UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI
VALUTAZIONE COMPARATIVA A N.1 POSTO DI PROFESSORE ASSOCIATO
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE
M-DEA/01 BANDITO CON D.R. N. 9882 DEL 27.09.2001
IL CUI AVVISO E’ STATO PUBBLICATO NELLA G.U. DELLA REPUBBLICA IV
SERIE SPECIALE N. 80 DEL 09.10.2001
SECONDA RIUNIONE
Il giorno 16.09.2002 alle ore 17.30, presso il Dipartimento di Scienze Storiche e
Sociali, si è riunita in prima seduta la Commissione giudicatrice della procedura di
valutazione comparativa come sopraindicata, nominata con decreto rettorale N. 1725 del
25.02.2002 pubblicato nella G.U. della Repubblica IV Serie Speciale N. 18 del
05.03.2002 per procedere alla valutazione dei titoli e dei curricula complessivi dei
candidati.
Risultano presenti i seguenti commissari:
-Prof. Pietro CLEMENTE
-Prof. Maurizio DEL NINNO
-Professoressa Clara GALLINI
-Prof. Paolo PALMERI
-Prof. Paolo SIBILLA
La Commissione prende atto della rinuncia alla presente valutazione dei candidati Dott.
BELLAGAMBA Alice
Dott. BONATO Laura.
La Commissione procede all’apertura dei plichi trasmessi dal Settore preposto
contenente i titoli, le pubblicazioni ed i curricula presentati dai candidati.
Indi la Commissione, tenendo presente i criteri di massima già stabiliti nella precedente
riunione del giorno 23.5.2002, procede alla valutazione degli stessi.
Dopodiché, il Presidente invita ogni componente a formulare il giudizio individuale
nonché quello collegiale della Commissione nei riguardi di ciascun candidato ed inizia
la lettura dei titoli.
La seduta è sospesa alle ore 20.30 e la Commissione si riconvoca per le ore 08.30 di
domani, 17 settembre, negli stessi locali.
Letto, approvato e sottoscritto.
La Commissione:
-Professoressa Clara GALLINI, presidente
-Prof. Maurizio DEL NINNO, segretario
-Prof. Pietro CLEMENTE
-Prof. Paolo PALMERI
-Prof. Paolo SIBILLA
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI
VALUTAZIONE COMPARATIVA A N.1 POSTO DI
PROFESSORE ASSOCIATO
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE
M-DEA/01 BANDITO CON D.R. N. 9882 DEL 27.09.2001
IL CUI AVVISO E’ STATO PUBBLICATO NELLA G.U. DELLA REPUBBLICA IV
SERIE SPECIALE N. 80 DEL 09.10.2001
PROSIEGUO DELLA SECONDA RIUNIONE
Il giorno 17.09.2002 alle ore 08.30, presso il Dipartimento di Scienze Storiche e
Sociali, la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa come
sopraindicata, nominata con decreto rettorale N. 1725 del 25.02.2002 pubblicato nella
G.U. della Repubblica IV Serie Speciale N. 18 del 05.03.2002 si è riunita per proseguire
i lavori.
Risultano presenti i seguenti commissari:
-Prof. Pietro CLEMENTE
-Prof. Maurizio DEL NINNO
-Professoressa Clara GALLINI
-Prof. Paolo PALMERI
-Prof. Paolo SIBILLA
La commissione prosegue nella valutazione dei titoli dei singoli candidati ed esprime i
relativi giudizi come da allegati n. 1-2-3-4-5-6-7-8-9 che fanno parte integrante del
presente verbale.
La seduta è tolta alle ore 20.30 e si aggiorna per la terza seduta al giorno 18 settembre
alle ore 08.30.
Letto, approvato e sottoscritto
La Commissione:
-Professoressa Clara GALLINI, presidente
-Prof. Maurizio DEL NINNO, segretario
-Prof. Pietro CLEMENTE
-Prof. Paolo PALMERI
-Prof. Paolo SIBILLA
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ALLEGATO AL VERBALE DELLA SECONDA RIUNIONE
All. 1
Dott. Pietro ANGELINI
Giudizio espresso dalla Professoressa Clara Gallini
Il candidato attesta una cospicua attività scientifica e didattica (anche con
partecipazione a convegni e seminari), di lunga durata e pienamente congruente con le
discipline comprese nel settore scientifico-disciplinare per il quale è indetta la
procedura. E’ ricercatore confermato con affidamento.
La sua produzione scientifica è stata continua nel tempo, anche in relazione
all’evolversi delle questioni inerenti il campo disciplinare.
Presenta contributi caratterizzati da originalità e innovatività, specie nell’analisi storico
– critica di autori e problematiche cruciali – a livello internazionale - per le discipline
etno-antropologiche del Novecento e che hanno coinvolto grandi pensatori quali E. de
Martino, M. Eliade, R. Pettazzoni, ecc. Attraverso tale analisi si riconsiderano alcuni
nodi metodologici quali: la questione dei dislivelli di cultura, le categorie di sacro,
simbolo, religione, di storia e metastoria, ecc. tematiche tutte affrontate con ampio
spettro di riferimenti culturali, sempre sottoposti a sorvegliati regimi di pertinenza
d’analisi e di sorvegliata scrittura testuale, che attestano dei cospicui e maturi livelli di
informazione e di metodo raggiunti dal candidato. Si segnala infine la rilevanza
scientifica della collocazione editoriale del candidato.
Giudizio espresso dal Prof. Pietro Clemente
Il candidato presenta una linea di ricerca specializzata nella direzione dello studio della
“storia delle scienze demoetnoantropologiche e storico religiose”, in questa linea,
consapevolmente perseguita anche a scapito di esperienze di ricerca empirica, presenta
risultati di particolare originalità e interesse su autori come De Martino, Eliade e la
cultura italiana degli anni 40-60, basati su un lavoro di scavo su fonti di prima mano,
con rigore di metodo. Considerato il ruolo che sempre più assume la storiografia
antropologica nel dibattito scientifico degli studi si può apprezzare la congruenza e la
interdisciplinarità di questi studi. Nel curriculum si nota una ampia esperienza di
insegnamento.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Sibilla
Il candidato presenta una serie di articoli oltre alla curatela di due volumi ed un ultimo
libro che testimoniano un notevole impegno nei settori della ricerca teorica, della storia
delle discipline antropologiche e della storia delle religioni.
Gli interessi del candidato si sono sviluppati fin dalla metà degli anni Settanta. Dopo
un’esperienza iniziale sul terreno si è dedicato a studi sistematici sul pensiero e l’opera
di de Martino che sono ancora proseguiti in anni recenti. Inizialmente ha trattato temi
riguardanti in prevalenza l’aspetto politico- sociale. Tale impegno si riflette
nell’articolata introduzione al volume: “Dibattito sulla cultura delle classi subalterne” di
cui è curatore. Successivamente si è occupato degli inediti e in particolare del carteggio
con Cesare Pavese e della Collana Viola (1991).
E’ inoltre autore di un’ampia introduzione con la quale presentò una prima edizione
italiana di alcune opere di Robert Hertz, individuandone le cospicue sollecitazioni
teoriche e l’originalità.
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Più recentemente, nel quadro dei suoi interessi per la storia delle religioni nei suoi
rapporti con l’antropologia si è occupato dell’opera di Mircea Eliade con una densa
rilettura critica dei contributi dello studioso rumeno.
La produzione del candidato, anche se non presenta una marcata propensione per la
ricerca sul terreno, è tuttavia caratterizzata da un forte interesse per la riflessione teorica
che rivela indiscusse capacità di analisi, di organizzazione concettuale ed
epistemologica e da un’ottima qualità di scrittura.
Giudizio espresso dal Prof. Maurizio Del Ninno
Sempre curati nella scrittura e precisi nei riferimenti, i lavori di Pietro Angelini
raggiungono il maggiore interesse nella ricostruzione della storia della disciplina,
portata avanti attraverso la presentazione in Italia del lavoro di Robert Hertz (1978), la
riflessione sistematica sul pensiero di Ernesto de Martino (1986, 1991) il saggio su
Mircea Eliade (2001). Quest’ultimo volume, in particolare, ha il merito di assegnare un
posto definito alla discussa figura dello studioso rumeno e delinea con chiarezza i suoi
rapporti con De Martino.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Palmeri
Pietro Angelini è ricercatore confermato dal 1980. È professore di Antropologia
economica con affidamento dal 1991 presso IUO di Napoli. Inoltre certifica una vasta
esperienza didattica come responsabile di corsi universitari e come responsabile di
seminari e attività di tutoraggio. Nella sua attività di ricercatore ha ottenuto
finanziamenti dal MURST, dall’IUO di Napoli, ed altre Istituzioni di ricerca nazionali.
