Bagnacavallo festival Cultura e territorio Quinta edizione | Bagnacavallo, dal 25 luglio al 30 agosto 2016 www.bagnacavallofestival.wordpress.com Programma ANTEPRIMA Lunedì 25 luglio, ore 20, partenza da piazza della Libertà (Torre civica) In bicicletta alla scoperta del Passatore. Ideazione e organizzazione del Consiglio di Zona di Bagnacavallo. Dalla Torre dell’orologio, in bicicletta, alla volta di Boncellino per scoprire i “luoghi del Passatore”, tornando poi a Bagnacavallo, in piazza, dove assisteremo alla proiezione di un filmato su “la storia e la morte” del noto brigante Stefano Pelloni realizzato da Carlo Brocchi e Luigi Zini nella seconda metà degli anni Trenta del Novecento e proveniente dall'Archivio della Pro Loco di Russi. Per la partecipazione è necessario disporre di una bicicletta dotata di fanali funzionanti e di tutti gli equipaggiamenti obbligatori. Si prega di comunicare l’adesione all’Ufficio Relazioni col Pubblico del Comune di Bagnacavallo (piazza della Libertà 13, tel. 0545 280888) entro sabato 23 luglio. Giovedì 4 agosto, ore 21.30, piazza della Libertà (in caso di maltempo: Chiesa del Suffragio, via Trento Trieste 1) Coro GenGenGè in Choir around the Rock. Ideato, diretto e messo in scena da Serena Bandoli e Vanessa Vaccari. Con la partecipazione di The Jameson Band (Alessandro Passanisi, chitarra; Mario Accardo, tastiere; Giacomo Sangiorgi, basso; Eleonora Casadio, batteria; Marco Zoli, sax) e Stefano Pelloni, narratore. Il Coro GenGenGè è composto da una quarantina di elementi di eterogenea estrazione, sia per formazione che per generazione. Il progetto per l’estate 2016 è un viaggio che attraversa diversi stili attingendo ai repertori dei gruppi vocali intesi come band pop-rock-folk che hanno fatto della vocalità e armonizzazione la propria caratteristica soprattutto negli anni Settanta/Ottanta e nei primi anni Novanta: Beatles; Beach Boys; Crosby, Stills Nash & Young; Queen; Simon & Garfunkel; America; Supertramp. Lunedì 8 agosto, ore 20.30, partenza da piazza della Libertà (Torre civica) Angoli di poesia. Ideazione e organizzazione del Consiglio di Zona di Bagnacavallo. Un percorso poetico strutturato in quattro punti di lettura: adiacenze della chiesa di San Giovanni (letture in lingua straniera), Piancito di San Girolamo (letture in dialetto romagnolo), Giardino dei Semplici (letture multietniche), Pozzo di San Francesco (letture in lingua italiana). Si prega di comunicare l’adesione all’Ufficio Relazioni col Pubblico del Comune di Bagnacavallo (piazza della Libertà 13, tel. 0545 280888) entro sabato 6 agosto. Martedì 9 agosto, ore 21.30, giardino di casa Brunetti, Villanova, via Petrarca 30 (in caso di maltempo: circolo Arci Casablanca, Villanova, via della Chiesa 2) Salon de musiques in concerto: Marco Ferrari, flauti antichi, etnici, clarinetto; Elisabetta Benfenati, chitarra rinascimentale, barocca e moderna; Fabio Tricomi, percussioni, viella, chitarra barocca, oud, marranzano e flauto da tamburo. Ospite: Peppe Frana, liuto, oud, cetera, percussioni. Quattro musicisti con abituali collaborazioni internazionali eseguono un repertorio tra musica antica e musica popolare. Un viaggio nel Mediterraneo all’insegna dell’improvvisazione. Marco Ferrari si è dedicato dal 1978 allo studio dei rapporti tra musica scritta e musica di tradizione orale, specializzandosi nelle tecniche esecutive e musicali degli strumenti a fiato in genere. È stato direttore artistico per la musica del Festival del Ticino. Ha insegnato clarinetto al Conservatorio di Cesena e tiene regolarmente stage in Francia e al Conservatorio superiore di Ginevra. Le collaborazioni con musicisti ed ensemble provenienti da Romania, Grecia e Serbia, dalla tradizione araba egiziana, libanese e maghrebina, gli hanno fruttato una grande esperienza e apertura verso le culture musicali di tradizione orale. Ha sostenuto una intensa attività