PREMESSA E OBIETTIVI GENERALI Alla L’IDEA PROGETTUALE è maturata dopo tre anni di attività (anni PROGETTAZIONE, 1999-2001) SPESI SPERIMENTAZIONE IN di ORGANIZZAZIONE E GESTIONE di una STRUTTURA di esperti professionisti per la realizzazione delle RICERCA, attività a supporto dei cosiddetti produttori di fase nella filiera servizi del tessile-abbigliamento. di management in forma di informazione, formazione, consulenza In tutti i predetti casi, una volta per un motivo, un’altra e assistenza agli imprenditori tipici delle produzioni nella filiera volta per un altro, la gestione dei progetti ha sempre privilegiato del tessile-abbigliamento (contoterzisti tradizionali, contoterzisti l’orientamento evoluti, produttori in conto proprio) e partecipanti ai progetti di partecipazione di quegli imprenditori che si aggregavano offerta di servizi reali finalizzati: perché, apparentemente, la partecipazione non gli costava in al soggetto finanziatore pubblico con la Al MIGLIORAMENTO della azienda partecipante in termini di investimento. In ogni caso, sempre senza una chiara termini di capacità di produzione sia sotto l’aspetto qualitativo, strategia di consolidamento/sviluppo orientata al mercato. Ciò è sia sotto l’aspetto quantitativo; risultato un limite al consolidamento delle sperimentazioni Alla RICERCA di una nuova gamma di servizi/prodotti, realizzate ma ha consentito un’esperienza complessiva che si organizzati in forma consortile, con la sperimentazione della vuole mettere al servizio della creazione imprenditoriale del progettazione e realizzazione di campionari “total-look” per la “DISTRETTO DELLA MODA-MADE IN ITALY NETWORK”. donna, per l’uomo e per il/la bambino/a; Inoltre sono state realizzate una serie di esperienze Alla PROGETTAZIONE E GESTIONE di attività e professionali ed imprenditoriali che si vuole mettere a fattor strumenti di comunicazione per la promozione delle vendite (in comune in un UNICO MODELLO DI ORGANIZZAZIONE Italia e all’estero) con l’utilizzo di uno show-room localizzato a imprenditoriale –professionale allo scopo di cogliere obiettivi di Milano; miglioramento di tutta la filiera produttiva dei partecipanti al progetto. In questo periodo sono stati,anche, condotti studi e L’analisi comparata delle attività in tre province facenti ricerche di tipo macro e micro economiche. Il settore/mercato parte di ambienti territoriali diversi per grado di sviluppo socio- della moda, la filiera tipica di questo “sistema” è stata economico mostra, invece, come non sia diversa la condizione analizzata in tutti i suoi componenti tipici (dalla fase di ricerca dei delle nuove tendenze alla fase di progettazione dei nuovi consulenza/assistenza sistemi di prodotto; dalla fase di prototipazione alla fase di posizionamento strategico della propria azienda nel breve e nel ingegnerizzazione e produzione industriale; dalla fase di medio-lungo termine in un mercato della moda sempre più distribuzione e commercializzazione del “prodotto moda” alla competitivo, per tutti gli attori della filiera, sia in chiave locale fase di definizione del nuovo sistema di prodotto da immettere sia in chiave nazionale e internazionale. sul mercato). piccoli imprenditori in operativa tema per di fabbisogno quanto riguarda di il La definizione delle scelte di investimento, con il Sono stati studiati e analizzati i comportamenti di ogni conseguente attore “tipo” della filiera e i comportamenti messi in atto da quei professionali, soggetti imprenditoriali/professionali di piccola dimensione che, amministrative, finanziarie e manageriali sono fuori dalla per rispondere a situazioni emergenti di crisi economica della portata di ogni piccolo “produttore di fase” della filiera che propria attività e/o a motivazioni di sviluppo della propria agisce da solo nella arena competitiva. dimensione, provano a superare la condizione vissuta all’interno della filiera/catena del valore. opportuno dimensionamento organizzative, produttive, delle risorse commerciali, I fabbisogni operativi quotidiani di ogni piccola azienda sono pressanti e tolgono ogni risorsa anche psicologica a Si è realizzata, tra l’altro, l’esperienza di un progetto di processi formativi/consulenziali che si concretizzano efficaci “formazione continua”, cofinanziato dal Ministero del lavoro, economicamente. I fabbisogni formativi/consulenziali delle realizzato per accompagnare il processo evolutivo della piccola piccole aziende richiedono, per essere efficaci, un intervento di impresa