La sua produzione scientifica è ampia e documenta il raggiungimento di una graduale
maturità intellettuale di notevole levatura. Si veda ad esempio il saggio su Mircea Eliade
e quello sul carteggio De Martino – Pavese. Nel complesso il candidato possiede ottimi
strumenti teorici e metodologici nonché una buona dialettica che gli permette di
elaborare in modo molto convincente il proprio pensiero.
Giudizio collegiale della Commissione
Dall’esame dei titoli e del curriculum risulta che l’attività scientifica e didattica del
candidato è congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare MDEA/01, la produzione scientifica è molto originale, innovativa e continua, la
collocazione editoriale di alcune pubblicazioni è di particolare rilevanza. L’attività
didattica è stata ampia e continua.
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ALLEGATO AL VERBALE DELLA SECONDA RIUNIONE
All.2
Dott. Massimo CANEVACCI
Giudizio espresso dalla Professoressa Clara Gallini
Il candidato attesta una attività scientifica e didattica (anche con partecipazione a
convegni e seminari internazionali), di lunga durata e congruente con le discipline
comprese nel settore scientifico- disciplinare per il quale è indetta la procedura. Attesta
una presenza attiva in diverse iniziative culturali e editoriali. Ha fatto ricerca sul campo.
E’ ricercatore confermato con affidamento.
Dalle pubblicazioni presentate emergono, come tematiche dominanti, l’attenzione per le
dinamiche culturali della metropoli moderna, per le forme di cultura giovanile, la
comunicazione visuale (dei corpi e virtuale), con interessanti aperture nei confronti di
fenomenologie relativamente poco frequentate negli studi italiani. Apprezzabile anche,
in questo senso, il tentativo di far circolare tematiche “ post- moderne” e scritti di autori
di un particolare filone dell’antropologia statunitense. Non poche riserve peraltro vanno
avanzate rispetto al metodo seguito, secondo il quale gli oggetti di cui il candidato
scrive vengono non tanto sottoposti al vaglio di pertinenti categorie antropologiche
quanto piuttosto a una lettura che ne rispecchia le stesse forme e ideologie esplicite.
Giudizio espresso dal Prof. Pietro Clemente
Il candidato è autore di una assai ampia produzione scritta in cui si coglie una buona
competenza della letteratura teorica degli studi sociali e antropologici, e alcune
significative esperienze di ricerca empirica in contesto urbano extraeuropeo. Il
candidato ha ampia notorietà, anche all’estero. Ha ampia esperienza di insegnamento. I
suoi scritti presentano uno stile assai personale, che si distanzia fortemente da alcuni
modelli di antropologia più diffusi, esclude il resoconto osservativo di pratiche, la
documentazione, la storia dei concetti, si avvale di una libertà di costruzione linguistica
e interpretazione che ne rende difficile la valutazione strettamente disciplinare secondo i
criteri stabiliti per il concorso. Nei suoi lavori l’analisi è talora anche progetto, la
documentazione di pratiche è scoperta di movimenti, alcuni comportamenti culturali
vengono considerati entusiasticamente altri no. Non c’è dubbio che egli abbia trattato
temi innovativi degli studi, e lo abbia fatto con passione, impegno, creatività, ma è
ovvio che questo tipo di apporti sia particolarmente discutibile e si presti a una difficile
valutazione sul piano scientifico e comparativo.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Sibilla
Ricercatore confermato presso l’Università di Roma “La Sapienza”, presenta volumi e
saggi che vertono principalmente su fenomeni di sincretismo e sulla complessità
strutturale delle varie forme di comunicazione.
I contributi di Canevacci contengono interessanti proposte di forte impatto innovativo
che mirano al rinnovamento delle scienze umane in Italia e, per quanto ricchissime di
spunti, proposte metodologiche e sollecitazioni, risultano spesso eccentriche rispetto
agli orientamenti e alle impostazioni correnti delle discipline etnoantropologiche.
Giudizio espresso dal Prof. Maurizio Del Ninno
Fornito di un ricco curriculum, Massimo Canevacci si impone all'attenzione come
studioso della metropoli e della cultura giovanile. I suoi saggi, in particolare
Antropologia della comunicazione visuale, La città polifonica, Culture eXtreme,
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avvincenti nei temi e nella scrittura, lasciano però, anche quando fondati su riferimenti
teorici condivisibili, l’impressione che di alcuni concetti sia stato fatto un uso
inopportuno.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Palmeri
Massimo Canevacci nel 1975 è assistente incaricato, nel 1980 è Ricercatore
universitario confermato. Ha una vastissima esperienza didattica dagli anni ’70 fino ad
oggi in Italia e all’estero (Brasile e Messico). Nel 1994 è Commendatore dell’Ordine
Nazionale del Cruzeiro do Sul, massima onorificenza data ad uno studioso straniero. E’
un esperto di antropologia della comunicazione visuale e delle culture giovanili i cui
meriti sono riconosciuti in Italia e all’estero. E’ autore di undici volumi pubblicati in
Italia, dei quali molti sono pubblicati anche in Spagna e Brasile. E’ autore di più di una
sessantina di saggi pubblicati in Italia e all’estero. Dai titoli presentati si deduce che il
candidato ha una solida conoscenza antropologica basata su una lunga preparazione
teorica e metodologica.
Giudizio collegiale della Commissione:
Dall’esame dei titoli e del curriculum risulta che l’attività scientifica e didattica del
candidato è congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare MDEA/01, la produzione scientifica è originale, innovativa e continua. Alcuni commissari
esprimono riserve circa il rigore metodologico di essa. L’attività didattica, anche
all’estero è ampia e continua. Ha avuto riconoscimenti internazionali.
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ALLEGATO AL VERBALE DELLA SECONDA RIUNIONE
All. 3
Dott. Francesca DECLICH
Giudizio espresso dalla Professoressa Clara Gallini
La candidata attesta una attività scientifica e didattica (anche con partecipazione a
convegni e seminari internazionali), di lunga durata e congruente con le discipline
comprese nel settore scientifico- disciplinare per il quale è indetta la procedura. Ha fatto
prolungati soggiorni di ricerca sul campo (Somalia). Ha un dottorato di ricerca in
africanistica e un Master in Social Anthropology della London School. E’ docente a
contratto.
Oltre alla tesi di dottorato, presenta saggi (anche su riviste straniere) che ne
approfondiscono le tematiche iniziali, sviluppandosi con coerenza. Sotto il profilo del
metodo, adotta una prospettiva “ di genere “, applicata con pertinenza all’analisi storica
e etnografica di alcuni aspetti della condizione della donna in Somalia. Particolare
attenzione viene data alle forme di appartenenza “ di genere” e “ etniche” così come si
traducono nella narrativa, nella poesia religiosa, nelle danze delle donne, nelle nuove
espressioni di cooperazione economica ma anche di dominazione e sofferenza indotte
dalla guerra. In ogni caso, si ritrovano le specificità di tali condizioni e/o espressioni
all’interno del quadro più generale delle trasformazioni sociali, economiche e culturali
(islamizzazione) della regione. Un linguaggio pertinente sostiene la trattazione di tali
argomenti.
Giudizio espresso dal Prof. Pietro Clemente
La candidata ha una esperienza di ricerca di carattere fortemente internazionale e più
marcatamente africanistico, tra le varie attività svolte per istituzioni internazionali in
diversi contesti di monitoraggio su temi umanitari e di aiuti allo sviluppo, si può
identificare una ricerca più specificamente antropologica che parte dalla tesi di dottorato
e concerne un’area della Somalia meridionale sulla quale ha svolto una significativa
ricerca sul campo, su questa ricerca verte la produzione scientifica ulteriore che si
concentra poi sul misconoscimento dei saperi e delle relazioni sociali, parentali, e
religiose delle donne nel contesto studiato (Goscia del Giuba) e sulle omissioni degli
studi coloniali. Si tratta di lavori pertinenti e originali con qualche limite metodologico
inerente soprattutto alla limitata riflessività dei saggi e a un’eccessiva ovvietà attribuita
alla descrizione e interpretazione di pratiche. L’esperienza di ricerca è molto ampia,
assai limitata quella di insegnamento.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Sibilla
I contributi presentati dalla candidata sono di vario interesse e consistenza e riflettono
un prevalente interesse per l’antropologia applicata. Merita di essere segnalato il lavoro
che si esplicita con la tesi di dottorato che è frutto di una protratta inchiesta etnografica
e antropologica fra popolazioni Bantu dell’Africa orientale. I contributi successivi sono
in larga misura approfondimenti sistematici di temi già delineati in precedenza. Si tratta
di saggi e articoli che riguardano la costruzione dell’identità, la ritualità e le espressioni
performative , tutti fenomeni che si situano in un ampio ventaglio di aree tematiche che
hanno richiesto alla candidata un’ampia conoscenza della letteratura etnologica e storica
internazionale.