concertistica e discografica in Europa, Stati Uniti e Sud America. Elisabetta Benfenati ha iniziato lo studio della chitarra all’età di dieci anni, diplomandosi al Conservatorio di Parma con il massimo dei voti sotto la guida di Enrico Tagliavini. In seguito ha perfezionato i suoi studi classici con Alirio Diaz, Carel Harms (Nizza), Ruggero Chiesa (Accademia Chigiana), Alberto Ponce (Parigi). Ha suonato via Cairoli, 7 – 48012 Bagnacavallo (Ra) – www.controsensobagnacavallo.it – Part. Iva e Cod. Fisc. 02138040395 in complessi da camera con le prime parti delle orchestre del Teatro Comunale di Bologna e del Maggio Musicale Fiorentino. Dal 1995 collabora come chitarrista in orchestra con il Teatro Comunale di Bologna. Ha inciso per la case discografiche Tactus, K617, Max Research e ha effettuato registrazioni radiofoniche per Rai Tre, Radio France Culture, Radio Klara, Bbc, la Radio nazionale Olandese e la Radio nazionale Slovena. Attraverso la collaborazione con i gruppi Salon de musiques e Lucidarium ha rivolto il proprio interesse all’utilizzo della chitarre classica, barocca e rinascimentale attraverso le prassi esecutive della musica antica e della musica etnica esibendosi in importanti festival in Europa e Stati Uniti. Fabio Tricomi, musicista ed etnomusicologo, dal 1983 si dedica alla ricerca e alla documentazione degli aspetti musicali legati alla tradizione siciliana. L’esperienza diretta con i musicisti tradizionali della sua regione lo ha portato ad approfondire la conoscenza e lo studio, non solo teorico, delle tecniche e degli stili esecutivi su vari strumenti di pertinenza agropastorale (come scacciapensieri, tamburello, flauto di canna, zampogna). Interessato all’interpretazione e alla riesecuzione della musica antica, Tricomi attualmente suona da solista e in gruppo in affermati ensemble e importanti rassegne di musica antica del mondo. Ha all’attivo la pubblicazione di vari scritti sulla musica di tradizione orale, sulla musica medievale e cd di registrazione sul campo. Parallelamente si dedica alla didattica, insegnando strumenti antichi e tradizionali alla Scuola popolare di musica Ivan Illich di Bologna e in stage in Italia e all’estero. Peppe Frana nasce a Salerno nel 1986. Appassionatosi in giovane età al rock d’oltreoceano e oltremanica, diventa presto l’incubo dei migliori insegnanti di chitarra elettrica del circondario. Ventenne viene folgorato dall’interesse per le musiche modali extraeuropee attraverso la musica di Ross Daly e intraprende lo studio dell’oud turco e di altri cordofoni a plettro durante frequenti viaggi in Grecia e in Turchia, dove frequenta alcuni tra i più rinomati maestri. Dall’incontro con i membri dell’Ensemble Micrologus scaturisce l’interesse per la musica del medioevo europeo e per il liuto a plettro, di cui diventa presto uno dei più apprezzati solisti e insegnanti. Dal 2013 studia liuto medievale presso la Schola Cantorum Basilensis sotto la guida di Crawford Young, inaugurando la sua prima esperienza di studio musicale accademico. È laureato con lode in Filosofia presso l’Istituto Universitario L’Orientale di Napoli. Collabora stabilmente con molteplici artisti e progetti musicali nell’ambito della musica antica, orientale ed extracolta, svolgendo una florida attività concertistica nei più prestigiosi festival italiani e internazionali. Giovedì 11 agosto, ore 21, Chiesa del Suffragio, via Trento Trieste 1 LE OMBRE ERRANTI. Viaggio musicale tra le rovine del monastero più celebre e discusso del Seicento e i suoi spiriti erranti. La Dafne: Stefano Rossi, violino; Rosita Ippolito, viola da gamba; Valeria Montanari, clavicembalo; Giulia Fratini, voce narrante. Musiche di Froberger, Buxtehude, Couperin, Marais, Rameau, Sainte-Colombe. In collaborazione con I luoghi dello spirito e del tempo 2016, Collegium Musicum Classense. Lo scrittore e grande filosofo francese Pascal Quignard