Università degli Studi dell’Insubria Facoltà di Economia Corso di MACROECONOMIA Docente: Giancarlo Bertocco Anno accademico: 2000/2001 Testo adottato: R. Dornbush, S.Fischer: Macroeconomia, Il Mulino, 1995. PROGRAMMA D’ESAME PARTE GENERALE 1) Nozioni introduttive (D-F, cap. I) - L’oggetto dello studio della macroeconomia (interdipendenza mercati dei beni, del lavoro, dei capitali). - I principali indicatori macroeconomici (Pil, tasso di disoccupazione, tasso di inflazione). - Le teorie macroeconomiche: la teoria neoclassica e la teoria keynesiana. 2) Contabilità Nazionale (D-F, cap. II) - I concetti di produzione totale, prodotto interno lordo e prodotto interno netto. - Il Pil come somma dei valori aggiunti e dei redditi. - Consumi privati e consumi collettivi. - Il conto delle risorse e degli impieghi. - Il conto della utilizzazione del reddito. - Il conto della formazione del capitale. - I concetti di reddito disponibile dei settori (famiglie, imprese settore pubblico) e di trasferimenti di reddito. - Il conto delle risorse e degli impieghi di un’economia aperta. - La definizione di saldo delle partite correnti. - La definizione di tasso di inflazione e la costruzione di un indice dei prezzi. - Indice dei prezzi al consumo e dei prezzi all’ingrosso. - Il deflatore del Pil. - La distinzione tra Pil nominale (a prezzi correnti) e Pil reale (a prezzi costanti). 3) La macroeconomia neoclassica (T.Cozzi, S.Zamagni: Manuale di Economia Politica, Il Mulino 1999, cap. IX, pp. 265-287) - Il modello neoclassico analizza quattro mercati: lavoro, beni, credito e moneta. - Il mercato del lavoro: - la costruzione della funzione di domanda di lavoro (la funzione di una singola impresa e la funzione aggregata) - la costruzione della funzione di offerta di lavoro: a) utilizzando l’ipotesi secondo cui il singolo lavoratore può scegliere la quantità di tempo libero e di tempo di lavoro b) utilizzando l’ipotesi secondo cui il tempo di lavoro è fissato in modo uguale per tutti i lavoratori 1 - la condizione di equilibrio; le modificazioni dell’equilibrio provocate da spostamenti delle funzioni. - Il mercato dei beni: - La funzione di offerta (la relazione tra reddito e occupazione) - La funzione di domanda: a) le decisioni di consumo e di risparmio; l’influenza del reddito e del tasso di interesse b) le decisioni di investimento: l’influenza del tasso di interesse - La condizione di equilibrio. -Il mercato del credito: - La funzione di offerta di credito (decisioni di risparmio e offerta di credito) - La funzione di domanda di credito (decisioni di investimento e domanda di credito) - La condizione di equilibrio (il ruolo del tasso di interesse) - La relazione tra i mercati del credito e dei beni e le rispettive condizioni di equilibrio -La rappresentazione della teoria neoclassica mediante un sistema di equazioni: l’ordine di soluzione. - Gli effetti sul livello di reddito e di occupazione di uno spostamento delle funzioni di offerta e di domanda di lavoro e delle funzioni del risparmio e degli investimenti. -La teoria quantitativa della moneta: - la funzione di mezzo di scambio della moneta - il principio della neutralità della moneta: la quantità di moneta in circolazione non conta - la teoria quantitativa della moneta secondo la versione di Fischer: a) il concetto di velocità di circolazione della moneta b) le ragioni per le quali il reddito reale e la velocità di circolazione della moneta non dipendono dalla quantità di moneta - la versione di Cambridge: a) il concetto di domanda di moneta b) il concetto di equilibrio tra domanda e offerta di moneta La macroeconomia Keynesiana 4) La critica di Keynes alla teoria neoclassica - L’ipotesi di salari monetari dati - La critica alla teoria neoclassica del tasso di interesse 5) Il principio della domanda effettiva (il modello reddito-spesa) (D-F, cap. III) - Keynes e il capovolgimento della legge di Say: è la domanda aggregata che determina l’offerta (l’equilibrio tra risparmi e investimenti è assicurato dalla fluttuazione del reddito e non dalla fluttuazione del tasso di interesse) - La specificazione della funzione di domanda aggregata basata sulla distinzione tra domanda autonoma e domanda dipendente dal reddito - Il concetto di moltiplicatore del reddito - Gli effetti sul reddito di una variazione della domanda autonoma - Gli effetti sul reddito di una variazione della propensione al consumo (o al risparmio). 2 PARTE SPECIALE 6) Gli effetti delle decisioni del settore pubblico secondo il modello reddito-spesa. - La funzione delle imposte e la specificazione del reddito disponibile delle famiglie. - La determinazione del reddito di equilibrio e del valore del moltiplicatore del reddito. - Gli effetti sul reddito di una variazione della spesa pubblica: un confronto con le conclusioni della teoria neoclassica (le argomentazioni di Friedman) - Gli effetti sul reddito di una variazione della pressione fiscale. 