Dalle esperienze maturate nel quadro di ricerche promosse da organismi internazionali e
da O.N.G., emerge, tra l’altro, una buona conoscenza di temi che si connettono
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all’antropologia economica e dello sviluppo che vengono opportunamente ricuperati
anche negli studi di genere.
La qualità dei materiali presentati, fa emergere una spiccata attitudine per la ricerca
etnografica che non pare ancora sufficientemente bilanciata da un equivalente impegno
didattico.
Giudizio espresso dal Prof. Maurizio Del Ninno
Articolati lungo l'asse delle sue esperienze di terreno (Africa e ambiente latino
americano) e quello del "genere", i contributi di Francesca Declich hanno esiti di
differente rilievo con punte di ragguardevole interesse.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Palmeri
Francesca Declich è dottore di ricerca dal 1992. Ha un Master in Antropologia Sociale
dallla London School of Economics. E’ attualmente professore a contratto di
Antropologia Culturale presso l’Università di Urbino (dal 1998). Ha fatto una ricerca
sul Campo in Somalia sulla formazione della identità culturale dei gruppi bantu della
Somalia meridionale. Dalle pubblicazioni presentate si deduce che la candidata ha
svariate esperienze di collaborazione scientifica con istituzioni straniere (inglesi,
francesi e statunitensi). Le esperienze di ricerca dimostrano una approfondita
conoscenza del metodo storico filologico e una grande capacità si svolgere lavori di
ricerca sul terreno. Nel percorso dei suoi studi e delle sue ricerche la candidata ha messo
a fuoco in particolare il tema degli studi sul “genere” e sulla identità femminile. Nel
complesso la candidata ha dimostrato buone capacità teoriche e pratiche nonché
notevoli potenzialità che sicuramente si svilupperanno nei suoi futuri lavori.
Giudizio Collegiale della Commissione
Dall’esame dei titoli e del curriculum risulta che l’attività scientifica e didattica del
candidato è congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare MDEA/01, la produzione scientifica è originale, innovativa e continua. Si nota sul piano
metodologico una prevalenza dell’approccio empirico rispetto all’attenzione teorica .
L’attività didattica è recente anche se qualificata, molto ampia l’esperienza di ricerca
all’estero.
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ALLEGATO AL VERBALE DELLA SECONDA RIUNIONE
All. 4
Dott. Roberto MALIGHETTI
Giudizio espresso dal la Professoressa Clara Gallini
Il candidato attesta una varia attività scientifica e didattica congruente con le discipline
comprese nel settore scientifico- disciplinare per il quale è indetta la procedura. Ha
partecipato a congressi anche all’estero. Ha fatto ricerca sul campo. E’ dottore di ricerca
e docente a contratto. I titoli presentati dal candidato sono organizzabili in tre
sottoinsiemi.
Il primo consiste di numerose voci per un Dizionario di Antropologia, di buona
compilazione.
Il secondo consiste in un insieme di scritti (un libro, alcuni saggi) a carattere teoricometodologico, principalmente incentrati sull’analisi dell’articolazione tra ermeneutica
(anche con precisi riferimenti a Wittgenstein, Gadamer, ecc.) e antropologia (con
principale studio di Geertz, ma anche con riferimenti ad altri Autori).
Il terzo consiste in una ricerca di terreno che analizza la complessità, almeno
tridimensionale, delle dinamiche di denominazione – definizione – costituzione di
identità di un “ quilombo” brasiliano. In questo testo il candidato si prova nella verifica
sul campo di quella serie di questioni che nei precedenti testi erano state analizzate dal
punto di vista teorico, raggiungendo per questa strada risultati positivi e ben
promettenti.
Giudizio espresso dal Prof. Pietro Clemente
Il candidato, dopo un ampio saggio di interpretazione teorica ed uno di riflessione
sull’antropologia dell’industria, si è impegnato in una ricerca sul terreno in Brasile dalla
quale ha tratto un ampio saggio legato alla tesi del dottorato di ricerca. Ho inoltre
pubblicato scritti metodologici finalizzati alla didattica degli studi. Si tratta di una
produzione aggiornata e di buona qualità sia teorica che metodologica.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Sibilla
Oltre a una nutrita partecipazione alla preparazione del Dizionario di Antropologia, il
candidato presenta contributi di vario impegno che riflettono anche i risultati di ricerche
empiriche.
Le prevalenti pubblicazioni di argomento teorico fanno emergere una buona conoscenza
delle tematiche proprie dell’antropologia interpretativa. L’interesse per questo moderno
filone si amplia e si specifica ulteriormente nei lavori successivi dove il candidato
riprende temi da tempo delineati in campo sociologico e dalla filosofia della scienza
riguardanti la circolarità ermeneutica valutando criticamente una visione rettilinea del
processo scientifico. Successivamente, tali prospettive di metodo vengono parzialmente
riproposte nei contributi riguardanti le componenti simboliche e i rapporti di potere
osservabili dall’antropologo nei sistemi di comunicazione d’impresa. Va detto che tale
settore è da tempo esplorato dalla sociologia industriale e dell’organizzazione e che il
Malighetti non mostra di aver adeguatamente considerato questi fondamentali apporti
nelle loro versioni più recenti. Anche se si rileva una notevole rigidità che spesso
traspare dalla sua impostazione teorica, vanno comunque apprezzate talune innovative
linee di ricerca che, se ulteriormente perfezionate, non mancheranno di dare
apprezzabili risultati.
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Giudizio espresso dal Prof. Maurizio Del Ninno
Roberto Malighetti è uno studioso duttile, attento alle tendenze attuali dell’antropologia
(1991) e allo studio della nostra società (penso al suo insegnamento di Antropologia
dell'impresa). E' autore di utili operazioni manualistiche (2000, 2001). O Quilombo do
Frechal saggia le sue capacità di ricerca sul campo. Merita considerazione.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Palmeri
Roberto Malighetti è dottore di ricerca dal 1998; è ricercatore Universitario dal 2001.
Come consulente della ONG SIPEC svolge alcune missioni in Brasile. In questo stesso
periodo tiene alcune lezioni presso l’Università Federale di Maranhao. Ha qualche
buona esperienza didattica soprattutto a partire dal 1998- 2000, quando entra in contatto
con l’Università di Milano. Svolge la sua ricerca di dottorato in Brasile, che pubblica
nel 1998. Una ricerca non priva di interessanti spunti metodologici; di ricostruzioni
storiche e ricerche di archivio originali che danno una consistenza e spessore al tema
trattato. Il candidato dimostra di conoscere in modo approfondito alcuni aspetti del
pensiero teorico contemporaneo presentando un buon testo critico sul pensiero di
Geertz. Il candidato è inoltre curatore di un’antologia sull’antropologia applicata e di
alcuni buoni saggi sull’antropologia contemporanea.
Giudizio Collegiale della Commissione:
Dall’esame dei titoli e del curriculum risulta che l’attività scientifica e didattica del
candidato è congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare MDEA/01, la produzione è originale e distribuita su tre orizzonti tematici che attendono
sviluppi e sistemazioni, la metodologia è rigorosa. Recente ma significativa l’esperienza
didattica.
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ALLEGATO AL VERBALE DELLA SECONDA RIUNIONE
All. 5
Dott. Pierpaolo LESCHIUTTA
Giudizio espresso dalla Professoressa Clara Gallini
Il candidato attesta una attività scientifica e didattica di lunga durata e congruente con le
discipline comprese nel settore scientifico- disciplinare per il quale è indetta la
procedura. E’ ricercatore confermato con affidamento.
Tra i titoli presentanti, la sua produzione più originale e apprezzabile sotto il profilo
metodologico concerne lo studio dell’antropologia dei positivisti italiani e delle
implicazioni delle relative pratiche culturali: attraverso tale filtro si analizzano i rapporti
tra oralità e scrittura, cultura popolare e cultura “ alta”, linguaggio del corpo,
interdizioni e infrazioni come si evidenziano all’interno dell’universo concentrazionario
pensato, realizzato e studiato da Cesare Lombroso e le scuole a lui riferentisi. La
restante produzione tocca argomenti differenziati (stereotipi etnico-razziali; immagini
della morte, ecc.) che attestano di una relativa ampiezza di interessi sempre trattati con
precisione e pertinenza.
Giudizio espresso dal Prof. Pietro Clemente
Il candidato ha una produzione scritta non copiosa e con alcuni cambiamenti di
orientamento tematico; nei testi sono presenti due filoni, uno relativo allo studio dei
pregiudizi e degli stereotipi e l’altro su temi di storia dell’antropologia italiana,
quest’ultimo è il più consistente in particolare con il volumetto su Lombroso, originale
per fonti, impostazione e cura metodologica .