artigiana e industriale del tessile-abbigliamento nelle processo con obiettivi di medio-lungo termine. province di Lecce, Vicenza, Arezzo. Pertanto, occorre pensare (poiché nessuna piccola Piano Integrato Azioni (PIA) azienda è in grado, da sola, di affrontare con successo lo 1. Consolidare il sistema formativo-consulenziale per l’imprendirtore associato e per i suoi più diretti collaboratori, in forma di servizi integrati di Management per lo sviluppo d’impresa (servizi di strategia e organizzazione d’impresa; servizi specialistici –funzionali) 2. Costituire l’agenzia dei promotori (AGENTI DI SVILUPPO D’IMPRESASISTEMA MODA) a supporto manageriale della aggregazione di piccole imprese coinvolte nel progetto strategico denominato “MADE IN ITALY NETWORK” e distributori del sistema di prodotto “Made in Italy net” 3. Avviare, in cooperazione con Centri Universitari, il CENTRO RICERCHE E STUDI SU ECONOMIA DELLA PICCOLA IMPRESA TAC E ORGANIZZAZIONE, IN RETE DELLE ATTIVITA’ DI SVILUPPO DEI MERCATI 4. Strutturare il “DISTRETTO DELLA MODA” con un sistema di rete telematica (Hardware e Software) capace di produrre la “QUIK-RESPONSE” tra le imprese associate al progetto “MADE IN ITALY NETWORK”. Sviluppo/Centro Servizi di Management per il SISTEMA MODA 5. Strutturare il “DISTRETTO DELLA MODA” con un “call center” per la gestione dei rapporti con il mercato. degli associati al progetto strategico. Tale Agenzia di 6. Strutturare il “DISTRETTO DELLA MODA” con un laboratorio di servizi ricerca e studi per la definizione di “QUADERNI DI TENDENZA; DESIGN DELLA MODA; COLLEZIONI TOTAL LOOK PER LE AZIENDE ASSOCIATE AL PROGETTO MADE IN ITALY NETWORK”. 7. Supportare la realizzazione di n. 6 collezioni di “TOTAL LOOK”- “MADE IN ITALY NET” (realizzate dalle piccole imprese della filiera T.A.C. associate al progetto di sperimentazione “NUOVO SISTEMA DI PRODOTTO PER NUOVI MERCATI”) previsti nel piano 2002-2004. 8. Supportare le produzioni di abbigliamento e maglieria degli associati al distretto, con un piccolo impianto di tessitura, tintura e rifinitura di tessuti. 9. Supportare la della rete distributiva diretta e in franchising del sistema di prodotto “MADE IN ITALY NET” sia nel mercato nazionale sia nel mercato internazionale. scenario competitivo in una logica di consolidamento/sviluppo della propria attività) alla costruzione di network che, coinvolgendo (nella realizzazione di un progetto di medio-lungo termine e, perciò, strategico) un insieme di piccoli imprenditori/professionisti/esperti realizzi un vero DISTRETTO DELLA MODA- MADE IN ITALY NETWORK facendolo diventare il MARCHIO di una operazione imprenditoriale che punti sostanzialmente all’obiettivo di strutturare l’Agenzia di Sviluppo/Centro Servizi di Management avrà, quale sua MISSIONE IMPRENDITORIALE, la progettazione operativa delle azioni integrate e coordinate elencate nel prospetto del Piano Integrato Azioni (PIA), nonché la gestione della struttura di rete dei piccoli operatori economici partecipanti al progetto. 10. Supportare la realizzazione della campagna di comunicazione per il lancio del sistema di prodotto “MADE IN ITALY NET”/STILE ITALIANO E INTERAMENTE PRODOTTO IN ITALIA” sia nel mercato nazionale sia nel mercato internazionale. DISTRETTO DELLA MODA “MADE IN ITALYNETWORK” S Sooggggeettttii P Prroom moottoorrii:: Il Confartigianato Sistema e gli Enti Associativo pubblici e SSooggggeettttii A Attttuuaattoorrii:: Generale d’Investimento per la produzione e di sociali interessati. Nella fase iniziale (anno 2002) l’iniziativa è incentrata sulle aree provinciali di Lecce; Brindisi; Taranto; Isernia; Campobasso; Arezzo; Lecco; Vicenza e Milano. Successivamente l’iniziativa sarà estesa alle province di Bergamo; Brescia ;Como ;Prato ;Firenze ;Biella ;Vercelli e altre aree caratterizzate come distretti produttivi di settori del sistema moda Italia La Compagnia il lavoro s.c.r.l.; ( C.G .I.s.c.r.l.) Le piccole aziende, i professionisti,i tecnici esperti associati al progetto strategico di consolidamento/sviluppo “DISTRETTO DELLA MODA – MADE IN ITALY NETWORK”, coerenti con il piano 2002-2008 e che sottoscrivono il Contratto di Partecipazione.Altri enti che risultare per l’organizzazione utili dell’iniziativa. dovessero O Obbiieettttiivvii ddeellll’’iinniizziiaattiivvaa nel piano I soggetti coinvolti sperimenteranno cooperazione imprenditoriale” “la tra rete di piccole Sviluppo/Centro servizi di Management- Sistema Moda della C.G.I s.c.r.l., dovrà avere come priorità