dedica nel 2015 un libretto dal titolo Sur l’idée d’une communauté de solitaires a una serie di personaggi storici vissuti per la maggior parte in epoca barocca. Il volume ha come tema centrale l’idea, paradossale, di una comunità di solitari, le cui vicende ruotano intorno l’abbazia giansenista di Port-Royal des Champs, fatta distruggere da Luigi XIV nel 1711. Per Quignard, «l’espressione “solitari” designava uomini della società civile, aristocratici o ricchi borghesi, che optavano per gli usi conventuali (le astinenze, i silenzi, le austerità, le veglie, le incombenze, le letture), ma che rifiutavano di legarsi a tali usi tramite dei voti […] Non seguivano regole esteriori, non obbedivano a nessuno, gelosi soltanto del loro ritiro dal mondo». Della comunità immaginata dallo scrittore fanno parte, tra gli altri anche, il cembalista Froberger, il famoso gambista Monsieur De Sainte Colombe, il liutista Charles de Fleury, il pittore Georges De La Tour. L’ensemble La Dafne, partendo da un omaggio a Froberger nel quarto centenario della sua nascita, propone un programma musicale di autori dell’epoca con l’obiettivo di evocare le atmosfere scaturite da quest’invenzione appassionante rappresentata dal filosofo francese come la comunità di solitari. Fanno da contrappunto alla musica letture di testi tratti dal libro di Quignard. L’ensemble La Dafne raggruppa le esperienze solistiche cameristiche di alcuni dei migliori musicisti attivi nell’ambiente concertistico italiano ed europeo. Obiettivo del gruppo è lo studio ed esecuzione del repertorio strumentale e vocale italiano, francese e tedesco del XVII e XVIII secolo. Il nucleo base della formazione è costituito dal repertorio a tre parti: violino, viola da gamba e clavicembalo. La Dafne affianca all’esecuzione musicale un’intensa attività di ricerca del contesto storico e culturale a cui appartengono i compositori ogni volta proposti, avvalendosi spesso della preziosa collaborazione di attori per presentare letture che aiutino la comprensione di tali contesti. L’assidua attività di ricerca di pagine musicali ha portato inoltre alla riscoperta di composizioni inedite. La Dafne utilizza un approccio organologicamente attento, utilizzando strumenti musicali, temperamenti e messe a punto per quanto più possibili vicini alla genesi del repertorio indagato. Stefano Rossi ha conseguito la specializzazione in violino barocco presso il Conservatorium van Amsterdam sotto la guida di Lucy van Dael. Attualmente è primo violino di Concerto d’Amsterdam. Ha collaborato con Holland Baroque, Divino Sospiro, Accademia Bizantina, Pomo d’oro, Cappella della Pietà dei Turchini, Musica ad Rhenum e Zefiro tra gli altri, rivestendo anche i ruoli di violino principale e di prima parte. Al suo attivo ha registrazioni con Naive, Stradivarius, Decca, Ambroyse, Virgin Classic e Archive. Suona un violino Hendrik Jacobs del 1994. Valeria Montanari – diplomata in pianoforte, organo, composizione organistica e clavicembalo – è vincitrice di premi nazionali e internazionali. Si è specializzata con Claudio Astronio, Gordon Murray, Christophe Rousset e Ottavio Dantone. Fonda nel 2004 l’ensemble La Dafne insieme alla violista Rosita Ippolito. Collabora in qualità di continuista con numerose formazioni cameristiche e orchestrali specializzate nella prassi esecutiva antica (Accademia Bizantina, Gene Barocco, Pomeriggi Musicali). Si dedica anche allo studio del pianoforte storico in formazioni cameristiche strumentali (ensemble Il tetraone) e vocali (in duo con la contralto Marcella Ventura e con l’ensemble Athena) e ad altri generi musicali dalla musica popolare africana (con la Classica Orchestra Afrobeat), al jazz (con il clarinettista Gianluigi Trovesi). È docente di pianoforte e clavicembalo del Music Summer Camp (corso estivo per ragazzi di Accademia Bizantina), clavicembalista accompagnatrice presso il Conservatorio