Il candidato ha ampie esperienze didattiche.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Sibilla
Il dottor Pierpaolo Leschiutta è ricercatore confermato M-DEA/01 nell’Università di
Roma “La Sapienza”. Fra i contributi presentati si impongono quelli che si collocano
nel filone del positivismo italiano e si concentrano sul tema della devianza che il
candidato ha saputo coltivare con buoni risultati fin dall’epoca della preparazione della
tesi di laurea.
Risulta degno di apprezzamento il lavoro con il quale si propone di interpretare in
chiave antropologica i graffiti carcerari, i tatuaggi e altre testimonianze che riguardano
il modo carcerario partendo dalle note indagini lombrosiane.
Giudizio espresso dal Prof. Maurizio Del Ninno
P. Leschiutta si distingue per la sua originale attenzione allo studio degli antropologi
positivisti italiani. Sempre attenti e precisi, i suoi contributi lasciano talvolta nel lettore
una certa insoddisfazione per il mancato sviluppo delle potenzialità delle premesse.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Palmeri
Pierpaolo Leschiutta è ricercatore universitario confermato dal 1980. Ha una buona
esperienza didattica avendo insegnato dal 1996 Storia delle Tradizioni Popolari ed
Etnologia. Dal suo curriculum si evince una buona esperienza di ricerca che
gradualmente si focalizza su temi che via via vengono trattati sempre più in modo
approfondito. Dalla lettura delle sue pubblicazioni si nota la correttezza dell’approccio
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storico filologico che gli permette di inquadrare in modo corretto e originale la figura ad
esempio di Cesare Lombroso. Questa stessa ricerca dimostra la maturità del candidato,
la sua approfondita conoscenza teorica e la correttezza dell’approccio metodologico
utilizzato. I lavori presentati dal candidato esprimono un percorso coerente di ricerca
che approfondisce i temi dell’alterità, oggi al centro del dibattito antropologico.
Giudizio Collegiale della Commissione
Dall’esame dei titoli e del curriculum risulta che l’attività scientifica e didattica del
candidato è congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare MDEA/01, la produzione scientifica è limitata; originale e innovativa appare l’opera più
recente, in volume, su Lombroso. L’attività didattica è ampia e continua.
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ALLEGATO AL VERBALE DELLA SECONDA RIUNIONE
All. 6
Dottoressa Anna Maria RIVERA
Giudizio espresso dalla Professoressa Clara Gallini
La candidata attesta una cospicua attività scientifica e didattica (anche con
partecipazione a convegni e seminari internazionali), di lunga durata e pienamente
congruente con le discipline comprese nel settore scientifico- disciplinare per il quale è
indetta la procedura. Fa parte di accreditati gruppi di ricerca europei , collabora a
quotidiani e riviste scientifiche, dirige la collana “ Antropologiche” dell’editore Dedalo.
Ha fatto ricerca sul campo (Italia, U.S.A.).E’ ricercatrice confermata con affidamento.
La sua produzione scientifica è stata continua nel tempo, anche in relazione
all’evolversi delle questioni inerenti il campo disciplinare.
Presenta contributi caratterizzati da originalità e innovatività, testimoniando di solide
ricerche che si sono susseguite nel tempo toccando argomenti che denotano i livelli di
maturazione via via raggiunti.
Un primo gruppo di lavori attiene variamente allo studio della cultura popolare nel
Mezzogiorno italiano, verificato nell’analisi di singoli casi e problematizzato nelle
questioni dei dislivelli culturali e dei relativi rapporti tra oralità e scrittura, magia e
religione ecc. Il terreno americano le offre, di qui, un fertile terreno di analisi
comparativa e differenziante.
Più di recente, diversi libri attestano del suo ingresso nel dibattito internazionale su
questioni teorico- metodologiche di forte attualità e pregnanza, quali: la decostruzione
del concetto di cultura, l’uso politico dello stesso concetto, l’identità etnica, il razzismo
nelle sue diverse esplicitazioni. In questi ambiti, i contributi della candidata si segnalano
anche per il loro riconoscimento da parte della comunità scientifica internazionale.
Giudizio espresso dal Prof. Pietro Clemente
La candidata presenta lavori che si collocano nel quadro di una collaborazione tra
interlocutori europei per la ricerca critico-teorica su temi e concetti degli studi DEA, in
particolare su identità e razzismo e il rapporto uomo animale, i suoi studi su questi temi
si sviluppano a partire da una formazione demologica impegnata nello studio di feste e
forme religiose e di fonti di scrittura popolare nell’Italia del Sud. In questi ultimi lavori
la attenzione teorico metodologica della tradizione italiana si arricchisce di una
particolare rilevanza attribuita al tema del femminile, in quelli di collaborazione europea
vi sono esperienze significative di critica sociale del discorso antropologico e di
ridefinizione dei termini in rapporto con l’uso sociale di essi, queste ricerche si
connettono anche all’appartenenza della candidata a un gruppo di ricerca europeo sulle
migrazioni. La candidata ha una assai ampia esperienza di insegnamento.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Sibilla
La candidata è ricercatrice confermata dal 1981 presso l’Università di Bari ed è autrice
o curatrice di una nutrita serie di pubblicazioni.
Il volume “Vita di Amelia” (1984) costituisce un tentativo di collegare attraverso l’uso
delle storie di vita, alcune tematiche relative alla religiosità popolare con esperienze
esistenzali femminili proprie delle classi subalterne, individuate nell’ambiente rurale
pugliese. Nell’opera “Il mago, il santo, la morte, la festa. Forme di religiosità nelle
culture popolari” (1988) si muove seguendo un’impostazione storicistica derivata da de
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Martino e in parte da Pettazzoni e ripercorre, non senza sollecitazioni critiche, un certo
numero di temi classici riferiti alla religiosità popolare con particolare riferimento al
mondo contadino meridionale.
In “Frammenti d’America. Arcaico e postmoderno nella cultura americana” (1989)
l’autrice avvalendosi delle esperienze accumulate durante un soggiorno, forse troppo
beve, negli Stati Uniti prende in considerazione taluni temi culturali della società nord
americana isolandoli dal più ampio contesto, configurandoli come espressioni di
modernità e individuandone al tempo stesso contenuti tradizionali e arcaici. Da una
serie di collaborazioni con colleghi di università francesi e svizzere nascono
pubblicazioni più recenti riguardanti temi antropologici di attualità. Nel 2000 cura la
pubblicazione di un volume nel quale vengono affrontati temi che riguardano il rapporto
uomo/animale rilevandone qualità e ambiguità.
I contributi a stampa testimoniano nel loro insieme un’attività di ricerca che si produce
con continuità con dei risultati che nel corso degli anni non mancano di assumere una
progressiva concretezza e solidità.
Giudizio espresso dal Prof. Maurizio Del Ninno
I contributi di Annamaria Rivera testimoniano una continua attività di scrittura, sempre
coerente con i temi della ricerca antropologica contestuale. Dal suo lavoro del 1988 (Il
mago, il santo, la morte, la festa), che attesta il suo legame con il dibattito teorico degli
anni '80, si passa, infatti, alle successive riflessioni sulla cultura contemporanea
(Frammenti d'America, 1989; Homo sapiens e mucca pazza, 2000) fino al rilevante
Imbroglio etnico, che, affronta il tema della società multiculturale.
Per il coerente e solido percorso di ricerca, considero la candidata meritevole di
valutazione positiva.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Palmeri
Anna Maria Rivera è ricercatrice universitaria confermata dal 1981. Nel 1987-88 è alla
Buffalo University e alla Columbia University (USA). Dal 1991 ricopre incarichi di
insegnamenti per affidamento di Storia delle Religioni ed etnologia. Ha compiuto
indagini sul campo e studi sulle culture contadine, e sulla condizione della donna nel
meridione d’Italia. La sua prospettiva di ricerca privilegia l’approccio storico così come
è stato formulato dalla scuola di pensiero demartiniana.
Le pubblicazioni presentate dimostrano un lungo percorso di ricerca approfondito e
coerente. Il saggio sulle forme religiose nella cultura popolare del 1988 è stato
largamente apprezzato e contiene una prefazione di Lanternari che esprime un
complessivo giudizio positivo sulla ricerca elaborata dalla candidata. Giudizio che può
essere certamente condiviso anche alla luce dei saggi che la stessa candidata ha
successivamente prodotto. Così “L’imbroglio etnico”, tradotto anche in francese,
rappresenta una necessaria ed opportuna puntualizzazione del tema dell’etnia. Nel
complesso la candidata si presenta con una solida struttura teorica e metodologica che le
permette di sviluppare in modo appropriato i temi etnologici di maggiore attualità.
Giudizio Collegiale della Commissione:
Dall’esame dei titoli e del curriculum risulta che l’attività scientifica e didattica del
candidato è congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare MDEA/01, la produzione scientifica è molto originale, innovativa e continua. L’attività
didattica è stata ampia e continua, si apprezzano le collaborazioni europee di ricerca.
