UNA GITA DA RICORDARE
INIZIO
Il 2 febbraio io con i miei compagni di 4° e 5° siamo andati a visitare Genova.
Siamo partiti presto quando il sole non era ancora sorto.
Durante il viaggio non ci siamo annoiati perché molti di noi avevano il DS e cosi si sono collegati.
Inoltre fuori si notava un paesaggio innevato e quando c’erano i tornanti abbiamo chiuso gli occhi
e ci siamo messi il giubbetto sulla testa.
SVILUPPO
Appena arrivati abbiamo fatto uno spuntino.
Subito dopo ci ha accompagnato al laboratorio, dentro l’acquario, una signora che lavorava lì
chiamata Silvia.
Arrivati nel laboratorio abbiamo appeso i giubbetti, poi Silvia ci ha chiesto come si faceva a capire
se l’acqua è dolce o salata, nessuno rispondeva allora Silvia ci ha risposto dicendo che si poteva
usare il salimetro per misurare quanto sale c’è nell’acqua.
Finito il laboratorio abbiamo visitato l’acquario. Poi abbiamo cambiato guida e quella nuova si
chiamava Francesca.
Appena entrati nella hall c’era una lunga vasca di castagnole di diversi colori: rossicci e grigi. Sullo
sfondo del muro c’era rappresentato il porto di Genova nell’antichità.
C’erano anche i lamantini che sono in via di estinzione che vivono nelle acque dolci e sono
assomiglianti alle foche. Ogni 20 minuti uscivano dall’acqua per respirare, avevano una coda che
assomigliava a quella delle sirene e muovevano una sola pinna per usarla come timone.
In un’altra vasca c’erano diversi tipi di squali: lo squalo sega, lo squalo nutrice, lo squalo grigio, lo
squalo leopardo, lo squalo toro, la manta che è parente dello squalo e il barracuda, che attacca
quando vede qualcosa di luccicante.
C’erano anche dei pesci tipici delle Cinque Terre come il pesce trombetta e i pinguini di due specie:
uno con il becco giallo chiamato pinguino papua e un altro con il becco nero.
I delfini ogni dieci minuti devono uscire dall’acqua per respirare e sul fondo c’erano delle strisce di
ferro per riprodurre le onde del mare e una musica per simulare il rumore delle onde marine.
Ogni giorno mangiano quattro volte. Il piccolo aveva dei graffi sotto perché la mamma gli dà dei
colpi per sgridarlo e vengono addestrati per non avere paura dell’uomo.
Finito di visitare l’acquario siamo andati al Museo Galata, dove abbiamo visto le tre caravelle usate
da Cristoforo Colombo : la Santa Maria, la Pinta e la Nina che è stata l’unica a rimanere intatta alla fine
del viaggio.
CONCLUSIONE
Finito di visitare il museo siamo tornati a casa ma siamo arrivati in ritardo perché c’era traffico.
Vorrei anche io vivere a Genova per vedere queste bellezze ogni volta che mi viene la voglia.