ll’’aauum meennttoo ddeeii m maarrggiinnii ddii imprese operanti nell’ambito della filiera del pprrooffiittttoo ddeeggllii aassssoocciiaattii ee llaa ccrreesscciittaa ddeellllaa settore tessile – abbigliamento-calzature e ggaam mm maa ddeeii sseerrvviizzii aa m maaggggiioorr vvaalloorree aaggggiiuunnttoo accessori(sistema moda Italia), dalla fase di nei confronti dei committenti industriali. ideazione – progettazione del capo/linea di Nel medio - lungo termine la RETE DI COOPERAZIONE prodotto promuovere alle diverse fasi del processo produttivo; dalla fase distributiva alla fase commerciale con il cliente finale sia con canali IMPRENDITORIALE si pone (coinvolgendo inoltre l’obiettivo C.C.I.A.A., di Sindacati, Associazioni di Consumatori, ecc..) “linee di prodotto” realizzate da piccole aziende del settore (aderenti al sistema di Confartigianato) al nord, al centro e al sud d’Italia, che “certifichino” le loro produzioni come “interamente realizzate” di vendita tradizionali che innovativi (nel medio termine lungo-termine). la organizzata “la e rete gestita Nel di dalla in Italia. Ciò in funzione di obiettivi di marketing e di breve–medio salvaguardia e sviluppo dei livelli occupazionali italiani nel cooperazione” perseguiti attraverso la realizzazione di un Piano Integrato di Agenzia di settore della moda. Tale sistema di obiettivi andranno Azioni elencate nel prospetto allegato.(allegato1) M Meettooddoollooggiiaa ddeellll’’aazziioonnee:: Il coinvolgimento dei Il mettere insieme tali operatori significa piccoli operatori economici al sud, al centro e potenziare al aziendale; nord dell’ Italia sarà finalizzato alla la il loro mettere singola dimensione insieme la loro ccoossttiittuuzziioonnee gguuiiddaattaa ddii jjooiinntt--vveennttuurree ,, ppeerr llaa operatività di impresa per lo sviluppo del ccoonnqquuiissttaa ddii nnuuoovvii m meerrccaattii,, tra imprenditori mercato del nord ed imprenditori del sud. internazionale significa far convergere gli aiuti Tale metodologia di aggregazione consente di per il sud verso una iniziativa che non va ad associare la ““CCaappaacciittàà P Prroodduuttttiivvaa”” costituita investire in nuovi capannoni industriali senza al sud e quindi beneficiare delle risorse per le strutture per la ma soprattutto commercializzazione ma ddii andare a potenziare una maggiore dimensione M Meerrccaattoo”” dell’impresa localizzata al nord che fondamentale per consolidarsi e svilupparsi in ha l’esigenza di aumentare la sua capacità una competizione internazionale sempre più produttiva. caratterizzata aree dell’obiettivo 1; alla ““CCaappaacciittàà nazionale dalle strategie di internazionalizzazione dei grandi gruppi della moda internazionale che producono dove il generata dalla costo del lavoro è molto più basso e vendono internazionali dove i mercati pagano meglio i loro prodotti estremamente più robuste. griffati. Negli anni della sperimentazione di mercato Il mettere insieme, nella rete di cooperazione del imprenditoriale, linee di prodotto coerenti con gli obiettivi di nel distretto della moda piano competizione con operatori forti di (2002÷2004) realizzeranno marketing nord-sud significa consentire a tutti loro di andranno a definire nel business-plan della ampliare sperimentazione (da redigere entro il mese di necessari dimensione per degli l’ampliamento investimenti del loro e si competitive Made in Italy Network, i piccoli operatori la strategico leve operativo che si Settembre del 2002). SISTEMA DI PRODOTTO e la realizzazione Sul dell’ sperimentazione “on the job” si punterà alla unica sviluppo precaria strategia possibile senza situazione di consolidamento- squilibrare la già economico-finanziaria fronte progettazione del mercato, e negli realizzazione anni di della n°1-2 “Centri Commerciali del Made in Italynet” (in Italia e all’estero) gestiti in proprio dai di soggetti ccooooppeerraazziioonnee..iim mpprreennddiittoorriiaallee.. attuatori dell’iniziativa; n°5-7 laboratori-negozi, in franchising, specializzati nel sistema di prodotto MADEINITALYNET (in Italia e all’estero) gestiti da soci- lavoratori della C.G.I. s.c.r.l. e n°15 Corner del Marchio MADEINITALYNET.. Sulla base del suddetto sistema di obiettivi si farà crescere la SSttrruuttttuurraa ddeell ppeerrssoonnaallee ddii rreettee che dovrà gestire la sperimentazione “guadagnandosi” la conferma al consolidamento e allo sviluppo della posizione – ruolo organizzativa provata durante la fase simulazione operativa della rreettee ddii