7) La teoria keynesiana del tasso di interesse (D-F, capp. IV e XIII) - La teoria keynesiana della domanda di moneta: a) la domanda di moneta per finanziare le transazioni e la domanda precauzionale di moneta b) la domanda speculativa di moneta: b.1) domanda speculativa di moneta e incertezza circa il rendimento dei titoli b.2) la relazione tra rendimento atteso sui titoli e le aspettative circa il valore futuro del tasso di interesse b.3) la relazione tra domanda speculativa di moneta e il valore del tasso di interesse corrente - La funzione di offerta di moneta - La condizione di equilibrio sul mercato della moneta - Gli effetti di una variazione dell’offerta di moneta sul livello del tasso di interesse. 8) L’interdipendenza tra i mercati della moneta e dei beni: il modello IS-LM (D-F, capp. IV e V) - Il reddito di equilibrio è determinato in corrispondenza dell’equilibrio simultaneo dei mercati dei beni e della moneta - La costruzione della curva IS: a) i fattori che influenzano l’inclinazione della IS b) i fattori che influenzano la posizione della IS - La costruzione della LM: a) i fattori che influenzano l’inclinazione della LM b) i fattori che influenzano la posizione della LM - L’equilibrio IS-LM; la reazione dei mercati alle situazioni di squilibrio e il raggiungimento della posizione di equilibrio. - Le ragioni della non specificazione delle condizioni di equilibrio del mercato dei titoli: la legge di Walras - Gli effetti sul reddito di equilibrio di uno spostamento della IS - Gli effetti sul reddito di equilibrio di uno spostamento della LM - Il moltiplicatore della politica fiscale e la specificazione dei fattori da cui dipende l’efficacia della politica fiscale (e l’effetto di spiazzamento sugli investimenti) - Il moltiplicatore della politica monetaria e la specificazione dei fattori da cui dipende la sua efficacia. 9) L’offerta di moneta in un sistema con intermediari finanziari (D-F, cap. XIV) - La moneta composta da circolante e depositi bancari - Il controllo dei depositi da parte della banca centrale: a) il concetto di base monetaria 3 b) il moltiplicatore dei depositi 10) L’economia aperta (D-F, cap. VI) - Il conto della bilancia dei pagamenti e la definizione del saldo della bilancia dei pagamenti. - L’uso della politica monetaria e della politica fiscale per realizzare gli obiettivi della piena occupazione e dell’equilibrio dei conti con l’estero. - I fattori che influenzano le esportazioni - I fattori che influenzano le importazioni - Il concetto di tasso di cambio reale - La relazione tra tasso di cambio reale e il saldo delle partite correnti (condizione di Marshall-Lerner) - La curva IS relativa ad una economia aperta - Il moltiplicatore del reddito relativo ad una economia aperta - I fattori che influenzano il saldo dei movimenti di capitale - Il modello Mundell-Fleming - la costruzione della curva BP a) i fattori che influenzano l’inclinazione della BP b) il caso di perfetta mobilità dei capitali - La distinzione tra regime di cambi fissi e regime di cambi flessibili - Politica monetaria e della politica fiscale in un regime di cambi fissi: a) la relazione tra squilibri della bilancia dei pagamenti e quantità di moneta b) gli effetti della politica monetaria e della politica fiscale sull’equilibrio interno ed esterno in un regime di cambi fissi - Politica monetaria e politica fiscale in un regime di cambi flessibili: a) la relazione tra squilibri della bilancia dei pagamenti e tasso di cambio b) gli effetti della politica monetaria e della politica fiscale sull’equilibrio interno ed esterno in un regime di cambi flessibili 11) Il modello keynesiano con prezzi flessibili e la curva di Phillips (D-F,capp. VII e VIII) - Dato il livello dei salari monetari, il comportamento concorrenziale delle imprese spinge i prezzi al livello che eguaglia il salario reale alla produttività marginale del lavoro. - Il livello dei prezzi varia in funzione del reddito reale. - La distinzione tra offerta nominale e offerta reale di moneta. - La posizione della LM dipende dal livello dei prezzi. - La costruzione della curva di offerta aggregata. - La costruzione della curva di domanda aggregata. - La determinazione del valore di equilibrio del reddito. - Gli effetti della politica monetaria e della politica fiscale: un confronto con le conclusioni del modello IS-LM. - Gli effetti di una variazione del salario monetario. - La curva di Phillips e la modificazione delle ipotesi relative alla determinazione del salario monetario. - L’Inflazione come conseguenza del comportamento dei lavoratori e di una politica monetaria continuamente espansiva. 4 5