di musica Martini di Bologna e il Conservatorio di musica Frescobaldi di Ferrara. Rosita Ippolito ha suonato sotto la direzione di direttori di fama internazionale esibendosi in alcune delle sedi concertistiche più prestigiose italiane ed europee. Fa parte dal 2013 dell’ensemble Sezione Aurea, gruppo residente della Sagra Musicale Malatestiana con cui si è esibita nelle esecuzioni de Il Palazzo di Atlante di Luigi Rossi e del King Arthur di Henry Purcell. Ha partecipato alla realizzazione e all’arrangiamento di musiche per film e spettacoli teatrali, tra i quali: Gli occhi, gli alberi, le foglie (2012), del regista Girogio Diritti; Zero (2008), scritto e interpretato da Massimiliano Bruno; La fabulosa historia di un burattino (2011), spettacolo di musica e burattini della commedia dell’arte ideato con Moreno Pigoni; oltre a reading poetico-musicali con Paolo Rumiz, Anna Maria Guarnieri, Giorgio Comaschi, Matteo Belli, Edoardo Sanguineti, Davide Rondoni, Roberto Herlitzka. Ha partecipato a numerose dirette radiofoniche, alcune delle quali per Radio Nazionale Austriaca, RadioRai1 e RadioRai3. Dal 2013 insegna viola da gamba, musica d’insieme e musica per consort di viole da gamba presso l’Associazione La Musica Interna di Bologna. Giovedì 18 agosto, ore 21, piazzetta del Carmine (via Mazzini) (in caso di maltempo: loggiato del Palazzo Comunale, piazza della Libertà) Vladimiro Strinati in Nicola e il mare. Spettacolo di narrazione con oggetti e figure, per bambini, adulti e famiglie. In collaborazione con Fole e Burattini 2016, Teatro del Drago. Ci immergiamo nel mare delle fiabe, tra onde e coralli. Ci sono giovani che crescono, nuotano e giocano tra i pesci. Marinai e mercanti che navigano coi loro bastimenti solcando onde e terre sconosciute per caricare e vendere merce preziosa. Racconti ispirati a fiabe come ColaPesce e Il Sale per scoprire che la ricchezza può risiedere in cose semplici e inaspettate. Laureato a Bologna in Pedagogia con una tesi in Storia della letteratura per l’infanzia, Vladimiro Strinati debutta sulla scena nel 1992 a fianco di Sergio Diotti ne Il tempo delle fiabe. Nel 1994 fonda con Sergio Diotti la Compagnia Diotti-Strinati, realizzando diversi spettacoli sulle figure di raccontatori di storie. Partecipa e collabora a diversi spettacoli prodotti dalla cooperativa Arrivano dal Mare!. Nel 2004 intraprende la carriera solista dando vita a un repertorio che mescola i burattini tradizionali alla narrazione: Burattini, fiabe e nani. Dal 2006 comincia il sodalizio con il regista e attore ravennate Danilo Conti, coautore e regista delle nuove produzioni: Il Passatore al Teatro di Forlimpopoli con Sganapino e Fagiolino servi di scena; Aspetta mo’. Storie di donne intraprendenti; Fagiolino e Sganapino contro la Zanzara Tigre; La Trafila di Garibaldi; Due burattini e un bebè; Futbol; Il Castello degli spaventi. Martedì 23 agosto, ore 21, piazzetta del Carmine (via Mazzini) (in caso di maltempo: loggiato del Palazzo Comunale, piazza della Libertà) Teatro del Drago in Il grande trionfo di Fagiolino pastore e guerriero. Spettacolo di burattini tradizionali per bambini, adulti e famiglie. In collaborazione con Fole e Burattini 2016, Teatro del Drago. Questo spettacolo, dalla trama molto semplice, segnalato in alcuni importanti festival internazionali, proviene da un vecchio canovaccio del burattinaio bolognese Angelo Cuccoli (metà dell’Ottocento). Il Mago Norandino viene rifiutato come sposo dalla bella Altea, Principessa nel regno di Tracia; per vendetta il terribile Mago, con una stregoneria… toglie la favella alla Principessa. Fagiolino, aiutato da una Fata di nome Alcina, andrà prima a rubar la “nocciolina fatata” al Diavolo Farfarello e poi a guarir la Principessa. Ovviamente alla fine affronterà anche il Mago Norandino a suon di sane randellate. Si concluderà lo spettacolo con Fagiolino pastore che