degli
organismi internazionali o esteri, oppure altri documenti tecnici contenenti requisiti tecnici più
dettagliati (di seguito "normativa notificata"). L'elenco di tale normativa notificata e l'abbinamento alla
misura pertinente saranno resi noti dall'Istituto metrologico ceco contestualmente alla pubblicazione
della misura di portata generale tramite mezzi pubblicamente accessibili (sulle pagine Web
www.cmi.cz).
La conformità alla normativa notificata o a parti di essa è considerata equivalente, nei limiti e alle
condizioni delineati dalla misura di portata generale, alla conformità ai requisiti stabiliti da
quest'ultima a cui tale normativa o parti di essa si applichino.
II.
MOTIVAZIONE
In applicazione dell'articolo 24c della legge sulla metrologia, come modificata, l'Istituto metrologico
ceco emette la presente misura di portata generale che stabilisce i requisiti metrologici e tecnici degli
strumenti di misura legali e i metodi di prova per la loro verifica.
Il decreto n. 345/2002, che definisce gli strumenti di misura soggetti a verifica obbligatoria e gli
strumenti di misura soggetti ad omologazione, come modificato, al punto 1.3.14 dell'allegato "Elenco
tipologico degli strumenti di misura legali" annovera i misuratori e unità di misurazione della quantità
di gas naturale compresso fluito - distributori di gas naturale compresso tra gli strumenti di misura
soggetti a omologazione e verifica.
Pertanto l'Istituto metrologico ceco, in applicazione dell'articolo 24c della legge sulla metrologia per
gli strumenti di misura "misuratori e unità di misurazione della quantità di gas naturale compresso
fluito - distributori di gas naturale compresso" emette la presente misura di portata generale, che
stabilisce i requisiti metrologici e tecnici per tali misuratori e unità di misurazione della quantità di gas
naturale compresso fluito - distributori di gas naturale compresso per l'omologazione e la verifica degli
stessi.
La presente norma (Misura di portata generale) è stata resa nota in conformità alla direttiva 98/34/CE
del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 giugno 1998 che prevede una procedura d'informazione
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Misura di portata generale n. 0111-OOP-C045-14
nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi della società
dell'informazione, come modificata.
III.
ISTRUZIONE
La presente misura di portata generale non può essere impugnata ai sensi dell'art. 173 par.2 del codice
amministrativo.
Secondo quanto disposto dall'articolo 172, paragrafo 5 del codice amministrativo, non è possibile
presentare ricorso contro le decisioni relative a obiezioni né chiederne l'annullamento.
La conformità delle misure di portata generale alla legislazione può essere valutata in sede di
procedimento di riesame, secondo quanto disposto dagli articoli 94-96 del codice amministrativo.
L'interessato può presentare domanda di procedimento di riesame all'autorità amministrativa che ha
emesso tale misura di portata generale. Qualora l'autorità amministrativa non ritenga opportuno
avviare un procedimento di riesame, ne informa l'interessato, indicandone i motivi, entro trenta giorni.
La decisione di avviare il procedimento di riesame può essere emessa entro tre anni dall'entrata in
vigore della misura di portata generale, come disposto dall'articolo 174, paragrafo 2 del codice
amministrativo.
IV.
ENTRATA IN VIGORE
La presente misura di portata generale entra in vigore quindici giorni dopo la sua pubblicazione (art.
24d della legge sulla metrologia).
...…………………………..............
RNDr. Pavel Klenovský
direttore generale
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