.- Etica della finanza PROF. PIPPO RANCI [Insegnamento mutuato dalla Facoltà di Lettere e filosofia e dall’interfacoltà Lettere e filosofia/Scienze della formazione con la denominazione “Etica dell’economia e della finanza”] OBIETTIVO DEL CORSO Mettere gli studenti in grado di individuare l’aspetto etico delle scelte economiche individuali e collettive, con particolare riguardo al mondo della finanza, valutandone la coerenza con i principi condivisi nella società e analizzandone le probabili conseguenze. Caratteristica del corso, pensato per una facoltà di studi economici e finanziari e insegnato da un economista anziché da un filosofo morale, è l’attenzione al contesto in cui le scelte si esercitano e alle aree critiche, dal punto di vista etico, del sistema economico e finanziario nazionale e internazionale. PROGRAMMA DEL CORSO Si parte dallo storico quesito circa l’accettabilità etica di una economia di mercato. La domanda investe il soggetto caratteristico dell’economia e cioè l’impresa orientata al profitto. Vengono esaminati i problemi della legalità, della criminalità economica e finanziaria, della distribuzione della ricchezza e delle opportunità. Vengono considerati i soggetti economici che operano con finalità non di lucro ma di solidarietà o comunque ideali, nelle loro caratteristiche economiche e organizzative e nel loro rapporto con il resto del sistema economico. Si presta attenzione alla funzione e alle caratteristiche del sistema finanziario, sia sul versante negativo delle connessioni tra finanza e criminalità e dell’impatto devastante che le crisi finanziarie possono avere sullo sviluppo economico, sia sul versante positivo della finanza etica. 1. 2. 3. 4. 5. Schema delle lezioni: Introduzione al corso. L’etica dell’economia di mercato. Alla ricerca dei principi: la felicità e l’utilità. Alla ricerca dei principi: la libertà individuale e i suoi limiti nella società. Alla ricerca dei principi: l’equità e la solidarietà. L’impresa capitalistica, la sua etica e la sua responsabilità sociale. 6. Non per profitto. 7. L’economia di mercato. 8. Mercati globali e disuguaglianze. 9. Illegalità, corruzione e criminalità. 10. La finanza e la criminalità finanziaria. 11. L’etica della finanza e la finanza etica. 12. Il bene comune. BIBLIOGRAFIA M. SANDEL, Giustizia. Il nostro bene comune, Feltrinelli, 2010. G. BAZOLI, “Chiesa e Capitalismo” in E.W. BÖCKENFÖRDE-G. BAZOLI, Chiesa e capitalismo, Morcelliana, 2010. Bozze delle lezioni e letture che saranno rese disponibili nella pagina web del docente. DIDATTICA DEL CORSO Lezione frontale 80%, interventi di esperti 10%, esposizione dei saggi preparati dagli studenti 10%. Gli studenti che intendono frequentare sono invitati a fornire al docente il proprio nome e recapito per consentire la formazione di gruppi di ricerca su singoli punti del programma. Ciascuno studente potrà preparare un breve saggio su un argomento del corso da concordare con il docente. Il saggio dovrà contenere tra le 2000 e le 2500 parole, oltre alla bibliografia, ed essere articolato in sezioni ben distinte: 1. Introduzione al tema. 2. Richiami alla letteratura. 3. Esposizione dei dati che illustrano il tema. 4. Discussione dei problemi e confronto delle posizioni critiche sul tema. 5. Conclusioni. METODO DI VALUTAZIONE Esame scritto consistente in tre domande cui lo studente deve fornire risposta breve ma ragionata. In sede di verbalizzazione sarà possibile fornire elementi a chiarimento delle risposte scritte qualora la valutazione sia ritenuta incongrua, ma non chiedere un supplemento orale con domande ulteriori. I saggi saranno valutati e conteranno per un terzo del voto finale. AVVERTENZE Orario e luogo di ricevimento Il Prof. Pippo Ranci riceve gli studenti il martedì dalle ore 17,00 presso l’Istituto di Economia e finanza o su appuntamento da concordare via mail.