14
ALLEGATO AL VERBALE DELLA SECONDA RIUNIONE
All. 7
Dott. Giovanni SOLE
Giudizio espresso dalla Professoressa Clara Gallini
Il candidato attesta una attività scientifica e didattica (anche con partecipazione a
convegni e seminari), di lunga durata e congruente con le discipline comprese nel
settore scientifico- disciplinare per il quale è indetta la procedura. Ha fatto ricerca sul
campo (in Calabria). E’ dottore di ricerca e ricercatore confermato.
Dalle pubblicazioni presentate si evince il profilo di uno studioso di storia e cultura “
locale” della Calabria, ben documentato nella ricerca delle fonti storiche e
nell’osservazione etnografica, anche se non sempre di eguale livello. La più consistente
tra le ricerche etnografiche è quella sul Carnevale di Alessandria del Carretto; tra le
ricerche storiche lo studio sui Santi di Bocchiglieri risulta di buona consistenza specie
per la documentazione tratta da vari materiali d’ archivio. Auspicabile peraltro una
maggior pertinenza del linguaggio antropologico, anche ai fini di un approfondimento e
maturazione di entrambe le direzioni di ricerca.
Giudizio espresso dal Prof. Pietro Clemente
Il candidato presenta uno studio molto documentato e puntuale su un movimento
religioso contadino calabrese, che si colloca tra storia sociale e antropologia religiosa. I
lavori ulteriori presentano vari temi di studio, anche di un certo interesse, e per lo più di
carattere religioso, ma sono condotti senza apparato critico-documentario e confronti
con la letteratura antropologica, tanto da apparire piuttosto testi divulgativi che scritti
saggistici.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Sibilla
Presenta una serie di titoli di contenuto eterogeneo. Quelli che presentano un maggior
impegno trattano di tradizioni religiose calabresi. Il contributo di maggior impegno è
costituito dal volume: “I santi di Bocchigliero” (1990) che si avvale di una buona
documentazione. Altrettanto interessante la raccolta dedicata ai filmati etnografici sulla
Calabria.
Le pubblicazioni presentate, pur rivelando una molteplicità di interessi a prevalente
contenuto locale, denotano in molti casi carenze di approfondimento sia sul piano
teorico che in quello empirico che hanno impedito di trasformare argomenti
potenzialmente originali in contributi scientifici di maggiore solidità.
Giudizio espresso dal Prof. Maurizio Del Ninno
Rivolti all'ambito della religiosità popolare, fortemente delimitati sul piano territoriale, i
contributi di Giovanni Sole si caratterizzano per una generosa tendenza documentaria,
attenta anche ai documenti visivi (Trentacinque millimetri…). Anche se non privi
d’interesse, i suoi saggi tendono però a risentire di un quadro teorico lontano dal
dibattito antropologico generale.
15
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Palmeri
Giovanni Sole consegue il dottorato di ricerca in etnoantropologia nel 1989 e
successivamente diventa ricercatore universitario confermato. Ha svolto attività
didattica nelle discipline storiche (storia del movimento contadino e operaio) e in Storia
delle Tradizioni Popolari. Ha una lunga esperienza didattica e di ricerca che si focalizza
gradualmente sul culto dei santi, eremiti e pellegrinaggi; non trascurando altri temi del
contesto delle tradizioni popolari. La sua tesi di dottorato, frutto di una ricerca sul
campo a Bocchigliero, dimostra una notevole competenza acquisita nel campo delle
tradizioni popolari, della ricerca storica e della metodologia legata alle ricerche di
tradizioni popolari. Nel complesso le sue pubblicazioni esprimono una buona esperienza
di ricerca e un buon approccio metodologico. Alcune incertezze teoriche, che non
inficiano il giudizio globale positivo sul candidato, sono presenti nei lavori su Scilla e
ne “Il viaggio dei pellegrini”. Tuttavia quest’appunto diventa marginale considerando il
modo appropriato e puntuale col quale si è elaborato il contesto storico e metodologico
di queste due ricerche.
Giudizio Collegiale della Commissione
Dall’esame dei titoli e del curriculum risulta che l’attività scientifica e didattica del
candidato è congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare MDEA/01, la produzione scientifica tematicamente interessante, necessita di un migliore
assetto metodologico. L’attività didattica è positiva.
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ALLEGATO AL VERBALE DELLA SECONDA RIUNIONE
All. 8
Dott. Francesco SPAGNA
Giudizio espresso dalla Professoressa Clara Gallini
Il candidato attesta una attività di ricerca (anche con partecipazione a convegni e
seminari internazionali) di lunga durata e congruente con le discipline comprese nel
settore scientifico-disciplinare per il quale è indetta la procedura. Ha fatto ricerca sul
campo (in Africa e nell’America del Nord). E’ dottore di ricerca, ha alcune esperienze
didattiche ed è docente a contratto.
Le pubblicazioni presentate consistono, nel complesso, di tre sottoinsiemi.
Il primo è un complesso di voci di enciclopedia, di buona compilazione.
Il secondo consiste in un libro in cui si presentano i risultati di una piccola ma accurata
ricerca sulla cultura dei minatori in Val Imperina, condotta su documenti d’ archivio,
scritte e visuali, e testimonianze orali.
Il terzo presenta i risultati di una ricerca di terreno condotta tra alcuni gruppi di Indiani
del Canada, ricerca a sua volta ampliata da una ricca documentazione bibliografica di
comparazione. Qui, lo studio di un complesso mitico- rituale centrato sulla esplorazione
dei confini tra uomo e animale viene sottoposto a un’ analisi che ne rileva articolazioni
e variazioni in tutta la zona subartica americana. Le notevoli e ancora attuali
implicazioni simboliche di tale complesso forniscono infine al candidato (in un suo
ulteriore saggio) la possibilità di aprirsi a nuovi spunti nella direzione dello studio dei
rapporti tra memoria e sua conservazione “museale”.
Nel complesso, la produzione del candidato si rivela apprezzabile e di buon impianto
metodologico.
Giudizio espresso dal Prof. Pietro Clemente
Il candidato presenta tre lavori significativi (le voci di enciclopedia sono di tono
compilativo), che segnalano due campi di ricerca assai diversi tra loro, uno che appare
più occasionale concerne la storia della miniera nel bellunese, e l’altro, più sistematico e
legato alla tesi di dottorato, studi con esperienze sul campo nelle culture indiane
canadesi. Questi ultimi sono lavori originali, aggiornati, forse con qualche eccesso di
libertà interpretativa; si delinea uno studioso di buone capacità. Limitate le esperienze di
docenza, interessanti quelle di viaggio antropologico.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Sibilla
Il candidato presenta alcune pubblicazioni che testimoniano l’emergenza di due filoni
prevalenti di interessi. Il primo si configura nel volume “L’ospite selvaggio” (1998) che
raccoglie i risultati di un lavoro sul terreno fra alcuni gruppi di popolazioni native del
Canada e del nord degli Stati Uniti.
Scopo dichiarato della ricerca era quello di individuare la permanenza e la variabilità di
alcuni complessi mitici che risultavano trasferiti perlopiù nei rituali e largamente
attestati nella narrativa nord americana, siberiana e della Lapponia e individuare in tale
produzione una sostanziale labilità di confine tra natura e cultura.
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Il secondo filone riguarda l’etnografia europea e si concretizza nella pubblicazione sui
minatori della Valle Imperina nel quale il candidato dimostra di sapere opportunamente
integrare le fonti storiche e quelle orali.
Le pubblicazioni presentate presentano nel loro insieme una certa progressione negli
studi e, pur con qualche disomogeneità, è nel complesso buona.
Giudizio espresso dal Prof. Maurizio Del Ninno
Pure interessato all'ambito etnografico europeo (Minatori in Val Imperina… 1998), il
candidato si distingue soprattutto per l'area privilegiata della sua ricerca: la figura
dell'orso nella fascia subartica americana. A questo tema è dedicato il saggio di
maggiore interesse (L'ospite selvaggio 1998), frutto di una ricerca condotta attraverso
periodi di permanenza tra le popolazioni interessate.
Considero Francesco Spagna un ricercatore promettente.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Palmeri
Francesco Spagna è dottore di ricerca dal 1997. Ha alcune buone esperienze didattiche a
partire dalla metà degli anni 90’. Ha svolto una ricerca di un certo rilievo, poi pubblicata
come tesi di dottorato: “L’ospite selvaggio”. Si tratta di un buon lavoro sia dal punto di
vista teorico che metodologico. Una seconda ricerca fatta nella valle imperina del
bellunese conferma le capacità del candidato. Nel complesso i lavori presentati dal
candidato dimostrano serietà teorica e metodologica che sicuramente troveranno
maggior spessore via via che il candidato acquisterà una maggiore maturità.