diventerà prode guerriero e sposo prediletto della bella Altea. E per concludere… il balletto finale! Musica maestro!!! La Famiglia Monticelli è una famiglia d’arte attiva nel settore dei burattini e delle marionette dalla prima metà del XIX secolo. Oggi con il nome di Teatro del Drago, i fratelli Mauro e Andrea (gli attuali direttori artistici), rappresentano la quinta generazione, proseguendo un filone artistico basato sul linguaggio del teatro di figura sia tradizionale (burattini in baracca) che contemporaneo (pupazzi, ombre, animazione a vista). La compagnia gestisce a Ravenna la stagione Le Arti della Marionetta e a Casola Valsenio il festival di teatro Casola è una favola/Festa dei Racconti dimenticati. Nel corso di 36 anni di attività sono stati prodotti più di 30 spettacoli, tutti rappresentati anche all’estero nei più importanti festival di settore. Tradizione e ricerca sono sostenute dalla conservazione del patrimonio storico di famiglia, oggi raccolto presso il Museo La casa delle Marionette, aperto al pubblico nel centro storico di Ravenna. Giovedì 25 agosto, ore 21.30, giardino di casa Minguzzi, via Matteotti 28 (in caso di maltempo: Chiesa del Suffragio, via Trento Trieste 1) Operisti a salotto. Trio Eccentrico: Massimo Ghetti, flauto traverso; Alan Selva, clarinetto; Javier Gonzalez, fagotto. Musiche di Mozart, Bellini, Donizetti, Verdi. Uno spettacolo per rivivere l’atmosfera di un salotto dell’Ottocento e riascoltare brani notissimi in una veste insolita. Dopo il diploma di flauto, conseguito nel 1994 presso il Conservatorio Rossini di Pesaro, Massimo Ghetti ha frequentato seminari e corsi di perfezionamento con Patrick Gallois, Michele Marasco, Dante Milozzi, Bruno Cavallo, Giuseppe Garbarino e, all’Accademia Chigiana di Siena, con il Quintetto Bibiena. Si è aggiudicato numerosi premi, tra i quali, con il Trio Eccentrico nel 2002, il primo premio assoluto al Concorso internazionale Città di Vignola (Modena). Ha collaborato con prestigiose orchestre italiane, in particolare l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l’Orchestra Rossini di Pesaro, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo e l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta da Riccardo Muti. Dal 2001 al 2003 è stato invitato dal Rossini Opera Festival di Pesaro in qualità di primo flauto. Dal 2004 è insegnante di musica presso le Scuole medie paritarie Malpighi di Bologna e San Giuseppe di Modena. Nato a Faenza nel 1972, Alan Selva si è diplomato in clarinetto nel 1993. È stato allievo di Alessandro Carbonare all’Accademia internazionale Chimeri di Lonato (Brescia). Nel 2003 ha frequentato i corsi estivi tenuti dai Maestri del Quintetto Bibiena presso l’Accademia Chigiana di Siena. Svolge attività concertistica in ambito cameristico e sinfonico. Attualmente collabora con diverse orchestre, tra le quali l’Orchestra Maderna di Forlì, l’Orchestra Città di Ravenna, l’Orchestra Pistoiese Pro Musica, la Camerata del Titano. Ha partecipato a registrazioni e concerti diffusi da RadioTre e RaiTre. All’inizio dell’anno 2002, assieme al flautista Massimo Ghetti e al fagottista Javier Gonzalez, dà vita al Trio Eccentrico. Ricopre la cattedra di clarinetto nella scuola media a indirizzo musicale. Nato a Cordoba, in Argentina, nel 1973, Javier Gonzalez si dedica allo studio del fagotto diplomandosi presso l’Istituto musicale O. Mascagni di Livorno. Ha frequentato i corsi di perfezionamento con i Maestri S. Azzolini, E. Marshall, V. Zucchiati (primo fagotto dell’Orchestra del Teatro alla Scala) e, all’Accademia Chigiana di Siena, con il Quintetto Bibiena. Svolge attività concertistica in ambito cameristico con i Fiati di Ancona, i Fiati Italiani e i Solisti Teatini di Chieti. Attualmente collabora con diverse orchestre, tra le quali l’Orchestra Sinfonica di Savona, la Camerata del Titano, l’Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, l’Orchestra