Miraggi abbiamo la netta impressione che le sue dimensioni siano maggiori di quando è alta nel cielo! • Molte spiegazioni sono state date a proposito come per es. un effetto prodotto dall'atmosfera che fungerebbe da lente di ingrandimento, ma non è così, o per lo meno, non soltanto! L'illusione viene creata da diversi fattori, alcuni fisici, ma in misura ridottissima, mentre le cause più significative si nascondono nel nostro modo di vedere gli oggetti distanti. Una possibile spiegazione del fenomeno, infatti, asserisce che in realtà siamo noi che pensiamo di vedere l'astro più grande perchè si trova vicino a dei punti di riferimento: l'orizzonte le case gli alberi etc. Quando invece l'astro è alto nel cielo e non ci sono appunto dei riferimenti lo vediamo della grandezza solita. Provate allora al sorgere della luna o del sole a interporre una mano tra voi e l'orizzonte in modo da vedere solamente l'astro e non il resto. Noterete che l'illusione è minore! • Ma un'altra possibile concausa fa riferimento alla legge di Emmert sulla percezione delle dimensioni di un oggetto: "La dimensione percepita di un particolare angolo visivo è direttamente proporzionale alla sua distanza percepita" Guardando il grafico riusciamo a capire meglio questo meccanismo: La volta celeste, raffigurata con una linea tratteggiata, rappresenta "l'orizzonte visivo limite" che il nostro occhio crea nell'osservare il cielo. Un astro quindi viene visto proiettato lungo questa volta immaginaria, e così anche per la luna. Essa rimane sempre alla stessa distanza spostandosi dallo zenit all'orizzonte reale (Z) ma l'occhio la proietta lungo la volta (p) e la percepisce più vicina o più lontana a seconda che si trovi in alto o all'altezza dei nostri occhi! Facendo riferimento quindi alla legge di Emmert, vediamo più piccola la luna quando è allo zenit, perchè immaginiamo che è più vicina, mentre la vediamo più grande quando è all'orizzonte perchè crediamo che si trovi ad una distanza maggiore! AURORE BOREALI Questo è un fenomeno atmosferico a cui non siamo molto abituati perchè si manifesta prevalentemente a latitudini estreme vicino ai poli per intenderci! E' uno spettacolo di straordinaria bellezza che da l'illusione di un drappo luminoso e multicolore che si stende alto nel cielo. Le aurore si generano negli strati alti dell'atmosfera dove gli atomi dei gas che li compongono vengono 'bombardati' dalle particelle cariche di energia provenienti dal sole il cosiddetto vento solare! Normalmente il vento solare non riesce a penetrare nell'atmosfera perchè la terra è protetta da un immenso scudo magnetico creato dal campo magnetico terrestre e chiamato 'Fasce di Van Hallen'. Nella figura questo è rappresentato in viola. Nelle regioni prossime ai poli però il campo magnetico si curva creando due grandissimi 'imbuti' che non hanno la forza di respingere le particelle cariche. Queste quindi è da lì che riescono ad entrare nell'atmosfera e a generare il fenomeno. RIFRAZIONE Quando un raggio luminoso attraversa due strati costituiti da materia differente viene deviato dalla sua traiettoria rettilinea. Per esempio se un raggio luminoso (nella figura è colorato in rosso) incide sulla superficie di un acquario seguendo la traiettoria OB proseguirà il suo cammino in modo da avvicinarsi alla perpendicolare alla superficie di separazione dai due mezzi cioè lungo la traiettoria BA. Ora immaginiamo uno squalo che nuota poco sotto la superficie di una grande vasca; se riusciamo a vederlo significa che i raggi di luce che lo investono vengono riflessi dal suo corpo e da questo raggiungono i nostri occhi. Tuttavia vedremo lo squalo in una posizione differente da quella che occupa realmente. Infatti seguiamo a ritroso il percorso del raggio luminoso dallo squalo al nostro occhio: la tendenza a estrapolare la traiettoria rettilinea del raggio fa sì che ne proseguiremo una immaginaria traiettoria BC (il tratto colorato in verde): vedremo lo squalo in una posizione differente da quella reale. Il fenomeno della rifrazione costituisce un'ottima premessa alla discussione di illusioni quali i miraggi! Ora poniamoci dal punto di vista degli squali. Lo squalo D per esempio vedrà oltre la superficie del mare oggetti che occupano posizioni differenti a seconda di dove puntano i suoi occhi: come mostra la figura vedrà gli oggetti posti in P1 in P2 o in P3. In particolare più la linea d'osservazione dello squalo si avvicina alla superficie di separazione acqua-aria più gli oggetti che può vedere sono vicini alla superficie dell'acqua. Se poi la linea d'osservazione supera un certo angolo detto angolo limite come avviene per lo squalo posto in A i raggi luminosi che vedrà saranno solo quelli provenienti dal suo squalo collega posto in C. Riassumendo: se la linea d'osservazione intercetta la superficie di separazione acqua-aria con un angolo limite o superiore non si ha più rifrazione ma riflessione totale della luce. MIRAGGI • Uno dei più fantastici effetti della rifrazione è il ben noto fenomeno del miraggio. I nomadi che attraversano il deserto hanno talvolta la visione di un'oasi che si rispecchia nelle limpide acque di un laghetto. E' certamente deludente lo svanire di questa illusione via via che ci si avvicina al luogo dove ci si aspettava di trovare un certo refrigerio. FENOMENO FATA MORGANA