Giudizio collegiale della Commissione:
Dall’esame dei titoli e del curriculum risulta che l’attività scientifica e didattica del
candidato è congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare MDEA/01, la produzione scientifica è originale e rigorosa anche se si svolge su due
diversi settori ancora agli inizi. L’attività didattica è limitata nel tempo.
18
ALLEGATO AL VERBALE DELLA SECONDA RIUNIONE
All. 9
Dott. Filippo ZERILLI
Giudizio espresso dalla Professoressa Clara Gallini
Il candidato attesta varie attività di ricerca (anche con partecipazione a convegni e
seminari internazionali) congruenti con le discipline comprese nel settore scientificodisciplinare per il quale è indetta la procedura. Ha fatto ricerca sul campo (in Romania).
E’ dottore di ricerca, ha alcune esperienze didattiche ed è docente a contratto.
Il nucleo principale della produzione del candidato consiste in diversi studi , impostati
con correttezza e pertinenza, concernenti la storia dell’antropologia di lingua francese
(Durkheim, Van Gennep, Delafosse, Rivet, ecc.), con particolare attenzione ai processi
di istituzionalizzazione della disciplina (cattedre universitarie, musei). L’analisi di
questo territori, già di per sé ampio e problematico, è condotta con attenzione, precisa e
pertinente, alle relative questioni di ordine teorico e metodologico. A questo fine il
candidato tien conto anche dei più recenti studi – generali e specifici – di storia
dell’antropologia, cui dedica anche ulteriori saggi di aggiornamento.
Ancora iniziale risulta invece lo stato della ricerca sul terreno rumeno.
Giudizio espresso dal Prof. Pietro Clemente
Il candidato ha significative esperienze europee di collaborazione e organizzazione
culturale e scientifica, ed ha una produzione scritta prevalentemente legata a studi di
storia dell’antropologia, condotti con fonti di prima mano e ampi orizzonti conoscitivi.
Un nuovo campo di ricerca sulla Romania appare avviato con analoga puntualità
metodologica e attenzione storico-critica.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Sibilla
Il candidato ha condotto esperienze didattiche nell’Università di Perugia e presso
l’Università Cluj-Napoca di Romania nonchè presso l’Università Libera di Bruxelles.
Ha partecipato a numerosi gruppi di ricerca organizzati presso l’Università di Roma,
presso la Sorbona di Parigi e al Musée de l’Homme sempre a Parigi. In qualità di
membro di varie associazioni ha organizzato convegni internazionali e incontri
scientifici. Le pubblicazioni che presenta denotano l’acquisizione di una notevole
professionalità, capacità di ricerca e conoscenza della letteratura antropologica e, in
particolare, del filone legato alla socio-etnologia francese. Molto apprezzabile il
volume: “Il lato oscuro dell’etnolgia”.
Giudizio espresso dal Prof. Maurizio Del Ninno
Il campo di interesse e di maggiore contributo di Filippo M. Zerilli è costituito
dall'approfondimento del quadro storico dell'etnologia francese, con particolare riguardo
alla scuola durkheimiana utilmente indagata in Dalle regole al Suicidio e nell'originale
Lato oscuro dell'etnologia). Di rilievo anche il suo contributo su Maurice Delafosse.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Palmeri
Filippo M. Zerilli è dottore di ricerca dal 1994. Ha un’ampia esperienza didattica presso
l’Università di Perugia, Facoltà di Lettere e Filosofia dove tiene vari seminari e corsi;
presso l’Università di Cluj-Napoca, Romania; presso l’Université libre de Bruxelles.
19
Dal 1986 ad oggi partecipa a numerosi gruppi di ricerca all’Università di Roma, alla
Sorbona, al Musée de l’Homme, al CNRS e all’EPHESS. Ha avuto posizioni di rilievo e
di responsabilità nell’organizzare vari convegni internazionali e incontri scientifici ad
alto livello. E’ membro di varie associazioni professionali italiane ed europee. Ha avuto
svariate esperienze professionali nel campo demo-etno-antropologico. Dalle
pubblicazioni presentate si deduce che il candidato ha acquisito grandi capacità di
ricerca, analisi e critica delle fonti antropologiche che dimostra di conoscere molto
bene. In particolare la socioetnologia francese a partire da Durkheim, Mauss e le
dinamiche culturali che si sono sviluppate attorno alla creazione del Musée de
l’Homme. A questo proposito è esemplare un suo libro: “Il lato oscuro dell’etnologia.”
Giudizio collegiale della Commissione
Dall’esame dei titoli e del curriculum risulta che l’attività scientifica e didattica del
candidato è congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare MDEA/01, la produzione è originale e innovativa e metodologicamente corretta. L’attività
didattica è limitata nel tempo ma positiva, si apprezzano le collaborazioni europee di
ricerca.
20
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI
VALUTAZIONE COMPARATIVA A N.1 POSTO DI PROFESSORE ASSOCIATO
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE M-DEA/01
BANDITO CON D.R. N. 9882 DEL 27.09.2001
IL CUI AVVISO E’ STATO PUBBLICATO NELLA G.U. DELLA REPUBBLICA IV SERIE
SPECIALE N. 80 DEL 09.10.2001
TERZA RIUNIONE
Il giorno 17 settembre alle ore 08.30 presso il Dipartimento di Scienze Storiche e Sociali si è
riunita in prima seduta la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa
come sopraindicata, nominata con decreto rettorale N. 1725 del 25.02.2002 pubblicato nella G.U.
della Repubblica IV Serie Speciale N. 18 del 05.03.2002.
Risultano presenti i seguenti commissari:
-Prof. Pietro CLEMENTE
-Prof. Maurizio DEL NINNO
-Prof. Clara GALLINI
-Prof. Paolo PALMERI
-Prof. Paolo SIBILLA
La Commissione stabilisce che i candidati saranno chiamati per la discussione dei titoli
scientifici secondo l’ordine alfabetico. Ai fini dello svolgimento della prova didattica, la
Commissione predispone, per ogni candidato, cinque argomenti racchiusi in altrettante buste;
il candidato ne estrarrà a sorte tre e ne sceglierà uno che sarà oggetto della sua prova
didattica da svolgersi 24 ore dopo la scelta del tema.
Ogni commissario redige un numero di tracce pari al numero dei candidati. Ogni traccia viene
inserita in buste tra loro identiche che vengono sigillate e siglate dai singoli componenti la
Commissione.
Alle ore 09.30 il Presidente fa entrare i candidati e procede all’identificazione degli stessi. Dopo
l’identificazione risultano presenti i seguenti candidati:
- Dott Angelini Pietro
- Dott.sa Declich Francesca
- Dott.sa Rivera Anna Maria
Risultano assenti i candidati:
- Dott. Canevacci Massimo
- Dott. Leschiutta Pier Paolo
- Dott. Malighetti Roberto
- Dott. Sole Giovanni
- Dott. Spagna Francesco
- Dott. Zerilli Filippo
La Commissione procede alla discussione dei titoli scientifici del candidato Dott. ANGELINI
Pietro che ha inizio alle ore 09.35.
1
Gli argomenti trattati sono:
Furio Jesi, la “Collana viola”, utilizzo degli epistolari, Cocchiara, Omodeo, Hertz, Eliade, De
Martino, cultura popolare e culture subalterne.
Dopo la discussione lo stesso candidato Dott. Angelini Pietro è invitato a scegliere, secondo le
modalità stabilite dalla Commissione, il tema per la prova didattica.
I temi sorteggiati sono i seguenti:
1) L’antropologia dello spazio
2) La cosiddetta religiosità popolare: prima e dopo Gramsci
3) Il concetto di persona negli studi antropologici.
Il candidato sceglie come argomento per la prova didattica il seguente tema:
“ L’antropologia dello spazio”.
Il Presidente apre le buste e legge i due temi non sorteggiati dal candidato:
1) L’Antropologia religiosa
2) Gli studi sul sacro.
Il Presidente, pertanto, comunica al medesimo candidato che lo svolgimento della prova didattica
avverrà il giorno 18 settembre alle ore 10.15 presso codesto Dipartimento.
Il Presidente, dopo aver fatto uscire dall’aula i presenti, invita ogni componente a formulare il
giudizio individuale nonché quello collegiale della Commissione nei riguardi del predetto
candidato, come da allegato n.1 che fa parte integrante del presente verbale.
La Commissione procede poi alla discussione dei titoli scientifici del candidato Dott.sa DECLICH
Francesca che ha inizio alle ore 10.30.
Gli argomenti trattati sono:
Gender Studies ed etnologia; socialità egualitaria e invisibilità delle donne; beni di consumo e
redistribuzione; etnografia classica ed etnografia del cambiamento; nozioni e funzioni del credito
nel mondo femminile africano; poesia religiosa femminile in Somalia.
