Il settore ferroviario in Argentina
Stante la notevole estensione territoriale del Paese, sin dal XIX° secolo lo Stato
argentino ha portato avanti una politica di sviluppo di una vasta rete ferroviaria con la
collaborazione del settore privato e con il finanziamento di capitali nazionali e
stranieri.
Negli anni ’50, il Governo Perón ha proceduto alla nazionalizzazione di tutta la rete
esistente di circa 45.000 km di ferrovie, in quel momento una delle piú importanti al
mondo. Quaranta anni dopo, negli anni ‘90, il Governo peronista di Menem - a causa
della considerevole incidenza sull’erario pubblico dei costi del sistema ferroviario,
gestito dalla societá di Stato “Ferrocarriles Argentinos” – ha optato per una massiccia
privatizzazione delle ferrovie e per la chiusura di molte linee considerate non piú
economicamente convenienti. È rimasto cosí un totale di 34.000 km di ferrovie -di
cui meno di 10.000 attualmente operative- suddiviso in tre settori diversi:
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Trasporto urbano e suburbano di passageri: rete che percorre il Gran
Buenos Aires, costituita da sette linee che confluiscono in tre stazioni centrali.
Trasporto interurbano di passeggeri: rimasto a carico di ogni Provincia.
Trasporto merce: sei consorzi (operatori privati) operano diverse linee
commerciali interregionali.
Nel 2008, il Governo Kirchner ha riformato nuovamente il sistema ferroviario
secondo un criterio di “orizzontalitá”, ovvero separando la gestione dei servizi da
quella delle infrastrutture e creando a questo scopo due nuove societá di stato
(SOFSE per i servizi e ADIFSE per le infrastrutture). Ha inoltre proceduto ad una
nuova nazionalizzazione nei casi in cui i privati fossero inadempienti. A tale
riguardo, si segnala che gli investimenti previsti nelle concessioni e realizzati dai
privati sono stati sin, dall’inizio, scarsi rispetto alle effettive necessitá del sistema (es.
aggiornamento dei sistemi di segnalazione e comunicazione, manutenzione e la
sostituzione dei treni, ecc.). A testimonianza dell’obsolescenza del sistema, basta
ricordare che negli ultimi due anni si sono verificati ben 8 gravi incidenti nelle
ferrovie urbane e che, nel trasporto merci, la velocitá massima non supera i 40
km/ora.
Alla luce di quanto sopra, il Governo ha creato nel 2013 una “Commissione Mista”
tra Ministero dell’Economia e Ministero dell’Interno e dei Trasporti per provvedere
al coordinamento generale delle politiche del settore e fronteggiare la critica
situazione del sistema.
Sebbene la politica generale di questo Governo sia fortemente orientata a privilegiare
fornitori locali, negli ultimi anni si e’ dovuto far ricorso agli acquisti internazionali, in
particolare di vagoni ed altro materiale rotante. In piú casi, si é acquisito materiale
usato e poi ristrutturato, di provenienza spagnola e portoghese. Piú recentemente, il
Governo argentino ha comprato 300 nuovi vagoni dalla societá cinese SCR, nel
quadro di un accordo bilaterale firmato nel 2010 che prevede finanziamenti a lungo
termine ed investimenti cinesi in una decina di progetti ferroviari per un totale di 10
miliardi di dollari USA. Per il futuro, si è annunciato un programma di costruzione
locale di vagoni ed altri materiali con l’intervento dell’Esercito argentino.
Le necessitá d’ammodernamento e di manutenzione del sistema ferroviario argentino
sono enormi ed in molti casi urgenti. Esiste a livello ufficiale un “Piano per la
riorganizzazione, recupero e ammodernamento del sistema” ed anche da parte privata
si annoverano diverse proposte per superare la crisi dl settore. In particolare, la
Cámara Argentina de Construcción, associazione di categoria locale analoga
all’ANCE, ha pubblicato un Piano per le infrastrutture stradali e ferroviarie del Paese
che, in base alla domanda attesa per i prossimi dieci anni, prevede una spesa totale
per la parte ferroviaria di circa 25 miliardi di dollari USA. Per un panorama
completo e dettagliato della proposta in parola si puo consultare il “Plan de
Infraestructura de Transporte Terrestre”, documento reperibile sul sito web della
predetta Camera (www.camarco.org.ar).
Tra i progetti in essere, quello del corridoio bioceanico Argentina-Cile attraverso il
passo di Las Leñas nella Provincia di Mendoza, che per il momento pare aver subito
una battuta d’arresto. Di imminente avvio invece il tunnel sotto le Ande che collega
la Provincia argentina di San Juan al Cile. Finora cinque grandi gruppi internazionali
hanno dimostrato interesse alla commessa, due brasiliani (Camargo Correa e OAS),
due cinesi (Railway Construction Corp e China Road and Bridge) ed uno tedesco
(LAV).
Le gare d’appalto nel settore ferroviario possono essere consultate sul sito web
dell’ADIFSE (www.adifse.com.ar) appartenente al Ministero dell’Interno e dei
Trasporti.
Buenos Aires, 25 luglio 2013
Red. Ferrucci/Pereira