Città di Ravenna, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, l’Orchestra Maderna di Forlì, l’Orchestra da Camera delle Marche, Accademia Bizantina; con alcune di queste ha partecipato a registrazioni e concerti diffusi da RaiSat, Sky Classica e Radio Vaticana. Nell’estate 2001 ha collaborato alla produzione dell’opera di Bellini I Capuleti e i Montecchi per Ravenna Festival. Martedì 30 agosto, ore 21.30, piazza della Libertà (in caso di maltempo: Chiesa del Suffragio, via Trento Trieste 1) Orchestra della Scuola di musica Doremi in DoReMiPizzica. Direzione di Thomas Foschini. Una spettacolare serata a ballo con l’Orchestra della Scuola di musica Doremi di Bagnacavallo. Trenta elementi (archi, fiati, chitarre, percussioni e voci) condurranno il pubblico attraverso un affascinante viaggio tra ragazze danzanti, pastori ed emigranti nostalgici a cui il cuore batte sempre in sei ottavi. Dal ballo della pizzica al repertorio griko e arbereshe (emblema di una Puglia meno conosciuta, ma altrettanto affascinante, dove tradizioni linguistiche, culturali e musicali antiche di secoli sono state tramandate sino a oggi) alla religiosità pagana del culto di Sant’Antonio Abate e le sfrenate tarantelle carnevalesche in onore di San Paolo, fino al grido disperato del brigante contro ogni forma di autorità costituita che spesso, specialmente in questa parte d’Italia, si è trasformata in sopraffazione e sopruso. Informazioni L’ingresso a tutti gli appuntamenti è a offerta libera, a esclusione degli appuntamenti del 25 luglio e dell’8 agosto che sono a partecipazione gratuita. La direzione è affidata a Michele Antonellini. L’immagine del festival è di Elisa Cesari. Per informazioni sul programma, rivolgersi a Associazione culturale Controsenso, e-mail [email protected], tel. 0545 63002. Per informazioni su ospitalità, viabilità e sedi degli spettacoli, rivolgersi a Romagna d’Este, ufficio turistico, piazza della Libertà 4, tel. 0545 280898, sito www.romagnadeste.it. Il programma può subire variazioni. Organizzazione e partner La rassegna è ideata e organizzata da Associazione culturale Controsenso in collaborazione con il Comune di Bagnacavallo. Partner: Aido, Avis, Associazione musicale Doremi, Auser, Circolo Arci Casablanca, Collegium Musicum Classense, Consorzio il Bagnacavallo, Teatro del Drago. Con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Pro Loco Bagnacavallo. Il fischietto di Bagnacavallo festival Il fischietto in argilla – un po’ strumento musicale, un po’ gioco, un po’ simbolo ancestrale beneaugurante – fa parte della tradizione romagnola. Abbiamo chiesto, come per l’anno passato, a Fabiano Sportelli – artista creatore di ceramiche fischianti – un piccolo fischietto per il festival, da portare al collo, collezionare e suonare. La vendiamo durante tutti gli appuntamenti del festival a 10 euro. Il ricavato sarà devoluto all’organizzazione della rassegna; acquistando il fischietto, insomma, potrai finanziare Bagnacavallo festival e portare a casa un piccolo oggetto d’arte. Aiuta il festival! Diventa sostenitore del festival: fai un bonifico sul conto corrente bancario di Associazione culturale Controsenso, Credito Cooperativo Ravennate e Imolese, Iban IT93S0854267490005000114338, causale “Bagnacavallo festival 2016”. Le donazioni con bonifico sono fiscalmente deducibili. I buoni sconto Se partecipi agli spettacoli, ti verranno consegnati i buoni di tutte quelle aziende che, oltre a finanziare Bagnacavallo festival, ti offrono uno sconto per acquisti presso di loro. I buoni vanno ritagliati e presentati alle aziende aderenti entro il 31 dicembre 2016. Sponsor principale Gruppo Hera Sostenitori principali Bagnacavallo energia soc. coop. agricola Cobar Conad – Conad Superstore Credito cooperativo ravennate e imolese Deco industrie Lucarossi Mambo gelateria Natura Nuova Ottima soluzioni Terremerse