Dopo la discussione la candidata Dott.sa Declich Francesca viene invitata a scegliere, secondo le
modalità stabilite dalla Commissione, il tema per la prova didattica.
I temi sorteggiati sono i seguenti:
1) Gender Studies nella ricerca antropologica
2) Islamizzazione e mutamento dei ruoli della donna in Africa
3) Forme di partecipazione femminile ai processi di modernizzazione.
La candidata sceglie come argomento per la prova didattica il seguente tema:
“Forme di partecipazione femminile ai processi di modernizzazione.”
Il Presidente apre le buste e legge i due temi non sorteggiati dalla candidata:
1) La costruzione delle differenze di genere
2) La costruzione delle differenze etniche.
Il Presidente, pertanto, comunica alla medesima candidata che lo svolgimento della prova didattica
avverrà il giorno 18 settembre alle ore 11.15 presso codesto Dipartimento.
Il Presidente, dopo aver fatto uscire dall’aula i presenti, invita ogni componente a formulare il
giudizio individuale nonché quello collegiale della Commissione nei riguardi della predetta
candidata, come da allegato n.2 che fa parte integrante del presente verbale.
2
La Commissione procede poi alla discussione dei titoli scientifici della candidata Dott.sa RIVERA
Anna Maria che ha inizio alle ore 11.30.
Gli argomenti trattati sono:
La religione popolare in Italia; pratiche simboliche studiate dalla candidata sul terreno americano;
concetti di cultura e di identità etnica. I sincretismi religiosi; l’opera di Vittorio Lanternari; la
posizione di J.P. Digard nel dibattito circa i confini simbolici tra uomo e animale; il pensiero di
Lévi-Strauss sul predetto argomento.
Dopo la discussione la stessa candidata Dott.sa Rivera Anna Maria è invitata a scegliere, secondo le
modalità stabilite dalla Commissione, il tema per la prova didattica.
I temi sorteggiati sono i seguenti:
1) Il concetto di cultura nell’attuale dibattito antropologico
2) Etnos et etnicità negli studi antropologici
3) L’identità culturale nel dibattito antropologico.
La candidata sceglie come argomento per la prova didattica il seguente tema:
“ Il concetto di cultura nell’attuale dibattito antropologico.”
Il Presidente apre le buste e legge i due temi non sorteggiati dalla candidata:
1) L’opera di Vittorio Lanternari
2) Il concetto di sincretismo religioso.
Il Presidente, pertanto, comunica alla medesima candidata che lo svolgimento della prova didattica
avverrà il giorno 18 settembre alle ore 12.15 presso codesto Dipartimento.
Il Presidente, dopo aver fatto uscire dall’aula i presenti, invita ogni componente a formulare il
giudizio individuale nonché quello collegiale della Commissione nei riguardi del predetta candidata,
come da allegato n.3 che fa parte integrante del presente verbale.
La seduta è tolta alle ore 15.00 del 18 settembre 2002 e la commissione si riconvoca per il 19
settembre alle ore 09.00 presso il medesimo dipartimento.
La Commissione:
-Prof.sa Clara GALLINI, presidente
-Prof. Maurizio DEL NINNO, segretario
-Prof. Pietro CLEMENTE
-Prof. Paolo PALMERI
-Prof. Paolo SIBILLA
3
ALLEGATO AL VERBALE DELLA TERZA RIUNIONE
All. 1
Dott. Pietro Angelini
Giudizio espresso dalla Professoressa Clara Gallini
Il candidato rivela un’approfondita conoscenza degli argomenti trattati, che espone in modo critico,
originale e con notevole padronanza delle categorie analitiche disciplinari. Espone anche le
problematiche di una ricerca su Cocchiera tuttora in corso.
Giudizio espresso dal Prof. Maurizio del Ninno
Conferma nell’esposizione orale le qualità di chiarezza e precisione manifestate nel lavoro scritto.
Giudizio espresso dal Prof. Pietro Clemente
Risponde con pertinenza e competenza.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Palmeri
Il candidato dimostra un’approfondita conoscenza degli argomenti trattati
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Sibilla
Il candidato ha fornito una risposta chiara ed esaustiva dei temi affrontati, mostrando
notevole competenza e capacità di approfondimento.
Giudizio collegiale della Commissione
Il candidato mostra conoscenza, competenza e capacità di approfondimento dei temi trattati
4
ALLEGATO AL VERBALE DELLA TERZA RIUNIONE
All. 2
Dottoressa Francesca DECLICH
Giudizio espresso dal Professoressa Clara Gallini
Dimostra ampia conoscenza del contesto etnografico, mentre è auspicabile un più
rigoroso riferimento alle categorie analitiche della disciplina.
Giudizio espresso dal Prof. Maurizio del Ninno
Con una esposizione irruenta, ma ricca di riferimenti sia testuali che alla ricerca sul campo, la
candidata discute con competenza i temi trattati
Giudizio espresso dal Prof. Pietro Clemente
Risponde con competenza e ampiezza di riferimenti a ricerche di terreno. Qualche superficialità
concettuale.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Palmeri
Dimostra una notevole capacità di affrontare le tematiche dell’antropologia applicata. Qualche
incertezza teorica nell’esposizione, soprattutto riguardo alle dinamiche delle istituzioni sociali.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Sibilla
Dimostra una notevole capacità di affrontare le tematiche economiche e di applicare
le nozioni teoriche relative.
Giudizio collegiale della Commissione
La candidata risponde con competenza e chiarezza. La conoscenza del contesto etnografico risulta
ampia, anche se si ravvisa qualche difficoltà nell’inquadramento teorico delle problematiche della
ricerca
5
ALLEGATO AL VERBALE DELLA TERZA RIUNIONE
All. 3
Dottoressa Anna Maria RIVERA
Giudizio espresso dalla Professoressa Clara Gallini
La candidata rivela un’approfondita conoscenza degli argomenti trattati, che espone in modo critico,
originale e con buona padronanza delle categorie analitiche disciplinari. Espone anche le
problematiche di una ricerca sul campo tuttora in corso.
Giudizio espresso dal Prof. Maurizio del Ninno
La candidata risponde meditatamente e con grande ampiezza di riferimenti ai temi
proposti, confermando la solidità della sua preparazione.
Giudizio espresso dal Prof. Pietro Clemente
Risponde con ampiezza e capacità di approfondimento, introduce ampie informazioni su una ricerca
sul campo inedita.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Palmeri
Nel colloquio la candidata ha dimostrato un’ottima capacità analitica, argomentando le sue risposte
approfonditamente. Ha dimostrato una sicurezza teorica e metodologica.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Sibilla
Nel colloquio la candidata ha dimostrato un’ottima capacità analitica, argomentando le sue risposte
in modo molto approfondito e convincente.
Giudizio collegiale della Commissione
La candidata risponde in modo convincente e approfondito, mostrando sicurezza
teorica e metodologica
6
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI
VALUTAZIONE COMPARATIVA A N.1 POSTO DI
PROFESSORE ASSOCIATO
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE M-DEA/01
BANDITO CON D.R. N. 9882 DEL 27.09.2001
IL CUI AVVISO E’ STATO PUBBLICATO NELLA G.U. DELLA
REPUBBLICA IV SERIE SPECIALE N. 80 DEL 09.10.2001
QUARTA RIUNIONE
Il giorno 19 settembre 2002 alle ore 09.30 presso il Dipartimento di Scienze Storiche e Sociali si è
riunita la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa come sopraindicata,
nominata con decreto rettorale N. 1725 del 25.02.2002 pubblicato nella G.U. della Repubblica IV
Serie Speciale N. 18 del 05.03.2002 per procedere allo svolgimento della prova didattica dei
candidati.
Risultano presenti i seguenti commissari:
-Prof. Pietro CLEMENTE
-Prof. Maurizio DEL NINNO
-Prof. Clara GALLINI
-Prof. Paolo PALMERI
-Prof. Paolo SIBILLA
Sulla base dell’orario stabilito, alle ore 10.15, previa identificazione da parte del Presidente, viene
invitato a sostenere la prova didattica il Dott. Pietro ANGELINI che tiene la lezione sul tema
prescelto il giorno precedente:
“L’antropologia dello spazio”.
Il Presidente, dopo aver fatto uscire dall’aula i presenti, invita ogni componente a formulare il
giudizio individuale nonché quello collegiale della Commissione nei riguardi del predetto
candidato, come da allegato n.1 che fa parte integrante del presente verbale.
Alle ore 11.15, sulla base dell’orario stabilito, previa identificazione da parte del Presidente, viene
invitato a sostenere la prova didattica la Dott.sa Francesca DECLICH che tiene la lezione sul tema
prescelto il giorno precedente:
“Forme di partecipazione femminile ai processi di modernizzazione”.
Il Presidente, dopo aver fatto uscire dall’aula i presenti, invita ogni componente a formulare il
giudizio individuale nonché quello collegiale della Commissione nei riguardi della predetta
candidata, come da allegato n. 2 che fa parte integrante del presente verbale.
Alle ore 12.15, sulla base dell’orario stabilito, previa identificazione da parte del Presidente, viene
invitata a sostenere la prova didattica la Dott. Anna Maria RIVERA che tiene la lezione sul tema
prescelto il giorno precedente:
“Il concetto di cultura nell’attuale dibattito antropologico”.
Il Presidente, dopo aver fatto uscire dall’aula i presenti, invita ogni componente a formulare il
giudizio individuale nonché quello collegiale della Commissione nei riguardi del predetto
candidata, come da allegato n. 3 che fa parte integrante del presente verbale.
La seduta è tolta alle ore 14.00.
1
Letto, approvato e sottoscritto.
La Commissione:
-Prof. Clara GALLINI Presidente
-Prof. Maurizio DEL NINNO Segretario
-Prof. Pietro CLEMENTE
-Prof. Paolo PALMERI
-Prof. Paolo SIBILLA
2
ALLEGATO AL VERBALE DELLA QUARTA RIUNIONE
ALL. 1
Dott. ANGELINI Pietro
Giudizio espresso dalla Professoressa Clara Gallini
Il candidato ha tenuto una lezione di alto livello, dimostrando notevole
competenza e chiare capacità analitiche ed espositive
Giudizio espresso dal Prof. Maurizio Del Ninno
A partire dalla nozione di spazio in Cassirer fino al simbolismo del centro, il candidato ha dato un
elegante svolgimento al tema proposto
Giudizio espresso dal Prof. Pietro Clemente
Pone al centro l’elaborazione filosofica del concetto di spazio simbolico. Lezione molto teorica,
buona.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Palmeri
La lezione tenuta dal candidato è molto ben articolata. Il tema è stato trattato con dovizia di
particolari e i riferimenti bibliografici sono stati puntuali e scelti in modo ottimo. Il candidato
dimostra ottima capacità didattica
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Sibilla
Il candidato ha svolto la lezione dando prova di buone capacità nell’affrontare
in modo approfondito il tema assegnato.
Giudizio espresso dalla Commissione
La lezione è stata svolta con piena competenza e capacità di approfondimento.
3
ALLEGATO AL VERBALE DELLA QUARTA RIUNIONE
All. 2
Dottoressa DECLICH Francesca
Giudizio espresso dalla Prof.sa Clara Gallini
La candidata ha tenuto una lezione chiaramente esposta e corredata da una ampia documentazione
Giudizio espresso dal Prof. Maurizio del Ninno
Il tema è stato svolto in modo lineare e chiaro, attraverso l’equilibrata introduzione di una serie di
esempi.
Giudizio espresso dal Prof. Pietro Clemente
Lezione ricca di esempi etnografici, più esempi che concetti. Buona
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Palmeri
La lezione tenuta dalla candidata è adeguata al tema proposto. L’esposizione
dimostra una notevole capacità di argomentazione citando fonti aggiornate e
sempre pertinenti. La struttura e le argomentazioni usate nella lezione sono
originali, interessanti e molto buone.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Sibilla
Francesca Declich ha organizzato la lezione in modo corretto presentando
argomenti prevalentemente empirici.
Giudizio espresso dalla Commissione
La lezione è stata svolta in modo adeguato e documentato.
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ALLEGATO AL VERBALE DELLA QUARTA RIUNIONE
All.3
Dottoressa RIVERA Anna Maria
Giudizio espresso dalla Prof.sa Clara Gallini
La candidata ha tenuto una lezione di buon livello, dimostrando competenza e capacità analitiche ed
espositive.
Giudizio espresso dal Prof. Maurizio Del Ninno
Attraverso unn’appassionata illustrazione del concetto di cultura, la candidata ha tracciato un
brillante quadro degli studi antropologi.
Giudizio espresso dal Prof. Pietro Clemente
Ottima
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Palmeri
La lezione tenuta dalla candidata è stata magistrale. Il tema è stato trattato in modo originale ed
esauriente. Le sue capacità didattiche sono ottime.
Giudizio espresso dal Prof. Paolo Sibilla
La candidata ha tenuto la lezione sviluppando il tema prescelto con notevole competenza e
chiarezza espositiva.
Giudizio espresso dalla Commissione
La lezione è stata svolta ad ottimi livelli.
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI
VALUTAZIONE COMPARATIVA A N.1 POSTO DI
PROFESSORE ASSOCIATO
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE
M-DEA/01 BANDITO CON D.R. N. 9882 DEL 27.09.2001
IL CUI AVVISO E’ STATO PUBBLICATO NELLA G.U. DELLA REPUBBLICA IV
SERIE SPECIALE N. 80 DEL 09.10.2001
QUINTA RIUNIONE
Il giorno 19 settembre alle ore 15.00 presso il Dipartimento di Scienze
Storiche e Sociali si è riunita in quinta seduta la Commissione
giudicatrice della procedura di valutazione comparativa come
sopraindicata, nominata con decreto rettorale N. 1725 del 25.02.2002
pubblicato nella G.U. della Repubblica IV Serie Speciale N. 18 del 05.
03.2002, per procedere alla valutazione comparativa dei candidati ai
fini della individuazione degli idonei.
Risultano presenti i seguenti commissari:
-Prof. Clara GALLINI, presidente
-Prof. Maurizio DEL NINNO, segretario
-Prof. Pietro CLEMENTE
-Prof. Paolo PALMERI
-Prof. Paolo SIBILLA
La Commissione, dopo attenta rilettura dei giudizi individuali e
collegiali relativi ai titoli, alla discussione sulle pubblicazioni
scientifiche e alla prova didattica dei candidati, formula il seguente
giudizio complessivo:
Pietro ANGELINI
Dall’esame dei titoli e del curriculum risulta che l’attività scientifica e didattica del
candidato è congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare MDEA/01, la produzione scientifica è molto originale, innovativa e continua, la
collocazione editoriale di alcune pubblicazioni è di particolare rilevanza. L’attività
didattica è stata ampia e continua.
Nel colloquio relativo ai suoi titoli, il candidato mostra conoscenza,
competenza e capacità di approfondimento dei temi trattati
La lezione è stata svolta con piena competenza e capacità di approfondimento.
Francesca DECLICH
Dall’esame dei titoli e del curriculum risulta che l’attività scientifica e
didattica della candidata è congruente con le discipline comprese nel
settore scientifico disciplinare M-DEA/01, la produzione scientifica è
originale, innovativa e continua. Si nota sul piano metodologico una
prevalenza dell’approccio empirico rispetto all’attenzione teorica.
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L’attività didattica è recente anche se qualificata, molto ampia
l’esperienza di ricerca all’estero.
Nel colloquio relativo ai suoi titoli, la candidata risponde con competenza e chiarezza.
La conoscenza del contesto etnografico risulta ampia, anche se si ravvisa qualche
difficoltà nell’inquadramento teorico delle problematiche della ricerca
La lezione è stata svolta in modo adeguato e documentato.
Anna Maria RIVERA
Dall’esame dei titoli e del curriculum risulta che l’attività scientifica e didattica della
candidata è congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare MDEA/01, la produzione scientifica è molto originale, innovativa e continua. L’attività
didattica è stata ampia e continua, si apprezzano le collaborazioni europee di ricerca.
Nel colloquio relativo ai suoi titoli, la candidata risponde in modo convincente e
approfondito, mostrando sicurezza teorica e metodologica
La lezione è stata svolta ad ottimi livelli.
Sulla base dei predetti giudizi complessivi, la Commissione procede alla
valutazione comparativa.
La Commissione procede, quindi, a votare in forma palese e contestuale i candidati nel
modo di seguito riportato:
1) Dott ANGELINI Pietro ------------ voti favorevoli n .4 (quattro)
2) Dott.ssa DECLICH Francesca ----- voti favorevoli n. 2 (due)
3) Dott.ssa RIVERA Anna Maria ---- voti favorevoli n. 4 (quattro)
La Commissione, pertanto, dichiara idonei i seguenti candidati, elencati in ordine
alfabetico:
1) Dott. ANGELINI Pietro, nato a Roma il 17 Dicembre 1942
2) Dottoressa RIVERA Anna Maria, nata a Taranto il 19 Febbraio 1945.
La seduta è tolta alle ore 17.30
Letto, approvato e sottoscritto.
La Commissione:
-Prof. Clara GALLINI, presidente
-Prof. Maurizio DEL NINNO, segretario
-Prof. Pietro CLEMENTE
-Prof. Paolo PALMERI
-Prof. Paolo SIBILLA
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